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  • Calciomercato Inter: è Lucas il nuovo Sneijder?

    Calciomercato Inter: è Lucas il nuovo Sneijder?

    Calciomercato Inter, Lucas del San Paolo rappresenta il nome nuovo del mercato nerazzurro in questi ultimi giorni del 2011. Chi è e perché viene considerato dai dirigenti milanesi il futuro Sneijder, sul quale aleggiano numerosi voci che lo vogliono lontano da San Siro.

    Lucas Rodrigues Moura da Silva, più semplicemente Lucas: l’Inter sembra puntare forte sul centrocampista offensivo del San Paolo, valutato già 25 milioni di euro dal suo club d’appartenenza. Troppi per il nuovo corso voluto da Moratti, che dopo il triplete si è innamorato a tal punto della propria squadra da non rischiare alcun grande colpo di mercato per non distruggere gli equilibri della rosa che ha scritto una pagina storica del calcio italiano solamente due anni fa. Squadra che vince non si cambia, come si direbbe schiettamente durante le chiacchiere al bar dello sport. Frase presa alla lettera dal numero uno nerazzurro, ripetuta anche a tutti gli allenatori (4) che si sono avvicendati nel dopo Mourinho. Il primo a pagarne le conseguenze fu lo spagnolo Benitez, sembrò andare meglio a Leonardo (con l’acquisto di Pazzini), Gasperini fu impotente difronte all’addio di Eto’o, mentre Ranieri ancora non ha visto nessun fenomeno sotto l’albero di Natale (se si esclude l’operazione Juan).

    lucas | ©JEFFERSON BERNARDES/AFP/Getty Images

    Qualcosa però sembra muoversi all’orizzonte. Branca e Paolillo avrebbero convinto Moratti a tornare in pista per uno dei talenti brasiliani che ha destato maggiore interesse nei top club europei, appunto Lucas. Classe ’92, è alto 172 cm, e con la palla ai piedi ricorda i migliori numeri 10 della storia. In tanti lo raffrontano con l’attuale numero 1 del calcio brasiliano, ovvero quel Neymar che è a un passo dalla firma con il Barcellona, secondo alcuni è addirittura più forte del fuoriclasse del Santos. Dal 2010 ad oggi ha giocato 53 partite con la maglia del San Paolo firmando 13 gol. Quest’anno era uno dei diamanti della selezione Under-20 al Campionato sudamericano, e nella finale contro l’Uruguay ha realizzato una tripletta nel 6-0 finale.

    L’unico ostacolo insormontabile è rappresentato dalla quotazione del giocatore di oltre 25 milioni di euro, e una clausola rescissoria che supera abbondantemente i 70 milioni di euro. Moratti è disposto a spendere una cifra del genere per un investimento su un giovane di 19 anni? Una soluzione potrebbe arrivare dal caso Sneijder. Il trequartista olandese è da tempo nel mirino del Manchester United di Sir Alex Ferguson e la prossima estate potrebbe decidere di lasciare i compagni nerazzurri per trasferirsi in pianta stabile in Inghilterra, dove avrà l’opportunità di giocare all’Old Trafford e magari rincontrare il suo mentore Jose Mourinho. E’ risaputo nell’ambiente interista che l’olandese abbia subito un duro colpo dopo la partenza dello Special One, e lo stesso numero 10 nerazzurro non ha fatto nulla per nascondere la sua malinconia alla Consegna del Pallone d’oro per gli allenatori assegnato nel 2010 al tecnico di Setubal. Dopo le incomprensioni con Benitez e Gasperini, e i numerosi infortuni che lo stanno perseguitando sotto la gestione Ranieri, rendono il futuro di Sneijder alla Pinetina molto incerto. Gli stessi soldi ricavati dalla cessione dell’olandese sarebbero poi reinvestiti per l’acquisto del crac brasiliano Lucas. Ogni discorso comunque è rimandato alla prossima sessione del mercato estivo, in quanto il patron Moratti non sembra disposto a rinunciare al trequartista del triplete già da questo gennaio.

  • Mercato Inter Juan in bilico, sogno Lucas

    Mercato Inter Juan in bilico, sogno Lucas

    Dopo la vittoria di Genova, si può tranquillamente dire classifica alla mano che la “cura Ranieri” inizi a dare i suoi frutti. Raggiunto il sesto posto a quota 20 punti e con la zona Champions staccata ora di 8 lunghezze, il presidente nerazzurro Massimo Moratti pare essere più convinto a mettere mano alle casse societarie per concedere i giusti rinforzi al tecnico romano. Il numero uno nerazzurro ha usato queste parole in una recente intervista all’emittente Inter Channel in merito a cosa si sentisse di dire ai numerosi tifosi interisti per il 2012 : “Dico che con tutto il cuore, sono sempre fiero, meravigliato e contento che tanta gente soffra con me e come me durante le partite. Questo mi emoziona e mi mette in condizione di sentirmi sempre servitore di questi tifosi e di questa società”.
    Qualcosa bolle in pentola, e il mercato Inter di riparazione a gennaio potrà regalare colpi di scena inaspettati alla tifoseria nerazzurra.
    Vediamo nel dettaglio le possibili aspettative per i nuovi talenti che probabilmente a breve vedremo giocare nel nostro campionato.

