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  • A1 maschile: Sori, era l’ora. Altro pari per Bogliasco, crisi Lazio

    A1 maschile: Sori, era l’ora. Altro pari per Bogliasco, crisi Lazio

    Cambia la fisionomia della classifica, soprattutto in coda, dove il Sori trova i suoi primi tre punti della stagione andando ad espugnare Firenze e relegando la Florentia ai bassifondi, in coabitazione proprio con i granata. La Lazio, con l’ennesima sconfitta, stavolta a Siracusa con l’Ortigia, viene risucchiata dal ” mucchione ” di squadre che lotteranno fino alla fine per la salvezza mentre, sia Vis Nova che Trieste, appaiate a 9 punti, perdono ma con onore nelle loro sfide casalinghe contro Acquachiara e Brescia. La Bpm Sport Management ha la meglio sul Posillipo e prova a staccare proprio i campani in classifica, Pro Recco sul velluto, mentre l’anticipo del venerdì tra Canottieri Napoli e Bogliasco termina in parità.

    R.N Sori
    R.N Sori

    E’ un Bogliasco perfetto quello che nei primi due tempi della gara giocata venerdì alla Scandone concede un solo gol alla Canottieri Napoli. Non c’è Velotto tra le fila giallorosse, la sua assenza un pò si fa sentire, a volte agli uomini di Zizza manca la tranquillità di manovra necessaria che porta alla scelta dell’ultimo passaggio, quello vincente. I padroni di casa forzano alcune situazioni in superiorità, sbattendo su una difesa organizzata e che può contare in questa stagione su un Prian formato nazionale. Ancora una volta l’estremo difensore risulta tra i migliori in vasca, diverse le parate decisive, alcune di reattività sotto porta, altre sui tiri dalla distanza, ma con un comune denominatore, la sicurezza trasmessa alla squadra. Il Bogliasco di Bettini gioca con calma, non affretta davanti, sa sfruttare le opportunità a uomo in più e difende bene. All’intervallo lungo il doppio vantaggio è meritato, ma i napoletani non ci stanno e provano a rientrare in partita. E’ una gara con tanti ribaltamenti di fronte, causati anche dai falli contro comminati dalla coppia arbitrale, si nuota, si tentano giocate di bella fattura, ma l’incontro rimane in equilibrio fino alla fine quando, una volta raggiunto il pareggio, i napoletani rischiano di essere beffati nel finale. Una bella gara, con il Bogliasco incapace di chiuderla nell’ultima frazione; è il secondo pareggio consecutivo per i liguri dopo quello con la Bpm. Due punti persi? Forse sì, ma la Canottieri ha avuto il merito di lottare fino all’ultimo nonostante lo svantaggio.

    Il Recco strapazza il Savona nel derby ligure. 16 a 2 il risultato alla fine di una gara senza storia, in cui c’è ben poco da raccontare. Sembrerebbe una stranezza, dopo un passivo così ampio, vedere l’allenatore soddisfatto della prestazione dei suoi, invece è proprio così. Alberto Angelini ha visto una squadra presente, con il giusto atteggiamento; nessun timore reverenziale, tanto pressing nonostante di fronte ci fossero dei fior fior di giocatori, uniti alla ricerca di un gioco che andasse oltre le difficoltà, normali contro dei mostri sacri. Nulla importa che i gol alla fine siano stati solo due, peraltro messi a segno da un unico interprete, ovvero Milakovic; pareva impensabile, se si considerano le sfide del passato tra i due team, ma è stato un bel test per Savona in vista di partite dove i tre punti saranno fondamentali. Dall’altra parte c’è stata una squadra veramente fortissima in ogni parte della vasca, di cui ha colpito oltre allo strapotere fisico, non una novità per il tredici di Pomilio, l’intensità di ogni singola giocata, l’esplosività nei gesti atletici, negli spostamenti, e la determinazione dal primo all’ultimo minuto, indicatori di come i Campioni d’Italia e d’Europa non sottovalutino nessuno. C’è spazio per tutti sul tabellino, eccetto Fondelli e Bodegas, gli unici rimasti a secco, ma ciò che ha impressionato è stata la forza del gruppo, la miglior partita fatta dalla Pro Recco finora, una prova di compattezza, solidità difensiva e lucidità.

