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  • Inter forse era meglio provinciale… Il Siena sbanca San Siro

    Inter forse era meglio provinciale… Il Siena sbanca San Siro

    Niente da fare per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Per la prima volta nella sua storia il Siena sbanca San Siro con 2 gol negli ultimi 15 minuti ad opera di Vergassola e Valiani. Il tabù San Siro persiste e inizia a prendere le sembianze di un incubo per i nerazzurri, che nonostante un buon inizio di partita non riescono a infilare la difesa senese soprattutto per la prestazione maiuscola del portiere Pegolo. Alla distanza gli uomini di Stramaccioni cominciano a sentire la stanchezza del giovedì di Europa League e vengono punti per 2 volte in contropiede da un Siena alla prima vittoria in campionato. Il pubblico di San Siro a fine partita non risparmia i fischi alla squadra così come la faccia di Massimo Moratti non è di quelle che possono lasciare tranquillo l’ambiente interista.

    LA PARTITA – Inter-Siena inizia con una notizia. Dopo 4 anni Javier Zanetti si siede in panchina per scelta tecnica, cosa che non accadeva dai tempi di Josè Mourinho. La partita inizia con ritmi blandi e il Siena che cerca di coprire più spazi possibili al trio d’attacco nerazzurro Cassano-Sneijder-Milito. A metà ripresa inizia il forcing dell’Inter, che a più riprese scalda i guantoni di uno strepitoso Pegolo con Sneijder e Guarin. Il Siena però si difende bene e prova a sprazzi a ripartire veloce in contropiede. Le occasioni migliori però le ha l’Inter con Sneijder che si addormenta solo davanti al portiere servendo malamente Milito e con Ranocchia che di testa si vede parare splendidamente il suo tentativo.

    Cosmi e il Siena fanno festa © Claudio Villa/Getty Images

    Nel secondo tempo i buoni propositi nerazzurri cominciano a spegnersi e il segnale più evidente è la sostituzione di uno spento Guarin che lascia il posto a Ricky Alvarez. L’argentino ha un buon impatto sulla partita ma il suo ingresso indebolisce il centrocampo interista che con il passare del tempo perde consistenza e consente al Siena di operare numerosi contropiedi. Al 74′ il Siena passa in vantaggio grazie a Simone Vergassola che sfrutta al meglio un errore in fase difensiva di Juan Jesus. L’Inter incassa il colpo e rischia di capitolare pochi minuti dopo se non fosse per il salvataggio di Handanovic sul colpo di testa di Calaiò. Nel finale Stramaccioni prova il tutto per tutto inserendo Coutinho al posto di Gargano e il giovane Livaja al posto di uno sterile Cassano, ma i cambi non fanno altro che peggiorare l’equilibrio presunto della squadra. Ecco allora che il Siena manda i titoli di coda della partita con il neo entrato Valiani che di testa a porta vuota sigla il raddoppio servito benissimo da Sestu. Per il Siena di Cosmi prima vittoria stagionale e ultimo posto in classifica a -1 in virtù del -6 di penalizzazione. L’Inter dal canto suo resta ferma a quota 6 in classifica confermando di non saper più vincere davanti al proprio pubblico.

    LE PAGELLE DI INTER-SIENA

    Pegolo 7,5: La prima vittoria stagionale per il Siena nasce dalle sue prodezze. Nel primo tempo è prodigioso in più occasioni dimostrandosi un’autentica saracinesca.

    Vergassola 7: Tanta quantità al servizio della squadra di Cosmi. Sigla l’1-0 con estrema freddezza.

    Calaiò 6,5: Il Siena sbanca San Siro ma lui non segna. Tuttavia è sempre fondamentale il suo apporto alla squadra, che raggiunge una vittoria importante e storica.

    Ranocchia 6,5: Nonostante i 2 gol presi, il difensore nerazzurro si rende autore di una buona prova confermando il buon momento di forma palesatosi con il Torino. Nel primo tempo Pegolo gli nega la gioia del gol.

    Juan Jesus 5: Il difensore brasiliano dopo l’ottima prova con il Torino sbaglia poco e nulla fino al 70′. Poi commette 2 errori da cui nascono i gol senesi. Bilancio non troppo positivo.

    Handanovic 6,5: Non può nulla sui gol presi. Salva splendidamente nel finale sul colpo di testa di Calaiò. Almeno lui lì dietro è una sicurezza.

    Guarin 5: Il centrocampo nerazzurro non può prescindere da lui, ma oggi in campo non era lui. Numerosi errori in fase di impostazione. Evidentemente affaticato, Stramaccioni lo risparmia nella ripresa.

    IL TABELLINO DI INTER-SIENA

    Inter (4-3-1-2): Handanovic 6,5; Nagatomo 5,5, Ranocchia 6,5, Juan Jesus 5, Pereira 5,5; Guarin 5 (10′ st Alvarez 5,5), Gargano 5 (35 st Coutinho 6), Cambiasso 5,5; Sneijder 5,5; Milito 6, Cassano 6 (40′ st Livaja sv). Panchina: Castellazzi, Belec, Zanetti, Silvestre, Samuel, Jonathan, Bianchetti, Chivu, Duncan. Allenatore: Stramaccioni
    Siena (3-4-2-1): Pegolo 7,5; Neto 6,5, Paci 6,5, Felipe 6,5; Angelo 6, Vergassola 7, D’Agostino 6,5 (9′ st Rodriguez 6), Del Grosso 6; Zè Eduardo 6 (33′ st Valiani 6,5), Rosina 6,5 (41′ st Sestu 6,5); Calaiò 6,5. Panchina: Farelli, Marini, Dellafiore, Martinez, Rubin, Verre, Paolucci, Bogdani. Allenatore: Cosmi

