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  • Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Napoli Chelsea, Mazzarri “Guai a considerarci favoriti”

    Ennesimo appuntamento con la storia per il Napoli che domani sera in un San Paolo che va verso un altro tutto esaurito (si attendono 60 mila spettatori) riceverà il Chelsea per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Mazzarri nella fase a gironi ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo qualificandosi come seconda nel girone di ferro eliminando la corazzata Manchester City “confinata” in Europa League, quella di Villas Boas ha strappato il primato nel proprio raggruppamento soffrendo e soltanto nella gara finale.

    Il cammino fin qui deludente stagionale dei Blues (quinti in Premier League a -17 dalla vetta, eliminati dalla Carling Cup e costretti al “Replay” degli ottavi di finale di FA Cup dal Birmingham, ndr) non deve far pensare ad un Napoli favorito per due ragioni principali: perchè la squadra londinese resta pur sempre un top club europeo e la voglia dei giocatori di dimostrare il loro reale valore potrebbe emergere proprio in Champions League perse, o quasi, tutte le altre competizioni, e perchè quest’anno ogniqualvolta i partenopei vengono considerati favoriti “steccano” l’appuntamento. Restare umili è la parola d’ordine di Mazzarri, da quando il Napoli infatti è tornato a giocare con lo stesso spirito dello scorso anno sono arrivati nuovamente i risultati, le prossime due gare pertanto, con appunto il Chelsea e l’impegno di campionato contro l’Inter per la corsa al terzo posto, saranno fondamentali e crocevia di una stagione che per i partenopei sembrava essersi messa davvero male.

    Le due squadre si affrontano per la prima volta in assoluto, i precedenti del Chelsea in Italia però sono incoraggianti per il Napoli dal momento che i Blues nelle 7 trasferte precedenti in Italia hanno vinto soltanto una volta il 4 novembre 2003 con in panchina Claudio Ranieri battendo la Lazio all’Olimpico 4-0 nella fase a gironi dell’edizione 2003-2004 di Champions League.

    Walter Mazzarri | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Mazzarri, che domani non sarà in panchina (sostituito da Frustalupi) per le due giornate di squalifica inflittegli dalla Discilplinare dell’Uefa dopo l’espulsione rimediata nella gara contro il Villarreal e che quindi soffrirà dalla tribuna, nella conferenza stampa alla vigilia del match è stato molto cauto cercando di tenere al massimo il livello di concentrazione della squadra temendo le individualità degli avversari: “Sento dire che siamo favoriti. Se lo pensiamo davvero ci troveremo in difficoltà. Non conta che il Chelsea non stia andando benissimo in campionato. La pressione c’è ma sono fiducioso. Affrontiamo una squadra che in Champions ha giocato più di 100 partite, ha tanti uomini che possono fare la differenza. Noi proveremo a limitare il loro giocoDobbiamo dare il massimo e alla fine tireremo le somme“.

    Anche il numero uno del club partenopeo, il presidente Aurelio De Laurentiis, ha voluto dire la sua sul match: “Contro il Chelsea sara’ una grande sfida, ma noi non ci poniamo limiti. A Napoli ho vissuto momenti emozionanti. Io sono un entusiasta e per me il Napoli è un film senza fine. Ringrazio la squadra, Mazzarri e i nostri tifosi per averci portato sin qua per questo fantastico appuntamento. La partita e’ aperta ad ogni risultato, la palla è rotonda e noi dovremo fare leva sulle nostre forze per riuscire a centrare un altro risultato importante“.

    Per quanto riguarda le formazioni, il Napoli andrà in campo con il consueto 3-4-2-1 con tutti gli uomini a disposizione, unico assente Edu Vargas per la distorsione alla caviglia che lo terrà fuori un altro pò, quindi undici tipo con Campagnaro, Cannavaro e Aronica davanti a De Sanctis, Inler e Gargano in mezzo al campo, Maggio e Dossena saranno le due ali a sostegno del tridente Hamsik e Lavezzi che agiranno poco dietro il Matador Cavani; unico dubbio Campagnaro non al meglio, se non dovesse farcela è pronto Britos. Nel Chelsea, Villas Boas recupera Terry che dovrebbe guidare la difesa a 4 con Ivanovic, Cahill e Ashley Cole davanti a Cech, mediana a 3 con Ramires, Lampard e Raul Meireles tridente composto da Drogba boa centrale e Sturridge e Mata sugli esterni, panchina per Fernando Torres, Essien e Malouda.