    Risponde colpo su colpo il Brescia. I ragazzi di Bovo tornano con i tre punti dalla Bruno Bianchi al termine di una prestazione molto positiva e contro un avversaro come il Trieste che sta dimostrando di crescere partita dopo partita. Il pubblico giuliano è il solito uomo in più, la gara è in equilibrio anche se alla fine i valori in acqua emergono e decretano il passivo tra le due formazioni. I padroni di casa hanno carattere, un’anima che li sta portando ad affrontare tutti con la stessa intensità e determinazione, figlie del rispetto nutrito da Piccardo nei confronti di Bovo. Tanto Molina in vasca, lo spagnolo è tra i migliori, regala giocate spettacolari ed è il top scorer con tre reti. Il Brescia ha una difesa che non concede nulla, quasi perfetta la prova dei lombardi dietro dove è llo spirito di sacrificio a farla da padrone. Capitolo attacco, tanti errori, soprattutto nelle prime frazioni, dove la fortuna non ha certo aiutato gli ospiti, che nei momenti decisivi hanno saputo però sfruttare le occasioni. Percentuale in superiorità numerica quasi perfetta e il 7 su 8 è abbastanza indicativo. Troppo lo spazio concesso da Trieste agli esterni, scegliendo di stare chiusi, forse lì dovranno migliorare gli alabardati, di cui rimane però la prestazione contro una formazione molto forte, capace di imporsi per 9 a 5.

    Tanto equilibrio anche a Busto dove il Posillipo aveva la possibilità di superare la Bpm Sport Management piazzandosi al terzo posto da solo. Non è accaduto perchè, dopo i primi due tempi all’insegna dell’equilibrio, i padroni di casa hanno avuto quella forza necessaria e l’energia per far pendere il risultato dalla propria parte. 13 a 10 il punteggio alla fine dei quattro tempi regolamentari. Tre punti che servivano molto dopo la mezza battuta d’arresto a Bogliasco e se Baldineti voleva vedere una reazione quella c’è stata. Il Posillipo non era un avversario semplice da  affrontare, come è stato ampiamente dimostrato durante l’incontro, dove i rossoverdi di Occhiello, privati subito del loro vicecapitano Saccoia, hanno giocato a testa alta e a tratti condotto, salvo concedere nel finale l’arma del contropiede agli avversari, trascinati da un super Deserti, autore di un poker. Davvero una bella partita, in cui c’è stato il modo di assistere a l’avvicendamento tra i pali tra secondo e terzo tempo di Lazovic con Oliva, da un pò di gare relegato in panchina, ma capace di sfoderare un’ottima prestazione. E’ terzo posto per la Bpm, in attesa delle sfide con Brescia e Canottieri Napoli.

    Vince ancora l’Acquachiara; non si ferma la squadra di De Crescenzo che sembra aver acquisito definitivamente la fiducia che le era mancata nelle prime giornate, dove i punti regalati sono stati davvero troppi. Scala posizioni la compagine acquachiarina, con la vittoria sul Vis Nova è arrivato l’aggancio alla Canottieri e il Posillipo è a una sola lunghezza. Niente è impossibile, le qualità della squadra non erano mai state messe in discussione, erano i risultati altalenanti a destare qualche perplessità. E’ l’ultimo tempo a regalare il successo agli ospiti che partono bene ma si fanno raggiungere dai romani ma hanno la forza di aspettare e la capacità di sfruttare le occasioni nella fase clou del match. Una vittoria del collettivo, nonostantela prestazione di Valentino, al di là dei tre gol segnati, sia stata superiore rispetto a quella degli altri giocatori in vasca. Eppure il Vis nova la possibilità di portare a casa il risultato lha avuta, tre superiorità numeriche mal sfruttate nell’ultima frazione sono valse l’8 a 6 in favore dell’Acquachiara, dopodichè riportare la gara sui binari giusti senza Innocenzi, Pappacena e Bernardo Gomes, espulsi per tre falli anzi tempo, non sarebbe stato fattibile. Altri tre punti che infondono consapevolezza alla squadra campana, perchè vincere al Foro non era semplice.

