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  • Volata Champions League, chi la spunterà?

    Volata Champions League, chi la spunterà?

    Quando mancano otto partite alla fine della stagione, la volata Champions League è più viva che mai. Nell’ultimo turno di campionato Napoli e Udinese non hanno approfittato del k.o. laziale nell’anticipo di sabato al Tardini, consentendo agli uomini di Reja di conservare il vantaggio di tre punti sulle due dirette inseguitrici. Attenzione però anche a Roma e Inter, entrambe vittoriose questa domenica e determinate nel centrare la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League.

    Vediamo squadra per squadra chi può avere le migliori possibilità per guadagnare il piazzamento tanto ambito, dando uno sguardo all’attuale condizione espressa e il calendario di ciascuna.

    LAZIO (51 punti) – La formazione biancoceleste non sta attraversando un periodo brillante. Complice anche l’infortunio del bomber tedesco Klose, la Lazio è incappata in tre sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato, ottenendo i tre punti soltanto nella sfida casalinga contro il Cagliari grazie al gol in pieno recupero di Diakité. Senza Klose la squadra di Reja ha perso gran parte del proprio potenziale offensivo, e sia Rocchi che Kozak non sembrano in grado di sopperire all’assenza dell’ex Bayern. Inoltre il calendario non è dei migliori. Nelle prossime due partite i capitolini dovranno affrontare all’Olimpico il Napoli, in quello che si preannuncia come il primo scontro diretto per la Champions, mentre la settimana successiva saranno di scena a Torino contro una lanciatissima Juventus. Alla 35^ giornata ci sarà poi la seconda sfida Champions, al Friuli contro l’Udinese di Guidolin, che tra le mura amiche vanta un ruolino di marcia impressionante. Infine nella giornata conclusiva del torneo, il calendario propone Lazio Inter, dove per un giorno saranno dimenticati gemellaggi e alleanze spesso oggetto di feroci critiche nel recente passato. Da non sottovalutare per i biancocelesti anche le trasferte insidiose di Novara (33^) e Bergamo (37^). Strada in salita quindi per il club di Lotito.

    edinson cavani | © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    NAPOLI (48 punti) – La squadra partenopea è reduce dalla pesante sconfitta contro la Juventus, ma nelle prossime otto partite potrà dire la sua per la volata al terzo posto. Complice un calendario relativamente facile, il Napoli è una delle candidate più serie per la partecipazione alla prossima Coppa Campioni. Fra meno di sette giorni gli uomini di Mazzarri hanno la ghiotta occasione di agganciare una Lazio che non è apparsa irresistibile ultimamente, avendo a disposizione lo scontro dell’Olimpico. Nei successivi tre incontri gli azzurri saranno impegnati rispettivamente contro Atalanta, Lecce e Novara, con due sfide su tre al San Paolo. Con ogni probabilità sarà decisivo il big match della 35^ giornata, quando il Napoli sarà di scena di nuovo all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique. Le ultime partite invece propongono sfide relativamente facili contro squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato, con Palermo e Siena in casa e Bologna al Dall’Ara. L’eliminazione dalla Champions League ad opera del Chelsea sembra essere stata assorbita senza grossi traumi dal gruppo partenopeo, e la voglia di ripetere il sogno europeo anche il prossimo anno potrebbe rappresentare la molla decisiva per conquistare l’agognato terzo posto.

    UDINESE (48 punti) – Dopo un girone d’andata strepitoso, i friulani stanno attraversando un momento di flessione. Il successo in campionato manca ormai da cinque partite, nelle quali l’Udinese ha conquistato la miseria di 3 punti sui 15 disponibili. Attualmente la squadra di Guidolin sembra la meno quotata per un posto in Champions. Anche il calendario non pare sorridere ai bianconeri. Nelle prossime tre partite dovranno affrontare la Roma in trasferta e l’Inter al Friuli. Sempre tra le mura amiche Di Natale e compagni incontreranno la Lazio alla 35^ giornata. Inoltre l’Udinese sarà anche chiamata a due trasferte non facili sul campo di Chievo e Catania. Senza il proprio capitano i friulani hanno evidenziato grosse difficoltà nell’ottenere i tre punti, ed anche ora che è rientrato dall’infortunio, il solo Totò sembra non bastare più.

    ROMA (47 punti) – Dopo il largo successo per 5-2 contro il Novara, la squadra di Luis Enrique è tornata per l’ennesima volta in corsa per conquistare il terzo posto in classifica. Al momento sono quattro i punti che la separano dai cugini laziali. I giallorossi continuano a rappresentare il maggiore punto interrogativo della Serie A. Tanto spettacolari quanto discontinui, queste le due caratteristiche principali della compagine allenata dal tecnico spagnolo. Se nel finale del campionato riuscirà a far prevalere la prima qualità, la Roma potrebbe essere la sorpresa nella volatona per la terza piazza. La sfida più difficile che attende i capitolini è quella della 34^ giornata contro la Juventus a Torino. Insidioso anche l’ultimo impegno casalingo della stagione, che vedrà i giallorossi sfidare il Catania dell’ex Montella. Saranno due gli scontri diretti per un posto in Champions, entrambi all’Olimpico, contro Udinese (32^) e Napoli (35^).

