Tag: walter sabatini

  • DiBenedetto “Vogliamo vincere il campionato”

    DiBenedetto “Vogliamo vincere il campionato”

    E’ il primo giorno della nuova Roma e a presentare il nuovo corso, in attesa di esser nominato presidente, non poteva che esser Thomas DiBenedetto. L’italoamericano che ha riportato l’entusiasmo nella Roma giallorossa è convinto della bontà delle sue scelte, dal managment fino alla guida tecnica “Abbiamo ambizioni ed un sogno condiviso dalla gente di Roma. Questo sogno richiederà del tempo per concretizzarsi ma noi ci lavoreremo alacremente. Stiamo creando le condizioni affinchè la squadra possa dare il meglio di se stessa”. – E continua – Il nostro obiettivo primario è quello che avviene sul campo – ha aggiunto DibBenedetto – e nelle prossime settimane avremo le idee più chiare sul futuro della squadra. Stiamo inseguendo dei giovani, puntiamo su di loro, e dobbiamo avere pazienza se faranno degli errori. Di certo la priorità è creare il miglior team di management, mettendo la squadra al centro di tutto”.

    Totti e De Rossi “Totti è il più grande giocatore che ci sia mai stato nella Roma, e forse in Italia. Lui è un vincente e anche noi, ma Roma non è stata costruita in un giorno, quindi i nostri manager e l’allenatore faranno il massimo per mettere in campo la squadra migliore”. Sul centrocampista “Noi vogliamo che lui resti in giallorosso e lavoreremo con lui per raggiungere questo obiettivo”

    La parola passa poi a Luis Enrique “Io credo che quando la Roma ha deciso di mettere sotto contratto un allenatore e un gruppo di lavoro giovane lo ha fatto per prendere un gruppo anche per le idee che ha e per il gioco. Abbiamo bisogno di giocatori di livello, di rinforzi, e ringrazio la società che vive un momento di passaggio per avermi scelto”.

    La mentalità “Quando stavamo trattando la società mi ha conosciuto come allenatore offensivo, che ama far giocare all’attacco, con gente di qualità. Io non concepisco il calcio in altro modo e l’importante è che i tifosi si divertano. Vedremo tra un anno quali saranno stati gli sviluppi, nel calcio non c’è memoria e dipende tutto dai risultati. Ma sono ottimista, non ho dubbi che la Roma giocherà in una maniera offensiva. Ma non si può trasmettere tutto in un giorno o in un mese, avremo un cambio di identità vero e proprio. È necessario che ci diano fiducia, anche se si sa che il calcio non ha memoria e tutto dipende dai risultati. Ma sono ottimista, la Roma giocherà un calcio offensivo, e se poi le cose andranno male verrà un altro allenatore e non ci saranno problemi”.

    Obiettivi
    “Non so, non abbiamo tutta la squadra e non la conosco tanto da dire che livello raggiungeremo. Però posso assicurare che la squadra giocherà tutte le partite in un modo che piacerà ai tifosi. Giocheremo per vincere e non avremo atteggiamenti speculativi o difensivi”.

    Modello Barcellona e Guardiaola “Il paragone con Guardiola? Siamo ancora lontani, lui è, se non il migliore allenatore del mondo, uno dei migliori. Diciamo che io vengo ad impiantare un qualcosa che gli assomiglia. Il gioco e il modulo dipendono da cose come il numero dei calciatori e dalla loro qualità. Non potrei fare il 4-3-3 se avessi giocatori che non riescono a fare tre passaggi di seguito, che non è il caso della Roma. Ma ciò su cui non transigo è il possesso di palla, perchè è quando fai così che l’avversario soffre”. dichiarazioni tratte da calciomercato.com

  • Da Buffon a Kameni, credete alla favola dello zio Tom?

    Da Buffon a Kameni, credete alla favola dello zio Tom?

    Oggi a Roma è il DiBenedetto day, il nuovo patron al momento senza arte ne parte, si presenterà ai tifosi giallorossi e alla squadra nella prima conferenza stampa che sancirà uffucialmente l’inizio dell’avventura di Luis Enrique nella capitale.

