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  • Napoli: Mazzarri e De Laurentiis contrasti sul mercato

    Napoli: Mazzarri e De Laurentiis contrasti sul mercato

    Mazzarri – De Laurentiis l’idillio è già finito? Sembrerebbe proprio di si visto che il tecnico azzurro sicuramente non starà impazzendo di gioia nel veder rigettate da De Laurentiis tutte le sue intuizioni di mercato. Il primo nome della lista della spesa firmata Walter Mazzarri era Branislav Ivanovic, difensore del Chelsea e della nazionale serba, proprio lui che pochi mesi fa a Stamford Bridge castigò il Napoli nei tempi supplementari del ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Il presidente del Napoli ha risposto picche alla prima richiesta generata dalla volontà (di Mazzarri) di competere ad altissimi livelli partendo dal rafforzamento del reparto difensivo, troppe volte caduto nel mirino della critica nella scorsa stagione. L’ingaggio del difensore blues è superiore al tetto ingaggi napoletano e il presidente partenopeo non ha mai mancato occasione per dire di voler continuare a crescere guardando sempre con molta attenzione la voce bilancio in chiave Fair Play finanziario.

    Aurelio De Laurentiis © Andreas Rentz/Getty Images

    Ecco allora che difensori del calibro di Ivanovic difficilmente arriveranno all’ombra del Vesuvio. E i tifosi napoletani si chiederanno: ma chi arriverà allora? Semplice. Giocatori giovani di prospettiva con ingaggi non esorbitanti in linea con i parametri societari impostati per garantire alla società azzurra un futuro sempre più roseo sia a livello di risultati che economico. Un nome già accostato al Napoli tempo addietro e che rispecchia al meglio il discorso fatto prima è quello di Medhi Benatia, 25enne centrale difensivo di proprietà dell’Udinese; il difensore marocchino ha un ingaggio che rientra nei piani napoletani e accetterebbe di buon grado l’approdo in azzurro. Resta da trattare con l’Udinese sull’acquisizione del cartellino, il cui prezzo si aggira intorno ai 15 milioni di euro. Potrebbe essere proprio Benatia l’acquisto top del reparto difensivo azzurro visto che il secondo nome (e che nome) della lista di Mazzarri è stato Mats Hummels, centrale difensivo del Borussia delle meraviglie. L’allenatore del Napoli ha dimostrato, dimostra e dimostrerà di capirne tanto di calcio ma spesso dimentica (o fa finta di dimenticare) le parole del suo presidente volte a puntare sui giovani da far diventare campioni (per vincere in un prossimo futuro) e non puntare su campioni già affermati (per vincere subito). Un difensore giovanissimo e di prospettiva la società azzurra l’ha individuato in Marco Capuano, classe 1991 del Pescara neo promosso, autore di una stagione superlativa sui campi della serie B. L’incontro con il Pescara avverrà a breve e il prestito di Insigne per un altro anno potrebbe agevolare la buona riuscita della trattativa.

    Passiamo a metà campo dove l’ex allenatore di Reggina e Sampdoria avrebbe desiderato veder giocare Lassana Diarra (vicino all’approdo al Fulham). Niente da fare anche per il francese e allora il Napoli sta virando su piste più abbordabili come quelle che portano a Gaby Mudingayi (Bologna) e Anatolij Tymoschuk (Bayern Monaco), esperto centrocampista ucraino impegnato tra l’altro ad Euro 2012. Proprio dalla vetrina degli europei il Napoli ha preso spunto e starebbe sondando il terreno per Simon Poulsen, classe 84 militante nell’Az Alkmaar. L’esterno sinistro della nazionale danese è stato uno dei migliori in campo nella gara d’esordio vinta 1-0 contro l’Olanda e la società azzurra potrebbe farci più di un pensierino. Infine si avvicina l’addio di Lavezzi che nei prossimi giorni firmerà il suo ricco contratto parigino mentre sempre dalla Francia arriverà (via Lione) molto probabilmente il primo colpo del Napoli: Aly Cissokho. I tifosi azzurri fremono, Mazzarri pure.

