Tag: wesley sneijder

  • Milan Inter, ultime e formazioni. Sorpresa Emanuelson, Sneijder in panchina

    Milan Inter, ultime e formazioni. Sorpresa Emanuelson, Sneijder in panchina

    E’ tutto pronto per il derby Milan Inter. Le due squadre scenderanno in campo fra poco più di un’ora in una sfida che per il Milan potrebbe significare sorpasso ai danni della Juve (1-1 casalingo contro il Cagliari) e primato solitario in classifica a una giornata dal giro di boa in campionato. L’Inter ha invece l’occasione di accorciare dal duo di testa e portarsi a meno 6 dalla vetta. Le ultimissime notizie da San Siro.

    urby emanuelson ! © getty images

    PATO SUPERA BINHO – Sembra ormai sicura la presenza in attacco del “Papero” rossonero, che vince così il ballottaggio contro il compagno della Nazionale Robinho. Un’ultima novità riguarda il possibile impiego dell’olandese Emanuelson sulla trequarti e l’arretramento di Boateng  a centrocampo, una soluzione tattica già vista nell’ultima partita contro l’Atalanta a Bergamo. Nocerino partirà nuovamente dal primo minuto come mezzala sinistra. Qualora non dovesse giocare l’ex lanciere dietro le punte, è sicura la presenza del capitano Ambrosini sul centro-destra, e il ghanese regolarmente alle spalle della coppia offensiva. Confermato l’utilizzo dall’inizio di Nesta al fianco di Thiago Silva, mentre sulla corsia di sinistra Allegri è intenzionato ad optare per l’esperienza di Zambrotta.

    SNEIJDER IN PANCHINA – Nel pomeriggio si rincorrevano le voci che volevano Ranieri attratto dall’idea Sneijder, andando a modificare il 4-4-2 schierato negli ultimi match, sacrificando Pazzini. Le ultime notizie però danno per confermata la formazione della vigilia, con l’argentino Alvarez sulla sinistra e l’ex viola in tandem con il “Principe” Milito. Insieme al trequartista olandese, si siederà in panchina l’uruguaiano Forlan. La linea di centrocampo sarà composta da Thiago Motta e Cambiasso. Dietro invece le due corsie saranno cavalcate dalle sgroppate di Maicon e Nagatomo. In porta giocherà Julio Cesar nonostante il problema alla schiena che ha accusato in questa settimana.

    Probabili formazioni Milan Inter

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Van Bommel, Boateng, Nocerino, Emanuelson, Pato, Ibrahimovic.
    Panchina: Amelia, Antonini, Mexes, Bonera, Ambrosini, Seedorf, Robinho. Allenatore: Allegri.

    Inter (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti, Alvarez, Pazzini, Milito.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Poli, Coutinho, Sneijder, Forlan. Allenatore: Ranieri.

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  • Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Milan Inter, probabili formazioni. C’è Pato al fianco di Ibra

    Stasera andrà in scena il derby numero 209 fra Milan Inter. Alla penultima giornata del girone d’andata, la stracittadina milanese potrebbe emettere già sentenze definitive. I commenti pre partita degli allenatori e le probabili formazioni di una delle sfide più importanti di tutta la stagione.

    alexandre pato | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    “CROCEVIA IMPORTANTE” – Così Massimiliano Allegri sintetizza l’importanza del big match di questa sera. Il distacco sui cugini nerazzurri è importante, con gli uomini di Ranieri distanti 8 punti dalla vetta. Una vittoria del Milan darebbe un pesante schiaffo morale alla rimonta di cui si è resa protagonista la squadra di Ranieri nelle ultime gare di campionato. Al contrario, un successo dei rivali, avvicinerebbe sensibilmente il club di corso Vittorio Emanuele alle prime della classe, sempre che la Juve di Conte non ottenga i tre punti nel pomeriggio contro il Cagliari. Il Diavolo sta attraversando un ottimo periodo di forma, paragonabile per intensità al ruolino di marcia del Real Madrid nella Liga. Nelle ultime undici partite disputate, i rossoneri hanno collezionato 9 vittorie e due pareggi (entrambi in trasferta contro Fiorentina e Bologna), segnando 30 gol (con una media realizzativa di 3 gol in ciascun match). La formazione titolare dovrebbe prevedere l’impiego del recuperato Nesta al fianco di Thiago Silva in difesa, con Abate che ritorna titolare a destra dopo l’infortunio che l’ha costretto a saltare gli ultimi due incontri. A centrocampo l’infortunio alla caviglia di Aquilani rende quasi obbligate le scelte del tecnico Allegri. Van Bommel giocherà al centro, con Nocerino mezzala sinistra e Ambrosini sul centro-destra, mentre appare improbabile un utilizzo di Seedorf dal primo minuto. In attacco volatona finale fra Robinho e Pato, che si contendono il posto da titolare al fianco dell’inamovibile Ibrahimovic. Nelle ultime ore il “Papero” sembra abbia effettuato il sorpasso decisivo nei confronti del connazionale, e avrà quindi l’occasione per bissare la doppietta dell’anno scorso nel 3-0 rossonero. Alle spalle delle due punte giocherà il ghanese Boateng.

