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  • Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    Cannavaro squalificato. A Napoli si cambia modulo? Ma quel Silvestre…

    La situazione in casa Napoli è preoccupante. La possibile penalizzazione di un punto e la squalifica di Paolo Cannavaro per nove mesi per gli scandali derivanti dal calcioscommesse, starebbe portando grossi grattacapi nella società partenopea. Tornare sul mercato oppure cercare soluzioni interne? Conferma del modulo tattico oppure passaggio alla difesa a quattro? Gennaio ormai è alle porte e così anche l’apertura del calciomercato. Le opzioni sono tante, ma vanno studiate con cura perché la squadra al momento lotta su tre competizioni (campionato, Europa League e Coppa Italia) e non può sbagliare nulla se vuole arrivare a fine stagione con la possibilità di portare a casa almeno un trofeo. L’imprevisto Cannavaro rischia di cambiare enormemente i piani del Napoli che in sede di mercato.

    Budget invernale– Conti in ordine, squadra pressoché completa. De Laurentiis avrebbe preferito evitare investimenti a gennaio, se non per l’acquisto di un giocatore in grado di dare il salto di qualità alla formazione partenopea.

    Walter Mazzarri
    Mazzari senza Cannavaro potrebbe optare per la difesa a 4 © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La sostituzione – In caso di conferma della squalifica ai danni di Paolo Cannavaro, che fermerebbe il giocatore per tutta la stagione (e parte della prossima), il Napoli sarà costretto ad intervenire sul mercato per trovare un difensore in grado di prendere il posto del capitano partenopeo, diventato indispensabile nello scacchiere tattico di Mazzarri con la sua esperienza e soprattutto per la carica che riesce a dare ai compagni. Il nome più gettonato per la sua sostituzione è Matias Silvestre, difensore argentino che non gode della massima stima di Stramaccioni all’Inter ma che ha dimostrato negli anni di Catania e Palermo la sua bravura. Un prestito secco potrebbe accontentare entrambe le squadre.

    Non è da escludere però un investimento nel reparto difensivo con Astori del Cagliari in prima fila. Bisognerà vedere se Cellino sarà disposto a lasciar partire un elemento indispensabile per la formazione sarda a campionato in corso. Esclusi, perlomeno a gennaio, gli acquisti di Benatia e/o Danilo dall’Udinese.

    Soluzione interna – Perché non trovare una soluzione all’interno della società? Si potrebbe puntare su Bruno Uvini, difensore brasiliano arrivato quest’estate a Napoli e poco utilizzato dal tecnico Mazzarri (solo 90 minuti in Europa), oppure non sarebbe del tutto scellerata una promozione di un Primavera con i grandi.

    Cambio modulo – E se invece si optasse per il cambio tattico con il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4? Non è da escludere, viste le ottime prove offerte dalla formazione campana quando schierata in un 4-3-3 che permetterebbe di far giocare contemporaneamente Hamsik, Insigne, Pandev e Cavani, non perdendo equilibrio in difesa e in mezzo al campo. Mazzarri ci pensa e se non dovesse arrivare un sostituto di Cannavaro, sembra la soluzione più gettonata. Anche i tifosi sarebbero ben lieti di vedere i 4 tenori contemporaneamente in campo.

  • Inter spietata, sorpasso sul Napoli. Le pagelle

    Inter spietata, sorpasso sul Napoli. Le pagelle

    È un’Inter cinica e spietata, che soffre e nonostante tutto batte in casa propria per 2 a 1 un avversario mai domo come il Napoli. Stramaccioni senza Samuel reinventa Cambiasso centrale e affida le chiavi del centrocampo a Guarin, con il colombiano che caricato delle giuste responsabilità diventa l’uomo decisivo nel match. Al Napoli manca quel pizzico di lucidità e anche di fortuna sotto porta, perché nel complesso, la formazione partenopea non avrebbe certamente demeritato un pareggio. Rimane l’amaro in bocca agli uomini di Mazzarri puniti nelle due uniche occasioni del primo tempo, mentre c’è da fare i complimenti a Stramaccioni per aver ritrovato nei suoi uomini quella voglia di vincere, di soffrire e non mollare mai, come un collettivo unito e coeso. Si torna a sognare per la rincorsa alla Juventus, con un meno quattro in classifica e un punto in più proprio sul Napoli.

    LA PARTITA

    Tanta pretattica in conferenza stampa per Stramaccioni che alla lettura delle formazioni sorprende lasciando in panchina Silvestre e arretrando Cambiasso al centro della difesa. Spazio a Guarin e Pereira in mediana e davanti rimane fuori Palacio, con Milito e Cassano in coppia. Mazzarri conferma tutte le previsioni lanciando Insigne al fianco di Cavani.

    Fredy Guarin © Claudio Villa/Getty Images
    Parte col botto la formazione nerazzurra sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 8’ schema preparato dagli uomini di Stramaccioni che cercano Guarin sul secondo palo con il colombiano che di piatto colpisce a botta sicura battendo De Sanctis sul proprio palo. Il Napoli nonostante lo svantaggio non accusa il colpo, ma ha due chiari occasioni da gol non sfruttate, prima con Insigne e poi con Hamsik con entrambe le conclusioni di poco a lato. I nerazzurri soffrono e subiscono la supremazia territoriale del Napoli, ma nel momento più inaspettato grazie a una splendida percussione di Pereira, con l’assist confezionato da Guarin, arriva il raddoppio dell’Inter firmato Diego Milito: l’argentino con un destro vincente batte De Sanctis e firma la sua ottava rete stagionale, rompendo il digiuno con il gol. Inter cinica e spietata, con due tiri e due gol.

