Tag: wesley sneijder

  • Inter chi va e chi viene? La Rifondazione di Moratti

    Inter chi va e chi viene? La Rifondazione di Moratti

    Si è chiuso con una sconfitta il campionato dell’ Inter , nello stesso modo in cui era cominciato contro il Palermo, con Gasperini in panchina. Tre sberle prese dalla Lazio, dopo essere passati in vantaggio evidenziando un’incapacità di gestire il risultato, con la classifica finale che esclude i nerazzurri dalla Champions, e con la sesta posizione in classifica che costringerà Stramaccioni e tutta la truppa interista a saltare le vacanze considerando come il primo match ufficiale per il preliminare di Europa League è in programma il 2 Agosto. Salviamo il salvabile era stato il diktat del presidente Massimo Moratti, quando aveva consegnato un’Inter spompata e incerottata nelle mani dell’esordiente Stramaccioni. Il tecnico romano ha messo in luce tutte le qualità dei singoli, facendo ritrovare voglia e entusiasmo a una squadra che sembrava come spenta, lasciando aperte le speranze europee sino all’ultima giornata. Situazione inimmaginabile fino a poche settimane fa.

    Massimo Moratti © Julian Finney Getty Images Sport

    STAGIONE FALLIMENTARE- Non è bastata la vittoria nel derby per far tornare i nerazzurri nei posti di classifica che merita una squadra di tale blasone, e inevitabilmente si deve parlare di stagione fallimentare, con un ciclo di vittorie che si è di fatto chiuso con la Tim Cup conquistata da Leonardo nella passata stagione. Più che la sconfitta della squadra, e dei tecnici (tre in una sola stagione, con Gasperini bruciato in 5 partite, Ranieri artefice di una rimonta e di una serie negativa altrettanto importante, e l’ultimo Stramaccioni) si deve e si dovrà parlare di una sconfitta della dirigenza e degli uomini mercato che non hanno saputo progettare una rifondazione che la rosa necessitava inevitabilmente dopo l’addio di Mourinho. Guardando l’ultima di Champions contro il Marsiglia, l’Inter scese in campo con nove undicesimi della squadra formato Triplete di due anni prima. Cambiasso, Samuel, Lucio, Maicon, Stankovic, volendone citare solo alcuni non sono stati rimpiazzati a dovere, con giovani in grado di sostituirli e permettergli di tirare il fiato in una stagione lunga. La partenza di Eto’o, capace di segnare quasi 40 gol in una sola stagione, ha portato in dote milioni investiti in malo modo con l’arrivo di Zarate, Forlan e Castaignos, che insieme non sono arrivati nemmeno a 10 reti.

    PARLA MORATTI- Moratti intercettato dai microfoni dei cronisti sportivi ha parlato chiaro in merito al futuro della sua Inter, predicando calma e attesa per capire il momento opportuno per chiudere i giusti affari di mercato. Prima di acquistare però è fondamentale capire chi merita di restare in nerazzurro, analizzando l’intricata situazione dei rinnovi contrattuali.  Su cosa non sia andato quest’anno Moratti, non da colpe specifiche ai giocatori o ai tecnici, ma semplicemente parla di un concorso di colpe e di numerosi errori che dovranno servire da lezione per il futuro prossimo.

    CHI VA CHI VIENE?- Occhio dunque ad un mercato che potrebbe regalare molte sorprese, con la seria intenzione di effettuare molti tagli importanti, da rimpiazzare con giocatori giovani e con la voglia di vincere che un po’ è mancata ai senatori appagati. Chivu non dovrebbe rinnovare, secondo le parole del suo procuratore Becali, c’è troppa differenza tra la richiesta del suo assistito e la proposta formulata dal club. Lucio potrebbe partire se arrivasse un’offerta importante. Stesso piano per Maicon. Con una difesa che potrebbe passare in mano a Ranocchia, Juan e Caldirola, più un esterno difensivo come Isla. Rimangono i dubbi in mediana sulla permanenza di Stankovic, e su quella di uno Sneijder rigenerato da Stramaccioni. Arrivasse un’offerta made in England da Sir Alex Ferguson, Moratti ci penserebbe bene prima di rifiutare. Da valutare i rientri importanti nella tournée estiva indonesiana di Coutinho e di Jonathan. Per il capitolo dei riscatti, ci sono conferme positive per Guarin e per Poli, mentre Zarate tornerà alla base in casa Lazio. Davanti dovrebbe lasciare i colori nerazzurri anche Forlan, senza aver mai lasciato il segno nei cuori dei tifosi, e nel tabellino del suo score personale con l’Inter, cercando gloria nel campionato brasiliano. Occhio inoltre agli affari importanti in entrata con i soliti nomi caldi di Lucas Moura, il sogno di un rientro improbabile di Mario Balotelli, e l’intrigo partenopeo sull’argentino Lavezzi, conteso anche dal Psg.

  • Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Lazio – Inter, scontro Champions. Stramaccioni senza Sneijder

    Va di scena questa sera all’Olimpico di Roma Lazio Inter , l’ultimo scontro diretto, per tenere aperto il discorso terzo posto e la conseguente qualificazione alla prossima edizione della Champions League. A differenza di due anni fa, quando i biancocelesti si ‘scansarono’ facendo vincere in modo fin troppo facile i nerazzurri (evitando di consegnare il tricolore nelle mani degli eterni rivali capitolini della Roma), questa sera sarà una sfida vera e propria, con entrambe le squadre a darsi lotta per ottenere i tre punti, con un occhio alla sfida tra Catania e Udinese e all’altra tra Siena e Napoli. Ovviamente volendo fare un tuffo nel passato, Lazio Inter all’ultima giornata di campionato, non evoca bei ricordi ai tifosi nerazzurri, considerando la giornata incubo del 5 Maggio nella quale la squadra nerazzurra vide sfumare il sogno scudetto, proprio all’Olimpico, con le ormai tanto celebri lacrime di Ronaldo in panchina, simbolo della resa interista.

    Miroslav Klose © Valerio Pennicino/Getty Images

    LAZIO – Reja cerca la vittoria che possa regalare alla sua squadra una qualificazione Champions che solo lo scorso anno sfumò al fotofinish sempre ai danni dell’Udinese. Dopo un periodo decisamente negativo, contro l’Atalanta a Bergamo, nella vittoria per 2 a 0 si è rivista la vera Lazio, che merita di essere così in alto in classifica. Reja può sorridere per i rientri importanti di Klose e Lulic, cercando di chiudere la stagione davanti al pubblico di casa nel migliore dei modi. Tornano a disposizione Biava e Ledesma dopo aver scontato il turno di squalifica, con una formazione che dovrebbe prevedere un 4-2-3-1: Bizzari tra i pali a sostituire lo squalificato Marchetti, linea difensiva a quattro con Biava e Diakitè al centro e Scaloni e Konko esterni. In mediana spazio a Cana per affiancare Ledesma, mentre più avanzati ci saranno Mauri, Candreva e Lulic a supportare il rientrante Miroslav Klose. Il bomber tedesco dovrebbe giocare sin dal primo minuto, ma considerando come abbia da poco recuperato dall’infortunio, è prevista una staffetta con Kozak.

    INTER – Stramaccioni incassata la fiducia del presidente Moratti, con la promessa verbale di essere confermato anche per la prossima stagione, cercherà di chiudere nel migliore dei modi una stagione più nera che azzurra per tutto l’ambiente Inter. Cavalcando le ali dell’entusiasmo per un derby Stra-vinto,  i nerazzurri partono leggermente favoriti, con un Milito in versione goleador spietato e inarrestabile. Il tecnico interista Stramaccioni deve però far i conti con la lista degli indisponibili, tra cui figurano Stankovic, Chivu e Castaignos, e a cui si devono aggiungere gli ultimi forfait di Obi e Sneijder entrambi alle prese con alcuni guai muscolari. Out anche Forlan alle prese con il solito dolore alla caviglia. Fa notizia la non convocazione per scelta tecnica di Mauro Zarate, ex di turno della sfida, considerando questa scelta come un segnale chiaro ed inequivocabile in chiave mercato: l’argentino non sarà riscattato e tornerà in estate a vestire i colori biancocelesti. Dubbi dunque sul possibile modulo, con l’ipotesi più plausibile che vede uno schieramento ad albero di natale, un 4-3-2-1 così schierato: Castellazzi tra i pali a sostituire Julio Cesar, Samuel, Lucio, Maicon e Nagatomo per la linea difensiva, mentre a centrocampo possibile una linea a tre con Cambiasso, Zanetti e Poli. Avanzati a supporto dell’unica punta Milito, spazio a Alvarez e Guarin in un’inedita posizione.

    Probabili formazioni Lazio Inter

    Lazio (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Diakitè, Biava, Scaloni; Gonzalez, Ledesma; Candreva, Mauri, Lulic; Klose.
    A disposizione: Berardi, Garrido, Zauri, Cana, Onazi, Makinwa, Kozak. All.: Reja.

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Poli, Cambiasso, Zanetti; Alvarez, Guarin; Milito.
    A disposizione: Orlandoni, Ranocchia, Cordoba, Faraoni, Poli, Zarate, Pazzini. All.: Stramaccioni.

  • Inter, le “stramanovre” per ritornare grandi

    Inter, le “stramanovre” per ritornare grandi

    In attesa di conoscere il verdetto della volata Champions League, in casa Inter sono giorni frenetici quelli che precedono l’ultima partita stagionale in programma domenica contro la Lazio. Il presidente Massimo Moratti ha molta fiducia in Andrea Stramaccioni e lo ha confermato come tecnico per la prossima stagione, dove si punterà a lottare per il vertice. Ecco allora pronte a partire le “stramanovre” nerazzurre per rinforzare una squadra che con o senza Champions l’anno prossimo punta a recitare un ruolo da protagonista in Italia.

