Farsi le canne non sarà più proibito per gli sportivi. Le nuove norme appena approvate concedono maggiore tolleranza sull’uso della cannabis da parte degli atleti. (altro…)
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L’UCI cancella Armstrong dal ciclismo, revocati i 7 Tour
È arrivata veramente la fine sportiva di uno degli atleti che ad oggi, ha segnato in maniera indelebile ed in modo negativo, la storia del proprio sport. L’Unione Ciclistica Internazionale ha deciso di togliere i sette Tour de France all’americano Lance Armstrong depennandolo conseguentemente dal ciclismo mondiale.
Infatti l’ex numero uno del ciclismo mondiale è stato definitivamente radiato dall’UCI che ha accolto in pieno le richieste dell’USADA, l’agenzia antidoping americana, che ha fatto luce su una delle frodi sportive più grandi di tutti i tempi.
Pat McQuaid, presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale ha così seguito alla lettera le indicazioni fornite dall’agenzia antidoping americana che è riuscita a smascherare il texano con l’aiuto importantissimo dei suoi ex compagni di squadra che hanno lasciato dichiarazioni incredibili sul metodo corruttivo di Armstrong nell’ambito del ciclismo e sul fatto che in quel periodo, doparsi era l’unico metodo per rimanere competitivi.
Seguono a ruota le parole sconcertanti, ma purtroppo vere, del capo dell’ agenzia antidoping mondiale (WADA) John Fahey, che ha affermato che nell’era di Lance Armstrongnel ciclismo «si dopavano tutti» e questa «debacle» di credibilità può essere superata sono destituendo i dirigenti che avrebbero dovuto controllare.
Armstrong adesso dovrà affrontare una vera e propria tempesta, la Nike lo ha abbandonato, la sua fondazione denominata Livestrong che svolgeva attività benefiche per la ricerca e la cura contro il cancro subirà dei notevoli danni d’immagine e per finire, una compagnia di assicurazioni del Texas ha avviato un’azione legale per recuperare 7,5 milioni di dollari di bonus da Armstrong. La SCA Promotions ha pagato un premio di rendimento al corridore dopo il suo sesto successo al Tour de France nel 2004, titolo che gli è stato revocato per doping insieme agli altri sei successi al Tour. L’avvocato della SCA, Jeffrey M. Tillotson, ha detto alla BBC Sport: «Faremo una richiesta formale di restituzione dei fondi. Se questo non avrà successo, si avvierà un procedimento legale formale nei confronti del signor Armstrong».
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Lance Armstrong radiato a vita, addio ai 7 Tour de France
Lance Armstrong, uno dei simboli dello sport mondiale ed uno dei ciclisti più forti di tutti i tempi, ha deciso di rinunciare a difendersi dalle accuse di doping rivoltegli dall’ Usada, l’Agenzia Anti-Doping americana convinta della condotta illecita del ciclista texano nel corso delle sue cavalcate vincenti alla Grande Boucle.
La notizia ha subito fatto il giro del Mondo considerato che adesso Armstrong rischia di perdere definitivamente tutti i sette Tour de France conquistati in carriera qualora l’UCI, decidesse di dare fondamento alle accuse dell’USADA.
L’agenzia Mondiale Antidoping (WADA) per bocca del presidente John Fahey elogia l’operato della Usada: “Se Armstrong rinuncia a difendersi significa che le accuse della Usada hanno un fondamento”. Ricordiamo che Lance Armstrong è accusato di aver fatto l’uso di EPO durante la sua carriera post cancro, la collaborazione strettissima con il tanto discusso Dott. Ferrari e le innumerevoli accuse piovute sul texano anche dai suoi ex compagni come Tyler Hamilton (squalificato per doping) e Foyd Landis, vincitore del Tour de France nel 2006, ma privato del titolo dopo essere risultato positivo al testosterone in seguito ad un controllo antidoping e principale accusatore di Armstrong nel corso di questi anni, hanno alimentato dei sospetti sulla condotta poco pulita del ciclista americano.
Queste le parole di Armstrong, che continua comunque a professarsi innocente, attraverso il suo sito internet: “È l’ora di dire basta, quando è troppo è troppo. Ho dovuto sentire di aver barato e aver tratto illeciti vantaggi nelle mie 7 vittorie al Tour de France“.
