Tag: walter mazzarri

  • Occhiolino a Rizzoli, Buffon sotto accusa dedica Supercoppa a Del Piero

    Occhiolino a Rizzoli, Buffon sotto accusa dedica Supercoppa a Del Piero

    In piena bufera scommessopoli che ancora una volta non ha dato una bella immagine del calcio italiano, le polemiche sorte dopo la vittoria di ieri della Supercoppa italiana della Juventus ai danni del Napoli, non aiuta a distendere questo clima già di per se molto teso.
    Il Napoli recrimina le decisioni della terna arbitrale che ieri ufficialmente per la prima volta era composta da 6 elementi data la presenza dei 2 uomini di porta.

    Il rigore concesso da Mazzoleni per il fallo di Fernandez su Vucinc ha aperto la strada all’ira azzurra e infatti, i partenopei raggiunti sul risultato di 2-2 non hanno saputo tenere a freno la rabbia anche in campo. Ma ciò che più recriminano gli azzurri è l’espulsione di Pandev reo, secondo l’assistente Stefani, di avergli rivolto una frase ingiuriosa. L’attaccante macedone giura di non aver “proferito alcuna parola” limitandosi a ripetere, una volta imboccata la strada degli spogliatoi, “Ho solo ripetuto che quello non era fuorigioco“, salvo poi lasciarsi sfuggire la frase “Se poi Stefani capisce anche il macedone è davvero bravo…“, considerazione quest’ultima che non serve a dimostrare la sua innocenza, anzi.

    Infine non è andata giù l’espulsione per somma di ammonizione a Zuniga soprattutto perchè Mazzarri e soci non hanno gradito il primo dei due gialli rimediati dal difensore. Come conseguenza di tutto ciò Mazzarri anch’egli perde le staffe  rimediando il terzo cartellino rosso di Mazzoleni.

    Gigi Buffon | © Marco Luzzani/Getty Images

    Tutto qui? No macchè… Il Napoli avanza anche il sospetto che la vittoria della Juve fosse già stata decisa a tavolino, sospetto che verrebbe confermato dall’occhiolino di Buffon rivolto a Rizzoli, giudice di porta, subito dopo il 4-2: dirigenti, tecnici e giocatori sono convinti che l’assegnazione della Supercoppa fosse già stata decisa. Il tutto avrebbe mandato su tutte le furie il Presidente De Laurentiis (si racconta di una discussione con occhiataccia finale del Presidente verso Mazzarri) il quale, come conseguenza avrebbe imposto la decisione di disertare la cerimonia ufficiale di premiazione rischiando anche il deferimento. Ciò che più conta è che si è ignorata la pessima figura rimediata all’estero e la mancanza di rispetto verso gli avversari trionfatori che, ci tengono a precisare nel post gara Marotta, Marchisio e Buffon: “Noi a Roma siamo rimasti in campo e li abbiamo anche applauditi” – con una chiara illusione all’episodio della finale di Coppa Italia con il rigore negato su Marchisio che evidentemente De Laurentiis & co. avranno rimosso.

    Intanto la Juventus si gode la conquista del primo trofeo ufficiale della stagione 2012/2013, un trofeo che voleva a tutti i costi come riscatto di quella Coppa Italia sfuggita al 23 Maggio e come trofeo da dedicare all’allenatore Conte, costretto a guardare la partita dalla tribuna per effetto della squalifica per lo scandalo calcioscommesse. Conte non è stato l’unico destinario della dedica per la vittoria, il capitano Gianluigi Buffon ha infatti subito rivolto la sua dedica su Facebook anche all’ex Capitano bianconero Alessandro Del Piero:

    Felicissimo per questa vittoria…. in ballo, aldilà del trofeo c’erano altri spunti e rivalità-duelli di grande interesse….. complimenti ai giocatori del Napoli che hanno combattuto e lottato strenuamente fino all’ultimo istante….. complimenti anche a noi, che con caparbietà e un bel gioco abbiamo vinto questa partita…. Avrei diverse dediche per questo trofeo ma rischio di impelagarmi e scordarmi qualcuno, se così fosse chiedo venia sin da ora :-)….. la prima dedica va al nostro allenatore che ci trasmette quotidianamente una rabbia agonistica,una voglia di primeggiare,che non ha eguali….e tutto ciò,nonostante i suoi grattacapi…. la seconda ai nostri tifosi italo-cinesi :-),che ci hanno seguito sino a qui e sostenuto con grande calore….grazie mille…. il terzo pensiero va a Simone e Leo che sono usciti da un incubo lunghissimo e in tutto questo tempo non si sono risparmiati un istante per la causa juventina….. il quarto a Giorgione Chiellini,che avrebbe meritato di essere in mezzo a noi a festeggiare,solo che per un infortunio dovuto alla sua consueta generosità,l’ha tenuto fuori….. il quinto a Marco Storari che a differenza mia, ha avuto la sfortuna di giocare la finale di coppa Italia, anziché questa, altrimenti avrebbe vinto da protagonista questo trofeo….ma lui protagonista lo è sempre, perché insieme agli altri compagni che non hanno avuto la fortuna di giocare,sono in ogni momento prodighi di consigli….e questo affiatamento non può che farci bene…..ultima dedica,ma non per minor importanza (anzi)….sicuramente al nostro capitano Ale Del Piero,che meritava di chiudere la sua storia bianconera alzando un trofeo…..ma la vita è lunga…. e spesso si diverte a dare delle rivincite….. un abbraccio a tutti…. sono proprio felice :-)

  • Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    Mazzarri fa arrabbiare la Juve, Concina e Nitti spie all’allenamento

    La Juventus ha lasciato l’Italia domenica scorsa alla volta di Pechino dove Sabato 11 Agosto proverà a conquistare il primo trofeo stagionale, la SuperCoppa italiana, ai danni del Napoli di Aurelio De Laurentiis.
    I bianconeri vogliono a tutti i costi conquistare il trofeo come buona base di partenza per la stagione futura, come riscatto per la finale di Coppa Italia persa contro gli azzurri di Mazzarri, come riconoscenza per l’ondata di affetto riservata dai tifosi bianconeri cinesi all’arrivo dei Campioni d’Italia e, perchè no, come rimedio per allontanare la pressione a cui alcuni dei tesserati bianconeri sono sottoposti perchè coinvolti nel vortice dello scandalo del calcioscommesse.

    La Juve sembra dunque molto determinata a raggiungere il suo obiettivo ma evidentemente non ha fatto i conti con l’avversario, altrettanto voglioso di conquistare il trofeo da rimanere coinvolto in una buffa e spiacevole faccenda di spionaggio ai danni dei rivali. Sembra infatti che Mister Mazzarri abbia mandato il tattico Enzo Concina e l’osservatore Claudio Nitti, due suoi stretti collaboratori, ad osservare gli allenamenti della Juventus, rigorosamente vietati agli estranei.

    Walter Mazzarri | © Paolo Bruno / Getty Images

    I due “spy-boys” quindi hanno pensato bene di aggirare l’ostacolo mettendo in atto le loro caratteristiche da italiani furbacchioni, approfittando del fatto che l’Olympic Sport Center Stadium presenta sotto le tribune alcuni locali adibiti a palestra con vista sul campo; qui proprio ieri erano in programma le lezioni di judo dei bambini cinesi e così Nitti e Concina hanno pensato bene di intrufolarsi insieme ai genitori dei piccoli atleti orientali accedendo ai locali da dove si intravedevano gli allenamenti della Juve. Traditi dai flash delle lorto macchine fotografiche, i due sono stati scoperti dalla security dei bianconeri e, una volta avvisato Paratici, avrebbero invano tentato una goffa fuga dal locale. Contrariato per il gesto irrispettoso e poco sportivo Paratici avrebbe subito contattato telefonicamente Riccardo Bigon lamentandosi per l’accaduto. E’ iniziata la guerra fredda pre-partita tra Juventus e napoli.

  • Napoli in palla, superato anche il test Bordeaux

    Napoli in palla, superato anche il test Bordeaux

    Continua nel migliore dei modi il precampionato del Napoli che dopo aver steso avversari del calibro di Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, cancella anche il Bordeaux che al San Paolo esce sconfitto per 2-0. Segnali incoraggianti dunque per Walter Mazzarri in vista del primo appuntamento stagionale, ovvero la tanto discussa Supercoppa italiana che si giocherà a Pechino il prossimo 11 agosto. E’ bastato un gol per tempo agli azzurri per chiudere i conti e superare i francesi grazie alle reti di Pandev e Maggio, ben imbeccati da un redivivo Edu Vargas e da Hamsik.

