Tag: walter mazzarri

  • Inter-Mancini, affare o altro buco in bilancio?

    Inter-Mancini, affare o altro buco in bilancio?

    Ormai è ufficiale e tanti tifosi nerazzurri si stanno ancora lustrando gli occhi, Inter-Mancini è fatta. Walter Mazzarri in nerazzurro con il suo credo calcistico fatto di equilibrio e piccoli passi è naufragato questa mattina ed al suo posto ritorna colui che nel pre-calciopoli mise le basi e nel post-calciopoli vinse riportando l’Inter di Moratti ai vertici del calcio italiano.

    Il club di Erik Thohir e Roberto Mancini stanno limando in queste ore gli ultimi dettagli ma la base della trattativa è piazzata con cifre importante si parla di circa 4 milioni di euro a stagione (compenso – più bonus) e insieme al tecnico arriveranno i collaboratori David Platt, Attilio Lombardo e Adani anche loro con compensi previsti piuttosto alti.

    Già in estate e poi nelle settimane scorse avevamo sottolineato le difficoltà della squadra meneghina sia a fare mercato che a programmare in modo virtuoso il proprio futuro in quanto il presente non è affatto roseo ed è figlio delle immense spese che hanno portato sì a vincere uno storico triplete, ma anche a dissanguare e dilapidare il patrimonio di una famiglia che poi si è ritrovata nella costrizione di dover cedere la società ad Erik Thohir.

    Roberto Mancini | Foto Twitter
    Roberto Mancini | Foto Twitter

    Nelle settimane scorse poi, come se non bastasse, è arrivato il monito della U.E.F.A. che per effetto delle regole del Fair Play finanziario  controlla i bilanci delle società per verificare che le squadre partecipanti alle competizioni europee spendano in proporzione a quanto ricavano. Inter e Roma su queste indagini sono risultate in difetto ed il club nerazzurro in particolare.

    Inevitabile riflettere quindi sul fatto che l’esonero di Walter Mazzarri ed il suo staff, salvo accordi su buone uscite, porterà ad un ulteriore perdita per il club. I conti si fa presto a farli visionando il bilancio dell’Inter, alla voce “Costi del personale tesserato” si evince che nella scorsa stagione sono stati spesi 11.938.000 Euro lordi, in estate Mazzarri e l’Inter hanno rinnovato di due anni il contratto a cifre leggermente ribassate. In pratica in due anni la società dovrà sborsare comunque per il tecnico di San Vincenzo ed i suoi collaboratori una cifra superiore a 19.000.000 di Euro perché pur non considerando i quattro mesi fatti in questa stagione (dal rinnovo ad oggi) gli emolumenti per lo staff tecnico esonerato saranno di 8.000.000 Euro per il 2014/15 e di 11.500.000 Euro per la stagione successiva.

    Se inoltre consideriamo i 3.500.000 di Euro previsti (più bonus) che sono stati garantiti a Mancini con un contratto di due anni e mezzo (scadenza 30 giugno 2017) porteranno in questa stagione ad alzare la suddetta voce a bilancio per oltre 20 milioni di Euro e nella stagione 2015/16 addirittura sopra ai 30 milioni.

    L’effetto dell’affare Inter-Mancini certamente nell’immediato riporterà i tifosi nerazzurri allo stadio con entusiasmo e interessanti varianti tecniche sul campo, ma se le previsioni di bilancio ed il conseguente movimento sul calciomercato non mentono non sarà facile per l’Inter spiegare all’U.E.F.A. a dicembre come i costi non siano solo non diminuiti ma anzi aumentati e ai tifosi spiegare il perché se c’era la possibilità di spendere cifre del genere non si sia pensato ad investire sul mercato puntando ad altri nomi?

  • Inter colpo di scena, esonerato Mazzarri, in arrivo Mancini?

    Inter colpo di scena, esonerato Mazzarri, in arrivo Mancini?

    Un vero e proprio colpo di scena si è avuto questa mattina in casa Inter, il presidente Erick Thohir avrebbe deciso di esonerare il tecnico Walter Mazzarri, il suo sostituto, secondo le indiscrezioni che circolano, potrebbe essere Roberto Mancini che farebbe così il suo ritorno sulla panchina nerazzurra.