    JUANSembrava fatta per Juan Jesus  il 22enne centrale difensivo dell’Internacional di Porto Alegre, mentre dalle ultime indiscrezioni giornalistiche, l’affare ha subito una brusca frenata forse non recuperabile. Piero Ausilio, il braccio destro di Branca, ha fermato l’asticelle dell’offerta a 3,5 milioni mentre il club brasiliano non si muove dalla sua richiesta di 4,2 forte dell’interesse di altre società come il Benfica. I nerazzurri a loro volta tirano la corda poiché hanno dalla loro parte la volontà ferrea del giocatore di lasciare il club solo per vestire la maglia interista. Situazione congelata anche perché come espressamente richiesto da Claudio Ranieri, la priorità è rinforzare il centrocampo, non la difesa, con la possibilità di cercare un esterno offensivo.

    Lucas Moura infiamma il mercato Inter ©PABLO PORCIUNCULA/AFP/Getty Images
    LUCAS, PAULINHO E VARGAS- L’identikit tracciato dal tecnico romano corrisponde a un vecchio pallino nerazzurro come Lucas Moura 19 enne del San Paolo, affare comunque difficile da realizzare a gennaio visto il cartellino assolutamente fuori dalla portata dalle casse interiste: 30 milioni di euro. Le ultime notizie parlano di uno spostamento di Ausilio in Brasile dalle parti del Corinthias per fare un sondaggio su un altro centrocampista interessante come Paulinho su cui però è forte la concorrenza della Roma. Ovviamente il sogno proibito è per il gioiellino dell’Universidad de Chile, Eduardo Vargas, classe 1989, all’onor delle cronache per aver realizzato una doppietta da vero fenomeno portando a casa la Copa Sudamericana. Per il nuovo crack sudamericano c’è la fila di molti club europei che vorrebbero ingaggiarlo. Vargas ha attirato in particolar modo le attenzioni dello Zenit di Spalletti (che avrebbe presentato un’offerta vicina ai 10 milioni ricevendo picche) e quelle del Napoli seriamente intenzionato a strappalo dalla sua terra natale. La squadra di De Laurentiis secondo le ultime indiscrezioni avrebbe presentato un’offerta di 9 milioni più di 2 di bonus, ed è per questo motivo che il viaggio di Ausilio in Brasile assume le tinte di un’azione di disturbo nei confronti dei partenopei, preparando una contromossa simile all’acquisto di Alvarez: una cifra fissa più bonus legati al rendimento del giocatore. Gennaio sarà più caldo del solito in Corso Vittorio Emanuele!

    SNEIJDER- Intanto come se non bastasse in casa Inter spunta l’ipotesi di uno Sneijder desideroso di abbandonare Milano. Già in estate si era ipotizzato l’addio con destinazione Manchester per l’olandese con l’operazione sfumata al fotofinish. Ora sembra che le sirene inglesi tornino a suonare forti per il folletto di Utrecht, sempre più alle prese con i continui infortuni, e come testimoniano le foto su Twitter sempre in volo per l’Olanda e lontano da Milano. I lunghi e indefiniti tempi di recupero hanno fatto parlare pubblicamente anche Moratti, che si è detto preoccupato per la condizione fisica sempre più precaria dell’olandese. Messaggio da interpretare in chiave mercato?

  • Inter, Raiola ad Appiano non è solo per cortesia

    Inter, Raiola ad Appiano non è solo per cortesia

    Un tempo con Ibrahimovic, Maxwell e alla fine anche Balotelli veder Mino Raiola ad Appiano Gentile sicuramente non avrebbe fatto scalpore. Il potente procuratore noto nell’ambiente Inter per i continui mal di pancia dello svedese adesso al Milan ha chiuso le sue relazione con il presidente Moratti in cattivo modo tanto che la dirigenza nerazzurra e lo stesso Mourinho fecero un sospiro di sollievo quando i giocatori di cui disponeva Raiola le procure si accasarono in nuovi lidi.

    Mino Raiola torna ad Appiano Gentile | © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images
    Ieri, a sorpresa nel quartier generale nerazzurro si è rivisto il potente procuratore da due anni oramai consulente di mercato “esclusivo” di Galliani e quindi del Milan. Ufficialmente la visita di Raiola è stata solo di cortesia e richiesta dal suo assistito Balotelli per la consegna di alcuni documenti “Stavo andando a Malpensa e, visto che ero di strada, mi sono fermato ad Appiano per fare una commissione… Quale? Ho fatto il postino per Mario Balotelli. Con l’Inter ho avuto, ho e spero di avere sempre ottimi e proficui rapporti”.

