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  • Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Shaqiri e Icardi piegano la Sampdoria

    Prima volta insieme dal primo minuto per Podolski, Icardi e Shaqiri contro la grande organizzazione della Sampdoria di Sinisa Mihajlovic.

    Inter e Sampdoria si affrontano in questo scontro diretto per conquistare il quarto di finale di Coppa Italia dopo aver passato i giorni precedenti il match tra due lotte intestine. Da una parte c’è il problema Osvaldo, che da due sedute non va alla Pinetina e di conseguenza l’Inter ha deciso di sospenderlo, dall’altra c’è Okaka che nell’antivigilia della gara ha litigato a Bogliasco con Osti e poi con Mihajlovic facendosi allontanare dal campo. Okaka però è stato perdonato e reintegrato in rosa. Mihajlovic seguirà la partita dalla tribuna perché squalificato, al suo posto in panchina c’è Nenad Sakic.

    La Sampdoria effettua un minimo di turn-over per cercare di far giocare alcuni interpreti poco impiegati finora, l’Inter di Mancini invece si presenta con una formazione a chiara trazione anteriore.

    La prima emozione si registra al 7° minuto quando Shaqiri su calcio di punizione mette a lato, complice una deviazione della barriera, di poco.

    11° minuto da un calcio di punizione a favore della Sampdoria rimpallato parte il contropiede dell’Inter con un velocissimo Shaqiri sulla sinistra che vede Icardi in mezzo liberissimo sulla trequarti, l’argentino anticipa Krsticic che lo sgambetta da dietro e commette fallo. Tagliavento giudica erroneamente ultimo uomo Krsticic da la punizione al limite ed espulsione per il centrocampista doriano, nonostante in linea con lui che stava stringendo su Icardi ci fosse anche Wszolek. Dal conseguente tiro libero battuto da Shaqiri, Romero fa buona guardia.

    16° minuto nuovamente l’Inter ruba palla a centrocampo, Kovacic entra in area e tira, nonostante Icardi fosse liberissimo sulla sinistra, Romero si distende e respinge, sulla ribattuta Icardi tira incredibilmente sull’esterno della rete.

    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter
    Buona prestazione di Shaqiri alla prima da titolare | Foto Twitter

    La superiorità numerica si fa sentire sempre di più perché la Samp trova enormi difficoltà a ripartire, al 36° su una combinazione nerazzurra Dodò entra in area dalla sinistra superando Wszolek che per riprendere il brasiliano gli mette un braccio davanti e con la gamba destra interviene in modo scomposto. Dodò cade a terra e per Tagliavento è calcio di rigore. Batte Icardi e Romero para allungandosi a terra.

    La Sampdoria sembra che possa cadere in qualsiasi momento ma non cede ed anzi grazie a Romero che si supera in un  colpo di testa di Podolski e ad Okaka che riesce a tenere la palla alta in alcuni frangenti permettendo ai compagni di risalire e far respirare la retroguardia che nei minuti che passano perde pure Cacciatore per infortunio, sostituito da Silvestre. Per alcuni minuti del primo tempo i blucerchiati hanno giocato pure in otto uomini vista la contemporanea uscita del difensore e di Marchionni colpito da una pallonata. Tuttavia, nonostante tutto, la gara rimane 0-0 a fine primo tempo.

    Ad inizio ripresa Sakic cerca di equilibrare meglio la squadra ed inserisce Duncan al posto di Soriano. L’Inter si rende pericolosa con un paio di occasioni ma poco lucida in fase di rifinitura dell’azione e la Sampdoria dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa si fa vedere in avanti con un bel colpo di testa di Okaka.

    Al 57° l’Inter ha una bella occasione da rete, la palla dopo un rimpallo arriva nella zona di Kovacic in mezzo all’area doriana, il croato in spaccata prova a tirare ma la traiettoria è deviata da un difensore blucerchiato e la sfera esce a pochi centimetri dal palo destro della porta di Romero. La partita a questo punto diventa sotto ritmo ma vibrante perché l’Inter cerca di schiacciare l’avversario senza creare particolari pericoli mentre la Samp quando riparte spesso trova spazi ma non riesce a dettare l’ultimo passaggio.

    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter
    Mauro Icardi festeggia il gol dedicandolo alla figlia | Foto Twitter

    La Sampdoria al 68° perde pure Rizzo per infortunio ed effettua la sua terza sostituzione facendo entrare De Silvestri. Al 71° i liguri devono cedere a Shaqiri che prende palla sulla trequarti la passa a Podolski il quale spalle alla porta difende la sfera e poi di tacco la fa filtrare verso lo stesso Shaqiri che penetra in area e di prima con un sinistro a giro batte Romero per l’1-0 nerazzurro.