    VIDEO GOL INTER-SIENA

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  • Inter-Siena, Stramaccioni vuole sfatare il tabù San Siro

    Inter-Siena, Stramaccioni vuole sfatare il tabù San Siro

    Dopo il rocambolesco pareggio con il Rubin Kazan in Europa League l’Inter di Andrea Stramaccioni si prepara per sfidare a San Siro alle ore 15 il Siena di Serse Cosmi. I nerazzurri si presentano alla sfida con i senesi con 2 vittorie ottenute in trasferta (Pescara e Torino) e una sconfitta casalinga rimediata dalla Roma di Zeman. Dal canto suo il Siena è a caccia di punti pesanti per risalire la classifica che lo vede ultimo a -4 in virtù di una penalizzazione di -6 e soli 2 punti rimediati nelle prime 3 giornate del campionato.

    Tabù San Siro – Con il Siena l’Inter proverà a sfatare il tabù San Siro. Infatti i nerazzurri nelle 4 uscite casalinghe stagionali hanno rimediato 2 pareggi e 2 sconfitte frutto di 5 gol fatti e ben 9 subiti. Numeri allarmanti che differiscono dal rendimento in trasferta degli uomini di Stramaccioni. Lontano da San Siro Zanetti e compagni hanno vinto 4 partite su 4, con un bottino di 10 gol fatti e 0 subiti. I numeri non mentono ed evidenziano una certa difficoltà dell’Inter nel giocare in casa, dove bisogna imporre il proprio gioco senza perdere le distanze tra i reparti. Nella conferenza stampa di ieri Stramaccioni ha ribadito che la squadra sta lavorando per riuscire ad esprimersi al meglio davanti al pubblico di casa con l’augurio che la partita odierna ponga fine a questo tabù. Per il tecnico romano il tabù San Siro è più per i numeri che per l’andamento delle partite, tuttavia oggi alla quinta uscita casalinga stagionale è vietato sbagliare onde evitare di perdere terreno dalla vetta del campionato.

    Cassano&Sneijder © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages

    Per quanto concerne l’undici nerazzurro che scenderà in campo quest’oggi è molto probabile che in attacco giochino Sneijder e Cassano dietro Milito. Capitan Zanetti dovrebbe riposare, con Nagatomo schierato a destra in difesa e Alvaro Pereira a sinistra. La coppia di centrali difensivi sarà composta da Ranocchia e Juan Jesus, che bene hanno fatto nell’ultima di campionato a Torino. A centrocampo l’Inter non può prescindere dal suo guerriero Fredy Guarin, affiancato da Gargano e Cambiasso. Nel Siena Cosmi si affida in attacco a Calaiò, supportato da Valiani e Rosina; in difesa rientra Felipe che affiancherà Neto e l’ex Novara Paci mentre a centrocampo possibile panchina per Gaetano D’Agostino a vantaggio dell’uruguaiano Rodriguez.

    PRECEDENTI E QUOTE – Inter e Siena si affronteranno oggi per la 17esima volta, nei 16 incontri precedenti (tutti in Serie A) il bilancio pende nettamente dalla parte dei nerazzurri, vincitori in ben 12 occasioni. Il Siena non ha mai battuto l’Inter nella sua storia, in particolare a San Siro ha perso 6 degli 8 match disputati, uscendo indenne solo in 2 occasioni con 2 pareggi (stagione 2005/2006 e 2007/2008). I bookies nonostante il tabù San Siro danno fiducia all’Inter, la cui vittoria viene quotata a 1.40. Il pari è bancato 4 volte la posta mentre il colpaccio dei senesi è quotato a 8,50.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-SIENA

    INTER (4-3-2-1): Handanovic, Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Pereira, Gargano, Guarin, Cambiasso, Sneijder, Cassano, Milito.

    Panchina: Castellazzi, Jonathan, Silvestre, Samuel, Bianchetti, Chivu, Zanetti, Duncan, Alvarez, Coutinho, Livaja. Allenatore: Stramaccioni

    SIENA (3-4-2-1): Pegolo, Felipe, Paci, Neto, Angelo, Vergassola, Rodriguez, Del Grosso, Rosina, Valiani, Calaiò.

    Panchina: Farrel, Contini, Martinez, Rubin, Bolzoni, Mannini, Verre, D’Agostino, Sestu, Zè Eduardo, Paolucci, Bogdani. Allenatore: Cosmi

  • Moratti elogia l’Inter e il Wesley Sneijder furioso

    Moratti elogia l’Inter e il Wesley Sneijder furioso

    Dopo la vittoria nel posticipo di ieri sera contro il Torino, in casa Inter è tempo di smorzare le polemiche sorte in conseguenza al malumore di Wesley Sneijder a seguito della sostituzione che lo ha visto protagonista al minuto 66, per lasciar spazio ad Antonio Cassano, autore del secondo gol che ha permesso di concludere la gara in porto con maggiore tranquillità. Il Wesley Sneijder furioso, infatti, è stato l’unica nota stonata della serata domenicale per i nerazzurri e, dunque, nella giornata odierna la questione è stata affrontata sia dal presidente Moratti che dal tecnico Stramaccioni, con la “chiosa finale” del giocatore stesso, per mezzo di un messaggio su Twitter.

