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  • Doppio Hazard, Thorgan insieme ad Eden. Offerta Inter

    Doppio Hazard, Thorgan insieme ad Eden. Offerta Inter

    All’Inter piace Eden Hazard a confermarlo è il presidente Moratti spiazzando questa volta i giornalisti e svelando l’autentica passione del figlio per il talentino del Lilla considerato in Francia il nuovo Zidane.

    Eden tanto per intenderci vale Ganso, Lamela o Neymar ma a differenza dei sudamericani ha una valutazione decisamente inferiore: 15 milioni di euro. Il prezzo però non inganni Hazard sarà uno dei migliori giocatori d’Europa tra qualche anno e già in questa stagione è stato decisivo per il suo club trascinandolo alla vittoria della Ligue 1.

    La Gazzetta dello Sport oggi svela l’offerta partita da via Durini sul giocatore pronta a chiudere dopo che Ausilio ha visto e rivisto il talento in azione, nella trattativa con Eden potrebbe rientrare anche il fratello Thorgan, anch’esso traquartista classe ’93 e gioca nelle giovanili del Lens.

    Su Eden pare esserci anche il Manchester Uniter che però potrebbe defilarsi in cambio di Wesley Sneijder, l’olandese da tempo immemore piace a Ferguson e ad ogni occasione tesse le lodi del giocatore. Sneijder potrebbe accettare la corte dello United e forse nella prossima stagione potrebbe ritrovare Josè Mourinho considerato da molti il sostituto ideale di sir Alex nella prossima stagione.

  • Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Inter – Fiorentina, probabili formazioni. Sneijder ancora fuori

    Gara dal sapore particolare quella che i nerazzurri affronteranno oggi contro la Fiorentina dell’ex Sinisa Mihajilovic. Infatti dopo aver ritardato di una settimana la festa scudetto rossonera, ieri sera il Milan ha potuto brindare e ‘laurearsi’ Campione d’Italia per la 18esima volta nella sua gloriosa storia.  Rimangono le briciole quindi per le altre squadre, considerando che per l’Inter il rischio preliminari Champions è stato scongiurato con la vittoria delle ultime partite, rimane la voglia e il dovere per una squadra con il blasone nerazzurro di dover chiudere il campionato almeno al secondo posto. Anche per i viola il discorso vittoria oggi non è legato al raggiungimento di un vero obiettivo, perché la loro classifica non gli permetterà nemmeno di potersi giocare l’Europa League il prossimo anno.

    INTER – Leonardo è un pizzico amareggiato nel riconoscere i meriti rossoneri nella vittoria del titolo, aggiungendo come la settimana nera (Derby e Schalke 04) abbia letteralmente tagliato le gambe e escluso i nerazzurri dalla lotta scudetto: “Chi vince, merita sempre. C’è l’amarezza di non essere riusciti, nel momento cruciale, a scavalcare il Milan nel derby. L’Inter ha lottato”. Sulla partita contro la Fiorentina  e sulla possibilità di un calo dovuto alla mancanza di motivazioni, Leonardo aggiunge: “È tutto importante: il campionato come la Coppa Italia, la gara con la Fiorentina come quella contro la Roma. Si tratta solo di saper gestire ogni partita singolarmente. Noi abbiamo i nostri obiettivi e non sono ancora stati raggiunti, abbiamo avuto due settimane intere per lavorare e non credo sia un problema affrontare due partite a tre giorni di distanza”.

    Per quanto riguarda la formazione da scegliere per la sfida odierna, il tecnico brasiliano dovrà fare a meno di alcuni giocatori importanti. Si ferma Thiago Motta a causa di una lieve distorsione al ginocchio destro rimediata nell’allenamento. Rimane indisponibile ancora per un turno Sneijder in vista della prossima sfida di ritorno delle semifinali di Tim Cup contro la Roma mentre viene convocato e al massimo si accomoderà in panchina Walter Samuel, di ritorno dal brutto infortunio al legamento crociato. L’undici titolare dovrebbe vedere tra i pali Julio Cesar, in difesa Lucio e Ranoccchia al centro, con Maicon e il ritorno di Chivu a sinistra. A centrocampo troviamo Cambiasso con il possibile inserimento di Kharja, Zanetti all’esterno e l’avanzamento in fase offensiva di Nagatomo. Attacco con Eto’o e, guai a lasciarlo fuori, Pazzini.

    FIORENTINA – Sinisa lancia i messaggio chiaro ai suoi giocatori, cercando di trovare le motivazioni giuste per una partita un po’ atipica: “Contro l’Inter guai a chi si arrende, contro le grandi abbiamo fatto bene, però a volte ci siamo accontentati. Magari di un pareggio, o addirittura di una sconfitta per 2-1, come con il Milan. Ecco, con l’Inter non deve succedere, voglio una squadra che non si arrenda mai”.