    © Alberto Pizzoli/Getty Images
    L’entusiasmo che la nuova cordata ha generato nel tifo giallorosso è però a mio avviso al momento spropositato, chi aveva definito DiBenedetto il nuovo Abramovic o addirittura lo aveva paragonato agli sceicchi ha toppato di grosso. La gestione americana, è attenta al bilancio (giustamente), predilige acquisti low cost e giovani evitando di trattare top player. E’ vero, Sabatini è sinonimo di abilità e competenza ma per vincere lo scudetto non può bastare il giovane e acerbo Lamela e ancor più Josè Angel, poi se il pezzo forte è Bojan scavalcato da Pedro in blaugrana e panchinaro anche nella selezione Under 21. Per mesi poi a difendere i pali della Magica si è accostato il nome di Gigi Buffon e adesso, dopo un lungo vortice che ha coinvolto Viviano, Storari e Stekelenburg si è scelta la soluzione “Low cost” di Kameni. Con tutto il rispetto per il camerunense basta trovare le sue prestazioni con la maglia dell’Espanyol per vedere come il suo rendimento sia altalenante tanto quanto quello dei brasiliani in organico della Roma. Questa mattina poi leggevo che il sostituto di Mexes in difesa sarà il parametro zero Heinze, che il mercato in entrata dipenderà poi dal futuro di De Rossi, Vucinic e Menez. Sicuramente sarà un bluff di Sabatini e ad agosto la Roma avrà i suoi top player ma al momento la favola dello zio Tom non mi convince cosi come l’entusiasmo dei giallorossi.

  • Lamela è della Roma, manca solo la firma

    Lamela è della Roma, manca solo la firma

    «Lamela è un giocatore della Roma, manca solo la firma». Pensieri e parole di Daniel Crespo, avvocato del River Plate nell’intervista rilasciata alla radio romana Centro Suono Sport. La dichiarazione è l’esito del meeting che ha riunito da una parte il presidente del club argentino, Daniel Passarella, il segretario generale del River Daniel Bravo oltre che l’avvocato stesso e il procuratore del calciatore Gonzalo Rebasa; dalla sponda romanista invece presenti il ds giallorosso Walter Sabatini oltre che il neo amministratore delegato Claudio Fenucci.  

    © ALEJANDRO PAGNI/AFP/Getty Images
    La presentazione ufficiale è attesa per mercoledì prossimo quando il neo presidente della Roma, Thomas DiBendetto, sarà nella capitale per la conferenza stampa in cui si presenterà ufficialmente ai tifosi e durante la quale illustrerà i primi colpi della Roma targata Usa. Le prime parole del 19enne trequartista Erik Lamela sarebbero state di grande felicità per il trasferimento: Sono molto contento final­mente ho coronato il mio so­gno. Ho una grandissima voglia di cominciare questa avventu­ra e non vedo l’ora di cono­scere i miei nuovi compa­gni”. E le altre dichiarazioni di Crespo rendono i dettagli della negoziazione riuscita: “L’accordo è stato trova­to, stiamo aspettando l’incontro per la firma”.   L’accordo per la cessione del cartellino in favore della Roma è stato raggiunto sulla base di poco meno di 10 milioni di euro, più altri 2 milioni di bonus relativi alle presenze e agli obiettivi e il 25% della cifra pari a tre milioni di euro da versare come tasse, come prevede la regolamentazione argentina e 2 milioni di euro per le commissioni. Il prezzo finale, dunque, si aggira attorno ai 17 milioni di euro. L’ingaggio del Coco invece dovrebbe essere di un milione e mezzo a stagione per cinque anni.

  • Lamela è della Roma, Sabatini brucia tutti

    Lamela è della Roma, Sabatini brucia tutti

    Dovrebbe arrivera in serata o al massimo domani l’annuncio del lieto fine della trattativa tra la Roma e il River Plate per l’acquisto del giovane Erik Lamela. Il trequartista argentino ha praticamente scatenato un asta in Europa e sopratutto nel calcio italiano finendo sul taccuino di quasi tutti gli uomini mercato estasiati dalle sue immense qualità ma anche dalla duttilità tattica che gli permette di esser schierato in più posizione del campo.

    © Alejandro Pagni/Getty Images
    Per Lamela la Roma sborserà 12 milioni di euro più un bonus del 20% legato al numero di partite che l’argentino riuscirà a giocare in giallorosso. Sabatini che sin dal suo insediamento aveva preso contatti per l’argentino si è dovuto guardare dal ritorno di fiamma da parte del Milan e dai minacciosi attacchi di Inter e Napoli. L’attacco giallorosso inizia a prender forma con Totti vertice avanzato e chioccia per i giovani Bojan e Lamela. Domani è atteso Passarella per concludere la trattativa ma già nei prossimi giorni potrebbe arrivare il ragazzo per espletare il rito delle visite mediche e aggregarsi al comitiva giallorossa per il ritiro estivo.

  • Roma, tutto in 48 ore: da Krkic a Stekelenburg

    Roma, tutto in 48 ore: da Krkic a Stekelenburg

    Bojan Krkic è praticamente un giocatore della Roma. Il trasferimento è nella fase finale ormai da tempo e nel giro di due giorni dovrebbe arrivare la tanto agognata firma del ventenne spagnolo di origine serba. E’ il portale spagnolo www.marca.com a riportarlo. Ma l’ennesima riconferma arriva dal presidente del Getafe, Angel Torres: il  club spagnolo ha tentato tutte le strade per acquisire Krkic, infatti  stavamo per realizzare l’operazione Bojan – ha dichiarato Torres – . Abbiamo offerto 10 milioni al Barcellona” ma alla fine l’ipotesi non si è concretizzata perchè Bojan “aveva dato la sua parola a Luis Enrique”. Torres ha parlato anche dell’altro ipotetico acquisto sia della Roma che del Getafe, Martin Montoya: “sembra che Pep Guardiola voglia tenerselo”. Anche Walter Sabatini è ottimista a riguarda e ha dichiarato di aver raggiunto l’accordo col giocatore: “dobbiamo risolvere alcuni dettagli col Barça. Sono ottimista”. Inoltre il padre del calciatore si è detto certo del trasferimento.

    Bojan Krkic | © Lluis Gene/Getty Images
    Capitolo Maarten Stekelenburg. Il portiere ventinovenne dell’Ajax è sempre più vicino alla squadra giallorossa. Da limare (e non poco) la differenza tra la proposta romanista e la richiesta del club olandese. Il prezzo del cartellino oscilla tra gli 8 e 10 milioni di euro. Sette ne offre la Roma, dieci ne chiede l’Ajax. Secondo Sky Sport 24 con 8 milioni più bonus si potrebbe chiudere nel giro di 48 ore. E a tal proposito Walter Sabatini sarebbe in procinto di volare in Olanda. Da ritenere chiusa, invece, la pista che portava a Emiliano Viviano. Qualora l’affare Stekelenburg non si concludesse la dirigenza romanista ha pronta una lunga lista di estremi difensori che sta monitorando. In testa Kameni dell’Espanyol. Ventisettene molto apprezzato dal vice di Luis Enrique, Ivan De La Pena. Ci vogliono 2,5 milioni di euro per portarlo nella capitale. Al secondo posto il brasiliano del Santos, Rafael, classe 1989. Costo 4 milioni circa. Altro obiettivo è l’argentino 24enne Romero, in forze all’Az Alkmaar. Per lui si tratterebbe sulla base di 3-6 milioni di euro. Altre ipotesi, ma più remote, sono quelle per Sebastian Frey della Fiorentina, Krul del Newcastle e Ospina del Nizza.

  • La Roma ci prova per Pastore. La chiave può essere De Rossi

    La Roma ci prova per Pastore. La chiave può essere De Rossi

    Potrebbe essere solo un sogno di una notte di mezza estate ma la Roma ha deciso di formulare un’offerta per Javier Pastore. Il neo ds Sabatini avrebbe messo sul piatto della bilancia 25 milioni di euro, il cartellino di Brighi e un paio di giovani in prestito con eventuale diritto di riscatto.

    Javier Pastore | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    POSSIBILITA – Pastore sembra sempre più lontano da Palermo, come ha lasciato intendere il presidente  Zamparini, ma difficilmente il massimo dirigente rosanero lascerà partire la sua “gallina dalle uova d’oro” per una cifra inferiore ai 35 milioni, soprattutto in una sessione di mercato in cui le valutazioni dei giocatori sono decisamente al rialzo e con una folta schiera di magnati e sceicchi disposti ad aprire i cordoni della borsa. Resta da capire quanto la nuova dirigenza giallorossa abbia intenzione di spendere per conquistare il popolo romanista con un “colpo” capace di spazzar via le polemiche della scorsa stagione e far ripartire un nuovo ciclo vincente. FARE CASSA – E anche se oggi sono arrivate le smentite di Sabatini su un’eventuale partenza di De Rossi, la cessione di “Capitan Futuro” potrebbe essere la chiave di volta del mercato capitolino. Se dovesse arrivare l’offerta giusta (30 milioni di euro) i giallorossi potrebbero pensare di lasciar partire il giocatore, apparso quest’anno più soggetto alle pressioni della piazza e titolare di un ingaggio pesante. Per rimpiazzare De Rossi la Roma potrebbe cercare di arrivare a Claudio Marchisio nell’ambito della trattativa che porterebbe Vucinic a Torino. I dirigenti bianconeri non sembrano considerare incedibile il centrocampista piemontese e i giallorossi troverebbero una soluzione low-cost per riempire l’eventuale vuoto lasciato da De Rossi. E i soldi della cessione della Nazionale potrebbero tornar buon per piazzare l’offerta giusta proprio per Pastore.

  • Roma, lunedi Stekelenburg. Idea Savic per la difesa

    Roma, lunedi Stekelenburg. Idea Savic per la difesa

    Quella che inizierà sarà una settimana cruciale per la Roma, l’arrivo in Italia di DiBenedetto conciderà con la presentazione di Luis Enrique e del nuovo staff dirigenziale che avrà in Sabatini e Baldini i punti cardine. La volontà del nuovo uomo mercato è quella di riuscire a concludere qualche trattativa per impreziosire la presentazione con qualche volto nuovo. Dato oramai per assodato l’arrivo di Bojan Krkic dal Barcellona e di Jose Angel Valdes dallo Sporting Gjion il prossimo acquisto dovrebbe portare in Olanda e precisamente tra le fila dei lancieri dell’Ajax. Sabatini ha infatti individuato in Maarten Stekelenburg l’uomo giusto per affidare la porta dei giallorossi. Dopo aver avuto l’ok del giocatori i dirigenti giallorossi hanno fatto pervenire un’offerta di sei milioni di euro all’Ajax che dopo qualche riflessione pare voglia accettare.

    © Stephane De Sakutin/Getty Images
    L’arrivo dell’olandese libera definitivamente Julio Sergio, finito nel mirino del Siena, e Doni sulle cui tracce pare ci siano Liverpool e Atletico Madrid, sopratutto la cessione di quest’ultimo permetterebbe alla Roma di risparmiare i costi di un ingaggio pesantissimo, superiore ai due milioni di euro. Se per il top player le strade portano sempre più a Pastore, ma ovviamente i tempi sono ancora non maturi il vuoto lasciato dall’addio di Mexes potrebbe esser colmato da Stefan Savic interessantissimo difensore centrale del Partizan Belgrado considerato uno dei migliori classe ’91 nel suo ruolo. Su Savic sembrava esser piombato in anticipo il solito Manchester City, adesso però anche i giallorossi si sono inseriti nella corsa. Il giovane spilungone montenegrino sembra offrire garanzie sia per il presente ma sarebbe il giusto investimento per il futuro considerato che la sua quotazione si aggira solo sui cinque milioni di euro e quindi abbastanza ragionevole per pensare ad un investimento. Il problema principale è però lo status di extracomunitario che allo stato attuale è un handicap per le italiane. Come scritto stamattina il rinforzo per il centrocampo potrebbe arrivare da un suggestivo scambio alla pari con la Juventus, Vucinic si trasferibbe alla corte di Conte mentre Marchisio completerebbe il reparto nevralgico di Luis Enrique.

  • Rosella Sensi: “La Roma non si discute si ama”

    Rosella Sensi: “La Roma non si discute si ama”

    “Oggi e’ un giorno un po’ malinconico per noi, soprattutto per la nostra famiglia, a tutti e’ venuto in mente il ricordo e la presenza costante di nostro padre Franco Sensi. Così come e’ stato sempre negli ultimi anni quando abbiamo cercato di fare quello che lui voleva che facessimo”. Con queste parole Rosella Sensi al termine del consiglio d’amministrazione della Roma ha detto addio a modo suo alla sua Roma nel suo ultimo giorno di presidenza giallorossa.

    Rosella Sensi | © Vincenzo Pinto/Getty Images
    GRAZIE AI TIFOSI- Non potevano mancare in un giorno di addii i ringraziamenti ai tifosi giallorossi con i migliori auspici per il futuro: “Ringrazio i tifosi che ci sono stati sempre vicini – ha aggiunto – La Roma ha una particolarità unica: la presenza costante dei suoi tifosi che dà una forza incredibile, auguro ai nuovi proprietari che arrivino i successi che la squadra e i tifosi meritano”.   LA ROMA NON SI DISCUTE SI AMA–  Alla domanda sulla data ufficiale del passaggio delle quote azionarie Rosella risponde così: “Non so quando ci sarà il passaggio, mi auguro che avvenga presto perché e’ giusto che sia così. Che ne penso della nuova Roma che sta nascendo? Non mi vorrei esprimere, la voglio veder costruire, lasciamo lavorare le persone. C’e’ un vecchio detto che mi insegnò il mio papà: la Roma non si discute si ama”. Puntualizzando in seguito, come ci sia ancora molta amarezza per le contestazioni ricevute durante la sua presidenza da parte della tifoseria: “ Sono andata avanti con questo adagio e purtroppo durante la mia presidenza si e’ discusso molto, forse per la verità più me che la Roma. Chi mi succederà come presidente? Non posso rispondere, queste sono cose legate ai comunicati ufficiali. Il mio futuro? Questo pomeriggio farò la mamma, una cosa bellissima che non ho potuto fare in questi anni”. PASSATO PRESENTE E FUTURO– Tanti i ricordi del passato, con in mente un pensiero fisso, il ricordo del padre Franco Sensi: “A chi va il mio pensiero oggi? Sarò ripetitiva, ma va a Franco Sensi: ha voluto fare grande la Roma e ci e’ riuscito, potrei ricordare aneddoti e persone che sono cresciute con me, ma non mi va di farlo ora. In questi 18 anni di gestione Sensi posso dire di essere diventata maggiorenne in un altro modo dentro la Roma”. Sulla nuova dirigenza giallorossa la Sensi sentendo parlare di continuità in riferimento al ritorno di Baldini, puntualizza come la parola ‘continuità’ sia più adatta ad altre persone: “La presenza di Baldini continuità importante con il passato? Senza nulla togliere a Baldini, forse il nostro massaggiatore Giorgio Rossi e’ la continuità vera, ha continuato a essere presente negli anni con grande fedeltà, oggi ha 80 anni e continua a fare le stesse cose con forza, costanza e fede. Baldini conosce la Roma e sarà d’aiuto a Di Benedetto. Non sottovaluterei Sabatini, l’ho sentito parlare senza giri di parole. Sono rimasti tutti miei collaboratori, quindi vuol dire che forse le mie scelte non erano poi tutte sbagliate. Non voglio fare polemiche oggi, lasciate lavorare la società con meno pressioni con cui avete fatto lavorare me. Spero di incontrare i nuovi proprietari, ma ancora non ci siamo visti”. NUOVO STADIO- Sulla possibilità di vedere la Roma giocare fuori dall’Olimpico in uno stadio tutto suo Rosella commenta: “Se la politica ha ostacolato il nuovo stadio? Non ho mai parlato di politica  e non voglio fare polemiche, avevamo un progetto interessante e innovativo, ci siamo avvalsi di professionisti che hanno realizzato gli stadi più importanti in Europa, mi auguro che il nostro lavoro non vada perso. So bene, però, che compra una casa nuova e’ giusto che possa scegliere tutto quello che vuole. Auguro alla proprietà uno stadio nuovo, magari dedicato a mio padre, sarebbe un bel ricordo.” Dichiarazioni tratte da Italpress

  • Roma: Work in progress, Sabatini vuole Pastore

    Roma: Work in progress, Sabatini vuole Pastore

    Il “new deal” della Roma, per dirlo in stile Americano, data la proprietà a stelle e strisce, è realmente iniziato, con Walter Sabatini a tutto campo, pronto a plasmare la squadra, negli uomini e nelle idee: le sue. La scelta del tecnico Luis Enrique è stato un tassello fondamentale come punto di partenza, poichè la guida tecnica rappresenta il punto di riferimento su cui costruire l’impalcatura della squadra. Un’impalcatura che sta, ora, prendendo forma sempre di più: Ecco, così, il riscatto di Marco Borriello ( comunque già annunciato da tempo), e l’arrivo in prestito con riscatto già fissato di Bojan, prima di prepararsi alla parte più “scenografica” del calciomercato giallorosso, quella dei colpi ad effetto.

    Javier Pastore | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    Prima però, Walter Sabatini ha necessità di reperire un po’ di liquidità dalle cessioni. Le più probabili sono quelle di Mirko Vucinic, che piace sempre molto alla Juventus ed a Conte, con una valutazione fissata sui 16-18 milioni di euro, e del francese Menez che potrebbe tornare in patria, nel Paris Saint Germain, se arrivasse un’ offerta ritenuta congrua, ossia intorno ai 28 milioni di euro. Qualora venissero messe a segno tali due importanti cessioni, con la liquidità stanziata dalla proprietà (circa 40 milioni di euro) sarebbe pronto l’assalto a Javier Pastore del Palermo, che Zamparini lascerebbe partire per un’ offerta di 40 milioni di euro, che permetterebbe alla Roma di compiere un vero e proprio salto di qualità, anche a livello di immagine della campagna acquisti. Dopo El Flaco, Sabatini punterà su altri reparti da rinforzare: un portiere. Il candidato principale è Viviano del Bologna, che arriverebbe in prestito con diritto di riscatto. Sul fronte terzini, piace Santon ed a centrocampo Sandro del Tottenham, brasiliano valutato intorno ai 15 milioni di euro, e Shaqiri, giocatore svizzero del Basilea, un’ala dal grande talento, e molto giovane: classe 1991. Work in progress, dunque, ma il capocantiere Sabatini ha le idee molto chiare sull’ opera da realizzare.

  • Bojan è giallorosso. Sabatini annuncia l’accordo

    Bojan è giallorosso. Sabatini annuncia l’accordo

    Mette a segno il primo colpo per la sua Roma Walter Sabatini tornando da Barcellona con l’accordo per il giovane e promettente Bojan Krkic. L’ex ds ronanero è riuscito a trovare l’accordo nella notte con i dirigenti del club catalano e ora resta solo di limare qualche dettaglio con il giocatore che ha comunque già dato il suo assenso al trasferimento.

    Bojan Krkic | © Jorge Guerrero/AFP/Getty Images
    Bojan, convinto da Luis Enrique e da una forma di contratto che gli permetterebbe un ritorno alla “cantera” qualora dovesse esplodere definitivamente si misurerà nel calcio italiano al fianco di Totti con la speranza di riuscire a ritagliarsi uno spazio ben più importante di quello concessogli da Guardiola. Lo spagnolo arriva in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni di euro ma il Barcellona ha conservato il diritto di un contro riscatto a 15 milioni. Sabatini intercettato dai microfoni di SkySport24 ha confermato la fumata bianca ma ilteriori conferme arrivano dalla prima pagina di El Mundo Deportivo che titota con un esaustivo Arrivederci Bojan.