Tag: xabi alonso

  • Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Buffon, Pirlo e Balotelli in lizza per il Pallone d’Oro. La lista

    Nella lista dei calciatori in corsa per la conquista del Pallone d’Oro 2012, pubblicata oggi dal quotidiano France Football, appaiono anche i nomi di tre calciatori italiani: si tratta infatti dei due bianconeri Gianluigi Buffon e Andrea Pirlo e soprattutto del bomber del City Mario Balotelli. Sicuramente inaspettato il nome del talento senza testa che, nonostante i tanti capricci e litigi avvenuti in questi ultimi tempi, si è conquistato un posto tra i 23 giocatori più forti del mondo.

    Inutile dire che la maggior parte dei calciatori è di nazionalità spagnola e specificatamente indossano la maglia del Real Madrid e del Barcellona: solamente loro infatti occupano undici posti dei ventitre disponibili. Per la prima volta inoltre tra i candidati vi è un giocatore che milita nel campionato cinese: si tratta ovviamente di Didier Drogba, attaccante in forza allo Shanghai Shenhua.

    Italian forward Mario Balotelli (R) cele
    Balotelli e Buffon © FABRICE COFFRINI/AFP/GettyImages

    Sicuramente per tutti gli atleti inseriti nella lista è un grande onore ma le scommesse vedono come favoriti alla vittoria finale i soliti Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, veri e propri talenti della natura che stanno continuando a stupire partita dopo partita.

    Ecco dunque la lista completa:

    Sergio Aguero (Manchester City – Argentina)
    Mario Balotelli (Manchester City – Italia)
    Karim Benzema (Real Madrid – Francia)
    Gianluigi Buffon (Juventus – Italia)
    Sergio Busquets (FC Barcellona – Spagna)
    Iker Casillas (Real Madrid – Spagna)
    Didier Drogba (Chelsea e Shanghai Shenhua – Costa d’Avorio)
    Radamel Falcao (Atletico Madrid – Colombia)
    Zlatan Ibrahimovic (Milan e PSG – Svezia)
    Andrés Iniesta (FC Barcellona- Spagna)
    Lionel Messi (FC Barcellona – Argetina)
    Manuel Neuer (Bayern Monaco – Germania)
    Neymar (Santos – Brasile)
    Mesut Özil (Real Madrid – Germania)
    Gerard Piqué (FC Barcellona – Spagna)
    Andrea Pirlo (Juventus – Italia)
    Sergio Ramos (Real Madrid – Spagna)
    Cristiano Ronaldo (Real Madrid – Portogallo)
    Wayne Rooney (Manchester United – Inghilterra)
    Yaya Toure (Manchester City – Costa d’Avorio)
    Robin van Persie (Arsenal e Manchester United – Olanda)
    Xabi Alonso (Real Madrid – Spagna)
    Xavi Hernandez (FC Barcellona – Spagna)

    Nello stesso articolo è stato poi riportata la lista dei candidati per la nomina di miglior allenatore: tra i dieci vi sono gli italiani Roberto Di Matteo, Roberto Mancini e Cesare Prandelli.

  • Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Portogallo-Spagna, Cristiano Ronaldo contro tutti

    Si giocherà stasera la prima delle due semifinali di Euro 2012. Sul manto erboso di Donetsk sarà il match Portogallo-Spagna a decretare la prima finalista della massima competizione continentale. Una sfida che va oltre l’aspetto calcistico tra due nazioni confinanti, per certi aspetti anche simili, e la cui rivalità è veramente tanta. Due squadre frizzanti, spettacolari, ma che nonostante il traguardo raggiunto sino al momento non sono riuscite ad esprimersi al massimo in tutte le gare disputate. Sarà Portogallo-Spagna ma anche Cristiano Ronaldo contro Barcellona.

