Tag: Xavi

  • Milan Barcellona 2-3, gioiello di Boateng davanti agli extraterrestri

    Milan Barcellona 2-3, gioiello di Boateng davanti agli extraterrestri

    Milan Barcellona era stata presentata come un partita spettacolo con due squadre libere di potersi affrontare a viso aperto senza l’assillo di dover guardare alla classifica. I rossoneri certo potevano misurare il proprio stato di competitività contro la squadra che è da tutti considerata il modello a cui ispirarsi. Obiettivamente l’undici di Allegri ha disputato una partita migliore di quella al Camp Nou e pur dopo la sconfitta il bicchiere resta comunque mezzo pieno anche se in un incontro singolo a meno di cataclismi il Milan 9 volte su dieci ne uscirebbe con le ossa rotte.

    Milan Barcellona, la partita

    Allegri conferma le indiscrezioni della mattina preferendo Robinho a Pato come partner di Ibrahimovic e Seedorf a centrocampo al posto di Nocerino. Guardiola spiazza un pò tutti arrivando a San Siro con la difesa a tre con Puyol e Abidal ai lati di Mascherano e Busquets con Keita a far da schermo a centrocampo.

    Messi e Xavi protagonisti a San Siro | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    L’avvio di partita è incoraggiante per il Milan bravo a pressare il possessore di palla e occupare gli spazi che la difesa a tre blaugrana concede. Quando però il Milan sbaglia il pressing il Barcellona dimostra di esser letale con le fulminee ripartenze di Messi in tandem con Fabregas il giovane Thiago. L’ultimo nato della cantera è bravo e caparbio al 13′ a recuperare un pallone vagante davanti ad un distratto Zambrotta e dar il via all’azione del vantaggio, propiziata da un assist di Abidal per la sfortunata deviazione di Van Bommel. Azione viziata da fuorigioco di Xavi ma Milan sotto. Dopo il gol il Barcellona ha subito le occasioni per dilagare con Messi prima e poi con Fabregas con Abbiati che però riesce a superarsi. I rossoneri reagiscono e Milan Barcellona diventa una partita bellissima, Robinho spreca l’ennesimo gol incredibile, Ibra però imbeccato da Seedorf ristabilisce la parità. Il Barcellona riprende a macinare e trova il vantaggio solo grazie ad un generoso rigore concesso da Stark dopo che Messi centra la traversa e Abbiati fa qualche miracolo. Dal dischetto Messi rompe il digiuno con le italiane.

    Sotto di un gol all’intervallo Allegri si gioca la carta Pato senza pero impensierire più di tanto la retroguardia ospite. Il pari però arriva con un gol fantastico, da premio Puskas per intenderci, di Boateng che dopo un controllo volante supera Abidal lanciandosi di tacco nello spazio prima di fulminare Valdes. San Siro esplode ma è ancora Messi a trovare il pertugio giusto nella difesa per il gol vittoria firmato da Xavi prima dei titoli di cosa.

    Milan Barcellona, l’analisi

    Boateng Golazo al Barcellona | ©OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Dopo i 90′ di San Siro si ha la sensazione che il Barcellona attuale non è la macchina perfetta della scorsa stagione ma che è ancora troppo forte per questo Milan. Di contro in casa rossonera le sensazioni sono positive ma lascia ancora qualche dubbio la tenuta della difesa e il rendimento di Van Bommel. Nella retroguardia iniziano ad esser un mistero i nuovi arrivati con Mexes che tarda ad esser arruolabile mentre Taiwo sembra sia stato oramai bocciato costringendo ancora una volta Zambrotta agli straordinari. Il centrocampista invece evidenzia gli scricchiolii dell’età denotando un certo fastidio a giocare su alti ritmi andando spesso in confusione. Le note positive sono sicuramente Abate oramai perfetto anche in fase difensiva, Boateng che dimostra di poter esser un valore aggiunto e da Ibra finalmente nel vivo della manovra e protagonista anche in Champions League.