    Non si può parlare certamente di un fulmine a ciel sereno, in quanto le prestazioni fornite dall’Inter di Mazzarri non avevano certo entusiasmato e più volte si era parlato di ultimatum o ultima spiaggia ma almeno sino a ieri sera sembrava che il presidente avesse deciso di dare fiducia al tecnico di San Vincenzo almeno per altre due sfide di campionato, quelle delicatissime con il Milan e la Roma.

    Al momento non è arrivato alcun comunicato ufficiale da parte dell’Inter però le indiscrezioni che giungono dai colleghi di SkySport, sono piuttosto certe e parlano di una svolta da parte di Thohir giunta nella notte e che Mazzarri sarebbe già stato informato della fine del rapporto.

    Walter Mazzarri, incassa il primo esonero in carriera e conclude la sua stagione in nerazzurro lasciando l’Inter al nono posto in classifica a quota 16 punti e con un bilancio di 4 partite vinte, 4 pareggi e 3 sconfitte.

    Walter Mazzarri e Roberto Mancini
    Walter Mazzarri e Roberto Mancini

    Come già detto il nome del sostituto di Mazzarri pare già designato, addirittura c’è già chi si sbilancia parlando di un contratto di due anni e mezzo che sarebbe firmato in serata, si tratta di Roberto Mancini che tornerebbe così sulla panchina dell’Inter dopo le quattro stagioni, dal 2004/2005 al 2007/2008 nelle quali conquistò un 3° posto e 3 scudetti consecutivi.

    Mancini potrebbe tornare a vestire il ruolo dell’allenatore dell’Inter e avrebbe come prima sfida proprio il delicatissimo incontro con il Milan nel Derby di Milano. Dopo questa notizia tornano alla mente le parole rilasciate proprio da Mancini a MilanInterTv dopo Cesena-Inter, gara che il tecnico di Jesi aveva assistito in tribuna al Manuzzi, che sembrano quasi profetiche:

    L’Inter ha un tecnico bravo, ma da qui all’estate può succedere di tutto. Tornare ad allenare a San Siro? Mah, nel calcio mai dire mai…

    Il compito di Mancini non sarà certo semplice, dovrà provare a trasformare i fischi sentiti nelle ultime prestazioni a San Siro in applausi e dimostrare che le minestre riscaldate possono essere anche molto saporite.

  • Europa League, tutto facile per l’Inter in Islanda

    Europa League, tutto facile per l’Inter in Islanda

    L’impegno sulla carta era agevole e nonostante un’Inter ancora lontana dalla migliore condizione fisica, l’ostacolo Stjarnan è stato superato agevolmente con un 3-0 che non lascia alcun dubbio e sostanzialmente ipoteca il passaggio alla fase a gironi di Europa League per i nerazzurri.

    Dodò
    Dodò

    In Islanda gli uomini di Mazzarri ci mettono quasi un tempo per sbloccarla con Icardi, ma poi nella ripresa realizzano altre due reti, con Dodò e D’Ambrosio, per il 3-0 finale.

    Per quanto riguarda le formazioni il tecnico livornese, che deve fare a meno di Nagatomo e Palacio non convocati, schiera il suo classico 3-5-2 con Jonathan e Dodò sugli esterni, Kovacic, Hernanes e M’Vila in mediana con Botta ad affiancare Icardi in attacco.

    Lo Stjarnan invece scende in campo con il 4-2-3-1 con Gunnarsson in avanti accompagnato dal trio Bjorgvinsson, Punyed, Finsen alle sue spalle.

    Pronti via e l’Inter ha subito una chance con Icardi ma il suo colpo di testa esce di poco sopra la traversa. Il pallino del gioco lo tengono i nerazzurri che però non sono lucidi nell’ultimo passaggio e non riescono a sbloccare il risultato. Prosegue l’attacco degli uomini di Mazzarri con un salvataggio sulla linea su conclusione di Ranocchia. Al 41° il gol arriva, Icardi controlla un pallone in area e batte il portiere. Si va al riposo con il vantaggio per l’Inter.

