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  • Samuel decide il posticipo tra Inter e Sassuolo

    Samuel decide il posticipo tra Inter e Sassuolo

    Un posticipo non certo indimenticabile e con rarissime emozioni quello che è andato in scena a San Siro, l’Inter però ha raggiunto l’obiettivo di tornare alla vittoria se pur con il minimo scarto

    La gara è stata decisa dal rientrante  Walter Samuel  che ha trovato il gol da tre punti ad inizio ripresa.

    Mazzarri per ritrovare quella vittoria che nel 2014 non aveva ancora ottenuto si era presentato con un 3-5-2 decisamente offensivo, con Samuel al centro della difesa al posto di Campagnaro, esordio in maglia nerazzurra per Hernanes che si piazzava sulla mediana insieme a Guarin e Kuzamanovic con Nagatomo e Jonathan sugli esterni e la coppia Palacio-Milito di punta.

    Malesani schierava uno schema speculare con Bianco, Cannavaro ed Ariaudo davanti a Pegolo, Longhi e Rosi sulle fasce, un pacchetto di centrocampo composto da Biondini, Brighi e Marrone, con Berardi e Floccari nel reparto offensivo.

    La prima occasione della gara capita ad Hernanes che al 20° sfrutta una corta respinta di Cannavaro e calcia verso la porta, la sua conclusione scheggia il palo e dà a tutto lo stadio l’illusione del gol.

    Al 23° Biondini è costretto a lasciare il campo per problemi muscolari, Malesani non cambia modulo ed inserisce il giovane Chibsah.

    La partita scorre su ritmi tranquilli, al 32° un calcio di punizione di Berardi permette ad un ottimo Handanovic di prendersi l’applauso di San Siro per l’ottima parata sfoderata.

    Nel finale di frazione Milito, entrambe le volte imbeccato da un ottimo Palacio, fallisce due ghiotte occasioni, la seconda addirittura a tu per tu con Pegolo che ipnotizza e neutralizza il Principe.

    Nel secondo tempo, che inizia con gli stessi 11 che avevano concluso il primo, l’Inter parte più aggressiva e al terzo minuto Hernanes pennella il cross da calcio di punizione e Samuel, liberatosi dalla marcatura di Bianco, colpisce di testa depositando il pallone alle spalle del portiere neroverde.

    Samuel regala la vittoria all'Inter | Foto da Twitter
    Samuel regala la vittoria all’Inter | Foto da Twitter

    Il secondo tempo scorre via con un Sassuolo volenteroso ma mai pericoloso ed un Inter che prova a chiuderla ma che non trova il gol della tranquillità.

    Malesani inserisce anche Missiroli e Floro Flores per aumentare il peso offensivo ma Handanovic non corre alcun pericolo e dopo due minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, l’Inter torna al successo in una serata in cui non si è visto un gioco spumeggiamente ma che almeno ha permesso ai nerazzurri di Mazzarri di portare a casa tre punti fondamentali per il proseguimento della stagione.

     

    INTER – SASSUOLO 1-0 (0-0) 48° Samuel

    INTER (3-5-2): Handanovic 6.5; Rolando 6.5 Samuel 7 (80° Campagnaro sv) Juan 6.5; Jonathan 5.5, Guarìn 6.5, Kuzmanovic 5 (84° Taider sv), Hernanes 6.5, Nagatomo 6, Milito 5 (66° Botta 6), Palacio 6.

    SASSUOLO (3-5-2): Pegolo 7; Bianco 5.5 (75° Bianco sv), Cannavaro 6.5, Ariaudo 6; Rosi 5.5, Brighi 6, Biondini 6 (23° Chisbah 5.5), Marrone 6, Longhi 5.5; Berardi 6.5 Floccari 6 (80° Floro Flores sv)

    Arbitro: Sebastiano Peruzzo

    Ammoniti: Rosi (S), Botta (I)

     

  • Consigli Fantacalcio 2013 il mercato di riparazione

    Consigli Fantacalcio 2013 il mercato di riparazione

    Consigli Fantacalcio 2013. Giunti al termine dell’anno solare 2012, ci si accinge ad aprire il nuovo anno con il mercato di riparazione. Con questo articolo vogliamo provare ad analizzare l’anno appena concluso e le possibili modifiche da effettuare nelle vostre fantaformazioni. Il nostro obiettivo sarà far vincere chi al momento si ritrova ultimo, anche perché alla fine, chi comanda la classifica non ha certo bisogno dei nostri consigli! Allora prendete carta e penna, segnatevi i vostri suggerimenti e poi battagliate, sia che dobbiate sfidare amici sia se partecipate a tornei più complessi in ambito nazionale. Cercheremo anche di consigliarvi qualche colpo a sorpresa, basandoci sulle mosse di mercato delle 20 squadre della massima serie italiana, che si potrebbe rivelare un crack per il cammino fantacalcistico.

