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  • Inter ancora in rodaggio. Con il Twente è solo 2-2

    Inter ancora in rodaggio. Con il Twente è solo 2-2

    Non è la migliore Inter e si vede: i nerazzurri campioni d’Europa vengono bloccati in terra olandese, a Enschede, dal Twente all’esordio in Champions League edizione 2010-2011. Benitez non è riuscito ancora ad imprimere la sua impronta alla squadra che sta faticando molto in questo primo scorcio di stagione. Sarà la condizione atletica ancora scarsa, sarà che ancora non sono stati assimilati in modo ottimale gli schemi del tecnico spagnolo fatto sta che i nerazzurri tornano a Milano con un solo punto in tasca conquistato contro un avversario decisamente alla portata di Milito e compagni.

    Due a due il risultato finale sotto una pioggia battente che non ha dato tregua ai 22 in campo. Succede tutto nel primo tempo: al 13′ Sneijder porta in vantaggio l’Inter approfittando di una respinta corta del portiere Mihaylov su tiro di Milito ma il Twente pareggia dopo appena sette minuti con una sassata di Janssen direttamente su calcio di punizione beffando Julio Cesar sul proprio palo. Gli olandesi mostrano una condizione atletica superiore chiudendo bene tutti i varchi nella fase di non possesso e ripartendo con Ruiz e Chadli sulle corsie laterali d’attacco.
    Addirittura alla mezz’ora il Twente passa avanti grazie ad un’autorete di Milito, ancora lontano anni luce dall’attaccante letale che era nella passata stagione. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’argentino stacca di testa sfiorando la sfera quel tanto che basta per mandarla alle spalle di un incredulo Julio Cesar. Una botta che avrebbe potuto stendere la squadra di Benitez e invece i nerazzurri riordinano le idee e con una rasoiata di Eto’o dal limite dell’area al 41′ ristabiliscono la parità mentre poco prima Cambiasso aveva colpito una traversa, Gol prima dell’intervallo di vitale importanza.

    Nella ripresa però il risultato non cambia. Il Twente arretra il proprio baricentro concedendo qualcosa di troppo all’Inter che perde Pandev per infortunio. Gli ingressi di Coutinho e di Muntari (per il macedone e Milito) riescono solo a dare una maggiore freschezza in campo per via del campo reso sempre più pesante dalla pioggia. L’unica vera occasione capita sui piedi, un pò rozzi, di Mariga che però incrocia troppo il destro ad uscire.

    Il tabellino
    TWENTE – INTER 2-2
    13′ Sneijder (I), 20′ Janssen (T), 30’aut. Milito (I), 41′ Eto’o (I)
    TWENTE (4-2-3-1): Mihaylov; Rosales, Wisgerhof, Douglas, Tiendalli; Brama, Janssen; Ruiz, De Jong, Chadli; Janko (77′ Bajrami).
    A disposizione: Boschker, Kuiper, Bengtsson, Buysse, Landzaat, Parker.
    Allenatore: Preud’homme.
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Zanetti; Mariga, Cambiasso; Pandev (61′ Coutinho), Sneijder, Eto’o; Milito.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Santon, Muntari, Biabiany.
    Allenatore: Benitez.
    Arbitro: Alves Garcia (Por)
    Ammoniti: Maicon (I)

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  • Inter, debutto Champions in Olanda. Parte dal Twente la difesa al titolo

    Inter, debutto Champions in Olanda. Parte dal Twente la difesa al titolo

    Parte dall’Olanda il cammino europeo dell’Inter per difendere la Champions League conquistata 4 mesi or sono nella finale di Madrid. I nerazzurri stasera affrontano i campioni d’Olanda del Twente ad Enschede per la prima giornata del Gruppo A che comprende, oltre agli olandesi, le più quotate Werder Brema e Tottenham.

