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  • Vuelta, capolavoro Nibali, vince Sagan. Chavanel sempre in rosso

    Vuelta, capolavoro Nibali, vince Sagan. Chavanel sempre in rosso

    Doveva essere una frazione tranquilla, la sesta, adatta alle ruote veloci ed invece ecco il capolavoro tattico e di squadra orchestrato dalla liquigas che porta Peter Sagan a vincere la tappa e a Vincenzo Nibali a guadagnare preziosi secondi sui diretti avversari. La tappa è vissuta su due fughe, la prima, neutralizzata dalla Leopard di Daniele Bennati e la seconda con Moncoutié, Tony Martin, De la Fuente e Devenyns che si erano avvantaggiati  sull’Alto del Cartonce, neutralizzata proprio dalla Liquigas e dal suo capitano, Vincenzo Nibali.

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Lo squalo dello stretto si mette proprio in prima persona, in una discesa molto tecnica, a forzare davanti il gruppo portandosi dietro i compagni di squadra Valerio Agnoli, Eros Capecchi e Peter Sagan con Pablo Lastras unico intruso. Dietro i big tentano una rimonta comunque vana con lo slovacco che vince lo sprint e con Nibali che, purtroppo, non riesce a prendere l’abbuono ma che sicuramente manda un segnale importante a tutti i pretendenti per la vittoria finale. La maglia rossa è rimasta sulle spalle di Chavanel che nelle prime fasi di corsa si è reso protagonista addirittura di un tentativo di fuga e che nel finale assieme a Rodriguez è stato tra i più attivi nell’inseguimento di Nibali, arrivando nel primo gruppo inseguitore. Domani arrivo a Talavera de la Reina 183 km dopo la partenza da Almaden. É una delle pochissime tappe senza neppure un gpm, si spera in uno sprint anche perché da sabato già si ricomincerà a salire. Ordine d’ arrivo

    1 Peter Sagan Svk
    2 Pablo Lastras Spa
    3 Valerio Agnoli Ita
    4 Vincenzo Nibali Ita
    5 Eros Capecchi Ita
    6 Jakob Fuglsang Den
    7 Joaquim Rodriguez Spa
    8 Marzio Bruseghin Ita
    9 David Moncoutiè Fra
    10 Sylvain Chavanel Fra

    Classifica Generale

    1 Sylvain Chavanel
    2 Daniel Moreno 15”
    3 Vincenzo Nibali 16”
    4 Joaquim Rodriguez 23”
    5 Jakob Fuglsang 25”
    6 Fredrik Kessiakoff 41”
    7 Maxime Monfort 44”
    8 Jurgen Van Den Broek 49”
    9 Sergio Pardilla 49”
    10 Marzio Bruseghin 52”
  • Vuelta, Rodriguez stacca tutti, bene Scarponi. Chavanel in rosso

    Vuelta, Rodriguez stacca tutti, bene Scarponi. Chavanel in rosso

    Era il più atteso ed il favorito d’obbligo nella quinta tappa della Vuelta Joaquim Rodriguez e lo spagnolo della Katusha non ha deluso i suoi tifosi vincendo d’autorità, lasciando tutti alle spalle e candidandosi seriamente, per la vittoria finale. La quinta tappa che portava a Valdepenas De Jean era disegnata su misura per il 32enne spagnolo con un ultimo km da paura con pendenze fino al 20%.