    Wesley Sneijder in campo contro il Torino | © Claudio Villa/Getty Images

    Andando a ritroso, è bene ricordare come – al momento della sostituzione – l’olandese sia apparso visibilmente molto contrariato nei confronti del tecnico Stramaccioni, anche se lo stesso mister nerazzurro già nel dopo partita ha provato ad usare parole inequivocabilmente all’insegna della diplomazia, sottolineando come “sia normale che un giocatore come Wesley voglia finire tutte le partite”, motivando la sua decisione di sostituirlo facendo riferimento ai ravvicinati impegni in Nazionale che avevano visto impegnato l’olandese nella settimana precedente.

    In vista del probabile “confronto” ad Appiano tra il tecnico e l’olandese, il presidente Massimo Moratti concorda con la linea “diplomatica” di Stramaccioni, precisando che l’eventuale malumore del fantasista olandese dev’essere letto in maniera positiva, affermando come “sia un bene che si arrabbi”, leggendo tale nervosismo come sintomo del grande attaccamento alla squadra da parte del calciatore, concordando con l’approccio adottato dal tecnico romano che, secondo il Presidente nerazzurro, “ci sa fare con i giocatori” e che, dunque, merita fiducia nelle sue scelte sulla gestione del gruppo.

    Ad ulteriore conferma che l’episodio-polemico sia già rientrato, alle parole del tecnico Stramaccioni e del Presidente Moratti, si associano quelle del diretto interessato, ossia lo stesso Wesley Sneijder, che ha voluto “gettare acqua sul fuoco”, con un Twit molto chiaro e conciso, focalizzandosi sull’importanza del risultato ottenuto ieri contro i granata e precisando che la sua reazione sia stata innescata esclusivamente dalla voglia di giocare “tutte le partite fino in fondo”, e smentendo ogni tipo di problema con il suo allenatore, con la consapevolezza che gli impegni stagionali saranno numerosi, a partire dalla prossima partita di Europa League, in programma giovedì contro il Rubin Kazan, a San Siro.

    Le parole “distensive” saranno confermate dai fatti?

  • Inter provinciale, Stramaccioni furioso con la stampa

    Inter provinciale, Stramaccioni furioso con la stampa

    Provinciali è la parola della discordia della settimana. Al banco degli imputati siede l’Inter, rea di aver ‘palleggiato’ sin troppo, giocando in orizzontale e difendosi con il baricentro basso, in attesa di sfruttare le ripartenze, lasciando in qualche modo intendere di non voler imporre il proprio gioco contro il Torino. L’analisi della partita dei nerazzurri invece mostra come l’Inter abbia sicuramente dovuto adattarsi al modulo molto offensivo di Ventura, e abbia reagito molto bene all’impatto con il match in trasferta, considerando anche la nuova accoppiata di centrali Juan Jesus e Ranocchia che hanno di fatto giocato una partita praticamente perfetta. Stramaccioni nelle vesti di avvocato nerazzurro ha difeso a spada tratta la prestazione dei suoi, rimandando al mittente le accuse di gioco da provinciale, e aggiungendo come prima di parlare male dell’Inter sia necessario ‘sciacquarsi la bocca’.

    Queste le parole del tecnico nerazzurro in risposta a precise puntualizzazioni nella trasmissione Mediaset Premium:

    “Prima di darci dei provinciali e prima di parlare dell’Inter bisogna contare fino a 100 e sciacquarsi la bocca. Io mi sento molto interista, forse il fatto che facciamo bene a qualcuno non va giù. Mi sento di rappresentare anche i tifosi dell’Inter essendone l’allenatore e certe cose non posso tollerarle”.

    Andrea Stramaccioni © Claudio Villa Getty Images Sport

    Giocare con un’unica punta avrà sicuramente fatto vedere un’Inter meno pericolosa, ma al tempo stesso ha permesso di incassare gol e di subire il gioco degli avversari, con una o massimo due sole occasioni nitide concesse ai granata. A questo punto, e considerando come la trasferta di Torino non fosse affatto un affare semplice, (granata che non avevano ancora subito nemmeno una rete), giudicare provinciale una sqaudra che porta a casa i tre punti, con un 2 a 0 che non concede molte repliche sa veramente di attacco mediatico vero e proprio. Nello stessa giornata calcistica in cui il Milan votato allo scudetto perde in casa contro una buona Atalanta, e la Roma che solo una settimana fa sembrava essere la più bella squadra delle Serie A, perde una partita in due minuti, facendosi rimontare dal Bologna su quale squadra ricadono le polemiche e i giudizi più negativi? Risposta facile: Inter.

    Forse proprio per questo motivo è lecito che lo stesso Stramaccioni, sia stufo di sentire critiche eccessive e lodi altrettanto eccessive dopo una vittoria o uno sconfitta. Manca un metro di giudizio coerente che di fatto rende ultimamente il regno del giornalismo sportivo un’altalena di giudizi incomprensibili.

    Nemmeno citato oggi sui giornali la scelta (per altro azzeccatissima) di togliere un trequartista come Sneijder per inserire una punta di ruolo come Antonio Cassano, quasi a voler lanciare un segnale sull’1 a 0, indicando di attaccare e voler vincere la partita. Questo sicuramente non è giocare da provinciale, come lo stesso cambio di Jonathan, per inserire al posto del difensore un centrocampista offensivo come Alvarez. Forse qualcuno a Mediaset Premium si aspettava un’Inter modello Barcellona, con posseso palla superiore al 65%, e con una media tiri da Liga Spagnola, dimenticando che il Torino di Ventura nonostante la promozione nella serie maggiore rappresenti un’insidia pericolosissima per qualsiasi squadra.