    INTER (44 punti) – Il cambio in panchina ha dato una sferzata di entusiasmo ai nerazzurri. La scoppiettante vittoria per 5-4 contro il Genoa ha rilanciato l’Inter nella volata Champions. C’era grande curiosità nell’assistere al debutto di Andrea Stramaccioni, che ha confermato il proprio credo offensivo. Nonostante tutto, non bisogna dimenticare che il club di Moratti ha un distacco di sette punti nei confronti della Lazio. Però il calcio da sempre insegna che tutto è possibile. Nei prossimi quattro incontri la squadra milanese sarà impegnata nelle trasferte di Cagliari, Udine e Firenze, mentre più semplici le sfide casalinghe contro Siena e Cesena. Decisive le ultime due partite della stagione. Alla 37^ giornata Stramaccioni debutterà nel derby della Madonnina. Infine il 13 maggio l’Inter sarà di scena all’Olimpico contro la Lazio.

    Appare invece quanto mai improbabile un ulteriore miracolo del Catania di Montella. Nonostante un solo punto separi gli etnei dall’Inter, la squadra dell’ex aeroplanino sembra essere fuori da qualsiasi discorso concernente il terzo posto in classifica, mentre è ancora pienamente in corsa per un piazzamento in Europa League.

  • Una grande Juve bastona il Napoli. Il Milan ora è più vicino

    Una grande Juve bastona il Napoli. Il Milan ora è più vicino

    Un altro ostacolo superato, un’altra sfida insidiosa affrontata così come doveva essere, e un altro segnale forte a chi sta ancora li davanti. La Juventus, come una vera macchina da guerra, mette al tappeto il Napoli che forse senza troppa convinzione era giunto allo Juventus Stadium per tirare un brutto Pesce d’Aprile ai milioni di tifosi bianconeri. Pesante la sconfitta subita, 3-0, in chiave Champions alla luce dello stop di ieri della Lazio contro il Parma e pesante anche la vittoria dei padroni di casa che con i 3 punti accorciano le distanze dal Milan fermato ieri al Massimino dal Catania.

    In uno scenario che anche oggi ha registrato il tutto esaurito parte forte la Juventus che scende in campo con il 3-5-2 che vede l’esclusione dagli undici titolari di Pepe e Matri. Conte sceglie di schierare Bonucci al centro della difesa affiancato dai soliti Barzagli e Chiellini con i laterali De Ceglie e Lichtsteiner a supporto dell’eroico Vidal, Pirlo e Marchisio. In attacco preferita la coppia Vucinic-Borriello. Per Mazzarri invece formazione tipo con l’unica variante Zuniga a sinistra al posto di Dossena e il solito tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi con Gargano e Inler in mediana.

    Parte subito forte la Juventus con Borriello che già nei primi minuti sciupa un’occasione fornita da Pirlo. Qualche minuto più avanti sarà Vidal a non inquadrare la porta di testa e poco più avanti toccherà a Pirlo, solito faro del gioco bianconero, a pungere con una punizione dai 35 metri che finisce di poco alto sulla traversa. La sensazione, dopo appena 20′ di gioco è che la Juventus crea tantissimo, domina il campo ma non punge, complice anche il poco supporto delle due punte.

    Juve-Napoli Vidal e Bonucci | © Marco Luzzani/Getty Images

    Per vedere il primo guizzo degli azzurri si deve attendere il 15′ quando Hamsik si trova a tu per tu con Buffon, lo supera ma lo slovacco si allunga il pallone sul fondo. Sfortunato Mazzarri al 25′ perde Maggio per il solito problema muscolare che lo ha colpito anche contro il Chelsea. Spazio per Dossena con Zuniga costretto a cambiare fascia. Il primo tempo termina sullo 0-0 con una Juventus che da l’impressione di avere una condizione fisica migliore rispetto ai partenopei e lo dimostra subito nella ripresa quando la squadra di Conte entra in campo con la caparbietà giusta per trovare la via del gol.

    Rete che si concretizza al 9′ della ripresa sugli sviluppi di una punizione Pirlo mette in mezzo per Vucinic, il montenegrino calcia verso la porta trovando sulla traiettoria della conclusione il ginocchio di Bonucci che devia quel tanto che basta per mettere fuori causa De Sanctis. Il vantaggio porta serenità e ancor più cattiveria tra i bianconeri che subito troverebbero il raddoppio con Vucinic se solo Orsato non avesse segnalato un fuorigioco che la moviola ha poi rivelato inesistente. Conte prova l’inserimento di di Caceres per Lichtsteiner mentre Mazzarri prova ad aggiustare la squadra inserendo Pandev per Inler e in effetti l’ingresso del macedone sembra dare una scossa per gli azzurri che durerà però giusto qualche minuto perchè a chiudere le speranze del Napoli ci pensa Vidal che trova il raddoppio con una super azione: entra in area e con una serie di finte alla Ronaldo disorienta Campagnaro lasciando partire un sinistro sul secondo palo che batte De Sanctis.
    Sul finale c’è spazio anche per Alex Del Piero che rileva un altalenante Vucinic e appena il tempo di toccare il primo pallone che con un assist preciso manda in rete Quagliarella entrato poco prima del capitano a rilevare Borriello. L’ex di turno taglia definitivamente le gambe e anche il morale agli uomini di Mazzarri costretti anche nel finale a giocare in 10 uomini per l’espulsione di Zuniga per una gomitata rifilata a Chiellini. La seta di gol della Juve non si placa neanche sul risultato ormai acquisito del 3-0 e infatti continui sono i tentativi per calare il poker: ci prova ancora da fuori Marchisio e anche lo stesso capitano che di dimostrare il suo valore in campo sembra non poterne fare a meno.