  • Fiorentina Napoli, niente turnover per Mazzarri, viola con Jovetic e Amauri

    Fiorentina Napoli, niente turnover per Mazzarri, viola con Jovetic e Amauri

    Oltre a Inter – Bologna stasera c’è un altro anticipo “atipico”, Fiorentina – Napoli. I due match validi per la 24esima giornata di Serie A che verrà disputata in questo week-end, sono stati anticipati al venerdì per consentire a nerazzurri e partenopei di poter prepare al meglio l’ottavo di finale di Champions League in programma il 21 e 22 febbraio che li vede impegnati rispettivamente contro Marsiglia e Chelsea e godere di una giornata di riposo in più.

    Le due squadre hanno ripreso il cammino verso i propri obiettivi, il Napoli con il successo sul Chievo, il primo dopo un mese e mezzo tra tantissimi pareggi e una sconfitta, si è avvicinato alla zona Europa approfittando anche degli scivoloni dell’ultimo turno di Udinese, Inter e Roma; la Fiorentina, reduce da due vittorie consecutive con Siena e Udinese, si è lasciata alle spalle la zona calda della classifica dopo la paura di fine dicembre e la contestazione dei tifosi viola.

    Per il tecnico del club toscano Delio Rossi qualche problema di formazione, assenti Lazzarri per squalifica, Kroldrup, Pasqual e Kharja per infortunio, quest’ultimo andato ko con il Marocco durante la Coppa d’Africa. L’allenatore viola opta per una difesa a 3 per arginare il potenziale offensivo napoletano, Gamberini, Natali e Nastasic dovranno vedersela con il trio delle meraviglie Cavani, Hamsik e Lavezzi; a centrocampo Behrami e Olivera daranno man forte a Montolivo incaricato di lanciare sulle fasce Cassani, a destra, e Vargas, sul fronte opposto, e innescare le giocate di Jovetic, finito sui taccuini degli uomini mercato dei club di mezza Europa, per Amauri, ancora alla ricerca della prima rete con la maglia viola.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Nessun problema di formazione invece per Mazzarri che, a parte il cileno Edu Vargas, ha tutti gli effettivi a sua disposizione: il tecnico degli azzurri, nonostante l’impegno di coppa, rinuncia al turnover mandando in campo l’undici tipo eccezion fatta per Aronica che dovrebbe accomodarsi in panchina per far posto a Britos a segno nell’ultimo match giocato contro i clivensi che insieme a Campagnaro e a capitan Cannavaro formeranno la linea difensiva; in mediana Inler farà coppia con Gargano, Maggio e Dossena saranno nel loro consueto ruolo di esterni mentre Hamsik, Lavezzi e Cavani saranno gli incaricati dal mister per battere la violare la porta della Fiorentina. Unico dubbio per Mazzarri riguarda il portiere, De Sanctis infatti non è al meglio. Se non dovesse farcela è pronto Rosati.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA NAPOLI

    FIORENTINA (3-5-2): Boruc; Gamberini, Natali, Nastasic; Cassani, Behrami, Montolivo, Olivera, Vargas; Amauri, Jovetic.
    Panchina: Neto, Felipe, De Silvestri, Salifu, Romulo, Ljajic, Cerci.
    Allenatore: D. Rossi.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Lavezzi, Hamsik; Cavani.
    Panchina: Rosati, Aronica, Fernandez, Dzemaili, Dezi, Zuniga, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.

  • Maradona sogna il Napoli. Mazzarri “Merito mio”

    Maradona sogna il Napoli. Mazzarri “Merito mio”

    Dalla serie C del 2004 agli Ottavi di Champions League nel 2012, la rinascita del Napoli in 11 anni e mezzo dopo una storia fatta di gloria e bocconi amarissimi. Una storia che é legata indissolubilmente al dio indiscusso del calcio, El Pibe de Oro, Diego Armando Maradona. E dopo le gioie e le emozioni che Dieghito ha regalato al calcio mondiale, e soprattutto al popolo partenopeo, tenendo una palla in mezzo ai piedi chissà che non possa ripetersi armato di taccuino e lavagnetta. E’ forse maturo il tempo in cui il filo suggestivo della storia si intrecci di nuovo coi passionali colori azzurri. Suggestione, appunto, o reale prospettiva? Difficile da decifrare. Quel che certo è che Maradona ha un sogno:

    “Non lo nego: mi piacerebbe allenare una squadra italiana. E se un giorno questa squadra fosse il Napoli, beh, allora si realizzerebbe anche un altro sogno”.

    IL PROBLEMA FISCALE – Incassata la “disponibilità” il problema a questo punto è molto pratico: Maradona è assediato dal fisco italiano cui deve 40 milioni di euro per vicende risalenti al 1991. E si ritrova osannato da quell’Italia che lo ama e braccato da un’altra che ce l’ha con lui, come egli stesso afferma. La soluzione al dilemma è subito risolta dallo stesso Maradona che “auspica un atto di coraggio da parte della politica italiana. A quel punto, infatti, solo un atto del governo, – continua El Pibe de Oro –  un’iniziativa legislativa restituirebbe serenità e giustizia a me e a tutti coloro, e non sono pochi, che in Italia sono nelle mie stesse condizioni. Anche se alle prese con cifre assai diverse”.