    Possibile ridurre il potente Raiola ad esser solo un postino? Forse è così, vista la passione e l’impegno che ci mette per far vivere al meglio i suoi assistiti ma è inevitabile che si sia alzato un polverone con tanti nomi del circuito Raiola che tornano a far capolino negli interessi di mercato nerazzurri. Sui forum di fede interista si è iniziato a parlare della richiesta da parte dell’Inter di assumersi la pratica Sneijder, l’olandese non sembra più contento di vivere in nerazzurro tanto che in molti iniziano a dubitare dei suoi infortuni. Raiola dovrebbe riuscire a vender il giocatore, le cui quotazioni sono in forte calo, monetizzando al massimo per i nerazzurri.

    Più verosimile però è che Raiola sia andato ad Appiano Gentile per monitorare la crescita
    promettente attaccante classe 1995 prelevato dal Sochaux e per molti l’erede di Mario Balotelli. Potrebbe interessare all’Inter anche Ousama Assaidi ala ventitreenne del Herenveen di origini marocchine ma olandese d’adozione.

    Il vero colpo però potrebbe esser quello di Paul Pogba giovane centrocampista in scadenza con il Manchester United di cui Raiola dispone la procura. Pogba un po’ Vieira e po’ Yaya Tourè è considerato il miglior centrocampista classe ’93 d’Europa e sarebbe perfetto per ringiovanire l’attempata mediana nerazzurra. Pogba nelle scorse settimane era dato per vicino al Milan ma con Raiola di mezzo tutto è possibile.

  • Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    Inter Fiorentina, Maicon per scacciare la crisi

    L’Inter si giocherà gran parte della stagione nelle prossime 72 ore, nelle sfide di stasera contro la Fiorentina e mercoledì contro il Genoa, dove vincere significherebbe uscire dalla mediocrità di una classifica da incubo.

    Maicon | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    Come nel miglior libro giallo arriva puntuale l’ultimo colpo di scena, con l’ennesima assenza stagionale di Sneijder, che ufficialmente secondo la società e il tecnico salterà la sfida con i viola a scopo precauzionale per permettere un miglior recupero dell’olandese. In via ufficiosa secondo le indiscrezioni della Gazzetta dello Sport è utile sapere come negli allenamenti di rifinitura l’olandese abbia sentito un dolore all’altezza del retto femorale e come gli esami di accertamento abbiano evidenziato un’elongazione dello stesso muscolo. Arrivederci al 2012 è il nuovo augurio che Ranieri è costretto a fargli.

    Tanti dubbi per Delio Rossi in casa viola, dove la pesante assenza di Montolivo costringerà probabilmente il tecnico della Fiorentina ad adottare un nuovo modulo, con l’ipotesi di un classico 4-4-2. Il morale dopo la vittoria contro la Roma è alto, ma le insidie di una sfida contro l’Inter non rappresentano certamente un ostacolo facile da superare per qualsiasi avversario.

    INTER – Una partita che ovviamente vista la situazione di classifica non è possibile sbagliare, quindi Ranieri si affida al rientro, all’esperienza e alla qualità di un giocatore fondamentale come Maicon per spaccare in due la corsia laterale di sua competenza. Il rientro di un altro big come Lucio dovrebbe far tirare il fiato a Ranocchia apparso meno brillante nelle ultime uscite. Di fronte al colosso Maicon dovrebbe agire nuovamente il gioiellino Marco Davide Faraoni a ricambiare la fiducia del tecnico interista con altre prestazioni di qualità e a servire quei cross utili alle punte per sbloccarsi dopo il ramadan del gol. Modulo classico per Ranieri che sceglie un 4-4-2 coperto e al tempo stesso propositivo in zona offensiva.

    Nel dettaglio Julio Cesar a difendere tra i pali, supportato dalla retroguardia a quattro con Lucio e Samuel coppia centrale e Maicon a destra, con Nagatomo a sinistra per sostituire l’infortunato Chivu. Centrocampo con Thiago Motta e Cambiasso al centro della linea a quattro con Faraoni e Alvarez larghi sulle corsie laterali. Tandem offensivo con Pazzini e l’argentino Zarate ancora atteso per una prova che convinca tifoseria e tecnico, con il presidente poco convinto dell’ipotesi riscatto.

    FIORENTINA – Rossi ha lasciato in conferenza stampa i dubbi relativi al modulo che verrà utilizzato stasera a San Siro, spiegando come l’assenza di Montolivo abbia scombinato tutte le carte in tavola. L’enigma riguarda la possibilità di affidarsi al solito 4-3-2-1 o virare per un più comodo 4-4-2. Dubbi in mediana dove il ballottaggio per una maglia è una corsa a tre tra Salifu, Munari e Romulo. Nessun dubbio per la difesa dove Rossi ritroverà la coppia Natali-Gamberini, con i soliti De Silvestri e Pasqual sulle corsie laterali. Centrocampo con Beherami, largo a destra e Vargas a sinistra per aumentare l’ampiezza dell’azione e mettere in difficoltà il gioco dei nerazzurri. Dubbio sulla posizione di Lazzari che potrebbe giocare nel ruolo del trequartista in appoggio del duo offensivo Gilardino – Jovetic, con il giovane montenegrino che sfrutta il momento positivo sotto porta con una vena realizzativa da attaccante di razza. Gli ultimi dubbi verranno sciolti solo pochi momenti prima dell’ingresso in campo.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER FIORENTINA

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Samuel, Ranocchia, Nagatomo; Faraoni, Cambiasso, Thiago Motta, Alvarez; Zarate, Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Lucio, Poli, Coutinho, Muntari, Milito.
    Allenatore: Ranieri.