    Si riparte e subito arriva il raddoppio con Dodò che gira in rete di testa un bel cross di Jonathan. L’Inter potrebbe dilagare ma c’è troppa imprecisione e le reti rimangono due. Al 60° si svegliano gli islandesi che in un quarto d’ora si creano tre buone palle gol però non concretizzate. Dopo una gran giocata di Osvaldo fuori di poco, al 89° arriva la violenta conclusione di D’Ambrosio che fissa il risultato sul 3-0 finale per l’Inter.

     

    STJARNAN – INTER 0-3 (0-1) (41° Icardi, 48° Dodò, 89° D’Ambrosio)

    Stjarnan (4-2-3-1): Jonsson; Vemmelund, D. Laxdal, Rauschenberg, Arnason; A. Johannsson, Runarsson (69° Toft); Bjorgvinsson, Punyed, Finsen; Gunnarsson (69° Johansson).

    Allenatore: Sigmundsson

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Jonathan (75° D’Ambrosio), Hernanes (88° Kuzmanovic), M’Vila, Kovacic, Dodò; Botta (60° Osvaldo), Icardi.

    Allenatore: Mazzarri.

    Arbitro: Strahonja.

    Ammoniti: Vidic.

     

    Nell’altra gara disputatasi oggi il Dnipro riesce ad imporsi per 2-1 in rimonta sull’Hajduk Spalato. Vantaggio croato con Susic al 47° e rimonta degli ucraini con le reti di Kalinic al 50° e Shakov al 88°.

    DNIPRO – HAJDUK SPALATO 2-1 (47° Susic (H), 50° Kalinic (D), 88° Shakov (D))

  • Guinness Cup, Vidic e Nagatomo abbattono la Roma

    Guinness Cup, Vidic e Nagatomo abbattono la Roma

    Naturalmente si parla di calcio d’agosto, di quello che i tecnici usano e sfruttano solo per trarre indicazioni di tipo attitudinale e tattico per verificare la disponibilità dei propri giocatori a ricoprire anche altri ruoli in caso di necessità nel proseguo della stagione. Inoltre i test estivi servono per verificare anche la condizione fisica di atleti che magari hanno chiuso il campionato scorso acciaccati ed ora hanno bisogno di riprendere il ritmo.

    Insomma sarà o non sarà un test probante al massimo ma tantè che l’Inter, con i suoi acquisti low-cost e la sua programmazione finalmente in toto mazzarriana, riesce a battere la Roma che fino a quesa sera era la “regina del mercato” e la candidata principale per la lotta scudetto.

    A Philadelphia, nel bellissimo “Lincoln Financial Field” l’Inter batte, minando certezze, la Roma,che fino a quel momento aveva fatto incetta di autostima battendo il Real Madrid e perdendo di misura contro il Manchester United, con un perentorio 2-0.

    Entrambi i tecnici, Mazzarri e Garcia, per tanti motivi non mettono in campo quella che potrebbe essere la rispettiva formazione, anzi giocano anche con i moduli senza andare troppo a leggere la partita che risulta piacevole e a tratti combattuta.

    Nemanja Vidic in azione in Guinness Cup la sua prima rete in maglia nerazzurra | Foto Twitter / Il Pallonaro
    Nemanja Vidic in azione in Guinness Cup la sua prima rete in maglia nerazzurra | Foto Twitter / Il Pallonaro

    L’Inter si porta in vantaggio nei minuti di recupero del primo tempo con una girata al volo di testa vincente da parte di Nemanja Vidic che devia un traversone di Dodo da calcio di punizione sulla sinistra e superando in elevazione sia il debuttante Astori che Castan. Nella ripresa ci si aspetta la reazione veemente dei vice Campioni d’Italia che tuttavia fatica a prendere il decollo per la evidente differenza di condizione, così al 69° è Nagatomo a bissare il successo per i nerazzurri che con un gran tiro mette il pallone sotto la traversa dove Skorupski non riesce ad arrivare.

    Adesso il Gruppo A della Guinness Cup vede momentaneamente in testa la squadra di Walter Mazzarri che però per andare avanti nella remunerativa competizione deve attendere l’esito del big-match tra Manchester United e Real Madrid, se i blancos battessero nei 90′ regolamentari gli inglesi l’Inter passerebbe alla fase successiva, in caso contrario srebbe fuori. La Roma invece, piazzatasi comunque terza nel girone, è eliminata.