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Buona la prova dei due italiani di punta della classifica generale,  Nibali è stato l’unico(assieme a Poels) che ha provato a rimanere a ruota di Moreno e Rodriguez quando, appena superato l’arco dell’ultimo chilometro, i due spagnoli hanno iniziato il loro forcing a caccia della vittoria di tappa. purtroppo, il capitano della Liquigas, non essendo uno scalatore puro, non ha retto all’ulteriore cambio di ritmo imposto dallo spagnolo a 600 metri dal traguardo e alla fine ha ceduto 11?(31? considerando l’abbuono) e 4? agli altri big di classifica. Il marchigiano della Lampre che sulla salita di Sierra Nevada era apparso spento e poco reattivo, si è piazzato quinto preceduto nel gruppo dei migliori (a 7? da Rodriguez) solo dall’olandese Mollema, un elemento da tenere assolutamente d’occhio in chiave classifica generale. Bene anche Van den Broeck, Fuglsang e lo svedese dell’Astana Kessiakoff. Sono 20 i secondi che ha ceduto Bradley Wiggins ma anche per lui si trattava di un arrivo decisamente poco adatto alle sue caratteristiche. Chavanel è arrivato con 31? di ritardo ma rimane leader della classifica generale. Oggi spazio alle ruote veloci, si parte da Ubeda e si arriva a Cordoba, dopo 193 chilometri senza grandi difficoltà. Può essere una buona occasione per Petacchi considerando anche il ritito di cavendish per mettere il primo sigillo italiano in questa Vuelta sempre più targata Spagna. Ordine d’ arrivo

    1 Joaquim Rodriguez Spa
    2 Wouter Pouls Ned
    3 Daniel Moreno Spa
    4 Bouke Mollema Ned
    5 Michele Scarponi Ita
    6 Haimar Zubeldia Spa
    7 Jakob Fuglsang Den
    8 Nicolas Roche Irl
    9 Jurgen Van Den Broek Bel
    10 Fredrik Kessiakoff Swe

    Classifica Generale

    1 Sylvain Chavanel
    2 Daniel Moreno 9”
    3 Joaquim Rodriguez 23”
    4 Jakob Fuglsang 25”
    5 Vincenzo Nibali 33”
    6 Fredrik Kessiakoff 35”
    7 Maxime Monfort 38”
    8 Jurgen Van Den Broek 43”
    9 Sergio Pardilla 43”
    10 Marzio Bruseghin 52”
  • Vuelta España, Nibali c’e’, tappa a Moreno. Chavanel in rosso

    Vuelta España, Nibali c’e’, tappa a Moreno. Chavanel in rosso

    Il primo arrivo in salita dell’ edizione 2011 della Vuelta, è stato conquistato dalla spagnolo della Katusha Daniel Moreno con ottimi segnali mostrati da Vincenzo Nibali sui 2000 m di Sierra Nevada. La fuga di giornata parte al km 10 con protagonisti, l’austriaco Thomas Rohreger (Leopard Trek) in giornata davvero positiva, il francese Guillame Bonaffond (Ag2r La Mondiale), l’olandese Koen De Kort (Skil Shimano), lo statunitense Matthew Busche (Radioshak), il corridore di casa Jose Toribio Alcolea (Aandalucia Caja Granada), l’altro francese Yohan Bagot (Cofidis) e il russo Eduard Vorganov (Katusha Team).

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Ma sulle prime rampe della salita finale, il gruppetto di testa comincia a sfaldarsi; De Kort, Toribio e Bagot restano indietro. I quattro restano in testa per quasi tutta la gara, fin quando Chris Sorensen, prima, e Daniel Moreno poi, non raggiungono e superano i fuggitivi a circa sei chilometri dalla fine. I due proseguono di comune accordo fino all’ultimo km dove lo spagnolo fa valere il suo spunto migliore nel finale con Sorensen che chiude a 3” e l’irlandese Daniel Martin a regolare il gruppo dei migliori. In casa Italia, buona prestazione di Vincenzo Nibali che ha fatto lavorare la sua squadra per buona parte della salita finale per poi piazzare anche un allungo, più per saggiare le gambe dei suoi diretti avversari che per cercare la vittoria di tappa. Opaco invece Michele Scarponi che, da scalatore puro, sicuramente non ama le salite lunghe e regolari dove si sta bene a ruota come quella di Sierra Nevada. Crollato Lastras, la maglia rossa è sulle spalle del campione naziona francese Syòvain Chavanel che è stato bravo a tenere duro in salita tagliando il tragaurdo con poco distacco dai migliori. Oggi nuova tappa insidiosa, 187 chilometri da Sierra Nevada a Valdepenas de Jaen. Continui Sali scendi con l’ultimo strappo verso il traguardo con pendenze che arrivano fino al 23%. Ordine d’arrivo

