Tag: yamaha

  • Rossi già rimpiange la Yamaha?

    Rossi già rimpiange la Yamaha?

    Un settimo e due quinti posti sono un bottino troppo magro per un 7 volte campione del mondo nella classe regina (MotoGP+500) che è abituato a vincere e a combattere con i più forti. Se a questo ci si aggiunge che in qualifica la Ducati è pessima allora è plausibile che il Valentino Rossi venga assalito e travolto dai rimpianti di non avere più una Yamaha tra le mani. D’altronde il proverbio dice “chi lascia la via vecchia per la nuova sa qual che lascia ma non sa quel che trova”. In realtà il divorzio è stato voluto da ambo le parti, il Dottore perchè voleva garanzie e voleva sentirsi più “coccolato” rispetto ad un Lorenzo che stava emergendo, la Yamaha perchè aveva capito l’incompatibilità tra i due piloti, compagni di box ma nemici in tutto, trovandosi a fare una scelta e prendere una difficile decisione, tenere l’uno o l’altro e la carta d’identità ha giocato a favore dello spagnolo che davanti a sè sembra avere un futuro ricco di successi altrettanto quanto lo fu per Valentino.

    Nonostante l’ottimismo forzato che dimostra Vale nelle interviste, si capisce bene che è insoddisfatto di questa primo scorcio di campionato della Rossa. La Ducati è una moto che si fa a fatica a guidare e la sua spalla operata per la seconda volta diversi mesi fa in questo non lo agevola perchè ha bisogno di tutta la forza e tutte le energie necessarie per avere il 100% da questa moto scorbutica e nervosa. E proprio riguardo a questo che forse i rimpianti di Valentino Rossi aumentano: “Vorrei una Ducati più dolce come la Yamaha” dice il numero 46 che lamenta un’erogazione troppo brutale della Ducati in uscita di curva, tipica della casa di Borgo Panigale. Nonostante gli ingegneri si siano dati subito da fare per dare a Vale una moto che gli piacesse guidare, i due stili di guida ancora non sembrano andare d’accordo con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: Rossi è giunto settimo in Qatar ad oltre 16 secondi dal vincitore Stoner, quinto a Jerez ad un minuto di ritardo da Lorenzo, ma va considerato che è stato vittima di una caduta, e quinto all’Estoril a 16 secondi dal trionfatore Pedrosa. Se a tutto ciò consideriamo che sul giro secco la Ducati si becca sempre un ritardo di circa un secondo e mezzo dalle migliori Honda e Yamaha…. Numeri che fanno temere il peggio e che hanno proiettato già i tecnici di Borgo Panigale nello sviluppo della moto del 2012 che sarà completamente diversa da questa sia per componenti sia per cilindrata del motore introdotti dal nuvo regolamento.

    Va dato merito però a Rossi di riuscire, nonostante queste condizioni difficili, a compiere delle mezze imprese in gara, anche prendendosi qualche rischio di troppo (vedi scivolata a Jerez), guardando anche i risultati mortificanti delle altre Ducati. Ma il passo indietro compiuto dalla casa bolognese rispetto agli anni passati è ingiustificabile per il progetto che la stessa aveva dato vita diversi mesi fa decidendo di mettere sotto contratto il pilota più forte al mondo con l’intenzione di dominare, dopo averlo fatto per decenni in Superbike nel campionato delle derivate di serie, anche in MotoGP nel campionato dei prototipi.