    Milan Barcellona video highlights Youtube

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  • Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

    Buffon, Eto’o e Zanetti tra i 10 candidati al Golden Foot 2011

    Image.net
    E’ stato presentato l’altro ieri, domenica 5 giugno, su Radio Monte Carlo il Golden Foot 2011, premio internazionale alla carriera che gode dell’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e che l’anno scorso fu vinto dal capitano della Roma Francesco Totti. Questi i nomi dei 10 candidati, selezionati da una giuria composta da 58 giornalisti, che si contenderanno il prestigioso riconoscimento che permetterà al calciatore vincitore di lasciare le sue impronte sulla “Champions Promenade”, la “Walk of Fame” del calcio mondiale: il centrocampista inglese David Beckham, il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, quello del Real Madrid Iker Casillas, l’attaccante del Chelsea Didier Drogba e dell’Inter Samuel Eto’o, il centrocampista del Manchester United Ryan Giggs, il difensore del Barcellona Carles Puyol, l’attaccante dello Schalke Raul, il regista del Barcellona Xavi e il capitano dell’Inter Javier Zanetti. A decretare il vincitore saranno gli appassionati e i tifosi che potranno esprimere la propria preferenza attraverso una votazione sul sito www.goldenfoot.com. Termine ultimo per votare sono le 12:00 del prossimo 7 ottobre, la premiazione avverrà tre giorni più tardi, lunedì 10 ottobre 2011 nel Principato di Monaco.

  • Le nuove Adipower Predator®: a Londra con Kaka, Nani e Van Persie

    Le nuove Adipower Predator®: a Londra con Kaka, Nani e Van Persie

    Lo scorso di 17 maggio a Londra presso l’Old Truman Brewery, Adidas ha presentato le nuove adipower Predator®, la scarpa tecnologicamente evoluta adattata alle esigenze del calcio moderno e modellata grazie ai consigli di campioni come Kaka, Nani, Van Persie, Xavi e Gerrard.

    Le Adipower Predator® integrano il Predator® Element, un sottile stato di silicone che permette un controllo di palla superiore, la suola Sprint Frame creata per ridurre il peso della scarpa e renderla legerissima e per finire il Powershine ideato per garantire la minima perdita di potenza nel tiro.

    Di seguito vi riportiamo le immagini dell’evento e la gallery con i dettagli della scarpa.
    http://www.youtube.com/watch?v=zsfL7W19Rh4&feature=youtu.be

  • Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Manchester City delirio Champions: maxi offerta per Eto’o e Xavi

    Prima il corteggiamento indiretto a Zlatan Ibrahimovic fresco vincitore dello scudetto rossonero, e adesso dopo la conquista del quarto posto con la possibilità di giocare la Champions League nella prossima stagione, il Manchester City avrebbe messo gli occhi su Samuel Eto’o, bomber nerazzurro alla corte di Moratti.

    Stando alle indiscrezioni giornalistiche trovate in rete, in particolari provenienti dall’Inghilterra dal  sito sportivo talksport.co.uk, i “Citizens” avrebbero intenzione di presentare a Massimo Moratti un’offerta a cui difficilmente si potrebbe dire di no: 45 milioni di sterline, quasi 52 milioni di euro, per avere il giocatore camerunense a fare coppia con Dzeko . Lo sceicco Mansour non baderebbe a spese, e il presidente nerazzurro forse, dinanzi a una tale offerta, se si concretizzasse, difficilmente potrebbe chiudere le porte in faccia agli inglesi. Soprattutto considerando che Eto’o sia un giocatore di 30 anni, e difficilmente il suo valore aumenterebbe l’anno prossimo, evitando di nuovo di ricadere nell’errore Milito.

    Altro tabloid inglese il ‘Daily Mirror’ rilascia ulteriori indiscrezioni sul mercato dei Citizens, in relazione alla possibilità di strappare Xavi al Barcellona, con la volontà dello sceicco di concedere un regalo preziosissimo a Roberto Mancini. Al centrocampista blaugrana nel caso andasse in porto l’affare sarebbe garantito uno stipendio da 172mila euro a settimana, e il Barcellona si tutelerebbe sostituendolo con l’acquisto di Cesc Fabregas, da sempre pallino di Guardiola sottraendolo alla corte di Arsene Wenger direttamente dall’Arsenal.