    Piove sul bagnato per la Sampdoria che perde pure Wszolek al 77° espulso per doppia ammonizione e a questo punto l’Inter abbassa ulteriormente il ritmo cercando sempre di impostare il gioco ma con meno cattiveria. Ci vuole un retropassaggio suicida di De Silvestri all’88° per mettere Icardi solo davanti a Romero e far sì che l’argentino metta il doppio vantaggio nerazzurro in rete.

    INTER-SAMPDORIA 2-0 (0-0) – 71° Shaqiri (I), 88° Icardi (I)

    Inter (4-2-3-1): Carrizo 6; D’Ambrosio 6, Andreolli 5,5, Juan Jesus 6, Dodò 5,5 (dal 89° Obi S.V.); Medel 5,5, Kuzmanovic 6; Shaqiri 7,5 (dal 78° Bonazzoli S.V.), Kovacic 6,5, Podolski 6,5; Icardi 6 (dal 89° Puscas S.V.).

    All.: Roberto Mancini 6

    Sampdoria (4-3-3): Romero 7; Wszolek 5, Gastaldello 6, Romagnoli 5,5, Cacciatore 6 (dal 45° Silvestre 6); Marchionni 5,5, Rizzo 6 (dal 68° De Silvestri 5), Soriano 5,5 (dal 46° Ducan 6); Kristicic 5; Djordjevic 5, Okaka 6.

    All.: Nenad Sakic 6

    Arbitro: Paolo Tagliavento 5

    Ammoniti: Andreolli (I), Wszolek (S), Podolski (S), Romagnoli (S), Shaqiri (I), Gastaldello (S) Espulsi: Krsticic (S), Wszolek (S)

  • Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Roma distrutta da un super Bayern, all’Olimpico è 1-7

    Una serata incredibile, una Roma che viene totalmente annientata da un Bayern Monaco perfetto ed inarrestabile, ci si poteva aspettare un successo dei tedeschi, obiettivamente più forti, ma 1-7 maturato questa sera allo stadio Olimpico era quasi impossibile da pronosticare.

    Un Ko pesante, una punizione severissima che si concretizza sostanzialmente nel primo tempo quando i tedeschi in meno di mezz’ora, tra il minuto 8 e il minuto 35, hanno infilato 5 gol che hanno spaccato in due la partita.

    Da questa serata molto probabilmente ne esce ancora una volta ridimensionato il calcio italiano se si pensa che la Roma, brillante e con il bel gioco in campionato, non è riuscita, se non a tratti nel secondo tempo quando il Bayern ha calato i ritmi, praticamente mai ad imporre il proprio gioco sui bavaresi.

    La carta vincente l’ha calata Guardiola nello schierare i suoi in campo dall’inizio. Se Garcia ha praticamente confermato il suo 4-3-3, dovendo inserire Torosidis per Maicon fermato da un problema al ginocchio prima della gara, con il tridente Iturbe-Totti-Gervinho, il tecnico dei tedeschi ha sorpreso tutti mettendo sul campo il suo Bayern con un 3-5-2 con Robben e Bernat larghissimi a centrocampo e con Müller a fianco di Lewandowski in avanti.

    L'esultanza di Arjen Robben
    L’esultanza di Arjen Robben

    La partenza è sostanzialmente equilibrata, poi però il Bayern cresce. Su azione da corner Nainggolan salva con Müller pronto a colpire, sulla susseguente rimessa laterale Robben chiede l’uno-due e dopo esser entrato in area piazza il tiro a giro vincente. La Roma reagisce subito ed ha la potenziale chance di pareggiare ma Neuer si supera respingendo la conclusione di Gervinho. Tra il 23° ed il 25° il Bayern assesta due cazzottoni che hanno il sapore del K.O.: prima Götze combina e dal limite piazza il tiro vincente che sorprende De Sanctis, passano due minuti e Lewandowski si avvita e di testa gira in gol un perfetto cross di Bernat. La Roma è un pugile al tappeto e alla mezz’ora per Robben è semplice presentarsi in area e battere De Sanctis. Al 35° addirittura il Bayern aumenta il passivo con il rigore trasformato da Muller per fallo di mano di Manolas. La Roma non riesce praticamente mai a reagire e son più le occasioni per andare sullo 0-6 che sul 1-5, comunque il primo tempo si chiude sul pesantissimo 0-5.

    La ripresa parte con Garcia che sostituisce Totti ed il disastroso Cole, facendo entrare Florenzi ed Holebas. Al 53° doppio sussulto giallorosso con Gervinho che calcia forte ma colpisce il palo e subito dopo è Florenzi ad avere l’occasione ma Neuer respinge. Al 60° Neuer sfodera un altro miracolo su Gervinho che colpisce solissimo a due passi dalla porta. Al 65° il gol arriva, Florenzi trova in profondità Nainggolan che mette il cross per Gervinho che segna. La gara sembra trascinarsi ma le riserve del Bayern vogliono fare bella figura e prima Ribery con il pallonetto, imbeccato da Robben, al 77° e Shaqiri lesto a girare in porta una corta respinta di De Sanctis trovano le reti per un tremendo 1-7. Oltre ad un palo esterno di Ribery non accade più niente il risultato finale è impietoso: il Bayern Monaco batte la Roma, all’Olimpico, per 7-1.