  • MotoGP, all’Estoril trionfa Pedrosa, Rossi 5° beffato da Dovizioso

    MotoGP, all’Estoril trionfa Pedrosa, Rossi 5° beffato da Dovizioso

    Uno splendido e perfetto Dani Pedrosa vince, nonostante le sue non perfette condizioni fisiche, il Gran Premio del Portogallo, terzo appuntamento del Mondiale 2011 MotoGP precedendo sul traguardo Jorge Lorenzo e Casey Stoner che vanno a completare il podio. Per lo spagnolo della Honda si tratta del primo successo stagionale e il 13esimo nella classe regina. La casa nipponica piazza le 3 moto ufficiali del team Repsol nei primi 4 posti.
    Sul tracciato dell’Estoril Pedrosa rimane in scia a Lorenzo, che sul circuito lusitano prima di oggi aveva vinto 3 volte su 3 in MotoGP, per quasi tutta la gara, entrambi scappano via sin dalle prime curve di GP facendo una gara a parte rispetto al resto del gruppo; i due piloti spagnoli rimangono incollati ruota a ruota fin quando Camomillo non decide a 4 giri dalla fine di effettuare il sorpasso decisivo sul pilota della Yamaha in staccata in fondo al rettilineo finale compiendo poi due giri stratosferici (1:37.7 e 1:37.6) che fanno crollare letteralmente Lorenzo che transita sotto la bandiera a scacchi staccato di 3 secondi.

    Si accontenta del terzo posto Casey Stoner che ha condotto una gara in solitariatra i due battistrada, imprendibili, e tra Valentino Rossi e Andrea Dovizioso che hanno battagliato per la quarta posizione. Bello il duello tra i due piloti italiani con il Dottore a difendersi e con il forlivese ad attaccare quest’ultimo trovando proprio in volata per soli 25 millesimi, pochi millimetri, il quarto posto. Una beffa per Rossi che ha fatto quel che ha potuto con una Ducati ancora in netto ritardo di prestazione.

    Malissimo Marco Simoncelli che, partito dalla seconda piazza in griglia e accreditato come favorito numero uno, riesce a stendersi durante le prime curve del Gran Premio gettando al vento una grande occasione. E’ la seconda volta consecutiva (dopo Donington) che Simoncelli è costretto al ritiro per un suo errore. Non gli è da meno Ben Spies che nei 16 giri in cui rimane in pista ne combina di cotte e di crude, forse anche per qualche problema tecnico sulla sua Yamaha M1.
    Buoni i piazzamenti invece per Colin Edwards, Hiroshi Aoyama e Cal Crutchlow mentre Loris Capirossi, che era stato il più veloce nel Warm Up sull’asfalto umido, giunge 12esimo.
    Tra 15 giorni si vola a Le Mans per il Gran Premio di Francia.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. PEDROSA HONDA 45:51.483
    2. LORENZO YAMAHA +3.051
    3. STONER HONDA +7.658
    4. DOVIZIOSO HONDA +16.530
    5. ROSSI DUCATI +16.555
    6. EDWARDS YAMAHA +32.575
    7. AOYAMA HONDA +38.749
    8. CRUTCHLOW YAMAHA +40.912
    9. HAYDEN DUCATI +54.887
    10. DE PUNIET DUCATI +59.697
    11. ELIAS HONDA +1:00.374
    12. CAPIROSSI DUCATI +1:01.793
    13. BAUTISTA
    SUZUKI +1:24.370
    14. SPIES
    YAMAHA RIT
    15. ABRAHAM
    DUCATI RIT
    16. SIMONCELLI HONDA RIT
    17. BARBERA
    DUCATI RIT
  • MotoGP: pole di Lorenzo a Estoril, Rossi è 9°

    MotoGP: pole di Lorenzo a Estoril, Rossi è 9°

    Jorge Lorenzo conquista la pole position nelle qualifiche del Gran Premio del Portogallo in una sessione condizionata dall’umido dell’asfalto per l’acquazzone scatenatosi in mattinata nei pressi del circuito di Estoril. Il campione del mondo in carica stacca il miglior tempo in 1:37.161 beffando Simoncelli che aveva dominato sia le prove libere di ieri che la qualifica odierna fino a pochi minuti dal termine. Per il pilota spagnolo della Yamaha si tratta della prima pole stagionale, la 17esima in carriera nella classe regina.

    Dalla seconda posizione in griglia, come accennato, partirà Marco Simoncelli sulla Honda ufficiale del team Gresini staccato di 133 millesimi e vittima di una caduta nel giro finale che gli è costata la pole position: il pilota romagnolo, a meno di gravi errori, sarà sicuro protagonista del Gran Premio di domani dimostrando nell’arco del week-end di essere molto veloce sul circuito lusitano se non il favorito alla vittoria finale. A completare la prima fila la Honda del team ufficiale Repsol di Dani Pedrosa che ha ottenuto la sua migliore prestazione in 1:37.324 che ha avuto la meglio rispetto al compagno di box Casey Stoner di soli 60 millesimi. L’australiano partirà dunque dalla quarta piazza e ha preceduto Ben Spies sulla seconda Yamaha e Andrea Dovizioso sull’altra Honda Repsol.