    PRONTO LAVEZZI? –  Il nome più altisonante che rimbalza ormai da giorni nelle trame nerazzurre è quello di Ezequiel Lavezzi, da sempre pallino di Massimo Moratti. Come ben noto, lunedì mattina Moratti e De Laurentiis si sono visti, e hanno parlato anche della questione Lavezzi. Il giocatore è reduce da 5 stagioni più che positive a Napoli e vorrebbe provare una nuova esperienza prima di chiudere la carriera in Argentina. Moratti vuole regalarsi il Pocho ma non pagando la clausola di 30,8 milioni di euro e a tal motivo sta cercando di abbasare la richiesta economica inserendo nella trattativa uno tra Giampaolo Pazzini e Andrea Ranocchia; il primo è molto gradito da Mazzarri e Napoli potrebbe essere la piazza giusta per l’attaccante che oramai non rientra più nei piani della società di Via Durini. Inoltre c’è sempre la questione Goran Pandev, tornato a buoni livelli in questa stagione a Napoli e desideroso di continuare la sua avventura all’ombra del Vesuvio. Unico ostacolo della questione è l’ingaggio (3,5 milioni) fuori portata al momento per la squadra napoletana. A Napoli non prenderebbero bene la cessione di Lavezzi che all’Inter ritroverebbe tanti argentini compagni di nazionale, per adesso il diretto interessato non ha smentito le voci che lo porterebbero all’Inter e questo suona come un campanello d’allarme per i tifosi napoletani. Ne vedremo delle belle. Lavezzi-Inter si appresta a diventare la telenovela del mercato estivo.

    Ezequiel Lavezzi © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    VARIE MANOVRE – Non solo Lavezzi, l’Inter vorrebbe rinforzare il reparto offensivo con un giocatore capace di dar fiato al 33enne Diego Milito, e molte strade portano a Mattia Destro, cresciuto nelle giovanili nerazzurre ed esploso definitivamente in questa stagione a Siena. L’Inter dovrà far presto visto che il giovane Destro è ambito da molte società italiane (Roma e Lazio su tutte). Per quanto riguarda il centrocampo sono molteplici i nomi accostati ai nerazzurri in questi giorni. Innanzitutto si affretterà a riscattare dal Porto il 25enne Fredy Guarin, il centrocampista colombiano sarà il perno del centrocampo nerazzurro a cui vanno aggiunti Poli, Obi e Coutinho, quest’ultimo tornerà dal prestito all’Espanyol dove ha realizzato 4 goal in 14 presenze. Ma la società nerazzurra vuole rimpinguare ulteriormente il centrocampo e sta tenendo sotto osservazione vari giocatori tra cui Nigel De Jong del Manchester City, Etienne Capouè del Tolosa e Gaby Mudingayi del Bologna, su quest’ultimo è in vantaggio però il Milan.

    POSSIBILI PARTENZE – Il futuro di Diego Forlan sembra essere segnato e non sarà certamente a Milano. Il giocatore uruguaiano, accontonato completamente da Stramaccioni, ha molti estimatori in Brasile e l’Inter non avrebbe remore nel disfarsi di un giocatore il cui peso sul bilancio è tanto. Dal Brasile potrebbe arrivare un’offerta anche per il 34enne Lucio e a quel punto possibile stop alla cessione di Andrea Ranocchia. Altro partente in vista è Mauro Zarate, che non verrà riscattato dall’Inter per via del prezzo del riscatto che si aggira sui 15 milioni ma il giocatore è molto apprezzato dal tecnico interista e quindi non è da escludere l’ipotesi di una trattativa in cui venga inserito Pazzini, richiesto da Claudio Lotito. Capitolo a parte merita Wesley Sneijder, rigenerato dalla cura Stramaccioni e ambito da molti anni dal Manchester United. Moratti sacrificherà l’olandese per fare cassa o punterà ancora sul numero 10 olandese? Lo scopriremo solo vivendo…

  • Inter, Stramaccioni la conferma passa dal derby

    Inter, Stramaccioni la conferma passa dal derby

    Il derby e questo finale di campionato come crocevia della stagione di Andrea Stramaccioni sulla panchina dell’Inter. Il futuro del tecnico nerazzurro si deciderà in questi ultimi giorni di calcio giocato, con il presidente Massimo Moratti che dovrà decidere se riconfermare anche per il prossimo anno il tecnico ex primavera, facendo in questo modo decollare il tanto declamato progetto di rifondazione nerazzurro con un allenatore che di fatto ha dimostrato di meritarsi la panchina interista, o puntare sui soliti nomi noti dei big del calcio europeo, con in pole position il cileno El Loco Bielsa, il sogno proibito Guardiola, ormai lontano dai colori blaugrana e l’ultima tentazione che vedrebbe vicino ai colori nerazzurri l’attuale commissario tecnico della Nazionale azzurra Cesare Prandelli.

    GAZZETTA- Invitato come spesso accade ai tecnici interisti e rossoneri nella sede della Gazzetta dello Sport per una lunga intervista alla vigilia del derby, il tecnico romano, si è detto insicuro sul suo futuro, lasciando tutto nelle mani del presidente nerazzurro Massimo Moratti, che verosimilmente avrebbe le idee molto chiare, e in cuor suo avrebbe già preso una decisione in merito al futuro della panchina nerazzurra. I dubbi rimangono, e forse proprio il risultato del derby potrebbe dipanare il bandolo della matassa, con Stramaccioni che ci tiene a precisare come comunque andrà a finire, sicuramente non tornerà ad allenare la Primavera, sentendosi a questo punto pronto per il calcio di alto livello.