    Dopotutto oggi a far notizia non è la vittoria dell’Inter, ma l’arrabbiatura di Sneijder e lo ‘spogliatoio polveriera’ nerazzurro pronto a saltare da un momento all’altro. Ieri per Cassano, oggi Sneijder. Si attendono nuove bufale dal mondo dei professionisti della cosi tanto cara ‘prostituzione intellettuale’.

  • Torino-Inter 0-2, le pagelle. Milito e Cassano stendono i granata

    Torino-Inter 0-2, le pagelle. Milito e Cassano stendono i granata

    Serviva una prova della riscossa e l’Inter a Torino stende la squadra granata di Ventura grazie a un 2 a 0 firmato da Milito e Cassano. Buona la prova dei nerazzurri, soprattutto in fase difensiva grazie alla nuova accoppiata difensiva Juan Jesus, Ranocchia che hanno praticamente annullato ogni velleità di segnare degli attaccanti del Torino. Inter che davanti si mostra cinica e spietata tramutando in gol forse le due uniche vere e proprie palle gol concesse, ritrovando il sorriso con un Cassano che aumenta il suo bottino personale con 6 gol messi a segno verso i granata. Stramaccioni sorride e gongola in vista della prossima partita di Europa League. Le nubi sono all’orizzonte, il sole splende su Torino.

    LA PARTITA

    Stramaccioni decide di cambiare, cercando di limitare il passivo troppo elevato subito nelle ultime uscite, scegliendo un 4-4-1-1 con Milito unica punta e lanciando sin dal primo minuto Juan Jesus come centrale difensivo. Ancora in mediana Pereira, e sulle corsie difensive spazio a Nagatomo e Jonathan. Ventura dal canto suo conferma il suo 4-2-4 classico.

    Diego Milito e Antonio Cassano © Claudio Villa Getty Images Sport
    La partita parte al piccolo trotto, con ritmi bassi e poche azioni degne di nota per la noia dei tifosi. Solo una fiammata di Milito al quindicesimo minuto accende gli animi dei nerazzurri: l’attaccante argentino prova una conclusione al volo da fuori area, calciando di potenza e precisione al tempo stesso, trovando l’angolino basso e portando i suoi in vantaggio con un gol bellissimo. La reazione del Torino è poca cosa, e la partita torna sui ritmi iniziali, con le squadre che pur accelerando il gioco difficilmente riescono a creare azioni pericolose. Primo tempo che si chiude con l’Inter in vantaggio dopo 3 minuti di recupero. Da segnalare un problema alla spalla per Jonathan a seguito di uno scontro gioco.

    Nella ripresa è infatti il brasiliano a lasciare il campo per un rientro importante come quello di Ricky Alvarez, a lungo assente dai campi da gioco dopo l’infortunio dello scorso anno. Stramaccioni fa scalare Pereira in difesa a sinistra, con Nagatomo sul versante opposto e Alvarez in mediana a sinistra. L’Inter acquista di qualità con questa mossa e si affaccia più volte pericolosamente nei pressi dell’area di rigore granata. Ventura si gioca le sue carte togliendo al 15’ sia Stevanovic che Sgrigna e inserendo Cerci e Meggiorini. Spreca l’occasione della vita il Torino al ventesimo, su una ripartenza velocissima con Bianchi che servito da Meggiorini calcia forte ma troppo centrale colpendo Handanovic in pieno. Stramaccioni poco toglie Sneijder inserendo Cassano, con l’olandese visibilmente infastidito dalla sostituzione. Il Torino spinge fortissimo abbassando la testa e sfruttando la freschezza di Meggiorini e Cerci che sulle fasce hanno moltissimo spazio. L’Inter è brava a tenere botta e quando le forze del Toro scemano, gli uomini di Stramaccioni fanno male ai granata con il colpo del ko firmato Cassano, che servito da Alvarez, lascia scorrere la palla elude la difesa di Masiello e batte Gillet per la rete del 2 a 0.

    Pagelle Torino Inter

    Ogbonna 6 Dopo la partita contro la nazionale dimostra di avere moltissima personalità, chiudendo quando può e ripartendo palla al piede con la licenza di calciare anche in porta.

    Masiello 5,5 Si perde un po’ troppo facilmente l’uomo sul velo di Miltio, lasciando Cassano indisturbato sulla rete del 2 a 0.

    Stevanovic 5 Sarà che vuole dimostrare tutto e subito contro la sua ex squadra, ma fatto sta che stasera non gliene riesce mezza e va a riposo sostituito da Ventura. Deludente

    Bianchi 5,5 Si trova un cliente scomodo come Juan Jesus che gli chiude tutte le porte in faccia. L’unica occasione buona la spara sul ginocchio di Handanovic.

    Juan Jesus 7,5 Alla faccia dell’inesperienza. 20 anni e non sentirli. Dirige il reparto arretrato con la sicurezza di un veterano e non sbagli un colpo. Saracinesa. Il maestro Thiago Silva in nazionale ha raccolto il suo erede.

    Ranocchia 7 Stesso discorso per Juan Jesus, per un Ranocchia ritrovato dopo la scorsa stagione non proprio esaltante. Stasera si fa carico delle sue responsabilità e diventa il leader nerazzurro della difesa interista.

    Cassano 6,5 Fantantonio torna a segnare, dimostrando come il Torino sia una delle sue vittime preferite. Protezione palla e gol sono ormai il suo marchio di fabbrica

    Milito 7 Il Principe è spietato. Tocca un pallone davanti e lo tramuta in gol realizzando una rete bellissima e al tempo stesso difficile dai 25 metri, infilando un incolpevole Gillet.