    Allora, siete pronti?? Si comincia!

    Consigli Fantacalcio 2013, il mercato di riparazione © Scott Heavey/Getty Images
    Consigli Fantacalcio 2013, il mercato di riparazione © Scott Heavey/Getty Images

    Portieri

    A parte l’inarrivabile Buffon, e il costoso Handanovic, consiglio vivamente l’estremo difensore laziale Federico Marchetti, uno dei portieri più affidabili nel panorama italiano. Tra i più economici troviamo Sorrentino del Chievo e Pegolo del Siena. Subiscono molti gol, ma i loro voti sempre alti compensano sui malus conquistati. Se invece vogliamo risparmiare tantissimo, ecco Neto, portiere della Fiorentina. Nelle ultime settimane ha rubato il posto a Viviano senza demeritare, resta da capire se Montella continuerà a dar fiducia al brasiliano o tornerà titolare l’ex Palermo. Da eliminare il più velocemente possibile sono invece Abbiati e/o Amelia. La difesa del Milan si è dimostrata abbastanza impacciata.

    Difensori

    Il primo nome è Rodriguez della Fiorentina. L’ex centrale del Villareal oltre ad offrire prestazioni sempre sufficienti, da ampie garanzie in fase offensiva sui calci piazzati (grazie agli schemi innovativi di Gianni Vio), però subisce qualche ammonizione di troppo. Non segnerà quanto l’argentino, ma anche Danilo può rappresentare una sicurezza tra i difensori. I costi forse diventano proibitivi per quanto riguarda i difensori, ma sono investimenti da fare se si vuole puntare a qualcosa di importante. Altrimenti se vogliamo contenere i costi c’è il rientrante dalla squalifica Portanova, subito a segno contro il Napoli e sempre pericolo in fase offensivo. Altro elemento che potrebbe dare punti importanti nella seconda parte della stagione è Samuel, al momento fermo ad un solo gol realizzato. Anche il piccolo De Sciglio si sta ben comportando e la maglia da titolare se l’è conquistata con la forza, una garanzia. Se vi servono reti, perché non puntare su Legrottaglie? Infine, consiglio la vendita di Peluso che una volta firmato per la Juventus vedrà poche volte il campo. Occhio alla situazione Astori, se il Cagliari dovesse cederlo al Napoli potrebbe rivelarsi un buon investimento.

    Con l'arrivo di Delio Rossi potrebbe trovare spazio Palombo © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Con l’arrivo di Delio Rossi potrebbe trovare spazio Palombo © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Centrocampisti

    Mi sembra quantomeno inutile consigliarvi Lamela, Hamsik ed Hernanes, giocatori con la media più alta tra i centrocampisti in questo inizio di stagione. Le loro quotazioni erano alte dall’inizio, adesso sono schizzate a livelli forse irraggiungibili. Ecco allora che vorrei sottolineare le ottime prestazioni di Valdes, centrocampista del Parma, che da regista mette in mostra le sue ottime qualità di palleggio. Se potete permettervi uno tra Borja Valero, Lodi e Diamanti sarebbe ottimo per la vostra rosa. Giocatori costanti e dal buon numero di reti assicurate. Nel Palermo, Ilicic sembra essersi ritrovato e ha messo in mostra le sue vere qualità nelle ultime settimane. Ma due giocatori che mi sento di consigliare sono Ledesma e Pizarro, acquistabili ancora a prezzi contenuti, assicurano prestazioni sempre sopra la sufficienza anche se prendono più malus che bonus. Se invece vogliamo provare il colpo a costo praticamente nullo consiglio un trio Mariga, Muntari e Palombo. Il primo dovrebbe passare al Parma dove troverebbe più possibilità di giocare. Il milanista, ripresosi dall’infortunio verrà utilizzato spesso da Allegri che stravede nell’ex mediano dell’Inter e ha dimostrato anche di vedere la porta ed infine l’ex capitano blucerchiato che potrebbe riprendersi la maglia da titolare con l’arrivo in panchina di Delio Rossi. Se invece si vuole cercare qualcuno che abbia già dimostrato qualcosa in questi sei mesi, vi consiglio Weiss del Pescara.

    Attaccanti

    Come per i centrocampisti, non mi sembra un gran consiglio dirvi i nomi di Cavani, El Shaarawy, Di Natale e via discorrendo. Giocatori che garantiscono una certa quantità di gol ma che hanno raggiunto una valutazione tale da renderli quasi non acquistabili. Vi servono due punte a costi contenuti che possano garantirvi un buon bottino di reti? Ecco Paloschi e Muriel, tornati da poco in campo a causa di due brutti infortuni e quindi con valutazioni ancora accettabili. Anche Pozzi e Sansone potrebbero rappresentare dei buoni acquisti in fase di mercato di riparazione. Ed infine i nomi a costo irrisorio come Acquafresca, Rocchi e Livaja. I tre attaccanti dovrebbero lasciare le rispettive squadre e potrebbero trovare nuovi stimoli e motivazioni.