    Cosi come nell’uscita precedente contro le Aspirine di Leverkusen si è visto un Napoli diesel: partenza non eccelsa ma gara in crescendo culminata poi con due gol decisivi ai fini del risultato finale. E per ciò che riguarda la tenuta atletica, si tratta di un buon segnale. Con Cavani alle Olimpiadi e la coppia di napoletani doc Cannavaro Insigne fuori causa problemi fisici, oltre ad Hamsik inizialmente in panchina, Mazzarri, davanti a De Sanctis, si affida inizialmente al trio Campagnaro, Fernandez, Aronica.

    Pandev e Vargas © Paolo Bruno/Getty Images

    In mezzo al campo c’è anche Behrami il quale affianca Dzemaili e Gargano, con Maggio e Dossena esterni. In avanti Pandev agisce a supporto di Vargas. Meglio i francesi che in partenza sfiorano anche il gol. Ma dopo mezz’ora di confusione il Napoli sale in cattedra e trova il gol al 42’: Vargas fa sponda per Pandev che da dietro calcia in rete con un bel sinistro. Nei primi 10’ della ripresa Mazzarri getta nella mischia un altro dei nuovi arrivi, Gamberini, oltre ad Hamsik. Ed è proprio lo slovacco, 5’ dopo il suo ingresso, a lanciare Maggio il quale davanti a Carrasso non sbaglia.

    Mazzarri chiama in causa un po’ tutti, cosicché nella rimanente parte di gara fanno il loro ingresso in campo Grava, Novotny, Vitale, Zuniga, Bariti e Fornito. Il punteggio non cambia e la notizia dell’eliminazione dell’Uruguay viene egoisticamente accolta in maniera positiva dei campani che in Cina contro la Juventus potranno cosi contare su Cavani, anche se Mazzarri si è riservato di valutare le condizioni del sudamericano prima di decidere su un suo eventuale impiego.

    Le azioni salienti di Napoli-Bordeaux 2-0:
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  • Napoli ammazza tedeschi, 2-1 al Leverkusen. Insigne show

    Napoli ammazza tedeschi, 2-1 al Leverkusen. Insigne show

    E’ un Napoli “in forma Europea” quello che, dopo aver superato il Bayern Monaco, liquida anche la pratica Bayer Leverkusen con una vittoria per 2 a 1, in un’amichevole che ha fornito diversi spunti interessanti, soprattutto per testare lo stato di salute della banda Mazzarri, in prospettiva della prima uscita ufficiale della stagione, ossia la finale di SuperCoppa Italiana in programma a Pechino il prossimo 11 Agosto, contro la Juventus Campione d’Italia.

    Un match a corrente alternata nella prima frazione di gioco che, però, nonostante la grinta dei tedeschi, viene sbloccato da Marek Hamsik  su assist di Insigne; nel secondo tempo i tedeschi provano la reazione e riescono a trovare il gol del pareggio con Friedrichcon un preciso colpo di testa che batte il portiere partenopeo Rosati: 1 a 1. Il Napoli, però, reagisce prontamente al pareggio subito, con una bella iniziativa personale di Marechiaro Hamsik che supera tutta la difesa del Leverkusen ma, a tu per tu con il portiere, calibra male il tiro, che finisce a lato.

    Lorenzo Insigne in azione in Napoli- Bayer Leverkusen | © Paolo Bruno/Getty Images

    L’azione di Hamsik, però, non è altro che il preludio al raddoppio partenopeo, che arriva qualche minuto dopo con il tapin di Goran Pandev, che raccoglie prontamente una respinta del portiere Leno su tiro di Dzemaili, firmando il definitivo 2 a 1.

    Il vantaggio ritrovato sembra non accontentare il Napoli ed, in particolare, Insigne, rivelatosi il vero “uomo chiave” del match, che sul finire di gara prova a mettere la sua firma personale con una straordinaria giocata che mette a sedere la difesa tedesca, anche se poi il suo tiro viene neutralizzato in extremis dal portiere Leno. Ed è ancora Insigne, sul finire di gara, a costruire una pericolosa azione, superando due avversari dalla linea di fondo, e vedendosi negare la gioia del gol (più che mertitato) dal solito intervento del portiere del Leverkusen.