    Il tecnico viola dovrebbe schierare la stessa formazione che una settimana fa è risultata vincente contro l’Udinese, con Boruc tra i pali, difesa a quattro con il dubbio tra Natali e Kroldrup al centro, affiancato da Gamberini e sugli esterni Pasqual e De Silvestri. Linea mediana con l’ex West Ham Beherami, D’Agostino autore di una bella prestazione nell’ultimo turno di campionato e l’immancabile faro del centrocampo viola Riccardo Montolivo. Tridente offensivo composto dal bomber Gilardino, Cerci e l’avanzato Vargas che sembra aver ritrovato la forma della passata stagione.

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Chivu; Zanetti, Cambiasso, Kharja, Nagatomo; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione
    : Castellazzi, Materazzi, Faraoni,Obi,  Pandev, Coutinho, Milito.
    Allenatore: Leonardo.

    FIORENTINA (4-3-3) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Behrami, D’agostino, Montolivo; Cerci, Gilardino, Vargas.
    A disposizione:
    Frey, Comotto, Natali, Donadel, Santana, Mutu, Babacar.
    Allenatore:
    Mihajlovic.

  • Cesena-Inter: Probabili Formazioni. Nagatomo star del giorno

    Cesena-Inter: Probabili Formazioni. Nagatomo star del giorno

    C’è voglia di ritardare la festa scudetto dei cugini rossoneri in casa Inter. Questo pomeriggio alle ore 18 i nerazzurri guidati da Leonardo affronteranno un Cesena allo stadio Dino Manuzzi cercando di consolidare un secondo posto conquistato solo nell’ultimo turno di campionato dopo il passo falso del Napoli. Partita delicatissima per il Cesena che non vorrà sfigurare davanti al suo pubblico e sicuramente vorrà cercare punti utili per staccarsi dalla zona retrocessione. Ex di turno saranno i due terzini Santon, ora in forza al Cesena per ritrovarsi dopo una stagione altalenante e Nagatomo che dopo aver giocato la prima parte della stagione con la maglia del Cesena, sta salendo agli onori delle cronache con i nerazzurri, tirando fuori partita dopo partita prestazioni sontuose.

    CESENA- Ficcadenti non sembra sentire la pressione di dover affrontare una grande squadra come l’Inter, e propone un 4-3-3 molto sfrontato e votato all’attacco. Il messaggio è chiaro, quasi a voler dire noi ce la giochiamo con chiunque e qui al Manuzzi non scendiamo in campo per il pareggio. L’allenatore del Cesena dovrà fare a meno di Colucci e quindi ridisegnare in parte il suo centrocampo:Senza Colucci, il Cesena sarà un po’ meno geometrico del solito. Cercheremo di sopperire a questa mancanza provando a correre ancora di più. In quella zona del campo l’Inter non avrà Stankovic e Sneijder e, ad essere onesto, sono due assenze che ci avvantaggiano”

    Importante invece il recupero di Bogdani, che aveva accusato problemi alla caviglia, ma comunque dovrebbe partire dalla panchina. L’undici titolare è già scelto, e gli unici dubbi e ballottaggi dovrebbero essere in difesa, con Pellegrino favorito su Benalouane e Ceccarelli in vantaggio sull’interista in prestito Santon. A difendere la porta ci sarà Antonioli, con la difesa a quattro composta da: Pellegrino e Von Bergen al centro e Ceccarelli e Lauro sulle fasce. A Centrocampo agiranno Caserta, il capitano Parolo e Sammarco. Mentre nel tridente offensivo la punta centrale sarà Malonga, (autore del suo primo gol  stagionale nell’ultimo turno di campionato contro il Bologna) affiancato dall’ex nerazzurro Jimenez e Giaccherini.

    INTER- Leonardo oggi dovrà reinventarsi il centrocampo, perché le assenze di Stankovic e Sneijder peseranno eccome nella linea mediana. Rombo o centrocampo in linea con 4 giocatori? Questo è il dubbio maggiore che frulla nella testa del tecnico brasiliano. Se si dovesse optare per il classico rombo a centrocampo, il vertice alto dovrebbe essere preso da Kharja leggermente in vantaggio nelle gerarchie su Coutinho, Pandev e Thiago Motta. L’italo brasiliano recuperato dopo le assenze dovute al problema all’anca, tornerà a disposizione della squadra e dovrebbe essere schierato dal primo minuto. In porta l’assenza più pesante, poiché Julio Cesar dopo aver rimediato l’espulsione contro la Lazio ora sconta il turno di squalifica, e lascia il posto a Castellazzi. Solita linea difensiva con Lucio e Ranocchia centrali, Maicon e il lanciatissimo Nagatomo contro la suq ex squadra sulle corsie laterali. Linea mediana con Cambiasso, Thiago Motta, Zanetti e Kharja. In attacco l’altro ballottaggio sembra vedere favorito Pazzini sul Principe Milito, che andrà a far coppia con il titolare inamovibile Samuel Eto’o.