  • Napoli, Mazzarri rinnovo pronto. Pandev riscattato

    Napoli, Mazzarri rinnovo pronto. Pandev riscattato

    Era atteso da giorni l’incontro tra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e il suo allenatore Walter Mazzarri. L’incontro finalmente è arrivato ed ha avuto esito molto positivo tanto che sono state gettate le basi per il rinnovo del contratto del tecnico livornese. Nella serata di ieri il patron partenopeo ha colloquiato con l’allenatore che ha riportato in alto Napoli.

    Le due parti hanno discusso riguardo il futuro del club, in particolare Mazzarri ha richiesto 4 rinforzi di alto livello (Chivu, Ivanovic, Flamini e Kolarov) più la conferma di Goran Pandev per poter puntare da subito per lo scudetto. De Laurentiis ha preso atto delle richieste di Mazzarri ma non è disposto ad accontentarle. Perchè? I 4 rinforzi sopra citati sono tutti giocatori di alto livello che percepiscono ingaggi fuori budget per il Napoli ed è per questo che il Napoli virerà su buoni giocatori, possibilmente giovani di prospettiva ma non con ingaggi altissimi. L’ex tecnico di Reggina e Samp sembra aver capito la linea progettuale del club ed è pronto addirittura a prolungare di un anno il suo contratto che scade nel giugno 2013.

    Walter Mazzarri © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    PRIMO REGALO: RISCATTATO PANDEV – Appena qualche ora dopo l’incontro con Mazzarri, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto subito accontentare la prima richiesta del suo tecnico: la conferma di Goran Pandev. Il patron del Napoli avrebbe chiamato il presidente dell’Inter Massimo Moratti per parlare del futuro dell’attaccante macedone. La telefonata è andata a buon fine poichè i due presidenti hanno trovato l’accordo per il passaggio del macedone al Napoli sulla base di 8 milioni di euro. Accordo questo assolutamente scollegato dall’altra trattativa calda sull’asse Milano-Napoli (Lavezzi-Inter). Il Pocho al momento sembra diretto verso Parigi ma non è da escludere un possibile rilancio nerazzurro. Ritornando a Goran Pandev, il Napoli è pronto ad offrire al giocatore un contratto di 4-5 anni in modo tale da poter spalmare l’ingaggio dell’ex Inter che attualmente si attesta sui 3,5 milioni annui. Sarà contento Pandev che a Napoli ha ritrovato la verve degli anni migliori vincendo anche la quarta Coppa Italia della sua carriera, sarà contento Mazzarri che avrà a disposizione uno dei suoi pupilli.

    PRESSING CUADRADO – Non solo Pandev, il Napoli è attivissimo in chiave mercato e sempre nell’ambito del discorso di giovani di prospettiva ecco che spunta il nome di Juan Cuadrado, 24enne calciatore colombiano che abbiamo ammirato quest’anno con la maglia del Lecce ( 33 presenze 3 reti), che è tornato alla base (Udinese) dopo la sua esperienza leccese culminata con la retrocessione del club salentino. Tuttavia Cuadrado, resosi autore di tantissime prestazioni di alto livello e alcuni gol davvero spettacolari, potrebbe davvero essere solo di passaggio ad Udine visto che il Napoli avrebbe effettuato un sondaggio per il colombiano. La richiesta del club friulano è di 15 milioni di euro, il Napoli è disposto ad offrirne al momento 10. Pronta a partire la trattativa che ricorda quella estenuante che portò dodici mesi orsono Gokhan Inler all’ombra del Vesuvio. L’Udinese come al solito dimostra di essere una bottega cara e quest’estate il presidente Pozzo gongolerà ancora.

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.

  • Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    Lorenzo Insigne eletto miglior giovane serie B 2012

    E’ il napoletano Lorenzo Insigne il miglior giovane del campionato di Serie B secondo il sondaggio effettuato dal sito di Sky Sport: il giocatore del Pescara, neopromosso di Zeman, in prestito dal Napoli, ha ottenuto, infatti, il 52,93% delle preferenze, che gli hanno permesso di battere la concorrenza di un’altra promessa del nostro calcio, ossia Alessandro Florenzi  del Crotone, ma in prestito dalla Roma. Un testa a testa in finale tra i due gioiellini, entrambi classe 1991, ventunenni di belle speranze e dal grande potenziale, che si affacciano al grande calcio con la volontà di far bene, continuando sulla positiva strada intrapresa finora.

    In tal senso, si è espresso anche Angelo Peruzzi, vice di Ciro Ferrara tecnico dell’Under 21 Azzurra, che ha sottolineato il grande talento del giovane Lorenzo Insigne, proprio nel giorno della sua consacrazione come miglior giovane del campionato cadetto, oltre che vincitore del titolo di migliore attaccante esterno della serie Bwin 2012, realizzando diciotto gol in maglia biancoazzurra.

    Lorenzo Insigne | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La premiazione del giovane Lorenzo Insigne verrà trasmessa in diretta da Sky Sport nel pre-partita di Pescara-Nocerina, in programma sabato 26 Maggio alle ore 20.45 e che si preannuncia come una passerella festosa per gli abruzzesi, che celebreranno nello stadio casalingo la promozione in serie A ottenuta con una giornata di anticipo al Marassi contro la Sampdoria.

    Dopo la festa e la premiazione, però, per il giovane Lorenzo sarà tempo di pensare al proprio futuro che, al momento, è ancora incerto: le richieste di certo non mancano, soprattutto da parte di club che vorrebbero ottenerlo in prestito, ma ci sarebbe anche la possibilità di un suo ritorno al Napoli, in particolare dopo le parole di grande stima nei suoi confronti espresse dal presidente De Laurentiis, sempre che il tecnico Walter Mazzarri gli offra le opportune garanzie, “senza aver la pretesa di partire titolare” ma, perlomeno, la possibilità di essere considerato alla pari con gli altri attaccanti: in caso contrario, il giovane Lorenzo è pronto a restare ancora un anno a Pescara.

     

    I gol di Lorenzo Insigne nel campionato Serie B 2012
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  • Napoli, una festa attesa 22 anni

    Napoli, una festa attesa 22 anni

    Napoli fa festa. La vittoria in Coppa Italia contro la Juventus consegna agli azzurri il primo trofeo dopo un digiuno lungo 22 anni. Un’intera città si è riscoperta grande. Scene di pura gioia hanno invaso ogni vicolo del capoluogo campano. Da Roma a Napoli, il passo è stato breve. Quando ancora all’Olimpico i ragazzi di Mazzarri erano circondati dalla folla oceanica partenopea, a 200 km di distanza le urla dei tifosi facevano sobbalzare anche chi era all’oscuro di tutto ciò che stava succedendo. E’ passato quasi un quarto di secolo dall’ultimo trionfo in campionato del dream team guidato da Maradona, ma il film andato in scena questa notte non è stato diverso rispetto a quello girato nel ’90. Passato, presente e futuro, quale sarà il destino di questo Napoli?

    EMOZIONI AZZURRE – Tra creste rasate e lacrime argentine, trova spazio l’orgoglio del tecnico livornese. Un successo speciale, contro la nemica numero uno. Vittoria che arriva al termine di una stagione ricca di emozioni, forse superiori rispetto allo scorso anno, quando la qualificazione alla Champions League sembrava essere il punto più alto raggiunto da questa squadra. Nonostante sia arrivato solo il quinto posto in Serie A, il Napoli è riuscito a regalare notti indimenticabili ai suoi sostenitori. Il trionfo in Coppa Campioni contro il Manchester City, la serata di Villareal, l’incredibile successo con i Blues campioni d’Europa, e ora la conquista della Coppa Italia.