  • Inter coi cerotti, Stramaccioni senza centrali ‘ricicla’ Cambiasso

    Inter coi cerotti, Stramaccioni senza centrali ‘ricicla’ Cambiasso

    Dopo i complimenti, le lodi ricevute ( anche con un pizzico di polemica da parte juventina) e le gioie nei giorni che seguono la vittoria contro la Juventus, l’Inter di Stramaccioni si ritrova con un’infermeria da record storici. Samuel e Ranocchia, i perni della difesa nerazzurra, usciti malconci dalla sfida dello Juventus Stadium hanno effettuato gli esami diagnostici per verificare le entità degli infortuni. Il riscontro è stato un fulmine a ciel sereno: entrambi alle prese con degli stiramenti non saranno disponibili prima di un mese. Morale della favola? Dalle gioie ai dolori, con una difesa da ridisegnare nelle prossime sfide contro il Partizan, Atalanta, Cagliari e Rubin Kazan. Inoltre sembra che per Ranocchia servano tempi di recupero leggermente allungati, quindi è probabile il suo forfait anche nella sfida di campionato contro gli emiliani del Parma. I guai non derivano solo dalle assenze dei due centrali, poiché se fino a qualche mese fa in casa Inter si parlava di abbondanza al centro, ora l’unico disponibile è l’inamovibile Juan Jesus.

    Esteban Cambiasso © Claudio Villa Getty Images Sport

    SILVESTRE E DIFESA A 4? – Con Samuel, Ranocchia, Chivu, Silvestre, e Juan Jesus, si potrebbe tranquillamente parlare di sovrabbondanza di centrali. Perfetto, tolti i primi due, per gli infortuni su citati, con Chivu fermo ai box per risolvere il problema al piede (si parla di un suo rientro a Dicembre), e Silvestre che ha di fatto deluso in ogni sua uscita, Stramaccioni ha una bella gatta da pelare. Proprio sull’argentino ex Palermo adesso sono puntati i riflettori. Voluto fortemente dalla dirigenza nerazzurra in estate e finito in ombra dopo le deludenti prestazioni in Europa League e il disastroso 3 a 1 contro la Roma, Silvestre potrebbe riconquistarsi la fiducia del tecnico, e ritornare ai suoi livelli visti al Barbera nelle passate stagioni. Con il suo inserimento Stramaccioni potrebbe tornare a puntare sulla difesa a quattro, già vista nel match contro il Catania. In quel frangente era Obi a ‘mascherarsi’ da terzino per arginare le giocate di Gomez, ma stavolta essendo indisponibili il nigeriano e forse Jonathan, Stramaccioni dovrà tirar fuori il coniglio dal cilindro!

    CAMBIASSO JOLLY- L’alternativa valida per non rinunciare alla difesa a tre, potrebbe essere quella (tra l’altro già vista in Europa League) di arretrare al centro della retroguardia, il tutto fare Cambiasso. Il centrocampista argentino in questo modo tirerebbe un po’ il fiato, e giocherebbe in una posizione che comunque non gli è mai dispiaciuta, affiancato da Juan Jesus e appunto Silvestre più larghi. C’è da considerare come questa ipotesi non sia nemmeno così tanto remota, visto che è già stata utilizzata nel match contro il Neftchi, con discreti risultati. Ovviamente gli azeri sono un avversario di tutto altro conto rispetto alle squadre italiane, quindi il test del nove è atteso già giovedì contro il Partizan e poi in campionato contro l’Atalanta. Se dovesse scalare dietro Cambiasso, ci sarebbe inoltre da risolvere l’enorme vuoto lasciato dall’argentino in mediana, con il possibile inserimento di Guarin, in versione ‘responsabilizzato’, ovvero con la licenza di spingere ma con l’obbligo di garantire la copertura che Cambiasso non fa mancare mai.

  • Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Verso Milan-Inter, Cassano sfida il passato. Milito confida in Abate

    Vigilia di Milan-Inter – Domani sera il Milan ospita l’Inter nel posticipo serale della settima giornata di Serie A. Un derby non è mai una partita banale, ma questo derby vale molto più di una supremazia cittadina e di 3 punti in classifica. L’Inter reduce, da 3 vittorie consecutive tra campionato e coppa, cerca contro i cugini milanisti la settima vittoria in altrettante partite giocate in trasferta. Il derby è una partita che sfugge ad ogni tipo di pronostico ma l’impressione è che l’Inter ci arrivi leggermente meglio del Milan e non solo per i 5 punti di vantaggio in classifica. Classifica che conta relativamente quando a sfidarsi sono 2 squadre della stessa città basti pensare che nella passata stagione l’Inter peggiore degli ultimi 10 anni abbia vinto entrambi i derby contro un Milan in lotta fino alla fine per lo scudetto.