    Nonostante non abbia “timbrato il tabellino”, il San Paolo ha già trovato un altro beniamino e lo dimostra apertamente con la straordinaria standing ovation tributatagli al momento della sua sostituzione: Lorenzo Insigne è già pronto per essere protagonista di questo Napoli, mostrando grande maturità nel non soffrire il passaggio dalla tranquillità di Pescara alle pressioni partenopee, riuscendo a ritagliarsi un ruolo da vero protagonista in campo, con accelerazioni ed assist preziosi (tra cui proprio quello decisivo per l’1 a o di Hamsik, ndr).

    Oltre allo stato di forma di Insigne, nettamente il migliore in campo, nel Napoli ottima prova anche di Gargano – solita insuperabile diga di fronte alla difesa – e di Hamsik che, oltre alla rete realizzata, si mostra sempre pericoloso e pungente in zona d’attacco. Dopo la prima amichevole estiva di fronte al proprio pubblico del San Paolo, dunque, mister Walter Mazzarri pare possa dormire sonni tranquilli avendo ritrovato le certezze che ricercava, e le giuste conferme dagli “uomini nuovi”, Insigne in primis.

    La marcia di avvicinamento all’appuntamento dell’11 Agosto, dunque, sembra procedere senza alcun intoppo, proponendo ulteriori spunti positivi dopo le vittorie ottenute contro i bavaresi del Bayern Monaco, e contro il Grosseto, evidenziando che – anche senza un uomo fondamentale come Il Pocho Lavezzi – la truppa azzurra può recitare un ruolo importante in Italia ed in Europa.

    Video Napoli-Bayer Leverkusen:

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  • Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Napoli show, Insigne stende il Bayern Monaco

    Inizia nel migliore dei modi la marcia di avvicinamento del Napoli in vista del primo impegno ufficiale della stagione che coinciderà con la finale della Supercoppa Italiana a Pechino contro i campioni d’Italia della Juventus. Ieri gli azzurri guidati da Walter Mazzarri hanno battuto 3-2 i tedeschi del Bayern Monaco in un amichevole giocata in Trentino, regione che ospita il ritiro dei partenopei. Il Napoli si è schierato con il nuovo modulo (3-5-1-1) con Insigne ad innescare Edu Vargas e Goran Pandev inizialmente in panchina. Il Bayern Monaco, seppur più avanti nella preparazione mancava di molti titolari e nonostante il vantaggio iniziale firmato David Alaba ha capitolato a fine partita contro un Napoli che si è espresso già su buoni livelli.

    Camilo Zuniga e David Alaba in azione © GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages

    Parte bene la squadra di Walter Mazzarri che prova a fare la partita fino a quando Arjen Robben non decide di entrare in partita seminando il panico sulla sua fascia di appartenenza. Al 15′ arriva il vantaggio bavarese grazie al tiro di Alaba deviato da Campagnaro. Il vantaggio del Bayern mette in difficoltà in Napoli, che tuttavia riesce a riprendere le redini del match in chiusura di prima frazione trovando il pareggio allo scadere con una splendida semirovesciata di Paolo Cannavaro. Nella ripresa continua il forcing del Napoli, con Mazzarri che manda in campo al 60′ Goran Pandev. Proprio il macedone a metà ripresa firma il gol del 2-1 servito alla grande dal colombiano Camilo Zuniga.

    La reazione del Bayern non tarda ad arrivare perchè dopo pochi minuti sale in cattedra il neo acquisto Xherdan Shaqiri. Il centrocampista classe 1991 della nazionale svizzera supera Rosati con una splendida punizione a giro dal limite dell’area e firma il pareggio momentaneo dei bavaresi. Tuttavia il Napoli con il passare dei minuti non risente della stanchezza e trova addirittura il gol vittoria grazie a Lorenzo Insigne. L’ex Pescara infatti, con un rasoterra preciso ha infilato il portiere Starke e ha regalato al Napoli una vittoria di prestigio, anche se in amichevole.

    A fine gara sono arrivate le parole di Walter Mazzarri, sorpreso positivamente dalla prova dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto bene e devo essere onesto: io stesso non pensavo che potessimo essere così competitivi, con i carichi di lavoro degli ultimi giorni e contro un Bayern che è più avanti di noi e ha fatto altre amichevoli. Sono contento di tutti, di come abbiamo tenuto il campo: è stata una bella partita, un bel test”.