    Curiosità in casa nerazzurra con la 300esima presenza ufficiale di Cambiasso in Italia con l’Inter.

    Probabili formazioni:

    CESENA (4-3-3): Antonioli, Ceccarelli, Pellegrino, Von Bergen, Lauro; Sammarco, Caserta, Parolo; Jimenez, Giaccherini, Malonga

    A disposizione: Calderoni, Benalouane, Santon, Piangerelli, Rosina, Budan, Bogdani

    Allenatore: Ficcadenti

    Squalificati: Colucci (1)

    Diffidati: Benalouane, Von Bergen

    Indisponibili: Fatic, Felipe

     

    INTER (4-3-1-2): Castellazzi, Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Motta, Kharja; Pazzini, Eto’o

    A disposizione: Orlandoni, Chivu, Materazzi, Obi, Mariga, Milito, Pandev

    Allenatore: Leonardo

    Squalificati: Julio Cesar (1)

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti, Kharja, Ranocchia, Mariga

    Indisponibili: Sneijder, Samuel, Stankovic, Cordoba

     

  • Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Leonardo:”L’Inter c’è e io mi sento più allenatore”

    Consolidare il secondo posto in classifica, questa è la mission aziendale e stagionale richiesta da Moratti, cancellando l’incubo delle due partite (derby e match contro lo Schalke 04) che hanno praticamente rovinato l’intera annata nerazzurra. Leonardo prende alla lettera gli ordini del presidente interista e si appresta ad affrontare una trasferta ostica contro un Cesena alla disperata ricerca di punti utili per cancellare l’incubo retrocessione.

    CESENA– Il tecnico brasiliano è convinto che la gara di domani sarà sicuramente una sfida impegnativa per i suoi ragazzi, considerando inoltre come ci siano  le assenze importanti di Stankovic (infortunato contro la Lazio, per lui stagione finita), e Sneijder alle prese con un leggero problema al polpaccio: “Credo che il Cesena sia davvero in forma in questo momento.- ha spiegato Leonardo nella conferenza stampa alla vigilia della partita-  Hanno entusiasmo, sarà una gara difficile quella di domani: noi, comunque, li affrontiamo con voglia di vittoria. Come squadra non dà punti di riferimenti e sicuramente, anche per questo, non è facile da affrontare. Abbiamo avuto una settimana per lavorare con quasi tutti, tranne con Sneijder, che purtroppo non ci sarà per un piccolo problema fisico, e Stankovic”.

    OBIETTIVI E VOTI- Il discorso si sposta agli obiettivi stagionali dell’Inter, adesso che il campionato è praticamente già in mano ai cugini rossoneri. Leonardo spiega come: “In campionato, vogliamo mantenere il secondo posto, e ovviamente, poi, anche la Coppa Italia. Questa squadra sa quanto sono importanti i nostri obiettivi. E io, dopo questo ultimo periodo, anche dopo le sconfitte, mi sento ancor più allenatore di prima. Che voto mi darei? Senza voto, non mi posso dare un voto, ma mi sento tanto allenatore ora, molto di più rispetto a prima, e quello che voglio fare è questo. Mi sento più forte: è un momento di crescita per me, son cambiato e cambierò tantissimo. E l’Inter, come squadra, c’è.”

    CICLO FINITO?-Leonardo è infastidito e non vuole sentire parlare di crisi e ciclo conclusivo delle vittorie nerazzurre: “Ciclo finito? Non capisco cosa voglia dire, non credo che siano cose che abbiano tanto senso. Tanto più che quest’anno, con tutti problemi e dopo aver vinto tutto negli ultimi cinque anni, siamo in lotta per la Coppa Italia, per il secondo posto in campionato, con questa squadra che è campione del Mondo e ha vinto la Supercoppa italiana”.

    MOURINHO- Poche parole sul collega e amico Josè Mourinho dopo la disfatta e le polemiche seguite alla sfida di Champions League tra il Real e il Barcellona: “Con lui non ci siamo sentiti. È difficile da qui analizzare quello che è successo, mancano le informazioni per farlo”.

    CHAMPIONS E TIM CUP- Chiuso il discorso sul campionato si inizia già a vedere la sfida di ritorno delle semifinali di Coppa Italia dove l’Inter affronterà la Roma l’11 maggio a San Siro: “Noi vogliamo arrivare in finale, non ci interessa quale sarà l’avversario, se il Milan o il Palermo”.