    In ombra ancora una volta Valentino Rossi con una Ducati che ieri aveva solo illuso. Il sette volte campione del mondo MotoGP/500 ha chiuso le qualifiche con il nono tempo alle spalle anche delle due Yamaha private di Colin Edwards e Cal Crutchlow e staccato di un secondo e un decimo dalla vetta. In ogni caso quella di Rossi è la prima Ducati in griglia seguita immediatamente da quella di Hector Barbera mentre è addirittura 13esimo a un secondo e 7 decimi di distanza Nicky Hayden. Domani alle 14:00 la gara che è a rischio pioggia.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. LORENZO YAMAHA 1:37.161
    2. SIMONCELLI HONDA 1:37.294 +0.133
    3. PEDROSA HONDA 1:37.324 +0.163
    4. STONER HONDA 1:37.384 +0.223
    5. SPIES YAMAHA 1:37.866 +0.705
    6. DOVIZIOSO HONDA 1:38.073 +0.912
    7. EDWARDS DUCATI 1:38.080 +0.919
    8. CRUTCHLOW YAMAHA 1:38.189 +1.028
    9. ROSSI DUCATI 1:38.271 +1.110
    10. BARBERA DUCATI 1:38.363 +1.202
    11. AOYAMA HONDA 1:38.497 +1.336
    12. ABRAHAM DUCATI 1:38.786 +1.625
    13. HAYDEN
    DUCATI 1:38.992 +1.761
    14. CAPIROSSI
    DUCATI 1:38.934 +1.773
    15. BAUTISTA
    SUZUKI 1:39.172 +2.011
    16. DE PUNIET DUCATI 1:39.378 +2.217
    17. ELIAS
    HONDA 1:39.894 +2.733
  • Superbike: ad Assen superpole di Checa, Biaggi 6°

    Superbike: ad Assen superpole di Checa, Biaggi 6°

    Ad Assen nell’accademia del motociclismo la superpole va al dominatore di questa prima parte di stagione, Carlos Checa che ha staccato il miglior giro in 1:35.292. Per il centauro della Ducati quella conquistata nel pomeriggio sul circuito olandese è la quinta superpole in carriera e la terza stagionale dopo Phillip Island e Donington. In pratica lo spagnolo ha fatto il pieno in queste prime tre uscite stagionali dimostrando, nonostante guidi una Ducati privata, che la Rossa di Borgo Panigale è sempre il top nel Mondiale delle derivate di serie.

    Lo spagnolo precede, con distacchi ridotti dell’ordine dei due decimi, gli strepitosi Jakub Smrz in sella ad un’altra Ducati, quella del team Effenbert, ed Eugene Laverty con la Yamaha ufficiale. A completare la prima fila l’inossidabile Noriyuki Haga con l’Aprilia privata del team Pata staccato di oltre 6 decimi.
    In ombra invece Jonathan Rea, Max Biaggi e Marco Melandri: il pilota della Honda è quinto, il campione del mondo in carica si becca un secondo da Checa e partirà dalla sesta posizione in griglia e il ravennate della Yamaha, rimasto vittima di una caduta nella sessione decisiva, deve accontentarsi dell’ottavo tempo.
    Deludono le Bmw di Troy Corser e Leon Haslam, rispettivamente decimo e 12esimo.

    Domani appuntamento per Gara 1 del Gran Premio d’Olanda alle 12:00 e per Gara 2 alle 15:30.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. CHECA DUCATI 1:35.292
    2. SMRZ DUCATI 1:35.560 +0.268
    3. LAVERTY YAMAHA 1:35.580 +0.288
    4. HAGA APRILIA 1:35.920 +0.628
    5. REA HONDA 1:36.138 +0.846
    6. BIAGGI APRILIA 1:36.302 +1.010
    7. SYKES KAWASAKI 1:36.351 +1.059
    8. MELANDRI YAMAHA 1:37.036 +1.744
    9. CAMIER APRILIA S2
    10. CORSER BMW S2
    11. LASCORZ KAWASAKI S2
    12. HASLAM BMW S2
    13. FABRIZIO
    SUZUKI S1
    14. XAUS
    HONDA S1
    15. GUINTOLI
    DUCATI S1
    16. BADOVINI BMW S1
    17. BERGER
    DUCATI
    18. VERMEULEN
    KAWASAKI
    19. VENEMAN
    BMW
    20. ROLFO
    KAWASAKI
    21. AITCHISON
    KAWASAKI
  • MotoGP: a Jerez vince Lorenzo, cadute per Rossi e Simoncelli