    Veramente niente male per l’Inter che senza troppi clamori sta allestendo una formazione di tutto rispetto per la prossima stagione e che, attendendo lo svilupparsi della trattatva per Medel e aspettando Osvaldo, promette di dire la sua nella prossima stagione, anche per la lotta al titolo, quello di questa sera era un bel messaggio targato Walter Mazzarri.

     

     

     

  • Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Antonio Cassano Show in conferenza stampa, su nazionale, Parma e futuro

    Un vero e proprio show a tutto tondo quello messo in scena oggi in conferenza stampa da Antonio Cassano a Collecchio. Fantantonio ha parlato di tutto, delle critiche ricevute nell’avventura della nazionale al mondiale brasiliano, dal presente al Parma senza tralasciare alcuni dettagli sul suo futuro ed una piccola stoccata all’allenatore dell’Inter Walter Mazzarri.

    Partiamo con la Nazionale, alcuni giornali parlarono di un Cassano che si era comportato poco bene e che aveva avuto problemi a legare con il gruppo e che sarebbe stato lui uno dei calciatori attaccati da Buffon a caldo nel post eliminazione:

    Antonio Cassano
    Antonio Cassano

    Io maleducato con la cameriera? Per la prima volta nella mia vita non ho fatto casino, vogliono buttare sporcizia su di me ma ho le spalle larghe. Gruppo con Balotelli? Ho fatto gruppo soprattutto con Buffon, mi veniva a cercare anche di notte. Buffon non ha fatto nomi quando ha criticato giovani. E’ un problema creato. Perché quando Gigi ha un problema lo dice in faccia. Hanno voluto gettare fango su entrambi ma non hanno indovinato la giocata. Io Prandelli devo solo ringraziarlo come devono ringraziarlo gli italiani per il lavoro che ha fatto. Non sono stato chiamato per due anni in Nazionale, ma mi sono sempre comportato bene”.

    Poi Cassano ha voluto parlare di Parma, del Parma,della rabbia per l’Europa League sottratta ai ducali e, stuzzicato sulla sorpresa promessa dal neopresidente della Sampdoria Ferrero ai tifosi blucerchiati, ha parlato anche del suo futuro:

    A Parma ho trovato tantissima gente brava.  Noi dobbiamo essere arrabbiati per il torto schifoso che ci hanno fatto per quanto  riguarda l’Europa League. Poi se arriveremo sesti, settimi, ottavi etc non lo so, ma giocheremo molto arrabbiati. La città deve essere grata a Ghirardi. Gli hanno tolto un sogno per errore di altre persone. Spero che possa ritornare sui suoi passi. Ma abbiamo un fenomeno nel mondo del calcio, ed è Leonardi. Ferrero? Chi è quello della Nutella? Io rimarrò al cento per cento a Parma. C’è stato qualche problema a gennaio. Ma rimango al Parma e al 99%  chiuderò la carriera a Parma. Leonardi e Donadoni è stato fondamentale con me ha avuto una pazienza infinita, senza Donadoni non so cosa sarebbe successo.

    Alla fine Fantantonio fa anche il suo pronostico sulla vincitrice dello scudetto, indicando per questioni di tifo l’Inter ma non risparmiando una stoccatina a Walter Mazzarri:

    Per me la favorita è l’Inter per una questione di tifo, ma non per l’allenatore.

  • Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Mazzarri: “Resto, stagione positiva, obiettivo Europa centrato”

    Il giorno della tanto attesa conferenza stampa di Walter Mazzarri è arrivato, il tecnico toscano dell’Inter  non ha deluso le aspettative e davanti ai giornalisti ha parlato di tutto, facendo un bilancio stagionale e parlando del suo futuro e delle novità tattiche che proverà ad apportare nella prossima stagione.

    Mazzarri ha così risposto a chi gli chiedeva se il raggiungimento dell’Europa League può definirsi un obiettivo tale da rendere la stagione positiva:

    Walter Mazzarri
    Walter Mazzarri

    L’obiettivo della stagione è stato centrato: sono abituato a parlare con i fatti, sono i numeri quelli che contano. E la classifica dice che siamo tornati in Europa. Io credo sia stato un anno positivo, abbiamo fatto cose buone. Non era scontato arrivarci. Sono soddisfatto. Non so come si possa definire negativa la nostra stagione. Fa parte del gioco. Ma negativa no, non esiste. Ci sono state troppe occasioni sprecate, i pareggi sofferti all’ultimo minuto. Ma le cose positive sono state più di quelle negative.

