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  • Napoli – Juventus, dubbio Cavani. Conte torna al 4-2-4?

    Napoli – Juventus, dubbio Cavani. Conte torna al 4-2-4?

    Dopo il rinvio causa maltempo dello scorso 6 novembre che ha sollevato molte polemiche, si recupera stasera Napoli – Juventus, match di cartello della 11esima giornata di Serie A. In uno stadio San Paolo esaurito in ogni ordine di posto, azzurri e bianconeri daranno vita ad una battaglia, nel senso calcistico del termine, in campo cercando di raggiungere ognuno i propri scopi: il Napoli per rientrare nella corsa scudetto, la Juventus per provare la fuga.

    Edinson Cavani | © Marco Luzzani/Getty Images

    La rivalità affonda le proprie radici nella storia politica dell’ottocento fino ad evolversi e toccare anche l’ambito sportivo infuocandosi e trovando il proprio culmine con le epiche sfide a cavallo degli anni ’80 e ’90 quando a sfidarsi erano il Napoli del Pibe de Oro Diego Armando Maradona e la Juventus di Le Roi Michel Platini. Erano gli anni in cui partenopei e bianconeri lottavano per lo scudetto, una situazione che potrebbe ripresentarsi quest’anno a distanza di tempo visto il declino che ha vissuto il Napoli nell’ultimo decennio e la rinascita degli ultimi anni sotto la gestione De Laurentiis che ha portato gli azzurri nuovamente in Champions e ai vertici del calcio italiano e le ultime due stagioni disastrose della Juventus che non vince al San Paolo da ben 4 anni e che ha perso 3 dei 4 confronti nelle ultime due annate.

    Sia Mazzarri che Conte però dovranno affrontare la sfida con problemi di formazione, il tecnico partenopeo dovrà rinunciare con molta probabilità ad uno dei Tre Tenori, Edinson Cavani, non ancora ristabilitosi dalla botta alla tibia rimediata a Bergamo nell’ultimo turno di campionato e ancora in forte dubbio, che l’anno scorso travolse da solo la Juventus segnando una tripletta, ricordo ancora vivo questo per i tifosi partenopei, l’allenatore bianconero invece non potrà contare con certezza sul cardine del centrocampo Claudio Marchisio costretto a guardare il match da casa per squalifica scattata dopo il giallo rimediato all’Olimpico contro la Lazio.

    Senza la sua punta di diamante, Mazzarri quindi dovrebbe optare per Pandev centravanti con alle sue spalle Hamsik e Lavezzi pronto quest’ultimo ad inserirsi negli spazi e a bucare in velocità la retroguardia avversaria, in mediana Inler è recuperato dopo aver riposato nell’ultimo turno e giocherà al fianco di Gargano con a destra Maggio e a sinistra ballottaggio tra Dossena e Zuniga; solito pacchetto arretrato con Cannavaro al centro e Campagnaro e Aronica ai suoi lati, in porta De Sanctis.

    Conte, vista l’assenza di Marchisio, sta pensando di abbandonare l’ormai collaudato 4-3-3 e tornare al 4-2-4/4-4-2 di inizio stagione con Vidal che avrà il compito di dare una maggiore protezione al regista dell’undici bianconero Pirlo e l’inserimento quindi di un esterno sinistro che uscirà dal ballottaggio tra Estigarribia e Giaccherini con il paraguaiano in vantaggio sul secondo. In difesa solita linea a 4 davanti a Buffon con Lichtsteiner a destra, coppia centrale Bonucci – Barzagli e Chiellini che se la dovrà vedere contro un Maggio fresco dopo il turno di riposo concessogli da Mazzarri contro l’Atalanta; in attacco quindi Vucinic e Matri con Pepe largo a destra. Se Conte dovesse confermare invece il 4-3-3 spazio in mezzo al campo all’ex Pazienza a prendere il posto di Marchisio. Ancora panchina per Del Piero mentre uno tra Elia e Krasic finirà ancora una volta in tribuna.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – JUVENTUS (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Pandev.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dossena, Cavani, Chavez, Mascara.
    Allenatore: Mazzarri.

