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  • Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Roma, Zeman ad un passo. Domani incontro verità

    Tra meno di 24 ore la Roma potrebbe avere, o quasi, il suo nuovo allenatore, Zdenek Zeman. Negli ultimi giorni le quotazioni del tecnico boemo artefice della promozione in Serie A del Pescara hanno preso quota tanto da superare, in uno schiocco di dita, la concorrenza rappresentata da Vincenzo Montella, Marcelo Bielsa e Andrè Villas Boas.

    I dirigenti giallorossi hanno fissato per domani un incontro nella capitale con Zeman, disponibile ora che il campionato di Serie B si è concluso ad ascoltare ogni tipo di proposta, in primis quella della Roma che ha sì voltato pagina con Luis Enrique ma che ha scelto di voler proseguire con il progetto intrapreso un anno fa, ovvero proporre un calcio offensivo, votato all’attacco, e farlo con i giovani. Musica per le orecchie del boemo dopo la splendida cavalcata stagionale che ha portato gli abruzzesi a vincere il campionato cadetto riconsegnando alla città di Pescara la massima serie a distanza di 19 anni dall’ultima apparizione. Il Delfino infatti possiede una delle squadre con l’età media più bassa dell’intero campionato, il boemo ha lavorato e valorizzato giocatori in rampa di lancio come Ciro Immobile, Lorenzo Insigne, Marco Verratti e Gianluca Caprari che probabilmente dall’anno prossimo vestiranno altre maglie in club importanti di Serie A.

    Zdenek Zeman © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Anche per quest’ultimo motivo il tecnico sarebbe orientato a lasciare Pescara nonostante il presidente Daniele Sebastiani abbia provato a riconfermarlo anche per la prossima stagione attraverso un significativo aumento di stipendio a farlo desistere dalle sirene provenienti dalla capitale. Difficile che il boemo non ceda al corteggiamento della sua ex squadra, a Roma ha lasciato un buon ricordo nelle due annate trascorse sulla panchina giallorossa: il tifo infatti, appresa la notizia della possibilità di un suo ritorno, ha preso posizione pronunciandosi in favore di Zeman. Domani se ne saprà di più, certo è che se il colloquio di domani dovesse essere proficuo per entrambe le parti, la fumata bianca non dovrebbe tardare ad arrivare. In molti si chiedono se la scelta dei dirigenti giallorossi di puntare sul boemo sia quella giusta dal momento che la nota dolente della Roma nel campionato appena concluso è stata la fase difensiva e quella di Zeman, che sarà anche uno dei precursori di un calcio propositivo e spettacolare, lascia certamente a desiderare.

    Resta comunque ancora in corsa per la panchina giallorossa Vincenzo Montella anche se la pista che porta all’Aeroplanino pare essersi raffreddata nelle ultime ore per le resistenze che il presidente del Catania Antonino Pulvirenti sta opponendo (vorrebbe un conguaglio in denaro per liberare il tecnico, ndr), più lontani dalla capitale Il Loco Marcelo Bielsa, candidatura bocciata sia da Franco Baldini che da Walter Sabatini dopo la missione perlustrativa a Madrid in occasione della finale di Coppa del Re Barcellona – Atheltic Bilbao, e lo Special Two Andrè Villas Boas, reduce dall’avventura disastrosa con il Chelsea che poi si è laureato campione d’Europa agli ordini del suo sostituto Roberto Di Matteo.

  • Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Roma, con Montella anche Gomez o Barrientos?

    Sarà una settimana decisiva a Trigoria. La Roma ha deciso da tempo di richiamare Vincenzo Montella che fu scaricato dalla nuova società 12 mesi orsono per far spazio al progetto Luis Enrique. Il tecnico asturiano ha fallito e la Roma ripartirà dall’attuale allenatore del Catania, che conosce benissimo l’ambiente giallorosso visto che ci ha giocato parecchi anni. Il club giallorosso non demorde e nei prossimi giorni intende strappare al Catania Montella e non solo.