    Una sfida vista e rivista diverse volte nel campionato iberico e che si ripeterà anche stasera, con Paulo Bento che punta tutto sul giocatore madridista, il quale attraversa un ottimo stato di forma, mentre Del Bosque schiererà in mezzo al campo lo zoccolo duro del Barcellona. Spagna che arriva all’incontro da imbattuta: tre vittorie e un pareggio sin qui, frutto di 8 gol fatti e appena 1 subito e ciò gli consente di vantare la miglior difesa della competizione. Non lo stesso si può dire dei portoghesi, tre vittorie e una sconfitta sin qui, con 6 gol fatti ma 4 subiti.

    Per quanto riguarda le due formazioni Bento confermerà quasi per intero la squadra che ormai parecchi giorni fa ha battuto senza soffrire mai la Repubblica Ceca. L’unico giocatore a non esserci è Helder Postiga, uscito per infortunio nel primo tempo contro i cechi. Spazio a Hugo Almeida al suo posto. Per il resto tutto confermato con Cristiano Ronaldo e Nani che saranno le pedine sulle quali si punta per scardinare la retroguardia delle Furie Rosse. Nel 4-3-3 il trainer portoghese schiererà Rui Patricio tra i pali. Difesa formata da Joao Pereira e Fabio Coentrao esterni con Bruno Alves e Pepe in mezzo. A centrocampo solito trio quantità e qualità formato da Moutinho, Miguel Veloso e Meireles. In attacco il trio citato in precedenza, ovvero quello formato da Nani, Almeida e Cristiano Ronaldo.

    Cristiano Ronaldo © FABRICE COFFRINI/Getty Images
    Non cambierà quasi nulla nemmeno Del Bosque, il quale pare intenzionato anche stavolta a giocare senza attaccanti di ruolo. Probabile dunque la riconferma di Fabregas al posto di Torres. Unico dubbio quello relativo alla fascia di destra: Pedro infatti potrebbe essere preferito a Silva, con l’obiettivo di frenare le folate di Coentrao. Nel 4-3-3 giallorosso dunque spazio tra i pali a Casillas, mentre davanti a lui agiranno Arbeloa e Jordi Alba laterali. In mezzo alla difesa Sergio Ramos e Pique. Il trio di centrocampo sarà composto da Xavi, Busquets e Xabi Alonso. In avanti il trio Pedro, Fabregas e Iniesta. Di certo però a Del Bosque le alternative in panchina non mancano, con Torres, Silva e Jesus Navas pronti a dare il proprio contributo a gara in corso.

    Portogallo-Spagna, le formazioni:
    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Miguel Veloso, Meireles; Nani, Almeida, Cristiano Ronaldo. In panchina: Eduardo, Beto, Rolando, Custodio, Quaresma, Oliveira, Ricardo Costa, Ruben Micael, Varela, Miguel Lopes, Hugo Viana, Postiga. Allenatore: Paulo Bento.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Pedro, Fabregas, Iniesta. In panchina: Valdes, Reina, Albiol, Javi Martinez, Juanfran, Jesus Navas, Negredo, Cazorla, Mata, Silva, Torres, Llorente. Allenatore: Del Bosque

  • Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    Spagna-Francia 2-0, Xabi Alonso elimina i Bleus

    La Roja approda alle semifinali superando per 2-0 i Bleus. Spagna-Francia viene decisa dalla doppietta di Xabi Alonso. Il centrocampista del Real Madrid trova la rete del vantaggio al 19′ minuto del primo tempo con un colpo di testa che spiazza il portiere Lloris (assist di Jordi Alba). Nella ripresa chiude definitivamente il match al 90′ minuto, quando l’arbitro Rizzoli fischia un calcio di rigore in favore degli iberici per il fallo di Reveillere su Pedro. Dal dischetto il Blancos non sbaglia. Per la Nazionale francese è notte fonda. Galletti mai pericolosi dalle parti di Casillas, se si esclude il calcio di punizione del centrocampista Cabaye nel corso della prima frazione di gioco. Crediamo che la rinuncia a giocarsi la partita costerà caro al ct Blanc, il cui contratto scade al termine di questi Europei.