    JUVENTUS (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Vidal; Pepe, Matri, Vucinic, Estigarribia.
    Panchina: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Krasic, Del Piero, Quagliarella.
    Allenatore: Conte.

  • Scate…Napoli. Batte il City e punta agli ottavi

    Scate…Napoli. Batte il City e punta agli ottavi

    Doveva essere vittoria e vittoria è stata, in una notte fantastica con il San Paolo stracolmo in ogni ordine di posto, i padroni di casa del Napoli, guidati da un pubblico straordinario, hanno battuto un Manchester City in piena forma e dominatore della Premiership. Una partita spettacolare piena di colpi di scena e capovolgimenti di fronte, figlia dell’atteggiamento delle due squadre che si sono affrontate a viso aperto senza tatticismi e catenacci all’italiana.

    Dicevamo gli ingredienti per una serata spettacolare ci sono tutti e il Napoli non delude i propri tifosi partendo a razzo e arrivando a creare la prima occasione da gol già all’8° minuto con Hamsik che non sfrutta al meglio un bel assist di Lavezzi. Pochi minuti dopo è lo stesso Pocho a chiudere una bella triangolazione con Cavani arrivando a battere da fuori area con la palla che esce fuori di poco. Sono le prove generali del gol che arriva al 17° sempre con il solito Matador che spizzando su un calcio d’angolo ben battuto dal compagno di reparto argentino, insacca sul primo palo punendo un colpevole Hart mal posizionato e poco reattivo.

    A questo punto ti aspetti la reazione del City che arriva puntualmente ma non produce grossi patemi alla difesa partenopea, ma alla mezz’ora sull’unico errore di disimpegno della retroguardia azzurra, Balotelli, nono gol in dieci gare, trova il pareggio con un facile tap-in a porta vuota approfittando della respinta centrale di De Sanctis sul tiro di Silva. Adesso la squadra di Mancini ci crede e prova ad imporre il proprio gioco spaventando i padroni di casa, il Napoli tiene e il primo tempo si chiude in parità.

    Festeggiamenti al gol di Cavani | © Paolo Bruno/getty images

    Al rientro dagli spogliatoi le squadre sono pronte a darsi battaglia nell’arena per altri 45′ di fuoco, a cominciare nel migliore dei modi è proprio l’undici di Mazzarri che costruisce una bella azione sulla sinistra che porta Dossena a mettere un cross invitante sul piattone del Matador Cavani che da lì non può sbagliare e punisce per la seconda volta della serata, la quarta in Champions,  il portiere Hart. Adesso la partita entra nel vivo perchè i citizens attaccano e lasciano spazi al contropiede partenopeo, gli azzurri potrebbero chiudere la partita in più di un’occasione, prima con Lavezzi che spara addosso all’estremo difensore, poi con Hamsik che si libera alla grande del diretto avversario ma poi tira sul palo e infine con Maggio che a tu per tu col numero uno inglese è poco lucido e si fa respingere senza grosse difficoltà.

    Dopo queste occasioni il Napoli svanisce approfittando poco dello spazio concessogli e lasciando delle ghiotte occasioni sopratutto a Balotelli che solo un super De Sanctis riesce a respingere conservando intatto il risultato e concedendo ai suoi la possibilità di affrontare con un notevole vantaggio l’ultima gara contro un Villareal da tempo fuori dai giochi e che non può chiedere più nulla a questa Champions.

    VIDEO HIGHLIGHTS DI NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-1

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  • Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Napoli – Manchester City, Lavezzi e Aguero sfida tutta argentina

    Notte magica al San Paolo. Il Napoli si gioca una grossa fetta della qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Manchester City di Mancini che occupa attualmente il secondo posto nel girone A, ultimo utile al passaggio del turno, con due punti di vantaggio proprio sui partenopei.

    Aguero, Messi e Lavezzi | © JUAN MABROMATA/AFP/Getty Images

    Le due squadre arrivano alla super sfida con stati d’animo differenti, il club azzurro zoppica in Serie A e, non abituato al doppio impegno campionato – Champions, ha perso parecchio terreno, comunque ancora colmabile, dalla vetta della classifica, i Citizens invece stanno dominando la Premier League con 11 vittorie su 12 partite senza ancora mai perdere e con 5 punti di vantaggio sui cugini del Manchester United umiliato tra l’altro lo scorso 23 ottobre nella fortezza inespugnabile dell’Old Trafford per 6-1. Un ruolino di marcia quello dei Mancini’s boys che fa paura a chiunque. Quella costruita dallo sceicco Mansour a suon di milioni di euro è ormai a tutti gli effetti una corazzata capace di poter arrivare fino in fondo in qualsiasi competizione.

    Quella di stasera è anche la sfida non solo tra i due tecnici Mazzarri, da una parte, e Mancini, dall’altra, ma soprattutto quella tra i due grandi amici argentini Ezequiel Lavezzi e Sergio Aguero, che per un motivo o per un altro i loro nomi vengono accostati spesso a quello di sua eccellenza Diego Armando Maradona che a Napoli è un dio: i tifosi napoletani rivedono nel Pocho sotto certi aspetti, nonostante sia blasfemo azzardare solo un paragone, il Pibe de Oro mentre il Kun è il genero di Diego. Se per il primo la presenza in campo appare alquanto scontata, quella dell’attaccante del Manchester City, che in estate sembrava destinato alla Juventus fino a quando Mansour non ha deciso di tirare fuori il libretto degli assegni pagando per intero la sua clausola rescissoria di 45 milioni di euro all’Atletico Madrid, non è del tutto certa. Tutti però si augurano di poterli vedere all’opera in quel San Paolo che è ancora casa di Maradona.

    Passando alle formazioni, Mazzarri conferma in blocco la squadra che ha giocato con la Lazio sabato sera con l’unica eccezione di Gargano che prenderà il posto di Dzemaili: quindi il solito e caro 3-4-2-1 con De Sanctis in porta, Campagnaro, Aronica e Cannavaro, rientrante dalla squalifica in difesa, che se la dovranno vedere con l’attacco atomico dei Citizens. In mediana, come dicevamo Gargano al fianco di Inler con Maggio e Dossena sulle fasce; tridente confermatissimo con Lavezzi e Hamsik a sostegno di Cavani che spera di sbloccarsi interrompendo un digiuno che comincia a farsi pesante.
    Mancini risponde con il 4-2-3-1 con Hart tra i pali, difesa composta da Zabaleta, Kompany, Lescott e l’ex Lazio Kolavor in difesa, in mediana la coppia dinamica Barry e Yaya Tourè mentre il reparto offensivo sarà composto da Silva, Nasri, Dzeko e Aguero con Mario Balotelli che dovrebbe partire dalla panchina come punizione per la scappatella dal ritiro napoletano del club inglese per uscire con la fidanzata Raffaella Fico. Non è escluso però la sorpresa dell’ultimo momento con l’ex Inter in campo.

    Probabili formazioni Napoli – Manchester City (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.
    MANCHESTER CITY
    (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov; Barry, Y. Tourè; Silva, Nasri, Aguero; Dzeko.
    Panchina: Pantilimon, Richards, K. Tourè, Johnson, Savic, Balotelli.
    Allenatore: Mancini.

  • Napoli è già City, contro Mancini per la vittoria

    Napoli è già City, contro Mancini per la vittoria

    Dopo il pareggio in campionato nell’anticipo contro la Lazio di sabato sera, per il Napoli di Mazzarri è già tempo di proiettarsi in chiave Europa alla sfida di Champions League contro il Manchester City di Roberto Mancini.

    Walter Mazzarri | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Oggi è già giorno di vigilia e domani sera il San Paolo si preannuncia tutto esaurito con 51000 biglietti venduti fino a ieri per una gara decisiva per le sorti del cammino di Champions degli uomini di Mazzarri che, finora, hanno collezionato nel girone A, una vittoria con il Villareal, una sconfitta contro il Bayern Monaco e due pareggi contro il City in trasferta e Bayern in casa.
    Per il tecnico dei partenopei, l’obiettivo è quello di ripartire dal secondo tempo giocato contro la Lazio, da quell’intensità di gioco e da quell’approccio alla gara: i suoi sono già carichi, Mazzarri è già in clima partita anche se è perfettamente consapevole delle difficoltà del match contro i Citizens.

    Il Napoli dovrà far valere il fattore casalingo, puntando non solo sulle proprie eccellenti individualità, ma soprattutto sul gioco di squadra esprimendo il “120 per cento del potenziale” contro un avversario ostico che, nell’ultima gara di Premier League disputata contro il Newcastle, ha liquidato la pratica agevolmente dimostrando di essere in un momento di grande forma, al pari delle grandissime d’Europa.
    Il Napoli, però, secondo Mazzarri, per partire con il piede giusto, non dovrà patire complessi di inferiorità, lasciando da parte la timidezza e riuscendo – nel corso della gara – ad interpretare al meglio le diverse situazioni, non facendo calcoli ma giocando con raziocinio.

    Fra le certezze di Mazzarri, il tridente offensivo Hamsik-Cavani-Lavezzi, con l’uruguaiano che punta a ritrovare il gol con la continuità della scorsa stagione: tuttavia, il Matador alla vigilia della gara con il City mette da parte le sue ambizioni personali, ponendo in pole position l’interesse della squadra che mira a conquistare i punti ncessari per andare avanti in una competizione così importante.

    In casa City, invece, il tecnico Roberto Mancini, sembra tentato dalla soluzione Mario Balotelli in avanti al fianco del bosniaco Dzeko potendo contare, comunque, su un attacco stellare e sulla possibilità di adoperare pedine di primissimo livello come Nasri, Aguero e gli stessi Balotelli e Dzeko.

    La notte partenopea, dunque, promette sicuro spettacolo e grande fascino.

  • Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Il Napoli sbatte su Marchetti, Lazio in vetta

    Pareggio amaro per il Napoli nell’anticipo della 12esima giornata di Serie A, al San Paolo i partenopei dominano la Lazio dell’ex Edy Reja, che da queste parti non è stato affatto dimenticato, ma sbattono il muso contro il portiere biancoceleste Marchetti, favoloso in almeno tre interventi, che mantiene la sua porta inviolata e risulta decisivo nello 0-0 finale.

    Napoli – Lazio | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Alla squadra di Mazzarri servivano i 3 punti per rialzare il morale in vista della delicatissima sfida di Champions League di martedì contro il Manchester City di Roberto Mancini, decisiva per il cammino europeo degli azzurri, ma l’assalto portato alla Lazio nel secondo tempo ha evidenziato i problemi offensivi del momento del Napoli con un Cavani che non riesce più a sbloccarsi e un Lavezzi che, a volte, è troppo impreciso e, a volte, è troppo sfortunato. Il tecnico partenopeo non risparmia nessuno e manda in campo la formazione tipo mentre Reja è costretto a fare a meno del bomber Miroslav Klose, infortunatosi con la sua nazionale la Germania, e il pilastro difensivo Andrè Dias.

    Sono poche le occasioni degne di nota nel primo tempo e le più pericolose sono tutte di marca biancoceleste, sul finale della prima frazione di gioco Cissè, schierato al centro dell’attacco, tira troppo centralmente dal limite dell’area con De Sanctis che non deve impegnarsi più di tanto per bloccare la sfera mentre poco più tardi è Hernanes, servito con uno splendido tocco di Cissè, a divorarsi una ghiotta occadione quando in velocità dalla stessa posizione dove poco prima aveva tirato l’attaccante francese, cicca completamente il tiro.

