Tag: walter mazzarri

  • Chievo-Napoli, Mazzarri vuol continuare la rincorsa

    Chievo-Napoli, Mazzarri vuol continuare la rincorsa

    Chievo-Napoli delle ore 15 è un match importante nel 28 turno di serie A per testare la capacità del Napoli di Mazzarri di reggere psicologicamente alla rincorsa-scudetto alla Juventus dopo il pareggio del San Paolo dello scorso turno di campionato che in qualche modo potrebbe aver sopito gli entusiasmi da onseguimento, alla luce del contemporaneo impegno odierno della capolista contro il Catania. D’altra parte, il Chievo di Eugenio Corini è un ostacolo di certo non agevole da superare, in particolare tra le mura amiche del Bentegodi. In tal senso, lo stesso tecnico partenopeo ha sottolineato la delicatezza della gara per la quale sarà necessario un approccio equilibrato, prevedendo di incontrare un avversario attento e chiuso, pur facendo leva sui meriti della sua squadra che vengono riconosciuti in campo dagli atteggiamenti delle avversarie. La speranza di Mazzarri è nel calendario, ma in tal caso non si fa riferimento a quello calcistico, bensì al trascorrere dei mesi che portano con sè l’arrivo della Primavera e, di conseguenza, i campi più asciutti e leggeri che più si confanno alle caratteristiche tecniche del Napoli.

    Chievo-Napoli, Mazzarri vuol continuare la rincorsa | © Marco Luzzani/ Getty Images
    Chievo-Napoli, Mazzarri vuol continuare la rincorsa | © Marco Luzzani/ Getty Images

    Chievo – Il tecnico del Chievo Eugenio Corini ha ormai trovato le dovute certezze e gli equilibri giusti nel modulo 5-3-2 che sembra fornirgli buone garanzie soprattutto nelle gare casalinghe. L’unico ballottaggio sembra essere quello a centrocampo tra Cofie ed Hetemaj, mentre in avanti è praticamente certa la conferma dal primo minuto della coppia Paloschi-Thereau, con Sergio Pellissier che partirà ancora una volta dalla panchina. Gli unici indisponibili saranno Sardo e Spyripoulos per infortunio.

    Napoli – In attesa dell’arrivo della bella stagione, per Chievo-Napoli il tecnico sembra intenzionato a lanciare dal primo minuto il portoghese Rolando che sostituirà l’infortunato Britos, con lo stesso Mazzarri che ha voluto elogiarlo in conferenza stampa definendolo “un grande difensore” alla luce delle precedenti uscite in Europa League nonostante in quelle occasioni i risultati non sorridevano agli azzurri, ed augurandosi che questa volta la sua prestazione possa venire esaltata dal risultato positivo del campo. Ancora dubbi, invece, per il partner offensivo da affiancare al Matador Edinson Cavani, con Goran Pandev e Lorenzo Insigne pronti a rispondere “presente”, anche se pare favorito il primo considerando le parole di grande elogio spese per lui proprio dal tecnico che ne ha esaltato ed evidenziato la grande utilità e la capacità di essere determinante che ha mostrato sfornando gol e assist decisivi. Inler e Behrami saranno la coppia centrale di centrocampo, con Hamisk sulla trequarti, mentre le ali saranno Maggio e Zuniga.

    Chievo-Napoli, le probabili formazioni:

    Chievo Verona (5-3-2): Puggioni; N. Frey, Dainelli, Acerbi, Andreolli, Jokic; L. Rigoni, Guana, Cofie; Paloschi, Thereau. A disposizione: Ujkani, Squizzi, Cesar, Sampirisi, Dramè, Papp, Seymour, Luciano, Hetemaj, Rauche, Samassa, Stoian, Pellissier. Allenatore:  Eugenio Corini

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Rolando, Gamberini; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Mesto, Donadel, Dzemaili, Armero, El Kaddouri, Insigne, Calaiò. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Allo stadio Bentegodi di Verona, Chievo-Napoli alle ore 15 sarà diretta dal signor Rocchi di Firenze, coadiuvato da Niccolai e Paganessi, dai giudici di porta Tagliavento e Valeri, e dal quarto uomo Giachero.

  • La Juve fa un altro passo verso lo Scudetto

    La Juve fa un altro passo verso lo Scudetto

    Probabilmente con il pareggio maturato al San Paolo la Juventus fa un deciso passo in avanti lo Scudetto. L’ostacolo rappresentato dalla squadra azzurra poteva almeno sulla carta presentarsi come l’ultimo scoglio da aggirare prima di condurre in porto una classifica proficua ed anzi riservare energie importanti anche per il prosieguo in Champions League. E’ pur vero che la matematica al momento non consegna il tricolore ai bianconeri e che ci sono ancora ben 11 giornate di campionato da giocare, ma la squadra di Conte ha rivelato le qualità per confermarsi ai vertici del calcio italiano. Dal suo canto il Napoli ancora una volta ha dimostrato di essersi svegliato tardi dal suo torpore di stagione e che alla squadra di Mazzarri manca ancora un pizzico di cinicità e del passo decisivo per puntare allo Scudetto. E questo Napoli-Juventus lo ha evidenziato.