    Mazzarri poi conferma la sua sicurezza sul proprio futuro da tecnico dell’Inter e sul fatto che ancora non ha avuto il rinnovo:

    Sul fatto che resto all’Inter  è sicurissimo perché ho un contratto. Sono molto soddisfatto e contento della telefonata arrivata dopo che avevamo vinto con la Lazio. Il presidente Thohir mi ha chiamato felice di aver centrato questo obiettivo, del presidente Moratti avete visto in campo alla festa di Javier. E questo mi ha dato contentezza, felicità. Per quanto riguarda il rinnovo è inutile che ne parli io. Il contratto con l’Inter è fino al 2015, la società ha già chiarito le posizioni. Posso fare bene anche con un anno solo di contratto e Ausilio ha detto che nei prossimi giorni si parlerà del rinnovo, con un piano preciso e unità di intenti.

    Il tecnico toscano poi parla del gioco espresso nella stagione appena conclusa, del futuro, di eventuali modifiche nel gioco dell’Inter e rivela anche la possibilità di un cambio di modulo abbandonando la sua consueta difesa a 3:

    Siamo la squadra con più possesso palla, dopo la Fiorentina. Quella che ha battuto più calci d’angolo. Abbiamo fatto anche grandi partite. Con un difetto: troppe prestazioni altalenanti. Io ho visto numeri di gioco positivi. E sapremo migliorarci. Thohir è contento di quello che si è fatto. Sul mercato al momento non faccio alcuna valutazione, perché a breve vedrete quali saranno i giocatori riconfermati e i nuovi. Vi dirò che un cambio di modulo ci sarà: lavorerò sulla difesa a quattro e un metodista. Mi servirà anche se dovessi giocare, talvolta, con la difesa a tre. O con la difesa a quattro nel modo più puro. Ci vuole un giocatore con le caratteristiche di Luiz Gustavo, ma temo che sia irraggiungibile. Un giocatore che sa fare quel ruolo come pochi al mondo. E’ la mia idea, ma il mercato ha le sue regole. Ho in progetto tre moduli di gioco.

    In conclusione Mazzarri, che ad un certo punto della stagione ha detto che non avrebbe più parlato di arbitri, ha così risposto a chi gli chiedeva se oggi avrebbe parlato del mondo arbitrale, aggiungendo anche i dati sulla sfortuna che ha colpito la sua Inter:

    Dico solo: guardate i numeri. Siamo la maglia nera dei rigori a favore, abbiamo un numero esagerati di pali, traverse e calci d’angolo. Speriamo che vada meglio l’anno prossimo.

  • #Mazzarrivattene, i tifosi dell’Inter contro il tecnico

    #Mazzarrivattene, i tifosi dell’Inter contro il tecnico

    Il derby non è una partita come le altre e perderlo è sempre una brutta faccenda per l’allenatore sconfitto. Se si tratta di Mazzarri, e se poi la squadra è l’Inter, la faccenda è anche peggiore. Perdere ci sta, ma l’Inter ha dato l’ impressione di una squadra spenta, stanca e senza le vere motivazioni. Allora si scatena la rabbia dei tifosi, dopo una stagione che, seppur con un discreto quinto posto finale, è comunque una stagione non da Inter. Ma cosa vuol dire “essere da Inter“? L’Inter del triplete no di certo, sarebbe pretendere troppo, ma qual è la vera Inter se lo chiedono anche i tifosi, che in attesa di una risposta, si scatenano contro Mazzarri. E allora, nei trending topic di questi giorni, su Twitter, c’è anche l’hashtag #mazzarrivattene.

    Davvero un grande successo, tanto che per entrare nei “topics” sono bastate 12 ore circa. Oltre alla sconfitta e all’assenza di gioco al tecnico i tifosi imputano anche il mancato ingresso di Zanetti, al suo ultimo derby della carriera, e contestano anche le dichiarazioni nel post-partita del tecnico livornese, che ha parlato di “inesperienza dei ventenni”. Allora per i tifosi il progetto giovani di Thohir è incompatibile con questo allenatore.