    Guardando invece alla facilità con cui il Manchester United di Sir Alex Ferguson abbia liquidato la pratica Schalke 04 in Champions e abbia praticamente già un piede nella finale di Wembley, Leonardo non nasconde l’amarezza: “C’è molto rammarico, ma andiamo avanti”.

    FUTUROSentendo parlare di grandi nomi, Guardiola, Villas Boas o un clamoroso ritorno di Josè Mourinho sulla panchina nerazzurra, al tecnico brasiliano si chiede nel finale della conferenza stampa di fare maggiore chiarezza sul suo futuro all’Inter: “Ho preso un impegno e sono sempre a disposizione. Io sono felice, ho voglia di andare avanti e sono sempre più convinto di fare l’allenatore. Io sarò qui se avrò la forza, se non avrò più la forza non sarò qui. E andrò sempre incontro alla società”.

    (Fonte: Fc InterNews)

  • Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 5 Nel bene e nel male si rende protagonista di un intervento forse troppo avventato. Esce a valanga su Zarate e lo stende in area. Rigore ed epulsione lasciando i suoi per più di un’ora in dieci. Rimangono i dubbi per il rosso diretto, poiché Zarate era in direzione esterna verso la porta e alle spalle di Julio Cesar c’era Ranocchia come ultimo uomo.

    Eto’o 7 Signore del calcio. Oggi torna a sorridere ritrovando il gol che gli mancava da troppo tempo, (6 partite tra campionato e Champions League) spezzando una maledizione. La sua partita è davvero spaventosa per quanto riguarda l’impegno profuso. Corre senza sosta per tutti i 90 minuti, a centrocampo in difesa e in attacco, facendo ammattire i difensori biancocelesti. È lui a guadagnarsi la punizione dalla quale nascerà il gol di Sneijder. Unico neo nel finale in un’azione di contropiede spreca servendo una brutta palla a metà strada tra Obi e Nagatomo. Perdonato!

    Lucio 7 Se Ranocchia soffre le accelerazioni e i dribbling di Zarate, lui praticamente è il padrone dell’area nerazzurra e non si fa spaventare da nessuno. Ogni tanto si permette anche le sue sgroppate davanti, a suon di dribbling e serpentine stile carioca.

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse definito l’Inter stanca sicuramente non era riferito  a lui. Corre come Speedy Gonzalez, e si rende pericolosissimo nelle percussione offensive. Perfetto nelle chiusure difensive e miracoloso nel finale di primo tempo quando in scivolata disperata chiude l’angolo di tiro a Lichtseiner. L’ultimo Samurai!

    Sneijder 7 Wesley ‘the Sniper’: il cecchino come lo chiamano i suoi tifosi. Si incarica di calciare la punizione e beffa Muslera con una traiettoria a giro sul palo opposto del portiere. Continua la sua partita recuperando moltissimi palloni e adattandosi al lavoro sporco che gli ha chiesto Leonardo per via dell’inferiorità numerica. Soffre per un malore intestinale e chiede il cambio, Leo lo incita, lui stringe i denti e si batte al fianco dei suoi come un eroe.

     

    Pagelle Lazio

    Zarate 6.5 Pericolosissimo nel nuovo ruolo  da prima punta che gli ha assegnato Reja. Scarta i difensori come birilli e va alla conclusione con una facilità imbarazzante. Alla prima occasione buona dribbla Julio Cesar e si procura il rigore che poi trasformerà con assoluta freddezza. Fa tremare in più occasioni Ranocchia, che lo soffre in maniera evidente in molte occasioni. Lucio è il giusto ostacolo per fermarlo e nel secondo tempo cala con il resto della squadra.

    Hernanes 5 Il profeta è sparito, in una partita in cui sarebbero servite moltissimo le sue giocate lui si è eclissato in maniera esponenziale. Perde un numero di palloni elevatissimo, e si intestardisce con giocate inutili invece di servire i compagni liberi nello spazio. Una partita giocata con troppa leggerezza e poca cattiveria.

    Biava 4 Ingiustificabile l’errore che regala praticamente lascia solo Eto’o a tu per tu con Muslera. Sfortunato perché ovviamente lo scivolone magari è stato dettato dal campo bagnato, ma in fin dei conti il suo errore è stato determinante in una partita del genere.

    Lichtseiner 6 Non male la partita del terzino destro della Lazio che sfrutta ogni occasione utile per spingere e servire cross utili alle punte o agli inserimenti dei centrocampisti. Buona corsa e buon impegno per uno che non ha mai smesso di crederci nonostante il risultato ribaltato.