    Non c’è più Mourinho in panchina, è arrivato uno che di coppe e di Champions League se ne intende avendone vinta una a Istanbul nel 2005 alla guida del Liverpool quando i Reds si resero protagonisti di una grandiosa rimonta dal 3-0 contro il Milan: Rafa Benitez ha tutte le carte in regola per bissare il successo nerazzurro dello scorso anno anche perchè quello che si appresta a scendere in campo è lo stesso gruppo, all’infuori di Balotelli, che ha alzato la coppa dalle grandi orecchie al cielo di Madrid.
    In campo dovrebbero andare gli stessi che hanno giocato quella finale: non ci sarà Chivu infortunato, terzino sinistro scalerà Zanetti con l’inserimento in mezzo al campo di Mariga al fianco di Cambiasso. In attacco Eto’o, Sneijder e Pandev supporteranno Milito, un pò in affanno in queste prime uscite stagionali. Recuperato Maicon invece che aveva saltato l’impegno in campionato contro l’Udinese a scopo precauzionale.

    Non sarà facile però contro una squadra che può fare bene trascinata dall’entusiasmo del debutto in Champions. Il tecnico Preud’homme, che ha sostituito l’eroe Steve McLaren capace di far vincere il primo titolo olandese della storia al Twente, dovrà dimostrarsi all’altezza della situazione a partire già da stasera.
    Sia Benitez che Preud’homme sono chiamati allo stesso difficile compito: cercheranno di scacciare i fantasmi dei colleghi precedessori che aleggiano intorno a loro.

    Probabili formazioni TWENTE – INTER (ore 20:45)

    TWENTE (4-2-3-1): 13 Mihaylov, 15 Rosales, 19 Douglas, 4 Wisgerhof, 26 Tiendalli, 6 Brama, 24 Janssen, 9 De Jong, 22 Chadli, 10 Ruiz, 21 Janko.
    A disposizione: 1 Boschker, 5 Bengtsson, 23 Buysse, 3 Kuiper, 7 Landzaat, 11 Bajrami, 14 Parker.
    Allenatore: Preud’homme.
    INTER (4-2-3-1): 1 Julio Cesar, 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti, 17 Mariga, 19 Cambiasso, 27 Pandev, 10 Sneijder, 9 Eto’o, 22 Milito.
    A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu, 11 Muntari, 29 Coutinho, 88 Biabiany.
    Allenatore: Benitez.

  • Eto’o e Lucio spezzano la striscia negativa [Commento e pagelle]

    Eto’o e Lucio spezzano la striscia negativa [Commento e pagelle]

    L’Inter del nuovo tecnico Rafa Benitez questa volta non fallisce e fa suo il primo appuntamento della stagione a San Siro vincendo per 2-1 sull’Udinese dopo una partita sofferta. I nerazzurri trovano subito il goal con Lucio, che sfrutta su calcio d’angolo un’uscita avventata di Handanovic, per depositare il pallone in rete in posizione defilata. L’Inter non trova il raddoppio, ed ecco che a riportare il punteggio in parità c’è Floro Flores che insacca di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Gli uomini di Rafa ci provano diverse volte fallendo occasioni piuttosto facili, come quella di Samuel che ad un passo dalla porta non riesce ad incornare in porta.
    Secondo tempo a ritmi bassi, con le squadre che fanno molto possesso palla in mezzo al campo. La partita prende la svolta al 67′ minuto, quando il neo entrato Angella tocca con la mano in area di rigore un cross di Sneijder. Al dischetto si presenta Samuel Eto’o, che trova il goal su ribattuta del portiere.

    Partita abbastanza nervosa caratterizzata da due episodi di rigore. Il primo su Pinzi da parte di Cordoba che scivola in area ed impedisce al giocatore friulano di proseguire l’azione. Il secondo calcio di rigore non dato è quello su Samuel Eto’o, che supera di gran lunga in velocità Zapata, che lo blocca con due interventi fallosi: prima ci prova strattonandolo dalla schiena e poi lo tampona con le gambe. Entrambi i casi erano da calcio di rigore.