    La Juventus conquista 3 punti d’oro per la corsa allo scudetto, il Milan ora farà sogni meno tranquilli con una rivale a -2 che ha ancora una volta dimostrato di essere la squadra più in forma del campionato. Il Napoli invece non riesce ad agganciare il terzo posto rimanendo ancora a 3 punti dalla Lazio. La squadra sta probabilmente pagando il dispendio di energie in Champions League, questa sera il trio delle meraviglie non ha brillato e, come nelle ultime precedenti partite, anche negli altri reparti qualcosa sembra si sia inceppato. Ne sono la prova le statistiche rilasciate a fine gara che evidenziavano la netta supremazia dei bianconeri con 19 tiri totali al cospetto dei 5 registrati dai partenopei e di questi nessuno indirizzato verso la porta. Buffon? Spettatore non pagante.

  • Juventus – Napoli, le formazioni. Matri o Borriello, Cavani c’è

    Juventus – Napoli, le formazioni. Matri o Borriello, Cavani c’è

    La Juventus continua la cavalcata verso il sogno scudetto e per riuscirci dovrà superare, nel posticipo serale della 30° giornata, l’ostacolo Napoli che dal canto suo continuerà la sua marcia di avvicinamento al terzo posto che significherebbe qualificazione alla prossima Champions League. La sfida è resa ancora più interessante grazie ai passi falsi registrati ieri da Milan e Lazio bloccati rispettivamente da Catania e Parma.

    Come di consueto ormai lo Juventus Stadium registrerà l’ennesimo tutto esaurito per questa sfida che nessuna delle due squadre può fallire, anche un pareggio sarebbe una sconfitta, per questo entrambe le formazioni giocheranno una partita aperta e all’insegna dello spettacolo. All’andata al San Paolo finì per 3-3 con i bianconeri capaci di riacciuffare il pari sotto per 3 reti a 1.

    La Juventus si affiderà al 3-5-2. Tanti i dubbi per Antonio Conte che dovrebbe partire con Bonucci titolare al centro della difesa insieme a Barzagli e Chiellini. Due i nodi da sciogliere, entrambi sulle corsie laterali. per il tecnico bianconero: a destra il ballottaggio è tra Caceres e Lichtsteiner con lo svizzero, al rientro dalla squalifica, che sembrerebbe in vantaggio sull’uruguagio mentre a sinistra si giocano una maglia da titolare Pepe e De Ceglie. In attacco, accanto a Vucinic, Matri è favorito su Borriello, con l’opzione Del Piero che in questa parte di stagione è in grandissima forma. A centrocampo gli intoccabili Pirlo, Vidal e Marchisio.

    Edinson Cavani © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Mazzarri può contare su una vasta scelta avendo a disposizione l’intera rosa, per la sfida contro i bianconeri ha recuperato Campagnaro, Maggio e Grava, fatta eccezione per Donadel ancora nella lista degli infortunati. Il tecnico Toscano si affiderà al solito 3-4-1-2 e manderà in campo tutti i titolari con Cannavaro e Inler, che domenica scorsa contro il Catania partivano dalla panchina, al posto di Fernandez e Dzemaili.
    Maggio al rientro in campo dopo l’infortunio prenderà il posto di Dossena con Zuniga che verrà dirottato a sinistra mentre in attacco non ci saranno dubbi, spazio al trio delle meraviglie formato da Hamsik, Lavezzi e Cavani che proveranno in tutti i modi a portare i tre punti a casa e a far registrare la prima sconfitta stagionale ai bianconeri.
    Arbitrerà il signor Orsato.

    Queste le probabili formazioni di Juventus Napoli

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Pepe; Matri, Vucinic. A disposizione: Storari, Caceres, De Ceglie, Giaccherini, Quagliarella, Del Piero, Borriello. All. Conte.

    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. A disposizione: Rosati, Fernandez, Britos, Dossena, Dzemaili, Pandev, Vargas. All. Mazzarri.

  • Napoli – Catania 2-2, Lanzafame ammutolisce il San Paolo

    Napoli – Catania 2-2, Lanzafame ammutolisce il San Paolo

    La partita del San Paolo fra Napoli e Catania è stata come la situazione meteorologica del cielo di Napoli: prima, un pomeriggio soleggiato e primaverile, poi un improvviso annuvolamento, con tanto di pioggia battente. In concomitanza con i raggi di sole sono giunti i due gol del Napoli, che conduceva  la gara per 2 a 0, in maniera apparentemente solida; d’improvviso, però, il cielo si è scurito, con il gol del 2 a 1 del Catania, prima che “piovesse” il pareggio definitivo degli etnei, per il 2 a 2 finale.