    Andrea Stramaccioni © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    MERITI- Assolutamente a favore del tecnico romano parlano i risultati, poiché nel mese e mezzo di gestione Stramaccioni l’Inter è tornata ad agganciare il terzo posto, e ad assaporare un sogno remuntada sfumato solo per i tre minuti di ordinaria follia accusati contro il Parma. Aver dato nuova linfa a giocatori che nella gestione Ranieri erano come scarichi è un merito che Moratti e tutto lo staff nerazzurro gli riconoscono in maniera evidente. Lo stesso mix di senatori e giovani mandati in campo ha fatto tornare ad innamorare i tifosi di una squadra che aveva annoiato e fatto sbuffare anche i fans più sfegatati. Il rilancio di un ‘problema’ (cit. Ranieri) come Sneijder e di un corpo estraneo come Zarate, il nuovo fiorire di Cambiasso, e le prove convincenti di Alvarez con il nuovo ottimo inserimento di Guarin, sono tutti segnali di un tecnico che sta lavorando bene e sia in grado di raccogliere moltissimi consensi all’interno dello stesso spogliatoio.

    DERBY- La riconferma passa dunque soprattutto nel match contro i cugini rossoneri, considerando come una vittoria possa valere in maniera doppia, e viceversa una sconfitta maturata in malo modo potrebbe in qualche modo portare il presidente e la dirigenza nerazzurra a riconsiderare la candidatura di Stramaccioni anche per il prossimo anno. Quindi prima di pensare a favorire la Juventus, o nella peggiore delle ipotesi rilanciare la corsa del Milan verso il tricolore, i calciatori nerazzurri dovranno pensare ad onorare la maglia, scendere in campo per ottenere i tre punti fondamentali per non perdere anche il treno Europa League e dare una mano al loro nuovo tecnico per ottenere una conferma che poi tanto scontata non è.

  • Parma – Inter 3-1. I nerazzurri dicono addio alla Champions

    Parma – Inter 3-1. I nerazzurri dicono addio alla Champions

    Un Parma formato super spegne le speranze di qualificazione Champions dell’Inter centrando il quinto successo di fila. Il gol di Sneijder nel primo tempo aveva illuso i lombardi ma nella ripresa Marques, Giovinco e Biabiany capovolgono il risultato e mettono la parola fine ad una gara intensa e ricca di occasioni da rete da ambedue le parti. Il Parma comincia subito bene, ma l’Inter chiude ogni varco e in contropiede è micidiale come al 13’ quando Stankovic in area di rigore pesca Snejider il quale tutto solo non sbaglia insaccando alle spalle di Pavarini.

    Il gol però non cambia di moto la partita con i gialloblù che continuano a spingere, specie con l’ex di turno Biabiany e con Giovinco, ma non riescono mai a bucare la difesa nerazzurra che però sul finire di frazione perde Nagatomo per una ginocchiatao al volto, involontaria, subita da Jonathan. In campo Faraoni al suo posto. Nella ripresa il Parma è letteralmente scatenato. Merito, soprattutto, di un Giovinco già in formato Europeo. L’Inter comincia a traballare e dopo 8’ crolla: Lucio, pressato dalla formica atomica, perde palla e per Marques è un gioco da ragazzi siglare la rete del pareggio.

    Disperazione Milito © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ma non è finita qui: l’impeto degli emiliani sfocia in gol appena un minuto dopo con Galloppa che pesca il solito Giovinco il quale sul filo del fuorigioco taglia in due la difesa ospite e nonostante si decentri al momento del controllo palla riesce comunque a siglare il 2 a 1. Stramaccioni cosi le tenta tutte: dentro due punte, Zarate e Pazzini, fuori Stankovic ed Alvarez. E capita proprio all’ex attaccante della Sampdoria la palla del possibile pareggio ma da posizione leggermente decentrata, al limite dell’area piccola, spara altissimo sopra la traversa.

    In proiezione offensiva la formazione nerazzurra le tenta tutte, ma Zarate, Sneijder e Lucio difettano di mira. Cosa che non fa Biabiany quando parte in contropiede, salta prima Julio Cesar e poi Samuel insaccando a porta vuota. Un’occasione per parte negli istanti finali: prima Valdes manca il poker poi Milito viene fermato sulla linea da Lucarelli. Al Tardini dunque si spengono i sogni di gloria interisti.

    Le pagelle di Parma Inter:
    Giovinco 8: Se nel primo tempo non convince molto, nella ripresa è una furia. Gol, assist e giocate di alta classe. Per la gioia di Donadoni. E di Prandelli.
    Biabiany 7: Non solo realizza il classico gol dell’ex, ma disputa anche un match generoso senza risparmiarsi.
    Marques 7: Bravo a sbloccare il punteggio, ma è sempre tra i più attivi della sua squadra.
    Sneijder 6,5: Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio dei suoi. Il gol di inizio gara da speranza, ma durerà meno di un’ora.
    Samuel 4,5: Inguardabile nella ripresa. Si addormenta sul 2 a 1 di Giovinco, fa peggio sul 3 a 1 di Biabiany.
    Lucio 4,5: Dal suo errore comincia la rimonta del Parma. Ancora una volta dimostra troppa leggerezza.