    Video Highlights Napoli-Bayern Monaco 3-2 

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  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.

  • Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Nel filone partenopeo dell’inchiesta calcioscommesse, ieri è stata una giornata molto intensa e ricca di audizioni per il procuratore Stefano Palazzi, che ha avuto modo di ascoltare diversi esponenti del club napoletano, dall’allenatore Walter Mazzarri, ai calciatori Mascara (ceduto dal Napoli a Gennaio, ndr), Cannavaro e Grava, che seguono l’audizione del primo portiere Morgan  De Sanctis, ascoltato nella giornata di martedì, poichè aveva espressamente richiesto di anticipare la sua convocazione all’immediato rientro dagli Europei.

    Il mister partenopeo ha esordito mostrando grande disponibilità nei confronti della Procura, e la volontà di dare il suo contributo al fine di fare chiarezza, “con grande serenità ma senza paura”. Nel caso dei due difensori, Paolo Cannavaro e Grava, il rischio più grande sarebbe l‘omessa denuncia, considerando che sono stati chiamati in causa dall’ex terzo portiere napoletano, Matteo Gianello, per il quale la situazione è, ormai, praticamente compromessa.

    Walter Mazzarri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Gianello, infatti, è indagato per aver avuto un ruolo attivo nelle sospette combine, avendo proposto telefonicamente ai suoi compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita Sampdoria-Napoli, ricevendo un netto rifiuto dai due difensori. Tale telefonata è stata intercettata e, dunque, costituisce un tassello importante nel panorama delle difficili ricostruzioni e, per tal motivo, ha avuto un ruolo chiave nel definire la situazione dello stesso Gianello che, come personaggio di punta nelle indagini, per un certo periodo è stato anche pedinato.

    Nonostante il suo legale Eduardo Chiacchio sia uno dei più stimati nell’ambito dei tribunali sportivi, dunque, la situazione legata all’ex terzo portiere partenopeo pare realmente intricata e, probabilmente per tale motivo, lo stesso Gianello ieri non si è presentato davanti alla procura federale, chiedendo un rinvio per problemi di salute. Prima o poi, però, dovrà presentarsi per la nuova audizione e, a tal punto, potrebbe avere due opzioni, ovviamente molto distanti l’una dall’altra: scegliere la strada della collaborazione, sperando in uno sconto di pena, oppure negare tutto, fra ammissioni e ripensamenti, come fatto finora.

    Nel caso del Napoli, inteso come società, la situazione è strettamente legata a quella del suo ex portiere, considerando che il club partenopeo potrebbe essere chiamato in causa proprio per responsabilità oggettiva,  essendo Gianello – all’epoca dei fatti – un suo tesserato.

    Si attendono, dunque, nuovi e prossimi sviluppi legati alla nuova audizione di Gianello, per ora “rinviata a data da destinarsi”, mentre la Procura federale ha reso note alcune variazioni nei calendari relative alle inchieste delle Procure di Cremona, Bari e Napoli, che rimane molto fitto, dal 9 al 16 di Luglio: il 16 Luglio sarà la volta di Domenico Criscito, difensore dello Zenith San Pietroburgo ed ex difensore del Genoa ( oltre che di Leonardo Bonucci e di Andrea Ranocchia), il 9 luglio – fra gli altri – Fabio Quagliarella, mentre il 10 Luglio (anzichè il 9) sarà ascoltato Andrea Masiello, ma anche Filippo Carobbio, il “grande accusatore del Siena”.

    Il 12 Luglio, quindi, sarà la volta del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, mentre il giorno successivo, il 13 Luglio, sarà il turno di Da Costa della Sampdoria, oltre che del tecnico della Juventus Antonio Conte, che dovrà deporre in merito al periodo in cui guidava il Siena.

  • Juve “ricatto” Verratti, bravo Marotta a non cedere

    Juve “ricatto” Verratti, bravo Marotta a non cedere

    Come abbiamo più volte sottolineato la Juventus è ovviamente la regina di quest’inizio di calcio mercato con l’acquisto di buoni giocatori a completare una rosa già competitiva e l’arrivo di giovani talenti dal futuro sicuramente roseo.