    FIORENTINA (4-3-1-2): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Munari, Vargas; Lazzari; Gilardino, Jovetic.
    A disposizione: Neto, Romulo, Nastasic, Salifu, Kharja, Ljajic, Silva.
    Allenatore: Rossi.

  • Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Verso Inter Fiorentina: out Sneijder e Montolivo

    Dopo l’ennesima pesante sconfitta casalinga contro l’Udinese, e quella europea contro il Cska Mosca l’Inter è obbligata a vincere per dare una scossa ad uno spogliatoio e ad una rosa fin troppo in crisi, senza far riferimento ad una classifica da incubo. I continui infortuni, (ultimo della lista Chivu che nonostante soffrisse per una caviglia dolorante è stato utilizzato in una partita ‘inutile’ come quella contro il Cska), la condizione precaria di molti senatori, i giovani che stentano a decollare e l’assenza di ‘mira’ sottorete per gli attaccanti sono i problemi che turbano maggiormente i pensieri di Claudio Ranieri e del numero uno nerazzurro Massimo Moratti.

    Riccardo Montolivo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Discorso diverso in casa viola dove il tecnico Delio Rossi può mostrare il sorriso dopo la bella vittoria maturata contro la Roma di Luis Enrique, dimostrando come la sua Fiorentina possa avere un ruolo importante in questo campionato. I rientri di Jovetic e Gilardino hanno ridato peso ad un reparto orfano di calciatori con molta personalità, con il giovane Jo-Jo nella sua stagione migliore.

    INTER – Ranieri storce il naso per l’infortunio di Chivu, ma ritrova il  finalmente il giocatore che più di tutti voleva sulla fascia destra con il rientro di Maicon. Occhio però lo stesso tecnico nerazzurro spiega come il terzino brasiliano debba fare una partita con il freno a mano tirato, evitando di correre troppo su quella fascia, cercando in questo modo di non sovraccaricarlo poiché il brasiliano, essendo al rientro da un lungo stop non è ancora perfettamente al 100%.  Ranieri ammette con assoluta sincerità, come l’Inter di un tempo non ci sia più, quando tutto girava alla perfezione, e in un momento così difficile e delicato per la rosa nerazzurra è necessario l’affetto e il supporto dei tifosi. Ancora out dalla lista dei convocati, Wesley Sneijder che si cerca di preservare per il futuro, non volendo ottenere le solite ricadute sugli infortuni che l’hanno costretto ai box fin troppo a lungo, e per lo stesso motivo non figura nella lista nemmeno il nome di Diego Forlan che procede il recupero in attesa del suo rientro previsto nella prossima trasferta di Genova. Mancheranno in questa partita sicuramente anche Stankovic e Obi, con capitan Zanetti squalificato per l’espulsione rimediata contro l’Udinese. Tra i rientri invece spiccano i nomi di Lucio e Muntari.

    FIORENTINA – Delio Rossi non sottovaluta i nerazzurri, nonostante il momento negativo che stiano attraversando, avverte i suoi uomini delle insidie che la sfida in trasferta di domani sera potrebbe riservare. I problemi arrivano dall’infortunio di Montolivo (alle prese con una lesione muscolare di primo grado al semimembranoso, con una diagnosi di uno stop di circa 10 giorni), vero e proprio faro del centrocampo viola, con il tecnico viola che deve correre ai ripari sostituendolo con un giocatore con caratteristiche simili. La scelta potrebbe ricadere sul giovane Romulo, nonostante lo stesso Rossi abbia spiegato come il giocatore sia un esterno e non possa giocare centrale. Quindi c’è aria di cambiamento nel modulo di gioco, adattandosi ai giocatori che l’ex tecnico di Lazio e Palermo ha a disposizione. Da segnalare l’indisponibilità di Alessio Cerci che non recupera dall’infortunio della scorsa settimana. Rientro eccellente al centro della difesa per Natali che sconta il turno di squalifica.

  • Top 11 Fifa: i 55 candidati. Buffon, Nesta e Pirlo gli italiani

    Top 11 Fifa: i 55 candidati. Buffon, Nesta e Pirlo gli italiani

    Quando si inizia a far bilanci e guardare classifiche e graduatorie vuol che il nuovo anno è all e porte ed è tempo di far bilanci sulla stagione appena conclusa. Ovviamente, nel mondo del calcio, le classifiche che contano son quelle di maggio, mese in cui di solito si decidono coppe e campionati ma a fine statistici o di pura curiosità è sempre interessante capire chi nel corso dell’anno si distinto. La Fifa dopo aver reso noti i candidati al Pallone d’Oro, al premio Puskas quest’oggi ha completato l’opera ufficializzando i 55 giocatori che concorreranno alla costruzione del dream team Top 11 Fifa 2011.