    Mazzarri nella ripresa manda in campo Pandev, schierando le tre punte, togliendo Gamberini e schierando una difesa a quattro. È l’Inter a sfiorare la terza rete nei primi minuti del secondo tempo, con Cassano che servito da Pereira trova l’esterno del palo. Il Napoli dopo due miracoli di Handanovic accorcia le distanze : azione rocambolesca con una traversa, un paio di salvataggi sulla linea, e alla fine arriva il gol del 2 a 1 firmato Cavani, che da due passi beffa tutta la difesa nerazzurra. Dai replay si nota la posizione di partenza di Pandev in fuorigioco non segnalata. Nel frattempo Stramaccioni toglie Cassano e inserisce Palacio. Stessa sorte alla mezz’ora per Milito, che lascia il campo per Coutinho. Brividi nel finale con Pereira che rischia di mettere la palla nella propria porta, deviando goffamente un traversone di Cavani. Finale concitato con occasioni pericolose da una parte e dall’altra, e fino all’ultimo minuto partita apertissima. Triplice fischio e Inter che può esultare per una partita tutt’altro che facile.

    PAGELLE INTER-NAPOLI

    Handanovic 7 Spiderman. Vola su tutte le conclusioni dei giocatori del Napoli, e sull’occasione del gol nega la rete in almeno 3 occasioni, prima di vedersi beffare da Cavani

    Juan JEsus 6,5 Mezzo voto in meno per il nervosismo espresso nel finale. Decisivo in almeno un paio di recuperi su Cavani e soci azzurri.

    Guarin 7,5 Man of the match. È praticamente in ogni punto del campo. Lotta, si batte, trova una bellissima rete e confeziona l’assist (splendido) per il 2 a 0 di Milito

    Milito 7 Un cecchino. Gli arriva un pallone giocabile e lui non perdona, rompendo il digiuno che durava da quattro gare.

    Insigne 7 Il pericolo costante nella retroguardia nerazzurra. Costringe Ranocchia agli straordinari, e sfiora due gol da cineteca in un paio di occasioni.

    Gamberini 5 Non convince, soprattutto nell’azione in cui non tiene botta a Milito e gli concede il tiro che si trasformerà nel gol del 2 a 0.

    Cavani 6,5 El Matador lotta e ci prova per tutta la serata. Segna un gol di rapina e timbra il suo personale cartellino aggiungendo l’Inter alle sue vittime preferite in Serie A.

    INTER (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 6.5, Cambiasso 6 , Juan Jesus 6,5; Nagatomo 6.5, Zanetti 6.5, Gargano 6, Guarin 7.5, Pereira 5.5; Cassano 6 (59′ Palacio 6), Milito 7 (’74 Coutinho 5,5).

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Britos 6, Cannavaro 6, Gamberini 5 (46′ Pandev 6); Maggio 5.5, Behrami 6.5, Inler 5 (58′ Dzemaili 5.5), Zuniga 6; Hamsik 6 (83′ Mesto s.v.), Insigne 7; Cavani 6,5.

    Video Gol e Highlights Inter-Napoli
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  • Inter-Napoli, la sfida dei bomber: Cavani vs Milito

    Inter-Napoli, la sfida dei bomber: Cavani vs Milito

    Sale l’attesa per la sfida tra Inter-Napoli del posticipo serale della sedicesima giornata di campionato. Il match mostrerà a entrambe le compagini, quale delle due squadre, nella rincorsa allo scudetto potrà ambire al titolo onorevole di vera e unica anti Juventus. Un aiuto indiretto è arrivato dalla qualificazione bianconera agli ottavi di Champions, considerando come la Juventus, dovendo lottare su più fronti potrebbe inevitabilmente mollare un po’ la corsa nel campionato, lasciando spiragli di speranza per le altre due contendenti al titolo. Entrambe le squadre, sia Inter che Napoli hanno di fatto praticato un massiccio turn over nell’ultimo turno di Europa League di giovedì sera, con i partenopei che hanno rimediato una sconfitta contro il Psv, e i nerazzurri che si sono accontentati di un pareggio casalingo contro il modestissimo Nefcthi, dimostrando come la sfida di campionato fosse già nelle menti dei due tecnici. Mazzarri vs Stramaccioni, Cavani vs Milito, chi la spunterà?

    Diego Milito ©Claudio Villa/Getty Images

    INTER – Stramaccioni nelle vesti di pompiere, cerca di spegnere le polemiche nate dal mancato utilizzo di Sneijder, che ufficialmente è escluso per problemi muscolari, mentre ufficiosamente non gioca per il mancato rinnovo del contratto. Non bastassero le grane, peserà moltissimo l’assenza nel reparto arretrato di Samuel, che deve scontare un turno di squalifica inflitto dal giudice sportivo. A questo punto sono plausibili due ipotesi: la prima con l’utilizzo di Silvestre come centrale affiancato da Ranocchia e Juan Jesus, ma l’argentino non sembra essere nella miglior forma, soprattutto di fronte ad avversari come Cavani e Hamsik. La seconda vedrebbe Cambiasso scalare nella linea dei difensori, con il suo nuovo adattamento come centrale e in mediana spazio a Guarin al suo posto affiancato dall’ex di turno Gargano. Spazio sulla fascia per Nagatomo (apparso in buonissima condizione nelle ultime uscite) che dovrebbe insidiare un Zuniga non certo specialista nella fase difensiva. Davanti rientra Cassano, con l’ipotesi più concreta dell’utilizzo delle tre punte, con il talento di Bari vecchia affiancato da Palacio e Milito.