    Il tabellino di Parma Inter:
    PARMA (3-5-2): Pavarini 6,5; Zaccardo 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6,5; Jonathan 6,5, Valiani 6 (32′ st Santacroce sv), Valdes 7, Galloppa 6,5, Biabiany 7; Marques 7 (19′ st Okaka 5,5), Giovinco 8. In panchina: Gallinetta, Modesto, Musacci, Morrone, Palladino. Allenatore: Donadoni 7
    INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 5,5; Maicon 5,5, Lucio 4,5, Samuel 4,5, Nagatomo 6 (1′ st Faraoni 5,5); Cambiasso 5, Stankovic 5,5 (14’st Zarate 5,5), Obi 5,5; Alvarez 5,5 (27′ st Pazzini 5), Sneijder 6,5; Milito 5,5. In panchina: Castellazzi, Ranocchia, Poli, Duncan. Allenatore: Stramaccioni 5,5

    Il video di Parma Inter:
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  • Udinese – Inter 1-3, nerazzurri tornano nella corsa Champions

    Udinese – Inter 1-3, nerazzurri tornano nella corsa Champions

    Mai dare per finiti campioni come Stankovic, Sneijder, Cambiasso e Milito. Questa la sintesi di Andrea Stramaccioni tecnico dell’Inter che subito dopo la vittoria per 3 a 1 contro l’Udinese, è come un fiume in piena, tessendo le lodi dei suoi undici eroi nerazzurri. L’Inter vincendo e soprattutto convincendo per l’ottima prestazione sul campo, riesce a tornare prepotentemente in corsa per il terzo posto, anche alla luce della sconfitta della Lazio sconfitta in casa per 2 a 1 dal Novara, e dei 3 punti recuperati proprio nello scontro ai danni dell’Udinese.

    IL MATCH- La partita nonostante il risultato parli di una vittoria netta, parte subito in salita per i nerazzurri, con l’Udinese che si porta in vantaggio nei primissimi minuti di gioco con un grandissimo gol di Danilo. Stramaccioni non si arrende e grazie a una conclusione da fuori area di Sneijder, con la complicità di una papera di Handanovic, l’Inter trova il pari. La squadra nerazzurra sembra ritrovare la convinzione e le giuste motivazioni, tanto che poco dopo arriva in un azione fotocopia del pari di Inter-Barcellona del 2010, la rete del 2 a 1 firmata ancora da Wesley Sneijder. Non bastasse l’Inter chiude i conti con una splendida azione di Alvarez che finta di sinistro e inaspettatamente calcia di destro sorprendendo tutti e realizzando la rete del 3 a 1. La sfida si chiude con un buon controllo da parte degli uomini nerazzurri che riescono in questo modo a guadagnare terreno nella rincorsa al terzo posto, ma dovranno fare i conti con i nuovi possibili infortuni di Lucio e Milito, alle prese con guai muscolari.

    Inter vittoriosa a Udine © SIMONE FERRARO/AFP/Getty Images

    CLASSIFICA- Occhio dunque alla classifica, con la Lazio sulla terza piazza ferma a quota 55 punti, il Napoli che sale al quarto posto battendo per 2 a 0 il Lecce arrivando a 54 punti a solo una lunghezza dai biancocelesti. L’Inter  battendo l’Udinese riesce ad agganciare i friuliani a 52 punti ( e proprio in virtù del risultato di ieri sarebbe avanti considerando gli scontri diretti), mentre la caduta della Roma contro la Fiorentina fa rumore, lasciando i capitolini a quota 50 punti ultimi nella rincorsa al terzo posto. Finale di campionato scoppiettante che lascerà i tifosi delle sopracitate squadre con il cuore in gola fino all’ultimo match. Già nel prossimo turno di campionato la sfida tra Udinese e Lazio, e Roma e Napoli dirà molto su chi potrà rimanere agganciato a quel treno chiamato Champions.

    INTER- Certamente dopo la vittoria contro l’Udinese l’Inter ne esce con il morale alle stelle, e con un calendario che a parte il Milan nella penultima, non ha grossi ostacoli. Anzi nell’ultimo match, lo scontro diretto contro la Lazio potrebbe decidere ancora chi vivrà la prossima stagione nell’Europa che conta. Stramaccioni può tornare a sorridere per un ritrovato Sneijder, che nonostante la difficile collocazione tattica potrebbe (aiutato da un buon Alvarez) risultare essere l’arma in più dei nerazzurri per questo finale di stagione assolutamente scoppiettante.

    Pagelle Udinese

    Handanovic 5 il portiere che nemmeno pochi giorni fa regalava il pari contro il Chievo ai suoi uomini, parando un rigore decisivo a Thereau, è un lontano ricordo. La papera sul tiro di certo non imparabile di Sneijder è l’immagine simbolo della sua prestazione. Incolpevole sugli altri due gol.

    Danilo 6 Mezzo voto in più per un gol spaventosamente bello, con una conclusione violentissima che lascia a bocca aperta a anche Julio Cesar. In fase difensiva soffre molto come tutto il suo reparto i due trequartisti nerazzurri.

    Di Natale 6 Non riesce a trovare il gol, ma si batte come un leone, provando con le sue giocate migliori a spaventare la  porta difesa da Julio Cesar.

    Pagelle Inter

    Guarin 7 Il giocatore colombiano viene chiamato in causa e non fa mancare la sua presenza. Se questo è il vero Guarin, non devono esserci dubbi sul suo riscatto. Corsa, grinta, fisico e buonissime giocate. Ottima prestazione.

    Sneijder 7,5 L’olandese è tornato. La lunga assenza causa infortuni continui l’aveva costretto a vivere la stagione come un problema. Stramaccioni ha trovato in lui la soluzione! Doppietta e partita di gran qualità per ricordare a tutti chi sia il numero dieci nerazzurro.