    Diego Armando Maradona | © KARIM SAHIB/AFP/Getty Images

    Una richiesta ambiziosa che difficilmente troverà riscontro pratico in un’Italia in crisi profonda a cui non rimangono gli occhi per sognare, per storpiare l’aforisma. E il Maradona improvvisato giurista cavalca un’iniziativa giudiziaria effettivamente in corso, ma rischia di annebbiare un pochino le belle parole d’affetto verso il Napoli. Un pizzico di populismo per difendere tutto sommato un proprio personalissimo interesse dato che comunque c’è già stata una sentenza. Ma al più grande del calcio moderno, cui solo Messi forse può aspirare, si concede anche una piccola caduta di stile. In effetti ogni sportivo è in debito con Maradona per la poesia che ha dispensato sui rettangoli di gioco. L’impressione è che all’Agenzie delle Entrate non sia molto di moda il calcio.

    LA REAZIONE DI MAZZARRI – La dichiarazione ha subito coinvolto l’uomo che oggi  siede sul trono napoletano. Walter Mazzarri ha reagito con grande forza all’affettuoso tentativo di tagliarlo fuori dalla panchina riconoscendo a se stesso i meriti della risalita napoletana che è per lui “motivo d’orgoglio” perchè  “grazie a me il Napoli e’ tornato a essere ambito da tutti gli allenatori del pianeta”. “Facciamo la Champions e tutto questo e’ dovuto – ha aggiunto l’allenatore toscano – ,voglio prendermi questo merito, a me e al mio staff che in poco tempo abbiamo fatto grandi cose. Adesso questa squadra e’ ambita da chiunque”.

    In attesa della Fiorentina e del Chelsea chissà in che modo il Presidente Aurelio De Laurentiis accoglierà queste due dichiarazioni di fuoco e soprattutto quella di Mazzarri che ha scordato di citare la società tra i fautori del nuovo e competitivo Napoli.

  • Napoli Chievo, Hamsik ancora in panchina. Dubbio Fernandez – Grava

    Napoli Chievo, Hamsik ancora in panchina. Dubbio Fernandez – Grava

    Il Napoli di Walter Mazzarri sarà di scena questa sera al San Paolo per chiudere, nel “Monday Night”, la 23esima giornata di serie A contro una delle squadre tabù degli ultimi anni, il Chievo di Mimmo Di Carlo.

    Cambiamenti in vista nell’undici iniziale partenopeo anche in considerazione dell’imminente ottavo di finale contro i il Chelsea non certo irresistibile degli ultimi tempi, vero spartiacque della stagione partenopea.

    Sfida da dentro o fuori per il Napoli che, se non dovesse agguantare i tre punti contro il Chievo questa sera, molto probabilmente dovrà dire addio a qualsiasi velleità di rimonta per il terzo posto, utile per la qualificazione in Champions League. Il reparto dove dovrebbero esserci le maggiori novità potrebbe essere quello difensivo dato che Mazzarri dovrà far fronte alla squalifica di capitan Cannavaro e decidere di dover concedere un turno di riposo anche a Campagnaro apparso fuori forma nelle ultime uscite; probabile lo spostamento di Aronica al centro del trio difensivo, con Britos sul centro-sinistra e il ballottaggio Grava-Fernandez per il posto sul centro-destra, con l’argentino in vantaggio. A centrocampo potrebbe tirare un po’ il fiato Gargano, con in campo la coppia della nazionale svizzera Inler-Dzemaili; sulle fasce turno di riposo anche per Maggio, con Zuniga a destra e Dossena a sinistra. Qualche dubbio in attacco, con Cavani e Lavezzi sicuri del posto e Pandev favorito su Hamsik

    Formazione tipo invece per Mimmo Di Carlo che spera di ripetere le imprese degli anni passati che hanno visto i veneti fare sempre bene al San Paolo e mettere in seria difficoltà i partenopei. Davanti a Sorrentino linea difensiva con Andreolli e Cesar al centro, Sardo a destra e Dramè a sinistra. A centrocampo Bradley al centro con Hetemaj e Rigoni interni. In attacco Thereau agirà alle spalle di Paloschi e Pellissier.

    Le probabili formazioni di Napoli-Chievo:

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Fernandez, Aronica, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Pandev, Lavezzi; Cavani. Allenatore: Mazzarri.