    Milito&Cassano
    Diego Milito e Antonio Cassano © Claudio Villa/Getty Images

    Il Derby della rinascita – Il derby che andrà in scena domani sera a San Siro potrà significare per entrambe le squadre una rinascita. Per il Milan la rinascita di un gruppo devastato nelle ambizioni come conseguenza dei tanti addii per l’Inter la rinascita di un gruppo che dopo gli anni gloriosi di Mancini e Mourinho vuole ritornare ad essere protagonista in campionato. Per vincere Stramaccioni confermerà la difesa a 3 oramai imprescindibile per l’equilibrio tattico dei nerazzurri. Gli interpreti saranno Ranocchia, Juan Jesus al debutto nella stracittadina e Walter Samuel, talismano nerazzurro visto che con lui in campo l’Inter ha vinto 9 derby su 9.  Oltre al reparto difensivo Stramaccioni non ha dubbi su chi giocherà in porta e in attacco. A difendere i pali nerazzurri, per la prima volta in un derby, ci sarà Samir Handanovic mentre in attacco confermatissima è la coppia Cassano-Milito.

    Milito, l’incubo di Abate – Il bomber argentino quando vede il Milan diventa spietato e ne sa qualcosa il milanista Abate, decisivo in negativo negli ultimi derby sempre quando si è ritrovato a marcare il numero 22 nerazzurro. I tifosi interisti sperano che Abate giochi titolare domani sera e così dovrebbe essere a meno di clamorose sorprese. Per il terzino destro rossonero Milito è un incubo vero e proprio basti pensare che ben 3 derby recenti sono andati ai nerazzurri grazie a suoi errori in marcatura sull’ex Genoa. In particolare Abate non avrà dimenticato l’errore che permise a Milito di siglare l’1-0 in Inter-Milan 2-0 del 24 gennaio 2010 così come nella passata stagione la vittoria nerazzurra nel derby d’andata arrivò grazie ad un liscio di Abate che lasciò Milito libero di siglare il gol vittoria. Anche nell’ultimo derby, terminato 4-2 per l’Inter, Abate ha sofferto il bomber nerazzurro visto che il rigore del 2-2 realizzato da Milito è scaturito proprio da un suo fallo sull’argentino. Insomma i precedenti di Abate nei derby non sono ben auguranti per i tifosi del diavolo, che sicuramente non si strapperebbero i capelli nel caso Allegri lo lasciasse in panchina.

    Cassano sfida il passato – Oltre a Milito domani sera il Milan dovrà fare i conti con Antonio Cassano. Il talento di Bari vecchia giocherà per la prima volta un derby con la maglia dell’Inter, sua squadra del cuore fin da bambino. A questa sfida con il passato Cassano ci arriva riposato in virtù della mancata trasferta in Azerbajian e motivato dai 4 gol siglati nelle prime 6 giornate. Nel derby FantAntonio ritroverà da avversario l’amico Pazzini, compagno d’attacco ai tempi della Samp. Sembra strano ma sono passati solo 5 mesi dall’ultimo derby in cui i 2 giocavano con maglie opposte prima che lo scambio pazzo del mercato si materializzasse in estate. Al momento ad averci guadagnato da questo scambio sembra l’Inter e non solo per il conguaglio di 7 milioni ricevuto. A Pazzini il compito di smentire tale linea di pensiero magari con un gol da 3 punti nel derby mentre per l’ex Milan Cassano il derby potrebbe rappresentare la consacrazione in nerazzurro.

  • Inter a Torino in cerca di riscatto

    Inter a Torino in cerca di riscatto

    Una sconfitta utile l’aveva definita Andrea Stramaccioni, nell’immediato post gara che aveva visto la sua Inter soccombere per 3 a 1 in casa contro i giallorossi guidati da Zeman. L’aggettivo che forse meglio di tutti racchiude questo inizio di stagione nerazzurro è ‘altalenante’, considerando le buone prove in trasferta, prima contro l’Hadjuk di Spalato, poi contro il Vaslui e contro il modestissimo Pescara, rimediando al tempo stesso nelle partite successive sconfitte e pareggi sul campo di San Siro, a dimostrazione di una continuità totalmente assente. I campionati si vincono con la continuità, e la Champions (quest’anno l’Europa League) con i dettagli, volendo citare Josè Mourinho. Questo Stramaccioni lo sa benissimo, ed è per questo motivo che l’Inter dovrà già domenica sera nel posticipo contro il Torino in trasferta, rialzare la testa, (prendere il toro per le corna, volendo fare un gioco di parole) e ritrovare i tre punti per ritrovare quella spinta motivazionale utile per le prossime settimane piene di impegni calcistici.