     

    ROMA – BAYERN MONACO 1-7 (0-5) (8°, 30° Robben (B), 23° Götze (B), 25° Lewandowski (B), 35° rig. Müller (B), 65° Gervinho (R), 77° Ribery (B), 80° Shaqiri (B))

    ROMA (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Manolas, Yanga-Mbiwa, Cole (46° Holebas); Pjanic (78° Ljajic), De Rossi, Nainggolan; Iturbe, Totti (46° Florenzi), Gervinho.

    Allenatore: Garcia.

    BAYERN MONACO (3-5-2): Neuer; Benatia, Boateng, Alaba; Robben, Xabi Alonso, Lahm, Götze (78° Shaqiri), Bernat; Müller (59° Rafinha), Lewandowski (67° Ribery).

    Allenatore: Guardiola.

    Arbitro: Eriksson.

    Ammoniti: Iturbe (R), Torosidis (R), Nainggolan (R), Bernat (B).

  • Mondiali 2014: Gruppo E, Francia e Svizzera agli ottavi di finale

    Mondiali 2014: Gruppo E, Francia e Svizzera agli ottavi di finale

    Nessuna sorpresa nelle gare dell’ultima giornata del Gruppo E dei mondiali in Brasile, le due squadre favorite alla vigilia di quest’ultimo turno, ovvero Francia e Svizzera, non hanno deluso le aspettative qualificandosi agli ottavi di finale della manifestazione.

    L’Ecuador non è riuscito nell’impresa di battere la Francia, i transalpini hanno portato a casa uno 0-0 che gli garantisce il primo posto, nell’altra gara invece un super Shaqiri ha guidato i suoi al successo che è valso la promozione al turno successivo.

    Veniamo all’analisi della gara tra Ecuador e Francia. Il Ct dei sudamericani Rueda schiera un 4-4-2 rinunciando in avanti a Caceido ed affiancando Arroyo al bomber Enner Valencia. Deschamps invece effettua un mini turnover con Giroud e Valbuena in panchina con GriezmannSissoko ad affiancare Benzema in avanti.Ecu-Fra

    Il primo episodio importante ci sarebbe al 11° quando Sakho, su azione di corner per i suoi, colpisce con una gomitata Enner Valencia, l’arbitro però non vede niente e le due squadre mantengono la parità numerica. Nel primo tempo l’Ecuador, che ha l’obbligo di vincere fa troppo poco per spaventare gli avversari e così la Francia porta agevolmente lo 0-0 all’intervallo.

    Nella ripresa ci si aspetta un assalto dei sudamericani ma non è così, prima Griezmann colpisce il palo, anche grazie allo splendido riflesso del portiere Dominguez e al 50° arriva l’episodio che probabilmente spegne le speranze dell’Ecuador: Antonio Valencia va in contrasto ruvido con Digne, la pericolosità dell’intervento è accentuata dal fatto che il calciatore dello United scivola sul pallone, sarebbe forse da giallo ma l’arbitro estrae il rosso. La speranza qualificazione per l’Ecuador finisce qua con la Francia che ha più volte la chance di trovare il vantaggio e con i sudamericani che con l’orgoglio cercano nel finale di gara di cambiare il copione del match, ma non è così la gara si chiude sullo 0-0 con la Francia che va avanti vincendo il Gruppo E e conquistando l’ottavo di finale con la Nigeria.

    ECUADOR – FRANCIA 0-0

    ECUADOR (4-4-2): Dominguez; Paredes, Guagua, Erazo, W. Ayowi; A. Valencia, Noboa (89° Caicedo sv), Minda, Montero (63° Ibarra); Arroyo (82° Achilier sv), E. Valencia.

    Allenatore: Rueda.

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Koscielny, Sakho (61° Varane), Digne; Pogba, Schneiderlin, Matuidi (67°  Giroud); Sissoko, Benzema, Griezmann (79° Remy).

    Allenatore: Deschamps.

    Arbitro: Doue.

    Ammonito: Erazo (E).

    Espulso: A. Valencia (E).

     

    Nell’altra gara l’Honduras cercava un successo per alimentare una minima speranza di qualificazione ed il Ct Suarez schierava il classico 4-4-2 con Bengtson e Costly coppia d’attacco. Hitzfield invece mandava in campo la sua Svizzera con il 4-2-3-1 scegliendo in avanti Drmic al posto di Seferovic. Partenza super degli elvetici che al 5° sono già in vantaggio grazie ad un gran tiro a giro di Shaqiri. Non arriva una forte reazione dell’Honduras anzi al 31° è doppietta per Shaqiri che ben imbeccato da Drmic fa 2-0, risultato con il quale si va al riposo.