    TABELLINO
    Inter – Udinese 2-1
    Marcatori: 7′ Lucio (I), 31′ Floro Flores (U), 67′ Eto’o (I),

    Inter 4-2-3-1:
    Julio Cesar; J.Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu (55′ Cordoba); Mariga, Cambiasso; Biabiany (63′ Pandev), Sneijder, Eto’o; Milito (81′ Muntari). A disp: Castellazzi, Cordoba, Santon, Materazzi, Muntari, Coutinho, Pandev. All. Benitez.

    Udinese 3-4-2-1: Handanovic; Benatia (84′ Cuadrado), Zapata, Domizzi; Pinzi, Inler, Asamoah, Pasquale (59′ Angella); A.Sanchez, Di Natale; Floro Flores (63′ Corradi). A disp: Belardi, Cuadrado, Vydra, Abdi, Badu, Angella, Corradi. All. Guidolin.
    Arbitro: Brighi.
    Ammoniti: 10′ J.Zanetti, 34′ Pinzi, 53′ Eto’o, 70′ Di Natale, 89′ Cuadrado.

    LE PAGELLE DI INTER-UDINESE 2-1

    INTER

    J.Cesar 6.5: Intervento davvero strepitoso su Di Natale. Incolpevole sul goal.

    Zanetti 6.5: Il capitano dell’Inter conduce una gara più che sodisfacente concedendo poco agli avversari.

    Lucio 7: Magistrale. Pronto in qualsiasi situazione, e segna anche il primo goal. Non riesce ad arrivare in anticipo in occasione del goal di Floro Flores.

    Samuel 6: Qualche piccola imprecisione in un paio di situazioni. Ma tutto sommato la prova è sufficiente.

    Chivu 6: Gioca con tranquillità è temperamento nel primo tempo.Perde Sanchez nel secondo.

    Mariga 6: Segnali davvero molto incoraggianti da parte del Keniota. Meriterebbe di più se non avesse fallito quell’occasione clamorosa servitagli da Sneijder.

    Cambiasso 5.5: Partita sottotono.

    Biabiany 5.5: Parte bene, ma poi si perde nel corso della gara.

    Sneijder 6.5: All’inizio sembra opaco, ma poi distribuisce migliaia di palloni. Se solo fossero state finalizzate, avrebbe avuto un voto ben più alto.

    Eto’o 7.5: Il migliore in campo. Si sacrifica sulla fascia, torna in attacco, crea occasioni, segna, prende un palo e si muove benissimo. Formidabile.

    Milito 4: Inesistente.

    Pandev 6: Entra nel finale e si preoccupa più della fase difensiva. Anche lui non al meglio della condizione.

    Benitez 6: Gli interessava vincere e lo ha fatto. Come dichiarato da lui stesso “Servirà tempo per mostrare la sua Inter”.

    UDINESE

    Zapata 5.5: Il difensore centrale dell’Udinese si batte bene contro Milito ed Eto’o. Peccato per il rigore non concessoall’Inter, dove è stato clamorosamente seminato proprio dal camerunese.
    Domizzi 6: Bravo in fase difensiva, gioca sempre a testa alta in fase d’impostazione.
    Benatia 6: Eto’o è davvero un brutto cliente ma il giovane giocatore dell’Udinese non molla.
    Pinzi 5.5: Troppo nervoso. Recupera molti palloni ma dà anche molti calcioni.
    Asamoah 6: Prestazione positiva da parte del ghanese dell’Udinese. Bravo anche in fase offensiva.
    Inler 6.5: Partita più che soddisfacente.
    Pasquale 5: Sente molto la partita perchè è un ex giocatore dell’Inter.
    Di Natale 6.5: Totò è inspirato e si vede sin dalle prime battute di gioco. Suo l’assist-gol per Floro Flores.
    Sanchez 6.5: El Nino Maravilla mette in costante difficoltà Cristian Chivu. Un pizzico di cattiveria in più sotto porta non guasterebbe.
    Floro Flores 6.5: Che grande gol. Il centravanti bianconero svetta su Lucio e fa 1-1.
    Angella 4: Entra e rovina la partita della sua Udinese. Disastroso sul calcio di rigore.
    Corradi 5- Cambio sbagliato da parte di Guidolin. Molto meglio Floro Flores.