    Il duello Chiellini-Cavani ha animato Napoli-Juventus | ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    Il duello Chiellini-Cavani ha animato Napoli-Juventus | ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    La Juventus nella dinamica della gara ha meritato ampiamente il pareggio. Nella ripresa ha sofferto, come era logico che fosse, la veemenza del Napoli, trascinato dal suo San Paolo stracolmo, ma nella prima frazione di gioco avrebbe potuto chiudere il match con le sortite letali di un impreciso Vucinic, dopo il vantaggio di Chiellini. Il Napoli, invece, ha dato il meglio di sé dopo aver trovato il pareggio anche fortunoso con Inler, coadiuvato da una deviazione decisiva di Bonucci, stringendo d’assedio la porta di Buffon. Anche se i bianconeri hanno dimostrato nella circostanza nervi saldi per portare a Torino un pareggio pesantissimo.

    La Juve rimane dunque saldamente in vetta, ma l’impressione è quella già emersa da qualche settimana. La squadra di Conte è brillante soltanto a tratti e non ha l’intensità della manovra e la confidenza con il gol della passata stagione. Ad ogni modo, la Juventus questo Scudetto può soltanto perderlo, anche perché il Napoli ha rivelato i limiti di cui si era già a conoscenza. Gli azzurri hanno giocato bene nel secondo tempo, lamentando però ancora troppe amnesie difensive e pause di gioco che non si possono concedere in occasioni così importanti. Oltretutto la squadra di Mazzarri ha denunciato ancora una volta la sua Cavani-dipendenza e non potrebbe essere altrimenti. L’uruguagio ha abituato i suoi tifosi ad una frequenza realizzativa inarrivabile, ma il Matador soffre di una logica stanchezza e gli episodi sottoporta non lo aiutano neanche. Edinson fa comunque sempre paura, anche perché Chiellini ha provato a tenerlo addirittura per i capelli, costringendo l’uruguagio a reagire con una gomitata. Orsato di Schio lo ha punito con il giallo, ma tutto sommato ha tenuto bene le redini della gara. Il vero vincitore della serata partenopea è stato proprio lui, l’arbitro Orsato. Con meno ed inutili polemiche il calcio italiano sarebbe ancora spettacolare, proprio come la partita di ieri del San Paolo.

  • Napoli-Juventus, 5 motivi per cui non è decisiva

    Napoli-Juventus, 5 motivi per cui non è decisiva

    Il giorno tanto atteso è finalmente arrivato, anche se si è Venerdì e, dunque, può apparire quantomeno insolito per un big match di campionato. In ogni caso, Napoli-Juventus in programma questa sera alle 20.45 allo stadio San Paolo è molto più di una partita di “cartello”: è lo scontro diretto tra ke due principali (e forse uniche) pretendenti allo scudetto che, finora, si sono sfidate soltanto dialetticamente e a distanza, rinfocolando quella rivalità sempre viva che corre sull’asse Torino-Napoli e che sembra riacutizzarsi come un fuoco in piena estate alla minima “scintilla”. Questa volta la polemica principale ha riguardato il calendario, ossia la data fissata per la gara che sembra non “garbare” al tecnico partenopeo Walter Mazzarri, che avrebbe preferito giocare sabato sera alla luce dell’impegno di campionato del Napoli nel precedente turno disputato di Lunedì. Ma la diatriba-calendario è solo uno degli aspetti che ha connotato questa vigilia considerando anche il clima di accoglienza “ostile” dei bianconeri a Napoli, con un trattamento speciale riservato a Claudio Marchisio, oggetto di cori “personalizzati” in riferimento alle sue affermazioni dei mesi scorsi a proposito dell’”antipatia sportiva” verso il Napoli.

    Napoli-Juventus, 5 ragioni per cui non è decisiva | ©  OLIVIER MORIN/Getty Images
    Napoli-Juventus, 5 ragioni per cui non è decisiva | © OLIVIER MORIN/Getty Images

     

    Come si suol dire in questi casi, di fronte a un big match come Napoli-Juventus le motivazioni vengono da sè e di certo i protagonisti in campo daranno prova di ciò. Tuttavia, sembra opportuno analizzare anche “l’altra faccia della medaglia”, ossia il fatto che Napoli-Juventus, seppur assolutamente suggestivo, potrebbe rivelarsi non decisivo per le sorti del campionato.

    1. Mese di Marzo: Al contrario di molti scontri-diretti per la corsa scudetto che hanno caratterizzato gli scorsi campionati, questo giunge troppo in anticipo rispetto alla conclusione del campionato e risulta, quindi, “prematuro” ritenerlo determinante considerando che mancheranno undici giornate al termine e che la Juventus dovrà ancora affrontare le altre “grandi”, ossia Inter, Milan e Lazio, e che lo stesso Napoli dovrà ancora disputare le gare, ovviamente insidiose, contro Milan ed Inter.