    E l’Inter chi troverebbe per sostituire Eto’o al centro dell’attacco nerazzurro? Tevez è il primo pallino di Moratti, con la conferma arrivata anche da una recente intervista di Roberto Mancini che avrebbe dichiarato come l’argentino molto probabilmente lascerà il club inglese per approdare in Italia. La Juve è in agguato, ma senza la partecipazione alle coppe il discorso sarebbe davvero complicato. Altro discorso è quello spagnolo, dove secondo la stampa iberica, il Real Madrid e Josè Mourinho vorrebbero a tutti i costi l’attaccante argentino, a costo di fare uno sgarbo all’Inter, con la possibile offerta di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 40 milioni di euro. Cifre non raggiungibili dalle nostre società. O addirittura con l’inserimento di contropartite tecniche molto gradite agli inglesi, tra cui il giovane talento Sergio Canales, ancora non esploso alla sua prima stagione a Madrid, e il centrocampista francese Lassana Diarra molto apprezzato da Roberto Mancini.

    Chiuso il discorso Inghilterra ci sarebbe sempre per l’Inter Alexis Sanchez, per una cifra non inferiore ai 35 milioni di euro, ma desiderato dai club di mezza Europa, e con il rischio di aprire un’asta al rialzo difficilmente seguibile dai nerazzurri. Nomi finiti? Niente affatto non dimentichiamo un nome caldo come quello di Robben, che forse stanco del campionato in terra teutonica vorrebbe provare una nuova esperienza, e forse su suggerimento di un suo grande amico e connazionale (Sneijder) potrebbe scegliere Milano come nuova casa. Rossoneri e nerazzurri sono di nuovo al derby di mercato!

    Si preannuncia un’estate rovente! Roberto Mancini con l’obiettivo Champions League in tasca, finalmente potrà tentare anche i campioni più diffidenti. Dove non arrivavano i soldi, adesso in compenso ci sarà anche la possibilità e lo stimolo di vincere qualcosa di importante!

    Fair play finanziario? Non chiedetelo a Mansour!

  • Barça sul velluto, 5-1 e “manita” allo Shakhtar

    Barça sul velluto, 5-1 e “manita” allo Shakhtar

    Il Barcellona passeggia letteralmente sullo Shakhtar Donetsk battuto nettamente per 5-1 al camp Nou ed ipotecando il passaggio in semifinale dove, con ogni probabilità, ci sarà lo Special One ad attenderlo.

    Pronti via e Barça subito in vantaggio con Iniesta che buca la difesa avversaria infilando Pyatov da due passi, ma lo Shakhtar si dimostra vivo e fa capire al Barcellona di non essere sceso in campo solo per difendersi. Il primo tentativo è di Luiz Adriano, che con la sua velocità mette in crisi i centrali del Barça ma spedisce a lato di destro il tocco ad anticipare l’uscita di Victor Valdes. Un minuto dopo, al 13’, Valdes deve uscire alla disperata su uno sciagurato retropassaggio di Alves,  Willian ha la palla per far male, ma spedisce fuori. Le occasioni subite non scuotono per nulla la squadra di Pep Guardiola che ha un solo gioco, girare e girare all’ infinito la palla fino a quando un passaggio illuminante di Villa mette dani Alves di nuovo davanti al povero Pyatov che viene infilzato per la seconda volta. Il primo tempo si chiude 2-0 con un buon Shakhtar ma con un Barça padrone assoluto del campo.

    La ripresa si apre di nuovo con il Barcellona all’ attacco ed all’ ottavo, su angolo di Dani Alves piquè firma il 3-0 che sa di inizio goleada. Iniesta diffidato si fa ammonire saltando il ritorno per essere “Pulito” contro il Real e sulla punizione che segue lo Shakhtar segna con Rakytskyi  che ci mette il ginocchio, riuscendo a beffare Valdes e a riaprire la partita al 14′. Ma le velleità ucraine vengono spente dopo neanche un minuto con Messi che impazza sulla fascia bevendosi mezza difesa e servendo Keita che di sinistro firma il 4-1 ed a quattro minuti dalla fine anche Xavi partecipa alla festa infilando il 5-1 finale grazie ad un assist al bacio di Dani Alves.