    Cuadrado SV: Gioca gli ultimi cinque minuti della partita

  • Suarez crede nell’Inter ed elogia Benitez

    Luis Suàrez, indimenticato regista della grande Inter di Helenio Herrera, ha parlato a Fcinter1908, dove ha fatto il punto sul mercato interista, su Benitez e sull’assegnazione del pallone d’oro. Il grande centrocampista spagnolo, ha rassicurato molti tifosi interisti, un po’ preoccupati per la mancanza di grandi colpi di mercato. Poi ha elogiato il nuovo tecnico Rafa Benitez, sommerso dalle critiche per via di un inizio di campionato poco brillante, spiegando che la squadra manca in questo periodo di forza fisica.

    ECCO LE PAROLE DI SUAREZ

    Sig. Suarez buongiorno. Cosa ne pensa del mercato dell’Inter?

    L’Inter è una squadra forte che ha vinto tutto l’anno scorso, per cui non aveva bisogno di fare grandi acquisti. Doveva solo puntellare la rosa con giocatori di prospettiva e cosi’ ha fatto. Poi vedrà che se avrà bisogno di ulteriori rinforzi la società interverrà a gennaio.

    Tanti tifosi sono scontenti di questo mercato, forse perchè influenzati dai « botti » di mercato del Milan ?

    Io non credo che i tifosi debbano preoccuparsi. Di certo l’Inter non puo’ impedire alle squadre avversarie di rinforzarsi e il Milan è stato bravo a prendere due giocatori molto forti a prezzi interessanti. Poi come sempre il campo darà il suo responso, ma secondo me non devono preoccuparsi. La società sa come muoversi e se non l’ha fatto ha le sue ragioni. Del resto sul mercato non c’erano giocatori molto piu’ forti di quelli che ha già e quelli davvero bravi costavano troppo.

    Secondo lei Benitez soffre la sindrome del dopo Mourinho ? Lo ritiene la scelta migliore per sostituire il portoghese ?

    Personalmente non credo. Benitez è un allenatore di alto livello, molto esperto e quindi sa che all’esterno il paragone è inevitabile. Ma sa di avere la fiducia della società. Io lo ritengo un’ottima scelta. Eppoi non si puo’ ancora giudicare il suo lavoro. Quest’anno c’è stato il Mondiale che ha fatto rientrare i vari nazionali in ritardo e quindi ha avuto pochissimo tempo per allenare la squadra al completo. Con il tempo riuscirà a dare la sua impronta all’Inter e vedrà che tutti apprezzeranno il suo lavoro.

    I giocatori dell’Inter le sembrano appagati dal « triplete » o li vede sempre « affamati » ?

    Quando vinci tutto quello che hanno vinto questi ragazzi è bellissimo. Quindi credo che loro vorranno ripetersi per dimostrare a tutti di essere ancora piu’ forti. Non vedo appagamento. Certo che ora tutte le altre squadre vorranno dimostrare di essere all’altezza e di conseguenza raddoppieranno gli sforzi quando incontreranno l’Inter. Per questi motivi i ragazzi sanno che dovranno impegnarsi ancora di piu’. Ma sono tranquillo visto che sono tutti ottimi professionisti e dei bravi ragazzi.

    La sconfitta contro l’Atletico e il pareggio contro il Bologna sono dei campanelli d’allarme ?

    Gli ultimi due risultati sono figli di una condizione fisica precaria. Come dicevo prima, parecchi giocatori hanno ripreso gli allenamenti da poco tempo a causa del Mondiale Sudafricano e quindi non sono ancora in forma e se non sei al top nel calcio moderno arrivi sempre dopo sulla palla, trovando difficoltà contro chiunque. Sono sicuro che giocando, tutti arriveranno al top della condizione e rivedremo la squadra dell’anno scorso.