    Brancola nel buio la Lazio. Sono sei le sconfitte consecutive per la banda di Vittorioso piombata in una crisi nera. Non entrano con la giusta concentrazione le aquile, colpite invece dall’atteggiamento dell’Ortigia, più consapevole dei propri mezzi dopo la vittoria sul campo del Sori. Difficile per chiunque rimontare un parziale di 4 a 1, peraltro alla Caldarella, dove gli uomini di Gino Leone hanno difeso con le unghie e con i denti il vantaggio acquisito e prendendosi tre punti d’oro in ottica salvezza, anche se la strada da fare è ancora lunga. Camilleri e Casasola sono i mattatori di giornata, a nulla sono valse le triplette di Cannella e Leporale sponda Lazio, di cui, se si vuole guardare il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe salvare solo la voglia di rimontare. Continua la striscia positiva della formazione siracusana, capace di inanellare due vittorie consecutive, per i capitolini l’unico obiettivo è uscire dalla crisi e farlo il prima possibile perchè i quattro punti conquistati finora sono davvero pochi contando il fatto che adesso bisogna guardarsi dietro con più attenzione.

    Una vittoria che mette a tacere le voci su chi dava per morto il Sori. Contavano i tre punti per tutte e due le squadre ma alla fine il carattere ha premiato i granata capaci di andare a Bellariva e stendere la Florentia con il risultato di 7 a 6 e a una rete decisiva di Manzi nell’ultimo tempo. Una settimana complicata per il Sori, con il nervosismo dovuto anche alle vicende legate all’ormai ex allenatore Cavallini, cui subenterà Temellini proprio all’inizio di questa settimana. Vogliamo dare il merito anche all’ex tecnico, perchè se è vero che è la squadra ad andare in acqua, è stato lui in questo periodo, aggiungendo anche la promozione raggiunta nello scorso anno, a guidare negli allenamenti la formazione ligure. La grinta e la cattiveria sportiva del Sori ha prevalso su quella della Florentia, risultato in bilico fino alla fine quando il mancino sorese ha regalato una vittoria fondamentale ai suoi. Avevano raccolto meno di quanto avrebbero meritato forse finora, anche se la prestazione con l’Ortigia aveva davvero fatto riflettere, ma il calendario non aveva nemmeno aiutato la neopromossa. Che il campionato del Sori non sia definitivamente iniziato sabato? Per la Florentia di Vannini adesso inizia a fare caldo, visto che quella patita è stata l’ennesima sconfitta contro formazioni che lotteranno per la salvezza, tra le quali l’unica su cui ha avuto la meglio la compagine toscana è stata l’Ortigiga.

     

  • A1 maschile: Trieste cala il bis, Acquachiara con fatica

    A1 maschile: Trieste cala il bis, Acquachiara con fatica

    Dopo i risultati del martedì la giornata di ieri ha regalato altre emozioni. Alla ” Bruno Bianchi ” il Trieste ha conquistato un’altra preziosa vittoria ai danni della Florentia, mettendosi alle spalle i risultati negativi delle prime giornate. I toscani non mollano ma devono arrendersi di fronte ai giuliani nonostante una gara giocata con il cuore. Lo stesso si può dire dell’Ortigia, trafitta da un gol nel finale dall’Acquachiara. La Pro Recco supera la Canottieri Napoli, mostratasi avversario più che dignitoso nonostante una rosa molto giovane, vincono anche Brescia, a valanga sul Bogliasco, e Bpm Sport Management fuori casa contro il Sori.

    Giacomo Lanzoni autore del gol decisivo per la Carpisa Yamamay Acquachiara contro l'Ortigia
    Giacomo Lanzoni autore del gol decisivo per la Carpisa Yamamay Acquachiara contro l’Ortigia

    Trieste sorride. I ragazzi di Piccardo in meno di una settimana hanno conquistato sei punti, figli di due vittorie con due dirette concorrenti per la salvezza, ovvero Ortigia e Florentia. Vince ma non convince la formazione giuliana, sotto subito ma capace, una volta sbloccatasi, di controllare agevolmente il match. La squadra sta crescendo, lo si vede partita dopo partita, i giocatori in vasca si sono tolti le paure di inizio campionato. Piccardo sta trasmettendo il suo carisma, anche se qualche errore e disattenzione è ancora da limare. La concentrazione per tutti i quattro tempi, su quello la Pallanuoto Trieste dovrà lavorare ancora perchè, sopra di quattro lunghezze a tre minuti dal termine, la Florentia ha rischiato di arrivare addirittura al pareggio, il che avrebbe avuto del clamoroso. Dopo la sconfitta con il Vis Nova un altro passo falso dei toscani di Vannini, fermi a tre punti dalla prima giornata. Non sono bastati i sei gol del mancino Astarita, ma da salvare c’è il carattere della squadra, capace di reagire e rialzarsi anche in una situazione difficile. Meritati i tre punti per il Trieste che ora andrà a Savona per provare a gioire ancora.