    Xherdan Shaqiri e Gokhan Inler
    Xherdan Shaqiri e Gokhan Inler

    Nella ripresa l’Honduras pare più convinto e va diverse volte vicino al gol che avrebbe riaperto la gara, ma un pizzico di imprecisione, salvataggi all’ultimo momento degli svizzeri e qualche decisione arbitrale dubbia non cambiano il risultato. Al 71° Shaqiri ancora servito da Drmic segna la personale tripletta che chiude il match. L’Honduras prova fino alla fine a trovare un meritato gol che però non arriva, la gara si chiude sul 3-0 con la Svizzera che negli ottavi sfiderà l’Argentina.

    HONDURAS – SVIZZERA 0-3 (0-2) (5°, 31°, 71° Shaqiri)

    HONDURAS (4-4-2): Valladares; Figueroa, Bernardez, J.C.Garcìa, Beckeles; Claros, W. Palacios, Boniek (77° Najar), Espinoza (46° Chavez); Bengtson, Costly (40° J.Palacios).

    Allenatore: Suarez.

    SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Djourou, Schaer, Rodriguez; Behrami, Inler; Shaqiri (87° Dzemaili), Xhaka (77° Lang), Mehmedi; Drmic (73° Seferovic)

    Allenatore: Hizfield.

    Arbitro: Pitana

    Ammonito: J. Palacios (H)

     

  • Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Inizia nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento del Napoli in vista del primo impegno ufficiale della stagione che coinciderà con la finale della Supercoppa Italiana a Pechino contro i campioni d’Italia della Juventus. Ieri gli azzurri guidati da Walter Mazzarri hanno battuto 3-2 i tedeschi del Bayern Monaco in un amichevole giocata in Trentino, regione che ospita il ritiro dei partenopei. Il Napoli si è schierato con il nuovo modulo (3-5-1-1) con Insigne ad innescare Edu Vargas e Goran Pandev inizialmente in panchina. Il Bayern Monaco, seppur più avanti nella preparazione mancava di molti titolari e nonostante il vantaggio iniziale firmato David Alaba ha capitolato a fine partita contro un Napoli che si è espresso già su buoni livelli.

    Camilo Zuniga e David Alaba in azione © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Parte bene la squadra di Walter Mazzarri che prova a fare la partita fino a quando Arjen Robben non decide di entrare in partita seminando il panico sulla sua fascia di appartenenza. Al 15′ arriva il vantaggio bavarese grazie al tiro di Alaba deviato da Campagnaro. Il vantaggio del Bayern mette in difficoltà in Napoli, che tuttavia riesce a riprendere le redini del match in chiusura di prima frazione trovando il pareggio allo scadere con una splendida semirovesciata di Paolo Cannavaro. Nella ripresa continua il forcing del Napoli, con Mazzarri che manda in campo al 60′ Goran Pandev. Proprio il macedone a metà ripresa firma il gol del 2-1 servito alla grande dal colombiano Camilo Zuniga.

    La reazione del Bayern non tarda ad arrivare perchè dopo pochi minuti sale in cattedra il neo acquisto Xherdan Shaqiri. Il centrocampista classe 1991 della nazionale svizzera supera Rosati con una splendida punizione a giro dal limite dell’area e firma il pareggio momentaneo dei bavaresi. Tuttavia il Napoli con il passare dei minuti non risente della stanchezza e trova addirittura il gol vittoria grazie a Lorenzo Insigne. L’ex Pescara infatti, con un rasoterra preciso ha infilato il portiere Starke e ha regalato al Napoli una vittoria di prestigio, anche se in amichevole.

    A fine gara sono arrivate le parole di Walter Mazzarri, sorpreso positivamente dalla prova dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto bene e devo essere onesto: io stesso non pensavo che potessimo essere così competitivi, con i carichi di lavoro degli ultimi giorni e contro un Bayern che è più avanti di noi e ha fatto altre amichevoli. Sono contento di tutti, di come abbiamo tenuto il campo: è stata una bella partita, un bel test”.

    Video Highlights Napoli-Bayern Monaco 3-2 

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  • Bayern Monaco Basilea, Heynckes si gioca il futuro

    Bayern Monaco Basilea, Heynckes si gioca il futuro

    Dopo la storica qualificazione dell’Apoel ai quarti della Uefa Champions League 2012 questa sera nel catino dell’Allianz Arena cercherà di replicare l’impresa il Basilea di Heiko Vogel. Gli elvetici che all’andata sorpresero il Bayern Monaco guadagnandosi un meritato 1-0 con la rete di Stocker nel finale cercheranno questa sera di alzare un muro davanti a Sommer facendo scorrere il tempo compiendo cosi la storica impresa di eliminare i quotati avversari.