    L’Inter è ancora la squadra da battere ?

    Assolutamente si, anche se ovviamente sia la Roma che il Milan con gli ultimi acquisti si sono avvicinate. La Roma ha inserito Borriello, buon giocatore, in una squadra che ormai gioca a memoria e quindi non potrà che migliorare. Il Milan ha acquistato due grandissimi attaccanti, bisognerà pero’ vedere se l’allenatore riuscirà a dare anche equilibrio a questa squadra, visto che per caratteristiche nessuno dei 4 attaccanti ha predisposizione al sacrificio. Sulla carta è davvero forte. Come sempre pero’ sarà il campo a darci tutte queste risposte.

    Sneijder vincerà il « Pallone d’Oro » ?

    Molto difficile fare un pronostico. Mai come quest’anno ci sono 4-5 candidati seri alla vittoria finale. Del resto il premio dovrebbe andare al giocatore che è stato bravo durante tutto l’anno e non in una singola manifestazione come puo’ essere il Mondiale. Penso a Iniesta che ha segnato si il gol importantissimo che ha fatto vincere alla Spagna la Coppa del Mondo, ma che durante il resto dell’anno aveva giocato poco. Al contrario uno come Maicon, pur essendo uscito ai quarti dal mondiale con il Brasile, ha giocato il resto della stagione a livelli altissimi. Lo stesso Milito fino alla finale di Champions era stato devastante. Sneijder ovviamente è uno dei camdidati piu’ seri, visto quanto fatto anche al Mondiale oltre che con l’Inter, ma quest’anno il risultato sarà incerto fino a dicembre.

  • L’Olanda ne fa 5 al San Marino, tripletta di Huntelaar

    L’Olanda ne fa 5 al San Marino, tripletta di Huntelaar

    L’Olanda, al suo debutto per le qualificazioni agli Europei 2012, comincia nel migliore dei modi battendo ampiamente per 5-0 un San Marino senza speranze. I vice campioni del mondo aprono subito le marcature con Dirk Kuyt (su rigore), ormai “ex” obiettivo di mercato dell’Inter di Rafa Benitez. In mezzo al goal finale che ha chiuso i conti di Ruud Van Nisterlooy, si è registrata la tripletta dell’ ex attaccante del Milan Klaas Jan Huntelaar, trasferitosi in chiusura di mercato in Germania nelle fila dello Schalke.
    A proposito della sua esperienza travagliata in rossonero, culminata con un addio ormai scontato, l’attaccante olandese racconta: “Era chiaro che con l’arrivo di Ibrahimovic per me ci fosse meno spazio – ha spiegato il bomber orange – lo Schalke 04 è un top club, disputa la Champions e io voglio tornare a essere protagonista”.

    Nella gara disputata, da segnalare anche i tre assist di Sneijder (rimasto in campo per tutti i 90 minuti), e in particolare la sua intesa con Dirk Kuyt. L’interista ha commentato così: “Splendida intesa tra di noi, oggi e non solo. All’Inter? Sì, sarebbe stato bello e diverten­te giocare insieme…“. Sulle voci che lo danno in pole position per il prossimo Pallone d’Oro, in­vece, “l’olandese volante” dribbla  i cronisti: “Magari“.

  • Inter rimandata. Al debutto con il Bologna è solo 0-0

    Inter rimandata. Al debutto con il Bologna è solo 0-0

    Debutto scialbo per l’Inter di Rafa Benitez. I nerazzurri, alla prima del tecnico spagnolo in Serie A, vengono fermati a Bologna sullo 0-0 continuando con la tradizione dei pareggi all’esordio del nuovo allenatore e alla prima giornata, esattamente come successe con Mancini e Mourinho.
    Se i nerazzurri sono scaramantici possono stare tranquilli, ma se non lo sono questo pari può ritenersi un primo campanello d’allarme: reduce dalla sconfitta in Supercoppa Europea, l’Inter del primo tempo è poca roba. Anzi, sono i padroni di casa, alle prese con una confusione societaria sfociata con l’esonero un giorno prima della gara di Colomba e con il tecnico della Primavera Magnani in panchina, a rendersi pericolosi: Gimenez spreca malamente da buona posizione a porta sguarnita, Garics tenta la conclusione dalla lunga distanza e Portanova impegna Julio Cesar di testa. Nel finale di tempo Sneijder prova a scuotere i suoi con una bordata su calcio di punizione che sfiora la traversa.