    2. Vittoria della Juventus o pareggio: In tal caso, conti alla mano, Napoli-Juventus potrebbe rappresentare una seria ipoteca al titolo bianconero, considerando che la formazione di Conte potrebbe ritrovarsi con ben sette punti di vantaggio (oppure dieci, in caso di successo) sulla sua inseguitrice. Un margine indiscutibilmente importante, che difficilmente e salvo clamorosi colpi di scena verrà dilapidato.

    3. Vittoria del Napoli: In caso di successo degli azzurri di Mazzarri la situazione di classifica vedrebbe il Napoli rosicchiare tre punti alla capolista, attualmente staccata di sei lunghezze, e portarsi a -3 dalla vetta. Un margine che non lascerebbe tranquilla la truppa di Conte che, però, in questa stagione ha dimostrato di esser capace di risollevarsi dopo le difficoltà e di reagire al meglio quando si è trovata sotto pressione.

    4. Rendimento Napoli: Il pubblico del San Paolo, potenzialmente, è in grado di sospingere gli azzurri verso imprese importanti in campo e, di certo, il tutto esaurito di questa sera può rivelarsi interessante in tal senso. Tuttavia, il rendimento del Napoli nell’ultimo mese non fotografa una squadra continua nei risultati e, soprattutto, non in grado di sfruttare quelle occasioni in cui avrebbe potuto avvicinarsi seriamente alla Juventus. Basti pensare al pareggio interno contro la Sampdoria nel turno in cui la Juventus venne fermata dalla Roma all’Olimpico, ma anche al pareggio di lunedì scorso contro l’Udinese che, di fatto, è costato due punti in meno in classifica, e senza considerare la debacle di Europa League con eliminazione da parte del Viktoria Plzen.

    5. Rendimento Juventus: Anche la squadra di Conte nell’ultimo periodo non ha mostrato gli artigli che, invece, avevano connotato la parte iniziale della stagione e, se il mese di Gennaio è stato definito “nero”, quello appena trascorso di Febbraio potrebbe essere colorato di “grigio” con qualche venatura più “rosea” associata alla vittoria contro il Celtic nell’andata degli ottavi di Champions, ed in campionato contro la Fiorentina. Nel complesso, però, sembra che la squadra abbia ormai un rodaggio sufficiente a rispondere positivamente anche dopo prestazioni opache, come successo, dopo la sconfitta con la Roma, con la buona vittoria contro il Siena.

    Alla luce di questi cinque punti, dunque, è possibile inquadrare il match di questa sera con le parole del cittì azzurro Cesare Prandelli che, in queste ore di vigilia ha espresso il suo punto di vista in merito a Napoli-Juventus, un match che tra l’altro vedrà in campo molti Nazionali italiani: “non so se sarà decisiva, ma può dare un indirizzo preciso alla stagione”.

    Soltanto il risultato del campo ci rivelerà questo “indirizzo”: l’attesa per il fischio d’inizio di Napoli-Juventus sta, ormai, volgendo al termine.

  • Napoli, nuovo passo falso. La colpa stavolta è del campo…

    Napoli, nuovo passo falso. La colpa stavolta è del campo…

    Il piangina colpisce ancora. Dopo l’ennesima occasione non sfruttata si va alla ricerca della scusa più esilarante per giustificare i mancati risultati sul campo. Parliamo di Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, che dopo aver subito una clamorosa sconfitta interna in Europa League (compromettendo il cammino nella competizione), non riesce a sfruttare al meglio il passo falso della Juventus in casa della Roma. Il pareggio contro la Sampdoria sa tanto di sconfitta, vista la ghiotta occasione che si presentava davanti e la possibilità di portarsi a -2 dai bianconeri in vista dello scontro diretto che si giocherà fra due settimane. Niente di fatto, 0-0 scialbo contro i blucerchiati e fischi assordanti del pubblico del San Paolo che prima della partita già assapora il gusto di ritrovarsi a pochi punti dalla capolista.

    Approccio sbagliato? No! Giocatori fuori forma? No! Cavani dipendenti? No! Per quale motivo il Napoli non ha superato l’ostacolo Sampdoria? Il manto erboso.

    Mazzarri, tecnico del Napoli © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images
    Mazzarri, tecnico del Napoli © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    Zero responsabilità – E come ormai accade da qualche anno, quando si vince si esalta il gruppo, quando si perde (o si pareggia) si cercano giustificazioni a volte fuori da ogni logica. Stavolta il problema del manto erboso è ed era evidente, con zolle che si sollevavano manco fosse sabbia e difficoltà dei ragazzi in campo a giocare la palla rasoterra alla ricerca di interessanti trame offensive. Ma davvero una grande squadra, così come si definisce il Napoli, deve cercare scuse di questo genere per spiegare un pareggio interno che ha il sapore della sconfitta?