    FALSO NUEVE – Ancora una volta Del Bosque ha sorpreso tutti, schierando un 4-3-3 senza attaccanti, con Fabregas a fungere da finto numero 9. La scelta, già adottata nella prima partita del Gruppo C contro l’Italia, ha fatto storcere il naso a parecchi addetti ai lavori prima del fischio di inizio. Nonostante le critiche e una partita non spettacolare, il risultato ha dato ancora una volta ragione al commissario tecnico della Spagna, vincitore due anni fa della Coppa del Mondo in Sudafrica.

    BANDIERA BIANCA – Alla Donbas Arena ieri sera abbiamo assistito alla resa francese ancora prima che scendesse sul terreno di gioco. Laurent Blanc ha sconfessato le proprie idee tattiche scegliendo di non giocare. Un 4-4-1-1 con Debuchy spostato sulla linea di centrocampo. In mediana Cabaye e M’Vila, con Ribery sulla trequarti dietro l’unica punta Benzema. Prova imbarazzante quella dei Bleus, entrati in campo con l’unico scopo di distruggere il gioco degli avversari senza mai riuscirci.

    xabi alonso | ©Martin Rose/Getty Images
    INVIOLABILE – Anche ieri la difesa della Roja ha confermato di essere impenetrabile. Sergio Ramos e Pique fino ad oggi hanno avuto vita facile, favoriti dall’incredibile possesso palla messo in mostra dai loro compagni di squadra. Se tu, Spagna, tieni palla per 80′ minuti, lasciando le briciole ai tuoi avversari, e’ logico dopo 4 partite di un Europeo aver subito soltanto un gol (proprio contro l’Italia).

    ADESSO RONALDO – In semifinale le Furie Rosse incontreranno il Portogallo di Cristiano Ronaldo, fin qui protagonista assoluto di questi Europei 2012. Il fuoriclasse del Real Madrid dovrà inventarsi qualcosa di straordinario contro la difesa iberica, composta da 3/4 da suoi compagni di club (Casillas, Arbeloa, Sergio Ramos).

    PAGELLE SPAGNA-FRANCIA 2-0, QUARTI DI FINALE EURO 2012

    Jordi Alba 7: Dopo una Fase a gironi da protagonista, serve l’assist a Xabi Alonso per il gol che di fatto consegna alla Roja le semifinali. Il laterale sinistro del Valencia (in odor blaugrana) è forse la più bella sorpresa di questi Europei 2012 per la Nazionale spagnola.
    Xavi 6,5: niente di trascendentale dal cervello del Barca. E’ anche vero però che non sbaglia un passaggio a centrocampo, e al termine della partita sembra appena sceso in campo. Questo la dice lunga sulla “fatica” della Spagna ieri sera contro i Galletti.
    Xabi Alonso 7,5: una doppietta da urlo per il Blancos. Onnipresente in campo, lo ritroviamo in difesa, a centrocampo e in attacco. Una prestazione speciale per una partita speciale, la numero 100 con la maglia della Nazionale.
    Fabregas 6,5: è lui il falso nueve, l’asso nella manica di Del Bosque. Attacca l’area da vero centravanti, anche se i suoi piedi non sono da numero 9.

    Debuchy 5: non ha colpe se Blanc decide di schierarlo a centrocampo, lui che centrocampista non è. Quando la Spagna ha visto il terzino sinistro del Lille in quella posizione ha capito di avere il via libera per l’allenamento del tardo pomeriggio. In pochi infatti si sono accorti che fosse un quarto di finale degli Europei.
    Cabaye 6: tra i pochi a salvarsi nel disastro francese. Il centrocampista del Newcastle è protagonista di una discreta prova, e della conclusione più pericolosa verso la porta di Casillas. Conclude l’avventura in Ucraina senza infamia e senza lode.
    Ribery 5,5: ci prova, la determinazione non gli manca, ma l’ennesimo fallimento transalpino lo travolge. Un anno horribilis per Ribery, del tutto simile a quello del proprio compagno di club Robben.
    Benzema 5,5: leggi Ribery. Commovente ad inizio ripresa, quando cerca disperatamente di ricevere il pallone dai suoi compagni. Serata da dimenticare per Karim, che adesso farà il tifo per Cristiano Ronaldo in semifinale.