    In campionato il Bayern Monaco è reduce da un roboante 7-1 inflitto al malcapitato Hoffenheim all’Allianz Arena che permette all’undici di Heynckes di continuare a tener la scia del Borussia Dortmund capolista. Il Basilea invece comanda saldamente il campionato svizzero grazie sopratutto alle giocate del gioiellino Shaqiri promessosi al club bavarese nella scorsa stagione.

    Ribery e Shaqiri possibili protagonisti Bayern Monaco Basilea | ©FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images
    I tedeschi recuperano Schweinsteiger a centrocampo e sperano nella vena realizzativa di Gomez per ribaltare la sconfitta dell’andata. Uscire per i tedeschi sarebbe una autentica beffa in virtù della possibilità di disputare l’eventuale finale nel proprio stadio e davanti ai suoi tifosi.

    La partita, almeno sulla carta, dovrebbe esser un monologo del Bayern Monaco alla ricerca dei gol qualificazione mentre il Basilea si limiterà a difendere e sfruttare le ripartenze ed eventuali buchi per aumentare il vantaggio. Come detto occhi bavaresi puntati sul Shaqiri autore nello scorso week end di un gol capolavoro su calcio di punizione.

    Bayern Monaco Basilea, le probabili formazioni

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Rafinha, J. Boateng, Badstuber, Lahm; Scwheinsteinger, Kroos; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. A disp: Butt, Alaba, Tymoschuk, Luiz Gustavo Pranjic, Petersen, Olic All. Heynckes
    Squalificati: –
    Indisponibili: Van Buyten, Breno

    BASILEA (4-4-2): Sommer; P. Degen, Abraham, Dragovic, Steinhofer; Shaqiri, Huggel, Xhaka, F. Frei; A. Frei, Streller. A disp: Herzog, Kovac, Cabral, Yapo, Stocker, Zoua, Pak Kwang-Ryong All. Vogel
    Squalificati: –
    Indisponibili: Voser, Chipperfield, Park Joo-Ho

    Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)

    Video Shaqiri gran gol su calcio di punizione
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    PRONOSTICI INTER MARSIGLIA E BAYERN MONACO BASILEA

  • Champions League, aspettando il sorteggio

    Champions League, aspettando il sorteggio

    Venerdi 16 dicembre Inter, Milan e Napoli conosceranno il rispettivo ostacolo degli Ottavi finale di Champions League. Già da una settimana è iniziato il toto sorteggio affidandosi a precedenti, cabala e anche un po’ di scaramanzia, i dirigenti delle tre società ovviamente, per non tirarsi la zappa sui piedi, si sono trincerati dietro l’ormai consueta frase di rito “in Champions League un avversario vale l’altro” o ancora “agli ottavi è difficile trovare un avversario abbordabile”. In realtà non è così e pur rispettando tutti i possibili avversari occorre far gli scongiuri per aver un sorteggio abbordabile. Ricordiamo che al sorteggio parteciperanno 16 squadre divise in due fasce, la prima di cui fa parte anche l’Inter conterrà tutte le vincitrici degli otto gironi eliminatorie, nell’altro invece le seconde classificate. Dall’urna non potranno uscire scontri tra due squadre della stessa nazionalità e ovviamente nemmeno tra due squadre dello stesso girone eliminatorio.

    PRIMA FASCIA
    BAYERN INTER BENFICA REAL MADRID
    CHELSEA ARSENAL APOEL BARCELLONA
    SECONDA FASCIA
    NAPOLI CSKA MOSCA BASILEA LIONE
    BAYER L MARSIGLIA ZENIT MILAN

    Ovviamente per l’Inter non dovrebbero esserci grossi problemi considerato la possibilità di giocare il ritorno tra le mura amiche e il blasone degli avversari. Per l’undici di Ranieri come abbiamo già avuto modo di scrivere l’unico problema è lo stato di forma psicofisico della squadra adesso in crescita ma purtroppo sempre soggetto a cali di forma, proviamo ad analizzare le squadre e il loro cammino del possibile sorteggio Champions League Inter.

    Avversarie Inter  Basilea Lione Bayer Leverkusen Marsiglia Zenit S. Pietroburgo
    Xherdan Shaqiri talentino del Basilea | ©Fabrice Coffrini/Getty Images

    Basilea
    E’ riuscita nell’impresa di eliminare il Manchester United di sir Alex Ferguson. Squadra giovane ma con una precisa identità tattica e tanti giovani di sicuro avvenire. L’eroe dell’impresa è Heiko Vogel giovanissimo tecnico tedesco che dopo aver fatto le fortune del settore giovanile del Bayern Monaco è stato il secondo di Fink al Basilea ereditandone poi la panchina. Le individualità più spiccate sono quelle di Xhaka, Dragovic ma sopratutto Shaqiri destinato presto a palcoscenici più prestigiosi magari anche in Italia dove Napoli, Roma e Juventus non hanno mai fatto mistero di seguirlo.