    Il Napoli cambia completamente volto alla sua gara nella ripresa quando decide di porre l’assedio alla porta difesa da Marchetti, eccezionale su Lavezzi, che accende la gara, e su Cavani, rimasto ancora una volta a secco. Prima l’attaccante argentino, lasciato libero sul secondo palo sugli sviluppi di un corner, spreca malamente in acrobazia calciando alto, poi Dzemaili su punizione sfiora il legno alla sinistra di Marchetti; a metà ripresa l’episodio che danneggia il Napoli, il guardalinee chiama un fuorigioco inesistente su Maggio che, servito da Hamsik, si era trovato solo davanti al portiere avversario e libero di servire Cavani al centro dell’area di rigore. Un errore marchiano visto che il laterale azzurro è di quasi mezzo metro in posizione regolare tenuto in gioco da Diakitè che era salito in ritardo.

    L’assalto del Napoli non finisce qui: Marchetti respinge la girata al volo di Cavani e poco dopo si ripete salvando la sua porta sul colpo di testa dello stesso attaccante uruguagio mettendo in angolo ma è proprio all’ultimo secondo, al 94′, che compie il miracolo il portiere biancoceleste che sulla conclusione al volo dal limite dell’area di Lavezzi indirizzata all’angolino basso, si distende in tuffo salvando il risultato e strozzando in gola l’urlo del gol del San Paolo. Un punto che consente alla Lazio di restare da sola in vetta alla classifica almeno per un giorno.

    Il video di NAPOLI – LAZIO 0-0

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  • Napoli  Lazio, l’ex Reja senza Klose. Mazzarri rinuncia al turnover

    Napoli Lazio, l’ex Reja senza Klose. Mazzarri rinuncia al turnover

    Scontro d’alta classifica questa sera al San Paolo in uno dei due anticipi della 12esima giornata di Serie A: la Lazio capolista va a fare visita ad un Napoli che sta patendo, forse troppo, il doppio impegno campionato – Champions League.

    Edoardo Reja | © Dino Panato/Getty Images

    I partenopei non vogliono perdere altro terreno dalla vetta attualmente distante 7 punti – anche se deve ancora recuperare la gara contro la Juventus – per non premere troppo sull’acceleratore in questo periodo e rischiare di “scoppiare” prima del termine del torneo. Sarà fondamentale dosare le forze in vista della partita di martedì contro il temibilissimo Manchester City di Roberto Mancini che sta dominando in Premier League ma allo stesso tempo la squadra di Mazzarri ha necessità di fare punti anche in campionato dopo la sconfitta di Catania.
    Mazzarri manderà in campo la formazione migliore con i Tre Tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani in attacco, in mediana sarà Dzemaili e non Gargano a far coppia con Inler mentre Maggio e Dossena dovranno fare i pendolini sulle fasce. Difesa guidata da capitan Cannavaro con ai suoi lati Campagnaro e Aronica davanti a De Sanctis.

    Il tecnico della Lazio, nonchè grande ex della gara amatissimo dalle parti del San Paolo e che è rimasto nel cuore dei tifosi napoletani, Edy Reja invece si trova a dover fare i conti con qualche assenza importante: oltre al lungodegente Mauri, i laziali non potranno fare affidamento sul perno della difesa Andrè Dias e il bomber tedesco Miroslav Klose per un infortunio alla tibia riportato con la sua nazionale. Due assenze pesanti che incideranno sicuramente nell’economia del gioco della Lazio. Ballottaggio in difesa per sostituire il difensore brasiliano da affiancare a Diakitè, Stankevicius è favorito su Biava mentre al centro dell’attacco, al posto del panzer tedesco, ci sarà Djibril Cissè che verrà spostato dalla sua solita posizione defilata e che vorrà sbloccarsi. A sostegno dell’attaccante francese, Sculli, Hernanes e Lulic. A centrocampo Brocchi dovrà spezzare le trame di gioco dei partenopei mentre Ledesma dovrà far ripartire le azioni laziali. Konko e Radu saranno i due terzini, in porta prenderà posto come al solito Marchetti.