    ORGOGLIO – Per il tifoso napoletano battere la Juventus è sempre motivo di orgoglio. Negli ultimi anni in campionato Torino è stata spesso terra di conquista per la banda Mazzarri. Quest’anno l’affronto nel match di ritorno, quando allo Stadium i bianconeri intonarono O’ surdato nnamorato all’indirizzo degli ospiti in tono di scherno. Ieri la rivincita, la più bella, con cui la Vecchia Signora perde l’imbattibilità dopo una serie impressionante fatta registrare in questa stagione. Ad agosto Juventus e Napoli torneranno a sfidarsi, stavolta per la Supercoppa Italiana. Sarà ancora festa azzurra?

    NAPOLI, UNA FESTA ATTESA 22 ANNI
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    LE IMMAGINI DELLA FESTA DEL NAPOLI


  • Napoli, Insigne è il sostituto di Lavezzi

    Napoli, Insigne è il sostituto di Lavezzi

    Nemmeno il tempo di gioire per una Coppa Italia vinta contro una Juve imbattuta, che il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, inizia a pianificare il prossimo mercato estivo alle porte. La domanda tormentone del momento arriva puntuale da tutti i tifosi napoletani innamorati e un po’traditi dal Pocho, e dai giornalisti di Sky Sport 24 che chiedono al numero uno del Napoli, quale sarà il futuro del numero 22, Ezequiel Lavezzi?

    “Lavezzi? Il Pocho ha ventisette anni, facciamolo decidere del suo destino, c’è una clausola rescissoria, se qualcuno si presenta e la paga andrà via”.

    Parole che confermano ulteriormente un addio ormai annunciato da tempo. Le stesse lacrime del giocatore a fine partita sono il segnale chiaro e inequivocabile di come il suo ciclo con la maglia del Napoli sia ormai giunto a scadenza. Nessuno è incedibile, questo è il De Laurentiis pensiero, soprattutto ragionando in termini di Fair Play Finanziario e con 31 milioni di euro che permetterebbero importanti investimenti sul mercato in entrata.

    Proprio parlando di un possibile sostituto in grado di colmare il vuoto lasciato dall’addio dell’argentino, il presidente continua l’intervista scoprendo senza timori le carte da giocare sul mercato, con un chiaro riferimento al gioiello del Pescara di Zeman, Lorenzo Insigne:

    “A me piace Insigne perché e un uomo squadra, lui e suo fratello stanno facendo benissimo, avete visto? E allora che facciamo? Li riportiamo a Napoli per non farli mai giocare perché gioca sempre il Pocho Lavezzi? I giovani devono giocare…”

    Lorenzo Insigne © Giuseppe Bellini Getty Images Sport

    Inizia dunque a prendere la giusta fisionomia il nuovo Napoli, che avendo scelto in un primo tempo Palacio come vice Lavezzi, vista la netta accelerazione nella trattativa da parte dell’Inter, vira con decisione sul giovane fantasista del Pescara. Lo stesso De Laurentiis avrebbe contatto telefonicamente Zeman per avere conferme sulla tenuta tecnica e psicologica del giocatore qualora fosse chiamato a giocare in una big come il Napoli, ottenendo conferme e risposte favorevoli.

    Ovviamente c’è prima da chiarire se Mazzarri continuerà a sedere sulla panchina del Napoli nella prossima stagione. DeLa sembra essere tranquillo, confidando negli anni di contratto rimanenti che legano il tecnico alla panchina partenopea, ma nel calcio si sa, basta un mal di pancia a far cambiare le carte in tavolo con poco tempo.

  • Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Nel calcio c’è veramente poco di scontato. Lo ha scoperto il Milan perdendo da assoluta favorita lo scudetto, lo ha scoperto il Bayern Monaco vedendosi sfilare la Champions League da un mai domo Chelsea tra le mura amiche e lo ha scoperto questa sera la Juventus che da fresca Campione d’Italia e imbattuta trova la sconfitta contro un gagliardo Napoli rovinando in parte la festa di addio Alessandro Del Piero.

    Questa sera a scrivere una pagina importante nella storia è il Napoli che esattamente 22 anni dopo riporta la Coppa Italia nella città campana, battendo esattamente la stessa finalista di allora. Si tratta del primo trofeo per l’era De Laurentiis e della prima sconfitta per Antonio Conte che, a fine gara, non nasconderà di essere arrabbiato per la sconfitta.
    Lo stadio scelto per la finalissima è l’Olimpico di Roma che ha radunato oltre 64 mila tifosi equamente suddivisi per squadra. In tribuna d’onore anche il presidente del Senato Schifani sul prato, prima del fischio d’inizio, Arisa ad intonare a cappella l’inno di Mameli, Inno che verrà accompagnato dai fischi degli spalti, fischi duri e ignobili all’indomani di due tragedie come quelle che hanno colpito il nostro Paese nell’arco di tempo di meno di 24h l’una dall’altra.

    Parte subito forte il Napoli di Mazzarri che nei primi 10′ di gara aggredisce gli uomini di Conte. Ci prova per primo Zuniga a sorprendere Storari che, con un gran rifesso, mette fuori l’insidioso colpo di testa del difensore azzurro. Qualche minuto dopo è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con Lavezzi il cui tiro in diagonale esce di poco a lato. I partenopei pressano i campioni d’Italia che, forse presi dai troppi festeggiamenti settimanali, non hanno dimostrato la stessa cattiveria e grinta delle ultime giornate di campionato. All’11’ minuto Cavani viene fermato per un fuorigioco le cui immagini alla moviola non ne chiariranno il dubbio.

    La prima reazione bianconera all’ottima organizzazione del Napoli si avrà il 18′ quando Marchisio sfiora la rete con un destro violento che De Sanctis manderà in calcio d’angolo. E’ l’ora per la Juve di giocare da Juve e guidati dai tocchi di un Del Piero meno incisivo rispetto alle ultime uscite e di un Pirlo che prova a mettere ordine a centrocampo, inizia l’assalto bianconero. Marchisio ancora prova a sfondare la difesa azzurra ma questa volta viene fermato in maniera poco lecita e goffa da Aronica. Per Brighi è tutto regolare ma l’arbitro, alla sua ultima direzione di gara, valuta erroneamente l’intervento e la Juve ha tutto da reclamare. Finisce sullo 0-0 il primo tempo e tutto sommato il risultato, nonostante il rigore netto negato, sembra il risultato più giusto.

    Il Napoli vince la Coppa Italia © Claudio Villa/Getty Images

    Al rientro dagli spogliatoi è ancora il Napoli più in partita rispetto gli avversari. La partita si fa più nervosa e Brighi, dal suo canto, non ne azzecca una di decisione scontentando entrambe le compagini. Su un’innocua rimessa laterale Bonucci si addormenta, Lavezzi punta la porta e Storari prova a fermarlo ma lo tocca in area. Per l’arbitro questa volta non ci sono dubbi, si tratta di rigore che el Matador Cavani non fallisce. E’ il tripudio per i 30 mila napoletani sugli spalti.
    Lo svantaggio porta Conte alla scelta di due cambi, fuori Del Piero, che così dice definitivamente addio alla Juventus, dentro Vucinic e fuori Lichtsteiner per Pepe. E’ proprio quest’ultimo a rendersi pericoloso al 32′ penetrando nell’area avversaria e concludendo con un sinistro e solo un miracolo di De Sanctis nega la gioia del gol. La Juventus si riversa tutta nella metà campo del Napoli che a questo punto altro non fa che cercare di arginare la rabbia degli avversari. Ci prova ancora la Juve questa volta con Bonucci che si traveste da attaccante ma il suo tiro finisce di poco a lato. Al 38’ però i Campioni d’Italia vedono definitivamente svanire il sogno di fare il double, il Napoli infatti trova l’occasione per il raddoppio. Pandev entrato al posto di Lavezzi si invola in contropiede e con un passaggio filtrante invita Hamsik a chiudere definitivamente il match. E’ 2-0 per il Napoli e la città vesuviana ormai è in festa. Il finale è segnato dall’espulsione di Quagliarella, da poco subentrato a Borriello, che, stuzzicato dalla solita irriverenza di Aronica, rifila una gomitata all’avversario. Lo Juventino accetta il cartellino senza protestare e, ancora una volta Aronica, tra i più fallosi del match, se la cava senza alcun cartellino.