    Il mercato inizia ad entrare nel vivo e nell’ambito dell’operazione che porterà l’aeroplanino sulla panchina della Roma potrebbero essere inseriti due pupilli del tecnico campano. Stiamo parlando di Alejandro Gomez e Pablo Barrientos, tutti e due reduci da una stagione più che soddisfacente con la maglia catanese. Infatti potrebbe essere proprio un giocatore a sbloccare questa estenuante trattativa tra Roma e Catania; Sabatini non ha intenzione di dare Crescenzi e Florenzi al club di Antonino Pulvirenti e quindi a fare le valigie dovrebbe essere un giocatore del club siciliano. In pole position ci sono proprio Papu Gomez e Barrientos che il presidente catanese cederebbe volentieri se arrivasse un’offerta adeguata. In seconda linea ci sono altri due calciatori del Catania molto stimati dall’ex giocatore della Roma ovvero Nicolas Spolli e Francesco Lodi.

    Vincenzo Montella © Maurizio Lagana/Getty Images

    Intanto a Roma farà presto ritorno David Pizarro dopo l’esperienza in prestito al Manchester City. Ecco le dichiarazioni del calciatore cileno: “Torno per restare. Non volevo muovermi per quest’anno, ma il rapporto con Luis Enrique non era buono ed ho deciso di accettare la chiamata di Mancini. Il mio desiderio è quello di concludere la mia carriera in Europa alla Roma e, per il momento, ho ancora un anno di contratto che affronterò con la massima motivazione”. Con Montella in panchina cambierà la musica?

    A Roma potrebbe ritornare nei prossimi anni il baby Gianluca Caprari, fresco di promozione in A con il Pescara. L’attaccante classe 1993 da Gennaio è in prestito al Pescara dove ha realizzato 3 goal in 12 presenze e fece il suo esordio con la maglia della Roma in serie A e in Champions League proprio quando sulla panchina giallorossa sedeva Vincenzo Montella. Il Pescara ha intenzione di riscattare la metà del cartellino dalla Roma per 1,2 milioni e il giocatore potrebbe maturare completamente nel prossimo anno. Un altro giocatore che ha esordito in Serie A grazie a Montella è Alessandro Florenzi, centrocampista classe 1991 in prestito quest’anno al Crotone dove ha totalizzato 34 presenze e 11 marcature. Per adesso il giovane Florenzi pensa a chiudere al meglio il campionato di serie B con il Crotone culminato con la salvezza raggiunta ma l’anno prossimo potrebbe far ritorno alla base e riabbracciare l’allenatore che l’ha lanciato nel calcio che conta. Ecco le sue parole: “Stimo Montella, con lui ho fatto il mio esordio in Serie A. Il mio futuro alla Roma? Penso a chiudere la stagione alla grande con i miei compagni con il Crotone”

    Intanto Walter Sabatini nel suo viaggio a Oporto ha strappato il sì di Jorge Rolando, 26enne difensore centrale del Porto, ma la richiesta del club lusitano è di 15 milioni di euro, cifra che la Roma punta ad abbassare nelle prossime settimane. Rolando è l’obiettivo numero uno per la difesa giallorossa, in seconda battuta c’è Matias Silvestre, difensore argentino del Palermo, ambito anche da Inter, Milan e Tottenham.

  • Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Calciomercato Roma, Sabatini si muove per Rolando

    Chiusa la stagione con una posizione di classifica che sa di fallimento, e con i tanti cari saluti a Luis Enrique, la Roma si rituffa con anticipo sul mercato, cercando di far ripartire un ‘progetto’ che ancora non ha mostrato i suoi frutti come molti speravano. In attesa di avere la conferma dell’ingaggio, e del ritorno dell’aeroplanino Vincenzo Montella come nuovo allenatore sulla panchina della Roma, la società proprio attraverso Sabatini sta iniziando a piazzare i primi colpi del prossimo mercato estivo. Destino particolare quello di Montella che dopo aver ‘assaggiato’ la panchina giallorossa, ha ottenuto il record di punti (quota 51) con il Catania, riconquistandosi il diritto a tornare a Roma con i risultati a parlare al posto suo. Il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, apprezzatissimo nel suo lavoro è volato ieri mattina in Portogallo, a Lisbona per iniziare le grandi manovre in entrata.