    Probabili formazioni NAPOLI LAZIO (ore 20:45)

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
    Panchina: Rosati, Zuniga, Fernandez, Fideleff, Gargano, Mascara, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.
    LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Stankevicius, Diakité, Radu; Brocchi, Ledesma; Lulic, Hernanes, Sculli; Cisse.
    Panchina: Carrizo, Scaloni, Biava, Matuzalem, Cana, Gonzalez, Rocchi.
    Allenatore: Reja.

  • Mazzarri: “Napoli può diventare una potenza, ma prima c’è la Juve”

    Mazzarri: “Napoli può diventare una potenza, ma prima c’è la Juve”

    Napoli – Juventus è, per i napoletani, la partita dell’anno date le rivalità storiche con i bianconeri che affondano le loro radici in questioni ben più profonde dell’astio calcistico, riferendosi alle differenze fra la cultura sabauda e quella partenopea, fra i Savoia e la dinastia Borbonica, fra coloro che hanno “unificato” l’Italia e coloro che, con l’unità, hanno perso il loro regno. Rivalità accesa, in tempi moderni, da questioni calcistiche, da sfide epiche, da sfottò coloriti.

    Walter Mazzarri | © GUENTER SCHIFFMANN/AFP/Getty Images
    Una rivalità che rende la gara di domenica sera molto sentita, al di là del fatto che la Juventus si presenti al San Paolo da capolista dopo il trionfo di San Siro contro l’Inter, nel tentativo di sfatare il tabù Napoli dove – dal suo ritorno in serie A nel 2007 ad oggi – ha sempre perso, spesso anche con pesanti passivi e magre prestazioni. La vigilia della gara contro la Signora, per il tecnico Mazzarri è l’occasione per presentarne i temi, con dovizia di particolari, in una conferenza stampa durata ben 45 minuti, pensando a ciò che verrà, ma anche a ciò che è stato, ripercorrendo la sfortunata serata Bavarese di Champions League, la sconfitta dei suoi contro il Bayern per 3-2, in una gara combattuta ed intensa che ha mostrato una grande qualità dei partenopei, ossia il carattere, anche contro un avversario tanto blasonato, e la grande capacità di reazione senza incorrere nel rischio di farsi frenare da timori reverenziali. Nonostante la sconfitta – secondo Mazzarri immeritata – i Napoletani potrebbero esserne usciti rafforzati, se non altro nelle convinzioni, e ciò potrebbe essere un punto a loro favore in vista della gara con la Juventus, ma anche per il proseguio del campionato poichè il Napoli potrebbe diventare “una potenza”, come lo stesso Mazzarri dichiara. Il tempo a disposizione per preparare tatticamente la gara con i bianconeri non è stato ampio, ma Mazzarri farà leva sulle motivazioni dei suoi uomini, oltre che “studiare” qualche accorgimento ad hoc per frenare la capolista: uno su tutti Hamsik, in marcatura sulla “fonte di gioco” Andrea Pirlo, affinchè i suoi possano esprimersi al meglio nonostante le scorie della gara di Champions. In chiusura, inevitabilmente, un pensiero per il suo collega, diretto avversario nel posticipo di domani, Antonio Conte, che Walter Mazzarri stima molto e che – in alcuni aspetti – ricorda molto lo stesso tecnico toscano: entrambi veraci, entrambi sempre agitati in panchina, passionali nell’esternare le emozioni in campo, nelle esultanze e nelle sfuriate, giungendo entrambi spesso completamente afoni a fine gara. Walter Mazzarri, la scorsa estate, avrebbe potuto sedere laddove siede ora il tecnico salentino, ma così non è stato ed ora il tecnico livornese non ha alcun rimpianto. Anzi, si dichiara ormai “sposato” con De Laurentiis non desiderando nulla di più, dopo due anni straordinari alla guida dei partenopei. I tifosi napoletani lo sanno bene e, per questo, Mazzarri si ritiene già soddisfatto di quanto ha saputo fin qui costruire, portando i suoi ragazzi ad affrontare alla pari la gara contro la Juventus e regalando finora tante soddisfazioni alla piazza calcistica più calorosa d’Italia. Napoli-Juventus, ora, aspetta solo di essere giocata.