Vengono quindi confermate le indiscrezioni che volevano i principali accusatori di Armstrong ancora in attività ed interrogati dall’Usada prima dell’inizio dell’ultimo Tour de France, e lì sarebbe nata una vera e propria trattativa. Noi “cantiamo”, in cambio voi ci “aiutate”. I cinque (quattro corridori ancora in attività ed uno ritiratosi) avrebbero così spiegato come funzionava il sistema e avrebbero ammesso di avere fatto uso di sostanze e metodi proibiti ottenendo in cambio una riduzione della pena. Per onor di cronaca, quattro ex compagni di Armstrong, Levy Leipheimer, David Zabriskie, Christian Vandevelde e George Hincapie, avevano comunicato di non voler essere presi in considerazione per la partecipazione ai giochi di Londra 2012, forse un primo segnale di una nuova bufera doping pronta ad abbattersi nel mondo del ciclismo.
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Ciclismo, Contador innocente? Pochi ci credono
Alberto Contador, il ciclista simbolo degli ultimi anni, dominatore di tutte le corse a tappe cui ha partecipato sta vivendo un momento della sua carriera che definirlo paradossale è poco.
Lui gareggia, vince l’ ultimo giro di Catalogna e si prepara per il Giro d’ Italia ma sia l’ Uci, l’ unione ciclistica internazionale che la Wada, si stanno battendo per estrometterlo dalle gare. Il ciclista spagnolo ha convinto la Federciclismo del suo paese che ha creduto alla ormai famosa versione sulla carne contaminata dal clenbuterolo, accordandogli la revoca della squalifica per doping. L’Uci, il 24 marzo scorso, ha già presentato ricorso al Tas di Losanna perché venga confermata la squalifica del corridore della Saxo Bank ed il 30 marzo è stato il turno della Wada a presentare il medesimo ricorso.
Tuttavia il legale del pistolero, Luis Sanz, si dimostra molto fiducioso sulla conclusione della vicenda: “Sono abbastanza ottimista, la conclusione a cui è arrivata la commissione della Federciclo spagnola non riflette soltanto le norme ma anche la realtà dei fatti e certamente il Tas arriverà alla stessa conclusione”. “Si tratterà di rivedere il lavoro fatto in Spagna. A livello internazionale si è fatto passare il messaggio che ci sia stata l’interferenza di politici e media ma non è vero”.
Interferenza politica o meno sembra comunque strano che un corridore dell’ esperienza di Contador possa aver assunto la sostanza proibita ingerendo una gustosa bistecca, pochi ci credono, forse nessuno in questo ciclismo senza mai un attimo di pace.
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Contador assolto dalla federciclismo spagnola, farsa o giustizia?
La Federciclismo spagnola ha assolto Alberto Contador dall’ accusa di essersi somministrato, durante l’ ultimo Tour De France, il clenbuterolo uno stimolante con effetti anabolizzanti che consente di perdere peso – mantenendo però inalterata la massa muscolare – e di migliorare la capacità aerobica e credendo così, alla tesi dell’ atleta iberico che sosteneva che la presenza, seppur minima della sostanza illecita nel proprio corpo, fosse da attribuire ad una bistecca.
La sentenza che scagiona Contador pare essere stata influenzata da un altro caso, conclusosi il 15 ottobre scorso: l’assoluzione del pongista tedesco Dimitrij Ovtcharov, positivo al clenbuterolo (75 picogrammi) ma in grado di dimostrare di aver mangiato un filetto contaminato durante una gara in Cina. Tuttavia, manca nel mondo dello sport, una coerenza di giudizio ad altri casi simili di doping che hanno portato a sentenze molto diverse tra loro: 2 mesi e mezzo di squalifica al tennista Gasquet per un bacio alla cocaina; 1 anno alla nuotatrice Jessica Hardy per un integratore contaminato; 1 anno per positività proprio al clenbuterolo al ciclista italiano Alessandro Colò, che però aveva partecipato a una corsa a tappe in Messico dove in effetti quella sostanza è molto usata nel trattamento dei bovini.