    Gigi Buffon | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    A farla da padrone è ovviamente il Barcellona che ha tra i 55 candidati al Top 11 Fifa 2011 praticamente l’intera formazione titolare con 11 giocatori. L’Italia è rappresentata da Gigi Buffon, Alessandro Nesta ed Andrea Pirlo ma anche da altri sei giocatori che giocano nel nostro campionato per un totale di nove elementi. Sono presenti gli interisti Maicon, Lucio e Sneijder, i rossoneri Thiago Silva ed Ibrahimovic e per la prima volta compare anche un giocatore del Napoli, con il Matador Cavani tra gli attaccanti.

    Curiosità l’unico giocatore “non europeo” è il brasiliano Neymar. Il Top 11 Fifa 2011 sarà schierato con il 4-3-3 e la sua composizione verrà svelata il 9 gennaio nel gala in programma a Zurigo per l’assegnazione del Pallone d’Oro.

    I 55 giocatori in lizza per il Top 11 Fifa 2011
    Portieri: Gianluigi Buffon (Italia, Juventus), Iker Casillas (Spagna, Real Madrid), Manuel Neuer (Germania, Bayern Monaco), Víctor Valdes (Spagna, Barcellona), Edwin van der Sar (Olanda, ritirato, ex Manchester United).

    Difensori: Eric Abidal (Francia, Barcellona), Dani Alves (Brasile, Barcellona), Ricardo Carvalho (Portogallo, Real Madrid), Ashley Cole (Inghilterra, Chelsea), Patrice Evra (Francia, Manchester United), Rio Ferdinand (Inghilterra, Manchester United), Vincent Kompany (Belgio, Manchester City), Philipp Lahm (Germania, Bayern Monaco), Lucio (Brasile, Inter), David Luiz (Brasile, Chelsea), Maicon (Brasile, Inter), Marcelo (Brasile, Real Madrid), Alessandro Nesta (Italia, AC Milan), Pepe (Portogallo, Real Madrid), Gerard Piqué (Spagna, Barcellona), Carles Puyol (Spagna, Barcellona), Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid), Thiago Silva (Brasile, AC Milan), John Terry (Inghilterra, Chelsea), Nemanja Vidic (Serbia, Manchester United).

    Centrocampisti: Xabi Alonso (Spagna, Real Madrid), Gareth Bale (Galles, Tottenham Hotspur), Sergio Busquets (Spagna, Barcellona), Cesc Fabregas (Spagna, Barcellona), Andres Iniesta (Spgna, Barcellona), Kaka (Brasile, Real Madrid), Frank Lampard (Inghilterra, Chelsea), Nani (Portogallo, Manchester United), Mesut Ozil (Germania, Real Madrid), Andrea Pirlo (Italia, Juventus), Bastian Schweinsteiger (Germania, Bayern Monaco), David Silva (Spagna, Manchester City), Wesley Sneijder (Olanda, Inter), Yaya Toure (Costa d’Avorio, Manchester City), Xavi (Spagna, Barcellona).

    Attaccanti: Sergio Aguero (Argentina, Manchester City), Karim Benzema (Francia, Real Madrid), Edinson Cavani (Uruguay, Napoli), Didier Drogba (Costa d’Avorio, Chelsea), Samuel Eto’o (Cameroon, Anzhi), Radamel Falcao (Colombia, Atletico Madrid), Mario Gomez (Germania, Bayern Monaco), Zlatan Ibrahimovic (Svezia, AC Milan), Lionel Messi (Argentina, Barcellona), Neymar (Brasile, Santos), Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real Madrid), Wayne Rooney (Inghilterra, Manchester Utd), Luis Suarez (Uruguay, Liverpool), Robin van Persie (Olanda, Arsenal), David Villa (Spagna, Barcellona).

  • Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Inter, Ranieri lancia la baby revolution

    Conquistato il primato nel girone e la qualificazione con un turno d’anticipo, Ranieri può iniziare a prendersi le lodi che gli spettano per aver risollevato quantomeno il cammino europeo interista, leggermente compromesso già nella prima giornata contro i turchi proprio da Gasperini. In campionato la strada da percorrere è sicuramente più lunga e impervia, ma le garanzie e gli aiuti ad una rosa definita troppo vecchia e logora arrivano non dal mercato di gennaio, ma dal mercato estivo che fa sbocciare con i tempi giusti la linea verde nerazzurra: Alvarez e Coutinho.