  • Bayern Monaco-Napoli 3-2, le pagelle. Super Mario Gomez

    Bayern Monaco-Napoli 3-2, le pagelle. Super Mario Gomez

    Sconfitta per la squadra di Walter Mazzarri all’Allianz Arena di Monaco di Baviera dove il viene letteralmente dominata nel primo tempo da un grande Bayern e da un superlativo Gomez, autore di una tripletta nei primi 45′ . bella, ma purtroppo inutile, la doppietta del difensore Fernadez al suo esordio in Champions League.

    Uno straripante Mario Gomez ©CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images
    Bayern Monaco Gomez 8 fantastico primo tempo di super Mario che stende il Napoli con una tripletta sontuosa condita anche da giocate di altissimo livello Ribery 7 il solito folletto sulla fascia, imprendibile per chiunque, dai suoi piedi nascono le occasioni per i gol Schweinsteiger 6,5 non era al meglio il tedesco che riesce a giocare ai suoi grandissimi livelli solamente per 45’ che però gli bastano per servire al bacio Gomez per il 2-0. Napoli Fernandez 7 prestazione all’esordio sicuramente da ricordare, in fase difensiva è uno dei pochi a salvarsi, ma è davanti che sforna una prestazione inaspettata segnando una doppietta sicuramente non pronosticata alla vigilia con la gentile collaborazione di Jerome Boateng Hamsik 5 solita partita di alti e bassi per lo slovacco che proprio non riesce ad effettuare il definitivo salto di qualità in campo internazionale Lavezzi 6,5 la scelta di Mazzarri è azzeccata nel primo tempo ed il Pocho è l’unico in attacco che riesce a mettere in difficoltà I lenti difensori tedeschi. Bayern Monaco (4-2-3-1) Neurer 5,5, Boateng 5, Van Buyten 5,5, Badstuber 5,5, Lahm 6,5, L. Gustavo 6, Schweinsteiger 6,5 (Tymoschuk 5,5), Kroos 6,5, Muller 6, Ribery 7 (85’ Alaba 6), Gomez 8. A disp: Butt, Rafinha, Pranijc, Tymoschuk, Petersen, Alaba, Olic. Napoli (3-4-2-1) De Sanctis 5,5, Campagnaro 6, Fernandez 7, Aronica 5,5 (43’ Dossena 5,5), Zuniga 5, Maggio 6, Inler 6, Dzemaili 5,5 (86’ Pandev s.v.), Hamsik 5, Lavezzi 6,5, Cavani 5,5. A Disp: Rosati, Grava, Dossena, Fideleff,Santana, Pandev, Mascara

  • Napoli a Monaco anche Pandev. Hamsik notte da capitano

    Napoli a Monaco anche Pandev. Hamsik notte da capitano

    Quando devi affrontare un appuntamento così importante contro una grande del calcio europeo è inevitabile concentrare l’attenzione su quella partita distogliendo, pur non volendolo, interesse ed attenzione dalle altre competizioni. Avere il Bayern Monaco alle porte avrebbe tolto attenzioni a squadre avvezze alla Champions League quindi è ancora più comprensibile che il Napoli abbia subito il fascino dell’Allianz Arena nella continuazione di un sogno di crescita che di anno in anno porta il club caro al patron De Laurentiis ad inseguire sogni ancora maggiori.

    Marek Hamsik| © Roberto Salomone/Getty Images
    Riuscire indenni dal colosso tedesco garantirebbe la quasi certezza del passaggio del turno nel girone di Champions League a discapito di club più abituati per risorse ed esperienza alla Champions aumentando cosi l’autostima del gruppo ed acquisendo la maturazione giusta per puntare ancora più in alto. Consapevoli della forza dell’avversario, ma con la consapevolezza di aver le caratteristiche giuste per dar fastidio a chiunqu, il Napoli parte quest’oggi per Monaco. Mazzarri questa volta mette in campo l’undici tipo anche se dovrà fare a meno del suo capitano e leader carismatico Paolo Cannavaro appiedato dal giudice sportivo. La formazione è praticamente fatta con i tre tenori in attacco e Hamsik investito dalla fascia di capitano, in difesa il posto di Cannavaro dovrebbe esser preso da Fernandez con Campagnaro e Aronica ai lati . La notizia positiva poi è il recupero di Pandev eroe con la maglia dell’Inter all’Allianz Arena nella stagione del triplete.

