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  • Inter ko con l’Hajduk ma avanza in Europa League

    Inter ko con l’Hajduk ma avanza in Europa League

    Prima sconfitta stagionale per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Al debutto a San Siro dinanzi a 40mila spettatori, l’Inter ha perso clamorosamente 2-0 con l’Hajduk il ritorno del terzo turno preliminare di Europa League. Unica nota positiva della serata è la qualificazione al quarto turno preliminare, da giocare il 23 e il 30 agosto. Per il resto serata da dimenticare per la nuova Inter, che ha dimostrato di essere ancora un cantiere aperto e di dover urgentemente rimpolpare l’organico con qualche acquisto di livello. Il risultato dell’andata ha allentato troppo la concentrazione mentre l’Hajduk Spalato, dopo la disastrosa partita di andata ha dimostrato di stare meglio fisicamente raggiungendo con un gol per tempo una vittoria inutile ai fini della qualificazione ma sicuramente di prestigio in uno dei campi più importanti d’Europa.

    Partenza lenta dell’Inter, che da chiaramente l’impressione di non voler forzare i ritmi. I nerazzurri privi di Palacio, per lui riposo precauzionale causa risentimento muscolare, si affidano al duo Coutinho-Sneijder dietro a Milito. Proprio con Coutinho l’Inter va vicina al vantaggio se non fosse per la traversa che respinge il tentativo del brasiliano. L’Hajduk non sta a guardare e a metà ripresa si affaccia nell’area di rigore nerazzurra. Qui un distratto Samuel si rende autore di un fallo ingenuo punito con un calcio di rigore. Dal dischetto trasforma Vukusic, che spiazza un incolpevole Handanovic. L’Inter scossa dallo svantaggio prova subito a reagire illuminata da uno splendido Sneijder che manda Coutinho da solo davanti al portiere. Il brasiliano però dimostra poco sangue freddo e manda a lato di poco. Poi ci prova anche Fredy Guarin con un bolide dal limite dell’area troppo centrale per impensierire il portiere Blazevic.

    Inter © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Nella ripresa non cambia la musica e lo sa bene Handanovic, costretto a salvare la porta sull’incursione di Vukovic. Lo stesso Vukovic si rifà alla grande pochi minuti dopo siglando il gol della vita con una girata di sinistro degna di un gran giocatore. Il 2-0 dell’Hajduk spaventa i ragazzi di Stramaccioni, che inserisce Nagatomo al posto di Mbaye e il baby Longo al posto di Coutinho. I cambi non danno la scossa desiderata anche perchè Longo si dimostra ancora troppo giovane a questi livelli mancando la rete a tu per tu con Blazevic. I croati tentano l’impresa e vanno addirittura vicini al 3-0 sempre con Vukovic che fa tremare tutto il popolo nerazzurro, in primis Handanovic. Passato lo spavento l’Inter controlla la partita fino al fischio finale, dove una bordata di fischi dà la dimensione della figura rimediata dalla squadra nerazzurra.

    Andrea Stramaccioni a fine partita non fa drammi ma è consapevole del fatto che c’è tanto lavoro da fare. La partita con l’Hajduk ha palesato alcune carenze nella fase difensiva e la ferma convinzione di dover intervenire sul mercato ricercando un centrocampista mobile, un vice Milito, e un esterno difensivo nel caso di cessione di Maicon. Il presidente Moratti che ha assistito al match non dovrebbe avere molti problemi nell’accontentare le richieste del tecnico romano anche perchè un esordio del genere a San Siro non se lo aspettava neanche il più pessimista dei tifosi nerazzurri. Oggi l’Inter consocerà l’avversario nel quarto ed ultimo turno preliminare ma chiunque esso sia dovrà certamente fare meglio di ieri.

    HIGHLIGHTS INTER-HAJDUK 0-2 

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  • L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    L’Inter passeggia in Croazia. Hajduk battuto 3-0

    Buona la prima per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Ieri sera i nerazzurri in quel di Spalato hanno dato il via ufficialmente alla stagione 2012/2013 superando 3-0 a domicilio l’Hajduk Spalato grazie alle reti di Sneijder, Nagatomo e Coutinho. Nonostante il caloroso pubblico croato, l’Hajduk non è riuscito ad impensierire neanche minimamente la squadra di Stramaccioni. Giovedì prossimo è previsto il ritorno a San Siro con l’Inter che ha già ipotecato la qualificazione dando una bella lezione alle squadre italiane che negli ultimi anni hanno snobbato la seconda competizione Uefa. Ottimo l’approccio dell’undici titolare schierato da Stramaccioni, con Handanovic tra i pali, Silvestre-Chivu centrali e Jonathan-Nagatomo terzini. A centrocampo la diga formata da Cambiasso-Guarin-Zanetti con i pimpanti Sneijder e Palacio ad innescare Milito.

    L’abbraccio tra Cambiasso, Sneijder e Milito © STRINGER/AFP/GettyImages

    LA PARTITA – L’Hajduk Spalato prova a partire forte sorretto da un pubblico super caloroso che ha fatto registrare il tutto esaurito allo stadio Pojlud. L’Inter che indossa per la prima volta in una partita ufficiale la divisa rossa non sta di certo a guardare e al primo affondo va subito in vantaggio con Milito ad innescare Sneijder, che in area si fa spazio nello stretto e sigla il primo gol nerazzurro della stagione. Il vantaggio dell’Inter taglia le gambe ai croati, che sul finire del primo tempo incassano la seconda rete con un tiro-cross di Nagatomo a ingannare il portiere Blazevic. Il secondo tempo è pura accademia per l’Inter, con il presidente Massimo Moratti in tribuna a guardare convinto la prova dei suoi ragazzi. Al 20′ della ripresa Stramaccioni concede il riposo a Sneijder, che viene sostituito da Coutinho. Proprio il giovane talento brasiliano chiude la pratica con un colpo da biliardo dopo un ottimo dialogo con Rodrigo Palacio. Gli ultimi minuti scorrono via tranquillamente a parte una svista difensiva di Silvestre, che costringe Handanovic a sporcare i guantoni.