    1 Daniel Moreno Spa
    2 Cris Sorensen Den
    3 Daniel Martin Irl
    4 Joaquin Rodriguez Spa
    5 Przemyslaw Niemiec Pol
    6 Sergey Lagutin Uzb
    7 Jurgen Van Den Broek Bel
    8 Wouter Pouls Ned
    9 Michele Scarponi Ita
    10 Bouke Mollema Ned

    Classifica Generale

    1 Sylvain Chavanel
    2 Daniel Moreno 43”
    3 Jakob Fuglsang 49”
    4 Maxime Monfort 49”
    5 Vincenzo Nibali 53”
    6 Kanstantsin Sivtsov 58”
    7 Fredrik Kessiakoff 59”
    8 Sergio Pardilla 1’ 03”
    9 Marzio Bruseghin 1’ 03”
    10 Kevin Seeldrayers 1’ 04”
  • Vuelta España, gioia Lastras, tappa e maglia rossa

    Vuelta España, gioia Lastras, tappa e maglia rossa

    Pablo Lastras, spagnolo del team Movistar è il vincitore della terza tappa della corsa a tappe spagnola, con la vittoria di tappa lo spagnolo conquista anche il primato nella classifica generale. La classica fuga di giornata, partita dopo pochi km dal via, ha avuto gli effetti sperati infatti i coraggiosi attaccanti Lastras (Movistar), il campione nazionale francese Chavanel (Quick Step), l’ucraino Pydgornyy (Vacansoleil), il francese Edet (Cofidis) e lo spagnolo Irizar (Radioshack), hanno approfittato di un inseguimento condotto a ritmi troppo blandi da parte del gruppo per accumulare un vantaggio che a 75 km dal traguardo è arrivato a sfiorare gli 8?.

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    La corsa si è fatta sull’Alto De La Santa, una salita posta a 13 km dall’arrivo non troppo impegnativa ma classico trampolino di lancio per chi aveva ancora delle energie da spendere nel finale. E lo spagnolo ne aveva eccome, in discesa riesce ad avere 23” di vantaggio sugli ex compagni di fuga ma quando, a 3 km dall’arrivo Cavanel, Pydgornyy e Irizar, si erano riportati a soli 10″, gli spagnoli hanno effettuato il classico gioco di squadra, situazione che si vede solamente, e per fortuna, alla Vuelta con Irizar che, pur essendo di un’altra squadra, smette improvvisamente di tirare, rendendo vana l’azione di Chavanel e Pydgornyy e permettendo a Lastras di vincere a braccia alzate conquistando anche la maglia rossa di leader. In classifica generale Lastras precede Chavanel di 20?, seguono Irizar a 1’08?, Pydgornyy a 1’24?, Fuglsang a 1’55? e Nibali che con 1’59? di ritardo è il migliore dei pretendenti alla vittoria finale. Oggi, primo vero esame per i corridori di classifica con il prima arrivo in salita sopra i 2000 m di Sierra Nevada. Ordine d’arrivo

    1 Pablo Lastras Spa
    2 Sylvain Chavanel Fra  
    3 Markel Irizar Spa  
    4 Ruslan Pydgornyy Ukr  
    5 Nicolas Roche Irl  
    6 Matti Breschel Den  
    7 Valerio Agnoli Ita  
    8 Francesco Gavazzi Ita  
    9 Enrico Gasparotto Ita  
    10 Jan Bakelandts Bel  

    Classifica Generale

    1 Pablo Lastras
    2 Sylvain Chavanel 20”  
    3 Markel Irizar 1’ 08”  
    4 Ruslan Pydgornyy 1’ 24”  
    5 Jakob Fuglsang 1’ 55”  
    6 Maxime Monfort 1’ 55”  
    7 Vincenzo Nibali 1’ 59”  
    8 Valerio Agnoli 1’ 59”  
    9 Eros Capecchi 1’ 59”  
    10 Kanstantsin Sivtsov 2’ 04”  
  • Giro d’Italia, le pagelle. Contador super, bravo Garzelli

    Giro d’Italia, le pagelle. Contador super, bravo Garzelli

    Si è chiusa la corsa rosa con il secondo successo in carriera di Alberto Contador dopo il 2008, corsa rosa segnata dalla tragedia immane della morte di Wouter Weylandt, il belga della Leopard – Trek  morto in seguito alla caduta avvenuta in discesa nel corso della quarta tappa con il suo numero, il 108, sempre presente nelle strade italiane e mai dimenticato.