    Rolando Fonseca © MIGUEL RIOPA AFP

    ROLANDO– L’obiettivo primario è il nazionale lusitano Rolando 27enne in forza al Porto, con un costo del cartellino che si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro. Proprio la difesa è stata in questa stagione il punto debole della squadra giallorossa, che ha palesato con l’infortunio di Burdisso una fragilità imbarazzante, con Kjaer troppo spesso capro espiatorio di un reparto arretrato inguardabile. Con il recupero dell’argentino ex Inter, e magari l’innesto di un top player come Rolando, Sabatini piazzerebbe un bel colpo. Oltre al centrale del Porto, il direttore sportivo giallorosso potrebbe puntare gli occhi anche su Ezequiel Garay, difensore argentino classe 1986 che gioca nel Benfica, eterna promessa ancora inesplosa dopo una breve parentesi nel Real Madrid. Garay sembra essere più una seconda scelta o meglio un’alternativa su cui puntare nel caso ci fosse l’impossibilità di arrivare a prendere Rolando.

    BALDINI– Sabatini prima di mettere a segno i primi colpi, deve attendere l’ok di Franco Baldini, volato direttamente negli Stati Uniti a Boston da Pallotta, per fare il punto della situazione e stabilire le prossime strategie della società. Bisognerà capire quanto gli azionisti americani vorranno investire per il prossimo mercato estivo, cercando di dotare il dirigente giallorosso di un budget adeguato a rinforzare o ripuntellare la rosa con almeno un innesto importante per reparto. Sabatini infatti si dovrebbe orientare oltre che per un gran rinforzo in difesa, anche per l’inserimento di un centrocampista di qualità e che possa recuperare molti palloni (con Fernando e Asamoah in pole), e l’obiettivo concreto di strappare l’attaccante argentino Palacio al Genoa di Preziosi.

    CENTROCAMPO- In mediana oltre alla sfida per Asamoah aperta con la Juventus che oltre a Verratti dal Pescara vuole strappare all’Udinese il centrocampista ghanese, la Roma potrebbe essere interessata (su consiglio del manager di Gago Marcelo Lombilla) al giovane argentino Manuel Lanzini 19enne, in prestito alla Fluminense, in possesso di passaporto italiano, e con il cartellino in mano al River Plate, società con la quale la Roma sembra avere un ottimo rapporto, e una corsia preferenziale dopo l’affare Erik Lamela chiuso meno di un anno fa. Insomma in attesa di vedere tornare a volare l’aeroplanino Montella da Catania a Roma, la dirigenza sembra avere le idee molto chiare, e l’immobilismo sul mercato è una parola non contemplata da Sabatini e Baldini.

  • Zamparini e Lotito squalificati per calciomercato irregolare

    Zamparini e Lotito squalificati per calciomercato irregolare

    Un altro caso si abbatte sul mondo del calcio, anche se in confronto alla bufera calcioscommesse di tratta di una pioggia leggera: protagonisti del “fatto” sono due presidenti di serie A, Zamparini e Lotito, rispettivamente patron di Lazio e Palermo, condannati dalla Commissione disciplinare della Federcalcio a 10 e 12 mesi di squalifica, per “operazioni di mercato irregolari”. Nel caso di Lotito le irregolarità sono legate agli acquisti di Mauro Zarate e Julio Cruz mentre, nel caso di Zamparini, la contestazione riguarda le operazioni condotte per acquistare l’ argentino Pastore, attualmente in forza al Paris Saint Germain.

    Nel caso di Maurizio Zamparini, in particolare, il reato è legato al ricorso ad una società esterna per visionare il calciatore – una possibilità riservata solo ai direttori sportivi – e per non aver conferito il mandato agli agenti del calciatore sull’apposto modulo standard previsto dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

    Maurizio Zamparini | © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Oltre a Zamparini, poi, è stato punito anche il segretario generale del club rosanero, Roberto Fellicori, cui è stata inflitta un’inibizione di due mesi. Sono stati assolti, invece, l’allora ds del Palermo Walter Sabatini, ed il procuratore di Pastore, con grande disappunto del vulcanico presidente rosanero che commenta la squalifica ricevuta come un classico “pasticciaccio all’italiana, perchè io non ho nulla da nascondere, anche se a 71 anni sono stanco di queste cose: da parte mia non c’è stato alcun giochino e la sentenza che mi riguarda è un cumulo di errori formali”.