    VIDEO JUVENTUS – NAPOLI 0-2

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  • Juve – Napoli finale di Coppa Italia. L’ultima di Del Piero in bianconero

    Juve – Napoli finale di Coppa Italia. L’ultima di Del Piero in bianconero

    Manca ormai poco all’ultimo appuntamento della stagione calcistica, la finale di Coppa Italia che vedrà difronte la Juventus fresca campione d’Italia e il Napoli classificata quinta in campionato. La gara è importante per le entrambe le due squadre che puntano a portare a casa il trofeo: il Napoli perché vinse l’ultima coppa (la supercoppa Italiana ai danni proprio dei bianconeri) 22 anni fa,  la Juventus invece vuole continuare a vincere e accoppiare la Coppa Italia (sarebbe il decimo trofeo e la prima squadra Italiana a riuscire nell’impresa) allo Scudetto, finendo la stagione da squadra imbattuta.

    Nel corso della competizione è stato più tortuoso il cammino per i Campioni d’Italia che ha incontrato ed eliminato Bologna, Roma e Milan, rispetto a quello dei Napoletani più agevole avendo incontrato Cesena, Inter e Siena.
    Nonostante le accuse lanciate  al mister Antonio Conte dal “pentito” Carobbio in merito allo scandalo del calcio scommesse, la società bianconera non vuole perdere la concentrazione evitando di tornare sull’argomento. Ciò che conta è chiudere in positivo la stagione 2011/2012, stagione che ha visto il ritorno alla vittoria della società “fraudata” da Calciopoli.

    Antonio Conte deve rinunciare a Chiellini infortunatosi nell’ultima di campionato contro l’Atalanta, al suo posto giocherà Caceres nel 3-5-2 mentre sulla corsia di sinistra Estigarribia dovrebbe sostituire l’altro infortunato, De Ceglie.  Il portiere sarà Storari che ha giocato tutta la competizione da titolare, mentre ad affiancare Vucinic sarà Alex Del Piero che giocherà la sua ultima gara in bianconero. E a proposito del Capitano dei bianconeri, la società ha deciso di omaggiare la sua bandiera con la maglia che la squadra indosserà stasera all’Olimpico, una maglia che avrà impresso uno scudetto speciale. Così la società ha spiegato in una nota ufficiale:

    Alessandro Del Piero © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    12 settembre 1993, 20 maggio 2012 due date, un unico amore. Quello che ha legato e legherà sempre Alessandro Del Piero e la Juventus. Le date sono quelle della prima partita del capitano in bianconero, quasi 19 anni fa, contro il Foggia e quella dell’ultima, domenica sera, contro il Napoli. Saranno impresse sulla patch che verrà cucita sulle maglie indossate dai giocatori durante la finale di Coppa Italia, insieme a una scritta, One Love. E’ così che la società e i compagni lo onoreranno: con un gesto semplice, ma che riassume nel modo migliore quanto Alex e la Juventus rappresentino uno per l’altra: 19 anni di un unico amore, scolpiti su un’unica maglia e nel cuore“.