    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Cesar, Dramé; Hetemaj, Bradley, Rigoni; Théréau; Paloschi, Pellissier. Allenatore: Di Carlo.

  • Siena Napoli 2-1, l’autogol di Pesoli tiene in vita i partenopei

    Siena Napoli 2-1, l’autogol di Pesoli tiene in vita i partenopei

    Nell’andata di semifinale fra Siena Napoli disputata ieri sera all’Artemio Franchi, a sorpresa sono i padroni di casa allenati da Sannino ad avere la meglio sugli avversari più quotati, vincendo per 2-1. Le reti dei bianconeri portano la firma di Reginaldo al 42′ del primo tempo, e D’Agostino al 66′. Gli uomini di Mazzarri vedono riaccendersi le speranze a quattro minuti dal termine quando uno sfortunato Pesoli mette alle spalle del proprio portiere per la più classica delle autoreti. Al ritorno il Napoli dovrà per forza vincere (gli basta l’1-0), mentre il Siena potrà giocare per due risultati su tre.

    INFERNO NAPOLI – Alla vigilia nessuno avrebbe pronosticato un risultato finale a favore dei toscani, sopratutto dopo aver letto le probabili formazioni, con Sonnino intenzionato a schierare le riserve per una delle più importanti partite del club nella sua storia. Invece è proprio la freschezza e il dinamismo messi in campo che spingono i bianconeri a creare difficoltà ad una retroguardia partenopea troppo distratta, che alla prima occasione subisce il gol del momentaneo 1-0 del Siena. Rossi serve in profondità il brasiliano Reginaldo, e l’attaccante ex Parma lasciato colpevolmente solo dalla difesa avversaria si presenta a tu per tu con De Sanctis che non può nulla sul tocco sotto della punta abile a superare il portiere in uscita disperata.
    Nel secondo tempo il Napoli scende in campo con una mentalità più offensiva, e il neo entrato Lavezzi sfiora il pareggio. Il Siena sfrutta le ripartenze concesse dalla squadra di Mazzarri e al 66′ trova il gol del 2-0 con D’Agostino, che su cross dalla sinistra di Rossi infila l’estremo difensore azzurro con un sinistro chirurgico.

     

    CAOS FINALE – Gli sforzi degli azzurri vengono premiati a pochi minuti dal termine, dopo che Belmonte e un palo negano la rete ad un Napoli che conta fra le sue fila anche il cileno Vargas (il quale si rende protagonista di un episodio contestatissimo dalla squadra di casa, dopo aver atterrato Brienza lanciato in piena corsa, con l’arbitro De Marco che lascia proseguire nonostante l’evidente fallo del giocatore napoletano). E’ Maggio a propiziare la rete che di fatto rimette in corsa gli azzurri per la qualificazione alla finale, sul cui cross “piomba” Pesoli che segna nella porta sbagliata. Il Siena rischia addirittura di subire il pareggio quando Campagnaro su colpo di testa centra in pieno la traversa nei minuti di recupero. Un 2-1 che lascia aperte le speranze del Napoli di raggiungere la finale, mentre il Siena può guardare con cauto ottimismo il ritorno al San Paolo per quello che sarebbe un vero e proprio miracolo, ovvero conquistare la finale del torneo e giocare la prossima Europa League.

    Tabellino Siena Napoli 2-1 (andata semifinale Coppa Italia)

    Siena: Farelli, Pesoli, Contini, Belmonte, Angelo, D’Agostino, Gazzi, Rossi, Reginaldo (25′ s.t. Giorgi), Mannini (17′ s.t. Brienza), Bogdani (6′ s.t. Larrondo). Panchina: Pegolo, Terzi, Vergassola, Gonzales. Allenatore: Sannino

    Napoli: De Sanctis, Aronica (12′ s.t. Lavezzi), Campagnaro, Cannavaro, Maggio, Gargano, Dzemaili (29′ s.t. Inler), Zuniga, Hamsik, Pandev (26′ s.t. Vargas), Cavani. Panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dossena). Allenatore: Mazzarri

    Marcatori: Reginaldo 42′, D’Agostino 66′ (S); Pesoli 86′ a.g. (N)

    HIGHLIGHTS SIENA NAPOLI 2-1 

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  • Coppa Italia, Siena Napoli. Turnover per Sannino, non per Mazzarri

    Coppa Italia, Siena Napoli. Turnover per Sannino, non per Mazzarri

    Dopo la vittoria esterna di ieri della Juventus per 2-1 a San Siro contro il Milan, stasera tocca a Siena e Napoli chiudere il programma delle semifinali di andata di Coppa Italia stagione 2011-2012.