    Molto meglio l’Inter della ripresa ma il gol non arriva ugualmente: Milito e Sneijder faticano a trovare la mira giusta da fuori e quando la trovano Viviano risponde presente. Benitez si gioca la carta Coutinho ma il talento brasiliano sente troppo la pressione e si spegne. Il Bologna si arrocca nella propria metà campo assaporando l’eventuale punto in classifica guadagnato contro i campioni d’Italia. L’Inter però non demorde: ci prova ancora Sneijder ma il portiere felsineo è impeccabile. L’ultimo brivido lo regala Eto’o che prende la traversa da distanza ravvicinata.
    Il Milan è già due punti avanti e dalla prossima potrà contare su un Ibrahimovic (e forse un Robinho) in più. Serve una sterzata immediata e magari l’arrivo di un campione dal mercato. Bologna invece esulta e attende l’arrivo di Malesani.

    Il tabellino
    BOLOGNA – INTER 0-0
    BOLOGNA (4-5-1): Viviano; Esposito, Portanova, Britos, Rubin; Casarini, Mudingayi, Ekdal (63′ Della Rocca), Gimenez (68′ Meggiorini), Garics (90′ Siligardi); Di Vaio.
    A disposizione: Lupatelli, Moras, Cherubin, Paponi.
    Allenatore: Magnani.
    INTER (4-2-3-1): Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu; Mariga, Cambiasso; Pandev (61′ Coutinho), Sneijder, Eto’o; Milito (83′ Biabiany).
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Santon, Stankovic.
    Allenatore: Benitez.
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Esposito, Mudingayi, Casarini (B); Sneijder, Mariga (I)

  • Giallo Maicon, Benitez vuole Fabregas

    Giallo Maicon, Benitez vuole Fabregas

    “Non voglio fare rivoluzioni. Il modulo non fa la differenza: si vince con la mentalità e il carattere”. – dice Benitez in conferenza stampa – “Il ko in Supercoppa deve essere uno stimolo per tutti”, “Il mercato? Sono il tecnico e ho detto cosa mi piace. Ora la società vedrà cosa si può fare”. Ibra? “Il Milan era già forte, adesso lo è ancora di più”.

    La sconfitta contro l’Atletico Madrid in Supercoppa può esser definito come un normale incidente di percorso solo se i giocatori e la società lo sapranno metabolizzare e guardare oltre. Dopo un annata come quella appena trascorsa è fisiologico aver un attimo di appannamento sopratutto ad inizio stagione ma come evidenzia ancora una volta Benitez in conferenza stampa per il suo gioco avrà bisogno di qualche innesto.

    La mancata convocazione di Maicon per la gara di domani contro il Bologna per un presunto problema al ginocchio, ma il brasiliano potrebbe esser nuovamente al centro del mercato per quest’ultimo rush finale che si preannuncia scoppiettante.

    L’agente del giocatore aveva preannunciato possibili novità post Supercoppa e il vero nodo del contendere resta l’adeguamento del contratto. La cessione di Maicon permetterebbe all’Inter provare l’assalto a Cesc Fabregas per regalare a Benitez il tanto agognato metronomo per il centrocampo.

    Saranno ore frenetiche per Marco Branca che potrebbero portare a nuovi acquisti importanti al pari di Sneijder lo scorso anno.