    Coutinho | ©Giuseppe Cacace/Getty Images

    LINEA VERDE

    I due giovani talenti nerazzurri sono stato fin troppo presto bollati come due brocchi, due bidoni, assegnando all’Inter la palma del peggior mercato in entrata. Lo stesso Sneijder in una recente intervista con la propria nazionale aveva spiegato come il problema nell’Inter fosse la differenza troppo evidente tra i titolari e chi si accomoda in panchina. Voilà ecco servito l’assist perfetto per dimostrare il contrario: a Cagliari, l’olandese si infortuna e Coutinho entra al suo posto, mentre Alvarez destinato alla tribuna si accomoda in panchina. La sorpresa è doppia perché il baby brasiliano mostra un modo di giocare totalmente nuovo, ostentando quella sicurezza che fino ad ora non aveva mai mostrato, riuscendo persino a regalare il gol della sicurezza ai suoi. E Alvarez non è da meno entrando di diritto in entrambe le azioni da gol, aiutando il centrocampo e mostrando quelle doti tecniche che gli avevano garantito in patria il soprannome Maravilla.

    LODI A RANIERI

    – Ranieri è stato lungimirante, come spesso ripeteva ai giornalisti bisognava assolutamente considerare i tempi di adattamento al calcio italiano, poichè entrambi i giocatori in allenamento mostravano giocate da grandi campioni. Il tecnico nerazzurro ha atteso il momento giusto inserendoli gradualmente e con l’intelaiatura dei senatori a supportarli, considerando come il nuovo cambio di modulo sia molto più adatto alle loro caratteristiche.

    Claudio Ranieri | © Str/Getty Images
    Infatti la svolta c’è stata con l’utilizzo del    4-2-3-1 allargando il gioco sugli esterni e permettendo ad Alvarez di esprimersi al meglio. La conferma del continuo miglioramento si è avuta proprio ieri contro il Trabzonspor dove Ricky Maravilla nel primo tempo ha disputato una gara di grandissima qualità, segnando un gol bellissimo e iniziando ad entrare nei meccanismi di gioco nerazzurri. Ovviamente è presto per parlare di nuovi campioni, ma la strada intrapresa è quella giusta, e già nella prossima sfida contro il Siena il ricambio generazionale interista avrà la possibilità di mettersi in mostra, con un occhio di riguardo per un altro baby talento: Marco Davide Faraoni, il terzino strappato alla Lazio e che potrebbe rappresentare un ottimo investimento per il futuro.

    CURIOSITA’- Gianluca Di Marzio esperto di mercato di Sky Sport in una recente intervista ha preso le difese di Alvarez, in merito a chi l’avesse definito come un affare sbagliato della dirigenza nerazzurra, spiegando come le cifre per l’acquisto del cartellino siano assolutamente state ingigantite: “L’Inter ha chiuso l’affare per 5,5 milioni più 4 di bonus, questa è la verità. Altre cifre, gonfiate, servono solo per bocciare un acquisto che meritava e merita invece fiducia”.

    PAZZINI AFFAMATO-

    Se non bastasse la voglia di riscatto delle giovani promesse nerazzurre, sicuramente ci penserà la fame di vittorie palesata dal bomber Giampaolo Pazzini che in una recente intervista al Guerin Sportivo ha parlato della sua Inter e della sua voglia di vincere: “Ormai questa maglia comincio a sentirla sulla pelle, qui ti rendi conto di essere in una grande squadra e di lottare per traguardi importanti. Quando sono arrivato a Milano, mi è cresciuta la voglia di vincere, mi è venuta una fame mai avuta sin lì”. Sul difficile rapporto nato con Gasperini il Pazzo preferisce evitare polemiche, spiegando invece come Moratti l’abbia preso subito a cuore : “Lasciamo stare, non ero contento, ma rispetto le scelte di un tecnico. Quando però Moratti lo richiamò dissi cavolo! Moratti non è un presidente qualunque, lui ha avuto tantissimi cannonieri. Ero felice e sorpreso, emozionato e stupito”.

  • Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    Trabzonspor Inter probabili formazioni: Milito favorito su Pazzini

    “Non facciamo calcoli e vinciamo per qualificarci da primi del girone!”- questo è stato il chiaro messaggio lanciato ieri da Claudio Ranieri ai suoi giocatori in vista della sfida di Champions di stasera tra Trabzonspor e Inter.  Infatti ai nerazzurri con la vittoria arriverebbe la certezza matematica del primo posto e una qualificazione con un turno di anticipo, condizione ideale e pressoché necessaria per concentrarsi sul discorso campionato.

    Diego Milito |© Maurizio Lagana/Getty Images

    STATISTICHE– Gli uomini guidati da Ranieri cercano dunque la vittoria numero duecento in Europa, e al tempo stesso la quarta vittoria consecutiva eguagliando una striscia di risultati positivi che mancava dai tempi della stagione 2010 con Mourinho al timone dell’armata nerazzurra capace di addirittura di centrarne sei ( di cui cinque nella fase a eliminazione) per poi arrivare a vincere la finale storica di Madrid. I numeri dunque sorridono all’Inter, che si affida ai ricorsi storici e alle sue armi migliori per tornare a sorridere in Europa ottenendo una vittoria che porterebbe il morale a salire, e rappresenterebbe una spinta anche per il campionato.