  • Catania-Napoli 2-1, le pagelle. Montella leader, Mazzarri presuntuoso

    Catania-Napoli 2-1, le pagelle. Montella leader, Mazzarri presuntuoso

    Il Napoli sbaglia ancora una volta la partita prima della Champions a dimostrazione di quanto sia difficile tener alta la tensione su due eventi cosi importanti contemporaneamente. Il Catania di questo periodo è un macigno per chiunque ma sopratutto per chi vuol dare meno importanza alla partita facendo scelte cervellotiche come Mazzarri. Il tecnico dopo un incomprensibile silenzio stampa sceglie Santana come partner di Inler, costringendo l’argentino a subire la pressione e il dinamismo del centrocampo etneo perdendo cosi lucidità lasciando quindi la squadra in dieci. Analizziamo adesso la partita attraverso le pagelle. (commento e video highlights)

    Vincenzo Montella | ©Getty Images
    Ricchiuti: 7,5 Montella lo lancia in campo un pò a sorpresa e lui ricambia la fiducia con una prestazione super. Corre come un mediano e da qualità da trequartista. Bergessio: 7 L’attaccante si conferma bomber. E’ in un ottimo stato di forma. Almiron: 7 Il perchè non è riuscito a sfondare in una big resta un mistero. Al momento è uno dei migliori centrocampisti del nostro campionato. Gomez: 6,5 Il Papu è un furetto tutto pepe, tiene in apprensione la difesa partenopea ma sbaglia un gol incredibile. Montella: 7 Nella scorsa stagione fu lanciato nel vortice giallorosso facendo acquisire alla squadra tranquillità. Nel Catania è riuscito a creare un gruppo importante che con le intuizioni di Lo Monaco può diventare letale. Fideleff: 4,5 Complessivamente non sbaglia mai la partita ma la costella di amnesie che pregiudicano sempre la sua prestazione e quella della squadra. Cannavaro: 5 Inspiegabilmente nervoso. Santana: 4 La scelta di Mazzarri non lo aiuta lui però si dimostra ingenuo e dilettante. Lavezzi: 5 Il Pocho pensava al Bayern speriamo che sia decisivo all’Allianz Arena. Cavani: 6 Il gol contribuisce a dargli fiducia peccato che la sua prestazione non sia contornata da quella dei compagni. Mazzarri: 5 Il tecnico studia da Mourinho guadagnandosi l’antipatia di molti colleghi non riesce però ancora a motivare i suoi su due impegni ravvicinati. IL TABELLINO Catania-Napoli 2-1 1′ Cavani (N), 25′ Marchese (C), 3′ st Bergessio (C) Catania (3-5-2): Andujar 5,5; Bellusci 6, Legrottaglie 6,5, Spolli 6,5; Izco 6 (32′ st Delvecchio sv), Almiron 7, Lodi 6,5, Ricchiuti 7,5 (14′ st Barrientos 6), Marchese 6,5; Bergessio 7, Gomez 6,5 (30′ st Catellani 6). A disposizione: Campagnolo, Potenza, Lanzafame, Maxi Lopez. All.: Montella 6,5. Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Fernandez 6, Cannavaro 5, Fideleff 4,5 (14′ st Maggio 5,5); Zuniga 5, Inler 5,5, Santana 4, Dossena 6 (23′ st Hamsik 5); Mascara 5 (4′ st Dzemaili 5,5), Lavezzi 5; Cavani 6. A disposizione: Rosati, Grava, Aronica, C. Lucarelli. All.: Mazzarri 5. Arbitro: Celi Ammoniti: Bellusci (C), Cannavaro (N) Espulsi: 42′ Santana (N) per doppia ammonizione