    TORINO:Gillet 5,5, Darmian 6, Glik 6, Ogbonna 6, Masiello 5,5, Brighi 6, Gazzi 5,5, Stevanovic 5 (dal 57’ Cerci 5,5), Sgrigna 5,5 (dal 57’ Meggiorini 5,5), Bianchi 5,5, Santana 5. All. Ventura

    INTER :Handanovic 6,5; Jonathan 5,5 (45’ Alvarez 6,5), Ranocchia 7, Juan 7,5, Nagatomo 6; Zanetti 6,5,
    Cambiasso 6, Guarin 6,5 (80’ Gargano), Pereira 6; Sneijder 6 (65’ Cassano 6,5); Milito 7.

    Video Gol e Highlights Torino Inter
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  • Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    Inter-Vaslui, Stramaccioni lancia Coutinho e Juan Jesus

    L’Inter di Stramaccioni, dopo aver vinto e convinto nella prima stagionale contro il Pescara, torna in casa propria a San Siro, davanti al suo pubblico per affrontare nel match di ritorno dei playoff di Europa League il Vaslui. Forti del risultato dell’andata, con cui i nerazzurri si sono imposti per 2 a 0, gli uomini di Strama, non vorranno certamente ripetere la pessima figuraccia rimediata proprio a Milano contro l’Hadjuk di Spalato. Sarà certamente una serata particolare, piena di nostalgia e con un pizzico di amaro in bocca per due grandi giocatori che dopo aver fatto grande l’Inter salutano i colori nerazzurri: in primis Julio Cesar che dopo aver trovato l’accordo con il Qpr, ha espressamente richiesto di salutare i suoi tifosi a San Siro, e poi Maicon che nonostante sia stato convocato per il match di stasera, ha trovato la base d’intesa per trasferirsi alla corte di Mancini con la nuova maglia del Manchester City.

    Philippe Coutinho © STRINGER AFP
    INTER- Via i due colossi della grande Inter del Triplete, Stramaccioni ha completamente ridisegnato la sua nuova rosa, ma nel dettaglio in questo match si trova in seria difficoltà vista la penuria di giocatori in mediana. Gli unici disponibili infatti saranno proprio Cambiasso, Guarin, Sneijder, e capitan Zanetti. Tra i pali, vista l’ottima prova di Pescara e la sicurezza dimostrata, è confermatissima la presenza di Castellazzi, che avrà di fronte a sé un linea difensiva classica a quattro uomini. Riposo precauzione per Ranocchia, con Samuel pronto a subentrare per formare una coppia tutta argentina con Silvestre, e sulle fasce spazio dal primo minuto al debuttante Juan Jesus a sinistra (facendo riposare Nagatomo) e Jonathan al posto del partente Maicon. In mediana zero dubbi con Cambiasso, Guarin e Zanetti nella linea a tre, con Sneijder e uno tra Coutinho e Cassano per affiancare l’olandese alle spalle dell’unica punta Palacio, concedendo in questo modo un turno di riposo a Milito. Possibile anche lo slittamento di Coutinho sulla trequarti con Cassano che in questo caso andrebbe ad affiancare Palacio come seconda punta effettiva.

    VASLUI- La squadra di mister Sumudica dovrebbe confermare quanto mostrato nel match casalingo dell’andata con un 4-2-3-1 o un 4-4-1-1 per arginare le offensive nerazzurre e riuscire ad affondare i colpi giusti durante le ripartenze. Davanti al portiere Coman agirà la coppia di centrali formata da Celeban e Charalmbous, mentre sulle corsie laterali ci saranno Milanov sul lato destro e Salagenau sul versante opposto. Spazio in mediana per N’Doye che ha ben impressionato nel match dell’andata affiancato da Cauè al posto di Varela. Più avanzati Antal autore di uno splendida prestazione casalinga, con Sanmartean sulle corsie laterali. Subito dietro l’unica punta Niculae dovrebbe giocare la giovane promessa Stanciu, che all’andata sicuramente risultò uno dei peggiori in campo, avendo con questa nuova posizione da trequartista, la possibilità di smentire le critiche piovutegli addosso.

    Probabili Formazioni Inter-Vaslui

    Inter (4-3-1-2): Castellazzi; Jonathan, Silvestre, Samuel, Juan Jesus; Guarin, Cambiasso, Zanetti; Sneijder; Coutinho, Palacio.
    All.: Stramaccioni

    Vaslui (4-2-3-1): Coman, Milanov, Celeban, Charalambous, Salageanu; Caue, N’Doye; Antal, Stanciu, Sanmartean; Niculae.
    All: Sumudica

  • Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Pescara-Inter, show nerazzurro con Cassano

    Buona la prima. Anzi Ottima! Perché l’Inter di Stramaccioni che non sapeva più vincere al debutto stagionale strapazza con un secco 3 a 0 un Pescara che non si arrende mai. Sneijder, Milito e Coutinho mettono il sigillo su una partita che ha fatto tornare a gioire i tifosi interisti, dimostrando come le idee del tecnico romano siano già messe in pratica dai suoi uomini. Notevole anche la prova di Cassano, nonostante le condizioni non ottimali, delizia il suo nuovo pubblico, regalando un assist per Milito e molte buone verticalizzazioni. Moratti e Stramaccioni possono solo sorridere.

    Nel dettaglio la sintesi della partita:

    Stramaccioni sorprende un po’ tutti lanciando dal primo minuto l’ultimo arrivato Antonio Cassano, preferendolo al brasiliano Philippe Coutinho, subito dietro alle spalle di Milito con Sneijder. Nel Pescara tutto secondo le previsioni con Jonathas punta centrale.