    TRABZOSNPOR- A Trabzon ieri è stata celebrata l’impresa storica del 13 settembre 1983 (1 a 0 per il Trabzonspor contro l’Inter in coppa Uefa) con una riunione speciali dei calciatori dell’epoca, questo per spiegare quanto i turchi sentano in modo particolare questa partita. Il tecnico Senol Gunes già in grado ci compiere il miracolo il 14 settembre scorso a San Siro si affida al talento del gioiellino Burak Ylmaz in grado di segnare 13 sui 17 gol stagionali del Trabzonspor in dieci turni di campionato, capace inoltre, di ricevere moltissime lodi anche dal tecnico della nazionale turca Guss Hiddink. Per quanto riguardo l’undici che scenderà in campo Gunes sembra propenso ad utilizzare un modulo classico, un 4-4-2 con Tolga tra i pali, Mustafa e Giray centrali difensivi, Cech e il noto Celustka (in gol proprio a San Siro) sulle corsie laterali. Centrocampo con al centro Zokora e Colman e sugli esterni Alanzinho e Serkan. Per quanto riguarda il tandem offensivo c’è spazio per Halil Altintop e appunto come detto in precedenza per la stella turca Burak Ylmaz.

    INTER- Ranieri è a meta tra il sorriso e l’amarezza, poiché nonostante i recuperi di Lucio e Nagatomo, con il rientro di Chivu dopo la squalifica contro il Cagliari deve rinunciare a due pedine fondamentali per il gioco nerazzurro come Sneijder e Maicon. Largo dunque a un 4-3-1-2 che a partita in corso potrebbe trasformarsi proprio come nell’ultimo turno di campionato in un 4-2-3-1, magari proprio con l’inserimento di Alvarez. I dubbi maggiori rimangono a centrocampo, poiché la difesa sembra cosa già fatta, con Lucio e Samuel a formare la coppia centrale e Nagatomo e Chivu nei rispettivi ruoli di terzini. In mediana spazio a Thiago Motta nel ruolo di vertice basso a garantire copertura alla difesa, con Cambiasso e Zanetti ad agire sulle corsie laterali. Il dubbio più grande è legato proprio alla figura del trequartista con Stankovic in ballottaggio con il baby brasiliano Coutinho, che nonostante la splendida prestazione contro il Cagliari dovrebbe partire dalla panchina. Spazio a Milito meno utilizzato in attacco in coppia con Zarate favorito su Pazzini.

    PROBABILI FORMAZIONI Trabzonspor Inter :

    Trabzonspor (4-5-1): 29 Tolga Zengin; 28 Celustka, 23 Giray, 6 Glowaski, 5 Cech; 25 Alanzinho, 15 Zokora, 20 Colman, 30 Serkan Balci, 9 Halit Altintop; 17 Burak Ylmaz.
    A disp.: 1 Onur, 27 Sapara, 10 Mierzejewski, 32 Pawel Brozek, 12 Paulo Enrique, 18 Tayfun, 6 Glowacki. All: Senol Gunes.

    Inter (4-3-1-2): 1 Julio Cesar; 55 Nagatomo, 25 Samuel, 6 Lucio, 26, Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8  Thiago Motta; 5 Stankovic; 28 Zarate, 22 Milito. A disp.: 12 Castellazzi, 42 Jonathan, 23 Ranocchia, 20 Obi, 11 Alvarez, 29 Coutinho, 7 Pazzini. All: Ranieri.

     

  • Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    Inter con il Trabzonspor senza Sneijder

    L’Inter di Ranieri si presenta all’appuntamento contro i turchi del Trabzonspor con un morale diverso rispetto alla partita d’andata a Milano. L’occasione di chiudere il discorso qualificazione è il miglior catalizzatore per i nerazzurri, che in testa al girone europeo hanno l’occasione di staccare il biglietto per gli ottavi con un turno d’anticipo e dedicarsi al campionato dove c’è da scalare una classifica da incubo.

    Wesley Sneijder | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Segni di ripresa si sono intravisti a Cagliari dove la generazione baby dopo tante stecche ha dato segnali positivi, prima con Coutinho autore della rete del 2-1 e di una buona prova, e poi con Alvarez entrato a pieno in entrambe le azioni vincenti. Sufficienza striminzita per un Jonathan ancora troppo timido e assolutamente anni luce lontano dal compagno di ruolo Maicon. Quasi a voler smentire le ultime parole di Sneijder che dal ritiro olandese aveva definito la sua squadra troppo vecchia e senza riserve in grado di sostituire i titolari, è arrivata la prima vittoria ad opera delle nuove leve nerazzurre. L’Europa sarà il banco di prova perfetto per dimostrare ai tifosi nerazzurri  come le prestazioni di sabato non siano state solo un caso isolato.