    Antonio Cassano © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Cosa c’è da salvare dopo la sconfitta e la lezione presa da Zeman? Bè sicuramente è chiaro come il reparto arretrato sia quello più sotto accusa, capace di subire in tre partite casalinghe ben 7 gol, dimostrando come la solidità difensiva assente nella passata stagione sia ancora da risolvere in questa prima parte di campionato. Walter Samuel, il ‘muro’, sta mostrando come la condizione fisica migliore sia ancora lontana, e Matias Silvestre, acquistato per completare il reparto arretrato, e per fare il salto di qualità sta deludendo sotto ogni punto di vista. Rimane Andrea Ranocchia, che nonostante la passata stagione assolutamente al di sotto di ogni aspettativa, sta dimostrando di essersi guadagnato la riconferma, e soprattutto sta scalando ogni tipo di gerarchia per il posto fisso da titolare al centro della difesa. Rimangono i dubbi sulla tenuta fisica di Chivu, ancora alle prese con la lussazione del dito al piede, e sull’inesperienza del giovanissimo Juan Jesus, forse troppo acerbo per un campionato difficile come la Serie A. L’ultimo arrivato sulla corsia sinistra, Alvaro Pereira, dopo l’iniziale periodo di ambientamento dovrà dimostrare il suo reale valore, e scalzare ogni dubbio di ballottaggio sulla corsia tra lui e Nagatomo, dirottando magari il nipponico a destra, e permettendo l’avanzamento di Zanetti in mediana.

    Risolti i problemi in difesa, le brutte notizie arrivano davanti, con Palacio fermo per un affaticamento muscolare, e quindi con molta certezza out per la trasferta torinese. Il ‘Trenza’ si è infortunato con la maglia della propria nazionale nel match contro il Paraguay, ipotizzando a questo punto un suo plausibile rientro nella trasferta europea, contro il Rubin Kazan nella prima partita valida per i gironi dell’Europa League. Spazio, quindi, dal primo minuto, come già capitato contro la Roma al tandem offensivo composto da Cassano e il Principe Diego Milito. Proprio il talento di Bari vecchia, vede nel Torino una delle sue vittime preferita con 5 gol all’attivo messi a segno contro i granata.

    Fiducia consolidata per Stramaccioni, ma a questo punto della stagione per evitare strascichi polemici infinitamente lunghi il riscatto nerazzurro è più che un obbligo!

  • Vigilia di Europa League per l’Inter di Andrea Stramaccioni

    Vigilia di Europa League per l’Inter di Andrea Stramaccioni

    Ormai ci siamo. Domani sera a Spalato l’Inter giocherà il suo primo match ufficiale della stagione nel terzo turno preliminare dell’Europa League 2012/2013. I ragazzi di Andrea Stramaccioni sono partiti stamane alla volta della Croazia, dove domani sera allo stadio Poljud di Spalato affronteranno i padroni di casa dell’Hajduk. I croati, arrivati secondi nell’ultimo campionato croato dietro alla Dinamo Zagabria, tenteranno l’impresa contro una delle squadre più blasonate impegnate quest’anno in Europa League. Dal canto suo l’Inter, consapevole della sua superiorità tecnica, proverà ad ipotecare il discorso qualificazione già nella gara di domani in modo tale da giocare il ritorno a San Siro (9 agosto) senza particolari pressioni. Ieri Andrea Stramaccioni ha diramato la lista dei 20 convocati per la trasferta in Croazia.

    Andrea Stramaccioni © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nella lista non figura il terzino brasiliano Maicon, pronto a lasciare l’Inter se arriverà da Madrid l’offerta giusta così come non figurano Pazzini e Julio Cesar, entrambi esclusi dalla lista Uefa viste le imminenti partenze. Proprio Julio Cesar ieri ha smentito ai microfoni di Sky alcune dichiarazioni apparse su un profilo facebook, evidentemente un fake, e rilanciate da numerose testate giornalistiche. L’ormai ex numero 1 nerazzurro ha precisato inoltre che quando lascerà l’Inter sarà lui in prima persona a salutare i tifosi. Su Pazzini invece regna una fase di stallo e l’impressione è che il suo addio si materializzerà negli ultimi giorni di Agosto con l’ipotesi più probabile di uno scambio con Quaglierella della Juve.

    Ritornando alla sfida di domani sera, l’Inter si schiererà molto probabilmente con il 4-3-2-1. Handanovic tra i pali, Ranocchia-Chivu centrali e Zanetti-Nagatomo terzini. A centrocampo il trio Cambiasso-Guarin-Mudingayi con Palacio e Sneijder ad innescare Diego Milito. Walter Samuel è presente tra i convocati per la sfida contro i croati ma sarà tenuto a riposo in via precauzionale. In Croazia c’è grande attesa per la sfida contro l’Inter, tant’è che lo stadio Poljud domani sera farà registrare il tutto esaurito con 32mila spettatori. La sfida Hajduk Spalato-Inter, come annunciato ieri dal sito ufficiale della società di Corso Vittorio Emanuele, sarà trasmessa in diretta e in chiaro su La7 alle ore 20:45.