    Zanetti, Mazzarri e Thoir
    Zanetti, Mazzarri e Thoir

    Tra i tanti #mazzarrivattene, troviamo gente che paragona negativamente l’Inter al Liverpool:
    Il Liverpool può vincere la Premier con tre classe 90, un classe 92, un classe 93 e un classe 94 in campo… E il problema dell’Inter sarebbero i 20enni? #mazzarrivattene“.
    Poi capitolo Zanetti:
    Non far giocare  Zanetti, Capitano e bandiera, il suo ultimo derby fa capire che tipo di uomo sei.#mazzarrivattene“.
    Oppure si parla semplicemente di prestazione:
    Non sa dare tranquillità, non sa motivare, non sa leggere la gara, si accontenta di bricioli, non si dà mai nessuna colpa…#mazzarrivattene“.

    Dopo la vergognosa prestazione di ieri e una notte di riflessione (ma quando mai) credo che l’unica cosa da dire sia #mazzarrivattene
    E così via, c’è addirittura chi rimpiange l’Inter di Stramaccioni…

    In difesa del “povero” Mazzarri è andato il terzino nerazzurro Jonathan, che ha detto questo dopo il derby:
    E’ stata una partita brutta quella contro il Milan ma la colpa è solo nostra che non siamo riusciti ad eseguire quanto il mister ci aveva detto, è successa una partita storta ma adesso mettiamocela alle spalle e pensiamo già alla prossima. Noi come gruppo siamo tutti con Mazzarri, è un allenatore fantastico e quest’anno con lui abbiamo fatto tante cose positive, siamo migliorati molto rispetto alla passata stagione e questo è un dato di fatto, l’anno è di transizione e quindi non ci si poteva aspettare di più.”

  • Serie A, pillole 31.ma giornata

    Serie A, pillole 31.ma giornata

    Il trentunesimo turno di Serie A ha modificato il trend in testa alla classifica, considerando lo stop della capolista Juventus a Napoli che ha interrotto una lunga scia di vittorie e di risultati utili consecutivi, portando la Signora alla seconda sconfitta stagionale in campionato dopo quella di Firenze nel girone d’andata. Bene la Roma vincente per 2-0 contro il Sassuolo al Mapei Stadium nella gara che ha visto come protagonista negativo l’arbitro Rizzoli per un rigore fischiato e poi non concesso ai padroni di casa emiliani nel primo tempo: i giallorossi di Garcia sono, dunque, ancora ben proiettati all’inseguimento della Juventus in attesa di recuperare la gara all’Olimpico contro il Parma (che potrebbe portare la Roma a -8 in caso di vittoria) e, appunto, il Napoli di Benitez apparso tonico e determinato, capace di sfruttare ogni debolezza dell’avversaria. La Fiorentina di Montella ha pareggiato per 0-0 in casa della Sampdoria, mentre la gara tra Lazio e Parma ha regalato emozioni: dapprima segna Lulic, poi risponde Biabiany per il pareggio gialloblu, poi segna ancora Klose per la Lazio e ancora il pari del Parma che approfitta di una papera di Marchetti; nel recupero, però, Candreva realizza la rete del definitivo 3-2 per la Lazio. Sempre nel pomeriggio domenicale, vittorie per Torino e Verona rispettivamente per 2-1 contro il Cagliari e per 3-0 contro il Genoa.

    Negli anticipi del sabato, seconda vittoria consecutiva per il Milan di Seedorf contro il Chievo con un netto 3-0 a San Siro con doppietta di Kakà e rete di Balotelli; sorride anche l’Atalanta che supera al Dall’Ara il Bologna per 2-0.

    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma
    Serie A, cosa è accaduto nella 31.ma

    Nel posticipo del lunedì sera, “Monday Night” all’inglese, l’Inter di Walter Mazzarri viene fermata clamorosamente sul 2-2 a Livorno (reti di Emeghara e Paulinho) dopo aver condotto la gara per 2-0 con reti di Hernanes e Palacio. Una situazione paradossale che lo stesso Mazzarri non ha digerito in panchina, dov’è parso visibilmente contrariato (a tratti disperato) con un labiale inequivocabile: “Che vergogna!”