    La risposta è abbastanza scontata, visto che la formazione partenopea non è l’unica al mondo (o in questo caso in Italia) ad aver giocato su un terreno in pessime condizioni. Eppure, secondo Mazzarri e company, il Napoli è sempre la più svantaggiata senza considerare che il campo nella quale si è giocato è quello casalingo, quindi se proprio si deve cercare una colpa, andrà cercata all’interno della società azzurra, incapace o comunque in grossa difficoltà nella gestione del prato verde del San Paolo.

    Grande squadra si è sempre, non solo quando arrivano risultati positivi e le condizioni del campo sono perfette. L’esaltare il gruppo in occasione delle vittorie e giustificarlo nelle sconfitte non fa altro che ritardare (o allungare, come preferite) il processo di crescita di una squadra dalle potenzialità importanti, ma poco carismatica nei momenti chiave della stagione.

  • Napoli-Sampdoria 0-0, occasione persa. Juve a +4

    Napoli-Sampdoria 0-0, occasione persa. Juve a +4

    Era l’occasione per portarsi a -2 dalla Juventus stoppata ieri dalla Roma all’Olimpico, ed invece Napoli-Sampdoria si è chiusa con uno 0-0 seppur intenso e combattuto, con gran merito per gli ospiti che hanno mostrato grande vigore e combattività contro un Napoli dalle forte motivazioni, innescate anche dall’esigenza di riscattare la sconfitta di Europa League. Si è assistito, così, ad un match in cui alla fine sono i fischi del San Paolo ed i rimpianti a farla da protagonisti, con i padroni di casa che soprattutto nel primo tempo hanno mostrato di aver quasi timore dell’avversario, non riuscendo ad imprimere il giusto ritmo al match, ed anzi rischiando qualcosa sui contropiede della Sampdoria. E sono proprio dei blucerchiati le migliori occasioni della prima frazione di gioco: prima gran tiro di Sansone che costringe De Sanctis a un grande intervento e poi Costa sull’uscita sbagliata di De Sanctis costringe Behrami ad un salvataggio quasi sulla linea, con colpo di testa provvidenziale.

    Napoli-Sampdoria 0-0, occasione persa per gli azzurri | © Paolo Bruno/ Getty Images Sport
    Napoli-Sampdoria 0-0, occasione persa per gli azzurri | © Paolo Bruno/
    Getty Images Sport

    Nel secondo tempo di Napoli-Sampdoria la squadra di Mazzarri ha provato a far qualcosa in più, con la Sampdoria che ha continuato a difendersi con ordine ma che non ha rinunciato a creare qualche pericolo, con Icardi che sembra spaventare la difesa partenopea data la fama che si è costruito. Al quarto d’ora della ripresa, Mazzarri prova a cambiare qualcosa nello schieramento della sua squadra, andando a rinforzare il reparto offensivo formato da Cavani ed Insigne con l’inserimento di Pandev al posto di un difensore, Britos: si passa così dalla difesa a tre alla difesa a quattro e la pressione offensiva degli azzurri aumenta sensibilmente. Tuttavia, a parte l‘occasionissima del 29’ con tiro di Hamsik deviato da Romero sul palo prima della definitiva parata, il Napoli non costruisce nessun’altro grandissimo pericolo per la porta blucerchiata: ci si limita a qualche mischia, a qualche colpo di testa insidioso sui numerosi calci d’angolo collezionati, sperando nella zampata decisiva del Matador Cavani che, però, non arriverà.

    Si arriva così ai cinque minuti di recupero, con Mazzarri visibilmente teso e arrabbiato (al punto che non parlerà ai microfoni a fine gara, ndr) per il gol che potrebbe esser pesante come un macigno ma che non riesca ad arrivare, ed il pubblico del San Paolo che si spazientisce o, comunque, non cela la sua delusione per ciò che poteva essere e non è stato, in un pomeriggio che ha tutto il sapore amaro di un passo falso. Finisce, così, con il pari a rete inviolate, ed è la Sampdoria a festeggiare per uno 0-0 strappato su un campo difficile (nel vero senso della parola considerando le pessime condizioni del terreno di gioco, ndr) nonostante l’assenza in panchina per squalifica del suo tecnico Delio Rossi.

    Pagelle Napoli-Sampdoria:

    Costa 7 La difesa della Sampdoria si è mostrata attenta e precisa per tutti i 90′

    Cavani 4.5 Non incide, non segna e purtroppo per il Napoli se lui non gira la  squadra ne risente

    Hamsik 4.5 Opaco e mai lucido, colpisce il palo ma è l’unico sprazzo in una gara grigia

    Tabellino Napoli-Sampdoria:

    Napoli: De Sanctis 6, Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6 (61′ Pandev 5,5), Mesto 5,5, Behrami 7, Inler 4,5 (77′ Dzemaili sv), Hamsik 4,5, Armero 6 (61′ Zuniga 6), Cavani 4,5, Insigne 6.
    Sampdoria: Romero 6,5, Rossini 7, Gastaldello 6,5, Costa 7, De Silvestri 6,5 (90′ Mustafi), Poli 6, Kristicic 6, Obiang 6,5, Estigarribia 6, Sansone 6,5 (67′ Eder 5,5), Icardi 5 (81′ Maxi Lopez sv).