    Una gara che gli uomini di Mazzarri sembravano poter gestire in tranquillità, creando occasioni e pericoli continui alla porta di Carrizo, protagonista di una serie di interventi di grande valore già nel primo tempo, prima ancora che il Napoli andasse in vantaggio: al 27′ su tiro di Gargano ed al 30′ su grande botta di Marek Hamsik. Nel secondo tempo, poi, la squadra napoletana rientra in campo ancora più determinata, intenzionata a sbloccare la gara in breve tempo. Al 12′, buona punizione di Dzemaili, respinta ancora da Carrizo; al 14′ grandissima occasione per Edinson Cavani innestato da Pandev, che, in pallonetto, supera Carrizo ma non riesce ad inquadrare la porta, con la palla che esce a lato di poco. Due minuti dopo, però, il San Paolo esplode per la rete dell’ 1 a 0, firmata da Dzemaili, al terzo gol in stagione, con una botta da fuori, frutto di una perfetta coordinazione, imprendibile per Carrizo. Al 18′, la gara rischia di tornare in parità per una clamorosa papera di De Sanctis che, ingannato dal sole, perde la palla nell’area piccola, con Izco in agguato: Aronica, però, riesce a salvare il risultato deviando prontamente in calcio d’angolo. Al 21′, ancora pericolosissimo Cavani che si rende protagonista dell’azione del raddoppio partenopeo: prima colpisce un palo clamoroso e, poi, con la complicità dell’ errore di Spolli, riesce a colpire il palo interno e la palla va in gol: 2 a o. Al 27′, ancora pericolo Napoli: Pandev è protagonista di una grande azione sulla sinistra, riuscendo ad infilarsi nei pressi dell’area, ma il suo tiro colpisce il palo.

    Napoli – Catania | © Getty Images

    Improvvisamente, però, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al minuto 29, il Catania riesce ad accorciare le distanze, con il 2 a 1 firmato da Spolli su colpo di testa, che rimedia all’errore commesso sul secondo gol di Cavani. Al 32′, poi, il Napoli ha l’occasione di segnare il terzo gol, con Dzemaili, che riesce a dribblare il portiere in uscita ma non inquadra la porta. La gara sembra destinata ad essere controllata da parte del Napoli ma, contestualmente alla pioggia che inizia a cadere sul San Paolo, Vincenzo Montella decide il cambio che darà la svolta decisiva al match, fuori Gomez dentro Davide Lanzafame: al 40′, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la difesa napoletana si lascia trovare nuovamente impreparata ed il neo entrato Lanzafame è libero di segnare il gol del definitivo 2 a 2.

    Il pareggio del San Paolo, dunque, blocca gli uomini di Mazzarri in chiave corsa al terzo posto, mentre regala al Catania di Montella un punto prezioso, che lo avvicina al sesto posto (valido per l’accesso in Europa League, ndr) distante solo due lunghezze, ma è parso chiaro come il Napoli debba fare mea culpa per i due punti lasciati sul campo, in una gara che aveva dimostrato di poter gestire senza problemi, che è sfuggita di mano a causa di due distrazioni (quasi fotocopia) su calci d’angolo, il vero punto debole della difesa azzurra.

    Le Pagelle di Napoli Catania:

    Napoli:

    De Sanctis 5.5 La sua papera al 18′ minuto potrebbe compromettere il risultato, regalando il pareggio per 1 a 1 ad Izco: per sua fortuna, Aronica salva la situazione. Sui due gol del Catania non ha colpe

    Aronica 6 Salva la porta in occasione della papera di De Sanctis, gioca una buona gara ma cala nel finale

    Campagnaro 6.5 Buona gara, il migliore della difesa

    Fernandez 6 Si rivela sicuro e preciso, poi viene sostituito da Paolo Cannavaro e, contestualmente al calo dell’intera squadra, vengono subiti i due gol

    Zuniga 6 Sostituisce Maggio, ma non lo fa rimpiangere

    Dzemaili 7 Protagonista della gara, con un gol (il primo), ed una grande occasione, in cui però non riesce a concretizzare. Per il resto, una gara di grande dinamicità e sostanza

    Gargano 7 Attento e concentrato a centrocampo, una diga insormontabile

    Dossena 6 Gara positiva in fase di spinta, soffre in fase di copertura

    Hamsik 5.5 Non la sua migliore gara, certamente. Prova il tiro da fuori nel primo tempo, non è fortunato. Viene sostituito da Pandev che incide molto di più sulla gara, regalando assist e giocate di grande livello

    Lavezzi 5.5 A corrente alternata, viene sostituito da Inler e sembra non gradire affatto

    Cavani 7 Segna il gol del 2 a o, ne sfiora un altro, ma è sempre protagonista delle azioni offensive

    Catania:

    Carrizo 6.5 Ottimi interventi nel primo tempo: si mostra sicuro e reattivo

    Bellusci 6 Una buona gara, ma qualche con qualche leggerezza di troppo

    Legrottaglie 6.5 Attento e sicuro, come sempre

    Spolli 6.5 La valutazione positiva è per il gol che riapre la partita, con il quale si fa perdonare il clamoroso errore sul 2 a 0 di Cavani

    Barrientos 5 Non in partita, molto sottotono. Sostituito da Ricchiuti

    Izco 6 Gara di sostanza, manca il gol in occasione della papera di De Sanctis

    Lodi 5.5 Anche per lui, una volta tanto, può capitare una giornata no

    Almiron 6.5 Gara positiva, tiene in mano il centrocampo etneo

    Gomez 6 Vivace e brioso, ma non concretizza: sostituito da Lanzafame (7) che entra e segna il gol del definitivo 2 a 2

    Marchese 6 Gara sufficiente, ma viene sostituito da Llama che ha un ottimo impatto sul match

    Bergessio 6 Anche per lui gara sufficiente, ma potrebbe creare di più

  • Napoli – Catania, Montella sfida Mazzarri

    Napoli – Catania, Montella sfida Mazzarri

    Per la ventinovesima giornata di Serie A, una delle più “topiche” per intenderci, quella di Milan-Roma e Juventus-Inter, il calendario propone anche un interessante confronto al San Paolo alle ore 15: Napoli Catania.