    NAPOLI- Mazzarri tira un sospiro di sollievo per il recupero di Hamsik, che ha smaltito con tempi da record una lieve sindrome influenzale. Pochi dubbi per il tecnico dei partenopei che dovrebbe confermare in blocco la formazione scesa in campo nelle ultime gare: Spazio a Britos, con Cannavaro e Gamberini nella retroguardia, con Campagnaro che di conseguenza (complice la non migliore condizione fisica e le contemporanee buone prestazioni di Britos) dovrebbe accomodarsi in panchina. Per il centrocampo è recuperato Maggio dall’infiammazione al tendine dell’adduttore che l’aveva tenuto fuori contro il Pescara. Spazio quindi a Zuniga, Beherami e lo svizzero Inler che sembra essere in uno dei suoi momenti migliori insieme al compagno Hamsik. Davanti inamovibile il bomber azzurro Matador Cavani, con il ballottaggio tra Insigne e Pandev, che dovrebbe essere a favore del primo, e con il macedone pronto a subentrare a partita in corso.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-NAPOLI

    INTER (3-4-3): Handanovic; Ranocchia, Silvestre, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Palacio, Milito, Cassano
    A disp.: Castellazzi, Belec, Pasa, Mbaye, Mariga, Benassi, Romanò, Duncan, Coutinho, Livaja, Guarin, Pereira.
    All.: Stramaccioni

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Insigne, Cavani
    A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dzemaili, Mesto, Donadel, Dossena, Vargas, Pandev. All.: Mazzarri

  • Europa League, tante insidie per il Napoli. Occhio alle inglesi

    Europa League, tante insidie per il Napoli. Occhio alle inglesi

    E’ l’Europa League ma sembra una piccola Champions. Il Napoli non sarà “Testa di Serie” nel sorteggio del 20 dicembre a Nyon che accoppierà le squadre per formare i sedicesimi di finale, a causa del suo secondo posto nel girone, e i pericoli sono dietro l’angolo. Tanti club importanti sono retrocessi dalla Coppa dalle Grandi Orecchie, rendendo l’ex Coppa Uefa un torneo di livello assoluto. La formazione campana giocherà l’andata tra le mura amiche e non potrà sfidare il Dnipro (che ha fatto parte del suo stesso girone). Inoltre, da regolamento, non è previsto nessun “derby”, eliminando così la minaccia Lazio. Il pericolo maggiore arriva dalle squadre inglesi e tedesche, che hanno una marcia in più in Europa e potrebbero ostacolare il cammino azzurro verso la Finale. Ecco le possibili avversarie Napoli.

    LA RIVINCITA – La vendetta è un piatto che va servito freddo. Con questo motto, il Napoli potrebbe preparare la sua rivincita contro il Chelsea, che eliminò i partenopei dalla scorsa Champions League, dopo aver vinto la partita casalinga. La squadra inglese, gestita attualmente da Benitez (ma non si sa se arriverà a febbraio), pur eliminata dalla Champions, è sempre temibile.

    Napoli
    Il Napoli trema per il sorteggio di Europa League © Giuseppe Bellini/Getty Images

    DA EVITARE – Tra le insidie, troviamo il Lione, il Benfica, il Liverpool e personalmente aggiungerei anche l’Hannover. I portoghesi sono retrocessi dalla Champions League per mano di Barcellona e Celtic e hanno in Cardozo il loro elemento di spicco. La squadra fracese e quella inglese hanno esperienza internazionale importante, mentre i tedeschi hanno imparato a fare la voce grossa in Europa da qualche anno.

    LE ALTRE – Oltre alle cinque squadre citate poco sopra, il resto del sorteggio non potrà creare troppe ansie al club campano. Sono tutte formazioni alla portata dei ragazzi di Mazzarri, a patto che non si esageri con il turn over. Qualche grattacapo in più possono creare squadre come Olympiakos, Rubin Kazan e Fenerbahce per il loro passato a livello europeo e per la loro capacità di far risultato nelle partite casalinghe.

    LA SPERANZA – Un accoppiamento con Genk o Viktoria Plzen sarebbe una manna dal cielo per i partenopei. Anche se è bene sottolineare che a questi livelli, non bisogna sottovalutare nessun avversario.

    Ecco le possibili sfidanti: Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk.

  • Il Napoli torna grande nel segno di Cavani e Inler, 5-1 al Pescara

    Il Napoli torna grande nel segno di Cavani e Inler, 5-1 al Pescara

    Il Napoli torna a vincere al San Paolo dopo i due pareggi con Torino e Milan, e la Juve è di nuovo nel mirino, a soli due punti.

    Il 5-1 finale al Pescara nasconde però la fatica del primo tempo, in cui il Pescara ha opposto una strenua resistenza, scemata solo nella seconda metà di gioco, quando il Napoli ha dilagato, arrotondando il 2-1 maturato alla fine del primo tempo.

    Il Napoli ha iniziato bene il match, andando in rete con Inler al 9’con una bellissima conclusione di destro dalla lunga distanza, e raddoppiando già al 15’ con Hamsik, caparbio nella sua azione in area avversaria e bravo a trovare lo spiraglio per siglare il 2-0.

    Proprio quando i fantasmi degli ultimi match casalinghi sembravano scacciati, il goal del Pescara (colpo di testa dell’islandese Bjarson) ha riaperto i giochi. Mazzarri è diventato di colpo il dodicesimo azzurro in campo, sbraitando e gesticolando come non mai per svegliare i suoi, proprio mentre il Pescara saliva di ritmo, impensierendo ancora la difesa partenopea.

    Lo show in panchina del tecnico è stato con ogni probabilità l’antipasto di quanto avvenuto negli spogliatoi, col tecnico toscano che ha strigliato i suoi, invitandoli a maggiore concentrazione e intensità di gioco.

    Il Napoli del secondo tempo è stato sicuramente un altro Napoli. Al 58’episodio chiave che decide il match: doppio dribbling di Cavani in area avversaria e fallo di Bocchetti, espulso da Peruzzo, e rigore per il Napoli. Dagli undici metri arriverà così il 3-1 di Cavani e partita virtualmente chiusa, come lo stesso allenatore del Pescara confermerà nel post partita.

    Il solco è ormai tracciato e al 63’, appena cinque minuti dopo, arriva il 4-1 sempre con Cavani, che raccoglie l’invito da sinistra del solito Hamsik e deposita facilmente in rete, per la seconda marcatura personale della domenica.

    Inler e Cavani
    Inler e Cavani © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    Il Pescara è in bambola e ci sarebbe anche gloria per Insigne, che insinuatosi negli spazi lasciati dalla difesa adriatica potrebbe segnare la quinta rete, se non fosse per l’inspiegabile provvedimento arbitrale di Peruzzo, che blocca la giovane punta partenopea lanciata a rete solo per ammonire il pescarese Zanon.
    La svista ovviamente non condiziona più di tanto il match, che vede l’ultimo sussulto al 78’quando ancora Inler, oggi in vena di prodezze, sigla il 5-1: ancora una conclusione dalla distanza e ancora una prodezza dello svizzero, letale dalla distanza .

    Il Napoli fa finalmente centro in casa e se la giocherà sino alla fine per il primato; il Pescara di Bergodi vedrà tempi migliori, se ripartirà dall’atteggiamento messo in campo nel primo tempo: d’altronde come dirà lo stesso tecnico pescarese non era nelle partite come quella di oggi che i suoi devono fare i punti per salvarsi.

    Le pagelle:
    Napoli
    DE SANCTIS 5,5, GAMBERINI 6,5, DZEMAILI 6, CANNAVARO 6, EL KADDOURI s.v , BRITOS 6,5 , MESTO 6, INLER 7,5 ,BERHAMI 7, ZUNIGA 5,5, HAMSIK 7, INSIGNE 6, VARGAS s.v , CAVANI 7.
    All. MAZZARRI 7,5.

    INLER: 7,5. Il migliore in campo: due splendidi goal e lanci e aperture da applausi.
    HAMSIK: 7. Settimo goal in stagione , un assist e tanti spunti. Imprescindibile.
    CAVANI: 7. Il solito fenomeno. Ennesima doppietta, anche quando non brilla per tutti i 90 minuti

    Pescara:
    PERIN 5,5 , ROMAGNOLI 5 ,TERLIZZI 4, BOCCHETTI 4,5, ZANON 6,5, BJARNASON 6,5 , TOGNI 5,5, NIELSEN s.v, CASCIONE 5,5, MODESTO 6, WEISS 5, CAPUANO 5,VUKUSIC 4, ABBRUSCATO: 5.
    All. BERGODI 5.

    BJARNASON: 6,5. A sorpresa va in rete e sfiora un’altra rete. Giocatore ritrovato.
    TOGNI: 5,5. Ritorna ma non convince a pieno. Non brilla per velocità di esecuzione.
    WEISS: 5. Inconcludente, spesso eccede nel dribbling : ha fatto e può fare di meglio.

    VIDEO NAPOLI-PESCARA 5-1

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  • Napoli-Pescara, Cavani rientra dal 1′

    Napoli-Pescara, Cavani rientra dal 1′

    Due pareggi negli ultimi due impegni casalinghi e due rimonte subite con Toro e Milan hanno fatto scattare il campanello d’allarme in casa Napoli alla vigilia del match col Pescara: Mazzarri ha martellato i suoi in settimana predicando concentrazione e mantenendo la tensione alta. Il Pescara merita considerazione a prescindere come qualsiasi avversario, e per continuare a rimanere in scia dei bianconeri non perdere colpi in casa è fondamentale.

    Adriatici sempre ultimi appaiati con Siena e Bologna a 11 punti in piena emergenza retrocessione: con la classifica che piange e già un avvicendamento in panchina, con unica nota lieta qualche buona prestazione casalinga, la trasferta di Napoli non è certo l’ideale per riprendersi, se non per il trend incerto del Napoli nelle ultime prestazioni in casa.

    Statistiche alla mano, gli ultimi cinque incontri tra le due squadre vedono una superiorità partenopea, con quattro successi del Napoli e un pareggio: sarà difficile per il Pescara di oggi invertire la tendenza, soprattutto con un avversario quanto mai smanioso di non perdere colpi.

    Edinson Cavani
    Edinson Cavani © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Mazzarri schiererà il solito De Sanctis in porta, con Cannavaro in difesa affiancato da Britos e Gamberini (Campagnaro sarà in panchina); a centrocampo Behrami e Inler confermati in mezzo, con Mesto preferito a Maggio a destra (l’azzurro ha bisogno di tirare il fiato) e Zuniga sulla corsia di sinistra; ad Hamsik spetterà supportare con le sue giocate e le sue incursioni l’attacco, che vedrà il ritorno di Cavani, reduce da squalifica, affiancato da Insigne.

    Il Pescara andrà in campo con un 3-5-1-1: Bergodi, alla seconda panchina del Delfino, schiererà Perin in porta, Romagnoli, Terlizzi e Bocchetti come trio di difesa, Zanon e Modesto sulle corsie di centrocampo, con in mezzo Bjarnason, Cascione e il rientrante Togni; in avanti spazio a Weiss a supporto dell’unica punta di ruolo Abbruscato.

    Fischietto affidato a Peruzzo.

    NAPOLI-PESCARA PROBABILI FORMAZIONI

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Insigne, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Campagnaro, Grava, Fernandez, Mesto, El Kaddouri, Dzemaili, Donadel, Dossena, Vargas.

    Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Bjarnason, Togni, Cascione, Modesto; Weiss; Abbruscato. A disposizione: Pelizzoli, Crescenzi, Capuano, Cosic, Brugman, Caprari, Nielsen, Soddimo, Celik, Jonathas.

  • Aik Solna-Napoli 1-2, Cavani regala qualificazione al 94′

    Aik Solna-Napoli 1-2, Cavani regala qualificazione al 94′

    All’ultimo respiro, quando ormai la gara sembrava scivolare verso il triplice fischio finale che avrebbe portato ad un pareggio in Aik Solna-Napoli, El Matador Edinson Cavani ha lasciato la sua firma, realizzando al 94′ il calcio di rigore che ha regalato agli uomini di Walter Mazzarri la vittoria e l’aritmetica  qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League, scongiurando il rischio di rimanere “sospeso” fino all’ultima giornata, quando – con la qualificazione ormai in tasca – la gara con il PSV al San Paolo avrà, ora, il significato di un buon allenamento.

    Il Napoli, dunque, ha dimostrato in terra svedese di avere grande grinta e cuore, nonostante l’ampio turnover voluto da Mazzarri, che ha schierato Gamberini in difesa, al posto di Campagnaro che è andato in tribuna, e poi ha riproposto il 3-4-1-2 con Dzemaili sulla trequarti dietro a Cavani ed Edu Vargas.

    Al 20′ del primo tempo giunge l’episodio che sblocca il match, con una grande iniziativa di Edinson Cavani, che parte dall’area partenopea e dà il La ad un grande contropiede che travolge la difesa svedese: il portiere Turina respinge di piede ma, poi, Dzemaili è pronto a ribadire il rete: 0-1. Il Napoli, dopo aver ottenuto il vantaggio, sembra perfettamente in grado di controllare la gara in scioltezza anche alla luce della forza non irresistibile dell’avversario. Tuttavia, come spesso accade, l’imprevisto è dietro l’angolo e basta un episodio a rimettere tutto in discussione: al 35′ Danielsson raccoglie di testa un cross proveniente da sinistra e riesce ad inventare una traiettoria che beffa il portiere Rosati: 1-1.

    Nel secondo tempo di Aik Solna-Napoli, Walter Mazzarri prova ad affidarsi ai suoi titolari per provare a vincere la gara, considerando che la rete del pareggio dell’Aik Solna era giunta in maniera fortuita: il tecnico dei partenopei manda in campo, così, Zuniga ed Inler al posto di Mesto e Donadel e prova a fornire alla squadra un maggior tasso di esperienza, oltre ad una migliore freschezza fisica per poter sfruttare eventuali errori della statica difesa svedese. La squadra trae beneficio dagli innesti dei due nuovi entrati ed in particolar modo Inler riesce a dare il suo contributo al match, con un prezioso cross per Cavani – che di poco non riesce a deviare il rete – e con altre giocare di qualità. Dopo poco, Mazzarri fa entrare anche Hamsik al posto di Dzemaili, giocandosi l’ultima carta a disposizione per l’assalto finale nonostante gli azzurri siano in inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Aronica, al 40′ per somma di ammonizioni.

    Negli scampoli finali giunge la notizia che diviene la “molla” per spingere il Napoli verso la vittoria con ancor più convinzione: il Dnipro ha ribaltato il risultato contro gli olandesi del PSV e, dunque, se gli azzurri riuscissero a conquistare i tre punti otterrebbero il passaggio ai sedicesimi con un turno d’anticipo: il momento topico è proprio il quarto di recupero, al 94′, quando Edinson Cavani si procura e realizza con assoluta freddezza il calcio di rigore: 1-2 risultato finale, missione compiuta.

    Cavani, decisivo in Aik Solna-Napoli
    Cavani, decisivo in Aik Solna-Napoli | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Pagelle Aik Solna-Napoli:

    Cavani 7 Gioca titolare a causa della squalifica che lo costringerà a saltare la gara di campionato con il Cagliari: una “casualità” che porta il Napoli ai sedicesimi con un turno di anticipo, con un calcio di rigore procurato e realizzato all’ultimo respiro

    Aronica 4.5 Serata storta e da dimenticare: impreciso in occasione del pari dell’Aik Solna, rimedia anche l’espulsione proprio sul finire della gara

    Dzemaili 6.5 Buona gara di sostanza, realizza anche il gol del provvisorio 0-1

    Tabellino Aik Solna-Napoli 1-2:

    Aik Solna (4-4-2): Turina 6; Lorentzson 5,5, Karlsson 5, Backman 6, Johansson 6; Quaison 6 (31′ st Karikari), Danielsson 6,5, Borges 5,5, Moro 6; Lundberg 6, Bangura 6,5.
    Napoli (3-4-1-2): Rosati 5,5; Gamberini 5,5, Aronica 4,5, Britos 6; Mesto 5,5 (18′ st Zuniga 6), Behrami 6,5, Donadel 5,5 (17′ st Inler 6), Dossena 6; Dzemaili 6,5 (28′ st Hamsik 5,5); Vargas 5, Cavani 7.

    Marcatori: 20′ Dzemaili, 34′ Danielsson, 94′ rigore Cavani
    Ammoniti: Moro, Backman; Cavani, Aronica, Behrami
    Espulsi: 40′ st Aronica

    Video Aik Solna-Napoli:

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  • Mazzarri si affida a Cavani, le formazioni di Aik Solna-Napoli

    Mazzarri si affida a Cavani, le formazioni di Aik Solna-Napoli

    Aik Solna-Napoli delle ore 21.05 sarà un match molto importante per il futuro europeo della squadra di Walter Mazzarri che, in caso di vittoria in terra svedese, potrebbe ottenere con una giornata d’anticipo la matematica qualificazione ai sedicesimi di finale di Europa League se, contemporaneamente, il Dnipro non perderà con il PSV. Tuttavia, nonostante il traguardo possa essere a portata di mano, il mister toscano proseguirà con la sua filosofia che sta portando avanti da inizio stagione, anteponendo il campionato alla competizione europea e, dunque, schierando le seconde linee in Europa League per preservare forze fresche per gli impegni domenicali anche se tale suddivisione non è affatto gradita al tecnico livornese che, da sempre, si riferisce alla squadra nel suo complesso e non ama classificare “titolari e riserve”.

    Questa volta ci sarà, però, una grande eccezione: El Matador Edinson Cavani partirà titolare considerando che è squalificato in campionato per il match di lunedì sera contro il Cagliari e, dunque, Mazzarri gli consegnerà le chiavi dell’attacco nella speranza che possa essere l’uomo in più per centrare la qualificazione. Insieme a Cavani, delle “prime scelte” saranno in campo anche Campagnaro e Aronica mentre la restante parte della squadra verrà composta dalle seconde linee che, finora, in Europa non hanno demeritato, ad eccezione delle trasferte di Eindhoven e Dnipropetrovsk dove il Napoli ha incassato, nel complesso, sei reti ed ottenuto due pesanti sconfitte.

    Archiviate quelle battute d’arresto, per pensare positivo basta riferirsi al risultato della gara d’andata al San Paolo contro l’Aik Solna, quando i partenopei si imposero per 4-0 con una tripletta di Edu Vargas: ricordando quella grande prestazione, mister Walter Mazzarri concederà nuovamente fiducia al cileno, proprio in coppia con Cavani anche perchè Pandev non si è aggregato alla trasferta in terra svedese per problemi alla caviglia, e Lorenzo Insigne non è in perfette condizioni.

    Mazzarri in conferenza alla vigilia di Aik Solna-Napoli
    Mazzarri in conferenza alla vigilia di Aik Solna-Napoli | ©ANDERS WIKLUND/AFP/Getty Images

    Alla vigilia del match, però, Walter Mazzarri ha dimostrato la consueta tenacia e voglia di caricare i suoi, focalizzando l’attenzione sull’importanza della gara e sulla necessità di non sottovalutare gli avversari, a dispetto del risultato d’andata, considerando che gli svedesi stanno attraversano un buon momento della loro stagione ed hanno anche battuto il PSV: “Non faremo calcoli, con l’Aik scenderemo in campo per vincere”. 

    Inoltre, in aggiunta rispetto al tema calcistico di Aik Solna-Napoli, l’attenzione è focalizzata anche sul contesto in cui si svolgerà la gara, considerando i deplorevoli episodi di violenza subiti dai tifosi svedesi che avevano partecipato alla trasferta partenopea in occasione del match d’andata: alla vigilia di Aik Solna-Napoli, infatti, sono apparsi degli inquietanti murales che riportano la scritta “Fuck Napoli, Welcome to Solna”, al quale è seguita un’aggressione nel pieno centro si Stoccolma ai danni di un tifoso napoletano, poi medicato nell’albergo dove alloggia la squadra.

    Le probabili formazioni di Aik Solna-Napoli, gruppo F di Europa League:

    Aik Solna (4-4-2): Turina; Lorentzson, Karlsson, Majstrovic, Johansson; Gustavsson, Borges, Danielsson, Mutumba; Karikari, Banguri. In panchina: Stamatopoulos, Backman, Quaison, Lundberg, Tjernstrom, Lalawele, Goitom.

    Napoli (3-4-1-2): Rosati, Campagnaro, Aronica, Britos; Mesto, Donadel, Inler, Dossena; Dzemaili; Vargas, Cavani. In panchina: De Sanctis, Cannavaro, Gamberini, Maggio, Hamsik, Insigne.

    A Stoccolma, il direttore di gara sarà il rumeno Ovidiu Alin Hategan.

  • Rimonta El Shaarawy, a Napoli il Milan impatta 2-2

    Rimonta El Shaarawy, a Napoli il Milan impatta 2-2

    Termina 2-2 il match Napoli-Milan, anticipo serale della 13^ giornata di Serie A. Occasione sciupata per i padroni di casa, in vantaggio di due reti alla mezzora del primo tempo grazie ai gol di Inler (sulla cui conclusione dai 30 metri Abbiati si esibisce in una clamorosa papera) e Insigne, bravo a infilare prima Acerbi e poi lo stesso Abbiati con un colpo di giustezza. La rimonta degli ospiti si concretizza ancora una volta nel segno di El Shaarawy. Il Faraone accorcia le distanze al 41′, con un destro a giro meraviglioso. Nella ripresa è sempre il numero 92 rossonero a finalizzare un assist al bacio di Robinho per il 2-2 finale. Per Allegri un punto d’oro, sopratutto per l’orgoglio dimostrato dai suoi uomini. Dall’altra parte mastica amaro Mazzarri, che non approfitta del pareggio interno della Juve.

    LA DIFFICOLTÀ – Napoli-Milan ha esemplificato all’ennesima potenza il problema più grande per la squadra di Mazzarri, ovvero la gestione della partita. Ennesimo pareggio subito nel finale dopo esser stata comodamente in vantaggio. Se contro il Torino era scattato un campanello d’allarme, ieri sera ha risuonato in tutto il San Paolo il segnale di evacuazione. Cosa si cela dietro alle rimonte degli ospiti? La risposta è un po’ come il segreto di Pulcinella: il possesso palla. Cavani e compagni difettano di questa qualità fondamentale. Si trovano a meraviglia quando si presenta a loro una gara in contropiede. Quando invece Mazzarri chiama dalla panchina il possesso palla, come ieri dopo il 2-0, la squadra va in tilt. I ritmi bassi per gli scugnizzi del tecnico toscano sono tuttora indigesti.

    SSC Napoli v AC Milan - Serie A
    Stephan El Shaarawy festeggia il gol del pareggio al San Paolo | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    IL PROTAGONISTA – Nella giornata di ieri, analizzando la situazione attuale del Milan, parlavamo della necessità di un leader dentro e fuori dal campo. Se è vero che Berlusconi pare si sia nuovamente interessato al suo giocattolo, corrisponde ormai a realtà l’investitura di El Shaarawy a uomo chiave di questa squadra. La doppietta di ieri consente all’ex Genoa di raggiungere quota 10 reti in campionato, bottino che lo conferma sempre più goleador della Serie A. Dopo aver raggiunto i 7 gol e le vacanze natalizie gratis su gentile concessione di Ambrosini, il decimo gol di ieri sera fa sì che possa raggiungere le agognate Maldive. Il benefattore resta Ambrosini, che in termini di scommesse è stato abbastanza sfortunato nell’ultimo periodo. Proprio per questo motivo consigliamo al capitano del Milan di non lanciarsi in un nuove proposte fino al termine del girone d’andata quantomeno.

    Le pagelle di Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012)

    Cavani 5: partita altamente sottotono per il Matador. Non segna, non crea occasioni, anzi. Clamorosa la palla che Insigne gli consegna su un vassoio d’argento nel corso del primo, con il risultato sul 2-0, sulla quale l’uruguaiano si addormenta. Sarebbe stato il 3-0.
    Insigne 6,5: nella sua prima stagione di Serie A segna al San Paolo contro il Milan. Bella prova del talentuoso azzurro, che non fa rimpiangere l’assente Pandev. Troppo altruista quando a tu per tu con Abbiati passa la palla al Matador, tenendo così in vita gli avversari.
    Mazzarri 5,5: sciupa altri due punti chiave in ottica scudetto. Il mezzo passo falso della Juve contro la Lazio andava sfruttato in maniera diversa. Un pareggio che per come è arrivato fa più male di quello subito al 90′ dal Torino due settimane fa.
    El Shaarawy 8: ormai tutti non sanno più con quale aggettivo descrivere la classe e forza mentale del Faraone. La doppietta di ieri è vitale sia per Allegri che per il Milan stesso, apparso più motivato e sicuro di sé nel match del San Paolo.
    Boateng 6,5: nel tridente inedito schierato da Allegri, Boateng offre fisicità e dinamismo sulla fascia di destra, dove viene preferito all’olandese Emanuelson. Anche il ghanese come il resto della squadra dimostra di aver tratto grande beneficio dalla visita di Berlusconi.
    Allegri 6,5: Stavolta i cambi danno ragione al tecnico livornese, che pare aver ripreso in pugno lo spogliatoio dopo la sconcertante prova di sette giorni fa contro i viola di Montella. Nel giro di cinque minuti fa entrare Pazzini (per Montolivo) e Robinho (out Boateng), dando un segnale di forza alla squadra. La chicca arriva una volta raggiunto il pareggio, con la sostituzione Niang-Bojan. Il francese per poco non gli regalava il gol della rimonta perfetta.