  • L’Inter cade fragorosamente. Supercoppa Europea all’Atletico Madrid

    L’Inter cade fragorosamente. Supercoppa Europea all’Atletico Madrid

    Cronaca: Nella prima frazione di gioco le squadre si studiano e il match lesina sussulti. Entrambe le compagini non scoprono le carte, ed è la noia a farla da padrone: roba da mettersi a fare zapping. Di solito quando le partite si mettevano su questo piano Mourinho scattava come una molla dalla panchina e ne diceva di tutti i colori ai suoi calciatori, il successore Benitez si è limitato a schierare la squadra in campo e a sedersi serafico in panchina. Il secondo tempo regala gol ed emozioni. Dopo le recriminazioni per un calcio di rigore negato all’Atletico Madrid, J. Cesar prova a sovvertire il destino propizio agli spagnoli allungando in corner una spettacolare conclusione a giro di Reyes. Passa qualche minuto e questa volta è lo stesso portierone nerazzurro a dare una mano al fato, o meglio la mano la toglie dal primo palo che dovrebbe coprire sulla conclusione del solito Reyes. L’Atletico passa in vantaggio: uno a zero per gli iberici. Quando le cose si mettono male ci si aspetta il guizzo del campione, chi se non Sneijder, che alla viglia aveva dichiarato “Il pallone d’oro? Faccio una doppietta in Supercoppa e sarà mio”, avrebbe potuto ribaltare la situazione in favore dei nerazzurri? Ebbene, come spesso suggeriscono sull’incarto del Kinder Bueno, ci verrebbe da dire “Wesley Ritenta”. A salire in cattedra, infatti, è Simao che brucia Lucio sullo slancio e serve al centro un liberissimo Aguero. L’argentino mette a segno il gol più facile della sua carriera. Nei minuti finali l’Inter denuncia una mancanza di personalità che cozza con l’investitura di campione d’Europa, come un pugile stordito i nerazzurri faticano a macinare gioco. Al quarantacinquesimo minuto Pandev conquista un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta “il principe diventato re nella notte di Madrid”: Diego Milito. Il sovrano china il capo e la corona cade in terra: De Gea para. La partita finisce e l’Inter manca clamorosamente il suo quinto trofeo stagionale.

    Considerazioni: Gli iberici nel secondo tempo hanno fatto il bello e il cattivo tempo dinanzi ad un’Inter annichilita. Alcuni eroi nerazzurri, che avevano trascinato la squadra durante scorsa stagione, sembrano fantasmi della loro stessa ombra: Milito da principe a rospo, Sneijder da pallone d’oro a panchinaro quando il gioco si fa duro. Naturalmente il crollo della corazzata interista è da imputare in parte alla condizione fisica precaria, ma è bene rintracciare un’altra motivazione di fondo: l’Inter non si sente campione d’Europa. Una volta lo disse anche Sneijder: “Con Mourinho si vince perché lui ci fa sentire i più forti”. Sarà mica finita l’Inter? P.S.: Mi riferisco all’Europa ovviamente, troppo facile fare i bulli in Italia. OPS!, mi è caduta l’Inter. Speriamo non si sia rotta.

    INTER-ATLETICO MADRID 0-2
    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Stankovic (23′ st Pandev); Sneijder (34′ st Coutinho); Eto’o, Milito. In panchina: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Mariga, Biabiany. Allenatore: Benitez
    Atletico Madrid (4-4-2): De Gea; Ujfalusi, Dominguez, Godin, Perea; Reyes (24′ st Merida), Assunçao, Garcia, Simao (46′ st); Aguero, Forlan (37′ st Jurado). In panchina: Joel, Filipe Luis, Lopez, Suarez, Diego Costa. Allenatore: Sanchez Flores.
    Arbitro: Busacca (Svizzera)
    Marcatori: 17′ st Reyes (A), 37′ st Aguero (A)
    Ammoniti: Simao (A), Samuel (I)
    Espulsi: –
  • Il FantaPallonaro consiglia… I Centrocampisti

    Il FantaPallonaro consiglia… I Centrocampisti

    Il discorso comincia a farsi serio…

    Il reparto mediano è il fulcro fondamentale di ogni fantasquadra, la vera variabile che può spostare gli equilibri di un torneo e consentire ai fantallenatori di portare a casa le vittorie.