    Contador  10, 13 giorni in maglia rosa, due vittorie di tappa tanti favori ai connazionali e non un Alberto Contador che ha avuto il ruolo del vero e proprio cannibale ma che ha saputo farsi voler bene dalla gente che in alcune situazioni del Giro lo ha pure fischiato per colpe certamente non sue. Tutti gli chiedono del Clenbuterolo lui risponde di volersi godere questa vittoria e di non pensare al Tour, anche se la grande Boucle è il vero obiettivo del pistolero mai veramente dichiarato.

    Garzelli 9, terzo sull’Etna, secondo sul tappone dolomitico al rifugio Cardeccia, Cima Coppi ed una maglia verde vinta sulla strada e non concessa da Alberto Contador. A 38 anni sicuramente non si poteva chiedere di più.

    Nibali 8 lo squalo dello stretto ci ha provato sempre a rendere la corsa dura, numero 1 al mondo in discesa discreto in salita, situazione in cui deve assolutamente migliorare per poter competere ad armi mari con il fuoriclasse della Saxo Bank.

    Scarponi 7,5 il marchigiano è autore di un ottimo Giro, secondo dietro l’inarrivabile spagnolo anche se in alcune situazioni poteva osare di più, comunque bravo a rintuzzare l’attacco di Nibali per la seconda posizione.

    Cavendish e Petacchi 7 i due velocisti hanno saputo approfittare delle poche occasioni offerte dagli organizzatori in una corsa rosa piena di salite, due vittorie per il brittanico ed una per lo spezzino con sportellate e polemiche in ogni volata, come due veri e propri rivali.

    Denis Menchov 6 il vincitore del Giro del centenario è uscito come al solito alla distanza, conquistando un piazzamento prestigioso ma molto al di sotto delle aspettative che il russo aveva alla vigilia.

    Roman Kreuziger 6 il ceco alla prima prova da capitano vero all’Astana ha deluso un po’ nonostante la vittoria della maglia bianca di miglior giovane, forse risultano molto indigeste le pendenze eccessive dello Zoncolan e del Colle delle Finestre, salite che se si vuol avere un ruolo da protagonista nella corsa rosa devono essere affrontate con un altro spirito.

    Carlos Sastre 4 lo spagnolo della Geox, compagno di squadra di Menchov è la vera delusione della corsa rosa, mai uno scatto sempre nelle retrovie e forse una conclusione un po’ brutta di una carriera comunque molto dignitosa.

  • Giro d’Italia, Contador seconda gioia Rosa, a Millar la crono finale

    Giro d’Italia, Contador seconda gioia Rosa, a Millar la crono finale

    Il britannico David Millar della Garmin vince la cronometro di Milano che chiude un Giro d’Italia dominato in lungo ed in largo da Alberto Contador, vero mattatore della corsa rosa con una vittoria di tappa e tante concessioni da assolute signore del Giro.

    La battaglia per il secondo posto viene vinta da Michele Scarponi che riesce a rintuzzare il timido attacco di Vincenzo Nibali che nella crono parte subito forte guadagnando in un amen 13” per poi non riuscire più ad aumentare il distacco accontentandosi alla fine, di un buon terzo posto.

    La crono viene vinta dallo specialista delle corse contro il tempo, David Millar che precede di 7” il danese Alex rasmussen e di 36” proprio Alberto Contador che ha percorso gli ultimi km in passerella per prendersi i meritati applausi del pubblico italiano.

    Oltre alla maglia rosa, Contador conquista anche la maglia rossa della classifica a punti, mentre la classifica scalatori simboleggiata dalla maglia verde, viene vinta da Stefano Garzelli con la maglia bianca di miglior giovane al ceco Roman Kreuziger.

