Tag: volley

  • Osniel Melgarejo, da Cuba un’iradiddio per la Powervolley

    Osniel Melgarejo, da Cuba un’iradiddio per la Powervolley

    Il mercato non è attivo solo per il calcio ma anche per la pallavolo, a Milano ufficializzano il cubano Osniel Melgarejo, un acquisto destinato a lasciare il segno nella prossima stagione.

    All’Allianz Powervolley Milano serviva alternative in fase offensive e soprattutto nuova potenza di fuoco, in questo mercato ha fatto un’ottima impressione l’acquisto, ufficializzato proprio pochi giorni fa, del martello cubano Osniel Melgarejo un’autentica iradiddio di 197 cm.

    Melgarejo, atleta che occuperà senz’altro un posto di rilievo nel roster a disposizione di coach Piazza, viene dalla Ligue A francese dove ha fatto molto bene tra le fila del Chaumont VB 52 di Silvano Prandi consacrandosi tra i migliori schiacciatori del campionato francese. Per la prima volta approda in Italia, 25 anni , alto 1 metro e 97 cm. si contraddistingue per la sua potenza e la notevole elevazione ed è da considerare come valida alternativa per Piazza.

    E’ proprio il tecnico a presentare Melgarejo come un obiettivo inseguito da tempo:

    Abbiamo scelto con pazienza questo ragazzo cubano, che ha giocato nel campionato francese, per il quale c’è stata la concorrenza di parecchie squadre ma siamo riusciti comunque a trasmettergli il nostro entusiasmo e ne siamo contenti perché potrebbe essere una piacevole sorpresa.

    Osniel Melgarejo mostra i muscoli dopo essere andato a segno per il Chaumont (foto Twitter)

    Ai piedi della Madonnina, in casa Allianz Powervolley si respira entusiasmo e ci si prepara ad una stagione piena di sorprese, il volley ormai è una passione vissuta al pari del calcio e si vuole essere protagonisti dell’immediato futuro. Lo stesso Osniel Melgarejo sembra essere contagiato da queste aspettative:

    “Le sensazioni sono le migliori che io possa avere. Si tratta del campionato migliore al mondo.”

    L’obiettivo di mercato raggiunto dalla Powervolley è stato certo agevolato dall’ottimo rapporto tra i presidenti delle due società, infatti Allianz Powervolley e Chaumont sono molto legate tra loro così come appunto c’è una stretta amicizia tra i due patron. A collaborare alla buona riuscita dell’operazione poi è stata sicuramente la volontà e l’entusiasmo del martello cubano il quale si era già prefissato, come dichiarato in sede di presentazione, la meta di giungere nel nostro massimo campionato che reputa altamente probante per la carriera di ogni pallavolista.

    Non sembra nemmeno essere un problema per lui essere inizialmente un martello dei tanti a disposizione del coach, con umiltà sa che dovrà conquistarsi il posto in squadra ma ha anche in testa molto chiaramente quali sono le sue chance per rientrare il più in fretta possibile negli schemi di Piazza. Melgarejo infatti con ambizione dichiara di condividere in pieno la mission della società, arrivare in cima alla vetta, sia dal punto di vista personale che da quello di team.

    Melgarejo in una potente schiacciata quando militava nel campionato argentino (Foto twitter)

    Riuscirà il 25enne cubano a diventare perno fondamentale della squadra lombarda? Sarà come da premesse in grado di sovverchiare gli equilibri quando chiamato in causa?

    Nell’ultima stagionedella Superlega di volley Allianz Powervolley si è classificata al quinto posto con 41 punti e nella Coppa Italia Milano ha dovuto cedere il passo a Itas Trentino in semi finale, segno che per Piazza e Camperi soprattutto questa fase di mercato e un buon lavoro di modulazione delle varianti siano fondamentali per colmare il gap con le avversarie davanti.

  • Il sogno d’oro dell’Italvolley femminile si spegne contro la Serbia

    Il sogno d’oro dell’Italvolley femminile si spegne contro la Serbia

    Il risveglio è stato amarissimo, quello delle ragazze dell’Italvolley al mondiale femminile in Giappone, è stato un lungo sogno dal dolce sapore dorato che però si è andato a spegnere proprio all’ultimo istante.

    Una sconfitta, quella di oggi contro la Serbia, ancor più amara perché arrivata dopo una lunga battaglia conclusasi al Tie-Break.