    MotoGP: a Jerez vince Lorenzo, cadute per Rossi e Simoncelli

    Ha vinto il pilota che non ha commesso errori ed è risultato costante: va a Jorge Lorenzo il Gran Premio di Spagna, secondo appuntamento della stagione, in una gara condizionata pesantemente dalle condizioni metereologiche. Sul tracciato di Jerez su un asfalto reso viscido dalla pioggia caduta nella mattinata, lo spagnolo, che ha replicato il tuffo in quello stesso laghetto, quest’anno meno profondo, dove si gettò l’anno scorso rischiando l’annegamento, conquista la sua prima vittoria stagionale e la 15esima in MotoGP al termine di una gara rocambolesca e segnata dalle molteplici cadute che hanno coinvolto la maggior parte dei piloti dimostrando di possedere la mentalità del campione. Alla fine il podio premia chi non ha sbagliato nulla nei 27 giri percorsi con Dani Pedrosa, non al meglio della condizione fisica, giunto secondo e Nicky Hayden terzo.

    Valentino Rossi e Marco Simoncelli, indiavolati nelle prime battute di gara, rovinano la loro prestazione con due cadute: il ducatista, autore di una bellissima rimonta dalla 12esima posizione, prima sfila Lorenzo acchiappando la terza posizione ma poi in fase di sorpasso su Casey Stoner scivola portandosi con sè sulla ghiaia l’australiano che è costretto al ritiro rovinandogli la gara. Il tutto mentre Simoncelli cade rovinosamente sbalzato in curva dalla sua Honda mentre era saldamente al comando e poteva avere in pugno il GP.

    Nonostante la caduta Rossi riprende la corsa taglia il traguardo in quinta posizione agevolato dalle tante cadute, da quella di Dovizioso a De Puniet, da Crutchlow ad Abraham soprattutto nel finale di gara dove le gomme ormai alla frutta tradiscono i piloti come accaduto ad Edwards (caduto all’ultimo giro quando era terzo), e a Spies che getta alle ortiche un prezioso secondo posto dopo un bel duello vinto con Pedrosa.

    Un vero peccato per i nostri piloti che avrebbero potuto trionfare nella terra del “nemico” spagnolo e che invece si sono resi protagonisti di una domenica disastrosa. Ora ci si attende una pronta risposta tra un mese circa ad Estoril per il Gran Premio del Portogallo in programma l’1 maggio prossimo.

    Ordine d’arrivo

    Pos. Pilota Team Tempo
    1. LORENZO YAMAHA 50:49.046
    2. PEDROSA HONDA +19.339
    3. HAYDEN DUCATI +29.085
    4. AOYAMA HONDA +29.551
    5. ROSSI DUCATI +1:02.227
    6. BARBERA DUCATI +1:08.440
    7. ABRAHAM DUCATI +1:14.120
    8. CRUTCHLOW YAMAHA +1:19.110
    9. ELIAS HONDA +1:42.906
    10. HOPKINS SUZUKI +1:48.395
    11. CAPIROSSI DUCATI +1:51.876
    12. DOVIZIOSO HONDA +1 GIRO
    13. EDWARDS
    YAMAHA RIT
    14. SPIES
    YAMAHA RIT
    15. DE PUNIET
    DUCATI RIT
    16. SIMONCELLI HONDA RIT
    17. STONER
    HONDA RIT
  • MotoGP: pole per Stoner, poi Pedrosa e Lorenzo. Rossi in difficoltà è 12°

    MotoGP: pole per Stoner, poi Pedrosa e Lorenzo. Rossi in difficoltà è 12°

    Casey Stoner conquista la seconda pole consecutiva dopo quella ottenuta in Qatar, e domani partirà davanti a tutti sul circuito di Jerez de la Frontera, valido per il GP di Spagna.
    Il pilota australiano firma un 1:38.757 e beffa nel finale Pedrosa e Lorenzo, che domani partiranno con lui in prima fila, rispettivamente di 158 e 161 millesimi. Stoner si è poi fermato nella ghiaia alla prima curva del suo ultimo giro lanciato, a causa di un lungo che non gli ha procurato poi troppi problemi.