    Sempre nella gara del lunedì, disputata alle ore 19, l’Udinese vince per 1-0 contro il Catania che resta fanalino di coda della serie A con soli 20 punti, vedendo sempre più in salita la strada per la salvezza: il gol di Di Natale, invece, regala i tre punti ai friulani che salgono a quota 38 in classifica.

    La classifica completa della serie A dopo la trentunesima giornata di campionato: Juventus 81, Roma 70, Napoli 64, Fiorentina 52, Inter 49, Parma 47, Atalanta 46, Lazio 45, Verona 43, Torino 42, Milan 42, Sampdoria 41, Genoa 39, Cagliari 32, Chievo 27, Bologna 26, Livorno 25, Sassuolo 21, Catania 2o.

  • Inter-Udinese a San Siro il posticipo della 30ma giornata di Serie A

    Inter-Udinese a San Siro il posticipo della 30ma giornata di Serie A

    Questa sera allo stadio San Siro si chiuderà la 30ma giornata di Serie A con il posticipo tra Inter ed Udinese, una partita che entrambe le compagini, per diversi motivi, cercheranno di far propria.

    I nerazzurri di Mazzarri davanti al proprio pubblico e al presidente Thohir presente in tribuna,  dovranno cercare i tre punti per cancellare lo stop casalingo subito nel turno precedente dall’Atalanta e per sfruttare le cadute di Fiorentina, Parma, Verona e Lazio, avvicinandosi così a -1 dal quarto posto occupato dai viola e distanziando ulteriormente le rivali alla corsa europea. Per quanto riguarda la formazione il tecnico livornese dovrebbe apportare alcuni cambi solo nel reparto arretrato nel quale rientra Juan Jesus dalla squalifica e dovrebbe ritrovare spazio Samuel accanto al confermato Ranocchia che ha convinto nelle ultime prestazioni. A centrocampo Guarin, Cambiasso ed Hernanes saranno supportati sugli esterni da Jonathan e dal recuperato Nagatomo, davanti la coppia gol Palacio-Icardi.

    Anche per i friulani sarebbero 3 punti fondamentali per consolidare la zona sicurezza e dar continuità dopo le buone prestazioni, se pur con una sconfitta all’Olimpico, viste con Milan, Roma e Sassuolo. Guidolin che deve rinunciare allo squalificato Dusan Basta, potrebbe dare un turno di riposo a Di Natale, anche se Totò pare ancora in vantaggio nelle scelte del tecnico, inserendo Muriel dal primo minuto supportato da Bruno Fernandes, in difesa il trio Herteaux-Domizzi-Danilo davanti a Scuffet, a centrocampo Widmer e Gabriel Silva esterni con Pinzi, Allan e Pereyra sulla mediana.

     

    Fredy Guarin e Gabriel Silva
    Fredy Guarin e Gabriel Silva

    Negli ultime due stagioni sono sempre stati i bianconeri a conquistare i 3 punti a San Siro, nel 2011/2012 1-0 grazie al gol di Isla mentre l’anno scorso il 5-2 dell’Udinese segnò l’ultima panchina di Stramaccioni dinanzi al proprio pubblico, l’ultima vittoria dell’Inter risale alla stagione 2010/2011.

    Il posticipo di questa sera sarà la terza sfida stagionale tra Inter ed Udinese, nella gara di andata disputata ad Udine si imposero nettamente i nerazzurri per 3-0, nella gara di Coppa Italia, sempre giocata al Friuli, invece furono i bianconeri ad imporsi per 1-0.

    INTER – UDINESE Probabili Formazioni

    Inter (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Hernanes, Nagatomo; Palacio, Icardi.

    Allenatore: Walter Mazzarri.

    Udinese (3-5-1-1): Scuffet; Herteuax, Domizzi, Danilo; Widmer, Pinizi, Allan, Pereyra, Silva; Fernandes; Di Natale.

    Allenatore: Francesco Guidolin.

    Arbitro: Gervasoni.

     

  • Jonathan trascina l’Inter nella trasferta di Verona

    Jonathan trascina l’Inter nella trasferta di Verona

    Una buona Inter, lanciata da quello che sul web è ormai è diventato “Il Divino Jonathan” si impone contro il Verona nello scontro per la corsa all’Europa League. (altro…)