    I 20 convocati dell’Inter per la sfida con l’Hajduk Spalato

    Portieri: 1 Handanovic, 12 Castellazzi, 27 Belec;
    Difensori: 4 Zanetti, 6 Silvestre, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 26 Chivu, 33 Mbaye, 42 Jonathan, 55 Nagatomo;
    Centrocampisti: 10 Sneijder, 14 Guarin, 16 Mudingayi, 19 Cambiasso, 24 Benassi;
    Attaccanti: 7 Coutinho, 8 Palacio, 22 Milito, 88 Livaja.

  • Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Inter, Ranocchia non è più sul mercato

    Il futuro di Andrea Ranocchia sembrava essere lontano da Milano e invece ieri i dirigenti della società nerazzurra hanno rinnovato la fiducia nel difensore italiano, che nella prossima stagione è chiamato quindi a riscattare gli ultimi dodici mesi infelici vissuti con la maglia dell’Inter. Nonostante le prove deludenti dell’ultima stagione tanti club importanti avevano messo gli occhi su di lui. La Juventus lo avrebbe accolto a braccia aperte vista la stima di Antonio Conte per l’ex difensore del Bari ma l’Inter giustamente ha risposto picche alla proposta bianconera di 12 milioni di euro. Il Manchester City e il Paris Saint-Germain lo tengono sotto osservazione da tempo ma dovranno mirare ad altri obiettivi perchè la società di Corso Vittorio Emanuele sembra essersi decisa nel trattenere un difensore considerato tra i più importanti a livello nazionale.

    Andrea Ranocchia in azione © Giuseppe Bellini/Getty Images
    A breve è previsto un incontro tra Ranocchia e i dirigenti nerazzurri, incontro dove il difensore ex Genoa chiederà delle certezze anche perchè è vero che nella passata stagione non ha figurato bene in campo ma bisogna ricordare che il più delle volte è stato relegato in panchina. Il talento del ragazzo non è in discussione e quale occasione migliore per dimostrarlo una volta per tutte nella stagione del rilancio nerazzurro? La concorrenza sarà stimolante per il centrale italiano che dovrà sbracciare in un reparto che conta le presenze di Christian Chivu, Walter Samuel e molto probabilmente Matias Silvestre, che dovrebbe sostituire il partente Lucio.

    Nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni il titolare sicuro sembra essere “the wall” Samuel ma Ranocchia ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance come partner dell’argentino. Le tantissime richieste di mercato ricevute dall’Inter per Ranocchia hanno dato la dimostrazione della stima di cui gode il ragazzo tra gli addetti ai lavori e l’Inter con le difficoltà che ha nel fare mercato non può permettersi il lusso di perdere uno dei suoi giocatori più importanti. Siete d’accordo?

  • Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Inter, pressing su Silvestre ma Zamparini…

    Si fa sempre più calda la trattativa Inter-Palermo per Matias Silvestre, centrale rosanero con il vizio del gol. L’Inter è sempre più propensa ad acquistare il 27enne difensore argentino, per il quale si era mosso anche il Milan prima che i rossoneri confermassero Thiago Silva e virassero le loro mire su Acerbi o la conferma per un altro anno di Alessandro Nesta. A disturbare i nerazzurri adesso c’è lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, pronto a ricevere in Russia l’ex difensore del Catania. Proprio per questo l’Inter sta intensificando i discorsi con il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che per lasciare andar via il suo difensore pretende una cifra superiore ai 7 milioni pagati da lui un anno fa al Catania. Presupposto più che giusto quello del presidente rosanero che vuole monetizzare al meglio la cessione di uno dei migliori difensori in termini realizzativi del campionato di Serie A 2011/2012.

    La richiesta del Palermo per la cessione di Matias Silvestre si aggira intorno ai 13 milioni di euro, cifra che in questo momento l’Inter non è disposta a spendere. L’ultima offerta nerazzurra per il centrale argentino è rappresentata da 4 milioni di euro più l’altra metà di Emiliano Viviano (in comproprietà tra Inter e Palermo). Zamparini non propenso a questa soluzione chiede più cash per il suo difensore e l’Inter adesso spera di abbassare la richiesta economica del vulcanico presidente rosanero e chiudere la trattativa intorno ai 9 milioni. Il club di Massimo Moratti potrebbe essere la prossima destinazione di Silvestre che all’Inter andrebbe a formare insieme a Walter Samuel una coppia di centrali ex Boca Juniors.