    In un Franchi avvolto dal gelo, toscani e partenopei si giocano una grossa fetta dell’accesso alla finale di Tim Cup che potrebbe dare ai primi una storica qualificazione in Europa League e ai secondi una grande opportunità di vincere il trofeo che manca da Napoli dalla lontana stagione 1986-1987. I due tecnici però optano per scelte diverse, ampio turnover per i padroni di casa con Sannino che decide di lasciare a casa la coppia di attaccanti titolare Emanuele Calaiò, che aveva segnato contro il Napoli, sua ex squadra, già in campionato, e Mattia Destro autore di una splendida stagione concedendo spazio a Reginaldo e il nuovo arrivato Bogdani. Solo panchina invece per il regista D’Agostino e l’esterno Brienza. In campo andranno Pegolo a difendere i pali, Terzi, Contini e Pesoli proveranno ad arginare il temibile tridente napoletano, in mediana Vergassola giocherà al fianco di Gazzi e Giorgi mentre sulle fasce agiranno Mannini e Angelo.

    Mazzarri vuole la finale di Coppa Italia e conferma l’undici tipo delle ultime giornate con il solo Aronica che dovrebbe accomodarsi in panchina per far posto a Britos; Ezequiel Lavezzi, ancora non al top della condizione, dovrebbe partire dalla panchina alla luce anche dello splendido periodo di forma di cui gode al momento Goran Pandev che comporrà il tridente offensivo con Marek Hamsik ed Edinson Cavani. Sulla corsia di destra spingerà Maggio mentre Dossena e Zuniga si giocano una maglia da titolare sulla fascia opposta. In mezzo la diga sarà formata da Inler e Gargano mentre, oltre a Britos, capitan Cannavaro e Hugo Campagnaro giocheranno davanti a De Sanctis.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA NAPOLI

    SIENA (3-5-2): Pegolo; Pesoli, Terzi, Contini; Angelo, Gazzi, Vergassola, Giorgi, Mannini; Reginaldo, Bogdani.
    Panchina: Farelli, Belmonte, Rossi, D’Agostino, Brienza, Larrondo, Gonzalez.
    Allenatore: Sannino.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Pandev; Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Aronica, Dzemaili, Dossena, Lavezzi, Vargas.
    Allenatore: Mazzarri.

  • Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Ibrahimovic squalificato per 3 giornate. Il Milan annuncia ricorso

    Piove sul bagnato per il Milan. Zlatan Ibrahimovic è stato squalificato dal giudice sportivo per 3 giornate, in seguito all’espulsione rimediata ieri pomeriggio nel big match contro il Napoli. Lo schiaffo ad Aronica costa caro allo svedese, il quale sarà costretto a saltare le gare contro Udinese, Cesena e la sfida scudetto contro la Juve di fine febbraio. Divampano le polemiche dopo che la Procura federale ha deciso di non utilizzare la prova televisiva per il buffetto dello stesso difensore partenopeo nei confronti del centrocampista Nocerino, mentre la società di Via Turati ha già fatto sapere che ricorrerà in appello alla decisione presa dal giudice Tosel.

    Un lunedì da dimenticare per il club rossonero. Ciò che veniva respinto come irrealistico o perlomeno altamente improbabile, si è manifestato nel pomeriggio come triste realtà. L’arbitro Rizzoli ha deciso per la condotta violenta, reputando quindi estremamente grave il gesto dell’attaccante rossonero nei confronto dell’avversario. Rimane comunque uno spiraglio aperto per il Milan, che nei prossimi giorni potrebbe diventare luce. Infatti fa riflettere il fatto che non sia stata utilizzata la prova tv, segno che la Procura federale non abbia ritenuto violenta la manata dello svedese a tal punto da condannarlo per 3 giornate.

    Quest’ultimo aspetto spinge Galliani a non arrendersi. L’ad rossonero, tramite il sito ufficiale della società, annuncia subito la volontà del Milan di impugnare la decisione del giudice sportivo. La speranza è quella di ottenere la riduzione della squalifica portandola a 2 giornate, permettendo così il rientro del calciatore per il big match del 25 febbraio. C’è infatti la possibilità che il gesto venga inteso come “gravemente antisportivo”, per il quale è previsto uno stop fino ad un massimo di due gare.

     

    Balza alla memoria la recente vicenda che ha visto coinvolto il difensore brasiliano della Lazio Dias, proprio in occasione della partita di campionato contro il Milan all’Olimpico di qualche settimana fa. Allora il giocatore biancoceleste aveva colpito con un pugno il calciatore rossonero Van Bommel in piena area di rigore. Il direttore di gara non vide l’accaduto e così intervenne la prova televisiva, che squalificò per tre giornate il laziale, facendo scattare quindi automaticamente la “condotta violenta”.