    Il tecnico Mazzarri, che deve fare a meno soltanto dello squalificato Gargano, ha un solo dubbio da sciogliere ovvero quello che riguarda il reparto offensivo tra Lavezzi e Pandev, con l’argentino in vantaggio per far coppia con Cavani, mentre sulla fascia sinistra Dossena sembra essere preferito al colombiano Zuniga. Per il resto, solito assetto a cinque a centrocampo, con Dzemaili-Inler-Hamsik in mezzo e il recuperato Cannavaro al centro della retroguardia.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS – NAPOLI

    JUVENTUS (3-5-2): Storari; Bonucci, Barzagli, Caceres; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia; Vucinic, Del Piero.
    Panchina: Buffon, Marrone, Giaccherini, Pepe, Quagliarella, Borriello, Matri.
    Allenatore: Conte.

    NAPOLI (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Dzemaili, Inler, Hamsik, Dossena; Cavani, Lavezzi.
    Panchina: Rosati, Britos, Fernandez, Zuniga, Ammendola, Vargas, Pandev.
    Allenatore: Mazzarri.

  • Guidolin medita addio Udinese

    Guidolin medita addio Udinese

    L’urlo liberatorio al fischio finale per aver portato l’Udinese per il secondo anno consecutivo ai preliminari di Champions League, poi la conferenza stampa post partita dell’ultima di campionato che nessuno si aspettava e che è stata una doccia gelata per i tifosi friulani spiazzando anche i dirigenti, patron Pozzo in primis: Francesco Guidolin medita seriamente di lasciare l’Udinese, troppa la stanchezza e lo stress accumulato in questi anni per ricominciare subito un’altra stagione dai ritmi elevati e che si prospetta impegnativa e intensa con il preliminare di Champions di metà agosto.

    E’ stata un’annata bellissima ma lunghissima, non so se, per la mia salute, mi posso permettere un’altra stagione da 50 partite. Sento il bisogno di staccare e fermarmi. Adesso ho bisogno di rilassarmi, di godermi questa grandissima soddisfazione e poi con la mia splendida società e i miei splendidi dirigenti faremo il punto della situazione“.

    Francesco Guidolin © Maurizio Lagana/Getty Images

    Poche parole ma che racchiudono tutte le perplessità legate al futuro prossimo del tecnico artefice del miracolo Udinese che ha ancora un contratto fino al 2015. Quali sono allora gli scenari possibili? Il tecnico di Castelfranco Veneto potrebbe decidere di  lasciare sì la panchina ma non il club friulano accettando di ricoprire un incarico dirigenziale sicuramente meno stressante rispetto al ruolo di allenatore ma anche di venire meno all’accordo rescindendo il proprio contratto con il club friulano prendendosi un anno sabbatico per ricaricare le batterie e rituffarsi con più energie alla guida di una squadra dai programmi ambiziosi.

    Ma non è del tutto da escludere un suo passaggio in un altro club importante come l’Inter, che al momento però pare orientata a confermare Andrea Stramaccioni, e come il Napoli dove sarebbe il successore ideale di Walter Mazzarri che potrebbe lasciare la panchina azzurra al termine di questa stagione comunque eccezionale come l’ha definita lui stesso con la possibilità di conquistare il primo trofeo della sua carrierra e far tornare a vincere il Napoli se domenica prossima dovessero battere la Juventus nella finale di Coppa Italia.

  • Napoli – Siena 2-1. Dossena è scatenato, fischi per Lavezzi

    Napoli – Siena 2-1. Dossena è scatenato, fischi per Lavezzi

    Tutto come previsto. Il Napoli batte il Siena ma il successo non è sufficiente per accedere alla prossima edizione della Champions League. La doppietta di Dossena, intervallata dal gol di destra, è resa vana infatti dal contemporaneo successo dell’Udinese a Catania che relega gli azzurri al quinto posto, dietro anche alla Lazio vittoriosa contro l’Inter. Quinta piazza che significa Europa League da fine agosto, a meno che non arrivi una vittoria contro la Juventus domenica prossima in Coppa Italia. Beccato per tutta la durata della gara Ezequiel Lavezzi, prossimo all’addio e autore di una prova incolore.