    L’Italvolley torna così a casa dal mondiale giapponese con una medaglia d’argento al collo e con uno score davvero positivo di 11 vittorie e solo due sconfitte, entrambe arrivate contro la Serbia, la prima indolore in Final Six, la seconda, ben più dolorosa, nella finale odierna.

    Una finale che ha visto le azzurre di Mazzanti partire con il piede giusto e vincere il primo set, anche grazie ad un servizio molto efficace, per 25-21.

    Nel secondo set le serbe hanno reagito, Boskovic ha iniziato ad aumentare i giri del proprio motore, le azzurre sono andate piuttosto in confusione in ricezione e così la nazionale di Terzic si è aggiudicata agevolmente il parziale per 25-14.

    Il terzo set ha viaggiato a lungo sul filo dell’equilibrio, la protagonista assoluta è stata Paola Egonu che ha tenuto a contatto l’Italvolley alla Serbia e poi nel finale di set ha trovato gli attacchi vincenti per chiudere sul 25-23 e portarsi sul 2-1.

    Il quarto set ha visto una partenza sprint della Serbia con il servizio di Mihajlovic che ha messo molto in difficoltà la ricezione dell’Italia, tanto da portare le serbe sul 8-2. Qualche errore di Boskovic, alcune belle giocate di Chirichella e della solita Egonu hanno riportato sotto le azzurre prima del nuovo strappo serbo che ha portato al 25-19 finale.

    La finale si è decisa così al Tie-Break.

    Il quinto set è stato decisamente equilibrato con la Serbia che ha avuto più volte il doppio vantaggio. Sul 13-12 per la Serbia, Sylla ha avuto l’occasione di schiacciare e conquistare la parità ma il suo attacco è stato salvato e dopo una serie di batti e ribatti sono state le serbe a prendersi il punto. Un errore di Sylla ha definitivamente consegnato il successo per 15-12 alla Serbia. Finisce così la Serbia è campione del mondo, l’Italvolley si sveglia dal sogno dell’oro ma porta a casa un prezioso e scintillante argento.

    SERBIA – ITALIA 2-3 (21-25, 25-14, 23-25, 25-19, 15-12)

    SERBIA: Boskovic 26, Mihajlovic 19, Veljkovic 10, Rasic 10, Ognjenovic 8, Busa 6, Popovic (L).

    Allenatore: Terzic.

    ITALIA: Egonu 33, Bosetti 14, Sylla 10, Danesi 9, Chirichella 3, Malinov 2, De Gennaro (L)

    Allenatore: Mazzanti.

     

  • Italvolley travolgente, Belgio spazzato via 3 a 0

    Italvolley travolgente, Belgio spazzato via 3 a 0

    Un’Italvolley spumeggiante, brillante e con grande sicurezza, batte con un netto 3-0 il Belgio e fa un passo quasi decisivo per la conquista di uno dei tre posti che valgono la qualificazione alla terza fase, adesso sabato contro il Giappone potrà bastare anche una sconfitta al Tie-Break per assicurarsi quel punticino che varrebbe la matematica.

    Il Ct Marco Bonitta modifica anche in questo caso la formazione schierando all’inizio Lo Bianco, Centoni, Del Core, Costagrande, Chirichella e Arrighetti con Di Gennaro nel ruolo di libero.

    Carolina Costagrande e Valentina Arrighetti
    Carolina Costagrande e Valentina Arrighetti

    La partenza del primo set è equilibrata sino al 10 pari poi l’Italia effettua lo strappo decisivo che permette alle azzurre di conquistare in scioltezza il primo parziale con il risultata di 25-18, da segnalare le buone prestazioni di Del Core e Costagrande.

    Il secondo set invece risulta più equilibrato e più complicato per le azzurre, il Belgio, anche grazie alla battuta rimane attaccato alla partita e riesce ad accumulare due punti di vantaggio sul 19-17 ma qui si accende Centoni che con servizio ed attacco permette all’Italia di portarsi sul 21-20. Del Core e Centoni con gli attacchi vincenti ed un passaggio a vuoto del Belgio permette all’Italia di chiudere sul 25-23.

    Il terzo set torna ad essere una strada in discesa con le azzurre sempre molto efficaci in attacco e con il Belgio che cala i ritmi e non riesce a tenere il passo dell’Italvolley che si porta nettamente avanti. La reazione delle ragazze belghe è minima e sostanzialmente indolore per l’Italia che con Costagrande chiude il parziale sul 25-18.