    Lione
    Dopo il “papocchio” di Zagabria non meriterebbe di far parte delle 16 sorelle della fase finale di Champions League, i francesi però sono oramai un consuetudine della Champions League anche se non sembrano aver più la determinazione e la forza di qualche stagione fa. L’organico è abbastanza variegato e agli ottavi potrà tornare a contare sulla stella di Gourcuff spesso fermo in questo avvio di stagione per guai fisici. Il tecnico, è Remi Garde, arrivato ad inizio stagione e capace di dar nuova linfa ad un organico apparentemente non più coeso, con l’ex rossonero sono Lisandro Lopez, Bastos e Gomis lo zoccolo duro della squadra. Tra i giovani riscuote particolare interesse Gonalons spesso messo in orbita Juve da radiomercato.

    Bayer Leverkusen
    I tedeschi dopo qualche anno di letargo tornano nell’Europa che conta mettendo in serie difficoltà team avvezzi alla Champions League come Chelsea e Valencia. Sicuramente ancora non a livello di quel Bayer che centrò la finale nel 2001/2002 arrendendosi solo al Real Madrid dopo aver dato lezioni di calcio per tutto l’anno. La squadra di Robin Dutt non è spettacolare ma tatticamente perfetta e fa della coesione tra i reparti il suo punto di forza. Il veterano Ballack è sicuramente il faro della squadra ma un posto importante se lo è ritagliato anche il portiere Leno.

    Marsiglia
    L’undici di Deshamps è sicuramente una squadra da prender con le pinze. Classificatasi seconda grazie ad una straordinaria seconda parte del girone eliminatorio di Champions League ha tutte le carte in regole per recitare il ruolo di cenerentola della competizione. L’attacco dinamico si poggia sulla classe di Remy, ancora non del tutto espressa in questa stagione, e le intuizioni di Ayew sempre più decisivo dopo l’exploit in Sudafrica. Solido e di qualità il centrocampo con Lucho Gonzalez a ergersi per qualità e capacità balistiche. Il capitano e il simbolo del Marsiglia è però il portierone Mandanda spesso accostato al Milan.

    Zenit San Pietroburgo
    Diciamo la verità senza la qualificazione la stagione dello Zenit sarebbe stata fallimentare. La squadra di Spalletti ha però adesso una chance per salvare una stagione e metter in evidenza un potenziale al momento non del tutto espresso. Il tallone d’Achille sembra esser la difesa che tolto Criscito pare ancora acerba per una rassegna come la Champions League, il centrocampo invece è il fiore all’occhiello. In attacco la coppia formata da Danny a Kerzkahov prometteva spettacolo e gol ma al momento ha deluso.

    Il sorteggio Champions League per Milan e Napoli nasconde insidie ben maggiori, i rossoneri eviteranno il Barcellona mentre gli azzurri Bayern Monaco e ovviamente, come detto in precedenza l’Inter. Sulla carta l’avversario più abbordabile è l’Apoel Nicosia arrivato agli ottavi come sorpresa assoluta e obiettivamente di gran lunga inferiore per tasso tecnico alle altre 15 della fase finale della Champions League. Analizziamo il cammino delle possibili avversarie di Milan e Napoli agli ottavi di Champions League.

    Avversarie Milan/Napoli
    Bayern Monaco/Barcellona Real Madrid Chelsea  Arsenal Apoel  Benfica
    Ailton la "stella" dell'Aopel

    Apoel
    Come abbiamo detto più volte sarebbe il sorteggio migliore per Milan e Napoli. Sorpresa assoluta delle top 16 doveva recitare il ruolo di squadra materasso in un girone che comprendeva Zenit San Pietroburgo, Porto e Shakhtar Donetsk, ha invece ottenuto una qualificazione storica ma obiettivamente non sembra poter aspirare a nuovi traguardi. L’allenatore Ivan Jovanovic è diventato praticamente una stella raccogliendo la fama mai conosciuta da calciatore. Il giocatore più rappresentativo è l’attaccante brasiliano Ailton.

    Arsenal
    Ogni perde i suoi pezzi migliori rimanendo comunque una delle migliori realtà d’Europa per qualità e organizzazione di gioco. L’unione tra i Gunners e Wenger sembra oramai indissolubile tanto che il tecnico francese ne sposa la linea pur sapendo di non poter competere per la vittoria finale. Persi Fabragas e Nasri è Van Persie ad aver ereditato fascia di capitano e leadership in campo. Ha ottenuto la qualificazione senza particolari patemi d’animo.

    Benfica
    Altro step importante del calcio portoghese che in verità ha nel Benfica un’eccezione avendo nelle qualità dei singoli il punto di forza piuttosto che nell’organizzazione di squadra.  Jorge Jesus dopo essersi imposto lo Sporting Braga sta riscuotendo nuovi consensi, i talenti a dir il vero mai del tutto sbocciati son quelli argentini di Saviola e Aimar ma la qualità non manca anche nei piedi di Witsel corteggiatissimo dal Milan così come nel portiere ex Roma Artur.