    Pro Recco troppo forte per chiunque in questo campionato. Con Aicardi fuori i liguri partono lo stesso forte, con un 3 a 0 subito che lascia come impietrita la Canottieri, arrivata in liguria senza lo straniero Brguljan. La formazione di Zizza è giovane, con l’esperienza di Buonocore messa al servizio della squadra, ma non ha paura di fare il proprio gioco, senza guardare l’avversario.

    Umberto Esposito Canottieri Napoli
    Umberto Esposito Canottieri Napoli

    Esposito in marcatura fa il suo lavoro e crea non pochi problemi a Bodegas, sempre davanti al centroboa italo – francese, che fatica a trovare spazi e spesso è sorpreso nel ” reato ” di fallo contro, pagando un pò l’assenza di un ricambio nel ruolo. C’è spazio per tutti sponda giallorossa, per i giovani Baviera e Maccioni, che hanno un minutaggio considerevole, per le giocate di Velotto, alternate allo strapotere fisico del Recco, che quando accelera fa male. Un ottimo Vassallo tra i pali, autore di parate importanti, anche uno contro zero, ricordando anche la buonissima prestazione di Turiello, entrato nel finale, e capace di esaltarsi ed esaltare i suoi. Risultato finale, 9 a 4 per la Pro Recco, ma complimenti alla Canottieri.

    Torna alla vittoria la Carpisa Yamamay Acquachiara. Era l’ora, verrebbe da dire, ma anche con l’Ortigia è stato più difficile del previsto portare a casa i tre punti. Nessuno regala niente, i siracusani, fermi a un punto, ne sono la dimostrazione più lampante e, con un pizzico di fortuna in più, forse avrebbero potuto portare a casa almeno un pareggio. Danilovic si trasforma in incubo per Volarevic e compagni, autore di cinque reti il montenegrino crea più di un grattacapo alla retroguardia napoletana, rischiando di rovinare la festa alla sua ex squadra, in un momento tuttavia non positivo per la banda di De Crescenzo. Gli ospiti giocano bene in tutte le zone del campo nei primi tre tempi, conducendo per quasi metà gara, ma l’equilibrio regna sovrano, non c’è una squadra che prenda il sopravvento e all’intervallo è di 6 a 6 il punteggio. Nella quarta frazione escono fuori le lacune della squadra siciliana, gli errori che si ripetono in ogni partita, disattenzioni evitabili, che portano l’Acquachiara a staccare i biancoverdi, ma Danilovic, ancora una volta, e Di Luciano, autore di un’ottima prestazione, non ci stanno e firmano i due gol che portano al pareggio. 8 a 8, partita finita. Assolutamente no, perchè è Lanzoni a due minuti e mezzo con la rete decisiva a regalare la vittoria ai suoi, fondamentale per scrollarsi di dosso tutti i fantasmi. Peccato per l’Ortigia, che non demerita all’interno dei quattro tempi, ma si perde nel finale.

    Il carattere, l’atteggiamento, questo è mancato secondo il presidente del Sori, Guido Polipodio, ma per due tempi i granata hanno retto l’urto di una squadra molto fisica e natatoriamente molto preparata come la Bpm Sport Management.