    L’Inter batte 3-0 l’Hajduk Spalato nell’andata del terzo turno preliminare dell’Europa League, tra una settimana il ritorno è pura formalità per i nerazzurri, apparsi già in buona forma ai primi di Agosto. Con la qualificazione ipotecata l’Inter inoltre potrà impostare al meglio il lavoro di preparazione alla prima di campionato, prevista il 26 agosto a Pescara. Massimo Moratti arrivato ieri a sorpresa allo stadio ha potuto constatare dal vivo l’ottimo esordio dei suoi e chissà che la prestazione dei nerazzurri non lo abbia convinto ad investire ancora sul mercato. La squadra c’è, ma andrebbe puntellata ancora in vista delle 3 competizioni che attendono l’Inter.

    VIDEO HAJDUK – INTER 0-3

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  • Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Tripletta Milito, l’Inter vince 6-0 l’amichevole con il Trentino Team

    Si lavora duro all’Inter, in vista dell’esordio ufficiale della nuova stagione programmato per il 2 agosto nel terzo turno preliminare di Europa League. Ieri a Pinzolo, sede del ritiro nerazzurro che terminerà il 15 luglio, è andata in scena la seconda amichevole dopo la partitella in famiglia dell’altro giorno. Ad opporre resistenza ai nerazzurri c’era il Trentino Team di Florio Maran, fratello di Rolando Maran neo tecnico del Catania. L’impegno anche se poco probante dal punto di vista tecnico ha dato ottime indicazioni ad Andrea Stramaccioni, visto che i suoi ragazzi hanno vinto in scioltezza 6-0 indossando tra l’altro la seconda divisa, quella completamente rossa che ha scatenato la polemica degli ultrà nerazzurri.

    Mattatore della partita (ancora una volta) si è rivelato il principe Diego Milito. Se il buongiorno si vede dal mattino, il bomber argentino è pronto a trascinare a suon di gol l’Inter verso traguardi importanti. Dopo la doppietta nella prima amichevole, il numero 22 interista si è confermato ieri, andando a segno per ben 3 volte supportato splendidamente da Philippe Coutinho, sempre più punto fermo dello scacchiere nerazzurro. Il 20enne brasiliano ha aperto le danze dopo appena 3 minuti con un tiro non irresistibile, che però ha visto il portiere avversario prodursi in una papera clamorosa. A completare il tabellino della partita oltre alla tripletta di Milito e il gol di Coutinho, ci sono le marcature di Esteban Cambiasso e del giovane Garritano.

    Diego Milito in azione © Dino Panato/Getty Images

    Andrea Stramaccioni ha schierato i suoi con il classico 4-2-3-1. Ottima la prestazione di Fredy Guarin insieme a quella di Ibrahima Mbaye. Il giovane senegalese ha giocato da terzino e ha fornito buone indicazioni al suo tecnico mentre ad uno degli ultimi arrivati come Rodrigo Palacio è mancato solo il gol visto che l’intesa tutta argentina con Milito è migliorata notevolmente. Porta inviolata per Samir Handanovic nei 60′ giocati. Il capitano Javier Zanetti si conferma sugli standard a cui ha abituato i tifosi nerazzurri. Anzi dai test atletici effettuati, è scaturito che il numero 4 nerazzurro è migliorato rispetto a dodici mesi fa. Insomma il Tractor è come il vino, più invecchia più diventa buono.

    La prestazione dell’Inter è stata più che soddisfacente come confermato nel post-gara dal suo allenatore Andrea Stramaccioni. La squadra infatti mette in atto ciò su cui lavora in allenamento. Lavoro e applicazione sono due elementi fondamentali per il tecnico romano affinchè i nerazzurri arrivino nelle migliori condizioni al primo appuntamento ufficiale della stagione 2012/2013. Infine l’ex allenatore della primavera nerazzurra, ha elogiato la prova di Philippe Coutinho, che possiede la fiducia dell’ambiente e può lavorare sereno considerato anche che spesso ci si dimentica che sia un classe 1992. Il futuro è suo, bisogna solo indirizzarlo sulla strada della crescita costante. I segnali di queste prime amichevoli sono stati molto esplicativi in quest’ottica e i tifosi sperano che Cou riesca ad esprimere a breve le sue immense qualità tecniche, che spinsero l’Inter a bloccarlo a soli 16 anni per un paio di milioni di euro.

    Per un brasiliano che cresce, c’è un altro brasiliano sul quale cresce l’attesa. Stiamo parlando di Lucas, trequartista del San Paolo anch’egli come Cou classe 1992. Di diverso da Coutinho ha il costo del cartellino, ma molti addetti ai lavori (ed anche chi vi scrive) sostengono che tra i due il più forte è colui che a Milano già vive. Tuttavia Lucas è un pallino o sogno che dir si voglia di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro è arrivato a Pinzolo ieri, per assistere alla seconda amichevole dei suoi ragazzi e dopo la partita ha parlato soprattutto in merito al mercato nerazzurro. Iniziando da Lucas: “Ha grandi doti, adesso bisogna concretizzare, se ce n’è la possibilità”. Passando per Pazzini: “E’ un centravanti di grande valore, quando è in forma segna a ripetizione. Poi subentrano necessità teniche e tattiche che mettono i giocatori in condizioni di essere acquistati o ceduti“. Finendo con Sneijder: “E’ determinante per l’Inter, al di là delle attenzioni di altri club“.

  • Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Olanda-Germania 1-2, Gomez punisce Marwijk, Van Persie non basta

    Al Metalist Stadium prova di forza della Nazionale di Low, che dopo il successo di ieri si candida seriamente al titolo di regina a questi Europei. Olanda-Germania termina 1-2 in favore dei tedeschi, con la doppietta di Mario Gomez nel primo tempo a rendere inutile qualsiasi tentativo orange nella ripresa, quando Marwijk stravolge la sua squadra non riuscendo però a raggiungere gli avversari. La prima rete di Van Persie nella rassegna continentale non è sufficiente infatti a cancellare lo zero in classifica per gli olandesi, che sono ad un passo dall’eliminazione. La Nazionale di Marwijk è obbligata a battere il Portogallo con due gol di scarto e sperare che la Germania non si rilassi contro la Danimarca. Altrimenti sarà notte fonda per i vice-campioni del mondo in carica.

    LA GARA – Il ct olandese conferma in blocco l’undici iniziale contro la Danimarca, ad eccezione del rientrante Mathijsen in difesa. Anche nella Germania Low non regala sorprese, nonostante alla vigilia Klose fosse dato favorito rispetto a Gomez. Resta tutto immutato invece, e anche stavolta le scelte sorridono all’allenatore teutonico, mentre a piangere sono gli orange. Dopo il palo colpito in avvio di partita da Ozil (grande sinistro al volo per il trequartista del Real), i tedeschi trovano la rete del vantaggio al 24′ con SuperMario Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco si conferma letale ancora una volta, bravo a raccogliere il prezioso assist di Schweinsteiger e a superare Stekelenburg. Sull’azione dell’1-0 grave errore difensivo della coppia centrale Mathijsen-Heitinga, che lascia troppo spazio al panzer di Baviera. Gomez si ripete un quarto d’ora più tardi, quando riesce a sorprendere il portiere avversario con un destro imparabile. Rete bellissima che fissa sul 2-0il risultato al primo tempo.

    mario gomez | © PATRICK HERTZOG/AFP/GettyImages

    Per Marwijk è tempo di scelte. Fuori Van Bommel e Afellay, dentro Van der Vaart e Huntelaar. L’Olanda inizia a girare, ma sono ancora i tedeschi a sfiorare la rete del 3-0 con Hummels, anche ieri tra i migliori in campo. Gli sforzi degli orange vengono in parte ripagati dal gol di Van Persie, il primo in questi Europei. L’obiettivo di mercato della Juventus si libera del difensore del Borussia e insacca alle spalle di Neuer con un inedito destro. La Nazionale olandese avrebbe ancora il tempo di trovare il pareggio, ma le idee sono poche, e quelle poche che ci sono appaiono confuse. Così la Germania fa sua la partita e mette una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Per Robben e compagni la parola fallimento invece inizia a farsi sentire sempre più insistentemente.

    Pagelle Olanda-Germania 1-2, seconda giornata Gruppo B
    OLANDA
    Mathijsen-Heitinga 4: è quanto di meglio il Paese dei tulipani riesce ad offrire al momento. Non di certo il massimo, anche se dall’Olanda siamo stati abituati fin dai tempi di Cruijff a ben altri giocatori in ben altri ruoli. E’ vero anche che in Olanda rimpiangono, e non poco, l’era Stam. Come darli torto.
    Van Bommel-De Jong 4: chissà cosa ne pensano gli esteti di calcio nel vedere l’undici titolare orange schierare contemporaneamente a centrocampo Van Bommel e De Jong. Molto probabilmente stenderanno un velo pietoso. Anche perché c’è gente come Strootman che ancora non ha messo piede in campo da quando sono iniziati gli Europei. Roba dell’altro mondo.
    Sneijder-Robben 5: da una parte c’è chi come Sneijder ha trascorso 12 mesi all’Inter sempre con la testa verso Euro 2012. Ci viene da dire vana attesa, considerata la forma e la voglia mostrata in Ucraina. Ma è anche normale, neanche Michael Jordan se non si fosse allenato al 100% per un anno non avrebbe mai potuto sfidare al 100% Larry Bird e altri “discreti” cestisti. C’è poi chi come Robben ha ormai l’etichetta di perdente in fronte. I Mondiali persi in Sudafrica, le due Champions perse contro Inter e Chelsea, e ora l’ennesimo fallimento con la Nazionale, fanno di Robben un calciatore ormai segnato.
    Van Persie 6: capocannoniere della Premier, oggetto di desiderio di mezza Europa, costretto ora a brillare negli schemi piuttosto confusi di Marwijk. C’ha provato ieri, ha anche segnato, ma ciò non toglie che l'(ex) attaccante dei Gunners non sarà uno dei protagonisti di questi Europei.

    GERMANIA
    Hummels 7: è il vero faro della difesa tedesca. Il centrale difensivo del Borussia Dortmund campione di Germania se continua così avrà una carriera da primo della classe. Le porte di Barcellona e Real non sono poi così lontane.
    Schweinsteiger 7: come si dice, la classe non è acqua. E’ il simbolo di questa Germania, forza, determinazione e piedi buoni a servizio di un collettivo da paura. Le avversarie ancora non sono riuscite ad evidenziarne punti deboli, e difficilmente la Danimarca potrà fare qualcosa in tal senso.
    Ozil 7: il giocatore della Turchia è tra i più in palla della sua Nazionale. E’ ormai evidente perché Mourinho lo consideri titolare inamovibile del suo Real Madrid forza 100, ed è evidente perché il secondo Kakà non riesca più ad emergere tra i Blancos. Claro.
    Mario Gomez 8: tre gol e sei punti, tutti firmati Gomez. L’attaccante del Bayern Monaco è il bomber che non ti aspetti. Da sempre ritenuto seconda scelta dal ct Low, ha approfittato al meglio dell’infortunio di Klose per accaparrarsi la scena in queste prime due partite del girone B. E a dire che c’era chi lo considerava bravo soltanto nell’aggiustarsi i capelli.