    Subito dopo i tre in prima fila partirnno Ben Spies con la Yamaha e le altre due Honda ufficiali degli italiani Simoncelli e Dovizioso. I distacchi però, già dalla quarta posizione sono pesanti, oltre il mezzo secondo.
    In settima posizione eccoti la Ducati che non ti aspetti, quella Pramac di Randy De Puniet. Il francese è il migliore per quanto riguarda la casa di Bologna, ma paga un distacco di oltre 1″. Chiudono la terza fila Edwards e Crutchlow su Yamaha.

    Turno da dimenticare per Valentino Rossi. Il pesarese, dopo una caduta nelle prime battute delle prove che ha danneggiato pesantemente la sua moto, è stato costretto a girare per il resto delle prove con la moto di riserva, settata diversamente rispetto alle preferenze di Valentino. Di conseguenza non è riuscito ad abbassare i tempi come sperava, e domani sarà costretto a partire dalla 12esima posizione. A completare la giornata nera è stato il fatto che Nicky Hayden si piazza davanti a lui in 11esima posizione per soli 10 millesimi. L’unica consolazione, a detta del Dottore, è che domani la “sua” moto sarà pronta, e quindi la speranza di poter fare una bella gara non è del tutto remota. Resta comunque il fatto che questo circuito si è confermato come uno dei meno adatti alla Ducati.

    Alle spalle di Rossi troviamo Barbera con la Ducati del team Aspar e John Hopkins con la Suzuki, chiamato per sostituire l’infortunato Bautista. Non va malissimo al pilota americano, che, dopo un lungo periodo di inattività, riesce almeno a non chiudere in ultima posizione.
    In 15esima posizione Loris Capirossi con l’altra Ducati Pramac, a 1″ e sette dal leader, mentre chiude la griglia il campione del mondo Moto2 Toni Elias, con la Honda clienti che appare in visibile difficoltà, ma che comunque ha fatto sapere che porterà nuovi aggiornamenti per migliorare le prestazioni della moto, per consegnare al pilota spagnolo un mezzo più competitivo.

    Moltissime le cadute in questo turno di qualifica. Oltre ai già citati Rossi e Stoner, ne hanno fatto le spese anche Aoyama, De Puniet, Spies ed Edwards.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. STONER HONDA 1:38.757
    2. PEDROSA HONDA 1:38.915 +0.158
    3. LORENZO YAMAHA 1:38.918 +0.161
    4. SPIES YAMAHA 1:39.390 +0.633
    5. SIMONCELLI HONDA 1:39.486 +0.729
    6. DOVIZIOSO HONDA 1:39.709 +0.952
    7. DE PUNIET DUCATI 1:39.892 +1.135
    8. EDWARDS YAMAHA 1:39.895 +1.138
    9. CRUTCHLOW YAMAHA 1:40.019 +1.262
    10. AOYAMA HONDA 1:40.168 +1.411
    11. HAYDEN DUCATI 1:40.175 +1.418
    12. ROSSI DUCATI 1:40.185 +1.428
    13. BARBERA
    DUCATI 1:40.217 +1.460
    14. HOPKINS
    SUZUKI 1:40.310 +1.553
    15. CAPIROSSI
    DUCATI 1:40.523 +1.766
    16. ABRAHAM DUCATI 1:40.601 +1.844
    17. ELIAS
    HONDA 1:41.114 +2.357
  • E’ duello tra Pedrosa e Stoner. La Honda domina le libere a Jerez

    E’ duello tra Pedrosa e Stoner. La Honda domina le libere a Jerez

    La terza sessione di prove libere si chiude come erano terminate quelle di ieri, con Dani Pedrosa e Casey Stoner a spadroneggiare e gli altri tutti a rincorrere. A Jerez è ancora la coppia Honda del Team Repsol a dominare le prove, lo spagnolo ha fermato il cronometro sul tempo di 1:38.864 ed è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dell’1:39. Alle sue spalle, come dicevamo, il mattatore di Losail Stoner che si è fermato a 3 decimi dal compagno di box (1:39.171) ma che non si è scoperto troppo riservando le sue carte migliori in vista delle qualifiche delle 14:00 e della gara di domani valida per il Gran Premio di Spagna.