    “MOMENTO FAVOREVOLE”Ranieri si presenta alla vigilia con il consueto aplomb. Il tecnico non sembra avvertire la tensione del suo primo derby milanese. L’ex di Roma e Juve è concentrato sui propri uomini e spinge tutta la pressione sulle spalle degli avversari. Ammette che i nerazzurri stiano attraversando un momento favorevole (cinque vittorie nelle ultime cinque partite disputate), e chiede una prova convincente da parte dei suoi per battere i rivali. Osservato speciale l’ex Ibrahimovic, decisivo in Supercoppa quest’estate a Pechino e nel primo derby giocato con la maglia rossonera la scorsa stagione. Se l’Inter dovesse cogliere i tre punti si riporterebbe in piena corsa per il titolo, sperando anche in un risultato negativo della Juventus nel pomeriggio. Un’eventuale vittoria questa sera darebbe anche una spinta forse decisiva alla volontà del presidente Moratti di acquistare Carlos Tevez per la definitiva rincorsa alle due capoliste. L’undici iniziale dell’Inter sarà con molta probabilità lo stesso che ha battuto il Parma la scorsa domenica per 5-0. Maicon sarà regolarmente in campo avendo smaltito il fastidio muscolare accusato durante la sfida contro i Ducali, mentre il giapponese Nagatomo spingerà sulla corsia opposta. A centrocampo Thiago Motta sarà al fianco dell’argentino Cambiasso. Ricky Alvarez, salvo sorprese, giocherà titolare sulla fascia sinistra. La coppia d’attacco sarà ancora una volta composta da Diego Milito e Giampaolo Pazzini, entrambi a segno contro il Parma. Siederanno in panchina Sneijder e Forlan. L’olandese è ormai recuperato ed è pronto a dare il proprio contributo alla squadra. Appare però irrealistico l’impiego del calciatore ex Real Madrid dal primo minuto, ciò a conferma del fatto che Ranieri voglia dare fiducia al 4-4-2 varato nelle ultime giornate.

    Probabili formazioni Milan Inter

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini, Van Bommel, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Pato.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mexes, Seedorf, Robinho, El Sharaawy. Allenatore: Allegri.

    Inter (4-4-2): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Alvarez, Milito, Pazzini.
    Panchina: Castellazzi, Ranocchia, Chivu, Poli, Faraoni, Sneijder, Forlan. Allenatore: Ranieri.

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  • Milan Inter, verso il derby. Rientra Sneijder, Allegri, tutto su Ibrahimovic

    Milan Inter, verso il derby. Rientra Sneijder, Allegri, tutto su Ibrahimovic

    Mancano due giorni al derby della Madonnina Milan Inter, autentico spartiacque della stagione. Una vittoria dei rossoneri ai danni dei cugini escluderebbe la squadra di Ranieri dalla lotta per lo scudetto, mentre una vittoria dell’Inter riaprirebbe i giochi per il titolo. Sneijder dovrebbe farcela ed essere della partita, mentre dall’altra sponda del Naviglio tutti gli occhi sono puntati sullo svedese Zlatan Ibrahimovic, decisivo nella passata stagione in entrambe le stracittadine.