    OLANDA-GERMANIA 1-2, HIGHLIGHTS
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  • Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    Sorpresa Danimarca, Olanda ko e già a rischio eliminazione

    La seconda giornata di Euro 2012 si apre con Olanda-Danimarca, partita che produce la prima grande sorpresa del torneo visto l’inaspettata vittoria della Danimarca per 1-0 firmata Michael Krohn-Dehli. L’Olanda perde all’esordio nella rassegna europea e adesso vede complicarsi il discorso qualificazione visto che nella prossima partita gli orange affronteranno la Germania. La Danimarca designata come vittima sacrificale del gruppo B di Euro 2012 si dimostra tutt’altro che tappetino e inguaia i sogni di gloria olandesi apparsi poco concreti sotto porta nella prima frazione e poco lucidi nella ripresa. Comincia nel peggiore dei modi quindi l’avventura dei ragazzi di Bert van Marwijk ad Euro 2012.

    PRIMO TEMPO – Inizia la partita su ritmi blandi. Sono gli olandesi a fare il ritmo mentre la Danimarca si dispone con i blocchi di difesa e centrocampo molto compatti. Al 17esimo minuto grande occasione per Arjen Robben, che dopo aver ricevuto palla dal disimpegno errato di Andersen si invola verso la porta cercando l’assist ma una decisiva diagonale di Jacobsen salva la Danimarca. Cinque minuti dopo ci prova Robin van Persie a sbloccare il risultato ma il suo diagonale esce di poco a lato. I danesi controllano bene le offensive orange e provano a colpire in contropiede. Proprio i ragazzi di Morten Olsen trovano il vantaggio a sorpresa al 24′ quando Poulsen si invola sulla fascia e mette al centro trovando il rimpallo olandese che finisce sui piedi di Michael Krohn-Dehli, il quale entra in area, sorprende la difesa orange e buca con un tiro rasoterra un non impeccabile Stekelenburg. L’Olanda accusa il colpo e non riesce a reagire fino al 36′ quando Robben con un tiro mancino colpisce il palo danese. La Danimarca non sta a guardare e prova qualche offensiva senza recare troppi pericoli al reparto difensivo orange. Nel finale ci provano Afellay il cui tiro al 39′ vola alto sopra la traversa e Van Persie che al 43′ tutto solo in area non riesce a superare il portiere Andersen. Si chiude la prima frazione di gioco a Kharkiv con il sorprendente vantaggio della Danimarca firmato Krohn-Dehli, classe 1983 militante nel Brondby.

    Michael Krohn-Dehli in azione © SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages

    SECONDO TEMPO – Parte bene l’Olanda, la prima grande occasione della ripresa capita al solito Van Persie, che al 50′ servito alla perfezione da Sneijder non trova il pallone al momento del tiro da posizione molto favorevole. Un minuto dopo ci riprova l’attaccante dell’Arsenal con un tiro in scivolata parato da Andersen. E’ un assedio vero e proprio quello prodotto dagli olandesi nella fase iniziale del secondo tempo. Ci prova due volte da fuori area Afellay senza andare a segno, prima della botta di Van Bommel mandata in angolo da Andersen. I danesi con un pò di fortuna riescono a mantenere la porta inviolata e provano ad affacciarsi nella metà campo avversaria senza però dare la convinzione di voler affondare il colpo. Al minuto 62 è Robben a cercare il gol del pareggio incornando di testa un cross dalle tre quarti di Sneijder, tuttavia il pallone termina a lato. Al 67′ prima ammonizione dell’incontro assegnata dall’arbitro a Mark van Bommel che poche settimane fa ha lasciato dopo un anno e mezzo il Milan per tornare a giocare in Olanda al Psv. Al 70′ il ct olandese van Marwijk corre ai ripari sostituendo De Jong e Afellay con Van der Vaart e Huntelaar. Il centravanti dello Schalke ha subito l’occasione per risultare decisivo ma tutto solo in area di rigore non riesce a superare il portiere danese Andersen. I due cambi sembrano incidere poco, allora il ct olandese tenta il tutto per tutto all’84’ quando sostituisce il terzino Van der Wiel con Dirk Kuyt. Ma anche quest’ultima mossa disperata risulta poco incisiva visto che nella fase finale di gara i vice campioni del mondo pungono poco e nulla. La partita termina 1-0 in favore dei danesi. Decisivo il gol al 24′ di Krohn-Dehli.

    PAGELLE

    Van Persie 6: Era l’osservato speciale nell’esordio olandese ad Euro 2012. L’attaccante dell’Arsenal però non impressiona più di tanto così come del resto i suoi compagni di squadra. I movimenti prodotti sono quelli visti nell’arco della stagione ma sotto porta l’attaccante olandese delude e non poco perchè da un giocatore come lui ci si aspetta sempre la zampata vincente. Il 6 è di fiducia in vista delle prossime due partite dove il centravanti gunners vorrà rifarsi certamente.

    Sneijder 6,5: Saranno contenti i sostenitori nerazzurri visto che Sneijder ha confermato di essere in netta ripresa. Sarà meno contento lui visto la sconfitta in cui è incappata la sua nazionale. Il numero 10 olandese è stato il migliore per i suoi anche se è ancora lontano dal giocatore ammirato 2 anni fa ai mondiali. I passaggi filtranti però funzionano a meraviglia e i maggiori pericoli per la difesa danese sono nati proprio dai piedi del cecchino.

    Stekelenburg 5: Poco impegnato durante la partita odierna. Unica pecca essersi fatto beffare dal tiro rasoterra di Krohn-Dehli. Decisivo in negativo.