    Ordine d’ arrivo

    1 David Millar Gbr
    2 Alex Rasmussen Den  
    3 Alberto Contador Spa  
    4 Richie Porte Aus  
    5 Yaroslav Popovich Ukr  
    6 Yos Van Emden Ned  
    7 Cameron Meyer Aus  
    8 Patrick Gretsch Ger  
    9 Thiago Machado Por  
    10 Kanstantsin Sivstov Blr  

    Classifica Finale

    1 Alberto Contador  
    2 Michele Scarponi 6’10”  
    3 Vincenzo Nibali 6’56”  
    4 John Gadret 10’04”  
    5 Joaquin Rodriguez 10’05”  
    6 Roman Kreuziger 11’28”  
    7 Josè Rujano Gillen 12’12”  
    8 Denis Menchov 12’18”  
    9 Steven Kruijswijk 13’51”  
    10 Kanstantsin Sivstov 14’10”  
  • Giro d’Italia, Kiryenka da lontano, Contador in rosa a Milano

    Giro d’Italia, Kiryenka da lontano, Contador in rosa a Milano

    Il bielorusso della Movistar Vasili Kiryenka vince la 20esima tappa coronando una fuga da lontano e scollinando per primo anche sul temibile Colle delle Finestre.

    Tappa caratterizzata dalla fuga partita al km 29 di 13 corridori: Betancourt, Vicioso, Minguez, Vorganov, Ulissi, Salerno Kiryienka, Lang, Jufre Pou, Mazzanti, Seeldrayers, Popovych e Veuchelen. Dopo pochi km caduta in gruppo con Nibali coinvolto ma fortunatamente niente di grave con solo, si fa per dire, una fasciatura al polpaccio per lo squalo delle stretto.

    Appunto il Colle delle Finestre, salita d’altri tempi con 8 km di sterrato non è stata certamente onorata dai big, tutti a marcarsi per le posizioni in classifica generale e con il venezuelano Rujano, l’unico a scattare. Nibali mette davanti Schimdt per cercare di mantenere alto il ritmo, Contador controlla e Scarponi segue il siciliano. Tutta la salita viene fatta così, addirittura Kiryienka guadagna sul gruppo maglia rosa che scollina sul Colle delle Finestre con più di 5 minuti di ritardo.

    Ai piedi del Sestriere si muovono Joaquin Rodriguez e Denis Menchov, appena Kiryenka taglia il traguardo dietro scoppia la bagarre con continui scatti dove l’unico a pagare è proprio Vincenzo Nibali che perde più di 20” nei confronti di Michele Scarponi rendendo molto difficile il recupero per il messinese del secondo posto domani a cronometro.

    Con l’exploit di Kiryenka Garzelli conquista la maglia verde, simbolo dei scalatori, unica maglia non vinta da Alberto Contador.

    Ordine d’ arrivo

    1 Vasili Kiryenka Blr
    2 Josè Rujano Gillen Ven
    3 Joaquin Rodriguez Spa
    4 Carlos A. Betancourt Col
    5 John Gadret Fra
    6 Michele Scarponi Ita
    7 Steven Kruijswijk Ita
    8 Alberto Contador Cze
    9 Denis Menchov Fra
    10 Roman Kreuziger Blr

    Classifica Generale

    1 Alberto Contador
    2 Michele Scarponi 5’18”
    3 Vincenzo Nibali 6’14”
    4 John Gadret 7’49”
    5 Joaquin Rodriguez 9’27”
    6 Josè Rujano Gillen 10’23”
    7 Roman Kreuziger 10’38”
    8 Denis Menchov 10’51”
    9 Steven Kruijswijk 12’56”
    10 Mikel Ituralde Nieve 12’57”
  • Giro d’Italia, Contador che classe, gioia Tiralongo a Macugnaga

    Giro d’Italia, Contador che classe, gioia Tiralongo a Macugnaga

    Paolo Tiralongo vince l’arrivo in salita di Mucugnaga al Giro d’Italia coronando la sua carriera da eterno gregario con una vittoria splendida accompagnato al traguardo da un grande Alberto Contador, suo ex capitano e grande amico, terzo Vincenzo Nibali.