    Wesley Sneijder © VINCENZO PINTO/AFP/GettyImages
    Parte sicuramente meglio il Pescara, mostrando una buona personalità in mezzo al campo e moltissima corsa nelle gambe, con un paio di occasioni nitide sventate da un pronto Castellazzi tra i pali. L’Inter si sveglia al 17’ con una bella sgaloppata di Zanetti che serve Milito, con il Prinicipe che regala un assist perfetto a tagliare tutta l’area per Sneijder che senza troppe difficolta sottoporta insacca portando i suoi in vantaggio. Non passa nemmeno un minuto e i nerazzurri calano il bis, su una bella imbucata di Sneijder a trovare Cassano sul filo del fuorigioco: assist al centro e finalizzazione di Milito per il 2 a 0. Il primo tempo si chiude con un vero e proprio miracolo di Castellazzi su un colpo di testa ravvicinato di Cascione.

    Nella ripresa le squadre non regalano grandissime emozioni, con l’Inter che cerca di rallentare il gioco smaltendo le fatiche dell’ultima trasferta di Europa League. L’oscar per l’occasione sprecata dell’anno, va a Diego Milito, che alla mezz’ora della ripresa servito da Coutinho (subentrato al posto di Cassano)da solo davanti a Perin angola troppo il tiro calciando alto sopra la traversa. Entra nel registro dei marcatori anche Philippe Coutinho segnando la rete del 3 a 0 su uno splendido assist di Milito in versione assist man. Negli ultimi minuti spazio per la green generation con Duncan e Livaja. Fischio finale e Inter che dopo 5 anni torna a vincere nel suo debutto stagionale.

    PAGELLE PESCARA-INTER

    Cascione 6 Soffre con tutta la sua retroguardia le offensive dell’attacco nerazzurro, prendendo molte imbucate, ma riesce sul finire del primo tempo a sfiorare il gol, sventato solo da un miracolo di Castellazzi.

    Weiss 6,5 Lo slovacco noto alle cronache per il gol nei mondiali contro l’Italia, è autore di una buona prestazione, soprattutto con molti affondi sulla fascia.

    Sneijder 7 La luce dell’Inter è tornata. Ispirato stasera segna, incanta, e si diverte regalando geometrie, tempi di gioco e assist per i compagni in maniera deliziosa.

    Cassano 6,5 Forse forse davvero l’Inter ha fatto l’affare con lo scambio con Pazzini. FantAntonio non è al top della forma, anzi, ma riesce con le sue giocate a strappare applausi e il suo primo assist in nerazzurro.

    Milito 7,5 Protagonista assoluta della partita con un gol nel tabellino e due assist nelle altre reti. Il primo servito a Sneijder e il secondo a Coutinho. Sbaglia un gol assurdo, ma stasera gli si perdona tutto.

    Pescara (4-3-3): Perin 5,5; Zanon 5, Cascione 6, Capuano 5, Romagnoli 5,5; Balzano 5,5, Weiss 6,5, Colucci 5; Nielsen 5 (16′ st Quintero 5,5), Jonathas 5 (30′ st Abbruscato 5,5), Caprari 6,5 (20′ st Celik 6).

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi 7; Zanetti 6, Silvestre 6, Ranocchia 6,5, Nagatomo 6,5; Gargano 6,5 (41′ st Duncan sv), Cambiasso 6, Guarin 6,5; Sneijder 7, Cassano 6,5 (22′ st Coutinho 7); Milito 7,5 (39′ st Livaja sv)

    Video Gol e Highlights Pescara Inter

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  • Cambiasso e Palacio stendono il Vaslui. Inter con un piede in Europa League

    Cambiasso e Palacio stendono il Vaslui. Inter con un piede in Europa League

    Nell’andata dei playoff di Europa League l’Inter piega 2-0 i rumeni del Vaslui e mette una seria ipoteca sulla qualificazione alla fase a gironi. Le reti nerazzurre portano la firma di Cambiasso e Palacio, principali interpreti del tango argentino andato in scena allo Stadio Municipal. Tra una settimana il ritorno a San Siro con l’Inter che dovrà comunque tenere alta la concentrazione onde evitare figuracce vedi Hajduk Spalato. Intanto chi ben comincia è a metà dell’opera, l’Inter punta molto sull’Europa League e non poteva festeggiare nel modo migliore le 800 presenze di capitan Zanetti e il terzo colpo di mercato in 3 giorni vedi Alvaro Pereira.

    VASLUI-INTER: LA PARTITA – Solo una novità nell’undici titolare mandato in campo da Andrea Stramaccioni. In difesa ad affiancare Silvestre ci ha pensato Ranocchia, autore tutto sommato di una prestazione brillante specie se paragonata a quelle della passata stagione. Per il resto sono state confermate le indiscrezioni della vigilia. L’Inter parte in sordina e dopo appena 2 minuti recrimina per un calcio di rigore dubbio non concesso a Milito. Il Vaslui si dimostra inferiore e stenta a rendersi pericoloso dalle parti di Castellazzi, chiamato a difendere i pali nerazzurri fino al rientro di Handanovic mentre in infermeria si aggiunge dopo appena 10 minuti Mudingayi. Stramaccioni lo sostituisce con Nagatomo, che si posiziona sulla fascia sinistra di difesa facendo scalare a centrocampo il jolly Zanetti. A metà ripresa l’Inter passa in vantaggio su azione da calcio d’angolo grazie ad un sinistro preciso di Esteban Cambiasso. Il vantaggio mette i nerazzurri nelle migliori condizioni e l’ottima intesa tra Sneijder e Palacio rischia di far capitolare ben presto i rumeni, che al 40′ si rendono pericolosi con un tiro di Ndoye che scalda le mani a Castellazzi.