Alberto Contador sarà già in gara nella prima tappa della Volta Algarve, gara a tappe in Portogallo. “E’ stata un’esperienza molto dura – ha detto Contador – Sto volando in Portogallo, non vedo l’ora di risalire in bici. Provo un misto di allegria e di tristezza per tutto quello che è successo, E’ stata messa in dubbio la mia onestà di uomo ma adesso ho avuto giustizia. Felice, sì, sono felice: ma tutto quello che è sucecsso non si può cancellare in un giorno”.
Adesso sia l’ Uci che la Wada hanno un mese di tempo per presentare appello al Tas ma quello che più preoccupa è come sia stato possibile che la federazione spagnola sia passata in tempi molto brevi dalla richiesta di un anno di squalifica all’ assoluzione. Il presidente dell’Uci, McQuaid, è stato piuttosto chiaro: ” Appello contro l’assoluzione di Contador? Dobbiamo prima studiare il dossier completo. Ma le dichiarazioni politiche su questo affare in Spagna sono state inopportune. Se mi sorprende il cambio di decisione, il passaggio da un anno all’assoluzione? Visto che si tratta della Spagna, non si sorprende niente…”
Resterà da vedere come Contador verrà accolto in gruppo dai colleghi e dai tifosi per le strade, sicuramente il ciclista iberico non sarà presente al Tour De France mentre per la sua presenza al Giro, gli organizzatori della corsa rosa ancora non si sono espressi al riguardo.
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Riccò, confermata l’ autotrasfusione. Il commento del presidente della Wada John Fahey “Caso tragico e disperato”
Purtroppo i sospetti e le dichiarazioni fatte nei giorni scorsi, sono confermate dai primi esami clinici a cui è stato sottoposto l’ ormai ex corridore Riccardo Riccò. Il modenese ha rischiato di morire per un autotrasfusione probabilmente con sangue trattato male se non addirittura scaduto situazione questa, che ha suscitato grande sdegno soprattutto dai suoi ex colleghi che gli hanno fatto ricordare come Aldo Sassi, prima di morire di cancro, avesse puntato sul suo recupero tendendogli una mano quando nessuno voleva aiutarlo ad uscire dal tunnel della depressione.
Duro è anche il commento del presidente della Wada, l’ agenzia internazionale per il controllo antidoping, John Fahey che definisce Riccò “un caso tragico e disperato”. Sempre lo stesso Fahey ha confermato che si stanno studiando nuove sanzioni per combattere il doping ma che purtroppo, la vittoria sarà molto difficile perché la natura umana porta naturalmente verso l’ inganno e la truffa.
Adesso per Riccò arriveranno altri problemi, accantonata la sua carriera sportiva il modenese, appena si sarà ripreso, dovrà rispondere se l’ autotrasfusione è stata fatta con l’ aiuto di altre persone oppure da solo come dichiarato al dottore durante il primo soccorso in ospedale.
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Ciclismo: Contador sospeso dall’Uci. “Clenbuterolo” nelle sue urine.
Potrebbe essere tanto rumore per nulla, ma sicuramente la notizia è di quelle che ti fanno sobbalzare dalla sedia e se sei un appassionato di questo fantastico sport, ti colpisce dritto al cuore.
Alberto Contador, il fuoriclasse spagnolo, vincitore dell’ ultimo Tour de France, è stato sospeso a titolo precauzionale dall’ Uci in quanto sono state riscontrate tracce di clenbuterolo nelle sue urine, durante un controllo effettuato nel secondo giorno di riposo durante l’ ultimo Tour.
Nelle urine di Alberto Contador la molecola del clenbuterolo è stata trovata sia nel campione A sia in quello B delle controanalisi. E questo, al di là delle piccolissime quantità individuate dal laboratorio tedesco di Colonia, che ha i migliori macchinari al mondo per effettuare questa ricerca, è sufficiente per determinare la positività del corridore.