    Una partita che presenta spunti sicuramente interessanti, considerando lo stato di forma della formazione ospite, guidata dal napoletano di nascita, Vincenzo Montella, ma anche dal ritrovato momento positivo degli uomini di Mazzarri, che hanno conquistato in settimana la finale di Coppa Italia, battendo il Siena al San Paolo, e staccando il biglietto per la finalissima di Roma contro la Juventus, in programma il prossimo 20 Maggio.

    La clamorosa eliminazione in Champions League ad opera del Chelsea sembra, dunque, ormai archiviata, e gli uomini di mister Mazzarri sembrano proiettati verso la lotta alla conquista del terzo posto in classifica: dopo aver assaporato il dolce gusto delle notti europee, la città partenopea sembra non possa più farne a meno. Inoltre, in campionato gli Azzurri sono imbattuti da circa due mesi con cinque vittorie e tre pareggi all’attivo, che hanno consentito di risalire la china in classifica. Ora che la mente è sgombra dagli altri impegni, dunque, il Napoli sarà totalmente concentrato sulle partite di campionato, cercando di approfittare degli eventuali passi falsi delle dirette concorrenti, Lazio (che pare in calo, ndr) ed Udinese in primis.

    Il Catania di Montella, invece, ha raggiunto ormai la tranquillità dei 41 punti, con la salvezza già in tasca: un risultato eccellente, frutto di una stagione di alto livello, in cui gli etnei hanno saputo conquistare risultati e consensi, anche grazie ad un gioco fluido ed a tratti spettacolare, al punto che qualcuno ha anche azzardato il paragone con il Barcellona, e non solo per la similitudine del colore di maglia. I rossoazzurri etnei hanno conquistato ben 18 punti nel girone di ritorno, con una sola sconfitta (contro la Juventus, ndr) nelle ultime nove gare: un ruolino di marcia che lascia lo spiraglio anche a qualche sogno europeo, con il settimo posto valido per l’accesso all’Europa League che, al momento, non è soltanto una chimera.

    Per quanto concerne le condizioni delle due squadre alla vigilia del match, il Napoli di Mazzarri potrebbe scendere in campo con una formazione rinnovata rispetto allo standard, con i probabili cambi per scelta tecnica di Fernandez ed Aronica, che potrebbero andare in campo al posto di Paolo Cannavaro e Campagnaro, mentre rientreranno dal primo minuto Hamsik e Lavezzi; al posto dell’ infortunato Maggio, invece, sarà schierato Zuniga. Il Napoli, dunque, scenderà in campo con modulo 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Fernandez, Aronica, Britos in difesa, Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena a centrocampo; Hamsik, Lavezzi, Cavani in avanti, a comporre il trio delle meraviglie.

    Walter Mazzarri © Christopher Lee/Getty Images

    Il Catania, invece, giunge a Napoli con la formazione tipo, senza squalificati nè infortunati (a parte quelli di lungo corso, come Potenza e Motta ndr): Montella, dunque, potrebbe schierare il suo prediletto 4-3-3, con Carrizo tra i pali, la linea difensiva composta da Bellusci, Legrottaglie, Spolli e Marchese; Izco, Lodi, Almiron a centrocampo, ed in attacco Barrientos, Bergessio e Gomez.

    Napoli-Catania, probabili formazioni:

    NAPOLI (3-4-1-2) De Sanctis; Fernandez, Aronica, Britos;  Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik; Lavezzi, Cavani. A  disposizione: Rosati, Cannavaro, Campagnaro, Grava, Gargano, Pandev,  Vargas. Allenatore: Walter Mazzarri.

    CATANIA (4-3-3) Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli,  Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Bergessio, Gomez. A  disposizione: Kosicky, Capuano, Llama, Seymour, Ricchiuti, Catellani,  Ebagua. Allenatore: Vincenzo Montella.

    Il direttore di gara sarà il signor Gervasoni di Mantova.

  • Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Napoli Siena, le formazioni. Mazzarri si affida ai big

    Dopo la cocente eliminazione in Champions League avvenuta appena una settimana fa il Napoli di Walter Mazzarri si giocherà questa sera al San Paolo la possibilità di approdare in finale di Coppa Italia. Per farlo tuttavia dovrà battere il Siena, ribaltando cosi il risultato di 2 a 1 in favore dei ragazzi di Sannino uscito fuori dopo l’incontro di andata disputato all’Artemio Franchi. I bianconeri toscani intravedono uno storico traguardo, ma sanno che non è facile, considerando che ai partenopei basterebbe una vittoria per 1 a 0. Si prevede dunque un match aperto sino all’ultimo, a meno che una delle due squadre non vada avanti di un paio di gol e faccia pendere il discorso della qualificazione dalla propria parte.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Per quanto riguarda le due formazioni se da un lato gli azzurri si presentano con l’undici titolare dall’altro lato nel Siena, complice anche le numerose defezioni, giocheranno coloro che sinora sono stati meno utilizzati sin qui in stagione, complice anche qualche defezione di troppo. Mazzarri schiererà i suoi con il consueto 3-4-1-2, con De Sanctis in porta, Campagnaro, Cannavaro e Aronica sulla linea di difesa. A centrocampo Inler, Gargano in mezzo, con Maggio e Zuniga esterni. Hamsik agirà dietro le due punte Lavezzi e Cavani. Dall’altro lato Sannino, privo dello squalificato Grossi e di Angelo, D’Agostino, Bolzoni, Destro e Calaiò schiera i suoi con un 3-5-2. In porta largo a Brkic. In difesa agiranno Belmonte, Terzi e Contini. In mezzo al campo Parravicini, Codrea e Gazzi giocheranno in mezzo con Mannini e Rossi esterni. In attacco Larrondo e Gonzalez, con Bogdani che partirà dalla panchina.