    Alvarez 7 Buonissima la prova del giovane argentino, che schierato largo a destra tira fuori una prestazione da grande giocatore. Se poi segna anche di destro non c’è nient’altro da aggiungere.

     

    Video Gol e Highlights Udinese Inter

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  • Boateng risponde a Borriello, risultati 33 giornata serie A

    Boateng risponde a Borriello, risultati 33 giornata serie A

    Tanti gol e spettacolo nel recupero della 33 giornata di Serie A. La sconfitta all’ora di pranzo della Lazio sul campo del sorprendente Novara ha dato forza ed entusiasmo a Napoli e Inter che hanno ottenuto due importanti vittorie in trasferta rispettivamente sul campo del Lecce e dell’Udinese. I partenopei grazie ad uno straordinario Hamsik e al solito Cavani hanno ridimensionato le speranze salvezza dell’undici di Serse Cosmi mentre i nerazzurri grazie ai gol di Sneijder e Alvarez hanno recuperato terreno ad una diretta concorrente per l’infiammata lotta al terzo posto valido per la Champions League. Si tira fuori la Roma di Luis Enrique che becca la seconda sconfitta consecutiva, questa volta all’Olimpico contro la Fiorentina dell’ex laziale Delio Rossi. Al vertice Juventus e Milan con l’identico risultato si sbarazzano di Cesena e Novara mantenendo inalterato il distacco a meno quattro dalla fine.

    In zona salvezza la Fiorentina si chiama fuori mentre il Genoa conserva sempre un punto di vantaggio sul Lecce. Il Cesena invece è matematicamente in serie B. Di seguito i risultati 33 giornata serie A, la classifica e il prossimo turno.

    Alvarez e Sneijder rialzano l'Inter | ©Dino Panato/Getty Images

    Risultati 33 giornata Serie A
    Martedì 24 aprile
    Atalanta-Chievo 1-0 (Moralez)
    Cagliari-Catania 3-0 (Thiago Ribeiro, Pinilla, Ibarbo)
    Novara-Lazio 2-1 ore 12,30 (aut. Diakité, Mascara; Kozak)
    Lecce-Napoli 0-2 (Hamsik, Cavani)
    Palermo-Parma 1-2 (Hernandez; Okaka, Biabiany)
    Roma-Fiorentina 1-2 (Totti; Jovetic, Lazzari)
    Siena-Bologna 1-1 (Destro; Brkic)
    Udinese-Inter 1-3 (Danilo; Sneijder, Sneijder, Alvarez)
    Cesena-Juventus 0-1 (Borriello)
    Milan-Genoa 1-(Boateng)

    Classifica Serie A
    Juventus 74; Milan 71; Lazio 55; Napoli 54; Udinese e Inter 52; Roma 50; Catania 46; Parma 44, Atalanta Chievo e Siena 43; Bologna 42; Cagliari, Fiorentina e Palermo 41; Genoa 36, Lecce 35; Novara 28; Cesena 22

    Prossimo turno
    35 giornata serie A
    Bologna – Genoa
    Atalanta – Fiorentina
    Inter – Cesena
    Lecce – Parma
    Novara – Juventus
    Siena – Milan
    Udinese – Lazio

    Classifica marcatori
    24 reti: Ibrahimovic (9 rigori-Milan)
    21 reti: Cavani (2-Napoli)
    20 reti: Di Natale (4-Udinese) Milito (5-Inter)
    17 reti: Palacio (3-Genoa)
    15 reti: Denis (3-Atalanta)
    14 reti. Jovetic (4-Fiorentina)
    13 reti: Klose (Lazio)
    12 reti: Giovinco (4-Parma) Miccoli (1-Palermo)
    11 reti: Di Michele (5-Lecce); Osvaldo (Roma); Calaiò (4-Siena)
    10 reti: Di Vaio (1-Bologna); Pinilla (3-Palermo/Cagliari); Matri (Juventus); Destro (Siena)

  • Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Udinese – Inter, Stramaccioni sceglie Sneijder

    Il patto con Moratti per Andrea Stramaccioni è chiaro: vincerle tutte per restare. La sua Inter dovrà di fatto affrontare uno spareggio Champions contro l’Udinese di Guidolin, per capire se le ambizioni europee siano ancora realizzabili in questo finale di stagione. I nerazzurri vincendo contro i friulani potrebbero realmente rientrare di diritto nella lotta al terzo posto, considerando come la sfida contro l’Udinese sia un vero e proprio scontro diretto. La classifica parla chiaro, i nerazzurri fermi a quota 49 punti, vincendo potrebbero agganciare i friulani e a quel punto dovrebbero solo attendere i risultati delle altre pretendenti, tra cui la Lazio, la Roma e il Napoli per capire se la corsa Champions sia qualcosa di effettivamente realizzabile.