    POLEMICA SNEIJDER – I guai purtroppo arrivano dall’infermeria, dove l’ultimo bollettino medico ha confermato lo stiramento di secondo grado per Sneijder, lasciandolo fuori dei giochi per almeno 3-4 settimane. Ranieri nella consueta conferenza stampa alla vigilia della partita non le ha certo mandate a dire alla nazionale Orange, rea di aver spremuto il trequartista nerazzurro per 180 minuti dopo i continui infortuni muscolari subiti:

    Sono dispiaciuto per lui, ma non infastidito. Aveva avuto un problemino al polpaccio ma voleva giocare in nazionale. Se ci fosse un grosso compenso dietro gli infortuni con la nazionale, i medici ci penserebbero bene prima di rischiare con un calciatore non in condizione. Ma per adesso la linea è questa e va accettata“.

    TRABZONSPOR – Sulla partita da affrontare e sull’avversario Ranieri avverte i suoi da eventuali cali di concentrazioni che potrebbero risultare fatali:

    Penso che il Trabzonspor domani disputerà un match determinato, ma noi vogliamo chiudere subito il discorso qualificazione. Domani affrontiamo una squadra che sa giocare a calcio, compatta e sostenuta dal pubblico, capace di rimontare il Lille contro cui stava perdendo. So che sarà difficile, ma noi vogliamo chiudere il girone per affrontare il Cska senza pensieri. Ci siamo preparati per vincere, sappiamo che ci potrebbe bastare anche il pari, ma davanti c’è un avversario, non si possono fare calcoli in partenza, bisogna approcciare bene la partita, gestirla, e non solo tatticamente, anch’io devo essere bravo a gestire situazione e uomini.

    LODI AI GIOVANI – Il tecnico nerazzurro continua la conferenza elogiando la prova del baby Coutinho e di Alvarez apparso finalmente più presente in campo. Alla domanda se domani partiranno entrambi titolari Ranieri risponde in maniera sibillina:

    Mi hanno ben impressionato, ora devo vedere come hanno recuperato, vedrò stasera con che piglio si muovono e poi sceglierò quelli che possano metterli più in difficoltà. Io aspetto sempre l’ultima sera, per radunare le sensazioni e le idee sulla formazione.

    DUBBI FORMAZIONE – Rimangono quindi molti dubbi sulla probabile formazione, considerando come l’unica certezza è data dal rientro di Chivu squalificato contro il Cagliari che dovrebbe riportare Zanetti sulla fascia destra con Jonathan di nuovo in panchina. I dubbi maggiori sono a centrocampo (Coutinho o Stankovic nel ruolo di trequartista?) e in attacco dove Milito potrebbe partire da titolare dopo la panchina nell’ultimo turno di campionato.

    Diego può dare tantissimo, – ha spiegato Ranieri- è un campione, lo tengo nella massima considerazione, può dare esperienza, può dare gol.

    CURIOSITA’ – I nerazzurri sono arrivati in ritardo a Trebisonda poiché Mauro Zarate aveva dimenticato il passaporto ad Appiano, facendo ritardare il volo di circa mezz’ora.

    Dichiarazioni tratte da Fc Inter News.it

  • Inter, Sneijder altra tegola?

    Inter, Sneijder altra tegola?

    Qualche giorno una intervista di Sneijder Inter, sostituti non all’altezza era stato il primo tesserato nerazzurro a metter il dito nel problema che oramai due stagioni pregiudica il rendimento della squadra costringendola sempre ad inseguire un posto al sole. La società, a dire il vero, si sta muovendo per dar altre soluzioni a Ranieri e sopperire agli acciacchi che oramai con cadenza settimanale capitano ad un elemento essenziale della rosa.

    Wesley Sneijder | ©PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Per molti però il male dell’Inter è proprio la possibilità di non contare costantemente su Sneijder considerato l’unico giocatore in organico in grado di far compiere il salto di qualità alla squadra dando qualità alla manovra d’attacco ma anche un punto di riferimento per i centrocampisti e la difesa in fase di difensiva. L’olandese però oramai da due stagioni non riesce più a giocare con continuità fermato spesso da acciacchi di varia natura che ne pregiudicano il normale allenamento ritardando oltretutto la ricerca della migliore condizione.

    Sneijder impegnato come molti altri nerazzurri con le nazionali si è fermato nuovamente riportando un problema al polpaccio che gli impedirà di giocare il match di questa sera tra i suoi Orange e la Germania e con molte probabilità anche il match in programma sabato alle 18 dell’Inter a San Siro contro il Cagliari.

    Ovviamente per un responso definitivo occorrerà aspettare l’esito degli esami strumentali ma è chiaro che le sue condizioni non potranno esser al meglio e con l’impegno in Champions League imminente è consigliabile non rischiare. La possibile assenza di Sneijder potrebbe consigliare a Ranieri un cambio di modulo schierando un tridente atipico con Zarate e Castaignos esterni d’attacco e Milito o Pazzini nel ruolo di prima punta. L’attacco presto recupererà anche Diego Forlan oramai guarito dall’infortunio patito giusto un mese fa nell’impegno con la sua Nazionale.