    Tabellino Spagna-Francia 2-0, quarti di finale Euro 2012
    Spagna (4-3-3): Casillas 6, Arbeloa 6, Sergio Ramos 6,5, Jordi Alba 7, Xabi Alonso 7,5, Xavi 6,5, Iniesta 6,5 (84′ Cazorla s.v.), Silva 7 (65′ Pedro 6,5), Fabregas 6,5 (67′ Torres 6). Allenatore: Del Bosque.
    Francia (4-4-1-1): Lloris 6, Reveillere 5, Rami 5, Koscielny 6, Clichy 5, M’Vila 5, Cabaye 6, Malouda 5 (65′ Menez 5), Debuchy 5 (65′ Nasri 5), Ribery 5,5, Benzema 5,5. Allenatore: Laurent Blanc.

    SPAGNA-FRANCIA 2-0 HIGHLIGHTS
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  • Real Madrid – Bayern Monaco per un posto in Paradiso. Tutti disponibili per Mourinho

    Real Madrid – Bayern Monaco per un posto in Paradiso. Tutti disponibili per Mourinho

    Un posto solo per due. In palio c’è la possibilità di sfidare il Chelsea e conquistare la Champions League nel prossimo mese di maggio. Real Madrid e Bayern Monaco stasera in campo per la semifinale di ritorno al Bernabeu. Si parte dal 2 a 1 dell’andata in favore dei tedeschi e proprio grazie a quel gol siglato proprio allo scadere il discorso qualificazione sembra essere molto aperto. Gli spagnoli, per approdare in finale, dovranno vincere. Ai tedeschi, dal canto loro, per centrare il passaggio e giocare la gara decisiva all’Allianz Arena, avranno a disposizione due risultati su tre, ma anche il ko di misura se questo sarà dal 3 a 2 in su. Un match che si preannuncia equilibrato e aperto dunque, con le due squadre quasi al completo.

    Josè Mourinho © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Josè Mourinho in tal senso non ha problemi. Tutti a disposizione e 4-2-3-1 con Casillas tra i pali. Difesa formata da Pepe e Sergio Ramos centrali con Arbeloa e Marcelo laterali. Davanti alla difesa agiranno Xabi Alonso e Khedira con Di Maria, Ozil e Cristiano Ronaldo dietro l’unica punta Benzema, quest’ultimo preferito a Higuain. Occhio ai diffidati, che nel Real Madrid sono Sergio Ramos, Coentrao, Xabi Alonso e Higuain. Dall’altra parte Heynckes deve fare i conti con due assenze, quelle di Van Buyten e Breno. Nel suo 4-2-3-1 l’allenatore teutonico schiererà Neuer in porta, difesa com Boateng e Badstuber centrali mentre Lahm e Alab si sistemeranno sugli esterni. A protezione della difesa Luis Gustavo e Schweinsteiger con Robben, Kroos e Ribery alle spalle di Mario Gomez. Occhio anche qui ai diffidati che sono tanti: Lahm, Boateng, Badstuber, Alaba, Luiz Gustavo, Kroos e Muller.

    Real Madrid Bayern Monaco, le formazioni:
    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, Cristiano Ronaldo; Benzema. In panchina: Adan, Albiol, Coentrao, Kakà, Granero, Callejon, Higuain. All. Mourinho
    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Robben, Kroos, Ribéry; Mario Gomez. In panchina: Butt, Rafinha, Contento, Pranjic, Tymoschuk, Muller, Olic. Allenatore: Heynckes

  • Batosta Mou, Real Madrid Barcellona 1-3

    Batosta Mou, Real Madrid Barcellona 1-3

    Doveva essere la serata del nuovo corso madridista e invece, così non è stato, al Bernabeu Real Madrid Barcellona a farla da padrone sono stati gli imbattibili del Pep, che hanno subito la sfuriata dei padroni di casa e poi hanno disintegrato tutte le loro sicurezze con una prestazione, per una volta da normali calciatori, prestazione che è però valsa la vittoria e l’aggancio, momentaneo, in classifica.