    Mauri 5 Il capitano della Lazio parte davvero bene, con una prestazione condita da ottimi passaggi, e buoni inserimenti in fase offensiva. Cercando spesso il dialogo con le punte e con Zarate in particolare. Vera e propria stupidaggine la reazione su Nagatomo, quando da terra lo scalcia e si guadagna gli spogliatoi in anticipo. Punito più per il gesto che per la violenza del calcio, ma in questa partita forse l’elemento fondamentale per portare i 3 punti a casa era proprio mantenere la calma. A lui è mancato questo.

  • Inter-Lazio 2-1 grinta, cuore e secondo posto

    Inter-Lazio 2-1 grinta, cuore e secondo posto

    L’Inter vince e convince contro la Lazio, strappando 3 punti ai biancocelesti e scavalcando il Napoli in classifica fermato a Palermo a quota 65 punti, piazzandosi al secondo posto. Una vittoria che davvero mette a tacere molte critiche per il modo in cui è maturata. Squadra poco convinta e senza grinta quella di Leonardo nei primi minuti, contro una Lazio molto determinata. L’espulsione di Julio Cesar e lo svantaggio sono stati quasi una sveglia per i nerazzurri che hanno creduto nella rimonta, e non si sono mai arresi, vincendo una partita nella ripresa con il cuore la determinazione e la compattezza di un gruppo che fin troppe persone avevano dato per finito.

    Vediamo nel dettaglio le emozioni che ci ha regalato la partita.

    Novità dell’ultimo momento in casa nerazzurra nella formazione, dove Leonardo conferma le previsioni ma cambia la coppia di attaccanti: non ci sarà Giampaolo Pazzini, bensì Diego Milito a fare coppia con Samuel Eto’o. Nella Lazio, invece, è Bresciano a vincere il ballottaggio con Brocchi per il posto in mediana affiancando Ledesma.

    PRIMO TEMPO- .E’  Zarate a fare gli onori di casa quando al 5’ fa quello che gli riesce meglio: dal limite dell’area salta con un dribbling secco Cambiasso e prova la conclusione, trovando la respinta in due tempi di Julio Cesar.

    È proprio Zarate l’uomo in più della Lazio, che dopo una stagione altalenante sembra in queste ultime partite essere veramente ispirato.

    Al 22’ sempre Zarate viene servito in profondità,  si trova a tu per tu con Julio Cesar, con il portiere nerazzurro che in uscita travolge l’argentino. Morganti non ha dubbi e decreta rigore ed espulsione diretta per il numero 1 dell’Inter. Zarate dagli undici metri è freddissimo e batte senza problemi Castellazzi subentrato a Julio Cesar. Lazio in vantaggio.

    L’Inter non si arrende e al 28’ su una botta da fuori ribattuta di Stankovic, è Sneijder che prova a riportare la partita sul punteggio di parità. L’olandese libero di calciare, trova una grande parata di Muslera a chiudergli lo specchio della porta.

    Al 38’ è  Ranocchia a mancare il tap in vincente di testa, anticipando anche Lucio dietro le sue spalle liberissimo da marcature.

    Al 40’ con l’uomo in meno l’Inter si affida alla grinta e alle giocate dei suoi campioni, e Sneijder risponde a Zarate segnando un gol bellissimo su calcio di punizione beffando Muslera e riportando la partita sul punteggio di parità: Inter 1 Lazio 1.  Nel finale di tempo Lazio pericolosa con i nerazzurri che si salvano grazie ad una splendida chiusura di Nagatomo che anticipa tutti sul cross di Lichtseiner. 3 minuti di recupero e squadre a riposo.

     

    SECONDO TEMPO- Si torna in campo nella ripresa con le stesse formazioni del primo tempo. Al 5’ Sneijder pecca di egoismo, quando entra in area da sinistra e prova la conclusione invece di servire Eto’o e Stankovic sotto porta. È Proprio Stankovic a chiedere la sostituzione per un possibile stiramento, e Leonardo corre ai ripari inserendo Mariga. Torna a sorridere Samuel Eto’o al 8’ quando Biava commette un errore imperdonabile scivolando e lasciandolo solo davanti a Muslera. Il camerunense scarta con facilità il portiere biancoceleste e porta i suoi sul 2 a 1.

    Sneijder nelle fila nerazzurra accusa un malore e chiede più volte il cambio, ma Leonardo chiede all’olandese di stringere i denti e rimanere in campo. Brividi per l’Inter al 18’ quando Zarate servito da Mauri in area calcia e la palla va di pochissimo a lato del palo.

    Al 20’ la partita si infiamma quando Nagatomo scavalca Mauri con un spinta, il centrocampista laziale reagisce da terra scalciando il terzino nerazzurro. Morganti vede il gesto di stizza del laziale e sanziona Mauri con il rosso diretto. Ristabilita anche la parità numerica in una partita che si è incattivita fin troppo.