    UDINESE – Il tecnico dei friulani Guidolin non si fida affatto dei nerazzurri, nonostante abbiano dimostrato di avere una difesa molto perforabile e una discontinuità di risultati evidente, spiegando in conferenza stampa come l’Inter sia nonostante tutto una squadra di campioni. C’è da fare i conti con lista degli indisponibili tra cui figurano i soliti noti : Badu, Isla, Coda, Ferronetti. Squalificato Fernandes in mediana fortunatamente per il tecnico dei friulani c’è il rientro di Pinzi, giocatore fondamentale per gli schemi dei bianconeri. Nel dettaglio Guidolin dovrebbe schierare quindi un 3-5-2 con in difesa Danilo, Benatia e il reintegrato Domizzi dopo la punizione rimediata nell’ultimo turno. In mediana vengono riproposti viste le assenze Pinzi con Pazienza,  con Basta sull’esterno l’ immancabile Asamoah e la velocità devastante di Armero sul versante opposto. Davanti pochi dubbi con Di Natale affiancato da Torje leggermente arretrato, con Barreto che si riaccomoda in panchina vista la brutta prova contro il Chievo.

    Wesley Sneijder © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    INTER – L’indisponibilità di Samuel, unita ai forfait di Chivu e probabilmente anche  quello di Zanetti, pesano moltissimo nella linea difensiva nerazzurra.  Stramaccioni dovrebbe risolvere il problema tenendo in pre-allarme Ranocchia al centro della difesa con Lucio, avendo a disposizione Nagatomo per la corsia laterale. Dovrebbe cambiare anche il modulo, con il già proposto 4-2-3-1 per dare spazio già dal primo minuto a Wesley Sneijder nel suo ruolo naturale di trequartista. Stramaccioni dovrebbe schierare un undici titolare così composto: difesa con Ranocchia e Lucio al centro e Maicon e Nagatomo sugli esterni. Centrocampo a due per proteggere la difesa con Stankovic Cambiasso, mentre più avanzati Alvarez e Zarate dovranno coprire le corsie laterali offrendo spinta e protezione allo stesso tempo. Nel suo ruolo ideale, agirà Sneijder a supporto dell’unica vera prima punta Diego Milito in forma strepitosa che giocherà dal primo minuto a scapito di Pazzini, con l’ex doriano molto nervoso dopo il mancato ingresso contro la Fiorentina. I dubbi maggiori riguardano il centrocampo, con Cambiasso apparso spento nell’ultimo match, e con un Guarin fin troppo poco utilizzato in orbita riscatto.

    Probabili Formazioni Udinese Inter

    UDINESE  (3-5-2):Handanovic; Benatia, Danilo, Domizzi; Pinzi, Basta, Pazienza, Asamoah, Armero; Torje, Di Natale.
    A disp: Padelli, Neuton, Pasquale, Abdi, Fabbrini, Barreto, Floro Flores.
    Allenatore: Guidolin.

    INTER(4-2-3-1) Julio Cesar; Ranocchia, Lucio, Maicon, Nagatomo; Stankovic, Cambiasso, Sneijder; Alvarez, Zarate, Milito.
    A disp: Castellazzi, Cordoba, Poli, Obi, Guarin, Pazzini, Forlan.
    Allenatore: Stramaccioni.

  • Inter, Stramaccioni Sneijder dove lo metti?

    Inter, Stramaccioni Sneijder dove lo metti?

    Dopo lo slittamento della 33esima giornata di Serie A per i tragici eventi relativi alla morte di Piermario Morosini, Udinese-Inter sarà rigiocata molto probabilmente sabato o domenica prossima, con il turno successivo che dovrebbe vedere le squadre in campo il 25 aprile. Una settimana che a questo punto potrebbe essere sfruttata al meglio da uno degli assenti più importanti per l’Inter, come Wesley Sneijder, per recuperare dai guai fisici e candidarsi a un posto da titolare. Stramaccioni ha più volte ribadito come l’olandese sia un giocatore fondamentale per questa squadra, e che le sue qualità siano assolutamente fuori da ogni discussione. Parole che sembrano ricalcare il leit motiv di Ranieri, che prima di recuperare il jolly olandese aveva usato solo parole al miele per il numero dieci, scoprendo invece in seguito di avere un grosso problema relativo al suo collocamento tattico.

    UDINESE BANCO DI PROVA- Genoa, Cagliari e Siena sono state le prime tre sfide raccolte e affrontate da Stramaccioni. Senza nulla voler togliere alle squadre citate, la sfida contro l’Udinese sarà il vero banco di prova per il tecnico nerazzurro, riuscendo a misurare in caso di vittoria o sconfitta le reali ambizioni europee dell’Inter. Affrontare le ripartenze e la velocità dei friulani, mostrerà quanto Stramaccioni sia realmente preparato tatticamente e quanto ci sia del suo in questo piccolo periodo di lavoro con la rosa a disposizione. Il rientro di giocatori importanti come Sneijder e Alvarez offriranno maggiori garanzie o complicheranno la vita al tecnico romano?

    Wesley Sneijder © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    ADDIO 4-3-3?- Risulta evidente a tutti come il sistema di gioco preferito da Stramaccioni, e che gli ha permesso di ‘creare’ un’Inter più realizzativa in fase offensiva, sia il modulo con le tre punte davanti.  A questo punto la domanda sorge spontanea: con il rientro di Sneijder il modulo dovrebbe cambiare in un più plausibile 4-3-1-2? Collocare un trequartista puro come Wesley in un modulo che non prevede nessun giocatore a supporto delle punte diventa quasi impossibile. Gasperini aveva avuto i suoi problemi, provando ad adattarlo in un ruolo alla Pizzarro ai tempi della Roma, come vertice basso del centrocampo, ma con licenza di innescare i compagni più avanzati. L’esperimento non ebbe i risultati previsti e il giocatore non si mostrò mai contento del nuovo ruolo. Ranieri avrebbe provato a schierarlo largo come esterno d’attacco con pessimi risultati, spiegando come il trequartista nel suo 4-4-2 non garantiva i giusti equilibri in fase di copertura. La palla passa a Strama che a questo punto dovrebbe rinunciare alle tre punte, schierando un centrocampo a rombo in stile Mourinho, utilizzando Sneijder a supporto di Milito e uno tra Forlan e Zarate.