    Napoli Siena, le probabili formazioni:
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. In panchina: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Dossena, Pandev, E. Vargas. Allenatore: Mazzarri

    SIENA (3-5-2): Brkic; Belmonte, Terzi, Contini; Mannini, Parravicini, Codrea, Gazzi, M. Rossi; Larrondo, P. Gonzalez. In panchina: Farelli, Pesoli, Del Grosso, Vergassola, Sestu, Brienza, Bogdani. Allenatore: Sannino

  • Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Scontro diretto stasera al Friuli, dove scenderanno in campo ad affrontarsi due squadre deluse dai risultati delle competizioni europee, stiamo ovviamente parlando di Udinese e Napoli. Indiscusse protagoniste dello scorso campionato e dal rendimento altalenante in questa stagione, proveranno nell’incontro di stasera ad avvicinare ulteriormente il terzo posto, al momento occupato dalla Lazio.

    Sia Mazzarri che Guidolin, dovranno fare a meno di uomini importanti, soprattutto il tecnico partenopeo ha pagato a caro prezzo la sfortunata trasferta londinese, che ha messo fuori causa due titolarissimi come Maggio e Lavezzi, specie quest’ultimo che stava attraversando uno splendido periodo di forma, le vere sorprese però dovrebbero essere in difesa, dove al rientrante Britos dovrebbe far spazio Aronica sembrato non proprio in palla durante il match di Champions. Confermato in porta, ovviamente, l’ex De Sanctis, 300 partite per lui in A, il terzetto arretrato sarà dunque composto come detto dal difensore greco, ex Bologna, da Campagnaro e da capitan Cannavaro. In mediana detto dell’assenza di Maggio, sugli esterni agiranno quasi sicuramente Zuniga che sostituirà l’esterno azzurro sulla corsia di destra, mentre a sinistra Dossena. A completare il reparto un duo tutto svizzero composto da Dzemaili e l’attesissimo ex Gokan Inler, turno di riposo quindi per Gargano anche in vista della partita di Coppa Italia di mercoledì contro il Siena. In attacco detto dell’indisponibilità di Lavezzi, a scendere in campo saranno i soliti Cavani e Hamsik, con Pandev in sostituzione del Pocho.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani.
    A disp: Rosati, Fernandez, Aronica, Fideleff, Gargano, Dezi, E. Vargas

    Mazzarri e Guidolin| © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    I padroni di casa dell’Udinese non sono messi meglio in quanto ad assenze e hanno pagato un pesante dazio al turno di coppa, oltre ai lungodegenti Isla e Badu, non saranno della partita Benatia, Basta e Ferronetti usciti malconci dal match di giovedì sera. Guidolin dovrà dunque ricorrere alle seconde linee specie in difesa dove a scendere in campo sarà il giovane Ekstrand al fianco di Domizzi e Danilo, in mediana dirottato Pinzi sul out di destra e confermato uno spento Armero su quello di sinistra, in mezzo saranno Asamoah Pazienza e Fernandes a cercare di tamponare le sortite offensive dei partenopei. In attacco l’unico dubbio per il tecnico dei friulani, con Fabbrini favorito su Floro Flores come compagno di reparto del bomber napoletano Totò Di Natale, uomo più pericoloso dei bianconeri e già giustiziere dei napoletani nella scorsa stagione, messi ko con una splendida tripletta, cosa che in Friuli sperano si possa ripetere anche stasera.

    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Domizzi; Pinzi, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Fabbrini; Di Natale.
    A disp: Padelli, Coda, Pasquale, Pereyra, Abdi, Floro Flores, V. Barreto

  • Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Chelsea – Napoli 4-1, le pagelle. Drogba trascinatore, Inler ultimo a mollare

    Ecco i giudizi relativi all’incontro tra Chelsea e Napoli, vinto per 4 a 1 dopo i tempi supplementari dagli inglesi. Tra i padroni di casa male solo Essien, per i campani in evidenza Inler e Gargano.

    Pagelle Chelsea
    CECH 6,5: Dà grande sicurezza alla porta degli inglesi, sbarrando più volte la porta ai giocatori del Napoli.
    IVANOVIC 7: Bella partita la sua. Bene inizialmente sulla fascia, non delude nemmeno al centro ma dimostra grande senso del gol in occasione del 4-1
    LUIZ 6,5: Tra quelli dietro è il meno incisivo, ma centralmente Cavani e Lavezzi non passano mai.
    TERRY 7,5: Era tra i più attesi e non ha deluso. Grande prova dietro, riesce a trovare anche la rete che vale il 2-0. Non riesce a resistere sino alla fine, ma il giudizio è positivo.
    BOSINGWA 6: Gioca poco più di 20’ ma regge bene l’urto dei napoletani.
    COLE 6,5: In fase difensiva fa il suo compito, mentre non si vede quasi mai in proiezione offensiva.
    ESSIEN 5,5: E’ tra i meno incisivi dei suoi. Spesso sovrastato a centrocampo, non è il solito giocatore battagliero.
    LAMPARD 6: E’ suo il gol che porta ai supplementari, ma per il resto non fa grandissime cose. Evidentemente ha ancora bisogno di mettere minuti nelle gambe.
    STURRIDGE 6,5: Inizialmente sembra devastante. Con il passare dei minuti cala un po’ tanto da essere sostituito.
    TORRES 5,5: Si divora un gol incredibile nel supplementare. Con la sua presenza, tuttavia, tiene in apprensione ancora di più la difesa campana.
    MATA 6: Cerca sempre lo spunto, ma quasi mai lo trova.
    MALOUDA 6: Entra per dare un cambio di marcia ai suoi, ma non riesce ad incidere in maniera eccessiva sul match.
    RAMIRES 7,5: In assoluto tra i migliori del Chelsea. Da lui nascono primo e ultimo gol, ma quando accelera diventa sempre pericoloso. Una mina vagante che fa tanto male al Napoli insomma.