    wesley sneijder | © getty images

    SNEIJDER RECUPERA? – I dubbi di Ranieri ruotano intorno all’utilizzo o meno del trequartista olandese. Qualora il calciatore nerazzurro non dovesse farcela, è probabile l’ingresso dal primo minuto dell’argentino Ricky Alvarez, in netta ripresa nelle ultime partite disputate dall’Inter. Per il resto la formazione che scenderà in campo per il derby non vedrà grosse novità rispetto all’ultimo match di campionato contro il Parma. Maicon ha recuperato dopo il problema muscolare accusato durante la partita contro i ducali e la sua presenza sulla corsia di destra non è in dubbio. Dall’altra parte confermato il giapponese Nagatomo, le cui prestazioni nell’ultimo mese e mezzo hanno destato un’ottima impressione all’interno del clan interista. A centrocampo il ballottaggio è tra Thiago Motta e Stankovic, con quest’ultimo che ha recuperato completamente dal precedente infortunio. Salvo sorprese, l’attacco nerazzurro del derby sarà guidato dalla coppia Milito-Pazzini. L’argentino è molto carico dopo il ritorno al gol contro il Parma, mentre l’ex doriano è alla ricerca del primo gol nel derby milanese. Torna in panchina l’uruguaiano Forlan. Si profila invece l’ennesima bocciatura per Zarate.

    TUTTO INTORNO A IBRA – Il Milan punta tutto sul bomber di Malmoe. Lo svedese sta attraversando un periodo di forma eccezionale e con i suoi gol (12) sta trascinando i rossoneri in campionato e in Europa. Le statistiche parlano di un Ibrahimovic sempre decisivo da quando si è trasferito nella società di Via Turati. Suo il rigore che decise il primo derby di Massimiliano Allegri, e suo il gol che ha dato il via alla rimonta sui cugini durante la Supercoppa Italiana. Al fianco dello svedese partirà dal primo minuto Robinho. Pato, protagonista assoluto dell’ultimo giorno di mercato con il no al Psg che ha fatto saltare la trattativa per Tevez, partirà dalla panchina e potrà essere l’asso nella manica del tecnico livornese, memore della doppietta del “Papero” nel 3-0 dello scorso anno. Boateng agirà dietro le spalle dei due attaccanti, mentre in mezzo al campo si registra il rientro di Aquilani. In difesa sempre più concreto l’impiego del terzino destro Abate, mentre Nesta e Mexes si contendono una maglia da titolare al fianco del brasiliano Thiago Silva.

    I PRECEDENTI – L’Inter non vince il derby dal 24 gennaio 2010, quando sulla panchina nerazzurra sedeva ancora Mourinho. Da allora tre successi del Milan in altrettanti sfide. Gli interisti ricorderanno con piacere il 3-4 in casa dei cugini nel 2006, quando l’allenatore della beneamata era ancora Roberto Mancini, e lo 0-4 dell’era Mourinho nel 2009. I tifosi rossoneri invece hanno ancora negli occhi la sfida della stagione 2003/2004, con la storica rimonta dallo 0-2 al 3-2 finale. Invece il 3-0 dello scorso anno nel girone di ritorno lanciò i giocatori di Allegri alla vittoria in campionato, interrompendo la rimonta dei nerazzurri guidati da Leonardo.

    LA VITTORIA PER 3-4 DELL’INTER NEL 2006

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    LA VITTORIA PER 2-3 DEL MILAN NEL 2004

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  • Sneijder è davvero così incedibile per l’Inter?

    Sneijder è davvero così incedibile per l’Inter?

    Ottenuti i tre punti con una sontuosa vittoria contro il Parma, l’Inter si prepara ad affrontare due derby nella prossima settimana. Esatto, il primo si giocherà sul campo domenica prossima nel posticipo serale della 17esima di campionato, mentre il secondo, quello sul mercato per Tevez, è già iniziato da un pezzo e sembra si concluderà a giorni. Vincerli entrambi è l’obiettivo dei nerazzurri per rosicchiare punti importanti alla capolista e continuare ad alimentare non più impossibili sogni scudetto, rinforzare una squadra che ha bisogno della qualità di un campione come Carlitos Tevez.

    Wesley Sneijder| © PHILIPPE HUGUEN/AFP/Getty Images

    Le armi in più per la rincorsa prospettata da Ranieri già sono in casa e si chiamano Diego Forlan e Wesley Sneijder, poiché i due campioni non hanno ancora dato il loro apporto fondamentale alla squadra per la lunga rincorsa ai piani alti della classifica. Le cinque vittorie consecutive che hanno fruttato 15 punti ai nerazzurri non portano la firma dell’olandese, sempre assente per vari infortuni e ricadute muscolari. A questo punto con l’esplosione esponenziale di Alvarez e l’utilizzo del nuovo modulo 4-4-2 con gli esterni larghi iniziano a sorgere i primi dubbi riguardo il giusto inserimento di Sneijder in un sistema di gioco che inizia a pagare. Ranieri ha esplicitamente spiegato come l’olandese dia il meglio di sé se schierato a ridosso delle due punte e quindi nel suo ruolo naturale di trequartista. In vista del derby è ipotizzabile un suo rientro, ma lo stravolgimento di un modulo che sembra aver ridato la quadratura al gioco nerazzurro per inserire l’olandese ora sembra un azzardo, quindi solo nei prossimi giorni verranno sciolti gli ultimi dubbi.