    Il presidente biancoceleste Claudio Lotito, invece, è stato condannato per aver intrattenuto rapporti con due società, nel ruolo di mediatrici, nelle operazioni connesse agli acquisti degli argentini Mauro Zarate e Julio Cruz, nella sessione di mercato del 2009: società alle quali il patron laziale ha versato commissioni per circa due milioni di euro ma senza conferire loro mandato ufficiale violando, dunque, il regolamento della Figc. Oltre alla squalifica comminata al presidente Lotito, così come nel caso del Palermo, anche alla Lazio è stata inflitta una multa da 80 mila euro.

  • Roma, Sabatini prepara il colpo Paulinho

    Roma, Sabatini prepara il colpo Paulinho

    Siamo molto vicini all’acquisto di un giocatore che fa parte del pacchetto di giocatori di qualità che dobbiamo prendere per rinforzare la rosa”Con queste parole il ds della Roma Walter Sabatini tiene col fiato sospeso la platea del tifo giallorosso. I capitolini non riescono a dare continuità ai propri risultati e in definitiva il progetto stenta a decollare. I nodi tattici da risolvere sono molti, ma la convinzione più diffusa nell’ambiente è che per attuare un ambizioso schema di gioco qual è quello di Luis Enrique servono grandi interpreti. Giocatori di grande livello nei ruoli chiave che la Roma ad oggi non ha. E allora il talentuoso dirigente sta già architettando la costruzione della nuova rosa, primo tassello questo fantomatico mister X.

    CONOSCIAMO PAULINHO – Tra i tanti nomi che occupano le pagine del taccuino di Sabatini (su tutti Isla dell’Udinese e Bastos dell’Olympique Lione) quello più vicino e più conforme alle sue dichiarazioni potrebbe arrivare dal Brasile e si chiama Paulinho. Il centrocampista classe 1988 è già da tempo sotto osservazione della Roma che la scorsa estate non riuscì ad ingaggiarlo causa la mancata cessione di Barusso e nessun posto disponibile per extracomunitari. Stavolta però tutto fa pensare che il giocatore del Corinthians possa vestire la casacca giallorossa. E’ infatti un pallino del ds e la Roma sta cercando un centrocampista di qualità e prospettiva che sia molto duttile. Il ragazzo di San Paolo infatti pur avendo una ottima tecnica individuale da centrocampista offensivo può ricoprire anche i ruoli difensivi di centrale ed esterno. Le sue esperienze europee in Lituania e Polonia gli hanno fatto saggiare sprazzi di calcio continentale e sarebbe entusiasta di giocare in una squadra come la Roma e in un importante campionato come quello italiano. Tanto più che la piazza capitolina è da sempre una fucina di talenti brasiliani e anche Antonio Carlos Zago gli ha consigliato il trasferimento nella capitale. Paulinho è considerato fra i due centrocampisti più promettenti del panorama carioca (l’altro è Lucas) ed ha già esordito con la Nazionale maggiore. Col Corinthians vanta 62 presenze corredata da 12 reti, squadra con la quale ha conquistato il campionato brasiliano nel 2011.

    Paulinho © YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images

    QUESTIONE ECONOMICA – Il prezzo del cartellino di Paulinho si aggira attorno ai 6 milioni di euro, ma la proprietà è multipla. Infatti il 45% è detenuta dal fondo d’investimento Pao de Açucar, un altro 45% dal  Banco BMG e il restante 10% dal Corinthians. Il contratto col club scade nel Giugno 2014 e l’unico timore è che ci possano essere intoppi nella trattativa da portare avanti con più parti, ma è nota l’abilità di Sabatini in queste situazioni. Per portarlo a Roma il ds deve superare la concorrenza di Valencia e Paris Saint Germain sulle quali ha già un buon margine di vantaggio.

    COLLOCAZIONE TATTICA – Come detto Paulinho è un centrocampista offensivo di grande duttilità. Nella Roma di oggi il suo ruolo naturale sarebbe quello di vice Pjanic, cioè mezz’ala sinistra con capacità di regia in impostazione del gioco e di inserimento in quella offensiva. Considerando la sua abilità nel dribbling e la spiccata rapidità potrebbe giocare anche come esterno di centrocampo, ma in emergenza anche di difesa grazie al suo fisico agile con 71 kg di peso e 180 cm di altezza. Senza dubbio potrebbe svolgere anche il ruolo di mezz’ala destra come vice-Gago potendo contare però su una minore abilità nell’interdizione. Il ruolo di scudo come mediano davanti alla difesa come gioca De Rossi gli si addice meno, ma i suoi estimatori sono pronti a scommettere su una sua buona resa anche in questo delicato ruolo, ricordando che ha giocato anche come centrale di difesa.