    Dunque l’Italia di Marco Bonitta infila la quinta vittoria su sei gare giocate nel mondiale casalingo. Un successo che permette alle azzurre di mantenersi in scia di una Cina che al momento pare una schiacciasassi inarrestabile e che si è già garantita l’accesso alla terza fase. L’Italvolley però ha la concreta possibilità, come già detto, di conquistare l’accesso alla prossima fase già nella sfida contro il Giappone che arriverà sabato alle 20 dopo il giorno di riposo. Le ragazze azzurre stanno facendo un mondiale straordinario, l’obiettivo minimo era essere tra le prime sei del mondo, di lì in poi con questo gruppo, sognare qualcosina di più non è certamente vietato. Ora però riposo e poi testa e concentrazione sulla gara con le ragazze del Sol levante che arriveranno agguerrite perchè si troveranno all’ultima spiaggia.

    ITALIA – BELGIO 3-0 (25-18, 25-23, 25-18)

     

    CLASSIFICA GIRONE E

    Cina 14, ITALIA 13, Repubblica Dominicana 11, Giappone 8, Croazia 5, Belgio 4, Germania 3, Azerbaijan 2

  • Italvolley la ripartenza è giusta, ma che fatica

    Italvolley la ripartenza è giusta, ma che fatica

    L‘Italvolley di Marco Bonitta riparte con il piede giusto nella seconda fase del mondiale di Italia2014, contro l’Azerbaijan a Bari arriva un successo per 3-1, tutt’altro che semplice e che permette alle azzurre di mantenere il secondo posto e ad avvicinarsi alla terza fase.

    Il tecnico azzurro recupera le acciaccate Antonella Del Core e Carolina Costagrande, che era stata assente nell’ultimo match della prima fase contro la Repubblica Dominicana per dei problemi alle caviglie, e parte quindi con Chirichella, Arrighetti, Lo Bianco, Del Core, Diouf, Costagrande e ovviamente con Di Gennaro nel ruolo di libero. Il primo set scivola via piuttosto velocemente con le azzurre bravissime a mettere in difficoltà le azere con un ottimo servizio e con una Chirichella in grande spolvero nella sua specialità: il muro. Il primo parziale si chiude piuttosto agevolmente sul 25-19.

    Nel secondo set sostanzialmente si recita sullo stesso copione con l’Italvolley che scappa via e controlla agevolmente il risultato andando a chiudere sul 25-21.

    Le prime difficoltà arrivano nel terzo set quando l’Azerbaijan si aggrappa a Polina Rahimova, autrice di ben 28 punti a fine partita con quasi il 50% di attacchi vincenti, e mette in difficoltà le azzurre che vanno sotto nel punteggio, tentano una disperata rimonta nel finale di set, tutto inutile perchè sono le azere a conquistare il parziale con il risultato di 25-21, la gara sembra così riaprirsi.

    Il quarto set parte subito sui binari dell’equilibrio con le due squadre che viaggiano punto a punto sino al 8-8 quando arriva il primo strappo dell’Azerbaijan firmato sempre dalla solita Rahimova. La situazione sembra farsi critica e l’ansia di dover ricorrere al tie-break, perdendo così la possibilità di fare bottino pieno, inizia a salire. Sul 12-17 il set sembra ormai perso ma ecco che entra in scena la capitana Francesca Piccinini e l’Italvolley si rialza recuperando sino al 22-21, anche grazie a Chirichella e Diouf. Ora Rahimova fa meno paura, se l’atleta azera trova il punto del 22-22 ci pensa Piccinini a regalare il match point alle azzurre. Un errore di Chirichella al servizio e il colpo vincente di Arrighetti chiudono il set sul 25-23 e quindi sul 3-1 finale.

    L'esultanza delle azzurre
    L’esultanza delle azzurre

    Per la classifica tre punti importanti, il primo passo della seconda fase è stato fatto, domani la sfida al Belgio, avversario insidioso che oggi ha fatto soffrire, costringendola al tie-break, la Repubblica Dominicana.