    In una occasione la Vecchia Signora è sembrata, agli occhi dei più, indecisa e palesemente in difficoltà nella gestione della trattativa, la trattativa in questione è quella incentrata sul gioiellino del Pescara Marco Verratti.

    Ad inizio giugno, prima dell’inizio degli Europei, Beppe Marotta aveva in mano il giocatore, forte dei buonissimi rapporti con il club abruzzese e soprattutto dell’intenzione di Verratti di voler vestire la maglia bianconera, un sogno che coltivava sin da bambino. Sicura quindi di un esito felice della trattativa la Juventus consentiva al Pescara di tenere Verrattiun altro anno per poter giocare da titolare in serie A e farsi le ossa in previsione di un futuro alla guida del centrocampo bianconero.

    Marco Verratti ©Claudio Villa/Getty Images

    Ma ecco che iniziano le prime stranezze: arriva la convocazione di Prandelli nello stage pre- europeo, una chiamata che non ha nessuna utilità visto che Verratti non verrà convocato e che ha avuto come conseguenza l’innalzamento della valutazione del giocatore, poi ecco l’inserimento del Napoli che palesemente con Walter Mazzarri attua un modulo dove il regista non risulta essere presente e che quindi non si comprende quale poteva essere l’utilità di prendere Verratti e per giunta subito senza lasciarlo a Pescara un anno in prestito.

    Per finire ecco il Psg con Ancelotti che prima bolla Verratti come un buon giocatore ma che ha giocato solo in serie B e poi si scopre, insieme a Leonardo, vero estimatore tanto da offrire la bellezza di 14 milioni per l’intero cartellino ed un contratto faraonico considerata l’età ed i valori mostrati sul campo, sino a questo momento.

    Beh ci sembra chiaro che chi ha avuto da perdere in tutta questa stucchevole telenovela di inizio estate è stata proprio la Juventus che aveva puntato sul giovane talento lasciandogli la possibilità di giocare nella sua squadra del cuore dopo aver fatto un esperienza nella massima serie con la squadra della sua città. Bravo quindi risulta essere Marotta e tutto il suo entourage, molto criticato da chi vi scrive in passato, a non cedere a questi strani giochi di potere che si spera non nuocino alla carriera di uno dei talenti più puri del calcio italiano degli ultimi 20 anni.

  • Mazzarri “Vorrei Chiellini al Napoli”

    Mazzarri “Vorrei Chiellini al Napoli”

    Dopo aver seguito attentamente il calciatore juventino soprattutto in queste partite del Campionato Europeo 2012, ma anche ovviamente durante l’anno sportivo appena conclusosi, il mister del Napoli Walter Mazzarri non cerca mezzi termini e lancia una bomba di mercato inaspettata.

    L’allenatore della squadra campana ha infatti dichiarato di stravedere per Chiellini, difensore della Nazionale Italiana oltre che della Juventus, in quanto lo definisce un giocatore universale, una forza della natura. Il tutto è uscito proprio mentre l’allenatore è stato intervistato da Sky Sport, dove alla domanda “Quali giocatori prenderesti a Prandelli?” ha risposto spiegando che li prenderebbe praticamente tutti ma che se fosse obbligato a sceglierne uno sicuramente la scelta cadrebbe sul suo pupillo Chiellini.

    Mazzari ha inoltre spiegato che il Napoli è a conoscenza di ogni minima cosa e di ogni suo desiderio e che sicuramente Bigon e De Laurentiis cercheranno di fare il meglio per seguire quanto è stato richiesto da lui ma che un occhio va sicuramente dato al portafogli in quanto non è un periodo facile nemmeno per loro.

    Giorgio Chiellini © CHRISTOF STACHE/AFP/GettyImages

    Oltre a Chiellini la squadra napoletana ha puntato gli occhi su Ezequiel Schelotto ma per rilasciare il giocatore l’Atalanta ha richiesto a De Laurentiis ben 16 milioni di euro, una cifra abbastanza improbabile per il club di Napoli. Mazzarri ha inoltre voluto spendere una parola per la finale di domani che vedrà Chiellini e compagni scendere in campo contro la Spagna, dicendo che non se la sente di fare pronostici perchè partite come queste sono fuori da ogni calcolo possibile ma che l’Italia sa benissimo di poter agguantare la Coppa perchè in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra anche se vorrebbe che i ragazzi fossero un po’ più cinici nei momenti giusti per andare a rete perchè sono proprio queste le occasioni che cambiano le partite.