    La scheda

    Nome e Cognome: José Paulo Bezerra Maciel Júnior
    nome d’arte: Paulinho
    Data di nascita: 25/07/1988
    Ruolo: centrocampista centrale, esterno di fascia
    Nazionalità: brasiliana
    Squadra d’appartenenza: Corinthians
    Dicono di lui: è il centrocampista brasiliano più promettente insieme a Lucas

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  • Roma ad un passo da Dodò

    Roma ad un passo da Dodò

    La Roma ritrovata dopo le due vittorie con Palermo e Genoa pensa ora al Milan e al treno Champions League, ma come di consueto il ds Walter Sabatini lavora sul mercato in vista di un futuro competitivo.

    Il nuovo nome è quello di José Rodolfo Pires Ribeiro in arte Dodò. Terzino sinistro classe 1992 in forza al Corinthians e presente nel gruppo del Brasile Under 20. L’accordo col giocatore sarebbe stato già raggiunto dalle parti e mancherebbero soltanto le firme. Il ragazzo secondo indescrezioni giornalistiche sarebbe  sbarcato a Roma nella giornata di oggi per concludere l’intesa. Il giocatore avrebbe dichiarato su internet “non sono sicuro se rimarrò al Corinthians”.

    Walter Sabatini | foto dal web

    CONOSCIAMO DODO’. Calciatore di fascia dal piede mancino che può ricoprire i due ruoli di esterno basso e alto. Le sue caratteristiche principali sono una ottima tecnica individuale unita ad una spiccata rapidità ed un fisico brevilineo con 77 cm di altezza per 69 kg di peso. Nonostante la giovane età (20 anni) ha dimostrato già una buona personalità ed esperienza nell’interpretare il ruolo di terzino soprattutto.

    Tutte qualità che anche un club come il Manchester United aveva notato qualche tempo fa provando ad opzionare il ragazzo. Poi però l’affare è sfumato. La Roma invece sembra intenzionata a portarlo alla corte di Luis Enrique anche perchè nel giocatore si ritrova il profilo richiesto da Sabatini per il mercato giallorosso. E cioè giovane di prospettiva ma con un curriculum già di alto livello. Infatti Dodò ha vinto il Mondiale Under 17 disputato in Cile nel 2009 e ha collezionato 3 presenze con la Nazionale minore brasiliana Under 20. A livello di club il terzino sinistro non ha trovato grandissimo spazio nel Corinthians con appena 4 presenze nella stagione 2009/2010. Quando invece è passato in prestito al Bahia nella stagione in corso è diventato subito titolare inamovibile collezionando 15 presenze nel Brasilerao con un gol all’attivo, fino all’infortunio del 16 Novembre.

    La rottura del legamento crociato del ginocchio destro lo ha tenuto fermo fino ad oggi e si prevede il rientro in campo per Maggio. Intanto Dodò  sta svolgendo la riabilitazione all’interno delle strutture del Corinthians, e come le indiscrezioni riportano il “nuovo Roberto Carlos” si troverebbe a Roma. Chissà che non sia l’ennesimo colpo alla Sabatini.

    La scheda
    Nome e Cognome Josè Rodolfo Pires Riberio
    nome d’arte Dodò
    Data di nascita 6/02/1992
    Ruolo terzino destro
    Nazionalità brasiliana
    Squadra d’appartenenza Corinthians
    Dicono di lui: Roberto Carlos “sarà il mio erede”

    Video Dodò le migliori azioni del nuovo acquisto Roma
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  • Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Roma, falso dossier contro Baldini. C’è l’inchiesta della procura