    Drogba e Inler © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    DROGBA 8: E’ lui l’anima del Chelsea. Segna un gol, mette costantemente i brividi alla retroguardia azzurra anche se a volte esagera con qualche simulazione e qualche protesta di troppo. Ma la sua esperienza è vitale per il Chelsea.
    DI MATTEO 7: Terza partita, terza vittoria. Ma stavolta pesantissima poiché vale i quarti di finale. Azzecca la formazione iniziale, ma più che altro è la mentalità dei suoi a convincere.

    Pagelle Napoli

    DE SANCTIS 7: Limita i danni compiendo un paio di belle parate, specie su Starridge e Drogba. La sta per combinare grossa nel supplementare ma Torres lo grazia. Non può nulla sui gol.
    CAMPAGNARO 5: Nel complesso disputa una bella gara ma pesa troppo sulla sua prestazione il doppio errore sul 2-0, quando prima mette in angolo e poi perde Terry.
    CANNAVARO 5: Sul 4-1 Drogba lo salta con una facilità pazzesca. Un gol che costerà carissimo.
    ARONICA 4,5: Una serata da dimenticare in fretta. Non riesce in alcun modo a stare dietro a Drogba, e sono davvero poche le volte in cui si fa notare per cose positive.
    MAGGIO 6,5: Gioca poco più di mezz’ora ma lo fa benissimo. La sua sostituzione causerà grossi problemi alla squadra.
    DOSSENA 4,5: Pessimo impatto con il match. Mai pericoloso, causa il rigore del 3-1 rischiando anche l’espulsione.
    INLER 7: In mezzo al campo è tra gli ultimi ad arrendersi. Sigla anche il gol della possibile qualificazione, ma servirà a poco.
    GARGANO 7: Splendida prova la sua. Non molla un centimetro, aggredisce il portatore di palla e strappa via diversi possessi agli avversari. Gli manca l’ultimo passaggio ma ciò non macchia un’ottima prova.
    ZUNIGA 5: Comincia bene sulla sinistra, ma soffre con il cambio di fascia. Si divora il 2-2 che poteva significare qualificazione assicurata.
    HAMSIK 5,5: Non il solito giocatore che tutti conoscono. Sempre nel vivo della manovra, gli manca il guizzo vincente.
    CAVANI 5: Tanto spirito di sacrificio, ma davanti è assente. Si fa notare solo per un tiro a lato.
    LAVEZZI 6: Più volte cerca lo spunto giusto e spesso mette in difficoltà la difesa avversario. Peccato solo che giri al largo dalla porta inglese.
    MAZZARRI 6: Poche le sue responsabilità, considerando i gol presi ingenuamente. L’approccio sembrava quello giusto.

  • Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    Chelsea – Napoli, Mazzarri ha sciolto il dubbio: Zuniga titolare

    L’attesa, finalmente, è finita. Adesso toccherà al campo dare la parola su uno degli ottavi di finale più attesi, complice anche il risultato dell’andata. Chelsea e Napoli questa sera si ritroveranno una di fronte all’altra, con gli azzurri che partono dal 3-1 di venti giorni fa. Un buon vantaggio, ma come ha insegnato il match tra Arsenal e Milan, guai ad abbassare la guardia. Lo sa bene Walter Mazzarri che ha predicato tranquillità ai suoi: e sarà questa la chiave dell’incontro. Non bisogna farsi prendere dell’entusiasmo ne farsi chiudere nella propria metà campo senza mai offendere l’avversario. Ad aiutare il Napoli i circa tremila tifosi che si accomoderanno sulle tribune di Stamford Bridge, mentre altri duemila potranno seguire l’atteso incontro solo dentro qualche pub, causa la mancanza di altri tagliandi.

    Si cercherà l’impresa dunque, si punterà a raggiungere quel traguardo che nemmeno il Napoli di Diego Armando Maradona riuscì ad agguantare. Ma stavolta al posto del Pibe de Oro ci saranno i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani, molto richiesti in Inghilterra ma che stasera avranno un obiettivo comune: far approdare gli azzurri al turno successivo. Ci saranno tutti e tre, così come il resto della rosa, considerando che Walter Mazzarri non avrà problemi di organico. Tutti abili e arruolabili insomma, compreso lo stesso tecnico toscano che potrà sedere sulla panchina dei partenopei dopo la sospensione della squalifica da parte del Tas. L’unico dubbio della vigilia, quello tra Dossena e Zuniga, è stato sciolto nella mattinata di oggi quando la squadra per via del traffico ha dovuto rinunciare alla seduta di rifinitura prevista in un centro sportivo facendo qualche esercizio in albergo. Giocherà il colombiano, che garantisce un maggior livello di copertura in fase difensiva.