    Pensare che la partita all’inizio s’era incanalata nel verso migliore per i blancos, dopo appena 22″ , infatti, erano passati in vantaggio con Karim Benzema, bravo a sfruttare una pasticcio in fase di ripartenza da parte della difesa dei blaugrana. Capita poi sui piedi di Cristiano Ronaldo il colpo del K.O., ma l’asso portoghese non è in serata e si divora una facile palla gol. Da quel momento in poi, però, c’è solo il Barça in campo, che riesce a riacciuffare il pari alla mezz’ora con Alexis Sanchez, bravo a sfruttare una palla in profondità fornitagli da Messi e permettendo così ai suoi di chiudere in parità la prima frazione, giocata su buoni ritmi da ambo le parti con il solito possesso palla catalano, anche se rivelatosi poco produttivo, soprattutto grazie al pressing estenuate degli uomini di Mou.

    Cristiano Ronaldo deludente Real Madrid Barcellona| © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Alla ripresa, il Madrid torna in campo ancora voglioso di dimostrare che quest’anno sarà dura far bagordi al Bernabeu, ma Barça sornione e attendista, non si lascia intimorire dalla tenacia degli avversari e proprio quando meno se lo aspettano li punisce, portandosi in vantaggio con un gol rocambolesco di Xavi, bravo a concludere dalla distanza e fortunato nel trovare la sciagurata deviazione vincente di Marcelo che mette fuori causa l’incolpevole Casillas. Il destino beffardo offre però ai merengues ancora un’opportunità per risollevare le sorti della partita e capita proprio sulla testa del suo uomo migliore, che sfortunatamente ha scelto la sera sbagliata per rimanere a secco, CR7, infatti, ben servito da Xabi Alonso, si divora il punto del pari a pochi passi da Valdes e rimane inerme a guardare la sua squadra subire i devastanti effetti della più classica delle regole non scritte del calcio: “gol sbagliato, gol subito”. Sull’azione successiva, infatti, Dani Alves piazza sulla testa di Fabregas un pallone al bacio, che l’ex Arsenal non fallisce, mettendo in cassaforte il risultato e riaprendo di fatto la Liga. Per gli uomini di Mou è una mazzata, da lì in avanti, l’undici del Mago di Setubal subirà inerme l’accademico tiki taka dei blaugrana senza riuscire a creare nessun pericolo e anzi rischiando di essere punita con la quarta rete in più di un’occasione.

    Quel che viene fuori da questo match entusiasmante è che il “buon” Josè avrà ancora molto da fare e da lavorare, per raggiungere i risultati di eccellenza dimostrati altrove, magari in Inghilterra o in Italia è stato facile, ma finchè in Spagna ci sarà il Barça, ci spiace caro Mou da lì non si passa.

  • Il Real fa il Barça ma è solo 2-2. Video

    Il Real fa il Barça ma è solo 2-2. Video

    Mourinho lo ha già battezzato un trofeo poco importante ma il match d’antata della Supercoppa di Spagna può esprimere un suo primo verdetto: il gap tra Real e Barcellona al momento si è ridotto. Grazie al lavoro dello Special One i madrileni infatti dalla difesa ad oltranza dello scorso campionato hanno abbinato un pressing forsennato che ha fatto andare fuori i catalani facendosi preferire di più sul piano del palleggio.