    BARCELLONA-SHAKHTAR DONETSK 5-1 (2-0)

    MARCATORI: Iniesta (B) al 2′, Dani Alves (B) al 34′ del p.t.; Piqué (B) all’8′. Rakytskyi (S) al 14′, Keita (B) al 15′, Xavi al 41′ del s.t.

    BARCELLONA (4-3-3): Victor Valdes 6; Dani Alves 7,5, Piqué 7, Busquets 6, Adriano 6 (dal 32′ s.t. Maxwell); Xavi 6,5, Mascherano 6, Keita 6,5; Villa 6 (dal 25′ s.t. Pedro 6), Messi 6,5, Iniesta 7 (dal 46′ s.t. Afellay s.v.). (Miño, Milito, Thiago, Bojan) All: Guardiola.

    SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov 5,5; Srna 5,5, Ishchenko 5, Rakytskyi 6, Rat 6,5; Mkhitaryan 5,5, Hübschmann 6 (dal 38′ s.t. Eduardo s.v.); Douglas Costa 6, Jadson 5 (dal 25′ s.t. Fernandinho 5), Willian 5,5 (dal 30′ s.t. Alex Texeira 5,5). Luiz Adriano 6. (Khudzhamov, Kobin, Stepanenko, Czyzhov) All: Lucescu.

    ARBITRO: Thomson (Scozia)

    NOTE: ammoniti Rat (S), Rakytskyi (S) e Fernandinho (S) per gioco falloso; Iniesta per proteste. Recuperi: p.t. 1, s.t. 2′

  • Pagelle Barcellona – Arsenal 3-1.Messi Dio del calcio!

    Pagelle Barcellona – Arsenal 3-1.Messi Dio del calcio!

    Pagelle Barcellona

    Messi 10 Si avete letto bene, il voto è tondo! È il Dio del calcio sceso sui campi di gioco, un giocatore che con la doppietta di questa sera all’Arsenal si porta a quota 45 gol in 39 partite giocate. Stralciando di questo passo anche il suo record personale dello scorso anno. Pallone d’oro in carica quest’anno, forse non meritato per l’annata non proprio vincente, ma senza ombra di dubbio il giocatore più forte del mondo, e non me ne vogliano i napoletani e Maradona, ma Lionel se continua di questo passo supererà di gran lunga il suo mentore Diego Armando! Vedere il primo gol per parlare….

    Xavi 8 Ce ne fossero di centrocampisti come lui! Ha l’etichetta made in Spagna, con la confezionatura nella cantera del Barca, per uno dei prodotti migliori del mercato. Sembra aver la palla incollata ai piedi, e praticamente smista una quantità di palloni innumerevole. Serve assist e si rende pericoloso quando può con degli inserimenti che mettono in continua crisi la difesa dell’Arsenal. Non bastasse si toglie anche la soddisfazione di segnare riportando la partita sul 2 a 1.

    Dani Alves 7,5 Onnipresente e devastante, questi sono gli aggettivi che riassumono la sua prestazione questa sera. Praticamente lo vedi tagliare il campo un milione di volte, correre e fare inserimenti su quella fascia senza sosta e tornare in difesa per aiutare i compagni. Segni particolari? Una potenza di tiro impressionante che gli permette di causare un infortunio alla mano a Szczesny a inizio partita su calcio di punizione, con una semplice parata! Potenza di fuoco + 3

    Iniesta 7,5 Dopo il gol nella finale del mondiale tutti lo davano come favorito per la conquista del Pallone d’oro. Lui nonostante la sconfitta bruciante si è ripreso alla grande, e si è messo a disposizione totale della squadra anche questa sera.  Entra di diritto nell’azione del gol di Xavi, quando mette a sedere Diaby, si crea lo spazio e serve il compagno in area.

    Busquets 6,5 Partita più che sufficiente per il giovane centrocampista spagnolo, soprattutto considerando il fatto che si ritrova a giocare come difensore centrale viste le indisponibilità di Puyol e Pique. Non fa praticamente niente di sbagliato in fase di copertura, e l’unico errore sfortunato lo paga caro. Sul calcio d’angolo battuto dagli inglesi stacca di testa per anticipare tutti e colpisce male, beffando Valdes. Il rischio di compromettere la qualificazione è stato alto. Ci hanno pensato i suoi compagni e Messi a togliere le castagne dal fuoco.