    Matias Silvestre in azione contro Diego Milito © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    L’ex difensore del Catania infatti è cresciuto nelle giovanili del Boca sino ad arrivare in prima squadra nella stagione 2002/2003. Quella fu la prima di 5 stagioni al Boca per Silvestre che nel gennaio del 2008 fu acquistato dalla squadra catanese per 1,5 milioni di euro grazie a Pietro Lo Monaco, direttore sportivo passato poche settimane fa al Genoa di Preziosi. In 3 stagioni e mezzo a Catania, Matias Silvestre totalizza in Serie A ben 118 presenze andando in rete in 7 occasioni. La miglior stagione in termini realizzativi è proprio quella del 2010/2011 con 36 presenze e 6 gol. Nell’estate del 2011 avviene il trasferimento in un’altra squadra siciliana ovvero il Palermo. Con la maglia dei rosanero totalizza 29 presenze e 5 reti e confermandosi difensore goleador si guadagna la stima di grandi società italiane (Inter e Milan su tutte) e europee (Tottenham e Zenit per citarne due).

    L’avventura palermitana di Silvestre sta per chiudersi dopo una sola stagione, per lui si preannuncia un meritato salto di qualità in una società dalle ambizioni ben diverse con tutto il rispetto per il Palermo. L’Inter fa sul serio e l’acquisto del centrale argentino andrebbe a colmare l’imminente partenza di Lucio, sempre più vicino all’approdo in Turchia tra le fila del Fenerbache. Il 27enne argentino troverà una concorrenza agguerrita in nerazzurro dove, oltre a Samuel che sembra essere il primo nelle gerarchie di Andrea Stramaccioni, ricordiamo Andrea Ranocchia e Christian Chivu, fresco di rinnovo contrattuale con la società di Corso Vittorio Emanuele. La colonia argentina nerazzurra è pronta ad ampliarsi ulteriormente.

     

  • Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato, il punto tra rinnovi e partenze

    Inter calciomercato in fermento. Nell’ultima settimana si è ben parlato delle intenzioni del club di Massimo Moratti, alcune mosse sono già state svelate mentre altre sono ancora ben celate da una stagione che terminerà tra poco più di ventiquattro ore e da un mercato che deve ancora entrare nel vivo. D’altronde l’ultima partita (domenica ore 20:45 contro la Lazio) potrebbe spostare molti equilibri visto che in ballo c’è una qualificazione Champions League, che significherebbe prestigio internazionale ma anche una bella valanga di milioni nella voce entrate. Aspettando il verdetto del campo, facciamo un passo indietro e soffermiamoci sulle situazioni che sono già ben definite in Via Durini.

    CAPITOLO RINNOVI – In settimana sono arrivati i primi rinnovi per alcuni giocatori dell’Inter che erano in scadenza. Walter Samuel, nerazzurro da sette stagioni, ha prolungato di un anno il suo contratto con scadenza giugno 2013.

    Walter Samuel © Valerio Pennicino/Getty Images
    Confermato anche Luca Castellazzi, che domani festeggerà in campo il suo prolungamento di due anni (scadenza giugno 2014) difendendo i pali nerazzurri contro la Lazio. Rinnovo in vista anche per Yuto Nagatomo; per il giapponese, arrivato alla corte di Massimo Moratti nel gennaio 2011, è pronto un nuovo contratto fino al 2017 con aumento dello stipendio che salirà dai 700000 euro annui attuali a 1,2 milioni annui. Il giusto premio per un giocatore molto stimato da società, compagni e tifosi. Infine Moratti ha deciso di premiare l’ultimo arrivato, il tecnico Andrea Stramaccioni, a cui verrà sottoposto un nuovo contratto triennale da 450000 euro più bonus legati ai risultati ottenuti.

    PRONTI A PARTIRE – C’è chi resta e c’è chi va. Ad Appiano Gentile sono presenti parecchie valigie pronte ad accompagnare giocatori che per un motivo o per un altro non rientrano più nei piani societari. E’ il caso di Angelo Palombo: arrivato a gennaio in prestito dalla Sampdoria, l’ex capitano doriano non ha convinto (solo 3 presenze) e verrà rimandato certamente al mittente. Situazione stazionaria quella che riguarda Diego Forlan, arrivato un anno fa a Milano per sostituire l’insostituibile Eto’o. Il nazionale uruguaiano, autentico flop della stagione in corso, starebbe vagliando attentamente la proposta arrivata dal Brasile come confermato da Branca nella giornata di ieri. Il reparto offensivo verrà sfoltito ulteriormente in virtù del fatto che non verrà riscattato l’argentino Mauro Zarate. L’ex numero 10 laziale farà ritorno a Roma nonostante alcune prestazioni incoraggianti arrivate da quando c’è Stramaccioni.