    Il ct del Napoli ha inoltre lanciato un messaggio spiegando che l’addio di Lavezzi è sicuramente un dispiacere perchè è un giocatore forte ma che al suo posto potrebbe esserci Pandev che, nonostante le caratteristiche diverse da Lavezzi è pur sempre un gran calciatore.

  • Cavani, Juve offre 40 milioni e metà Giovinco

    Cavani, Juve offre 40 milioni e metà Giovinco

    La Juventus non molla la presa su Edinson Cavani. Il bomber del Napoli è il vero sogno per l’attacco bianconero ma è veramente difficile immaginare che il Napoli ceda nella stessa sessione di mercato sia Lavezzi che Cavani. Nonostante questa premessa doverosa la società di Andrea Agnelli sta provando in tutti i modi a far traballare Aurelio De Laurentiis. L’ultima offerta della Juve ammonterebbe a 40 milioni di euro più la metà di Sebastian Giovinco, molto apprezzato dalla società azzurra e autore di una stagione superlativa (15 reti) nella file del Parma. Considerando che la metà di Giovinco è valutata intorno ai 12-13 milioni, il valore complessivo dell’offerta supera di poco i 50 milioni sempre citati dal patron azzurro come richiesta minima per poter trattare la cessione del Matador.

    Adesso il presidente del Napoli deve valutare l’ultima offerta bianconera, offerta folle che in un altro contesto potrebbe risultare decisiva. Nel contesto Napoli invece appare difficile possa essere accolta visto che già uno dei 3 tenori (Lavezzi) sarà venduto prossimamente al Paris Saint-Germain. Vendere anche il Matador potrebbe far insorgere l’intero popolo napoletano già costretto a veder partire un loro idolo come il pocho. Oltre all’aspetto ambientale c’è da valutare l’aspetto tecnico di un’eventuale cessione di Cavani. Mazzarri, già non troppo contento del mercato impostato dal patron azzurro, difficilmente appoggerà dopo Lavezzi la cessione anche del finalizzatore uruguaiano. L’ex attaccante del Palermo è colui che conclude magistralmente le azioni prodotte dalla squadra di Mazzarri e venderlo significherebbe stravolgere il reparto offensivo che tanto ha fatto bene nelle ultime due stagioni. A questo aggiungiamo la volontà ferma del giocatore di voler continuare la sua avventura straordinaria in terra partenopea. La conferma è arrivata proprio per bocca del Matador intervistato da un’emittente uruguagia: “Penso solamente ai quattro anni di contratto che ho col club, sono tranquillo, sto bene a Napoli, felice e contento dell’affetto che mi dimostra la gente. Poi uno non sa mai nel calcio quando arriva il momento in cui cambia il destino. Sinceramente penso solo al Napoli ma al di là di quello che si può dire, finché non ci sono firme o finché una squadra non offre quello che deve offrire per ingaggiarti, non si può affermare che un giocatore va da una parte o dall’altra”.

    Edinson Cavani © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/GettyImages

    Ma non finisce qua, perchè il patron azzurro deve anche mettere in conto l’imminente (e giusta) richiesta di un ritocco dell’ingaggio da parte dell’entourage del Matador. L’attuale ingaggio percepito da Cavani si attesta sui 2,5 milioni di euro annui, cifra troppo bassa per un giocatore come lui capace di siglare 66 reti in 95 presenze con la maglia del Napoli. Le voci su un possibile raddoppio dell’ingaggio attuale circolate nelle ultime ore, al momento non trovano conferma ma certamente la permanenza del bomber a Napoli porterà ad un meritato ritocco verso l’alto dell’ingaggio. Non solo la Juventus sogna Edinson Cavani. L’attaccante della Celeste è apprezzato da tanti club europei come Real Madrid e Manchester City e francamente appare molto difficile che in futuro non vada a giocare in uno di questi club che lottano per la vittoria della Champions League. Trattenerlo per un anno appare l’ipotesi più probabile, ma Cavani se continuerà a deliziare le platee con le sue magie è destinato a finire in top club europei.