     

    Pagelle Arsenal

    Nasri 5 Le sorti di questa partita dovrebbero dipendere dal suo estro, viste le condizioni non proprio ottimali di Van Persie e Fabregas. Il francese ci prova qualche volta, ma sempre con un dribbling di troppo, non riuscendo quasi mai ad essere determinante o utile per la sua squadra.

    Van Persie 4 Resuscitato all’ultimo minuto, come Lazzaro si è alzato e ha camminato, si camminato e basta però. Non struscia nemmeno l’ombra di un pallone per tutto il primo tempo. Te ne accorgi che è in campo solo quando litiga con Abidal e rifila una manata in faccia a Dani Alves, episodio che gli costerà l’ammonizione. Nel secondo tempo commette l’idiozia più grossa della sua vita calciando un pallone dopo il fischio dell’arbitro, seconda espulsione e gara compromessa. Forse era meglio lasciarlo in panca… senza forse.

    Fabregas 5 Sentirà l’emozione di tornare in Spagna, sarà che non è in perfette condizioni fisiche, ma stasera non gliene riesce una. Anzi l’azione del primo gol parte da un suo sciagurato tacco al limite della sua area. Abbandona il campo nella ripresa già da sconfitto e con la testa bassa tra i fischi del pubblico. Forse il prossimo anno tornerà al Camp Nou, ma con la maglia della squadra di casa.

    Almunia 7 entra dopo pochi minuti per sostituire l’infortunato Szczesny, e si fa trovare subito pronto con ottimi interventi a chiudere lo specchio della porta a Villa.  Messi praticamente lo prende a pallonate per tutta la partita e lui risponde con parate che davvero hanno del miracoloso. Incolpevole su tutti e tre i gol, soprattutto sul primo capolavoro di Messi. È solo grazie a lui se l’Arsenal esce dal Camp Nou con un punteggio calcistico più che tennistico!

  • Remuntada! 3 a 1 per il Barcellona, Messi annienta l’Arsenal

    Remuntada! 3 a 1 per il Barcellona, Messi annienta l’Arsenal

    Sorpresa al Camp Nou con Wenger che schiera una formazione totalmente inaspettata, dove balzano agli occhi i nomi di Fabregas e Van Persie, disponibili dal primo minuto, con l’esclusione eccellente di Andrey Arshavin. Tutta pretattica quindi, nelle dichiarazioni del tecnico dei Gunners che parlava di un Van Persie infortunato e non in grado di giocare.

    Novantaseimila spettatori al Camp Nou in una serata che i giornali spagnoli hanno definito un omaggio al gioco del calcio. Pressing asfissiante e difesa molto alta sono la ricetta di Wenger per fermare il gioco del Barcellona. Nonostante queste dovute accortezze i giocatori di Guardiola iniziano già nei primi minuti ad impaurire la difesa dei Gunners con gli scambi e le accelerazioni di Messi e Pedro. Arsenal che diversamente dal solito non riesce a far possesso palla,  snaturando il suo gioco e non riuscendo a creare occasioni pericolose. Pressing a tutto campo per i blaugrana che si lanciano praticamente su ogni pallone, bloccando in principio qualsiasi azione degli inglesi.

    Al 16’ Dani Alves su punizione calcia con forza, e Szczesny para accusando un colpo alla mano. L’infortunio ad un dito non gli permette di continuare a giocare e sfortunatamente per Wenger già al 18’ c’è la prima sostituzione con il subentrante Almunia.

    Passano i minuti ed è sempre più evidente la forza dell’organico di Guardiola, che praticamente gioca nella metà campo dell’Arsenal, in attesa del varco giusto per servire le punte. L’Arsenal è in evidente difficoltà, non riuscendo mai a ripartire e a servire Van Persie, praticamente non pervenuto nella prima mezz’ora.

    Nel finale di tempo la partita si incattivisce con un paio di entratacce da ambo le parti. Arriva inevitabilmente un cartellino giallo per il numero dieci dell’Arsenal  Van Persie, che innervosito a causa di un diverbio precedente con Abidal, si vendica colpendo Dani Alves con una manata in pieno viso.