    Per cui, la scelta dei centrocampisti deve essere attenta ed oculata.

    Naturalmente, le preferenze devono riguardare quei calciatori con una forte propensione al gol e che possono fungere, quindi, da attaccanti aggiunti.

    La lista della Gazzetta, mette in cima a tutti, a quota 25, Marek Hamsik e Wesley Sneijder. Lo slovacco, da diverse stagioni si conferma ad alti livelli, arrivando puntualmente in doppia cifra e realizzando gol importanti (ricordiamo che è anche rigorista). Tuttavia, quando non va a segno, restituisce voti non sempre sufficienti, anche perché è solito concedersi (ancora non ho capito il  perché) un periodo di letargo di 2/3 mesi (di solito da metà dicembre a metà marzo).

    L’olandese, fresco dell’ottimo mondiale disputato, è stato il valore aggiunto dell’Inter nella passata stagione e di sicuro lo sarà anche quest’anno, grazie ai suoi assist e alle sue giocate.

    Occhio ai centrocampisti-attaccanti dicevamo e l’attenzione non può non cadere sulla coppia Palacio-Sanchez (19) e su Gimenez (10), quest’anno “arretrati” di un ruolo per il Fantacalcio, ma stabilmente in avanti sul campo di gioco. Su di loro è prevista bagarre in sede di asta. Stesso discorso per Sculli (16), se resta al Genoa, e Diamanti (15), che torna in Italia dopo l’esperienza in Premier League. Infine,  Diego (15). Rimarrà alla Juve o tornerà in Germania? Al momento in cui scriviamo non si sa, ma è certo che il brasiliano, molto stimato dal tecnico Del Neri, può (o avrebbe potuto) riscattarsi dalle delusioni della passata stagione, giocando stabilmente come seconda punta.

    Se Sculli dovesse partire, invece, un tentativo si può fare per Palladino (14), sperando però che il giovane talento non debba fare i conti come sempre con i soliti problemi fisici e possa finalmente esplodere.

    Sempre in tema di esplosioni, assai probabili sono quelle di Javier Pastore (18) e Sebastian Giovinco (9), che, pertanto, consiglio.

    Plausibile buona annata per Bresciano e Lazzari (10), mentre non mi farei “impressionare” da Krasic (15) e Pepe (14). Una buona parola, invece, mi sento di spenderla per Olivera (9) e Bogliacino (8).

    Infine, le sorprese. Se di Hernanes (9) si dice un gran bene, così come di Coutinho (8), che però potrebbe trovare, almeno inizialmente, poco spazio, le possibili rivelazioni, a mio avviso, rispondono al nome di Ignacio Piatti del Lecce (9) e Alejandro Gomez del Catania (6).

    Come si dice, provare per credere…

  • Inter: arriva Sculli in attesa di Mascherano

    Passato il ferragosto inizia una settimana calda per l’Inter impegnata nel preparare la sfida contro la Roma per la Supercoppa Italiana ma anche per completare l’organico a disposizione di Benitez per l’inizio della nuova avventura.

    Domani sarà il giorno di Sculli, con il Genoa l’accordo è totale e l’esterno calabrese si trasferirà alla corte di Benitez per cinque milioni di euro. Ma il colpo di Moratti per il tecnico spagnolo sarà il centrocampista argentino Mascherano voglioso di lasciare Liverpool nostante la stima di Hodgson e dei tifosi.

    I trenta milioni richiesti dai Reds sono destinati a scendere con l’approssimarsi della fine della finestra di mercato e per attenuare ancor più l’esborso in denaro potrebbe entrare nella trattativa Sulley Muntari.

    L’Inter prepara anche soluzioni alternative per la zona centrale si pensa a Cristian Ledesma dalla Lazio, che piace anche alla Juventus e al Milan. Rinnova fino al 2015 l’olandese Sneijder.