     

    ITALIA – AZERBAIJAN 3-1 (25-19, 25-21, 21-25, 25-23)

     

    CLASSIFICA GRUPPO E

    Cina 11 pt, ITALIA 10, Repubblica Dominicana 8, Giappone 6, Croazia 5, Belgio 4, Azerbaijan 2, Germania 2

  • Volley A1: Macerata vince la regular season

    Volley A1: Macerata vince la regular season

    Con un magnifico colpo di coda all’ultima giornata della regular season la Lube batte Copra Elior Piacenza e si qualifica per i playoff al primo posto.

    Casa Modena espugna il palazzetto di Cuneo e fa suo il match valevole per il quinto posto mentre in un match tiratissimo conclusosi al tiebreak Città di Castello si aggiudica il derby con Perugia. Buone vittorie anche per Trento, Molfetta e Latina.

    E’ stata un’ultima giornata di regular season che non ha risparmiato emozioni e sorprese, basta pensare che nel match clou tra Macerata e Piacenza i parziali sono stati pazzeschi, quasi a significare che non c’è stata partita nel 3-0 secco della Lube. Zaitsev e Kovar i migliori con a segno rispettivamente 15 e 11 punti. Non c’è dubbio che ad oggi Macerata prende il ruolo di favorita per la vittoria finale, anche se si sa i playoff possono sempre riservare qualche sorpresa.

    Jiri Kovar della Lube Macerata | Foto Twitter
    Jiri Kovar della Lube Macerata | Foto Twitter

    Erano già tranquille della loro qualificazione Perugia e Trento inarrivabili comunque al terzo e quarto posto mentre rimaneva da assegnare il quinto posto. Conquistato alla grande da Casa Modena che è andata ad espugnare Cuneo, ovvero la diretta concorrente. Da sottolineare per gli emiliani l’ottima prova a muro di Uros Kovacevic apice dell’ottima prova difensiva di tutta la squadra.

    Detto del quinto posto (Modena) e del conseguente sesto (Cuneo) al settimo posto arriva Città di Castello che non ha mollato un secondo e strappato la vittoria finale nel derby con Perugia. Un 2-3 al tiebreak che pareva interminabile, il secondo set è stato il gioco più lungo della giornata terminato 26-28 e basta pensare negli score individuali che il top scorer di giornata è stato proprio Aleksandar Atanasijevic di Perugia con 28 punti, mentre il muro più vincente è stato quello di Città di Castello con Matteo Piano protagonista. Insomma i due sestetti hanno dato veramente tutto.

    Ai playoff nonostante la sconfitta accede anche Verona, che seppur sconfitta in casa, come abbiamo visto da Trento rimane all’ottavo posto per la contemporanea sconfitta di Ravenna contro Latina. Utile solo ai fini della classifica la vittoria di Molfetta su Vibo che così viene scavalcata.

    RISULTATI 22ESIMA GIORNATA SERIE A1:

    Macerata – Piacenza 3-0 (25-14, 25-20, 25-20)

    Cuneo – Modena 0-3 (21-25, 18-25, 21-25)

    Perugia – Città di Castello 2-3 (22-25, 26-28, 25-17, 25-13, 14-16)

    Molfetta – Vibo Valentia 3-0 (25-20, 25-22, 25-18).

    Verona – Trento 0-3 (20-25, 21-25, 15-25)

    Latina – Ravenna 3-0 (25-19, 25-17, 25-22)

    CLASSIFICA FINALE REGULAR SEASON:

    Cucine Lube Banca Marche Macerata 56, Copra Elior Piacenza 54, Sir Safety Perugia 46, Diatec Trentino 39, Casa Modena 34, Bre Lannutti Cuneo 32, Altotevere Città di Castello 30, Calzedonia Verona 25, CMC Ravenna 23, Exprivia Molfetta 20, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 19, Andreoli Latina 18.

    PROGRAMMA GARA 1 DEI QUARTI DI FINALE PLAYOFF:

    Giovedì 27 marzo 2014, ore 20.30

    Macerata-Verona, Trento-Modena, Piacenza-Città Castello, Perugia-Cuneo.