    Lo strapotere delle Honda è così evidente che al terzo posto si piazza Marco Simoncelli che è riuscito a tenere il passo dell’australiano accusando 4 decimi da Dani. Quarto Jorge Lorenzo, il campione del mondo in carica con la Yamaha ha fatto registrare il quarto tempo in assoluto a 8 decimi dal battistrada mentre la Ducati di Valentino Rossi sembra migliorare sempre di più con il sesto posto provvisorio conquistato con il tempo di 1:39.822 a quasi un secondo da Pedrosa considerando che la casa di Borgo Panigale sta lavorando in ottica Gran Premio sapendo di non competere, ancora, sul giro secco.

    Delusono invece Andrea Dovizioso e Ben Spies: l’italiano con la Honda ufficiale non è riuscito ad andare oltre la decima posizione e preceduto proprio dallo statunitense di casa Yamaha di un soffio (solo 8 millesimi tra loro). Chiudono Loris Capirossi, Karel Abraham e Toni Elias mentre John Hopkins, che sostituisce l’infortunato Alvaro Bautista sulla Suzuki, ha il 14esimo tempo.

  • MotoGP, la mattina a Stoner, a Pedrosa il pomeriggio di libere a Jerez

    MotoGP, la mattina a Stoner, a Pedrosa il pomeriggio di libere a Jerez

    Sono ancora le due solite Honda ufficiali a dettare legge sulle strade della MotoGP: Casey Stoner e Dani Pedrosa hanno fatto loro le prime prove libere del venerdì a Jerez dove domenica è in programma il Gran Premio di Spagna, il primo si è affermato nella mattina con il tempo di 1:39.551, il secondo nella sessione pomeridiana con 1:40.101.

    Bene nella Free Practice 1 Valentino Rossi che con la sua Ducati ha fatto registrare il terzo tempo (1:40.077) che poi però non ha ripetuto scivolando nel pomeriggio con il settimo tempo. Il campione del mondo Jorge Lorenzo è stato costante e ha fatto un quinto e terzo posto con tempi molto simili (1:40.420 e 1:40.623).

    Domani mattina la terza sessione di libere a partire dalle 10 e poi le qualifiche alle ore 14:00.

  • Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Superbike: A Donington vincono Melandri e Checa. Weekend “nero” per Biaggi

    Gara 1 – Il GP d’Europa sul circuito di Donington Park segna la prima vittoria nell’era Superbike per Marco Melandri. Il ravennate, che si è imposto dopo una grande rimonta, ha raggiunto e superato a due giri dal termine il ceco Jakub Smrz, che non ha avuto possibilità di replica e ha lasciato andare via l’ex pilota della MotoGP.
    In terza posizione Carlos Checa, anch’egli autore di una grande rimonta e giunto sul gradino più basso del podio. Lo spagnolo ha vinto la lotta all’ultimo giro con Leon Haslam, e conferma cosi la sua leadership nella classifica mondiale.
    Max Biaggi, apparso molto nervoso per tutto il weekend, non è andato oltre la settima posizione, chiudendo dietro la Honda di Johnatan Rea e la Aprilia di Noriyuchi Haga. Ottava l’altra Aprilia di Leon Camier.
    Protagonista di una bella gara è stata la Kawasaki di Tom Sykes. Il britannico è protagonista fino a cinque giri dal termine del terzetto che lotta per la seconda posizione con Camier, Melandri e Haslam, ma poco dopo commette un errore alla variante Fogarty, perdendo il controllo della sua moto e finendo a terra. Niente da fare per lui,che è costretto al ritiro, ma resta la consolazione di aver disputato una bella gara.
    Stessa sorte per Michel Fabrizio, che dopo poco più di metà gara è costretto a parcheggiare la sua Suzuki ai box. Ritiro anche per lui.