    Al 30’ la Lazio va vicinissima al 2 a 2 con Zarate a servire un assist di petto a Kozak, che colpisce di destro e impatta la traversa facendo tirare un sospiro di sollievo a Castellazzi.

    Reja nel finale  si gioca anche la carta Rocchi, per una squadra totalmente a trazione anteriore con 3 punte in campo.

    Al 39’ l’occasione di chiudere la partita per l’Inter è sui piedi di Maicon che a prova a beffare Muslera con un pallonetto, ma il numero uno biancoceleste con un gran colpo di reni evita il gol. 5 minuti di recupero e partita Morganti manda tutti nello spogliatoio sul punteggio di 2 a 1 per l’Inter che vince una partita fondamentale per lo sprint finale della stagione.

  • Inter, Sneijder al Manchester United e Milito all’Arsenal

    Inter, Sneijder al Manchester United e Milito all’Arsenal

    Sembra arrivata l’ ora per l’ Inter di cambiare pagina e di lasciar partire alcuni eroi del “Triplete” dell’ anno scorso. È la premier League che si fa avanti con due delle sue squadre più rappresentative.

    Il Manchester United di Sir Alex è fortemente intenzionato all’ idea Wesley Sneijder e avrebbe offerto la bellezza di 25 milioni di sterline (28 milioni di euro) per il trequartista orange che potrebbe avere delle difficoltà l’ anno prossimo con l’ eventuale arrivo di Ganso. L’ Arsenal di Arsene Wenger ha puntato invece il Principe, Diego Milito che ha vissuto sicuramente una delle stagioni più brutte e sfortunate della sua carriera, dopo le fantastiche prestazioni dell’ era Mourinho. Stando al tabloid “The Sun”, Arsenal e Tottenham sarebbero pronti a contenderselo. Il Principe è attratto dalla Premier League ma vuole anche giocare in Champions, ambizione che, classifica alla mano, favorirebbe i Gunners visto che la squadra di Redknapp al momento è fuori dalle prime quattro.

    Leonardo lascerebbe partire volentieri Milito, Tevez sarebbe un suo degno sostituto ma sull’ olandese la sua eventuale rinuncia sarebbe accettata esclusivamente qualora approdasse alla Pinetina il tanto atteso e conteso brasiliano Ganso.

  • Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Inter, Rifondazione o Ristrutturazione? Milito, J.Cesar e Sneijder in partenza

    Queste sono le parole chiave che risuonano nell’aria dopo la cocente eliminazione dai quarti di Champions League ad opera di un modesto Schalke 04. Con questa sconfitta, e la cacciata dall’Europa che conta si sancisce la fine di un ciclo di trionfi nerazzurri. Adesso come accadde con Mourinho, quando nonostante le vittorie in terra italica, Moratti pretese il successo nella grande Europa, per far tornare l’Inter sul tetto del mondo,  si rifondò gran parte della squadra. Molti nuovi giocatori arrivarono, e altrettanti ne partirono. Via Ibrahimovic, via Crespo, Cruz e Vieira. Tutti epurati per via dell’età anagrafica.

    La rifondazione fu totale con gli sbarchi a Milano di Lucio per la difesa (dal Bayern Monaco), Thiago Motta dal Genoa e Sneijder in arrivo gli ultimi giorni del mercato estivo direttamente dal Real Madrid. Insieme all’ex blaugrana Thiago Motta dal Genoa arrivò anche il Principe Diego Milito. Il reparto offensivo completamente svuotato di peso aveva bisogno anche di un altro campione così Moratti nell’affare del secolo (col senno di poi) vendette Ibrahimovic al Barcellona per 50 milioni di euro più la contropartita tecnica Samuel Eto’o.

    La rifondazione voluta da Mourinho ebbe l’effetto sperato, inserire campioni e giocatori con buona esperienza internazionale in una squadra che avesse ancora maggiore fame di vittorie, e riuscisse nell’impresa che mancava nella Milano nerazzurra da 45 anni. Sappiamo tutti benissimo come andò a finire la storia.

    Il ciclo nerazzurro si è chiuso ieri sera molto probabilmente. Ora Leonardo e la dirigenza interista  dovranno pensare a finire la stagione in maniera dignitosa sperando nella Coppa Italia e nella difficilissima rimonta scudetto, per poi programmare un mercato estivo che dovrà per forza di cose vedere partire grandi nomi per poter ricostruire una squadra che possa tornare ad essere competitiva.

    CHI VA, CHI VIENE

    PORTIERE- Julio Cesar come si sa ha molto mercato in Premier League, soprattutto è evidente il corteggiamento del Manchester United da parte di Sir Alex Ferguson. L’Inter se decidesse di privarsi del portierone brasiliano avrebbe già la soluzione in casa con il trasferimento di Viviano dal Bologna.