    Juan Zuniga © Mike Hewitt/Getty Images

    Davanti a De Sanctis, nel 3-4-2-1 di Mazzarri, solito trio difensivo formato da Campagnaro, Cannavaro ed Aronica. A centrocampo Gargano e Inler agiranno davanti alla difesa, con Maggio e Zuniga che avranno il compito di giostrare lateralmente, dando una mano anche dietro in fase di possesso del Chelsea. Hamsik e Lavezzi invece avranno il compito di aiutare il giocatore più temuto dai britannici, il bomber uruguayano Cavani.

    Dall’altro lato Di Matteo non ha alternative: i suoi infatti dovranno fare la partita e cercare di sbloccare il punteggio prima possibile, poiché bisogna vincere almeno per 2 a 0. Dunque occhio all’attacco ma anche alla difesa: subire una sola rete potrebbe significare complicare maledettamente i piani. Il tecnico italiano si riaffida ai senatori Terry, Lampard e Drogba: partiranno tutti e tre dall’inizio, e dovranno essere loro a trascinare la squadra di Abramovich. Panchine in vista per Cahill e Torres, sin qui molto deludenti. Di Matteo, nel suo 4-2-3-1, schiererà, davanti a Cech, una difesa formata da Ivanovic e Cole laterali, David Luiz e Terry centrali. A fare da schermo al reparto arretrato ci penseranno Essien e Ramires, con Sturridge, Lampard e Mata dietro l’unica punta Drogba.

    Chelsea Napoli, ecco le probabili formazoni:
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, D.Luiz, Terry, Cole; Essien, Ramires; Sturridge, Lampard, Mata; Drogba. In panchina: Turnbull, Cahill, Bosingwa, Ferreira, Ramires, Kalou, Torres. Allenatore: Di Matteo
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. In panchina: Rosati, Fideleff, Fernandez, Dzemaili, Dossena, Pandev, Vargas. Allenatore: Mazzarri

  • Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Chelsea – Napoli, sale l’attesa. Mazzarri predica tranquillità

    Meno di 24 ore ormai all’attesissima sfida  Chelsea Napoli che varrà un posto nei quarti di finale di Champions League. Nella giornata di oggi la squadra è sbarcata a Londra, visitando nel tardo pomeriggio il terreno dello Stamford Bridge che domani ospiterà l’incontro. Napoli che, oltre al 3 a 1 dell’andata, potrà contare su un altro dato statistico importante: nelle sfide di Champions disputate quest’anno è sempre andata a segno, e un gol nella capitale inglese, complice il risultato dei primi 90’, potrebbe dare una grossa spinta agli azzurri in ottica passaggio del turno.

    A guidare i partenopei dalla panchina ci sarà Walter Mazzarri: nella giornata di oggi infatti il Tas ha sospeso la sua squalifica rimediata nel match contro il Villarea. “Ci speravo – confessa il trainer toscano nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match -. Con Grassani ci siamo sentiti spesso ed era importante che stessi vicino ai miei giocatori. Questo è importante in questa gara delicata per la nostra storia. Nel Chelsea qualcosa è cambiato con Di Matteo, ma il problema è che hanno vinto due gare e hanno ritrovato fiducia e questo mi preoccupa più che la tattica. Sarà una sfida affascinante. Bello giocare qui e fare un gol e anche di più. Ma soprattutto qualificarci. Guai a pensare al 3-1 dell’andata. Bisogna scendere in campo e fare la prestazione, senza pensare di avere vantaggi. Ma queste partite restano difficili – prosegue –. L’importante è giocare tranquilli, senza sentire troppo la pressione. Perché poi siamo capaci di tutto, anche di chiudere l’avversario. A livello generale anche il campione con una organizzazione tatticamente buona esalta le qualità tecniche. Questo permette con dei codici di comportamento di aiutarsi quando magari non attraversi un buon momento di forma come ci è capitato in questa stagione“.

    Walter Mazzarri © Christopher Lee/Getty Images

    La differenza di valori, prettamente economici, non spaventa Mazzarri, il quale considera la sua squadre come sorpresa della competizione. “Credo che le valutazioni si facciano a inizio stagione sulle rose e poi alla fine sui risultati – dice –. La cosa che oggi si può dire è che, a prescindere dei soldi, il Napoli sia la rivelazione a livello europeo. E se passiamo credo che sia la dimostrazione di come il calcio italiano stia crescendo nel confronto con quello inglese“.

    Molto concentrato l’uomo più temuto dagli inglesi: l’attaccante Edinson Cavani. “Sono comunque fortissimi e dobbiamo prendere esempio da Arsenal-Milan per capire che non ci si può distrarre un attimo. E’ una partita bella da vivere. Poi quando fischia l’arbitro entri dentro la competizione e pensi solo a far bene. Quello solo conta. Al di là dei numeri, di chi segna. Io spero di lasciare un segno a Napoli come hanno fatto Maradona e Careca. Loro sono stati grandissimi“.

    Poche ore dunque e le parole lasceranno spazio al campo da gioco. Migliaia i napoletani che si sono riversati nella capitale inglese, e non sono mancate nemmeno le contestazioni all’indirizzo della società, rea di aver fatto salire i giocatori sul pullman prima del tragitto dall’albergo allo stadio tramite un ingresso secondario, non dando cosi ai supporters la possibilità di far sentire ai propri beniamini tutto il loro calore. Un passaggio del turno domani sera potrebbe cancellare anche tutto ciò.