    Un falso dossier contro Franco Baldini, Walter Sabatini, Mauro Baldissoni e la Roma. E’ questo quanto venuto fuori dalle indagini portante avanti dalla Digos che ha disposto accertamenti e perquisizioni al fine di smascherare un tentativo di diffamazione e truffa nei confronti di dirigenti e società giallorossa. E non è escluso che a tali reati si aggiunga anche quello di estorsione. L’inchiesta, portata avanti dal procuratore Giancarlo Capaldo, vede tra gli indagati, sino al momento, il giornalista Roberto Renga, firma de “Il Messaggero” attualmente in pensione, il figlio Francesco, lo speaker radiofonico Mario Corsi e il suo collaboratore Giuseppe Lomonaco. Corsi tra l’altro, detto Marione, è un ex militante dei Nar con diversi precedenti penali, ex capo del gruppo ultrà Boys, da anni voce radiofonica del programma “Centro Suono Sport” e nel 2010 condannato per alcune affermazioni offensive nei confronti di un giocatore della Juventus.

    Franco Baldini © Claudio Villa/Getty Images

    Il caso è nato dopo una denuncia fatta da Franco Baldini il quale ha appreso la losca storia da un inviato del programma televisivo “Le Iene”, Paolo Calabresi. Romanista e amico di Mario Corsi, Calabrese viene contattato dal gruppo attualmente indagato che punta a vendergli la storia, ma lui non si fida e si rivolge a Franco Baldini spiegandogli la situazione. Partono così le indagini della Digos e alcune riprese con una telecamera nascosta fatte dalla “iena” Calabresi e che coinvolgono Renga e Corsi sono diventate tema d’indagine. E non è escluso che nei prossimi giorni o nelle prossime settimane possano essere coinvolte altre persone. Baldini, intanto, si trova ad Orlando, in Florida, per chiudere un accordo con la Disney. Tornato alla Roma nel mese di ottobre, Baldini ha un ruolo molto attivo nella nuova società giallorossa dopo aver prestato servizio all’interno della stessa, per tanti anni, ai tempi della gestione Sensi. Poi il passaggio prima al Real Madrid e poi alla Nazionale inglese insieme con Fabio Capello. Adesso questa triste vicenda, fortunatamente smascherata in anticipo.

  • Caso De Rossi, Luis Enrique lo esclude per ritardo

    Caso De Rossi, Luis Enrique lo esclude per ritardo

    L’esclusione di De Rossi da parte di Luis Enrique nella sfortunata gara di Bergamo contro l’Atalanta ha diviso i tifosi giallorossi. La società si è schierata al fianco dell’allenatore, sebbene la scelta dello spagnolo abbia lasciato spaesati gli stessi giocatori che non si aspettavano un trattamento del genere nei confronti del loro compagno di squadra.

    Lo stesso Luis Enrique è sembrato piuttosto confuso nella motivazione della propria scelta, venendo smentito poco dopo dalle dichiarazioni di Baldini. La sconfitta della Roma non è passata inosservata e il ds Sabatini ha mostrato la propria delusione per il cammino altalenante della squadra.

     

    L’ESCLUSIONE – Uno sconsolato De Rossi ha assistito alla debacle contro la formazione allenata da Colantuono dalla tribuna, impotente difronte al naufragio della barca giallorossa. E’ costato caro il ritardo di alcuni minuti alla tradizionale riunione tecnica prima del match. Una violazione alla regola che è stata punita con l’esclusione immediata dalla partita. Non è la prima volta che un giocatore della Roma infrange il “codice etico” imposto da Luis Enrique in accordo con la società capitolina. Un’identica situazione era capitata alla punta Osvaldo nella trasferta di Firenze, quando l’oriundo era stato escluso dopo il pugno rifilato al compagno di squadra Lamela.

    luis enrique | © Marco Luzzani/Getty Images

    CONSEGUENZE – L’assenza di De Rossi si è dimostrata pesantissima. Orfana di Francesco Totti, la Roma non è riuscita ad opporsi alla furia dei nerazzurri, che hanno dato una lezione di calcio agli avversari offrendo un grande spettacolo ai propri tifosi. Già in passato i giallorossi avevano disputato prestazioni mediocri quando il centrocampista della Nazionale azzurra era fuori per infortunio, e la trasferta di Bergamo ha elevato all’ennesima potenza tale situazione.