    Willems 5,5: Petro Willems, terzino sinistro classe 1994 in forza al Psv. Tanta corsa e buoni piedi. Fase difensiva da registrare ma considerata l’età giovane può solo che migliorare. Unica nota lieta della sua serata è un nuovo record che lo vede protagonista. Con l’esordio di oggi infatti è diventato il giocatore più giovane (18 anni e 70 giorni) ad esordire agli Europei. Il ragazzo si farà.

    Robben 5: Non è la sua miglior stagione e non lo scopriamo oggi. Ma da un giocatore del suo calibro ci aspettiamo sempre un gol che non arriva per colpa del palo danese che nega a lui la gioia del gol e agli olandesi un pareggio tanto inseguito invano. Da rivedere.

    Krohn-Dehli 7: Voto più alto per il giocatore decisivo della sfida tra Olanda e Danimarca. L’ala del Brondby si dimostra molto concreto nel momento giusto e il suo tiro vincente regala ai danesi più di una possibilità per una qualificazione ai quarti a cui nessuno credeva fino a poche ore fa.

    Eriksen 6: Era il più atteso nella fila danesi. Tuttavia nonostante il risultato positivo e insperato raccolto dai suoi, il trequartista dell’Ajax non si fa notare più di tanto. In effetti la tattica impostata dai danesi non prevedeva tante occasioni per mettersi in mostra ma il talento danese può fare sicuramente di meglio.

    CLASSIFICA GRUPPO B

    SPECIALE EURO 2012

    VIDEO OLANDA-DANIMARCA 0-1 

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  • Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Olanda-Danimarca, inizia il girone di ferro

    Seconda giornata ad Euro 2012. Al via il girone di ferro che vede inserite nel gruppo B di questi Europei Germania, Olanda, Portogallo e Danimarca. Saranno proprio gli olandesi vice campioni del mondo ad aprire le danze sfidando la Danimarca a Kharkiv alle ore 18 in diretta su RaiUno. Arbitro della sfida sarà lo slovacco Damir Skomina.

    Gli orange guidati dal ct Van Marwijk avranno di fronte la cenerentola del gruppo ovvero la Danimarca del ct Morten Olsen. I danesi hanno obiettivamente poche chance di approdare alla fase successiva anche se faranno di tutto per impensierire le tre grandi avversarie. Gli olandesi, vincitori degli europei nel 1988, si attestano come una delle squadre da battere nella rassegna europea iniziata ieri e dovranno fare attenzione alla gara d’esordio odierna visto che le successive due partite del girone saranno molto più probanti. Una curiosità, così come due anni fa ai mondiali africani, l’Olanda avrà di fronte nella gara d’esordio la nazionale danese. I tifosi olandesi sperano però in un epilogo più felice rispetto alla rassegna mondiale di due anni orsono.

    Robin van Persie e Ibrahim Afellay © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    Tra le fila danesi spicca il talentuoso Christian Eriksen, trequartista classe 1992 dell’Ajax, che insieme a Nicklas Bendtner, centravanti in forza al Sunderland, potrebbe creare grossi grattacapi alla difesa dell’Olanda, tutt’altro che imperforabile se si pensa alla coppia centrale formata da Heitinga (Everton) e Bouma (Psv). Tuttavia la vera forza dello scacchiere orange la si intuisce da metà campo in su dove il muro De Jong e Van Bommel copre le spalle al trio Robben, Afellay e Sneijder. A completare il quadro ecco la punta di diamante dell’attacco orange Robin Van Persie, capocannoniere dell’ultima Premier League e pezzo pregiato del mercato europeo. A difendere la porta olandese ci sarà il portierone della Roma Maarten Stekelenburg, che ha giocato da titolare anche il mondiale 2010 perso in finale ai supplementari contro la Spagna. Non solo in campo l’Olanda fa paura anche se diamo uno sguardo alla panchina dove siederanno gente del calibro di Rafael Van der Vaart, Dirk Kuyt e Klaas-Jan Huntelaar (48 gol in 48 presenze stagionali con lo Schalke 04).

    Le due nazionali si sono affrontate in 28 occasioni (23 volte in amichevole). Il bilancio pende dalla parte degli olandesi (12 vittorie) rispetto alle sette vittorie danesi. In nove occasioni le rispettive nazionali si sono divise la posta in gioco. Tuttavia il precedente più importante si è giocato agli Europei del 1992, quando a sorpresa la Danimarca (ripescata pochi giorni prima dell’inizio degli Europei) estromise in semifinale l’Olanda di Van Basten e poi vinse il titolo europeo. L’ultimo precedente in ordine temporale è datato 14 giugno 2010 ai mondiali africani; in quell’occasione gli olandesi si imposero 2-0 grazie all’autorete di Agger e alla rete di Kuyt.

    Le quote Snai chiariscono come l’Olanda sia netta favorita dell’incontro. Infatti la vittoria degli orange è quotata ad 1,60 mentre il pareggio e la vittoria danese sono quotati rispettivamente a 3,60 e 5,75. Il risultato esatto più probabile è il 2-0 quotato a 6,50 mentre  il principale indiziato come primo marcatore della sfida è Robin Van Persie quotato a 5.

    Olanda-Danimarca probabili formazioni

    Olanda (4-2-3-1): Stekelenburg; Van der Wiel, Heitinga, Bouma, Willems; Van Bommel, De Jong; Robben, Sneijder, Afellay; Van Persie. Allenatore: Van Marwijk.

    Danimarca (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Agger, Kjaer, S.Poulsen; Kvist, Zimling; Krohn Dehli, Eriksen, Rommedhal; Bendtner. Allenatore: Olsen.

    SPECIALE EURO 2012

  • Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Euro 2012 Gruppo B, il girone di ferro con Germania, Olanda e Portogallo

    Da molti è considerato come il girone di ferro di questi Campionati Europei 2012. Di sicuro Olanda e Germania avranno storto il naso alla lettura di Portogallo e Danimarca inserite nel loro stesso girone. Sopratutto i lusitani di Cristiano Ronaldo rappresentano una seria minaccia per le ambizioni delle due favorite del Gruppo B, che covano entrambe il sogno della finale. Quali i punti di forza e le debolezze?