    VIA LUCIO? – E’ in attesa di sviluppi anche il 34 enne Lucio. Il difensore brasiliano piace molto al Paris Saint-Germain, che è alla ricerca di un difensore di esperienza su cui poter far affidamento nella prossima Champions League, ma non è da escludere un ritorno in patria o in Germania dove Lucio ha già giocato con le maglie di Bayer Leverkusen e Bayern Monaco. Se dovesse arrivare la cessione del centrale brasiliano, l’Inter dovrebbe confermare Andrea Ranocchia, autore di una stagione deludente ma pur sempre uno dei migliori difensori italiani in prospettiva, a cui ben presto potrebbe aggiungersi un altro giovane difensore italiano. Infatti Branca starebbe pensando al ritorno di Marco Andreolli, difensore del Chievo che andrebbe ad occupare il posto lasciato libero dal ritiro di Ivan Cordoba.

  • Parma – Inter 3-1. I nerazzurri dicono addio alla Champions

    Parma – Inter 3-1. I nerazzurri dicono addio alla Champions

    Un Parma formato super spegne le speranze di qualificazione Champions dell’Inter centrando il quinto successo di fila. Il gol di Sneijder nel primo tempo aveva illuso i lombardi ma nella ripresa Marques, Giovinco e Biabiany capovolgono il risultato e mettono la parola fine ad una gara intensa e ricca di occasioni da rete da ambedue le parti. Il Parma comincia subito bene, ma l’Inter chiude ogni varco e in contropiede è micidiale come al 13’ quando Stankovic in area di rigore pesca Snejider il quale tutto solo non sbaglia insaccando alle spalle di Pavarini.

    Il gol però non cambia di moto la partita con i gialloblù che continuano a spingere, specie con l’ex di turno Biabiany e con Giovinco, ma non riescono mai a bucare la difesa nerazzurra che però sul finire di frazione perde Nagatomo per una ginocchiatao al volto, involontaria, subita da Jonathan. In campo Faraoni al suo posto. Nella ripresa il Parma è letteralmente scatenato. Merito, soprattutto, di un Giovinco già in formato Europeo. L’Inter comincia a traballare e dopo 8’ crolla: Lucio, pressato dalla formica atomica, perde palla e per Marques è un gioco da ragazzi siglare la rete del pareggio.

    Disperazione Milito © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ma non è finita qui: l’impeto degli emiliani sfocia in gol appena un minuto dopo con Galloppa che pesca il solito Giovinco il quale sul filo del fuorigioco taglia in due la difesa ospite e nonostante si decentri al momento del controllo palla riesce comunque a siglare il 2 a 1. Stramaccioni cosi le tenta tutte: dentro due punte, Zarate e Pazzini, fuori Stankovic ed Alvarez. E capita proprio all’ex attaccante della Sampdoria la palla del possibile pareggio ma da posizione leggermente decentrata, al limite dell’area piccola, spara altissimo sopra la traversa.

    In proiezione offensiva la formazione nerazzurra le tenta tutte, ma Zarate, Sneijder e Lucio difettano di mira. Cosa che non fa Biabiany quando parte in contropiede, salta prima Julio Cesar e poi Samuel insaccando a porta vuota. Un’occasione per parte negli istanti finali: prima Valdes manca il poker poi Milito viene fermato sulla linea da Lucarelli. Al Tardini dunque si spengono i sogni di gloria interisti.

    Le pagelle di Parma Inter:
    Giovinco 8: Se nel primo tempo non convince molto, nella ripresa è una furia. Gol, assist e giocate di alta classe. Per la gioia di Donadoni. E di Prandelli.
    Biabiany 7: Non solo realizza il classico gol dell’ex, ma disputa anche un match generoso senza risparmiarsi.
    Marques 7: Bravo a sbloccare il punteggio, ma è sempre tra i più attivi della sua squadra.
    Sneijder 6,5: Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio dei suoi. Il gol di inizio gara da speranza, ma durerà meno di un’ora.
    Samuel 4,5: Inguardabile nella ripresa. Si addormenta sul 2 a 1 di Giovinco, fa peggio sul 3 a 1 di Biabiany.
    Lucio 4,5: Dal suo errore comincia la rimonta del Parma. Ancora una volta dimostra troppa leggerezza.

    Il tabellino di Parma Inter:
    PARMA (3-5-2): Pavarini 6,5; Zaccardo 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6,5; Jonathan 6,5, Valiani 6 (32′ st Santacroce sv), Valdes 7, Galloppa 6,5, Biabiany 7; Marques 7 (19′ st Okaka 5,5), Giovinco 8. In panchina: Gallinetta, Modesto, Musacci, Morrone, Palladino. Allenatore: Donadoni 7
    INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 5,5; Maicon 5,5, Lucio 4,5, Samuel 4,5, Nagatomo 6 (1′ st Faraoni 5,5); Cambiasso 5, Stankovic 5,5 (14’st Zarate 5,5), Obi 5,5; Alvarez 5,5 (27′ st Pazzini 5), Sneijder 6,5; Milito 5,5. In panchina: Castellazzi, Ranocchia, Poli, Duncan. Allenatore: Stramaccioni 5,5

    Il video di Parma Inter:
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