    Mazzarri, privo di Aronica, Dzemaili e Cavani, schiera dall’inizio Campagnaro in difesa mentre in mezzo al campo recupera Gargano il quale prende il posto di Zuniga. Dall’altra parte Sannino cambia qualcosa ma si affida, in avanti al trio formato da Brienza, D’Agostino e Destro. Match che comincia nel migliore dei modi per il Napoli: è il 4’ infatti quando Hamsik salta Vitiello e mette in mezzo per Dossena il quale non ha problemi ad infilare Farelli sul primo palo. Ma il Siena non vuole essere la classica vittima sacrificale e 2’ dopo Destro sfrutta al meglio una pessima uscita di De Sanctis per insaccare la palla che vale il gol numero dodici in stagione.

    Esultanza Dossena © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lavezzi è completamente spento e non basta la buona vena di Hamsik e Dossena ai partenopei per ritrovare il vantaggio. Anzi, è il Siena alla mezz’ora a mancare il vantaggio con un tiro di Vergassola sul quale stavolta De Sanctis si fa trovare preparato. Ma il Napoli ha mille risorse e al 34’ Campagnaro sfugge via a Terzi mettendo al centro, Farelli respinge corto e per Dossena è un gioco da ragazzi siglare il nuovo vantaggio azzurro.

    Nella ripresa il Napoli amministra e intanto in tribuna, tra i fischi generali, c’è chi intona cori pro Lavezzi. In campo invece Inler e Hamsik provano a gonfiare ancora la rete toscana, ma Farelli si oppone come può. Il neo convocato in nazionale Destro invece è indemoniato, e al 12’ ci vuole un superbo De Sanctis per negargli la gioia del gol. Per il Siena si chiude qui un’annata ricca di soddisfazioni. Per il Napoli ora c’è la finale di Coppa Italia che si disputerà domenica a Roma contro la Juventus.

    Le pagelle di Napoli Siena:
    De Sanctis 5,5: Sul gol di Destro la fa veramente grossa, ma l’esperienza che ha non lo fa abbattere e nella ripresa riesce a compiere un paio di interventi importanti.
    Dossena 7,5: E’ un peperino sulla fascia e i due gol evidenziano ancora di più una prova molto positiva.
    Hamsik 7: Finalmente gioca una gara degna delle sue potenzialità. Non trova il gol, ma non sempre serve come stasera.
    Lavezzi 5: Risente molto dei fischi del pubblico e in campo scompare.
    Terzi 5: Si fa scavalcare facilmente da Campagnaro sul gol del raddoppio.
    Vergassola 6,5: Tra i più positivi dei suoi: e pensare che il suo impiego era in dubbio.
    Destro 7: Un gol al San Paolo a coronamento di un’ottima stagione che l’ha portato, poche ore prima della partita, in Nazionale.

    Il tabellino di Napoli Siena:
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6,5 (45′ st Grava sv), Cannavaro sv (17′ pt Fernandez 6), Britos 6; Maggio 6, Inler 6,5, Gargano 6, Dossena 7,5; Hamsik 7, Pandev 6,5 (23′ st Zuniga 6); Lavezzi 5. In panchina: Rosati, Fideleff, Dezi, Vargas. Allenatore: Mazzarri
    SIENA (3-4-2-1): Farelli 6; Vitiello 5,5, Contini 6, Terzi 5; Giorgi 5,5 (12′ st Sestu 6), Bolzoni 6 (9′ st Parravicini 6), Vergassola 6,5, Rossi 5,5; D’Agostino 5,5, Brienza 6; Destro 7 (38′ st Larrondo sv). In panchina: Brkic, Belmonte, Gazzi, Grossi. Allenatore: Sannino

    La video sintesi di Napoli Siena:
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