    LA STORIA – Da girone di ferro che si rispetti, il blasone delle Nazionali di questo Gruppo si ammira nei 5 successi continentali raccolti nell’arco di 50 anni. Soltanto il Portogallo infatti manca all’appello di questa speciale classifica, mentre Danimarca, Olanda e Germania possono a diritto fregiarsi del titolo europeo. I danesi ottennero un successo quantomeno inatteso nell’edizione del ’92 disputata in Svezia, battendo in finale per 2-0 proprio i tedeschi. Gli orange invece riuscirono a trionfare nell’Europeo dell’88, grazie ad una rosa difficilmente riproponibile nei successivi anni. Trascinati dal giovane Marco Van Basten, senza dimenticare Ruud Gullit e Frank Rijkaard, la Nazionale allenata dal leggendario Rinus Michels sovvertì qualsiasi pronostico fino ad issarsi sul tetto d’Europa battendo in finale per 2-0 l’Unione Sovietica, data da tutti come la favorita del torneo. C’è poi la Germania, fino ad oggi la Nazionale che può contare più successi (3 titoli), due conquistati prima della caduta del muro di Berlino. I tedeschi sono anche la squadra che è arrivata più volte in fondo alla competizione (6).

    OLANDA

    Olanda © ROBIN UTRECHT/AFP/GettyImages

    RIVINCITA – C’è un Mondiale che grida vendetta, un sogno svanito in finale contro la Roja di Del Bosque. Dopo due anni l’Olanda di Bert van Marwijk cerca la rivincita. Talento e classe non mancano di certo alla selezione orange, la quale può contare anche su un’ottima organizzazione di gioco grazie al lavoro del commissario tecnico olandese. Tante stelle brillano nel firmamento orange. Sulla carta, l’unico punto debole dei 23 di van Marwijk appare la difesa, con la coppia centrale Heitinga-Mathijsen non paragonabile, o perlomeno inferiore rispetto alle altre big. Anche nella corsia di sinistra, che verrà occupata con ogni probabilità dall’esperto Bouma (in rampa di lancia c’è il 18enne del Psv Willems), l’Olanda sembra perdere qualcosa rispetto alle grandi d’Europa. Da centrocampo in su però i tulipani fanno paura. Nel 4-2-3-1 di van Marwijk si inseriscono a pennello Mark Van Bommel (capitano della spedizione) e il mediano del City De Jong, senza dimenticare che in panchina siede Kevin Strootman, forse una delle migliori promesse del calcio olandese. Sulla trequarti spazio al nerazzurro Sneijder, con Van der Vaart e Robben sulle fasce. A completare l’attacco atomico degli orange troviamo Robin Van Persie, il cui trasferimento alla Juventus potrebbe diventare la prossima telenovela del calciomercato estivo. Tra le note negative e anche inspiegabili della spedizione olandese di Euro 2012 c’è l’assenza di Siem De Jong, uno dei protagonisti della cavalcata scudetto dell’Ajax di Frank De Boer.

    DANIMARCA

    Christian Eriksen © Dean/Getty Images

    RICCHI E POVERI – Attualmente nel ranking Fifa occupa il 10° posto, appena dietro all’Argentina, davanti a Italia e Francia. Nonostante ciò i danesi non sembrano una Nazionale capace di destare sorprese eclatanti quando inizieranno i Campionati Europei. Se non bastasse un attacco decisamente poco incisivo, con il solo Bendtner ad essere in doppia cifra con la maglia danese (oltre all’eterno Rommedahl), il ct Morten Olsen dovrà fare a meno di Sorensen, il portiere titolare della Nazionale (oltre 100 presenze), a causa di un infortunio alla schiena. Al suo posto dovrebbe giocare Lindegaard (8 presenze quest’anno in Premier League con la maglia del Manchester United). A centrocampo ci vorrà il migliore Eriksen (talento straordinario in forza all’Ajax, seguito negli ultimi tempi anche dal Milan) per far girare tutta la squadra. Anche perché in mezzo al campo la Danimarca è povera di talento (l’altro giocatore più conosciuto è Kvist, mediano dello Stoccarda). In difesa invece il commissario tecnico potrà contare sull’esperienza del capitano Daniel Agger (centrale del Liverpool), al cui fianco dovrebbe giocare Andreas Bjelland, stella del Nordsjaelland (club che quest’anno ha trionfato in Superligaen, la Serie A danese). Salvo sorprese dell’ultima ora quindi Simon Kjaer dovrebbe partire dalla panchina, pagando di fatto la disastrosa stagione con la maglia della Roma. Infine una curiosità: nella rosa dei 23 convocati figurano tre Poulsen. C’è Simon (terzino sinistro dell’Az), Christian (centrocampista dell’Evian e vecchia conoscenza del calcio italiano avendo militato nella Juve, famoso sopratutto per essere stato sputato da Francesco Totti agli Europei del 2004), e Jakob (centrocampista del Midtjylland). Tre Poulsen ma nessuna parentela fra loro.