    Luis Enrique era perfettamente a conoscenza delle difficoltà a cui sarebbe andata incontro la squadra con l’esclusione di De Rossi, e nonostante ciò ha applicato in maniera ferrea il regolamento.
    Forse considerando l’importanza del match, anche in vista del derby in programma domenica, la presenza in campo di Capitan futuro avrebbe cambiato il corso del match e consentito ai giallorossi di mantenere invariato il distacco dalla zona Champions League, viste le vittorie di Udinese e Lazio nei posticipi.

    CONFUSIONE – Durante le interviste del post-partita ha destato più di una perplessità il comportamento dell’allenatore spagnolo, che ha cercato di tacere il reale motivo della presenta in tribuna di Daniele De Rossi alludendo ad una problema di natura fisica, salvo poi tornare sui suoi passi affermando che i grandi giocatori debbano dare sempre l’esempio ai compagni di squadra. Quasi in contemporanea è arrivata la smentita ufficiale da parte della società attraverso la figura di Baldini, il quale ha precisato come il motivo per il quale De Rossi non ha preso parte al match è stato esclusivamente per natura disciplinare, riferendosi al lieve ritardo del centrocampista alla riunione tecnica.

    SABATINI – Infine questa mattina è arrivata una violenta sferzata di Walter Sabatini a tutto il gruppo giallorosso, affermando che la sconfitta subita contro l’Atalanta non è da attribuirsi in alcun modo alla presenza di molti giovani nell’undici titolari (alludendo così all’assenza di uomini di esperienza come Totti e De Rossi). Il ds giallorosso ha chiesto alla squadra di rimboccarsi le maniche e ripartire da capo per affrontare nel migliore dei modi il derby contro gli odiati cugini biancocelesti.
    Parlando poi di Luis Enrique ha affrontato il tema Barcellona, con l’ipotesi che si sta facendo largo negli ultimi giorni che vede lo spagnolo in pole position per sostituire Pep Guardiola in caso di addio alla panchina blaugrana. Sabatini si è detto fiducioso del fatto che il tecnico onorerà il contratto fino alla sua naturale scadenza dell’estate 2013.

  • Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Calciomercato Roma, Marquinho arriva? Idea Canini. De Rossi, sì

    Il calciomercato della Roma è in fermento. Sono tre i nomi che nelle ultime ore ruotano intorno alla squadra giallorossa. Il primo è quello di Marquinho. Il brasiliano è volato nuovamente in Sudamerica, dove dovrà convincere la dirigenza del Fluminense ad accettare l’offerta di Sabatini. Dall’altra c’è il difensore del Cagliari Michele Canini, il quale è stato accostato al club capitolino dopo il pessimo avvio di stagione da parte del norvegese Kjaer. L’ultimo, ma non meno importante, è “Capitan futuro” De Rossi e la vicenda del contratto, che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i fan giallorossi.

    MARQUINHO ARRIVA? – Con tutta probabilità sì. L’esterno sinistro d’attacco del Flu è in volo verso il Brasile per discutere con la propria società riguardo gli ultimi dettagli per suo trasferimento in Italia. “Dettagli” che potrebbero però vanificare quanto fatto nella giornata di ieri. La distanza fra domanda e offerta rimane ancora elevata, con 4 milioni di euro che ballano pericolosamente sul tavolo della trattativa. Sabatini ha fissato il riscatto ad una cifra non superiore ai 5 milioni di euro, mentre la domanda iniziale da parte del Fluminense era di 9 milioni.

    marquinho

    PERCHE’ THIAGO NEVES? – Nonostante la discrepanza notevole, tutto lascia pensare che alla fine l’accordo verrà raggiunto. Il punto chiave dell’intera vicenda riguarda il recente acquisto del club carioca, quel Thiago Neves che durante la presentazione ufficiale aveva dato l’addio ufficiale a Marquinho, ereditando inoltre la sua maglia con il numero 7. Dal Brasile arrivano poi segnali incoraggianti, con il Fluminense che sarebbe disposto ad abbassare le proprie richieste economiche e avvicinarsi alla posizione della Roma.