    A questo punto con il mercato che sembra nel suo momento più caldo, è ipotizzabile farsi una domanda: questa Inter può fare a meno di un giocatore come Wesley Sneijder? Difficile dare una risposta univoca, sarebbe preferibile analizzare i pro e i contro su una sua eventuale cessione.

    Ovviamente lo sgravo di un ingaggio da 6,5 milioni di euro netti sarebbe un bel taglio da inserire nel bilancio societario in vista della nuova politica del fair play finanziario. Senza contare che una sua eventuale cessione ipotizzabile verso il Manchester United porterebbe un introito vicino ai 30 milioni di euro nelle casse nerazzurre, denaro fresco da reinvestire nell’acquisto di un giocatore corteggiato come Lucas Moura, giovane di prospettiva con un ingaggio decisamente più leggero. Questo l’aspetto economico, ma ovviamente il calcio non è legato solo alle cifre e al denaro, quindi è necessario analizzare come verrebbe colmato il vuoto lasciato dalla partenza di un campione come Wes.
    Ripetere l’errore fatto con Eto’o porterebbe di nuovo l’Inter a sacrificarsi di una pedina fondamentale senza poi riuscire a trovare il giusto sostituto, e come la storia insegna non sempre da un Ibra in meno vengono fuori un Milito, un Thiago Motta, Lucio e uno Sneijder. Teoricamente se Alvarez e Coutinho manterranno le loro ultime prestazioni, migliorando anche l’atteggiamento tattico in campo Ranieri potrebbe avere le alternative già pronte in rosa, ma tutto ciò è ipotizzabile solo in linea teorica poiché sia all’argentino sia al brasiliano ancora manca la continuità di rendimento.

    C’è da considerare inoltre come continuare ogni anno a svendere e vendere i propri prezzi pregiati per fare cassa non si addice ad un grande club che in questo modo potrebbe solo perdere appeal per i futuri campioni. Ovviamente il fair play finanziario impone questo tipo di politica a livello di mercato, ma non sempre i giovani campioncini si trasformano in veri e propri top player.

    Volendo fare un discorso puramente tattico, sono davvero pochi i giocatori in grado di sostituire Sneijder senza farlo rimpiangere. Numeri 10 al mondo alla sua altezza non ce ne sono, e lo stesso corteggiamento serrato da parte di un club come lo United fa capire quanto sia raro e prezioso l’olandese. Lo stesso Ranieri ha più volte dichiarato di non vedere un’Inter senza il suo Sneijder, considerandolo come il fiore all’occhiello della sua rosa. A meno di repentini colpi di scena Moratti difficilmente sconfesserà il suo tecnico privandolo di un giocatore che ha ancora molto da dire in una stagione da riscrivere.

  • Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Inter Parma, probabili formazioni. Pazzini e Milito in avanti

    Smaltite le scorie delle vacanze natalizie e post epifania, torna in campo nell’anticipo serale l’Inter alla ricerca della quinta vittoria di fila stagionale contro l’insidiosissimo Parma di Colomba. Attenzione a non sottovalutare un avversario in grado di far cadere il Napoli e l’Udinese, soprattutto in un momento in cui i nerazzurri stanno vivendo il loro momento migliore, con la fine della sosta sorgeranno molti dubbi sulle reali condizioni dei giocatori.

    Milito e Pazzini | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Altra insidia per gli uomini di Ranieri è rappresentata dal pensiero fisso della prossima sfida di campionato, in cui dovranno scendere in campo proprio contro i cugini rossoneri del Milan in un derby che si preannuncia come al solito spettacolare. Il mercato di riparazione intanto impazza e buoni risultati sul campo potrebbero rendere Moratti più incline a regalare i giusti innesti per far quadrare il più possibile l’Inter che Ranieri sogna.