    Video Napoli-Sampdoria 0-0:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”171396″]

  • Napoli-Sampdoria: Mazzarri punta al -2

    Napoli-Sampdoria: Mazzarri punta al -2

    L’occasione è di quelle imperdibili per il Napoli, ancor di più considerando la “fame di vittoria” di cui Walter Mazzarri ha parlato nella conferenza stampa della vigilia. La Juventus è stata fermata ieri sera all’Olimpico dalla Roma e, dunque, i partenopei hanno la chance – forse irripetibile – di portarsi a -2 dalla vetta, a due giornate dallo scontro diretto del 1 Marzo al San Paolo. Un’occasione ghiotta che si presenta in Napoli-Sampdoria, potendo sfruttare anche il fattore campo che in questi casi può rivelarsi molto importante: la squadra di Mazzarri deve dimostrare di essere in grado di riscattare la pesante batosta subita in Europa contro il Viktoria Plzen giovedì scorso, e soprattutto di aver la freddezza necessaria per conquistare i tre punti nel momento “caldo” della stagione: maturità e cinismo, dunque, è ciò che Mazzarri chiede alla sua squadra, affinchè sia capace di “rialzare la testa”. Di contro, la Sampdoria non ci sta ad essere “vittima designata” anche se sarà priva in panchina del tecnico Delio Rossi, squalificato per il noto episodio del dito medio durante il match di domenica scorsa contro la Roma, e arriva al San Paolo per continuare a conquistare punti importanti in chiave salvezza e dare continuità al percorso finora intrapreso dall’arrivo di Delio Rossi.

    Napoli – In chiave formazione Walter Mazzarri ha il dubbio sulla fascia fra Zuniga ed Armero, con il secondo che sembra essere favorito sul primo che non è in perfette condizioni fisiche, mentre per il resto dell’undici che scenderà in campo non sembrano esserci particolari incertezza. La difesa sarà  composta dai tre titolari Campagnaro, Cannavaro e Britos; a centrocampo vi saranno Maggio, Inler, Behrami, Armero, poi Hamsik sulla trequarti e Cavani-Pandev la coppia d’attacco, con il giovane Lorenzo Insigne recuperato che partirà dalla panchina.

    Napoli-Sampdoria, Mazzarri punta al -2 | © Paolo Bruno/Getty Images
    Napoli-Sampdoria, Mazzarri punta al -2 | © Paolo Bruno/Getty Images

    Sampdoria – La squalifica di Delio Rossi in panchina potrebbe essere considerata un “fattore scaramantico” in casa blucerchiata considerando che nelle precedenti occasioni in cui il tecnico è stato sostituito dal suo vice, i risultati sono stati positivi per la sua squadra. Tuttavia, il tecnico conosce bene le insidie della gara contro il Napoli, soprattutto per la voglia di riscatto dopo la gara europea, e l’importanza dei tre punti in palio per la corsa-scudetto. A suo avviso il Napoli ha delle individualità importanti, capaci di cambiare anche da sole l’inerzia della partita e, per questo, la Sampdoria dovrà giocare con raziocinio, applicando ciò che è stato studiato in allenamento: “ce la giocheremo”.  In chiave formazione, il dubbio principale è in avanti con il ballottaggio tra Eder – ritornato dal Brasile dove si era recato per motivi familiari rinfrancato psicologicamente – e Sansone, con il secondo che potrebbe essere favorito per far coppia con Icardi. In difesa vi sarà il trio composto da Rossini, Gastaldello e Costa, mentre a centrocampo Delio Rossi dovrà fare a meno dell’esperienza di Palombo, schierando la linea cinque con Obiang Krsticic e Poli centrali e De Silvestri ed Estigarribia sulle fasce.

    Napoli-Sampdoria, le probabili formazioni:

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Armero; Hamsik; Cavan, Pandev. A disposizione: Rosati, Grava, Rolando, Gamberini, Mesto, Donadel, Zuniga, Dzemaili, El Kaddouri, Insigne, Calaiò. Allenatore: Mazzarri.

    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Poli, Krsticic, Obiang, Estigarribia; Sansone, Icardi. A disposizione: Da Costa, Berni, Mustafi, Castellini, Poulsen, Berardi, Soriano, Maresca, Munari, Eder, Maxi Lopez. Allenatore: Rossi (squalificato).

    Napoli-Sampdoria, allo stadio San Paolo, sarà diretta dal signor Doveri di Roma.

  • Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Mazzarri risponde a Conte sulla polemica-calendario

    Dopo la cocente sconfitta in Europa League del suo Napoli, Walter Mazzarri cerca di toccare le corde giuste per suscitare la reazione dei suoi uomini e per mantenere alta la concentrazione in vista del campionato, fermo restando che il tecnico continua a credere alla rincorsa-tricolore, anche se afferma di non gradire “la parola scudetto” e di non avvertire la pressione dell’inseguire la Juventus. Tuttavia, sono le sue stesse parole a dimostrare, quantomeno, una sua intima speranza nel raggiungere il tanto sognato obiettivo, considerando quali siano le tematiche toccate in conferenza stampa, con qualche frecciatina al veleno in direzione Juventus ed, in particolare, Antonio Conte. Il primo Marzo si avvicina sempre di più e, dunque, è già tempo di entrare in clima scontro diretto, in clima Napoli-Juventus, analizzando e puntualizzando a proposito del calendario delle due squadre, smentendo indirettamente le lamentele del tecnico bianconero che, qualche giorno fa, aveva sottolineato come la sua Juventus non venisse tutelata, con particolare riferimento al fatto che il match con la Roma è stato fissato nell’anticipo del sabato – dopo la trasferta con il Celtic nel martedì di Champions League – piuttosto che di domenica sera.

    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images
    Mazzarri replica a Conte sulla polemica-calendario | © Paolo Bruno/Getty Images

    In tal senso, dunque, Walter Mazzarri sottolinea che, dopo il match di Europa League contro il Plzen di giovedì sera, il Napoli ha avuto solo due giorni per recuperare prima della gara di domenica pomeriggio alle 15 contro la Sampdoria, al contrario dei bianconeri che, invece, ne hanno avuti quattro dal martedì sera al sabato sera, ossia “tre giorni interi per preparare la sfida contro la Roma”. A questo punto, dunque, giunge il parallelo con la condotta adottata dai rivali bianconeri sottolineando che “il Napoli sta zitto mentre chi se lo può permettere può lamentarsi di cose assurde. A me i conti non tornano”. 

    Walter Mazzarri aggiunge, poi, anche un ulteriore osservazione sulla differenza di trattamento riservata al Napoli dal calendario europeo e italiano, considerando ancora le differenze con la Juventus, facendo i conti in tasca al suo collega Conte in termini di tempistica per la preparazione dei prossimi match, fino allo scontro diretto, avvalorando le sue osservazioni dichiarando che la matematica non è un’opinione: “Dopo la Roma la Juventus avrà sette giorni per allenarsi mentre noi abbiamo la trasferta in Repubblica Ceca e poi giochiamo con l’Udinese di lunedì e poi ancora con la Juventus di venerdì”.

    Un modo per dimostrare, quindi, che il suo collega bianconero ha meno motivi per lamentarsi rispetto a lui che, però, finora ha preferito non farlo. Dunque, perchè farlo proprio ora?

    Probabilmente, il “cambio di strategia” di Mazzarri è un modo per calcare meglio la rivalità con i bianconeri al fine di fornire ai suoi uomini una dose supplementare di stimoli per la gara di domani contro la Sampdoria, cercando di tenere alta la tensione e facendo leva sulla voglia di reagire dopo la batosta europea che ha rappresentato una cocente “brutta figura” “che ci ha fatto capire che in Europa non si può andare in campo così”, nella speranza che il suo Napoli sia capace di confermare la tendenza mostrata finora, ossia la “capacità di reagire dopo aver preso i cazzotti”.

  • Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    L’anticipo del sabato sera vedrà contrapposte Napoli-Catania in una sfida affascinante per le posizioni in classifica e per il gioco espresso dalla due squadre. I partenopei, dopo aver recuperato i due punti tolti per lo scandalo scommesse, si ritrova a sole tre lunghezze dalla Juve (che in questa 23esima giornata di Serie A dovrà affrontare la difficile trasferta contro il Chievo Verona), mentre i siciliani confermano di anno in anno l’ottima programmazione societaria e si ritrovano a ridosso della zona Europa League, che (pur con le smentite di rito) è diventato il vero obiettivo dei catanesi. Ecco allora che la sfida del San Paolo si annuncia spettacolare e molto emozionante, con possibili sorprese sul risultato finale. Il Napoli continuerà la corsa sulla Juve? Il Catania si inserirà nella lotta per un posto in Europa?

    QUI NAPOLI – Qualche problema in difesa per Mazzarri che dovrà fare a meno di Campagnaro, Britos e Maggio. Non si escludo un cambio tattico da parte del tecnico livornese, schierando la squadra con il 4-3-2-1. In porta la certezza è De Sanctis, in difesa da destra a sinistra dovrebbero giocare Zuniga, Cannavaro, Gamberini e Armero. A centrocampo certamente tornerà dal primo minuto Behrami in coppia con Dzemaili, per la terza maglia è ballottaggio tra Mesto e Inler con l’ex Genoa leggermente favorito (darebbe una mano in difesa vista la propensione offensiva dei due terzini). Il trio offensivo sarà composto da Hamsik, Pandev e il bomber Cavani. Solo panchina per Insigne. In tribuna il neo acquisto Rolando, arrivato da poche ore e ancora fuori condizione a causa delle poche partite disputate in questi sei mesi al Porto.