     

     

  • Ultimo saluto a Vigor Bovolenta, una vita fra Volley e famiglia

    Ultimo saluto a Vigor Bovolenta, una vita fra Volley e famiglia

    Un malore improvviso lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e lo ha costretto a lasciare la sua passione più grande, il volley, proprio su un campo da gioco, durante l’ incontro di serie B2, fra Volley Forlì e Lube Macerata, dopo una battuta di gioco: Vigor Bovolenta ci ha lasciati, così, nella notte fra sabato e domenica scorsi, dopo il ricovero all’ospedale di Macerata ma, in realtà, per i suoi cari non è mai andato via. Commoventi, in tal senso, le parole della moglie Federica Lisi – ex pallavolista e mamma dei suoi quattro figli – che, durante i funerali tenutisi quest’oggi, ha ricordato il suo Vigor come “il numero uno”, volato in cielo perchè lì “avevano deciso di fare una squadra e, pertanto, occorreva il migliore e lo hanno preso mentre giocava”. 

    Vigor, il suo nome, “forza” in latino: non a caso, Bovolenta è stato uno dei più forti pallavolisti italiani, uno dei cardini della Nazionale di Volley di Julio Velasco, con la quale ha disputato ben 197 partite,  vincendo quattro edizioni della World League, una Coppa del Mondo e due Europei, oltre all’argento olimpico ad Atlanta 1996. Ecco perchè, nella chiesa parrocchiale di San Francesco, a Taglio di Po, dove si sono svolti quest’oggi i funerali, oltre alla gente comune accorsa per l’ultimo saluto al “Bovo”, era presente tutto il mondo della pallavolo italiana, da Anastasi a Velasco, a Zorzi, Gardini, Bernardi, oltre agli ex compagni di squadra – Giombini, Papi, Savani, Rosalba, Zlatanov – che hanno portato a spalla il feretro avvolto dalla bandiera tricolore.

    Chi lo conosceva bene, però, nonostante il dolore immenso della sua scomparsa, non vuole ricordarlo con sofferenza e lacrime, “perchè questo non era lui”, così come ha ricordato ancora la moglie. Ora, lei dovrà pensare ai suoi quattro bambini (i cui nomi iniziano tutti per “A”, in riferimento ad Antonio, fretello di Vigor morto a causa di una leucemia, ndr) Alessandro, Arianna, e le gemelline di appena un anno Angelica ed Aurora, che “farò crescere come noi volevamo” , come la stessa Federica Lisi ha dichiarato.

    Vigor Bovolenta | © MUSTAFA OZER/AFP/Getty Images

    Una tematica ricorrente quella degli affetti nella vita del Bovo, profondamente legato alla sua famiglia, fondata sull’amore che lo legava a Federica, sposata nel 2002, e consolidata con la nascita dei quattro figli: il senso di protezione per la sua “truppa” lo avevano reso un campione “nella vita e della vita”, con semplicità, sempre con il sorriso sulle labbra e la passione per ciò che faceva, con dedizione e senso di responsabilità.

    Un “padre di famiglia” che aveva ben presente la necessità di lavorare per portare a casa lo stipendio a fine mese, come lui stesso aveva dichiarato in un’intervista rilasciata nello scorso mese di Novembre. Una necessità che lo ha portato ad accettare di giocare in serie B2, credendo nel progetto Forlì fondato sulla valorizzazione dei giovani, coniugando le esigenze lavorative con la volontà di lavorare vicino alla famiglia, che viveva stabilmente a Ravenna, nella “bella casa che ho costruito”, come lui stesso amava dire.

    Il destino, purtroppo, lo ha allontanato da tutto ciò, riservandogli un colpo a tradimento. RIP Vigor.

  • Muore Vigor Bovolenta tragedia in campo a Macerata

    Muore Vigor Bovolenta tragedia in campo a Macerata

    Il mondo dello sport è sottochoc dopo la notizia della tragica morte di Vigor Bovolenta , il giocatore di pallavolo ex azzurro. Bovolenta stava dispuntato il match di B2 con la sua Volley Forlì contro la Lube a Macerata. A rendere nota la notizia nella notte ci ha pensato la Lega Pallavolo, questa la nota pubblicata:

    A nulla sono valsi gli sforzi dei soccorritori, che hanno provato a lungo a rianimarlo prima di portarlo in ospedale, dove è deceduto”.

    Durante il terzo set Vigor Bovolenta, che era in battuta, ha buttato via la palla e ha chiesto aiuto prima di accasciarsi al suolo svenuto – “Mi gira la testa, aiutatemi che cado” –

    Vigor Bovolenta | © Phil Walter / Getty Images
    Si è toccato il fianco sinistro vicino al cuore ed è caduto a terra. Non ha mai più ripreso conoscenza. Inutili i tentativi di massaggio cardiaco in campo, così come il trasferimento all’ospedale di Macerata. L’atleta avrebbe compiuto 38 anni il 30 maggio.