    A questo punto la logica vorrebbe che se per Ibra non sono state richieste le immagini della prova tv, l’azione non è stata considerata “violenta”, come appuntato verosimilmente dall’arbitro Rizzoli, lasciando quindi margine di azione al club milanista. Se l’appello venisse accolto, l’attuale vice capocannoniere della Serie A sarebbe regolarmente a disposizione per match clou della 25 ^ giornata, quando a San Siro andrà in scena Milan Juve.

    Nel frattempo fa discutere la decisione della Procura federale sportiva nel “chiudere un occhio” riguardo la provocazione di Aronica nei confronti di Nocerino prima che Ibra si scagliasse su di lui con la manata che gli è costata tre giornate di stop. Lo stesso difensore del Napoli ha poi risposto allo schiaffo dell’attaccante del Milan colpendo a sua volta Nocerino.

    La vicenda è destinata a suscitare vibranti polemiche durante i prossimi giorni, e qualunque decisione sarà presa dal giudice sportivo circa l’appello della società rossonera, questa continuerà a dividere le tifoserie di Milan e Juve.

  • Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Milan Napoli 0-0, le pagelle. Sciagura Robinho

    Il Milan paga l’ennesimo errore di Robinho in fase realizzativa, e viene tradito dal calciatore simbolo, Zlatan Ibrahimovic, espulso a metà della ripresa. Il Napoli non riesce a creare grandi occasioni da rete, a parte quella di Cavani che però spreca mandando alto un colpo di testa da posizione favorevole.

    Pagelle Milan Napoli 0-0

    Thiago Silva 6,5: con il passare degli anni è diventato una sicurezza. Ha preso ormai il posto di Nesta nella retroguardia rossonera, insuperabile per tutti. Non è un caso che i giocatori del Napoli riescano a costruire una sola palla gol in 90′ minuti di gara.

    Mexes 6,5: titolare a causa dell’assenza di Nesta, riesce a farsi valere al centro della difesa. Unica pecca della gara il pasticcio che nel primo tempo ha dato l’occasione a Lavezzi di concludere facilmente a tu per tu con Abbiati, ma per fortuna del Milan il calciatore argentino fallisce l’aggancio decisivo.

    Van Bommel 6,5: vince il ballottaggio per la maglia da titolare nei confronti del capitano Ambrosini e non delude. Giganteggia a centrocampo nonostante  le difficoltà della partita, non si arrende fino al 90′. Autentico guerriero.

    Seedorf 5: l’olandese è in un periodo di forma no, anche quest’oggi deludente e mai incisivo durante l’arco della partita, prima di essere sostituito da Ambrosini in seguito all’espulsione di Ibrahimovic. Si rende pericoloso solo in una circostanza, quando con un tiro da fuori sfiora la traversa della porta difesa da De Sanctis.

    Ibrahimovic 4,5: entra in gara nervoso. Sembra avercela con il mondo intero. Alla fine del primo tempo sbotta dopo l’ennesimo cross sbagliato. Ad inizio ripresa parte con il piglio giusto e un De Sanctis strepitoso gli nega la gioia del gol. Pochi minuti più tardi perde la ragione colpendo con uno schiaffo Aronica. Espulsione e maxi squalifica in arrivo. La Juventus è a rischio.

    Robinho 4: i primi 45′ minuti lo vedono protagonista di una prestazione fumosa, inconcludente, senza capo né coda. Al 50′ minuto del secondo tempo spreca l’inimmaginabile solo davanti a De Sanctis con tutto lo specchio della porta a disposizione. Sostituito da Maxi Lopez nel finale di gara, riceve il “caloroso saluto” da parte di San Siro, ormai stufo degli errori macroscopici dell’attaccante brasiliano.

     

    De Sanctis 7: due miracoli del portiere azzurro salvano il risultato a San Siro del Napoli. L’intervento in tuffo sul tiro angolatissimo di Ibrahimovic nei primi minuti del secondo tempo e la parata al volo sulla conclusione difficilissima di Robinho nel finale di partita. Quanto basta per meritarsi la palma di migliore in campo.

    Zuniga 6,5: il colombiano mette in grande apprensione Abate sulla corsia di destra dei padroni di casa, puntandolo ogni qualvolta si presenti l’occasione, stravincendo il duello con il terzino destro rossonero. Mazzarri azzecca la scelta di preferire il colombiano a Dossena.

    Inler 6: subentra nel secondo tempo a Dzemaili, non demeritando. Si rende pericoloso anche in una circostanza con un tiro dalla distanza, ma la sua conclusione finisce lontana dallo specchio della porta difesa da Amelia.