    INTER – Nonostante le dichiarazioni di rito in conferenza stampa, attraverso le quali Claudio Ranieri ha cercato di non parlare del prossimo derby, com’è naturale che sia, il tecnico romano ha lanciato un occhio alla stracittadina. Tutto ciò è evidente dalla lista dei convocati, dove risultano assenti top player del calibro di Sneijder, Stankovic, Chivu e Forlan, tutti rigorosamente a riposo per recuperare al meglio in vista del Milan. Peseranno anche nella scelta degli undici titolari anche le diffide di Maicon e Thiago Motta, con quest’ultimo probabilmente destinato a rimanere in panchina per evitare di saltare il big match del prossimo turno. Quindi per il modulo tattico la scelta ricade ancora sul classico 4-4-2 con i due esterni larghi: retroguardia classica formata da quattro uomini con Lucio e Samuel al centro e Nagatomo a sinistra e Maicon a destra. In mediana, mancando Thiago Motta, dovrebbe scalare al centro Zanetti in aiuto del compagno argentino Cambiasso, mentre sulle corsie laterali agiranno Faraoni (per coprire le sortite offensive di Maicon) e Alvarez apparso uno dei migliori nelle ultime uscite stagionali. Pochi dubbi in attacco dove i giocatori sono contati e con l’assenza di Forlan il tandem offensivo sarà composto da Pazzini e Milito.

    PARMA – Se per i nerazzurri la crisi sembra passata, il discorso è diverso per gli emiliani con 19 punti in 16 gare il tecnico Colomba sprona i suoi a cercare di conquistare i tre punti anche su un campo difficile come quello di San Siro per cominciare al meglio il nuovo anno. Lo stesso tecnico del Parma ha ammesso di non sentirsi in discussione nonostante gli ultimi risultati facciano traballare non poco la sua panchina. Colomba per quanto riguarda l’aspetto tattico dovrebbe scendere in campo per dare battaglia ai nerazzurri con un 4-4-1-1 con tutti gli uomini a disposizione. In difesa possibile esordio per Brandao in ballottaggio con Santacroce, affiancato da Paletta con Zaccardo e Gobbi ai lati. Centrocampo a quattro con al centro Galloppa e Morrone, mentre sugli esterni agiranno Modesto e il rapido ex di turno Biabiany in cerca di rivalsa proprio contro i suoi vecchi compagni. Più avanzati arrivano i pericoli maggiori per la retroguardia nerazzurra, con due clienti scomodi come Giovinco e Floccari. Curiosità con Massimo Gobbi che stasera festeggerà il traguardo delle 200 partite in Serie A, dopo essere stato acquistato dal Parma nel 2010 da svincolato.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER PARMA

    INTER (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Motta, Cambiasso, Alvarez; Milito, Pazzini.
    A disposizione: 
    Castellazzi, Ranocchia, Obi, Faraoni, Poli, Coutinho, Zarate.
    Allenatore:
     Ranieri.

    PARMA (4-4-1-1) Mirante; Zaccardo, Santacroce, Paletta, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco; Floccari.
    A dispozione:
     Pavarini, Musacci, Brandao, Valiani, Pereira, Palladino, Pellè.
    Allenatore: 
    Colomba.

  • Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Calciomercato Inter, da Sneijder i soldi per arrivare a Lucas

    Sneijder è a un bivio. Il Manchester di Sir Alex Ferguson rappresenta una grossa tentazione per il trequartista olandese, che diplomaticamente glissa riguardo l’interesse degli inglesi. Allo stesso tempo in casa Inter si fanno due conti. I milioni ricavati dall’eventuale cessione dell’orange allo United garantirebbero la liquidità necessaria per l’acquisto del crac Lucas, il calciatore del San Paolo ritenuto il futuro Kaka. Quanto converrebbe alla squadra nerazzurra tenere in squadra un giocatore che nell’ultimo anno è stato lontano parente di quel Sneijder fondamentale ai tempi della corazzata guidata dal “vate” Mourinho, quando grazie alle sue eccellenti prestazioni si trovò in lizza per contendere il Pallone d’Oro a gente come Messi, Xavi e Cristiano Ronaldo?

    wesley sneijder | © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Un pensiero più che legittimo da porsi. Claudio Ranieri recentemente ha parlato dell’olandese come l’uomo derby, in riferimento alla stracittadina che vedrà opporsi i due club di Milano. Ma qualcosa sembra essersi rotto nel rapporto fra il calciatore e l’ambiente interista. A pesare sulle incertezze di Sneijder i frequenti infortuni che l’hanno tenuto lontano dai campi da gioco per molti mesi e il desiderio di immergersi in una nuova avventura. La Premier League lo corteggia da un paio d’anni, su tutti spicca l’interesse della leggenda Ferguson, disposto ad offrire quasi 30 milioni di euro per acquistare l’interista. Con i soldi inglesi Moratti comprerebbe subito un biglietto aereo, destinazione San Paolo, al direttore sportivo Branca con la missione di portare Lucas a Milano. Il talento brasiliano ha convinto il numero uno nerazzurro, pronto al sacrificio economico pur di acquistarlo.