    Bovolenta aveva esordito nella pallavolo già da piccolo, appena quindicenne, disputando nella sua carriera 553 partite in serie A1. Nel 1995 l’esordio in Nazionale con Velasco con il quale aveva conquistato l’argento olimpico nel 1996, quattro World League, una Coppa del Mondo e due Europei. Aveva partecipato anche alle ultime olimpiadi di Pechino 2008. Nel suo curriculum ci sono due scudetti, due Coppe dei Campioni, varie Coppe europee, un Mondiale per Club, un argento alle Olimpiadi di Atlanta 1996, un Europeo e quattro World League.

    Sposato con la collega Federica Lisi, anche lei ex azzurra, con la quale ha avuto 4 figli, il giocatore aveva così spiegato la scelta di terminare la sua carriera in B2:

    Nel momento in cui ho scelto Forlì sapevo che non sarebbe stato semplice; la società, mostrando serietà, ha deciso, nonostante il difficile momento economico generale, di proseguire l’attività e ripartire dai giovani attraverso una più modesta B2. Ho deciso comunque di rimanere qui, lavorando alla ricostruzione di questa squadra, convinto in questo anche dalla volontà di rimanere vicino alla mia famiglia, che mi ha fino ad ora sempre seguito nelle varie città in cui ho giocato. Dopo che loro sono stati al mio fianco, credo sia arrivato il momento che io cammini al fianco loro. Ho iniziato la mia carriera a 15 anni, allontanandomi da mio papà, mamma e mia sorella. Oggi scelgo di rimanere vicino a Federica e ai miei 4 bambini. Ringrazio tutti con un unico abbraccio per essermi stati vicini sempre, anche nei momenti meno semplici“.

    Meno di una settimana fa il mondo dello sport aveva vissuto una situazione analoga per Muamba, giocatore del Bolton che durante il match contro il Tottenham era stato colpito d’infarto e “salvato” dall’efficace e tempestivo intervento dei medici in campo.
    L’autopsia sul corpo di Vigor sarà disposta domani mattina nell’obitorio dell’ospedale di Macerata. Intanto oggi in tutti i campi della Serie A sarà osservato un minuto di silenzio per il giovane atleta scomparso, per Roberto Rondoni, Carlo Facchettin e per il militare ucciso in Afghanistan.

    Video Vigor Bovolenta il tributo su Youtube
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  • Italia da sballo, Stati Uniti ko 3-1. Super Mastrangelo

    Italia da sballo, Stati Uniti ko 3-1. Super Mastrangelo

    Prosegue alla grande il cammino della nazionale azzurra guidata da Mario Berruto, dopo la sofferta vittoria con il Brasile e la facile affermazione contro la Cina, arriva il terzo successo consecutivo contro i campioni olimpici americani sconfitti 3-1.

    Non solo cuore e grinta per Mastrangeloe compagni, ma anche tanta lucidità e precisione in attacco che fanno ben sperare per le prossime partite.

    Gigi Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Formazione tipo quella messa in campo dal C.T. Mauro Berruto con Travica-Lasko, Mastrangelo-Fei, Zaytsev-Savani e Giovi libero ad iniziare un primo set dove gli americani partono subito forte. I campioni olimpici sono dotati di ottimi fondamentali, ma è nel servizio che sfoderano tutta la loro forza con Anderson e Stanley sugli scudi. L’Italia è costretta sempre a rincorrere nel set ma riesce, con sudore e fatica,ad agguantare gli americani fino al 20 pari. Praticamente ricomincia un altro set, con ambedue le squadre a lottare punto a punto, con gli americani che collezionano addirittura sette palle set prima di abdicare su uno storico punteggio di 41-39 a forti tinte azzurre.

    Dopo una simile battaglia ci si poteva attendere un calo fisiologico per i ragazzi italiani, ma è qui che sorprende in maniera molto positiva la nazionale azzurra che parte fortissimo costringendo gli americani a giocare sempre con la testa sott’acqua. Mastrangelo è superlativo a muro, Stanley non passa praticamente mai e l’Italia si porta avanti per 2-0.