    FUTURO-  Il finale di stagione mostrerà se l’olandese si trasformerà nell’arma in più per i nerazzurri per spiccare il volo nella corsa alla zona Champions, o l’ennesimo problema di inserimento in una rosa che sembra (come con Ranieri all’epoca del 4-4-2) aver trovato la sua quadratura. I dubbi rimangono anche in merito alla permanenza di Sneijder nella prossima stagione con la maglia nerazzurra, poiché il primo sacrificabile per le regole del Fair Play Finanziario, insieme a Maicon è proprio l’olandese. Le sirene inglesi da Manchester e quelle russe con l’Anzhi in prima fila torneranno a suonare in estate, e Moratti difficilmente stavolta risponderà picche.

  • Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    Nuova Inter, Stramaccioni pensa al 4-2-3-1 o 4-3-3

    L’alba di una nuova era in casa InterStramaccioni studia per diventare grande. Il nuovo allenatore nerazzurro ha a disposizione nove partite per convincere il presidente Massimo Moratti a confermarlo anche nella prossima stagione. In testa tante idee finalizzate ad un unico obiettivo, quello di dominare l’avversario. Concetti di gioco che già ritroviamo in quelle squadre che scendono in campo per avere il controllo assoluto del campo, il Barcellona in Spagna e la Juventus di Conte in Italia. Altro aspetto fondamentale la creazione di una forte empatia con la squadra fin dalle prime settimane di allenamenti. Il modulo tattico più congeniale all’ex tecnico della Primavera nerazzurra è il 4-2-3-1, sebbene non disdegni nemmeno il 4-3-3 sacchiano. Proviamo a scoprire quali saranno le pedine fondamentali della nuova Inter di Stramaccioni.

    SULLE ORME DI SPALLETTI – In difesa è previsto il rilancio di Ranocchia. Il giovane difensore centrale prenderà il posto di Lucio. Il brasiliano è apparso piuttosto in imbarazzo nelle ultime uscite e Stramaccioni non pare intenzionato a rinnovargli fiducia. Capitan Zanetti tornerà a rivestire il suo ruolo naturale di terzino sinistro, con Maicon pronto a spingere sulla corsia opposta. Di fondamentale importanza sarà il ruolo ricoperto da uno dei due centrocampisti, il quale sarà chiamato a piazzarsi fra i due centrali difensivi per iniziare l’azione, passando in questo modo ad una difesa a tre, con i due terzini chiamati ad offendere. Il Sergio Busquets o il De Rossi dell’Inter sarà con tutta probabilità Stankovic, con il serbo che sembra favorito su Cambiasso. L’altro centrocampista utilizzato da Stramaccioni potrebbe essere uno fra Guarin e Poli. L’ex Porto è ormai pronto al debutto con la maglia nerazzurra dopo aver smaltito l’infortunio che l’ha costretto allo stop lo scorso gennaio. Sulle fasce una delle maggiori novità sarà rappresentata dal ritorno di Zarate, con l’argentino che dovrebbe giocare come esterno d’attacco sulla corsia di destra. Stramaccioni punta anche al recupero di Forlan, impiegandolo sulla fascia sinistra. Nel ruolo di trequartista il nuovo tecnico dell’Inter attende l’infortunato Sneijder, mentre arrivano notizie incoraggianti sulla forma fisica di Ricky Alvarez, fermo da metà gennaio. Milito invece continuerà ad essere il punto di riferimento dell’attacco nerazzurro.

    andrea stramaccioni | © Christopher Lee/Getty Images

    TRE PUNTE CONTRO IL GENOA – L’infortunio di Sneijder e le condizioni ancora incerte di Alvarez spingono Stramaccioni a schierare l’Inter con il 4-3-3, modulo con il quale ha fatto le fortune della Primavera nerazzurra. Nel centrocampo a tre, il colombiano Guarin dovrebbe occupare la posizione di centro-sinistra, mentre Poli andrebbe a guadagnare una maglia da titolare come mezz’ala destra. Da tenere però d’occhio le sorprese Obi e Faraoni. Il primo è dato in ottima forma e potrebbe sfilare il posto dal primo minuto all’ex centrocampista del Porto, mentre Faraoni, prodotto del vivaio, rappresenta un’alternativa importante per la fascia destra, ed in questo caso potrebbe farne le spese uno fra Zarate e Forlan. Da non sottovalutare anche un altro giovane interista arrivato la scorsa estate dalla terra d’Olanda, quel Castaignos che Stramaccioni già conosce per averlo già avuto con sé alla guida della Primavera nel corso di questa stagione.

    PENSIERO STRAMACCIONI, VIDEO TRATTO DAL SITO GAZZETTA.IT