    Didier Drogba l'anima del Chelsea | © Adrian Dennis/Getty Images

    Chelsea
    Dopo un avvio balbettante l’undici di Villas Boas ha espresso tutta la sua potenzialità. Squadra completa e ricca di talenti in ogni reparto che ha trovato quest’anno in Meireles e Mata la qualità che mancava negli anni scorsi ad Ancelotti. Tutto dipende però dalla permanenza di Didier Drogba, l’attaccante ivoriano infatti nonostante l’età non teme il confronto con giovane Fernando Torres imprimendo una carica diversa alla squadra con la sua personalità.

    Bayern Monaco
    Il girone con Manchester City, Napoli e Villareal poteva nascondere insidie ma i tedeschi hanno imposto la loro leadership facendo ricorso a tutta l’esperienza di un organico cresciuto negli anni e adesso vicino alla perfezione. Jupp Henyches  ha raccolto l’eredità di Van Gaal alla grande smussando forse l’integralismo del modulo dell’olandese adattando la sua squadra  a più situazioni di gioco che adesso la rendono imprevedibile. Gruppo roccioso e coeso annovera tantissime stelle, il valore aggiunto però è sempre Arjen Robben troppo spesso però alle prese con acciacchi fisici.

    Barcellona
    Vedere l’erede di Maradona, Lionel Messi, al San Paolo sarebbe un’emozione unica speriamo però di poterla vivere più lontano possibile. Il Barcellona è un pò l’incubo di tutti, squadra perfetta e apparentemente senza punti deboli. Guardiola poi in questa stagione per non perder la fame di vittoria e far calare la concentrazione la sta abituando a giocare con moduli diversi fino alla difesa tre con i centrocampisti usati in marcatura.

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  • Europei U21: Bielorussia a Londra 2012, stasera Spagna-Svizzera

    Europei U21: Bielorussia a Londra 2012, stasera Spagna-Svizzera

    I giustizieri degli azzurri sono riusciti ad ottenere un altro prestigiosissimo traguardo vincendo la finalina degli Europei Under 21 qualificandosi come quarta squadra europea alle Olimpiadi di Londra 2012. La partita contro la Repubblica Ceca equilibrata e tesa per 75′ viene stravolta nel finale prima dall’espulsione di Vacha tra i cechi e a due minuti dal termine dal gol di Filipenko per l’undici di Kondratyev.

    Yegor Filipenko decide la finalina | © Ian Walton/Getty Images
    Questa sera si assegnarà il titolo di campione d’Europa Under 21. A contendersi la palma di migliore collettivo sono la Spagna di Milla e la Svizzera di Pierluigi Tami. La Roquita partita con i favori dei pronostici della vigilia è senza dubbio la favorita, collettivo esplosivo e ricco di qualità, le piccole Furie Rosse possono contare infatti su due Campioni del Mondo come Juan Mata e Javi Martinez, alle tre stelle del Barcellona Montoya, Thiago Alcantara e Jeffren mentre il neo giallorosso Bojan parte dalla panchina. In porta c’è De Gea prossimo a vestire la maglia del Manchester United, il bomber è Adrian autore fino al momento di cinque reti. Se la Spagna era favorita della vigilia, la Svizzera non è sicuramente una sorpresa in senso assoluto. Lo zoccolo duro viene infatti dalla vittoria del Mondiale Under 20, la stella assoluta è il funambolico del Basilea Shaqiri che radiomercato vuole in orbita Roma. Il centrocampo gode poi delle geometrie pulite e di qualità di Xhaka. In avanti riscuote interesse Admir Mehmedi, 20enne attaccante dello Zurigo già in rete 3 nelle competizione e l’esterno di origini nigeriane Innocent Emeghara finito sul taccuino di Pantaleo Corvino.

  • Europei U21: Spagna-Svizzera è la finale

    Europei U21: Spagna-Svizzera è la finale

    Copione rispettato Spagna e Svizzera superano Bielorussia e Repubblica Ceca guadagnando l’accesso alla finalissima, in programma ad Aarhus sabato prossimo, che assegnerà il titolo di Campione d’Europa Under 21. Favoriti sono sicuramente le piccole Furie Rosse per la qualità dell’organico e per la presenza di due campioni della Spagna Mondiale (Mata e Javi Martinez) ma come abbiamo avuto modo più volte di dire la Svizzera non è un bluff, è una squadra compatta con grandissime individualità tra cui spiccano sicuramente quelle di Shaquiri, Xhaka e Mehmedi. L’undici rossocrociato inoltre è arrivato alla finalissima con nessuna rete al passivo a dimostrazione del grande gruppo messo insieme da Pierluigi Tami.