    Nel frattempo Sneijder ha smentito di voler lasciare l’Inter, anche se indirettamente. Infatti alla rivista olandese Voetbal International il trequartista di Ranieri ha dichiarato che le possibilità che lui rimanga a Milano sono quantificabili intorno al 90%. I tifosi della Beneamata sperano che in quel 10% non si racchiuda il trasferimento del loro numero 10 in Inghilterra.

  • Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Inter, grana Zarate mistero Sneijder

    Zarate grana Inter | ©Getty Images
    Il bilancio 2011 dell’Inter è sostanzialmente altalenante e scandito dalle due importanti rimonte costruite da Leonardo nella scorsa stagione e da Ranieri in questa. Le quattro vittorie consecutive hanno riportato l’Inter in zone di classifica più consone permettendo di non ammainare del tutto le speranze di conquista del titolo e lasciare ancora aperte le chance di un posto nella Champions League. Il normalizzatore Ranieri ancora una volta è riuscito a trovare un certo equilibrio nelle difficoltà affidandosi ad un abbottonatissimo 4-4-2 che permette alla difesa di aver più copertura e affidandosi all’estro dei suoi attaccanti o alle palle inattive per far risultato.

    Il modulo del condottiero romano ha come esclusi eccellenti Mauro Zarate e Wesley Sneijder, il primo dopo esser stato provato in varie occasioni come esterno è stato accantonato finendo in diverse occasioni in tribuna. L’estro ribelle di Zarate sembra non poter esser inglobato nei ferrei dettami tattici di Ranieri e l’attacca sembra adesso rivivere le incomprensioni passate alla Lazio con Reja. L’Inter sta cercando di liberarsene trovando la squadra disposta ad accollarsi, totalmente o parzialmente, i 15,5 milioni di euro pattuiti in estate con la Lazio per la cessione in estate. La Fiorentina sembra disposta a trattare per il prestito ricomponendo in viola la coppia Zarate Rossi ma la situazione non è semplicissima.

    La situazione di Sneijder è in parte diversa. L’olandese è fuori dal 4-4-2 di Ranieri ufficialmente per i ripetuti acciacchi, in realtà però la sua posizione rischia di far crollare la solidità difensiva acquisita nell’ultima parte del 2011, in molti poi accusano il trequartista di scarso attaccamento ai nerazzurri preferendo spesso la Nazionale al club. Ranieri ha comunque avuto parole d’elogio per Sneijder ma dall’Inghilterra le voci di un possibile addio si fanno sempre più insistenti. La destinazione ovviamente in Manchester United con Ferguson pronto ad offrire i 30 milioni di euro che i nerazzurri vorrebbero ricavare dalla cessione.

  • Ferguson punisce Rooney. Sneijder United si può

    Ferguson punisce Rooney. Sneijder United si può

    E’ caos in casa Manchester. Rooney e Ferguson sono ai ferri corti. Ieri il tecnico dello United ha lasciato in tribuna il suo attaccante per una cena “non permessa” dallo stesso manager scozzese nel Boxing Day, il giorno dopo Natale. Nel frattempo il bollettino del mercato fa segnare un riavvicinamento di Sneijder ai Red Devils. La trattativa dovrebbe decollare durante la prossima finestra di mercato estiva.

    wayne rooney | © Alex Livesey/Getty Images

    Tira una brutta aria a Manchester. Ferguson non festeggia nel migliore dei modi il compleanno dei suoi 70 anni, subendo una clamorosa sconfitta all’Old Trafford per opera del Blackburn, fino a ieri ultimo in Premier League. Se non bastasse, ad alimentare le polemiche, l’assenza di Rooney dal rettangolo di gioco. Dov’era la punta dello United? In tribuna, braccia conserte, sguardo malincolino, nel vedere i propri compagni di squadra perdere una grande occasione per superare momentaneamente il City in classifica. L’inglese è stato escluso dal match per scelta di Ferguson, il quale durante le interviste del post partita ha dichiarato come Rooney fosse stato punito insieme ad altri suoi due compagni di squadra (il difensore Evans e il centrocampista Gibson) perché avrebbe cenato insieme alla moglie Coleen poche ore dopo la fine della partita vinta dai Diavoli rossi per 5-0 contro il Wigan. Una cena non autorizzata dall’allenatore scozzese, il quale ha ritenuto necessario prendere un provvedimento particolarmente severo nei confronti di un giocatore chiave del club inglese.