    DIFESA- Il reparto che nella scorsa stagione ha permesso all’Inter di vincere praticamente tutto quest’anno ha fatto acqua da tutte le parti ed è stato forse l’elemento più critico della gestione Leonardo. Lucio Samuel e Ranocchia sono gli intoccabili. Santon dovrebbe tornare alla base finito il prestito con il Cesena, e Nagatomo dovrebbe tranquillimente essere riscattato. Cordoba e Materazzi ormai non trovano più spazio e quindi potrebbero prendere in considerazioni altre ipotesi. Chivu non hai mai convinto in questa stagione e quindi rimane in dubbio. Per Maicon si aspettano altri assalti spagnoli quest’estate, ma sicuramente a minori cifre. Se parte il brasiliano potrebbe arrivare Kolarov dal City.

    CENTROCAMPO- Sneijder è il sogno proibito del Manchester United che insieme a J.Cesar sogna il giocatore olandese e sarebbe disposto a fare pazzie per averlo alla corte di Ferguson. Moratti deve prendere una decisione se tenerlo o monetizzare dall’eventuale partenza del gioiello nerazzurro. Cambiasso Stankovic e Zanetti continueranno a guidare la mediana di gioco, ma la loro età  fa riflettere come in questo reparto ci sia più bisogno che altrove di forze fresche. In estate vedremo se le offensive nerazzurre per Montolivo o per Poli saranno davvero decisive. Senza dimenticare il mercato estero con l’idea Shain del Borussia, o i sogni proibiti Fabregas e Schweinsteiger.

    ATTACCO- Rivoluzione totale, con gli unici intoccabili Eto’o e Pazzini. Pandev non ha convinto come nello scorso anno e gli estimatori in terra tedesca soprattutto al Bayern Monaco non mancano. Coutinho è la dimostrazione che nel calcio moderno non basta la tecnica ma è fondamentale anche il fisico, quindi probabilmente andrà in prestito per farsi le ossa. Anche la posizione di Milito non è così salda, e se Mourinho chiamasse di nuovo dal Real siamo sicuri che Moratti chiuderebbe la porta come nella passata stagione? C’è anche un’ipotesi di un clamoroso ritorno a Genoa per lui, sempre nel cuore dei tifosi del Grifone. In entrata sarà un’estate caldissima per il mercato nerazzurro, con i nomi di Sanchez dall’Udinese, pallino del presidente Moratti, e Tevez in rotta con Mancini e verso l’addio al Manchester City.

  • Inter, scambio Sneijder – Nani con il Manchester Utd?

    Inter, scambio Sneijder – Nani con il Manchester Utd?

    Prende sempre più quota l’ipotesi di un addio a fine stagione alla maglia nerazzurra di Wesley Sneijder. L’olandese, secondo molti meritevole di Pallone d’Oro per quanto vinto nella passata stagione e per quanto dimostrato in campo, quest’anno ha subìto un’involuzione causata da un calo psicofisico inspiegabile che lo ha colpito subito dopo il Mondiale sudafricano. Le prestazioni parlano chiaro, il fantasista dell’Inter non è più il giocatore determinate ammirato fino a qualche mese fa quando insieme a Milito trascinò la Beneamata alla conquista del triplete, forse perchè appunto sazio dai trofei conquistati nell’ultimo periodo, ma nonostante ciò continua ad avere diversi estimatori in giro per l’Europa che farebbero follie per averlo in squadra e tra questi vi è Sir Alex Ferguson.

    Il tecnico scozzese del Manchester United ha sempre avuto un debole per l’estro di Wesley e, secondo la stampa d’oltremanica, pare voglia sfruttare il suo periodo no per portarlo all’Old Trafford. L’Inter, che non vuole commettere lo stesso errore che fece in estate opponendosi alle cessioni di Maicon e Milito al Real Madrid necessarie per una rifondazione, potrebbe cedere alle lusinghe di Ferguson e lasciare partire Sneijder.

    I nerazzurri però non hanno intenzione di svendere il proprio campione e gradirebbero, oltre ad un forte conguaglio in denaro, anche l’inserimento di una contropartita tecnica, già individuata tra l’altro nel portoghese Nani. L’esterno offensivo dei Red Devils e della nazionale lusitana sbarcherebbe così a Milano, insieme ad altri giovani campioni (Tevez e Ganso?) per aprire un nuovo ciclo nerazzurro. Ma tutto dipenderà anche da chi siederà in panchina l’anno prossimo, se ci sarà ancora Leonardo oppure Massimo Moratti cercherà di portare all’ombra della Madonnina Guardiola o ancora puntare sul ritorno di Mourinho, se le condizioni lo consentiranno.