    GERMANIA 

    Ozil, Gomez e Muller © ROBERT MICHAEL/AFP/GettyImages

    FAVORITI – Volendoci sbilanciare diamo i tedeschi favoriti per il successo finale. Ormai il processo di maturazione intrapreso in questi quattro anni (dagli Europei del 2008 fino ai Mondiali di Sudafrica). La rosa non presenta apparenti punti deboli. L’unico punto debole potrebbe essere rappresentato dalla corsia di destra occupata da Jerome Boateng, il fratello del rossonero Prince. Rispetto alle altre big della rassegna continentale, la Germania è la Nazionale con l’età media più bassa. E la giovane età non deve ingannare, dal momento che giocatori come Ozil, Kroos, Muller, Badstuber, hanno alle spalle già un’esperienza internazionale importante. Molti di loro infatti giocano titolari nei grandi club d’Europa, come Real e Bayern Monaco. Altri calciatori come Klose e Lahm non fanno altro che accrescere ulteriormente il carisma della Nazionale teutonica. In nessun altra squadra troviamo una coppia centrale di centrocampo come quella formata da Toni Kroos e Schweinsteiger (ricordando che in panchina c’è un certo Khedira), che unisce potenza e qualità tecnica, due pregi che ritroviamo sia in difesa che in attacco, con il ballottaggio tra Klose e Muller che dovrebbe essere vinto dal giocatore della Lazio, in molte occasioni preferito dal commissario tecnico Low al panzer del Bayern. A consegnare ulteriore qualità alla manovra tedesca ci sarà poi il fantasista del Real Mesut Ozil, oltre che il gioiellino del Borussia Mario Goetze. Un altro tassello fondamentale dello scacchiere tedesco è dato dalla presenze in porta di Manuel Neuer, ovvero uno degli estremi difensori più forti d’Europa, dietro forse soltanto al “nostro” Gigi Buffon. Infine non è da sottovalutare nemmeno lo stato psicologico in cui versa attualmente la Nazionale tedesca. Se da una parte si potrebbe pensare che molti dei giocatori tedeschi in rosa siano ancora sotto schok per la finale persa contro il Chelsea nella finale di Champions League, dall’altra la stessa debacle in Coppa Campioni potrebbe essere la molla decisiva per spingere l’orgoglio dei calciatori di Low a voler vincere ad ogni costo questo Europeo.

    PORTOGALLO

    Cristiano Ronaldo © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/GettyImages

    ETERNA INCOMPIUTA – Quando si parla di Portogallo non si può non citare il classico luogo comune che circonda da anni la Nazionale lusitana. Tanto talento quanta poca concretezza davanti, senza un bomber che sappia far fare il salto di qualità all’intero movimento portoghese. La Pantera Eusebio è ora un lontano ricordo. In Ucraina e Polonia ci saranno i soliti noti, ovvero Helder Postiga e Hugo Almeida, calciatori che hanno messo insieme 30 gol in 100 presenze totali, dando un apporto ridicolo durante le fasi finali dei tornei più importanti (Mondiali ed Europei). Ogni anno c’è il punto interrogativo di Cristiano Ronaldo. A livello individuale è uno dei migliori al mondo, ma non è mai riuscito da solo a trascinare il proprio Paese al successo. Per la verità c’è andato vicino nel 2004, quando nell’Europeo di casa il Portogallo riuscì nell’impresa di arrivare per la prima volta in finale per poi perdere contro la Grecia. Una motivazione in più quest’anno è data dalla possibilità di vincere il Pallone d’Oro, approfittando del fatto che il Barca di Messi non ha vinto né Liga e né Champions. Tanto talento dicevamo, Cristiano Ronaldo e Nani sulle fasce ne sono un esempio pratico, senza dimenticare che a centrocampo ci sono Moutinho e Miguel Veloso, coadiuvati dalla forza fisica di Raul Meireles. In difesa il ct Paulo Bento (in carica dal 2010), potrà contare sul blocco Real, con il discusso Pepe in posizione centrale e Fabio Coentrao sulla corsia di sinistra. Le chances del Portogallo di superare il girone sono concentrate in gran parte sull’esito della sfida contro l’Olanda (considerando la Germania un gradino sopra le altre). Se Cristiano Ronaldo e Nani riusciranno a prendere in mano la squadra e spingerla alla vittoria contro gli orange, probabilmente i lusitani continueranno la loro avventura agli Europei.

    SPECIALE EURO 2012

    ANALISI GRUPPO A
    ANALISI GRUPPO C
    ANALISI GRUPPO D

  • Inter, assalto a Lucas se sfuma Lavezzi

    Inter, assalto a Lucas se sfuma Lavezzi

    Ezequiel Lavezzi e l’Inter sembrano essere sempre più distanti. L’accordo tra i nerazzurri e il Napoli sul fronte Goran Pandev toglie la contropartita più gradita ai partenopei nell’affaire Lavezzi. Ecco quindi che la società nerazzurra prepara il piano B come Brasile o per meglio dire il piano Lucas Rodrigues, centrocampista classe 1992 del San Paolo e della nazionale brasiliana. L’Inter lo tiene d’occhio da parecchi mesi e i più attenti ricorderanno che nell’ultima sessione di mercato i nerazzurri volarono in Brasile per sondare il terreno con il giocatore e la società paulista. L’Inter a gennaio offrì 18 milioni di euro al San Paolo ma il club brasiliano declinò l’offerta ritenuta troppo bassa. Tuttavia gli agenti interisti strinsero buoni rapporti con l’entourage del giocatore assicurandosi per il futuro una sorta di corsia preferenziale.

    Lucas Rodrigues Moura da Silva in azione © ANTONIO SCORZA/AFP/Getty Images

    Non a caso sul talento brasiliano ci sono squadre del calibro di Real Madrid e Chelsea. Proprio Josè Mourinho sabato scorso è stato avvistato ad Amburgo (per visionare il brasiliano) in occasione dell’amichevole tra Brasile e Danimarca (vinta dai verdeoro 3-1) nella quale Lucas ha giocato titolare ma non ha impressionato. Il tecnico portoghese ex Inter è molto interessato all’esterno d’attacco del San Paolo anche perchè per adesso sembra difficile per il suo Real Madrid arrivare all’altro talento di nazionalità brasiliana Neymar, bloccato dal Santos. L’Inter è vigile su Lucas e potrebbe puntare proprio su di lui nel caso non vada in porto l’operazione Lavezzi e nel caso venisse ceduto ad una bella cifra Wesley Sneijder, che nelle ultime ore viene accostato al Manchester City di Roberto Mancini.