    Nel frattempo le voci che vogliono l’olandese Sneijder vicino allo United trovano conferme in queste prime ore del 2012. Il trequartista nerazzurro è da tempo in rotta con l’ambiente nerazzurro e nonostante le ultime dichiarazioni di Ranieri, l’orange sarebbe in procinto di lasciare l’Inter. L’uomo del triplete ha il desiderio di rivivere un’esperienza in Premier e il Manchester United sembra la squadra più vicina al calciatore. Ogni discorso è rimandato però a giugno, quando probabilmente il club di Moratti tenterà l’assalto al centrocampista offensivo del San Paolo Lucas.

  • Calciomercato Inter via Sneijder, Zarate e Castaignos

    Calciomercato Inter via Sneijder, Zarate e Castaignos

    Chi comprerà l’Inter? Quali saranno i colpi nel calciomercato invernale? Davvero Moratti vuol ridimensionare le ambizioni del club? Il 2012 in casa nerazzurro è nato con i dubbi del vecchio anno, legati ad un 2011 decisamente fallimentare sia in termini di risultati che di scelte societarie che hanno portato alla successione di ben quattro tecnici sulla panchina e all’arrivo di giocatori non consoni o comunque non ancora pronti ad un palcoscenico ambizioso come San Siro. Con la cessione di Samuel Eto’o questa estate il patron Moratti ha fatto intuire a tutti come il calciomercato Inter non abbia preclusioni con tutti gli elementi della rosa cedibili ma solo a condizioni favorevoli per la società. E proprio in virtù di tale strategia il mercato invernale potrebbe regalare ai tifosi nuovi addii più o meno pesanti. Proviamo ad analizzare le varie indiscrezioni di mercato facendo cosi un quadro complessivo dei possibili obiettivi nerazzurri.

    Wesley Sneijder ancora nel mirino del Manchester | ©PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images
    Un partente sicuro nella sessione invernale dovrebbe esser Luc Castaignos, per l’attaccante olandese non si tratta di una bocciatura ma di una opportunità di crescita trovando la continuità che all’Inter in questo momento è difficile garantire. Sono tanti gli estimatore per l’ex Feynoord ma il Bologna sembra esser in leggero vantaggio. Un altro addio, potrebbe esser quello di Mauro Zarate e in questo caso si tratterebbe di una vera bocciatura. L’argentino non ha convinto per la sua poca disciplina tattica e i tentativi di strappare al Napoli Edu Vargas o l’interesse per Farfan ne sono la più evidente conferma. Zarate potrebbe passare in prestito alla Fiorentina dove ritroverebbe Delio Rossi per cercare l’ambiente ideale per una definitiva consacrazione.

    Lo scenario più clamoroso è però quello di Wesley Sneijder decisamente assente nella prima parte del campionato e sempre al centro degli interessi di Sir Alex Ferguson per rinforzare il Manchester United. Pur avendo avuto la conferma di Ranieri e dall’Inghilterra i dirigenti dello United hanno smentito a più riprese l’olandese potrebbe far le valigie già a gennaio aiutando i Red Evil’s a salvare la stagione e combattere fino al termine per il trionfo sui cugini del City nella Premier League. Ovviamente dalla cessione di Sneijder l’Inter deve guadagnare almento 25/30 milioni di euro per permettergli poi di reinvestire sul mercato.

    In entrata infatti oltre a Juan Jesus e Kucka sempre dal Brasile arrivano indiscrezioni sull’interesse nerazzurro per Dybala e sul terzino del Gremio Bruno Collaço ma il vero colpo potrebbe esser Juan Manuel Vargas la cui trattativa potrebbe esser agevolata proprio dalla cessione in prestito di Zarate.

    TUTTE LE TRATTATIVE DI CALCIOMERCATO INTER

  • Ranieri carica Sneijder per il derby, “E’ il nostro condottiero”

    Ranieri carica Sneijder per il derby, “E’ il nostro condottiero”

    Si chiude l’anno solare ed è tempo di tirare somme e bilanci in casa Inter, con il tecnico romano Claudio Ranieri che raggiunto dai microfoni di Mediaset Premium da Antonio Bartolomucci concede un’intervista esclusiva in merito alle sue impressioni su questo primo scampolo di stagione sulla panchina interista.