    Logo Sport Management - foto web
    Logo Sport Management – foto web

    Le occasioni non sfruttate e il gap del terzo tempo, dove il parziale in favore dei mastini è stato di 6 a 1, hanno tagliato le gambe alla formazione di Cavallini, e proprio quella maledetta terza frazione ha inciso sul risultato finale di 12 a 5. Manca un pò di cattiveria a questa formazione, giovane, ma in grado di fare meglio di quanto si è visto in queste prime giornate. Il calendario non ha certo aiutato i liguri, che nelle prime sei giornate hanno già incontrato Recco, Brescia, Sport Management e Posillipo, perdendo di misura contro Lazio e Bogliasco, in una gara in cui avrebbero meritato di più. Saranno le gare contro le dirette concorrenti quelle da non sbagliare, dove servirà la giusta concentrazione e si dovrà sbagliare il meno possibile. Baldineti riconosce la forza dell’avversario a fine partita, sottolineando come i suoi siano stati bravi a non disunirsi, tenendo un ritmo alto per tutti i quattro tempi, e accelerando nel terzo, con un parziale netto, che ha dimostrato la tenuta atletica di una formazione che sta crescendo e potrà togliersi delle soddisfazioni, con un gruppo di giovani ben assistiti da Deserti, Jelaca e dall’efficienza realizzativa di Tony Petkovic.

    Nemanja Ubovic dell'An Brescia, autore di sei reti contro la R.N Bogliasco
    Nemanja Ubovic dell’An Brescia, autore di sei reti contro la R.N Bogliasco

    Stecca il Bogliasco a Brescia. La formazione di Bettini non è ancora pronta per affrontare avversari del calibro della squadra di Bovo, superiore in ogni parte del campo, come dimostra anche il risultato finale di 16 a 4 in favore dei padroni di casa. Ritmi alti, concentrazione, quella che è mancata al Bogliasco, un pò meno aggressivo rispetto alle ultime prestazioni, poco convinto e sfilacciato. Non è uscito il carattere della formazione ligure, laddove invece si è vista una formazione lombarda straripante sotto tutti i punti di vista. Contropiedi, ripartenze dall’inizio alla fine e una qualità negli uomini evidente. Ubovic su tutti, visto che il serbo ha messo a segno 6 reti, risultando tra i migliori in vasca. Rimandata la Rariazzurra, che non era certo chiamata a vincere contro il Brescia, ma che poteva fare sicuramente qualcosa in più a livello di prestazione. La classifica sorride comunque a Di Somma e soci, agganciati a nove dal Vis Nova.

  • Le due facce di Roma: Vis Nova da applausi, la Lazio affonda

    Le due facce di Roma: Vis Nova da applausi, la Lazio affonda

    Se la Roma Vis Nova può sorridere, dato che in una settimana e mezza il suo campionato è cambiato, non può farlo certamente la Lazio. Un’altra sconfitta per i capitolini, stavolta contro un Posillipo che dall’inizio alla fine si è dimostrato più maturo, capace di gestire ogni singola situazione con freddezza e calma, l’ultima non per caso etichettata come la virtù dei forti. Questo Posillipo è forte, solido dietro, cinico davanti e poi, l’arrivo di Buslje e la ritrovata forma di Negri danno tranquillità a un reparto che si aiuta a vicenda. Occhiello sta facendo un ottimo lavoro, i risultati si vedono, è vero, la squadra napoletana non incanterà, ma è pratica, poche cose fatte bene: questo è il segreto. Stupisce anche il Vis Nova, capace di annientare il Savona con una gara praticamente perfetta.

    Marinic - Kragic, Saccoia e Gallo del Robertozeno Posillipo - foto web
    Marinic – Kragic, Saccoia e Gallo del Robertozeno Posillipo – foto web

    La Lazio non sa più vincere, e quando i punti non arrivano da un pò tende a subentrare quell’ansia di fare risultato a tutti i costi. La truppa di Vittorioso, dopo il pareggio all’esordio con l’Acquachiara è riuscita a uscire con i tre punti solo dalla sfida casalinga contro il Sori. Qualcosa poi si è rotto, il calendario non è stato favorevole, dopo la sconfitta non meritata a Bogliasco, dove avrebbero potuto raccogliere qualcosa in più, il Posillipo non era certo la squadra migliore da affrontare in questa stagione, visto che i rossoverdi hanno perso solo una partita, contro il Recco. Ferma a quattro punti la Lazio, che ora dovrà conquistarli contro le squadre di bassa classifica, potendo la formazione romana ambire a qualcosa in più di una salvezza risicata, vista la rosa non certo di secondo livello.

    Andro Buslje ( Posillipo ) autore di tre gol
    Andro Buslje ( Posillipo ) autore di tre gol

    Partita che si mette subito sui binari giusti per il Robertozeno Posillipo, il merito è tutto dei rossoverdi se la Lazio fa fatica a trovare la via della rete, dato che i quattro totali messi a segno da Giorgi e compagni riguardano solo le prime due frazioni. Sotto nel punteggio fin da subito la formazione di casa ci prova, ma inseguire non è mai semplice. La compagine campana gioca semplice, senza accelerare, trova in Marinic – Kragic e Buslje, oltre al doppiettista Renzuto, le sue bocche da fuoco, e dietro alza un muro davanti a Negri. Un 11 a 4 finale che non dà spazio a repliche, una gara a senso unico, dove la Lazio ha fatto davvero troppo poco per pensare di far male all’avversario.

    Una prova da leoni quella della Roma Vis Nova, che davanti al proprio pubblico ottiene la terza vittoria in dieci giorni. Le prestazioni contro Ortigia e Florentia hanno ridato nuova linfa alla formazione di Ciocchetti, la cui partenza in questa stagione non era stata delle migliori. Ripescati in estate grazie alla nuova formula i giallorossi hanno fatto gli innesti nei ruoli giusti, creando un gruppo giovane intorno alla ” vecchia guardia ” composta da chi è nato e cresciuto in questa società. L’atteggiamento fin dalle prime battute è quello di una squadra che vuole subito imporre il proprio gioco, tutti sanno quello che devono fare e, nonostante la velocità e il ritmo del Savona, cercano di rispondere alle offensive liguri. La squadra di Angelini ha perso molto, soprattutto in fase offensiva, ed è lo stesso Federico Mistrangelo, intervistato nel pre partita, a sottolineare l’indebolimento di una rosa infarcita di giovani. Partita dai ritmi alti, come era preventivabile, azioni da una parte e dall’altra, sostanziale equilibrio, anche se la Roma Vis Nova ha qualcosa in più, e il momento positivo aiuta i ragazzi in acqua, convinti e determinati a fare il loro gioco. Una difesa che mette in difficoltà Savona, sempre portato ad affrettare le conclusioni, la maggior parte delle volte imprecise o parate da un ottimo Bonito.

    Simone Pappacena ( VIs Nova ) uno dei migliori in vasca
    Simone Pappacena ( VIs Nova ) uno dei migliori in vasca

    Pressing forte, indipendentemente che a marcare siano Bernardo Gomes o capitan Innocenzi, alternato a una zona ” M “ sempre fatta con cura, un marchio di fabbrica volto a mettere in difficoltà gli avversari. Eppure l’espulsione di Mandolini dopo solo due minuti e mezzo poteva giocare a sfavore della Roma Vis Nova, vista l’importanza del centroboa che della squadra era stato il capocannoniere finora. Niente di tutto ciò, anzi, la fiammella che accende la partita, con i padroni di casa che, con Calcaterra e Spinelli, possono sopperire alla sua assenza. Pappacena e Bernardo Gomes si mettono in proprio, segnando una rete più bella dell’altra. E’ da standing ovation la ” palombella ” a giro con cui il giocatore romano batte Antona, un gesto tecnico che lascia a bocca aperta, mentre il brasiliano è autore forse della sua più bella partita in Italia finora. Difende, nuota e segna, prendendo per mano la squadra, perchè la Roma Vis Nova sa forzare ma anche rallentare quando ce n’è bisogno, da squadra che sta crescendo e trovando la quadratura del cerchio. Il Savona si affida ai contropiedi di Alesiani, al quarto tempo ancora in grado di scattare, anche se spesso i compagni tardano a servirlo. Sadovy ha un cliente difficile, la zona architettata da Ciocchetti lo relega sempre ai due metri, con poco spazio per concludere, ma nonostante ciò l’ex centroboa con due reti importanti a uomini pari prova a dare una scossa ai suoi. Sempre in controllo il Vis Nova che, sopra di una rete, nel quarto tempo, dà lo strappo decisivo, portando a casa una vittoria fondamentale. Bene dietro e ottima la percentuale a uomo in più, Savona che in trasferta fa fatica e  che, in virtù di questo passo falso, viene superato proprio dai romani in classifica. Sterilità offensiva, nessuno che riesca a prendere per mano la squadra, manovra troppo impacciata e Angelini non può essere soddisfatto, contro il Trieste venerdì dovrà essere un’altra storia. Roma Vis Nova a 9 punti, e rubando una frase di Pappacena al termine dell’incontro, “l’appetito vien mangiando”.