    ©Denis Doyle/Getty Images
    Il primo tempo è di netta marca Real sul piano del gioco e delle occasioni, Benzema è scatenato in appena 10′ fa venire i brividi ai tifosi del Barcellona ma prima Abidal e poi Victor Valdes gli chiudono la via del gol. Il francese però trova il modo di rendersi utile fornendo un assist d’oro ad Ozil per il gol del vantaggio. Il Barcellona gioca sotto ritmo e a rischia di subire il raddoppio, sembra un tracollo annunciato ma come capita ai campioni batsa una scintilla per ripartira, Messi attira a se la difesa del Real dando a Villa la possibilità di tirare e pescare l’incrocio per il gol del pari. Lo stesso Messi poco prima dello scadere trova il raddoppio a conclusione di una azione viziata da tanti rimpalli fortunosi. Nella ripresa Xabi Alonso rende meno amaro il boccone per Mou e i suoi giocatori trovando il gol del pari. Adesso si bissa al Camp Nou e per Guardiola ci sarà l’occasione di schierare anche Fabregas annunciato proprio ieri sera, buona la prima di Sanchez. [jwplayer config=”240s” mediaid=”92185″]

  • Inchiesta Uefa sui rossi “a comando” di Ajax – Real Madrid.

    Inchiesta Uefa sui rossi “a comando” di Ajax – Real Madrid.

    La Uefa ha deciso di aprire un’ inchiesta sulle espulsioni decretate nell’ incontro di Champions League tra Ajax e Real Madrid e ritenute dai media spagnoli “tonte” e “consigliate” da Josè Mourinho ai suoi due giocatori, Xabi Alonso e Sergio Ramos.

    Sicuramente una delle prerogative di Josè Mourinho non è certamente la sportività, anzi, quello che è successo ieri ha del clamoroso visto il modo in cui sia Xabi Alonso che Sergio Ramos si sono fatti espellere. Infatti sia il centrocampista che il difensore hanno preso il secondo cartellino giallo e conseguentemente il rosso perdendo inutilmente del tempo nella ripresa del gioco ed ha risultato già conseguito (si era infatti sul 4-0 per le merengues). Vi è di più dalle immagini è palese il confabulare prima dei fattacci tra lo Special One e l’ ex terzino Merengues, Chendo, delegato del Real, poi quest’ ultimo comunica a Dudek, secondo portiere, gli ordini dall’ alto che li fa arrivare prima a Iker Casillas e poi ai diretti interessati.

    Si spera che l’ Uefa, possa prendere dei seri provvedimenti su tale condotta, infatti sia Alonso che Ramos, sconteranno la squalifica nell’ ultima partita, inutile, contro l’ Auxerre e torneranno agli ottavi di finali senza essere sotto diffida e di conseguenza senza rischiare con un cartellino giallo, la squalifica, molto più pesante nei match ad eliminazione diretta.

  • Stratega Mourinho, ma che caduta di stile. Video

    Stratega Mourinho, ma che caduta di stile. Video

    In due anni in Italia lo abbiamo imparato a conoscere sotto ogni punto di vista, Josè Mourinho per esser un tecnico vincente cura ogni dettaglio, sia dal punto di vista mediatico rilasciando mai una dichiarazione non studiata e creata per metter pressione in qualcuno che dal punto di vista tecnico.

    Lo scorso anno fece discutere l’inaspettato inserimento di Figo come dirigente accompagnatore nella semifinale contro il Barcellona in modo da poter comunicare con la terna portoghese. A Madrid, culla di civiltà, sportività e sopratutto cultori del bel calcio ieri ha imposto un episodio degno dei campi di periferia.

    Sul quattro a zero, per evitare di perdere due giocatori importanti come Xabi Alonso e Sergio Ramos per gli ottavi ha imposto agli stessi di farsi ammonire per perdita di tempo in modo tale di esser puliti nella fase eliminatoria. Sicuramente gesto da fine stratega ma la sportività è un’altra cosa.

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  • Real Madrid – Milan, le pagelle

    Real Madrid – Milan, le pagelle

    Cristiano Ronaldo: 8 I riflettori sono tutti puntati su Messi ma CR9 dimostra di esser ancora decisivo.