    Hamsik 6: senza infamia e senza lode la prestazione dello slovacco, uno degli uomini più attivi della truppa di Mazzarri in avvio di partita. Sua la prima conclusione in porta del match, con l’estremo difensore rossonero che respinge come può il violento tiro. Pregevole in alcuni scambi con gli altri due “tenori”. In ombra nel secondo tempo, quando il Milan prende in mano il pallino del gioco e cerca di vincere la partita nonostante l’inferiorità numerica.

    Lavezzi 5,5: il Pocho è protagonista di qualche buona ripartenza nel primo tempo, ma anche di un mancato stop che avrebbe significato un’occasione da gol molto importante per i suoi compagni di squadra. Sparisce letteralmente nel secondo tempo.

    Cavani 5,5: non è facile neanche per il Matador affrontare gente del calibro di Thiago Silva e del Mexes di oggi. Resta in ombra per quasi tutto il match. E’ però proprio al calciatore uruguaiano che capita l’occasione più limpida del Napoli nel secondo tempo, dopo che il Milan era restato in 10 uomini. Palla gol sprecata da Cavani, che solitamente da quella posizione inquadra la porta. Nonostante ciò riesce ad offrire una prestazione più che discreta.

    Milan Napoli 0-0 video highlights youtube
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  • Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Milan Napoli 0-0, espulso Ibrahimovic. Robinho spreca

    Finisce a reti inviolate il big match fra Milan Napoli. I rossoneri non approfittano del mezzo passo falso della Juve contro il Siena. Robinho sbaglia un incredibile occasione nei minuti iniziali del secondo tempo. Espulso Ibrahimovic per uno schiaffo ai danni di Aronica, con la concreta possibilità che lo svedese possa saltare la sfida scudetto contro la Juventus in campionato. Il Napoli non ha la forza di prendere in mano l’iniziativa e il risultato non cambia.

    Primo tempo equilibrato a San Siro, con i rossoneri che riescono a tenere il pallone fra i piedi e gli ospiti che si rendono pericolosi grazie alla velocità di Lavezzi. Il primo tiro in porta arriva al 18′ ed è Hamsik a sparare un tiro violentissimo che Abbiati respinge in angolo. Passano pochi minuti ed una grave incomprensione della coppia Mexes-Abate permette a Lavezzi di trovarsi a tu per tu con il portiere avversario ma l’argentino vanifica tutto sbagliando lo stop. Il Milan fa fatica a creare pericoli alla retroguardia azzurra, con Robinho che appare ancora una volta in giornata no. Nel finale Abbiati, in collaborazione con Abate, regalano il pallone a Cavani, ma il Matador completa la sagra degli errori calciando malissimo.

     

    Il secondo tempo registra subito l’occasione più clamorosa della partita per i rossoneri. Binho completamente solo davanti a De Sanctis manda a lato. Fischi copiosi sull’attaccante brasiliano piovono dagli spalti di San Siro. E’ un Milan più pimpante quello della ripresa. Seedorf scocca un tiro velenoso dal limite che sfiora la traversa. Al 60′ è Ibrahimovic ad andare vicinissimo al gol, ma De Sanctis si supera. Tre minuti più tardi l’episodio che potrebbe cambiare il corso della partita e il destino del campionato. Il bomber svedese, nervoso per tutti i primi 45′ minuti, scarica la propria rabbia su Aronica colpendolo con uno schiaffo. L’arbitro Rizzoli non vede nulla, De Sanctis corre verso l’assistente di linea che segnala l’accaduto all’arbitro il quale non può far altro che espellere l’attaccante rossonero.

    Il Napoli potrebbe approfittare dell’inferiorità numerica del Milan ma non trova la forza o il coraggio per impensierire la squadra di Allegri, tranne in un’occasione che vede protagonista Cavani, il quale sbaglia un facile colpo di testa davanti ad Amelia (subentrato all’inizio del secondo ad Abbiati, rimasto negli spogliatoi a causa dell’ennesimo problema muscolare di questa stagione). Il Milan continua ad avere il controllo sul match però non riesce a sbloccare il risultato neanche nel finale, quando Maxi Lopez è subentrato a Robinho senza incidere più di tanto. Tensione alle stelle nei minuti conclusivi, con Allegri che viene espulso per proteste. La squadra di Mazzarri può cautamente sorridere, considerate le sconfitte di Lazio, Inter e Udinese, mentre i rossoneri si rammaricano per la ghiotta occasione sprecata.

  • Milan Napoli, Nesta infortunato. Inler in panchina?

    Milan Napoli, Nesta infortunato. Inler in panchina?

    Va in scena questo pomeriggio alle 15 la sfida fra Milan Napoli , due formazioni in cerca di riscatto dopo l’ultimo turno infrasettimanale piuttosto deludente per entrambe. Tra i rossoneri non ci sarà Nesta, che non è stato nemmeno convocato a causa di un risentimento muscolare. Mazzarri sembra intenzionato a schierare dal primo minuto l’attacco delle meraviglie, con Lavezzi e Hamsik a supporto del Matador Cavani.