    Il tabellino Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012)
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Gamberini 5,5, Maggio 6 (89′ Vargas s.v.), Inler 5,5, Dzemaili 5,5, Zuniga 6 (87′ Dossena s.v.), Hamsik 5,5, Insigne 6,5 (66′ Mesto 6), Cavani 5. Mazzarri 5,5
    Milan (4-3-3): Abbiati 5, De Sciglio 6, Mexes 6, Acerbi 5, Constant 5,5, De Jong 5,5, Montolivo 6,5, (75′ Pazzini 5,5), Nocerino 5, Boateng 6,5 (80′ Robinho 6,5), Bojan 5 (85′ Niang 6), El Shaarawy 8. Allegri 6,5

    Il video di Napoli-Milan 2-2 (17-11-2012) [jwplayer config=”180s” mediaid=”160495″]

  • Napoli-Milan, Cavani decide il futuro di Allegri

    Napoli-Milan, Cavani decide il futuro di Allegri

    Il San Paolo accende le luci per il big match della tredicesima giornata tra Napoli-Milan. Gli uomini di Mazzarri sono reduce dalla brillante vittoria esterna contro il Genoa, battuto per 2-4 dopo una rimonta eccezionale. Il successo sui rossoblu ha permesso agli azzurri di confermare il terzo posto in classifica avvicinando contemporaneamente la seconda piazza occupata dall’Inter, distante ora solo un punto. Per Cavani, dopo il poker in Europa League nel match contro la Dnipro, la rete di Genova è stato il quinto centro nello spazio di tre giorni. Partenopei favoriti sugli ospiti, che ieri hanno ricevuto la visita di Berlusconi a Milanello. Le scorie della sconfitta di sette giorni fa in casa con i viola si fanno ancora sentire nel clan rossonero. Sconfortante infine il ruolino di marcia in trasferta, una vittoria e nulla più.

    INSIGNE CON CAVANI– Mazzarri ha l’intera rosa a disposizione, ad eccezione del macedone Pandev, non convocato per la sfida di stasera. Confermato il modulo storico (3-4-1-2), con De Sanctis in porta che guiderà la difesa a tre composta da Campagnaro, Cannavaro e Gamberini. A centrocampo la coppia Inler-Dzemaili, con Zuniga e Maggio sulle fasce. Dietro al tandem d’attacco Cavani-Insigne giocherà Marek Hamsik.

    massimiliano allegri
    Allegri alla prova del San Paolo | ©AFP PHOTO / FABRICE COFFRINI

    CENTROCAMPO A TRE – Allegri cambia ancora. Per la trasferta del San Paolo il livornese pare intenzionato a schierare i suoi con l’inedito 4-3-3. In difesa Acerbi sostituisce l’infortunato Bonera. L’ex Chievo sarà affiancato da Mexes. Assente anche Abate, con De Sciglio pronto a raccoglierne il posto da titolare, mentre viene confermato Constant sulla corsia di sinistra. Nel centrocampo a tre De Jong dovrebbe agire da regista, con Nocerino e Montolivo mezzali (dando continuità alle idee di Prandelli). Il tridente d’attacco conterà sul folletto Bojan al centro ed El Shaarawy-Boateng sulle fasce.

    PRECEDENTI – Dal 2008 ad oggi Napoli e Milan si sono incontrate in dieci occasioni. Il bilancio è favorevole al Milan, con 4 successi (due quelle del Napoli). Sono quattro anche i pareggi tra le due compagine, l’ultimo nel febbraio scorso, quando a San Siro terminò 0-0 (di quella partita si ricorda sopratutto l’espulsione di Zlatan Ibrahimovic). L’ultimo precedente a Napoli ha visto la squadra di Mazzarri trionfare per 3-1, dopo esser passata in svantaggio nei minuti iniziali con il gol di Aquilani.

    CLASSIFICA – Napoli-Milan è fondamentale per la classifica di entrambe le squadre. Per il Napoli, perché gli azzurri possono approfittare dello scontro d’alta quota tra Juve e Lazio sia per avvicinare la squadra di Conte oppure per staccare gli stessi biancocelesti. Sfida ancora più importante per Massimiliano Allegri e il Milan. La fiducia ricevuta ieri da Silvio Berlusconi non scaccia i fantasmi di un possibile esonero in caso di pesante sconfitta questa sera. Un ko che costringerebbe il Diavolo a precipitare nuovamente in classifica, vedendo avvicinarsi il baratro della Serie B, ora distante cinque punti.

    Probabili formazioni Napoli-Milan 
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Inler, Dzemaili, Maggio, Zuniga, Hamsik, Cavani, Insigne.
    Milan (4-3-3): Abbiati, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Constant, De Jong, Montolivo, Nocerino, Bojan, Boateng, El Shaarawy.