    Claudio Ranieri | © Claudio Villa/Getty Images

    Arrivato come il normalizzatore che avrebbe dovuto guarire una squadra ‘malata’ e finita come definita da molti, il tecnico romano ha saputo rigenerare le pile dei giocatori più importanti e far sbocciare alcuni dei giovani più importanti della sua rosa, riuscendo a risalire una china della classifica assolutamente in salita, posizionando l’Inter al quinto posto con un -8 dalla vetta impensabile solo poche settimane fa.

    SPIRITO DI LAVORATORE – L’intervista si apre con le prime impressioni sulla nuova città per un romano doc come lui: “Milano è una gran bella città, una città che lavora, mi piace. Parlano del traffico caotico, ma io sono allenato: Roma, Londra, Valencia, Madrid, ho sempre vissuto nelle metropoli”. Ovviamente le esperienze fatte in giro per l’Europa hanno arricchito notevolmente il bagaglio tecnico di un allenatore preparato e che in pochissimo tempo è riuscito ad entrare in punta di piedi nel cuore della difficile tifoseria nerazzurra, grazie al suo ‘spirito di lavoratore’: “Ho lasciato Roma giovanissimo, ho girato l’Europa e questo mi ha dato moltissimo. Se mi chiedete il motivo dell’affetto immediato dei tifosi nerazzurri nei miei confronti posso solo pensare che sia piaciuto il mio spirito di lavoratore: mi sono messo a testa bassa per sistemare l’Inter. Ho un carattere marcato, dico quello che penso, con il passare degli anni i difetti sono anche peggiorati… Io all’Inter sono arrivato in un momento particolare, ho trovato una squadra sott’acqua, ma anche volontà e senso di appartenenza, non ci stavo a sentire dire che questi giocatori erano vecchi e saggi, ero sereno anche nelle sconfitte perchè vedevo come lavoravano”.

    ITALIA – Il discorso si sposta sulle buone prove che i nostri allenatori stanno facendo sia in patria che all’estero dove Mancini, Spalletti e Capello sono i migliori ambasciatori della scuola di Coverciano: “la bravura del calcio italiano è spiegata anche dai colleghi che lavorano all’estero, la scuola di Coverciano è conosciuta in tutto il mondo e poi c’è l’Università del campionato, se hai fatto bene qui puoi fare bene ovunque”. Discorso a parte per il campionato italiano sempre più pieno di campioni stranieri e dove i talenti nostrani trovano meno spazio per esplodere e diventare fenomeni.“Gli italiani bravi arrivano, i supercampioni si fanno sempre largo, penso a Baggio, Vialli, Totti, Del Piero, Di Natale, decisivo anche per la tranquillità dei compagni che sanno che lui un gol lo farà; Pirlo aveva probabilmente bisogno di cambiare posto e stimoli, la Juventus cercava da tempo un organizzatore. Klose è sempre stato un campione, forse nel Bayern iniziava a giocare meno. Ibrahiomovic ha sempre fatto bene ovunque sia andato”.

    SNEIJDER – In riferimento ai giocatori che cambiano le sorti delle squadre in cui militano, non può mancare un cenno all’olandese presente in squadra: “Per noi, Sneijder è il nostro fiore all’occhiello, deve darci il 120 per cento, non deve essere uno della rosa, ma il nostro condottiero, quelllo che ci prende per mano e ci porta lontano. Se lo farà anche nel derby per dare la vittoria all’Inter? Non credo che possano esistere favoriti nel derby, il derby azzera tutto, bisogna solo prepararlo bene e viverlo meglio in campo”.

    MORATTI E MOURINHO – Nel finale le ultime dichiarazioni verso il presidente Moratti: “L’ho conosciuto nel momento più difficile per la sua squadra, ma l’ho trovato pacato e stimolato, però lo conosco solo da 100 giorni, sono stati intensi, ma ancora pochi”. Inaspettato il rapporto di ‘amicizia’ palesato nell’ultima dichiarazione verso un suo ex nemico come Josè Mourinho: “Se ho sentito Mourinho? Ci siamo scritti qualche sms, quando le cose andavano male mi diceva che la squadra sarebbe venuta fuori. Ho detto ai miei calciatori, siamo in forte ritardo, ma io penso sempre al massimo. Se non sei ambizioso non arrivi mai in alto e neppure vicino”.

    Dichiarazione tratte da Fc Inter News.it