    SEEDORF TITOLARE – Allegri ha le idee abbastanza chiare. Il 4-3-1-2 rossonero vedrà protagonista tra i pali Abbiati, in difesa al posto dell’acciaccato Nesta giocherà il francese Mexes, al fianco di Thiago Silva. Sulla destra conserva il posto da titolare Abate, sebbene non lucidissimo nelle ultime uscite, e Antonini farà rifiatare il neo acquisto Mesbah. A centrocampo l’unico ballottaggio è quello per la posizione centrale, dove Van Bommel e il capitano Ambrosini si giocheranno una maglia da titolare fino all’ultimo, con il numero 23 stavolta favorito. Nocerino ed Emanuelson confermano il posto da titolare a centrocampo. In attacco il tecnico livornese rinuncia al tridente, facendo sedere in panchina il giovane El Shaarawy per dare fiducia al brasiliano Robinho, che giocherà in coppia con l’inamovibile Zlatan Ibrahimovic. Nel ruolo di trequartista sarà rispolverato l’olandese Seedorf, che nelle partite importanti ha sempre dato un contributo importante alla causa milanista.
    Il big match della 22^ giornata è un crocevia fondamentale per il Milan. Un passo falso quest’oggi e la contemporanea vittoria della Juve contro il Siena a Torino rappresenterebbe una sciagura in termini di classifica, con i bianconeri che andrebbero ad un potenziale +6 sulla squadra di Allegri, dovendo recuperare la partita del Tardini rinviata la scorso martedì. Una vittoria invece lascerebbe la situazione invariata, a meno che gli uomini di Conte non incappino in un clamoroso stop allo Juventus Stadium.

    ANCORA UNA BOCCIATURA PER INLER?Mazzarri sa che a San Siro c’è in ballo qualcosa di molto più importante che i 3 punti. Espugnare il campo del Milan significherebbe non solo rilanciarsi per una rincorsa all’Europa che conta, ma anche essere visti in Italia come i giustizieri dei campioni d’Italia in carica, cucendo sul petto degli juventini il primo scudetto dopo Calciopoli. Il ruolino di marcia dei partenopei in trasferta non è dei più esaltanti, con 13 punti conquistati sui 30 disponibili, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte.
    Il 3-4-2-1 del Napoli vedrà partire dal primo minuto in porta De Sanctis. Cannavaro è recuperato e torna titolare in un reparto difensivo completato da Aronica e  Campagnaro. A centrocampo il tecnico degli azzurri è intenzionato a bocciare per l’ennesima volta Inler, sostituito alla fine del primo tempo nel match casalingo di mercoledì contro il Cesena. Al suo posto è pronto Dzemaili, che farà coppia con Gargano. Nelle fasce confermato Maggio sulla destra, mentre sulla corsia di sinistra Zuniga dovrebbe vincere il ballottaggio con l’ex Liverpool Dossena. In attacco spazio ai tre “tenori”, Hamsik e Lavezzi insieme a Cavani, che proveranno a penetrare il fortino rossonero.

    PRECEDENTI – Da quando il Napoli è tornato in Serie A (stagione 2007-2008), non ha mai vinto a San Siro contro il Milan. Quell’anno la formazione azzurra dovette inchinarsi per 5-2, gara che i milanisti ricordano molto bene perché fu il debutto assoluto in maglia rossonera di Alexandre Pato, che bagnò la prima ufficiale con una splendida rete. La stagione successiva vinse sempre la squadra allenata da Carlo Ancelotti, che sconfisse 1-0 i partenopei. Nel 2010 l’unico punto conquistato dagli azzurri, quando riuscirono a strappare l’1-1 alla formazione di Leonardo. L’anno scorso invece ci fu la clamorosa affermazione degli uomini di Allegri per 3-0, un successo che spinse i rossoneri verso la conquista dello scudetto.
    I tifosi azzurri sperano che i loro beniamini sappiano ripetere le gesta del girone d’andata, quando riuscirono a sconfiggere un Milan incerottato con un perentorio 3-1, grazie alla fantastica tripletta del Matador Cavani.

    Probabili formazioni Milan Napoli

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Ambrosini, Emanuelson, Nocerino, Seedorf, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Bonera, Zambrotta, Mesbah, Van Bommel,  El Shaarawy, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Dzemaili, Gargano, Maggio, Zuniga, Hamsik, Lavezzi, Cavani.
    Panchina: Rosati, Dossena, Fernandez, Britos, Inler, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri.