Tag: Vladimir Petkovic

  • Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Lazio-Roma, Zeman rispolvera De Rossi per il derby

    Al bando scaramucce e polemiche della vigilia. Il giorno del derby della Capitale è arrivato: Lazio e Roma si ritrovano davanti in una insolita cornice pomeridiana che di sicuro farà tornare indietro di qualche anno i nostalgici del calcio. La Lazio arriva da un momento delicato: due sconfitte nelle ultime tre gare intervallate da un pareggio interno contro il Torino, escludendo ovviamente il discorso Europa League.

    E’ ancora aperta, tra l’altro, la ferita del 4-0 subito domenica scorsa a Catania. Un ko che ha scosso la squadra di Petkovic e fatto infuriare quei tifosi pronti a dimenticare tutto in caso di vittoria nel derby. Dall’altro lato la Roma, dopo qualche sconfitta di troppo, arriva dal bel 4-1 rifilato al Palermo. Una iniezione di fiducia piuttosto importante anche se i rosanero, ovviamente, non sono la Lazio e non bisognerà quindi cullarsi sugli allori. Tra i biancocelesti non ci saranno Ederson e Cavanda infortunato. Per il resto rosa al completo per Petkovic il quale dovrebbe schierare l’undici tipo.

    Daniele De Rossi
    Daniele De Rossi © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nel suo 4-5-1 troveranno spazio tra i pali Marchetti, in difesa Biava e Dias centrali con Konko e Lulic laterali. In mezzo al campo Hernanes, Ledesma e Gonzalez supportati da Candreva e Mauri con l’unica punta che è Klose. Dall’altro lato Zeman oltre a rinunciare ai due portieri Stekelenburg e Lobont deve fare a meno anche dello squalificato Destro. In difesa spazio per Piris con Castan ancora una volta in panchina mentre in mezzo al campo ci sarà il ritorno di De Rossi.

    Nel suo 4-3-3 il tecnico boemo schiererà, davanti al portiere Goicoechea, un pacchetto arretrato composto da Marquinhos e Burdisso centrali con Piris e Balzaretti esterni. De Rossi, Tachtsidis e Florenzi agiranno in mezzo al campo con Lamela, Totti e Osvaldo terminali offensivi.

    Le probabili formazioni di Lazio-Roma:
    LAZIO (4-5-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Lulic; Candreva, Hernanes, Ledesma, Gonzalez, Mauri; Klose. In panchina: Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Ciani, Radu, Brocchi, Cana, Onazi, Zarate, Floccari, Kozak, Rocchi. Allenatore: Petkovic
    ROMA (4-3-3): Goicoechea; Piris, Marquinhos, Burdisso, Balzaretti; De Rossi, Tachtsidis, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. In panchina: Svedkauskas, Taddei, Dodò, Castan, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Marquinho, Pjanic, Lopez. Allenatore: Zeman

  • Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Lazio super grazie ai gol di Kozak e Floccari

    Dopo la batosta incassata a Catania, Vladimir Petkovic aveva catechizzato i suoi: imperativo vincere. Con la testa già alla Roma, la sfida di domenica prossima, la Lazio ha stracciato il modesto Panathinaikos per 3-0. Con uno sforzo al minimo sindacale. Due volte Kozak e Floccari liquidano la pratica greca ipotecando il passaggio al prossimo turno di Europa League.

    Indovina chi invito a cena – In ottica derby il tecnico dei biancocelesti mette pesantemente mano alla formazione anti – Pana, sostituendo dieci undicesimi rispetto alla gara col Catania. La sorpresa è il ritorno di Zarate dal 1′, che fa prove di rilancio. Tra i pali torna Marchetti, protetto dai centrali Ciani – Cana, mentre Scaloni e Radu si posizionano sugli esterni. In mediana Ledesma detta il canovaccio tattico, affiancato da Onazi e Gonzalez. Floccari e Kozak terminali offensivi. Il Panathinaikos paga lo scotto di cinque indisponibili, per il resto la squadra schierata da Ferreira è la titolare.

    Kozak festeggia il gol | © Paolo Bruno/Getty Images

    Estasi Kozak –  La Lazio ci mette qualche minuto ad ingranare. Un paio di scaramucce in fase di studio, un discreto rischio al 20′ procurato da Tochè (provvidenziale Radu), poi è monologo biancoceleste. Perché al 24′ e al 40′ Kozak prima spezza gli equilibri, poi firma il raddoppio che chiude un match tutto in discesa. Alla fine sarà il migliore in campo. In ogni caso è grasso che cola: gestire già a fine primo tempo una gara che precede il derby è tanta roba.

    Chiude Floccari – Il secondo tempo è materiale per amanti dei numeri. Perché lo spettacolo è un’altra cosa, e i greci fanno una comparsata che giustifica l’ultimo posto nel girone di Europa League. Al 14′ Floccari firma il tris, in torsione su una punizione tesa di Zarate, chiudendo definitivamente le ostilità. Nonostante il vantaggio rassicurante, la Lazio continua a macinare gioco. Poi c’è spazio anche per Hernanes e Klose. Messaggi neanche troppo velati ai cugini giallorossi. Il brasiliano ha recuperato dall’infortunio. Domenica sarà in campo.

    LAZIO-PANATHINAIKOS 3-0 (primo tempo 2-0)

    MARCATORI: 22’pt e 40′ pt Kozak; 13′ st Floccari.

    LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Scaloni, Cana, Ciani, Radu; Gonzalez (23’st Hernanes), Ledesma (35’st Lulic), Onazi; Zarate; Floccari, Kozak (31’st Klose). In panchina: Bizzarri, Biava, Mauri, Candreva. Allenatore: Petkovic.

    PANATHINAIKOS (4-3-3): Karnezis; Seitaridis, Vyntra, Velazquez, Spiropoulos; Vitolo; Christodoupoulos, Zeca (33’st Lagos), Chouchoumis (14’st Mavrias), Owusu-Abeyie; Tochè (23’pt Petropoulos). In panchina: Kapino, Triantafyllopoulos, Fourlanos, Barbarouses. Allenatore: Ferreira.

    ARBITRO: Schörgenhofer (Aut).

     

  • Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Un piccolo ma importante passo in avanti per il Torino. La continuazione di un momento non troppo positivo per la Lazio. L’1 a 1 dell’Olimpico di sicuro soddisfa più i piemontesi che si riabilitano dopo i ceffoni presi in casa dal Parma domenica scorsa mentre la Lazio appare ancora una volta poco brillante dopo la sconfitta di Firenze. Glik aveva portato avanti i torinesi nel primo tempo mentre nella ripresa Mauri ha ristabilito la parità, permettendo cosi alla sua squadra di raggiungere quota 19 in classifica. Di sicuro Petkovic ha pagato a caro prezzo le assenze di due uomini chiave del proprio scacchiere, Ledesma e Hernanes, nonostante abbia dato fiducia a Cana e Rocchi i quali però non lo hanno ripagato a dovere, specie il secondo che sembra aver perso lo smalto che un tempo lo contraddistingueva.

    Il match si è giocato su di un terreno reso pesante dalla pioggia  ma che inizialmente ha favorito i granata che già dopo una manciata di minuti si trovano avanti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo infatti il difensore Glik salta più in alto di tutti e insacca in rete. A questo punto la Lazio comincia ad attaccare a testa bassa ma lo fa in modo confusionario tanto che gli unici pericoli li creano Candreva, ma Gillet si oppone e Mauri, che di sinistro sfiora il palo. Dal canto suo il Torino potrebbe mettere a segno il gol del 2-0 ma è sprecone, specie con Cerci che si divora una bella occasione.

    Kamil Glik festeggia il gol
    Kamil Glik festeggia il gol © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa la gara sale di tono e di spettacolo. Santana spreca un’ottima palla per il 2-0 e cosi al 12’ la Lazio la punisce: Candreva apparecchia per Mauri che di sinistro supera Gillet. I biancocelesti ci credono ma Rocchi manda alle ortiche due ottime occasioni mentre dall’altro lato le folate di Cerci non si concretizzano. Alla fine ne vien fuori un pareggio più utile ai ragazzi di Ventura mentre la Lazio ancora una volta si ferma nel momento in cui doveva fare il salto di qualità.

    Le pagelle di Lazio-Torino:
    Candreva 7: Si conferma il più in forma della sua squadra ed è lui a tirare la carretta nei momenti di difficoltà.
    Mauri 6,5: Ha il merito di riportare in gara i suoi, anche se ci si aspetta un contributo più alto da lui.
    Rocchi 5: Manca due ottime palle gol: il Rocchi di una volta non sarebbe stato così sprecone.
    Glik 6,5: Voto a metà per un gol fatto e uno mancato di poco.
    Cerci 7: Qualità e quantità. Mette il turbo ed è capace anche di grandi giocate.
    Bianchi 5: Non crea mai pericoli a Bizzarri, né crea grattacapi alla difesa avversaria.

    Il tabellino di Lazio-Torino:
    LAZIO
    (4-4-2): Bizzarri 6; Konko 6, Biava 6, Dias 6, Lulic 5,5; Cana 5,5, Gonzalez 5,5 (12′ st Cavanda 6), Candreva 7 (40′ st Brocchi sv), Mauri 6,5; Rocchi 5 (29′ st Floccari sv), Klose 5,5. In panchina: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Scaloni, Zauri, Radu, Stankevicius, Onazi, Kozak. Allenatore: Petkovic 5,5
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6,5, Rodriguez 5,5, D’Ambrosio 6; Brighi 6, Gazzi 6; Cerci 7 (41′ st Birsa sv), Bianchi 5, Sgrigna 5,5 (17′ st Meggiorini 5,5), Santana 6 (12′ st Stevanovic 5,5). In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini di Lazio Torino:
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  • Lazio-Torino, riscatto cercasi. Petkovic cambia e lancia Cana

    Lazio-Torino, riscatto cercasi. Petkovic cambia e lancia Cana

    Due squadre ferite dalle sconfitte patite nell’ultimo week end. Per Lazio e Torino quella di stasera sarà la sfida del riscatto. I biancocelesti arrivano infatti dal ko di Firenze che gli ha fatto perdere quota in classifica mentre il Torino è reduce dal pesante tonfo interno contro il Parma che di certo non ha facilitato la corsa alla salvezza dei piemontesi. L’allenatore dei biancocelesti Petkovic, privo degli squalificati Hernanes e Ledesma e dunque con qualche grattacapo di troppo a centrocampo, dovrebbe cambiare modulo, passando così al 4-2-3-1.

    Possibile dunque davanti a Bizzarri una difesa formata da Biava e Dias centrali con Konko e Cavanda laterali. Gonzalez e Cana agiranno davanti alla difesa mentre il trio composto da Candreva, Mauri e Lulic svarierà dietro l’unica punta Klose, con Floccari che cosi partirà dalla panchina e il quale potrebbe entrare a gara in corso. Dall’altro lato Ventura non potrà disporre di Ogbonna, non convocato per la trasferta capitolina in quanto ancora non al top ma deve fare a meno anche di Vives causa un problema al ginocchio e di Sansone squalificato. Ci sono invece Bianchi, Cerci e Santana mentre Sgrigna e Meggiorini si giocano una maglia da titolare con il primo che parte favorito.

    Lorik Cana
    Lorik Cana © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel suo 4-2-4 davanti al portiere Gillet l’allenatore dei granata darà spazio a Glik e Rodriguez al centro della difesa con Darmian e D’Ambrosio alterali. Davanti al pacchetto arretrato Brighi e Gazzi mentre nella parte offensiva Cerci e Stevanovic agiranno larghi con Sgrigna e Bianchi al centro dell’attacco.

    Le probabili formazioni di Lazio-Torino:
    LAZIO (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda; Gonzalez, Cana; Candreva, Mauri, Lulic; Klose. In panchina: Carrizo, Radu, Scaloni, Ciani, Onazi, Brocchi, Zarate, Rocchi, Kozak, Floccari. Allenatore: Petkovic
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci, Sgrigna, Bianchi, Stevanovic. In panchina: Gomis, Caceres, Di Cesare, Agostini, Diop, Basha, Birsa, Meggiorini, Santana, Verdi. Allenatore: Ventura

  • Fiorentina-Lazio, il big match con un Klose in più

    Fiorentina-Lazio, il big match con un Klose in più

    L’incontro più interessante della nona giornata di serie A è ovviamente quello che andrà in scena alle ore 15:00 fra Fiorentina e Lazio allo stadio Artemio Franchi di Firenze.

    Decisamente una prova di maturità per le due squadre che sino ad ora hanno davvero stupito gli addetti ai lavori per qualità ed organizzazione di gioco.

    Vincenzo Montella ha però un grande problema – il gol – la viola non riesce a segnare con continuità e , tolto Stefan Jovetic, nessuno degli attaccanti ha sin qui brillato in zona gol. È per questo che l’allenatore viola cercherà di dare una svolta all’attacco viola rispolverando dal primo minuto Luca Toni che in settimana ha già promesso di fare un gol alla squadra biancoceleste. In difesa mancherà la squalificato Roncaglia con Savic, arrivato dal Manchester City in estate nell’ambito dell’operazione Nastasic, il suo naturale sostituto.

    Miroslav Klose
    Miroslav Klose ©Paolo Bruno/Getty Images

    Petkovic ha superato brillantemente lo scetticismo di inizio stagione dimostrando grande competenza e sagacia tattica. La Lazio, a differenza della Fiorentina, non ha decisamente problema ad andare in gol ed è proprio il suo uomo gol più importante, il tedesco Miroslav Klose, ad essere stato al centro delle polemiche nel corso della settimana. La sua tribuna in Grecia durante il match di Europa League aveva fatto presagire ad un diverbio con l’allenatore, ma tutto è rientrato soprattutto è rientrato il mal di schiena, unico punto debole del tedesco che lo aveva messo seriamente in dubbio per la partita di domenica al Franchi.

    Le probabili formazioni di Fiorentina-Lazio

    Fiorentina (3-5-1-1): Viviano; Savic, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Olivera, Borja Valero, Mati Fernandez, Pasqual; Jovetic; Toni A disp.: Neto, Lupatelli, Hegazy, Cassani, Migliaccio, Aquilani, Della Rocca, Llama, Romulo, Seferovic, El Hamdaoui, Ljajic. All.: Montella
    Lazio (4-5-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda; Gonzalez, Candreva, Ledesma, Hernanes, Lulic; Klose A disp.: Carrizo, Ciani, Scaloni, Radu, Zauri, Onazi, Cana, Brocchi, Zarate, Rocchi, Floccari, Kozak. All.: Petkovic

  • Klose e Hernanes schiantano il Milan. La Lazio vola

    Klose e Hernanes schiantano il Milan. La Lazio vola

    Com’è piccolo il Milan (cit. Luca Serafini). La Lazio batte i rossoneri 3-2 e si porta a meno uno dal Napoli, sconfitto nel pomeriggio allo Stadium. Il successo dei biancocelesti porta la firma di Hernanes e Klose, più la partecipazione decisiva di Candreva. Non è bastato al Milan svegliarsi dopo il 3-0 del tedesco, quando con l’ingresso di Pato la squadra ha preso più coraggio e segnato due reti che sembravano il preludio all’ennesima rimonta targata 21 ottobre (lo scorso anno Lecce-Milan 3-4 ndr). Da sottolineare la quinta rete in campionato di El Shaarawy, sempre più leader del Milan, e il terzo gol di squadra che ha il nome di Nigel De Jong, autore del momentaneo 3-1. Nonostante il quinto ko di quest’anno, a fine partita Galliani conferma Allegri. Più che altro per mancanza di soluzioni.

    EPISODI– Ad essere onesti il Milan non demeritava. E’ significativo però come il Diavolo subisca con troppa facilità gol in questa stagione. A questo punto l’assenza di Thiago non può più essere un alibi. Sul banco degli imputati sale la psiche, che nell’arco dei 90′ minuti sa essere letale. Il tiro deviato (ma vincente) di Hernanes, il salvataggio miracoloso di Dias sulla conclusione di El Shaarawy, e il capolavoro di Candreva con Amelia fuori posizione fotografano un primo tempo dove il Milan è stato punito oltremisura nel risultato, che vede i padroni di casa avanti 2-o.

    S.S. Lazio v AC Milan - Serie A
    Klose condanna il Milan | ©Paolo Bruno/Getty Images

    LA BESTIA E IL PAPERO – Ad inizio ripresa arriva il sigillo della Bestia. Klose, il tedesco, segna il 3-0 dopo soli cinque minuti. Troppo cinica la Lazio per questo Milan così piccolo, ancora in cerca della sua identità violentata durante una notte d’estate. Fa persino tenerezza l’entrata di Pato. Tutti a chiedersi se si romperà un’altra volta, il motivo per il quale Allegri ha voluto rischiarlo essendo il punteggio irrecuperabile. Poi è andata come è andata. I rossoneri segnano il primo gol della serata, dove per poco il Papero non ci mette il suo zampino, poi ancora la seconda rete. Infine vedi un Pato integro, sicuro, che forse dentro di sé non ha più paura di rompersi. Il Milan lo ha aspettato, ora è lui a dover fare di tutto per diventare insieme ad El Shaarawy l’uomo della svolta. Perché stavolta a chiederlo non è soltanto il tifoso, è anche la storia.

    LE PAGELLE DI LAZIO-MILAN 3-2 (20-10-2012)
    Klose 7,5: dieci gol stagionali, sei in campionato. A 34 anni suonati il tedesco non ha intenzione di smettere. E’ uno dei pochi top-player rimasti in Serie A.
    Hernanes 7,5: otto partite in campionato, cinque gol. Con Klose ha segnato in tutto 11 reti delle 15 totale segnate dai biancocelesti. Petkovic sa di avere due fuoriclasse assoluti.
    Candreva 7: porta la firma dell’ex Udinese il gol più bello della serata. Con Petkovic ha trovato la sua dimensione perfetta. Dopo i due extra-terresti c’è lui nella scala dei valori assoluti a Formello.
    El Shaarawy 7: si sbatte lotta, per poco non firma una doppietta come contro il Cagliari. Ambrosini gli ha promesso che pagherà le sue vacanze qualora riesca a raggiungere i 7 gol prima di natale. Adesso il capitano deve sperare che il Faraone non decida di farsi un viaggio nello spazio da turista.
    Emanuelson 6,5: purtroppo i rossoneri l’hanno capito da un po’, il jolly olandese è diventato determinante per la squadra. Con il suo ingresso la squadra ha cambiato faccia. Che Emanuelson diventasse determinante nel Milan forse non l’avrebbe mai detto nessuno. Com’è piccolo il Milan.
    Boateng 2:  non sappiamo se sia l’ansia da prestazione, il peso della maglia, le voci che lo danno cornuto. A dir la verità non sappiamo neanche se ieri sia sceso in campo. Per la fiducia gli diamo 2.

    VIDEO HIGHLIGHTS LAZIO-MILAN 3-2

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  • Allegri sceglie Pazzini, Petkovic non si nasconde

    Allegri sceglie Pazzini, Petkovic non si nasconde

    All’Olimpico si affrontano Lazio-Milan per l’ottava giornata del campionato di Serie A. Aquile contro Diavoli, sorprese double-face a confronto. Lazio-Milan non sarà un match che potrà mettere a rischio la panchina di Allegri, potrà però indirizzarla pesantemente nel corso delle prossime settimane. Lazio-Milan vedrà anche il ritorno di Alexandre Pato. I tifosi rossoneri si augurano sia quello definitivo. Alla vigilia i due tecnici si sono mostrati particolarmente fiduciosi. Da una parte Petkovic e il concetto chiave di autostima, dall’altra l’ottimismo di Allegri, la cui provenienza e il motivo rimangono tuttora sconosciuti. Ne sapremo di più oggi, quando il campo dirà chi tra Lazio e Milan conquisterà i tre punti.

    I BOMBER– Fin qui la squadra biancoceleste ha segnato 12 gol. Di questi 9 portano la firma di Klose e Hernanes. Il tedesco guida la speciale classifica capocannonieri con 5 reti, seguito a ruota dall’ex San Paolo a quota 4. Qualora volessimo paragonare i numeri con quelli del Milan potremmo accorgerci che la situazione non è poi così diversa. L’unica differenza è che Pazzini i tre gol li ha segnati in un unico incontro, lasciando poi ad El Shaarawy il compito di mandare avanti la baracca, con il Faraone capace di realizzare gli altri 4 gol stagionali del Milan, fermo a 7 reti in campionato. Questione di karma.

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    Il tedesco Klose è la bestia nera del Milan | ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    SVOLTA NELLA TRADIZIONE – Allegri arriva a Roma pensando al 4-2-3-1, modulo proposto a partire dalla trasferta di Udine e mai più abbandonato. In attacco il tecnico livornese concede nuovamente fiducia a Pazzini, dirottando Bojan in panca. Sugli esterni El Shaarawy ed Emanuelson agiranno accanto a Boateng, confermato per l’ennesima volta nel ruolo di trequartista. A centrocampo gioca la coppia De Jong-Montolivo, entrambi rivitalizzati dalle proprie Nazionali ma che a Milanello faticano ad imporsi. In difesa Bonera torna al centro con Yepes, mentre Abate e Antonini copriranno il ruolo di terzini. A difendere la porta rossonera ci sarà il romano Amelia, che prende il posto di Abbiati, quest’ultimo rimasto a casa per via di un’infiammazione alle vie respiratorie.

    STRISCIA – I padroni di casa della Lazio hanno vinto gli ultimi tre incontri (compreso il match di Europa League contro il Maribor), realizzando sei reti e subendone una. In classifica le aquile sono al terzo posto, a quattro lunghezze da Juventus e Napoli. In casa Milan la situazione è leggermente diversa. Otto i punti che separano i rossoneri dai biancocelesti. Dopo la vittoria di Bologna, il Milan ha vinto in Italia soltanto una partita in un mese e mezzo (Milan-Cagliari 2-0). Reduci dalla sfortunata sconfitta nel derby contro l’Inter, i rossoneri sono chiamati ad una prova importante. Lo chiedono i tifosi, lo esige la società.

    PRECEDENTI – Nei suoi primi due anni al Milan, Allegri non ha mai battuto la Lazio (se si esclude il match di Coppa Italia dello scorso anno, 3-1 a San Siro). Tre pareggi e una sconfitta, questo il ruolino di marcia del tecnico livornese contro i biancocelesti. L’ultima vittoria all’Olimpico del Milan è datata 9 novembre 2011, quando con Leonardo in panchina i rossoneri espugnarono lo stadio della Lazio di Ballardini per 2-1 con le reti di Thiago Silva e Pato.

    Le probabili formazioni di Lazio-Milan (20-10-2012)
    Lazio (4-5-1): Marchetti, Konko, Biava, Dias, Lulic, Candreva, Gonzales, Ledesma, Hernanes, Mauri, Klose.
    A disposizione: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Scaloni, Brocchi, Cana, Zauri, Cavanda, Rocchi, Kozak, Floccari, Zarate. Allenatore: Petkovic.
    Milan (4-2-3-1): Amelia, Abate, Bonera, Yepes, Antonini, De Jong, Montolivo, El Shaarawy, Boateng, Emanuelson, Pazzini.
    A disposizione: Gabriel, Petkovic, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Nocerino, Constant, Flamini, Bojan, Pato. Allenatore: Allegri.

  • Allegri all’ultima spiaggia, Lazio-Milan decisiva

    Allegri all’ultima spiaggia, Lazio-Milan decisiva

    Come riportato questa mattina dalla Rosea, il Milan è pronto ad esonerare Massimiliano Allegri. Il tecnico rossonero sarebbe arrivato alla sua ultima spiaggia quindi, il classico punto di non ritorno. Sarà Vladimir Petkovic il giudice supremo per il livornese, chiamato a decidere vita o morte per l’ex allenatore del Cagliari. L’ultima sconfitta nel derby ha riaperto una frattura evidentemente troppo profonda per essere tamponata dalla trionfale campagna di Russia. Anche il cambio di modulo e i piccoli progressi sul piano del gioco non sono bastati ad Allegri per allontanare la pesante scure che grava sul suo capo. C’è bisogna di un’altra impresa, come quella contro lo Zenit. Roma come San Pietroburgo, El Shaarawy in versione staliniana. Tutto vero?

    GALLIANI TESO – Il rapporto tra Allegri e Galliani non è più come un tempo. Dall’amichevole con la “Solbiatese-Real” fino alle ultime domande post-derby senza risposta. Tutti quesiti che l’amministratore delegato rossonero ha gentilmente indirizzato ad Allegri, che per salvare la panchina del Milan ha obbligatoriamente il dovere di dare un senso a domandequali: perché Boateng e Robinho non rendono più come nelle stagioni passate? Perché il Milan subisce sempre e solo sui calci piazzati? Perché il Milan è a due punti dalla zona retrocessione nonostante un organico comunque valido se non per lo scudetto ma almeno per i primi posti?

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    Allegri verso l’esonero, è pronto Tassotti | ©OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    OMBRA TASSOTTI – Con Allegri sulla graticola ritorna in auge il tormentone Tassotti. Qualora la squadra dovesse uscire sconfitta dalla trasferta di Roma contro la Lazio, il principale candidato a sostituire il tecnico livornese è proprio l’attuale vice rossonero. Tassotti resta la soluzione più “comoda”, anche perché mancano alternative in questo senso, almeno in questo momento della stagione.  Se per l’anno prossimo circola sempre più insistentemente il nome di Guardiola (di oggi la notizia che la moglie preferirebbe Milano all’Inghilterra), adesso il nome di Tassotti rappresenta la scelta più logica a livello ambientale e la più sensata sotto l’aspetto economico.

  • Ederson trascina le aquile, Lazio-Maribor finisce 1-0

    Ederson trascina le aquile, Lazio-Maribor finisce 1-0

    Vittoria doveva essere e vittoria è stata: nel match contro il Maribor la Lazio è infatti riuscita ad uscire dall’Olimpico a testa alta grazie al risultato di 1-0 che le ha consentito di guadagnare tre punti importanti. Così facendo, complice anche il pareggio tra le altre due squadre del girone, la formazione di Petkovic è riuscita a portarsi in vetta alla classifica a quota 4 punti, mettendosi alle spalle Tottenham, Maribor e Panathinaikos.

    Nonostante un avvio non dei migliori i biancocelesti hanno infatti conquistato la vittoria grazie al goal di Ederson che, dopo la rete contro il Siena, raddoppia e fa incrementare il voto per il suo ottimo lavoro svolto fino ad oggi. Al fischio d’inizio la Lazio sembra un po’ spenta e sono gli sloveni del Maribor a tentare il colpaccio fuori casa: fortunatamente però, nonostante Petkovic sia privo di Klose e Ledesma, i padroni dell’Olimpico ingranano la marcia giusta e vanno vicini alla rete in più occasioni.

    Honorato Ederson © Paolo Bruno/Getty Images

    Lo sfortunato di turno è Candreva che colpisce ben due volte il palo, il quale si impone contro di lui a favore di Handanovic, cugino del portiere neroazzurro. Nonostante la Lazio non riesca ad infilare il pallone in rete la squadra che sta nettamente dominando è quella di Petkovic che, grazie all’ottima prestazione della coppia Candreva-Ederson, riesce a macinare gioco pericoloso.

    Nella ripresa infatti gli sforzi del primo tempo vengono ripagati dalla rete di Ederson il quale insacca la palla al 17′ dopo che Handanovic l’aveva respinta. Per la Lazio c’è anche l’occasione di raddoppiare: un rinato Floccari viene infatti steso da Vidovic, il quale viene espulso, facendo guadagnare un calcio di rigore ai biancocelesti. Petkovic si affida ad Hernanes per il tiro ma Handanovic si fa trovare pronto tra i pali e toglie alla Lazio la possibilità di gioire nuovamente: nei minuti finali gli sloveni tentano una minima reazione d’orgoglio ma il triplice fischio arriva presto, consegnando di conseguenza la vittoria ai padroni di casa che volano in vetta al girone J. Ora gli occhi sono puntati al tanto atteso match di campionato di domenica dove andrà in scena Pescara-Lazio.

    LE PAGELLE:

    Lazio-Maribor 1-0
    Lazio (4-1-4-1): Bizzarri 6.5; Konko 5.5, Dias 6.5, Ciani 6, Cavanda 5.5; Cana 5; Candreva 7.5, Ederson 7, Hernanes 5.5, Gonzalez 7 (84′ Zarate); Floccari 7 (92′ Kozak). Allenatore: Petkovic
    Maribor (4-4-2): Handanovic 7; Milec 7, Rajcevic 5.5, Vidovic 4.5, Mejac 6.5; Ibraimi 6.5, Filipovic 6.5, Mertelj 6.5, Cvijanovic 6 (87′ Komazec); Tavares 5 (61′ Mezga 6), Beric 5. Allenatore: Milanic

  • Lazio-Maribor: al posto di Klose spunta Floccari

    Lazio-Maribor: al posto di Klose spunta Floccari

    Dopo il turno di Champions League di ieri, a scendere in campo oggi saranno le squadre impegnate in Europa League: tra le italiane ad aspettarsi un gran match è di certo la Lazio che dovrà vedersela con il Maribor, squadra slovena che all’andata ha fermato i biancocelesti sullo 0-0. Nonostante le scommesse vedano come favorita la squadra di Vladimir Petkovic, i viola non sono da prendere sottogamba: nel proprio campionato hanno infatti totalizzato sei vittorie consecutive andandosi a piazzare in vetta alla classifica e hanno saputo mettere in difficoltà molte squadre che disputano la Champions League.

    Di certo stasera alle 19.00 la Lazio potrà contare sul fattore campo in quanto il match si disputerà all’Olimpico dove Petkovic vuole il tutto e per tutto dai suoi giocatori: niente sconti o riposi ma solamente soluzioni tecniche e tattiche che siano in grado di consegnare ai biancocelesti la vittoria, che metterebbe al sicuro il passaggio. Per il match infatti gli unici fermi ai box sono Ledesma e Klose, quest’ultimo sostituito da Sergio Floccari, tornato in piena forma e determinato a far sua questa grande occasione dopo lo sfiorato addio al calcio di quest’estate.

    Sergio Floccari © Paolo Bruno/Getty Images

    “Sarebbe stupido non considerare un traguardo raggiunto l’anno prima – ha dichiarato il tecnico dela Lazio Petkovic – per arrivare in Europa si lavora tutta una stagione. La stanchezza c’è per tutti ma la testa conta moltissimo, gli altri valori dipendono da questo. Ci possono essere momenti di difficoltà, anche derivati da noi stessi. Siamo un po’ calati con le due sconfitte, ma poi abbiamo dimostrato di esserci ripresi. Ho convocato praticamente tutti ma per me è un rischio calcolato, pondero sempre le mie scelte”.

    Il tecnico della Lazio fa così capire che questa è una partita importante, da studiare in ogni minimo dettaglio e sfruttando ogni occasione: all’andata infatti la Lazio si considerò fortunata ad aver conquistato un punto in quanto il Maribor aveva dominato per praticamente tutta la partita non trovando la via del goal. Per questo stasera i biancocelesti dovranno partire subito all’attacco, cercando di mettere in difficoltà la difesa viola: per poter fare tutto ciò Petkovic ha scelto di schierare un 4-1-4-1 visto anche come un 4-5-1 in grado di fermare i veloci calciatori del Maribor. Dall’altra parte Milanic ha intenzione di cambiare tattica, tenendo sotto controllo il più possibile Ederson e compagni: in queste ore inoltre ad animare gli animi è intervenuto Handanovic, cugino dell’estremo difensore neroazzurro, il quale ha dichiarato che il Maribor approderà a Roma più agguerrito che mai:

    “In ogni partita che giochiamo stiamo facendo sempre meglio, ma questa volta il compito sarà particolarmente difficile. La Lazio è una squadra molto buona, domenica sono riusciti a vincere con il Siena, nonostante avessero lasciato Hernanes, Zarate e Kozak in panchina. Hanno degli ottimi giocatori, sono una squadra disciplinata, dovremmo rimanere molto concentrati. Nonostante tutto noi faremo del nostro meglio e soprattutto ci faremo trovare preparati. Fin dall’inizio dobbiamo sviluppare il nostro gioco ed imporlo e non dobbiamo chiuderci in difesa, ma cercare la nostra strada della rete così porteremo a casa i tre punti”.

    LE PROBABILI FORMAZIONI:

    Lazio-Maribor
    Lazio (4-1-4-1):
    Marchetti, Konko, Biava, Ciani, Cavanda, Cana; Candreva, Onazi, Ederson, Zarate, Floccari. A disp: Bizzarri, Dias, Scaloni, Lulic, Gonzalez, Hernanes, Kozak. All. Petkovic
    Maribor (4-4-1-1): Handanovic, Milec, Rajcevic, Vidovic, Mejac, Mezga, Mertelij, Cvijanovic, Ibraimi, Tavares; Beric. A disp: Pridigar, Viler, Trajkovski, Filipovic, Dodlek, Crnic, Komazec. All. Milanic
    Arbitro: Marciniak (Polonia)