    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    QUI CATANIA – Qualche assenza anche per Maran che dovrà rinunciare ad Alvarez e Castro, entrambi squalificati. Sullo schieramento tattico pochi dubbi per il tecnico dei siciliani che confermerà il suo consueto 4-3-3 (variabile a seconda dell’avversario in un 3-4-3 o 3-5-2). I pali saranno difesi da Andujar, la linea difensiva sarà composta dagli esterni Bellusci e Capuano, al centro spazio a Legrottaglie e Spolli. In cabina di regia torna Lodi, che scontati i tre turni di squalifica si riprende in mano la formazione catanese, in suo aiuto ci saranno Biagianti (in ballottaggio con Almiron) e Izco. il tridente offensivo sarà formato da Bergessio centrale e Gomez-Barrientos larghi.

    ANALISI TATTICA – Riuscirà il Napoli con i suoi terzini offensivi, ad arginare la velocità, fantasia ed inventiva delle due ali catanesi. Da una parte la sfida Barrientos-Armero, dall’altra Gomez-Zuniga. In questi due confronti si deciderà il match, poi il tridente offensivo dei partenopei non ha bisogno di presentazioni con Cavani pronto a castigare alla prima occasione Andujar. Potrebbe rivelarsi interessante un inserimento a gara in corso di Insigne.

    STATISTICHE – In Napoli negli undici incontri giocati al San Paolo ha conquistato 26 punti, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Il Catania, nelle dieci gare disputate lontane dal Massimino ha portato a casa solamente 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-CATANIA
    Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Zuniga, Cannavaro, Gamberini, Armero; Mesto, Dzemaili, Behrami; Hamsik, Pandev; Cavani. Allenatore: Mazzarri
    Catania (4-3-3): Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie, Capuano; Izco, Lodi, Biagianti; Barrientos, Bergessio, Gomez. Allenatore: Maran

  • Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Cavani espugna il Tardini. Juve a -3

    Parma-Napoli era l’occasione per la rimonta partenopea, per portarsi a meno tre punti dalla Juventus capolista, per scavalcare la Lazio, e candidarsi ad essere l’avversaria numero uno nella corsa al tricolore: per questo, la vittoria della truppa di Mazzarri sul campo finora inespugnato del Tardini è un successo che vale doppio, ben oltre i tre punti conquistati. E’ una vittoria pesante, tirata e sofferta, contro un avversario ben organizzato che ha costruito in casa la sua ottima stagione. E’ una vittoria cercata con caparbietà, considerando che il gol del decisivo 2-1 è arrivato nel finale, dopo che il Parma era stato anche capace di pareggiare con il solito Sansone-ammazza grandi, anche se stavolta il gol è in compartecipazione con Paolo Cannavaro, al rientro in campo da titolare dopo la vicenda-squalifica legata all’inchiesta calcioscommessse, che entra nella deviazione decisiva. L’uomo della provvidenza napoletana, però, è sempre il solito Edinson Cavani che nel finale “raddrizza” la gara, con la sua centounesima rete in serie A che, a conti fatti, vale tre punti d’oro, approfittando di un Parma che, nei minuti finali, si è lasciato sorprendere in fase difensiva.

    Ad aprire le marcature, però, era stato un altro degli uomini chiave di Mazzarri, Marek Hamsik, che al minuto 21′ del primo tempo si inserisce alla perfezione cogliendo un assist perfetto di Dzemaili, e beffa così Mirante per lo 0-1. Al 27′ episodio dubbio con il Parma che reclama il gol di Sansone, che gira al volo verso la porta di De Sanctis, ma sembra che il portiere riesca a deviare prima che la palla varchi interamente la linea. Nel secondo tempo, le emozioni sono maggiori, ed al minuto 74′ giunge il pareggio dei gialloblu che avevano provato a spingere per evitare la sconfitta: Sansone va via sulla sinistra, ed il suo cross è deviato da Paolo Cannavaro a beffare De Sanctis per il gol dell’ 1-1.

    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, Cavani espugna il Tardini | © Marco Luzzani/Getty Images

    Il Parma potrebbe addirittura avere l’occasione di passare in vantaggio con Amauri, ma il brasiliano in ottima posizione non inquadra la porta e, così, il Napoli si lancia nel forcing finale e coglie al minuto 85′ con il suo Matador Cavani la rete più pesante della giornata, il suo diciottesimo centro personale, su assist di Lorenzo Insigne: giunge così il gol dell’ 1-2 definitivo che sancisce la vittoria del Napoli, come detto molto pesante e molto “caratteriale”, ed interrompe l’imbattibilità interna dell’ottimo Parma di Roberto Donadoni, finora l’unica squadra in serie A a non aver mai perso in casa.

    La lotta in vetta alla classifica, dunque, sembra essersi davvero riaperta.

    Parma-Napoli, le pagelle:

    Cavani 6.5 Non è di certo la sua miglior giornata, in cui sbaglia dei gol che in altre circostanze avrebbe realizzato; ma il Matador non sbaglia la rete della vittoria. Decisivo

    Dzemaili 6.5 Intuizione geniale il passaggio ad Hamsik per la rete del provvisorio 0-1, rimane illuminato del complesso della gara.