Il clenbuterolo è un farmaco stimolante del sistema nervoso centrale, classificato come Beta2 antagonisti. Si può assumere sotto forma di compresse, aerosol o iniezioni: in quest’ultimo caso i suoi effetti sono ampliati e sicuramente molto più significativi in ambito sportivo, visto che si accentua l’aspetto anabolizzante e si migliora il recupero dell’organismo (ideale nelle corse a tappe). E’ vietato dal codice antidoping Wada per le sue caratteristiche stimolanti (è un broncodilatore antiasmatico, aiuta quindi la respirazione) e anabolizzanti, sia se assunto per via orale sia intramuscolo. Viene chiamato anche il doping delle modelle, perché il suo primo effetto è anoressizzante: toglie cioè il senso di fame e aiuta a perdere peso. Ma il clenbuterolo è sempre stato molto diffuso anche in zootecnia per gonfiare i muscoli degli animali, tanto da essere vietato in alcuni Paesi per i pesanti effetti negativi sull’organismo (ipertrofia del cuore, tremori, irritazione, aggressività, rischi di infarto).
Tuttavia la situazione non parrebbe essere tanta grave, in quanto la sostanza sarebbe stata presente in piccolissime quantità, circa 400 volte al di sotto della soglia per la quale la Wada, l’agenzia mondiale antidoping, è tenuta ad informare l’Uci. Inoltre, Lo staff del campione spagnolo, che per primo ha diffuso la notizia, sostiene che si tratta di un caso di “contaminazione alimentare”.
Quindi restano molti punti oscuri su cui è assolutamente necessario far luce, in quanto risulta essere in gioco l’ intera credibilità di tutto il movimento. Contador ha la possibilità di dimostrare l’assunzione involontaria per evitare la squalifica. Sarà lui stesso, alle 12 ora italiana, a parlarne in una conferenza stampa annunciata in un hotel di Pinto, la sua città, nei pressi di Madrid.
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Mannini e Possanzini la fine di un incubo
Il Tribunale dello Sport di Losanna ha sospeso la squalifica
In Germania pochi giorni fa la Federcalcio Tedesca aveva assolto Ibertsberger e Janker i due giocatori dell’Hoffenheim che si erano presentati in ritardo al controllo antidoping nel mese di febbraio dopo la gara contro ilMonchengladbach e alla società era stata comminata solo una multa per violato non le regole sul doping in se’ ma le direttive federali sullo svolgimento dei controlli. In virtù di questo sembrava ancora piu assurda la sentenza della Wada nei confronti di Mannini e Possanzini, ma per fortuna alla fine è prevalso il buon senso e i due giocatori potranno tornare a disposizione dei proprio allenatori sin da domenica in attesa del tre aprile data in cui verrà ridiscusso il loro caso. “Adesso è l’ora di ricominciare a correre. Sono felice e confido che il nuovo processo possa concludersi nel migliore dei modi” con queste parole Mannini ha commentato la notizia, e ancora “Non ho mai mollato nemmeno per un secondo, confortato dal ricordo di quel San Paolo stracolmo che trasmette emozioni uniche”. Una freccia importante torna disponibile a questo punto all’arco del nuovo tecnico Donadoni. Anche il presidente Corioni “Sono contento e soddisfatto, abbiamo riparato tutti insieme, noi del Brescia e lo sport italiano unito ad un errore madornale, a una tremenda ingiustizia che era stata fatta a due innocenti”. Sonetti ritorva il suo capitano nel momento decisivo della stagione e potrà cosi contare sulla sua classe per la rincorsa ai primi posti.
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Mannini e Possanzini tornano in campo: non c’è piu la sqaulifica!!!
Il Tas di Losanna riesamina il caso antidoping. Buona fede e non positività possono trasformare lo stop di un anno in una multa.
Al Tas di Losanna prevale il buon senso e la diplomazia, si sta lavorando alacremente per raccogliere tutto il materiale necessario per riesaminare il caso di Mannini e Possanzini. L’obiettivo dichiarato è quello di «trasformare» la squalifica di un anno in una sanzione amministrativa anche se non di poco conto. Nessun passo indietro, ma un’amministrazione della giustizia più in linea coi tempi. Le regole della Wada sono chiarissime, ma il Tas visto che il doping non può esser dimostrato e quindi va concessa la buona fede. Pertanto la squalifica si potrà trasformare in una pena amministrativa.