    Al 48’ in pieno recupero, il Camp Nou esplode al gol del Barcellona: Fabregas rischia con un tacco nei pressi della sua area, permettendo a Iniesta di recuperare palla e servire con il tempo giusto Messi davanti ad Almunia. La Pulce inventa un gol di rara bellezza, con un tocco sotto si alza la palla scavalcando il portiere dell’Arsenal,  per poi ritrovarsi  a porta vuota libero di calciare nuovamente il pallone al volo e portare i suoi sul punteggio dell’1 a 0.

    Si torna in campo nella ripresa con gli stessi giocatori in campo nel primo tempo. La musica non cambia e il Barcellona con il pressing sui primi portatori di palla non fa praticamente uscire mai gli inglesi dal loro centrocampo. Il resto lo fa Leo Messi portando a spasso tutta la difesa dei Gunners. Il calcio non è matematica, e la stranezza di questo gioco è ciò che lo rende lo sport più bello del mondo:  al 53’ infatti arriva la doccia fredda per i catalani. Il paradosso è che l’Arsenal pareggia senza tirare in porta, quando Busquets su calcio d’angolo per gli inglesi colpisce di testa e involontariamente beffa il suo portiere riportando il risultato sull’1 a 1.  Al 55’ partita in salita per l’Arsenal con un episodio che farà discutere:  Van Persie già ammonito calcia il pallone dopo il fischio dell’arbitro e viene espulso per somma di ammonizioni. Situazione ribaltata al 68’  quando Xavi servito in area  non perdona battendo Almunia (complice una deviazione di Diaby) e portando il punteggio sul 2 a 1 per i blaugrana.

    Al 69’  episodio chiave della partita con il contatto in area dell’Arsenal tra Koscielny e Pedro: Busacca indica il dischetto di rigore. Messi non si fa ipnotizzare dal portiere dei Gunners e segna il penalty del 3 a 1 che porta il Barcellona sulla strada della qualificazione ai quarti.

    Barcellona devastante nel finale che non riesce ad arrotondare il risultato solo per i meriti di Almunia, miracoloso in diverse occasioni su Messi e soci. Inaspettato negli ultimi minuti l’ assalto dell’Arsenal con Wilshere che serve l’assist per il gol qualificazione a Bendtner, ma la punta dei Gunners si allunga troppo  il pallone e si fa rimontare da Valdes.

    Fischio finale e festa grande al Camp Nou con il Barcellona che ottiene la sua Remuntada battendo l’Arsenal per 3 a 1. La sintesi di questa partita risiede in un numero preciso: lo zero, come i tiri in porta dell’Arsenal, totalmente annientato più che battuto dagli uomini di Guardiola. Non esistono più aggettivi per descrivere questo Barcellona dei record, che sale a quota 125 gol in 45 partite stagionali. Forse abbiamo davanti la squadra più forte di tutti i tempi!Senza Forse…

  • Clamoroso! Messi vince il Pallone d’Oro. Beffato Iniesta

    Clamoroso! Messi vince il Pallone d’Oro. Beffato Iniesta

    Incredibile ribaltone: Messi vince il Pallone d’Oro Fifa 2010 battendo i compagni di squadra al Barcellona Iniesta e Xavi, entrambi campioni del Mondo con la Spagna e con il primo match winner della finale e grande favorito.

    Questo il verdetto della giuria che assegnava a Zurigo il premio, unificato per la prima volta (Pallone d’Oro + Fifa World Player), assegnato tramite una votazione di 208 giornalisti e 208 tra ct e capitani della varie nazionali affiliate alla Fifa. Per il fantasista argentino si tratta del secondo Pallone d’Oro della sua carriera bissando quello vinto nella passata stagione.
    Sbagliata dunque l’indiscrezione circolata nel pomeriggio della vittoria ormai certa di Iniesta che deve accontentarsi della piazza d’onore mentre sul gradino più basso del podio sale il metronomo del centrocampo blaugrana e delle Furie Rosse Xavi.