    Gara 2 – Carlos Checa mette la sua terza firma stagionale in gara 2, l’ottava della sua carriera in Superbike. Lo spagnolo, forte di aver montato la gomma morbida, scatta bene in partenza e va subito in fuga, confidando di prendere più margine possibile sul suo diretto inseguitore, Melandri, che invece montava una gomma dura. Il ravennate della Yamaha resta attardato nella lotta con Camier per il secondo posto e atre giri dalla fine non ce la fa ad andare a riprendere lo spagnolo della Ducati, che va a vincere con oltre 2″ di vantaggio.
    Ai piedi del podio Leon Haslam, che batte all’ultimo giro Joan Lascorz, con l’ottima Kawasaki.
    Weekend da dimenticare invece per Max Biaggi. Dopo la rissa sfiorata nella giornata di ieri con Melandri a causa di un malinteso durante le qualifiche, il campione del mondo in carica sbaglia la partenza, partendo leggermente in anticipo, poi non si avvede della segnalazione che lo obbligava a percorrere un drive through. Infine la bandiera nera, che lo costringe al ritiro, e a scalare posizioni nella classifica mondiale.

     

    A completare la giornata nera dell’Aprilia la scivolata nei primi giri di gara di Noriyuchi Haga. Il giapponese riprende la corsa, ma non va oltre la 17esima posizione. Ottima settima posizione, invece per Michel Fabrizio che riscatta una prima manche abbastanza deludente.

  • Superbike: Checa si ripete, pole a Donington. Biaggi è 6°

    Superbike: Checa si ripete, pole a Donington. Biaggi è 6°

    Dopo la superpole conquistata un mese fa a Phillip Island nel primo appuntamento stagionale del Mondiale 2011 Superbike, Carlos Checa si ripete anche sul circuito tecnico di Donington Park dove domani si correrà il Gran Premio d’Europa.
    Il pilota della Ducati ha staccato il miglior tempo in 1:28.099 che gli vale la quarta pole position in carriera nel campionato delle derivate di serie precedendo la Bmw di Leon Haslam, staccata di 266 millesimi, e la sorprendente Kawasaki di Tom Sykes a quasi mezzo secondo. A chiudere la prima fila la Ducati di Jakub Smrz mentre il campione del mondo in carica Max Biaggi si è dovuto accontentare solo della sesta piazza. In mezzo, con il quinto tempo, Noriyuki Haga in sella all’Aprilia del team Pata e a completare la seconda fila il compagno di squadra di Biaggi Leon Camier e la prima Honda di Jonathan Rea.

    Male le Yamaha ufficiali con Marco Melandri e Eugene Laverty, protagonisti di un’ottima qualifica ieri, che sono rimaste fuori dalla terza sessione, quella decisiva, che assegna la superpole. Il ravennate, che partirà nono, ha avuto un diverbio con Biaggi accusandolo di averlo ostacolato nel S2 rallentando il suo giro lanciato. In difficoltà sul circuito inglese anche Michel Fabrizio che con la sua Suzuki non è andato oltre l’11esimo tempo.
    Domani Gara 1 a partire dalle 13:00 e Gara 2 alle 16:30.

    Griglia di partenza

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1. CHECA DUCATI 1:28.099
    2. HASLAM BMW 1:28.365 +0.266
    3. SYKES KAWASAKI 1:28.556 +0.457
    4. SMRZ DUCATI 1:28.561 +0.462
    5. HAGA APRILIA 1:28.673 +0.574
    6. BIAGGI APRILIA 1:28.702 +0.603
    7. CAMIER APRILIA 1:28.737 +0.638
    8. REA HONDA 1:29.514 +1.415
    9. MELANDRI YAMAHA S2
    10. CORSER BMW S2
    11. FABRIZIO SUZUKI S2
    12. LASCORZ KAWASAKI S2
    13. LAVERTY
    YAMAHA S1
    14. GUINTOLI
    DUCATI S1
    15. BERGER
    DUCATI S1
    16. XAUS HONDA S1
    17. BADOVINI
    BMW
    18. ROLFO
    KAWASAKI
    19. AITCHISON
    KAWASAKI
    20. VERMEULEN
    KAWASAKI