    Nel terzo set c’e’ un sussulto a stelle e strisce, l’equilibrio viene rotto sul 21-22 quando prima Priddy e poi il solito Stanley, chiudono la terza frazione a loro favore portando il match al quarto set. L’inizio del quarto parziale non è buono per i colori azzurri, gli Stati Uniti vanno avanti 8-4 ma non riescono mai a prendere il definitivo margine per chiudere il set con la naturale conseguenza di essere prima raggiunti sul 14-14, grazie a due attacchi micidiali di Lasko e poi definitivamente abbattuti con Mastrangelo che prima si procura il match point con un muro sontuoso e poi chiude da perfetto capitano la pratica in maniera trionfale.

    In classifica l’Italia è adesso al terzo posto dopo Russia e Brasile, adesso la compagine azzurra  si trasferirà a Hamamatsu sede da domenica a martedì della terza fase di questa Coppa del Mondo che la vedrà opposta a  Cuba, Serbia e Argentina.

  • Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Italia bene contro l’Egitto, vittoria 3-0 e domani spazio al Brasile

    Dopo la pesante sconfitta all’esordio della World Cup contro la Russia per 3-1, la nazionale azzurra guidata da Mauro Berruto batte, come da pronostico, i modesti egiziani in una partita comunque non semplice ma conclusa per 3 set a zero.

    Una buona reazione soprattutto psicologica per Mastrangelo e compagni che hanno dimostrato di voler sudare le classiche sette camicie per raggiungere il pass olimpico per Londra.

    Gigi Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Proprio il “Mastro” si accomoda in panchina nel sestetto iniziale di Berruto con Fei e Buti a scambiarsi il ruolo di centrale. L’inizio non è certamente dei migliori con l’Egitto che riesce a controbattere punto dopo punto gli assalti azzurri, la vogli comunque è presente nei giocatori italiani che lottano su ogni pallone riuscendo a piazzare un parziale di 6-0 che garantisce la vittoria della prima frazione con il punteggio di 25-22. Il secondo ed il terzo set filano via abbastanza tranquilli per la truppa di Berrutto che riesce anche a schierare Sabbi e Bonifante, sicuramente giocatori che saranno poco utilizzati in futuro.

    Adesso c’e’ il Brasile, una partita a dir poco decisiva per il destino azzurro in questa World Cup. La nazionale verdeoro guidata da Bernardinho non perde contro l’Italia da ben 8 anni, ultimo successo World League 2003 con la speranza di non dover attendere ancora molto per una vittoria che potrebbe spianare la strada verso Londra 2012.

  • Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    Italvolley. Crollo Usa World Cup azzurra

    L’Italvolley di Massimo Barbolini vince la World Cup in Giappone grazie alla vittoria numero 10 su 11 incontri contro il Kenia e al contemporaneo vantaggio proprio delle nipponiche contro gli Stati Uniti.

    Infatti la sfida fra Giappone e U.S.A è ancora in corso, ma il momentaneo vantaggio di due set a zero delle nipponiche non consentono alla nazionale stelle e strisce di poter sperare ancora nella conquista del trofeo.

    La gioia azzurra ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images

    Anche contro la squadra più debole di tutta la competizione, le ragazze italiane hanno giocato come se dovessero vincere l’oro olimpico: 3-0 (25-6, 25-10, 25-17) ed un ultimo match che ha visto una vera e propria rivoluzione nel sestetto azzurro: Signorile in palleggio Lucia Bosetti opposta (dal secondo set poi ha lasciato il posto alla Barcellini), Folie e Anzanello centrali, Costagrande (molto ricercata dai media cinesi visto che fra meno di un mese comincerà il campionato orientale nella squadra di Lang Ping) e Caterina Bosetti martelli, Sirressi libero; con diversi ingressi di Moki De Gennaro arrivata qui all’ultimo momento per sostituire l’infortunata Ortolani. La partita ha poco da commentare, tanto è il divario sia tecnico che tattico rispetto alla nazionale africana, vera e propria cenerentola del torneo.

    Il C.T. Massimo Barbolini si è dimostrato a fine match molto contento del risultato raggiunto, infatti la tenacia e la voglia di lottare dimostrata dalle azzurre in questa World Cup rappresenta sicuramente un buon viatico verso la conquista di una medaglia a livello olimpico impresa questa, mai raggiunta in passato nella storia del Italvolley femminile.