    KJAER DELUDE, ARRIVA CANINI – Il danese ha profondamente deluso in questa prima parte di stagione, nella quale non ha ottenuto la fiducia del mister Luis Enrique e ha più volte dovuto assaggiare il sapore amaro della panchina. L’infortunio di Burdisso pareva aumentare le chances per una maglia da titolare al fianco di Juan o Heinze, ma questi ultimi due hanno estromesso l’ex Wolsburg dai giochi. Sabatini aspetterà il ragazzo fino al termine del campionato, ma qualora le prestazioni dovessero continuare ad essere negative, con molta probabilità Kjaer non verrà riscatto e tornerà in Germania. Al suo posto è stato già individuato un candidato ideale per sostituirlo. Il nome è quello di Michele Canini, difensore del Cagliari di Ballardini che da oltre 5 stagioni milita nella squadra sarda. Canini è in scadenza di contratto fra 6 mesi, e si tratterebbe di un acquisto a parametro zero, in quanto difficilmente il presidente rossoblu Cellino cederà il calciatore durante la sessione di mercato invernale.

    NODO DE ROSSI – Tarda ad arrivare la firma sul contratto di Daniele De Rossi. Le trattative, comandate in primis da Franco Baldini, sembrano essere comunque arrivate al traguardo finale. Nell’ambiente giallorosso si parla di un accordo già raggiunto fra società e giocatore, con quest’ultimo che percepirà 6 milioni di euro all’anno per 4 stagioni, con la possibilità che lo stipendio arrivi fino ad un massimo di 6,5 milioni. La clausola rescissoria rimane un punto interrogativo, e occorrerà aspetterà il comunicato ufficiale del club giallorosso per stabilire quale sia in realtà la cifra che potrebbe liberare De Rossi qualora una squadra sia disposto ad acquistare il cartellino di Capitan futuro. La settimana prossima è previsto un Cda della Roma, e l’annuncio potrebbe essere dato durante la riunione dirigenziale, per buona pace dei tifosi giallorossi.

  • Marquinho alla Roma, arriva il vice Lamela

    Marquinho alla Roma, arriva il vice Lamela

    Marquinho alla Roma, ci siamo. Il centrocampista offensivo del Fluminense è sbarcato nella capitale questa mattina e con tutta probabilità firmerà per la squadra giallorossa nelle prossime ore. Luis Enrique potrà contare su un elemento aggiuntivo per il reparto offensivo, con il brasiliano che è destinato a lottare per una maglia da titolare con un altro sudamericano, l’argentino Lamela.

    IN PRESTITO 6 MESI – Marquinho arriva in prestito per sei mesi. Le prestazioni del calciatore durante i prossimi mesi saranno determinanti affinché il giocatore venga riscattato dal club italiano. Il direttore sportivo giallorosso infatti ha stretto un accordo con la società brasiliana che non prevede l’obbligo di riscatto al termine della stagione. Nel caso la Roma lo vorrà acquistare a titolo definitivo, la dirigenza dovrà versare circa 8 milioni di euro alle casse del “Flu”.

    marquinho

    IN GIORNATA LA FIRMA  – Molto probabilmente i tifosi capitolini dovranno attendere fino a pomeriggio inoltrato per leggere sul sito della squadra il comunicato ufficiale che sancirà ufficialmente il passaggio del brasiliano alla corte di Luis Enrique. Dopo essere sbarcato nella prima mattinata di oggi all’aeroporto di Fiumicino, il giocatore ha raggiunto il policlinico Gemelli, dove effettuerà le rituali visite mediche. Una volta effettuati i test atletici, Marquinho lascerà il policlinico per recarsi nella sede giallorossa. Qui apporrà la firma sul contratto di prestito, diventando così a tutti gli effetti un calciatore della Roma.

    VICE LAMELA – Marquinho è un abile esterno di sinistra offensivo, dotato di grande tecnica, e che non disprezza nemmeno la rete. Classe ’86, dal 2009 gioca per il Fluminense, con cui ha disputato fino ad ora 91 presenze segnando 9 gol. Nella stagione successiva ha vinto il suo primo titolo da giocatore professionista, contribuendo in maniera determinante alla vittoria del Brasilerao. Le sue qualità fanno sì che rappresenti un’ottima alternativa come vice Lamela, sebbene l’ex River Plate abbia una maggiore tecnica palla al piede rispetto al brasiliano, ma fisicamente Marquinho si fa preferire. Possibile un suo esordio fin dalla prossima giornata di campionato, quando la Roma incontrerà all’Olimpico il Bologna.