    Spagna Under 21 | © Michael Steele/Getty Images
    La ‘Rojita’ ha avuto la meglio sulla Bielorussia soltanto ai tempi supplementari e dopo aver sudato le proverbiali sette camicie. L’undici di Milla, come prevedibile, ha messo sotto gli avversari per tutti i novanta minuti non riuscendo però a legittimare la superiorità attraverso il gol. E’ cosi che sul finale di primo tempo un’azione di confusione in area spagnola ha portato alla rete in rovesciata Voronkov. La Bielorussia tiene seppur con tanta fortuna ma nel finale è ancora Adrian a trovare la rete del pari su assist di Jeffren. Nei supplementari la Spagna leggittima la superiorità con i gol dell’attaccante del Deportivo che sale a quota 5 centri e di jeffren possibile colpo di mercato dell’udinese.
    Svizzera Under 21 | © Ian Walton/Getty Images
    L’altro match tra Svizzera e Repubblica Ceca è stato più equilibrato e anch’esso risolto soltanto ai tempi supplementari. La voglia di non perdere ha bloccato per lunghi tratti le fonti di gioco delle due squadre ad andare più vicino al gol è stata però la Svizzera con Shaqiri nel finale di partita, la conclusione della stella elvetica si è però stampata sul palo. Nei supplementari a decidere è stato ancora una volta l’attaccante dello Zurigo Mehmedi. Sabato il grande giorno che metterà a confronto due delle migliori realtà giovanili d’Europa.

  • Europei Under 21: Svizzera a punteggio pieno. Crolla la Danimarca

    Europei Under 21: Svizzera a punteggio pieno. Crolla la Danimarca

    La Svizzera conferma di esser una delle formazioni più in palla dell’Europeo Under 21 battendo con un netto e perentorio tre a zero la Bielorussia qualificandosi prima e a punteggio pieno nel proprio girone. Gli elvetici pur potendo contare su due risultati hanno dato vita ad una partita importante sotto il profilo tecnico e tattico non lasciando scampo all’undici bielorusso.

    Mehmedi nominato Man of the Match | © Ian Walton/Getty Images
    Mattatore dell’incontro è Admir Mehmedi, l’attaccante dello Zurigo ha messo a segno nel primo tempo la doppietta che ha chiuso l’incontro. Nel finale di partita poi gioia anche per l’ex leccese Frank Feltscher. Ancora un’ottima prova per le stelline Shaqiri e Xhaka, quest’ultimo però salterà le semifinali per aver preso il secondo giallo. Nell’altro match crolla incredibilmente la Danimarca lasciando il pass delle semifinali alla Bielorussia. I padroni di casa dopo aver controllato lo 0-0 nel primo tempo hanno subito l’orgoglio dell’Islanda andando sotto per 2-0 per via delle reti di Sigthorsson e Bjarnason. Kadrii illude la Danimarca, nel finale infatti arriva il 3-1 definitivo con la rete di Valgardsson. Oggi le partite del gruppo B Ucraina-Spagna e Inghilterra-Rep Ceca decreteranno le altre due semifinaliste. Classifica Gruppo A: Svizzera 9, Bielorussia, Islanda e Danimarca 3.

  • Europeo Under 21: di Shaqiri la prima perla. Vittoria all’esordio per Svizzera e Bielorussia

    Europeo Under 21: di Shaqiri la prima perla. Vittoria all’esordio per Svizzera e Bielorussia

    Concluso il torneo di Tolone con gli azzurri giunti terzi al traguardo è partito ieri sera l’Under 21 di categoria con le prime due partite, nel pomeriggio la Bielorussia ha battuto l’Islanda con un netto e convincente 2-0 anche se le reti sono arrivate solo nel finale. A stravolgere le sorti dell’incontro è Stanislav Dragun, il centrocampista della Dinamo Minsk con uno slalom personale costringe Gunnarsson al fallo da rigore che gli costa l’espulsione. Dal dischetto realizza Voronkov, poi raddoppia con un bel pallonetto Skavysh.

    ticinolibero
    Nell’altro match di giornata la Svizzera supera i padroni di casa della Danimarca grazie ad una rete della stellina Xherdan Shaqiri, bravo a superare in slalom tutta la difesa danese e depositare in rete di detsro il gol vittoria. La reazione della Danimarca è stata rabiosa ma è andata a sbattere su Sommer, il portiere elvetico in vena di miracoli e nel finale da una topica dle guardalinee che ha annullato la rete del pari per un fuorigioco inesistente. Bielorussia e Svizzera guidano adesso il girone con tre punti e già martedi prossimo potrebbero staccare il biglietto qualificazione dovendo affrontare rispettivamente danimarca e Islanda. Oggi in campo Rep Ceca Ucraina alle 18 e Spagna Inghilterra alle 20:30 [jwplayer config=”15s” mediaid=”80540″]