  • Inter Chievo: probabili formazioni. Torna Lucio, dubbio Sneijder

    Inter Chievo: probabili formazioni. Torna Lucio, dubbio Sneijder

    I nerazzurri dopo la sconfitta nel derby contro il Milan e il tonfo europeo contro lo Schalke 04 sono obbligati a rialzarsi nella sfida casalinga odierna contro il Chievo, per credere ancora al discorso scudetto. Il tecnico interista Leonardo, finito quest’ultima settimana nel ciclone delle critiche, non da troppo peso alle molte parole negative spese sul suo conto e nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato ammette come : “Le critiche fanno parte del gioco, ci sono state, c’erano state e ci saranno. Anche gli elogi a volte sono esagerati e così lo sono anche le critiche. Ma io non riesco a fare delle critiche un dramma e degli elogi una cosa straordinaria. Sono state due sconfitte pesanti quelle subite, anche se non sappiamo ancora se sono state determinanti, ma sono state affrontate con lucidità, senza disperazione. Adesso si lavora per trovare la soluzione velocemente”. Un’altalena di giudizi che hanno esaltato fin troppo il tecnico brasiliano all’inizio, e adesso lo stanno abissando nel vortice dei giudizi negativi. La partita contro il Chievo sarà più che un’occasione per dimostrare che l’Inter ha ancora le capacità di rialzarsi e il dovere di provare a insidiare il Milan e il Napoli nel discorso scudetto.

    Pioli
    da parte sua viste le ultime rocambolesche sfide contro l’Inter da parte del Chievo, ricordando anche  la vittoria all’andata per 2 a 1 quando in panchina sedeva Benitez, non rinuncia alla voglia di portare a casa i 3 punti, nonostante la sfida sia veramente ardua :“Fu una grande partita quella dell’andata, sotto il punto di vista atletico, tattico e di atteggiamento. Questo, così come altri risultati nel corso del campionato, serve per capire che nonostante la difficoltà della partita non è impossibile pensare ai 3 punti. E’ vero che sulla carta, da qui a maggio, abbiamo una dopo l’altra partite difficilissime, ma noi ci dobbiamo provare sempre, iniziando con l’Inter”.

    Vediamo nel dettaglio i due tecnici come sceglieranno l’undici titolare che scenderà in campo:

    Leonardo dovrà fare a meno di Chivu, squalificato per un turno dopo l’espulsione rimediata nel derby. Le cattive notizie non sembrano finire, perché in dubbio per la partita ci sono anche Stankovic, per la botta rimediata contro lo Schalke e Sneijder che sembra leggermente affaticato. Possibile una staffetta tra i due, con l’olandese che dovrebbe iniziare dal primo minuto in campo. Le buone notizie arrivano invece dalla difesa dove con il rientro di Lucio ad affiancare Ranocchia si dovrebbe ritrovare nel reparto difensivo la tranquillità che è mancata nelle due ultime sfide.  Quindi la formazione probabile dovrebbe vedere una difesa con Lucio e Ranocchia centrali, Maicon e Nagatomo sulle fasce; centrocampo con il ritorno davanti al reparto arretrato di Cambiasso coadiuvato da Zanetti e Kharja (lasciando un turno di riposo a Thiago Motta apparso opaco contro lo Schalke) e vertice alto Sneijder a supportare la coppia Eto’o Pazzini, in possibile ballottaggio con Milito.

    Pioli  che dovrà fare a meno di Frey, Luciano e Guana ( squalificato) rinuncia anche Morero che non ha recuperato per essere disponibile contro l’Inter. Il tecnico del Chievo, utilizzerà il solito 4-3-1-2 con coppia centrale di difesa composta da Andrelli e Mandelli, mentre sulle fasce agiranno Mantovani e Sardo. Centrocampo con Rigoni vertice basso, Constant e Fernandes ai lati e Mariano Bogliacino subito dietro la coppia offensiva che all’andata castigo i nerazzurri: Pellissier-Moscardelli

    Probabili formazioni

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Lucio, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o. A disp.: Castellazzi, Materazzi, Cordoba, Thiago Motta, Stankovic, Pandev, Milito. Allenatore: Leonardo
    Squalificati: Chivu (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o, Zanetti
    Indisponibili: Samuel

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Mandelli, Mantovani; Fernandes, Rigoni, Constant; Bogliacino; Pellissier, Moscardelli. A disp.: Squizzi, Jokic, Cesar, Pulzetti, Marcolini, Thereau, Uribe Allenatore: Pioli

    Squalificati: Guana (1)
    Diffidati: Pulzetti, Moscardelli
    Indisponibili: Luciano, Frey, Morero

     

    (Fonte: Inter.it – Chievoverona.tv- Gazzetta dello Sport- Tuttomercatoweb.com)