    Incredulo il vincitore del più ambito premio individuale per un calciatore Messi:

    • Non mi aspettavo di vincere. E’ davvero una grande felicita’ essere qui stasera con i miei compagni e vincere questo premio. E’ una serata speciale per me, voglio condividere questo premio con i miei compagni, senza loro non sarei qui adesso, voglio condividerlo anche con tutte le persone che mi hanno appoggiato, con tutti gli argentini e tutte le persone del Barcellona. Anche Xavi e Iniesta meritavano questo riconoscimento“.

    Numeri alla mano, Messi ha vinto con il 22.6% dei voti precedendo appunto Iniesta che ha totalizzato il 17.3% e Xavi che ha chiuso a 16.5%. In ogni caso è stato un trionfo per il Barcellona e la Cantera catalana che ha potuto piazzare 3 giocatori sul podio: infatti sia Messi, sia Iniesta che Xavi provengono dalle giovanili del club blaugrana che ha potuto anche contare anche sul terzo posto di Pep Guardiola per quanto riguarda il Pallone d’Oro degli allenatori che è stato vinto dal suo “nemico” Josè Mourinho precedendo il ct campione del mondo Vicente Del Bosque.

    La Fifa inoltre ha comunicato la squadra ideale dell’anno 2010. Questa la top 11

    Portiere: Casillas (Real Madrid)
    Difensori: Puyol (Barcellona), Piqué (Barcellona), Lucio (Inter), Maicon (Inter)
    Centrocampisti: Xavi (Barcellona), Iniesta (Barcellona), Sneijder (Inter)
    Attaccanti: Ronaldo (Real Madrid), Villa (Barcellona), Messi (Barcellona)

  • A Mourinho e Iniesta il Pallone d’Oro 2010

    A Mourinho e Iniesta il Pallone d’Oro 2010

    Secondo indiscrezioni il Pallone d’Oro Fifa 2010, premio riconosciuto al miglior giocatore dell’anno e nato dalla fusione del Pallone d’Oro assegnato dalla rivista francese France Football tramite una votazione di giornalisti e del Fifa World Player assegnato dal massimo organismo mondiale da una giuria composta da ct e capitani di varie nazionali, è stato vinto da Andres Iniesta che avrebbe sbaragliato la concorrenza di Xavi e Messi, suoi compagni di squadra al Barcellona.
    Il fantasista, che è stato decisivo nella finale Mondiale vinta dalla Spagna contro l’Olanda, si trova insieme agli altri due concorrenti a Zurigo dove si terrà la cerimonia di premiazione. Per conoscere il vinvitore con assoluta certezza bisognerà attendere le 19:00 ma la fuga di notizie incorona Iniesta re del 2010.

    Sicuro già della vittoria Josè Mourinho: entrato nella storia dell’Inter per aver centrato il triplete con i nerazzurri, lo Special One, ora al Real Madrid, entra anche nella storia del calcio europeo vincendo la prima edizione del Pallone d’Oro degli allenatori della storia, riconoscimento assegnato al miglior tecnico dell’anno solare 2010.
    Il tecnico portoghese ha battuto al fotofinish le candidature di Vicente Del Bosque, il ct campione del mondo con la Spagna, e l’allenatore del Barcellona Pep Guardiola volando a Zurigo per ritirare l’ambito premio.

  • L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    L’ombra del doping sulle Furie Rosse

    La Spagna trema. Stando alle indiscrezioni rivelate da molti giornali i successi della Spagna all’Europeo e al Mondiale sarebbero state frutto del doping. La dichiarazione scottante è stata attribuita al dottor Fuentes, ormai famoso per l’inchiesta Operacion Puerto e adesso al centro Operacion Galgo contro lo spaccio di prodotti dopanti.

    Fuentes avrebbe rivelato la “macchia” delle Furie Rosse al compagno di cella del tribunale di Madrid “Se io parlassi non ci sarebbero nè europei nè mondiali di calcio”.

    Arrivano subito le smentite dai protagonisti, con Del Bosque e Xavi “Non ho visto nulla che potesse farmi sorgere sospetti. In 43 anni di calcio non ho mai visto o saputo nulla che potesse alimentare sospetti. Non ho mai visto un tentativo di conquistare nello sport un vantaggio con mezzi illeciti”.. Dimostra sicurezza anche il faro del Barcellona “Abbiamo vinto il Mondiale con la certezza che nessuno si è dopato. Siamo tranquilli”