    Sansone 6.5 Entra nel gol del pari (anche se c’è la deviazione di Cannavaro), mostra ancora le sue capacità di incidere contro le grandi anche se stavolta il risultato finale è differente

    Parma-Napoli 1-2, il tabellino: 

    Parma (4-3-3): Mirante 6.5 ; Rosi 6 (70′ Amauri), Santacroce 5.5 (29′ Lucarelli), Paletta 6.5, Gobbi 5.5; Marchionni 6.5, Valdes 6, Parolo 5.5; Biabiany 6, Belfodil 5.5, Sansone 6.5 (79′ Beanlouane). Allenatore: Roberto Donadoni

    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 5.5; Mesto 6 (79′ Armero), Dzemaili 6.5, Inler 6 (63′ Donadel), Hamsik 6.5, Zuniga 6; Pandev 5.5 (67′ Insigne 6.5); Cavani 6.5. Allenatore: Walter Mazzarri

    Marcatori Parma-Napoli: 21′ Hamsik, 74′ autogol Cannavaro, 85′ Cavani

    Video Parma-Napoli:

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”168526″]

  • Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Ritorna Cannavaro

    Parma-Napoli alle ore 15 allo Stadio Tardini è la gara di punta del pomeriggio domenicale, e vedrà la formazione di Walter Mazzarri impegnata contro la squadra di Donadoni ancora imbattuta tra le mura amiche in questa stagione, considerando che neppure la prima della classe è riuscita ad ottenere i tre punti ed è stata bloccata sul pareggio di 1-1. Non sarà, dunque, semplice  per i partenopei ottenere il massimo bottino che, però, se arrivasse consentirebbe di approfittate del passo falso della Lazio, sconfitta ieri pomeriggio contro il Chievo, e della Juventus, che si è fermata sul pari avvelenato dalle recriminazioni arbitrali nel match contro il Genoa. L’occasione è, dunque, quasi imperdibile per gli azzurri che avrebbero la chance di scavalcare la Lazio e portarsi a tre punti dalla capolista: in attesa di vedere cosa accadrà in campo, per i partenopei la buona notizia giunge dal fatto che Parma-Napoli sancirà il ritorno in campo dal primo minuto del capitano Paolo Cannavaro dopo la squalifica per la vicenda calcioscommesse, inizialmente di sei mesi e poi, come noto, cancellata in secondo grado.

    Parma – Il Parma di mister Roberto Donadoni si presenta in condizioni ottimali al match, con la rosa quasi al completo in cui manca solo l’infortunato Galloppa, mentre gli altri sono tutti disponibili: il mister gialloblu dovrebbe decidere di schierare la coppia offensiva formata da Belfodil e Sansone, colui che ha già segnato contro la Juventus proprio al Tardini, nel tentativo di coltivare la sua fama di “ammazza grandi”. A completare la squadra gialloblu, la formazione-tipo schierata con il modulo 3-5-2, con Mirante tra i pali, Benalouane, Paletta, Lucarelli in difesa, ed il centro campo a cinque formato da Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi.

    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images
    Parma-Napoli, occasione-rimonta. Torna Cannavaro | © Marco Luzzani/Getty Images

    Napoli – Nella squadra di Walter Mazzarri, i flash di inizio gara saranno tutti per il ritorno del capitano Paolo Cannavaro che ritrova il suo posto in difesa e la sua fascia sul braccio proprio nello stadio dove ha già militato prima del “ritorno a casa”, mentre saranno certe le assenze di Behrami per squalifica e di Maggio infortunato: per il resto, la rosa è al completo e quindi il tecnico livornese potrà schierare una formazione-tipo, eccetto per l’assenza di Maggio, appunto. In attacco, spazio alla coppia formata da Goran Pandev ed Edinson Cavani, prossimo papà per la seconda volta, che in settimana ha fatto discutere per la scelta di pubblicare su Twitter l’ecografia del bambino. Per il resto, modulo 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, difesa a tre con Campagnaro, il ritrovato Paolo Cannavaro e Britos, centrocampo formato da Mesto, Dzemaili, Inler e Zuniga, sulla trequarti Marek Hamisk a supporto dei due attaccanti Cavani e Pandev.

    Parma-Napoli, le probabili formazioni: 

    Parma (3-5-2): Mirante, Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi; Belfodil, Sansone. A disposizione: Pavarini, Santacroce, Rosi, Maceachen, Morrone, Ninis, Palladino, Amauri, Pabon. Allenatore: Roberto Donadoni.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos; Mesto, Dzemaili, Inler, Zuniga; Hamsik; Cavani, Pandev. A disposizione: Rosati, Uvini, Grava, Fernandez, Gamberini, Armero, Donadel, El Kaddouri, Calaiò, Insigne. Allenatore: Walter Mazzarri.

    Allo stadio Tardini, Parma-Napoli sarà diretta dal signor Rocchi di Firenze.