    Rodrigo Palacio © Valerio Pennicino/Getty Images

    In chiusura di primo tempo i nerazzurri vanno vicini al raddoppio con un pimpante Palacio, che servito da Nagatomo addomestica il pallone in area concludendo con un tiro di punta a cui il palo dice no. L’appuntamento con il gol per il Trenza è solo rimandato perchè a metà ripresa Stramaccioni manda in campo Coutinho al posto di un non brillantissimo Milito, che lascia quindi il posto di punta centrale a Palacio. L’ex attaccante genoano ci mette un minuto per colpire il Vaslui e servito da un ottimo Sneijder supera il portiere rumeno con un diagonale preciso mandando di fatto i titoli di coda della partita. Nel finale il forcing del Vaslui è vano mentre l’Inter controlla tranquillamente il risultato grazie al quale l’Europa League si avvicina.

    VASLUI-INTER: LE PAGELLE

    Sneijder 7: Se il buongiorno si vede dal mattino i tifosi nerazzurri possono stare tranquilli. Il numero 10 interista è totalmente rivitalizzato dalla cura Stramaccioni e ieri ne ha dato la dimostrazione. Spazia su tutto il fronte del centrocampo, servendo i compagni con passaggi millimetrici e a volte impensabili. Dai suoi piedi nascono i gol che hanno piegato il Vaslui e sempre dai suoi piedi potrebbero nascere nuovi successi per i nerazzurri. Avere in squadra Sneijder è sempre un valore aggiunto poi se gioca così, sognare è lecito.

    Palacio 7,5: Merita pienamente il 7,5. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il Trenza conferma di poter ripetere i 19 gol dell’anno scorso nonostante le 31 primavere e nonostante vesta adesso una maglia più ‘pesante’. L’ex Boca Juniors è già tirato a lucido, peccato non possa essere schierato per la prima di campionato a Pescara. Tuttavia la sua prestazione è un ottimo antipasto a quel che potrà essere la sua prima stagione nerazzurra.

    Zanetti 7: 39 anni e non sentirli. Stramaccioni l’ha definito bionico, lui ha ringraziato sul campo con la presenza numero 800 e una prestazione degna del suo nome. Sia come terzino che come interno di centrocampo il suo apporto alla causa interista rimane costante ma questo ormai non stupisce più nessuno.

     VIDEO VASLUI-INTER 0-2 HIGHLIGHTS

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  • Inter all’esame Vaslui. Zanetti tocca quota 800

    Inter all’esame Vaslui. Zanetti tocca quota 800

    Riprende l’avventura in Europa League per l’Inter di Andrea Stramaccioni. Stasera ore 20:45, in diretta su Sky Sport 1 e Premium Calcio 1, i nerazzurri sfideranno i rumeni del Vaslui nell’andata dei playoff di Europa League. I vice campioni di Romania proveranno a mettere i bastoni tra le ruote all’Inter, chiamata invece al riscatto dopo la sconfitta inutile ma pesante subita con l’Hajduk a San Siro due settimane fa. Proprio per questo Stramaccioni manderà in campo la formazione migliore, priva però dell’infortunato Handanovic e degli ultimi 2 acquisti Cassano e Gargano. Il talento barese ci sarà tra 7 giorni nella gara di ritorno visto che ieri l’Inter ha provveduto ad inserire il suo nome nella lista Uefa al posto dell’indisponibile Handanovic. Stasera invece giocherà Maicon, nonostante la sua imminente cessione al City, ma soprattutto ci sarà il capitano Javier Zanetti, che toccherà quota 800 partite con la maglia nerazzurra. Ennesimo record per il numero 4 nerazzurro, che giocherà come terzino sinistro e per l’occasione indosserà una fascia speciale che recita: “800 storie d’amore insieme”. 

    Javier Zanetti col Vaslui 800esima presenza in nerazzurro © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Con Zanetti e Maicon terzini la difesa verrà completata da Silvestre e Samuel, coppia argentina ex Boca Juniors. A centrocampo ci sarà spazio per Gaby Mudingayi, pronto ad affiancare Guarin e Cambiasso. In avanti agirà l’inamovibile Diego Milito, supportato da Sneijder e Palacio. L’ex attaccante del Genoa dovrebbe giocare l’intera partita visto che non sarà disponibile per la prima di campionato a Pescara in quanto squalificato. I rumeni del Vaslui dovrebbero schierarsi con un 4-4-1-1 molto coperto e spinti dal pubblico di casa proveranno ad agire di rimessa sperando che l’Inter regali qualcosa in difesa. Dallo loro i rumeni oltre al pubblico avranno anche le due partite di campionato già nelle gambe ma la superiorità tecnica dell’Inter dovrebbe comunque rendere tutto ciò un piccolo dettaglio.

    PRECEDENTI E QUOTE – Nessun precedente tra Inter e Vaslui. Per il Vaslui però non si tratta della prima sfida contro una squadra italiana visto che l’anno scorso nella fase a giorni dell’Europa League hanno pareggiato con la Lazio di Reja sia in casa (0-0) che in trasferta (2-2). Per quanto concerne le quote, i nerazzurri sono favoriti e quotati a 1,70 mentre il pareggio e la vittoria rumena sono bancati rispettivamente a 3,40 e 5. Come primo marcatore della sfida invece spicca Milito a 4, seguito da Palacio a 5 e Sneijder a 8.