    Mesut Ozil: 7,5
    Che gran bel giocatore, Kaka manca ma nessuno se accorge.

    Xabi Alonso: 7
    Il geometra senza pressing fa il buono e il cattivo tempo

    Zlatan Ibrahimovic: 4,5 Lo svedese si nasconde e riapre il tormentone. Nelle grandi partite non c’è mai il suo zampiono.

    Clarence Seedorf: 4 Irriconoscibile. Sbaglia tutto

    Ronaldinho: 4,5 Quando non ha voglia diventa un giocatore inutile.
    IL TABELLINO
    REAL MADRID-MILAN 2-0

    13′ Ronaldo, 14′ Özil
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas 7; Arbeloa 6, Pepe 6,5, Carvalho 6, Marcelo 6,5; X. Alonso 7, Khedira 6,5; Di Maria 5 (41′ st Granero sv), Ozil 7,5 (23′ st L. Diarra sv), C. Ronaldo 8; Higuain 4,5 (43′ st Benzema sv). A disp.: Dudek, M. Diarra, Albiol, P. Leon. All: Mourinho 7
    Milan (4-3-1-2): Amelia 6,5; Zambrotta 6, Nesta 5, Bonera 5, Antonini 5; Gattuso 6(13′ st Boateng 6), Pirlo 5,5, Seedorf 4; Ronaldinho 4,5 (26′ st Robinho 6); Pato 5,5 (33′ st Inzaghi 6), Ibrahimovic 4,5. A disp.: Roma, Papastathopoulos, Abate, Flamini, Inzaghi, Robinho. All: Allegri 5
    Arbitro: Proença
    Ammoniti: Bonera, Boateng, Antonini (M), Di Maria (R)
    Espulsi: –

    IL COMMENTO E IL TABELLINO

  • Silva evita la sconfitta ai campioni del mondo. Messico – Spagna finisce 1-1

    Silva evita la sconfitta ai campioni del mondo. Messico – Spagna finisce 1-1

    Prima uscita da campione deI mondo per la Spagna di Vicente Del Bosque. I campioni iberici partono con un pareggio che beffa il Messico. Allo stadio Atzeca di CIttà del Messico i padroni di casa sono stati in vantaggio per tutta la partita grazie a una rete del ‘Chicharito’ Hernandez. Ma nel recupero arriva l’1-1 con il gol di Silva.

    La Spagna parte con una formazione tutto sommata competitiva, anche perché ci sono in ballo i 2 milioni incassati dalla federazione messicana per quest’amichevole, pena una penale salata se all’ inizio del match non fossero presenti almeno il 60 % dei campioni del mondo. Alla fine in campo vi sono 8 campioni del mondo, ma solo 3 finalisti: Casillas, Puyol e Busquets. Per il resto ritorni di Monreal e Cazorla e debutto di Bruno Soriano del Villarreal.

    La partenza è disastrosa con la difesa iberica in bambola e punita dal “Chicharito” Hernandez al 12’: il centravanti del Manchester United è solo davanti a Casillas e lo batte con classe. La Spagna tocca ma cammina, non morde e in tutto il primo tempo si vede solo al 30’ con Llorente, schierato come unico terminale offensivo, e poi soprattutto con Cazorla che colpisce la traversa con un sinistro dal limite che sorprende Ochoa. Attorno solo Messico: Iker ferma ancora il “Chicharito”, Vela non riesce ad approfittare di un altro svarione difensivo calciando goffamente a lato.

    Nel secondo tempo entrano Valdes, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Silva e Jesus Navas. La Spagna resta senza centravanti visto che Llorente è tra quelli che se ne vanno e Villa non entra. Continuano i cambi ma in campo non succede più nulla. Nemmeno l’ ingresso di Xavi accende la Spagna  che sembra destinata a perdere un’amichevole dopo 4 anni. Le emozioni invece sono tutte nel finale: prima Pedro sfiora il palo, poi David Silva approfitta di una voragine difensiva e trova la rete del pareggio.