    Inoltre le ultime prestazioni del brasiliano non sono state convincenti sia con la maglia del Brasile (ieri nell’amichevole Usa-Brasile 1-4 Lucas ha giocato solo gli ultimi 5 minuti) sia con la maglia del San Paolo; a tal motivo il prezzo del suo cartellino sta subendo un grosso calo e i nerazzurri potrebbero affondare il colpo.

    VIDEO – ALCUNE GIOCATE DI LUCAS RODRIGUES

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  • Sneijder, rispunta il Manchester City

    Sneijder, rispunta il Manchester City

    E’ ancora incerto il futuro dell’olandese Wesley Sneijder, numero 10 dell’Inter di Massimo Moratti. Infatti nonostante le rassicurazioni arrivate per bocca dello stesso olandese circa la sua permanenza in nerazzurro, nelle ultime ore il Manchester City di Roberto Mancini starebbe pensando proprio al cecchino olandese come rinforzo importante in vista della prossima stagione dove i Citizens difenderanno il titolo in Premier League e vorranno recitare un ruolo da portagonista nella massima competizione europea. Uno degli obiettivi del Mancio era Eden Hazard, talentuoso belga accasatosi al Chelsea nelle ultime ore.

    Sfumato l’acquisto dell’ex Lille, la società dello sceicco Mansour è costretta a rivedere i propri obiettivi. Il primo nome della lista Citizens è quello di Robin Van Persie, attaccante dell’Arsenal capocannoniere nell’ultima Premier League con 30 reti. Sul fortissimo centravanti olandese vi è anche la Juventus ma per adesso il numero 10 dell’Arsenal è più propenso ad approdare al City soprattutto per via dei 2 milioni di ingaggio annui che percepirebbe in più approdando in terra inglese.

    Wesley Sneijder © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Capitolo Van Persie a parte, il prossimo obiettivo della società campione d’Inghilterra potrebbe essere proprio il cecchino olandese Sneijder, reduce da due stagioni sottotono all’Inter anche se ad onor del vero dobbiamo ricordare il grande feeling nato in pochi mesi tra il nuovo allenatore nerazzurro Andrea Stramaccioni e l’ex Real Madrid. Il City tuttavia secondo il Daily Mail sembrerebbe intenzionato a mettere sul piatto ben 35 milioni di euro, cifra difficile da rifiutare per l’Inter che potrebbe reinvestire parte di questi soldi per rilanciare la sua offerta per Ezequiel Lavezzi. Tanti intrecci possibili e che potrebbero mettere la parola fine all’avventura nerazzurra dell’olandese.

    Intanto Wesley Sneijder è concentrato in vista di Euro 2012 dove la sua Olanda proverà l’assalto al trono d’Europa. Proprio gli Europei, che inizieranno il prossimo 8 giugno, saranno una vetrina importante per il trequartista olandese e non solo. Chissà che un’eventuale Europeo giocato ad alti livelli faccia salire vertiginosamente il cartellino dell’ex Real Madrid con l’Inter pronta a fare cassa. D’altronde i tifosi interisti sono recentemente abituati a cessioni illustri vedi Balotelli ed Eto’o nelle ultime due sessioni del mercato estivo. Ma stavolta un’ipotetica cessione illustre potrebbe portare in dote non solo tanti soldi ma soprattutto un degno sostituto. Lavezzi?

  • L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter sbarca in Indonesia, il programma della tournée

    L’Inter è sbarcata in Indonesia nella giornata di ieri ed è stata accolta con grande entusiasmo dai tifosi asiatici. In mattinata i ragazzi di Andrea Stramaccioni sono scesi in campo al Gelora Bung Karno di Giacarta per il primo allenamento in terra asiatica, allenamento terminato con una partitella dieci contro dieci che ha regalato tanti goal ai tifosi presenti sugli spalti. In goal il solito Diego Milito, reduce da una stagione molto prolifica a livello personale grazie alle 24 reti segnate nella Serie A 2011/2012.

    Domani prima amichevole per l’Inter che affronterà una selezione composta da U23 e top player del campionato locale. Sabato 26 maggio invece è in programma la seconda ed ultima amichevole che vedrà l’Inter affrontare la nazionale maggiore indonesiana. Entrambe le amichevoli verranno trasmesse su Inter Channel (canale 232 Sky) e saranno visibili anche ai non abbonati. Questa avventura asiatica frutterà alla squadra di Massimo Moratti 2,5 milioni di euro ma oltre agli introiti è importante la crescita del marchio Inter in un mercato come quello asiatico che conta quasi 15 milioni di fans nerazzurri.

    Philippe Coutinho © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Non è partito con i campagni il portiere Julio Cesar che deve recuperare ancora i problemi fisici che lo hanno afflitto in più riprese nell’ultima stagione. Al suo posto è partito per l’Indonesia il portiere della primavera Davide Di Gennaro. Chi si gioca tanto in questa tournèe asiatica è Philippe Coutinho, reduce dall’esperienza in prestito all’Espanyol (5 reti in 15 presenze) e desideroso di convincere Stramaccioni. Stesso discorso anche per il terzino destro Jonathan, tornato dal prestito al Parma il brasiliano è chiamato a confermare i miglioramenti evidenziati nell’avventura parmense. Altro assente in Indonesia è Wesley Sneijder, mostratosi rigenerato dalla cura Stramaccioni e pronto a continuare la sua avventura in nerazzurro. Il numero 10 interista è in ritiro con la sua Olanda in vista di Euro 2012 e ieri sera è sceso in campo ed ha giocato i primi 45 minuti nell’amichevole tra Bayern Monaco e Olanda che ha visto prevalere 3-2 i finalisti della Champions League 2011/2012.