    PROBABILI FORMAZIONI VASLUI-INTER

    Vaslui (4-4-1-1): Coman; Milanov, Celeban, Varela, Salageaniu; Cauè, N’Doye, Antal, Stanciu; Sanmartean; Niculae. Panchina: Catalin, Cordos, Charalambous, Costin, Buhaescu, Zsiga, Sburlea. Allenatore: Sumudica

    Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Maicon, Silvestre, Samuel, Zanetti; Guarin, Cambiasso, Mudingayi; Palacio, Sneijder; Milito. Panchina: Belec, Ranocchia, Juan Jesus, Jonathan, Nagatomo, Coutinho, Livaja. Allenatore: Stramaccioni

  • Inter, Stramaccioni e la fantasia al potere

    Inter, Stramaccioni e la fantasia al potere

    Una delle grandi curiosità dell’imminente campionato di Serie A è la nuova Inter di Andrea Stramaccioni. La società di Corso Vittorio Emanuele ha piena fiducia nel suo allenatore, il cui compito sarà ben più arduo di quanto lo è stato il finale dello scorso campionato. L’Inter punta a tornare ai vertici e il mercato messo in atto è la chiara dimostrazione della voglia di vincere presente ad Appiano Gentile. Gli ultimi 2 acquisti in ordine cronologico rispondono ai nomi di Cassano e Gargano, 2 ottimi giocatori che garantiscono indicazioni significative sull’idea di gioco che ha in mente l’ex allenatore della primavera. L’arrivo di Cassano con la contemporanea perdita di Pazzini ci dà l’idea di un Inter nella quale la fantasia sarà al potere, ma molti si chiederanno adesso come giocheranno i nerazzurri e come Stramaccioni riuscirà a far coesistere così tanta qualità in una tattica di gioco che garantisca non solo spettacolo ma anche sicurezza al reparto difensivo.

    Innanzitutto l’arrivo di Cassano completa l’attacco nerazzurro anche se molti sostengono ancora che manchi un vice Milito dimenticando che in rosa c’è Palacio, giocatore duttile che oltre a fare l’esterno d’attacco o la seconda punta può benissimo all’occorrenza sostituire Milito come punta centrale. Fatta questa precisazione bisogna però ammettere che nel reparto offensivo nerazzurro c’è grande abbondanza soprattutto sulla trequarti visto che oltre a Cassano sono presenti in rosa Sneijder, Coutinho e Ricky Alvarez. Ecco l’acquisto di Cassano potrebbe togliere spazio a Coutinho, rivitalizzato dalla cura spagnola, e autore di ottime prestazioni nel precampionato. Figuriamoci ad Alvarez.

    Andrea Stramaccioni © Valerio Pennicino/Getty Images

    Dopo aver fatto le dovute premesse proviamo a disegnare l’Inter che ha in mente Andrea Stramaccioni non dimenticando che in campo ci sono 11 avversari che corrono. In porta giocherà Samir Handanovic, infortunato ma pronto a rientrare a metà settembre. In difesa c’è ancora qualche punto interrogativo considerato il possibile acquisto di Alvaro Pereira sulla corsia sinistra con conseguente dirottamento a destra di Nagatomo con la possibile cessione di Maicon senza dimenticare il possibile utilizzo di Zanetti come terzino destro. La coppia di centrali difensivi ha al momento una sola certezza con Samuel mentre Ranocchia, Silvestre e Chivu si giocano l’altro posto. A centrocampo i nerazzurri con gli acquisti di Guarin, Mudingayi e Gargano hanno unito qualità e quantità anche perchè non si può pretendere che Cambiasso e Zanetti, in età avanzata, giochino al massimo per 50 partite. Il centrocampo, chiave del possibile successo nerazzurro, avrà il compito di proteggere la difesa, bucata più volte l’anno scorso, garantendo solidità ad una squadra che in attacco avrà più di 2 frecce. Diego Milito è la punta centrale designata ma resta da capire come verrà supportato ma soprattutto da chi. Nonostante il modulo prediletto da Stramaccioni sia il 4-2-3-1 appare molto difficile che l’Inter possa (con il tipo di rosa a disposizione) giocare in questo modo garantendo solidità alla squadra. Ecco quindi che Stramaccioni dovrà variare in corsa il modulo scegliendo tra due opzioni principali. La prima è un 4-3-2-1 più coperto con Gargano-Guarin-Cambiasso a formare la diga di centrocampo e Sneijder e Cassano (Palacio) dietro Milito. La seconda è il 4-3-1-2 con Cassano o Palacio accanto a Milito e Sneijder unico trequartista.

    Il 4-2-3-1 con Cassano, Sneijder e Palacio ad innescare Milito è un’idea di gioco spettacolare ma poco praticabile soprattutto ad inizio stagione con i giocatori ancora non al top della forma. In questo caso sarebbe richiesto un grande sforzo non solo ai 2 di centrocampo ma anche agli esterni d’attacco costretti a fare gli Eto’o di turno ma non con gli stessi risultati. Ecco perchè Stramaccioni dovrà essere bravo a variare almeno due moduli a seconda delle esigenze e dovrà saper scegliere tra le numerose frecce d’attacco quelle più congeniali in relazione anche all’avversario. In attesa di vedere all’opera l’idea tattica di Stramaccioni dopo i recenti acquisti, all’Inter sperano soprattutto che la grande intesa tra Sneijder e Cassano si palesi anche in campo. Con Stramaccioni pronto a ringraziare con un ‘bene bene’..