    Brutto tempo sulle strade della corsa rosa con la fuga di giornata che parte dopo 48 km con Pineau, Rabottini e Bak. Stefano Garzelli non vuole rischiare la maglia verde ma sul Mottarone non riesce a raggiungere i fuggitivi riuscendoci solo nella discesa. Dietro il gruppo viene tirato dalla Katusha e a 19 km da Macugnaga Garzelli si rialza. Rabottini e Pineau non si arrendono, ma devono cedere 5 km dopo.

    Si arriva sulla salita finale e a poco più di 6 km dal traguardo, scatta Tiralongo. Reagiscono prima Rodriguez, poi Dupont, Kruijswijk e Gadret, ma proprio quando il tentativo di Taralongo pare esaurirsi, ecco lo scatto di Contador, che stacca tutti, supera Gadret, affianca il suo ex gregario, lo aiuta a resistere e assiste al suo successo, davanti a Nibali, che giunge a 3”, poi Gadret, Rodriguez e Krijswijk a 6”, quindi Scarponi a 8”.

    Grande, grandissimo gesto di Alberto Contador che ripaga con gli interessi i tanti sacrifici fatti da Tiralongo quando il pistolero era all’Astana. Domani ultima tappa di montagna, da Verbania al Sestriere: 242 km, con il Gpm del Colle delle Finestre e il suo famoso sterrato, a 26 km dall’arrivo, prima della salita del Sestriere, Scarponi tenterà di consolidare il secondo posto anche perché, la cronometro di milano vede favorito Nibali sul marchigiano mentre per la vittoria finale, non c’e’ stata mai discussione con un Contador assolutamente di un’altra dimensione sportiva e da oggi anche umana.

    Ordine d’ arrivo

    1 Paolo Tiralongo Ita
    2 Alberto Contador Spa  
    3 Vincenzo Nibali Ita  
    4 John Gadret Fra  
    5 Joaquin Rodriguez Spa  
    6 Syeven Kruijswijk Ned  
    7 Michele Scarponi Ita  
    8 Roman Kreuziger Cze  
    9 Hubert Dupont Fra  
    10 Kanstantsin Sivstov Blr  

    Classifica Generale

    1 Alberto Contador  
    2 Michele Scarponi 5’18”  
    3 Vincenzo Nibali 5’52”  
    4 John Gadret 7’53”  
    5 Kanstantsin Sivtsov 9’58”  
    6 Mikel Nieve Ituralde 10’08”  
    7 Roman Kreuziger 10’20”  
    8 Joaquin Rodriguez 10’43”  
    9 Denis Menchov 10’51”  
    10 Josè Rujano Gillen 11’50”  
  • Giro d’Italia, lacrime di gioia per Capecchi. Contador sempre in rosa

    Giro d’Italia, lacrime di gioia per Capecchi. Contador sempre in rosa

    Eros Capecchi vince la 18esima tappa conquistando la vittoria più importante in carriera battendo in una volata a tre, marco Pinotti ed il belga Kevin Seeldrayers.

    Tappa pianeggiante per i primi 110 km che poi si movimenta affrontando la salita al Passo di Ganda (GPM 2a 1060 m – km 120.9). la prima ora di gara è spaventosa con quasi 53 km orari di media, la fuga non riesce subito a formarsi e davanti si susseguono scatti e contro scatti. Al passaggio da Bergamo Alta il gruppo si rompe in più tronconi e prendono il largo in 17: tra loro Pinotti, Carrara, Brambilla, Capecchi, Tiralongo, Gatto e Cataldo.

    Dopo pochi km scappano in 6 e nella salita del Garda si avvantaggiano Marco Pinotti, Eros Capecchi ed Kevin Seeldrayers mentre il gruppo concede la fuga tirando il fiato dopo quasi 80 km a tutta. Si arriva all’ultimo km con i tre pronti per la volata, Pinotti inizia in testa la volata ma è capecchi che si dimostra il più veloce vincendo nettamente a braccia alzate e buttandosi dopo pochi metri sull’asfalto a piangere di gioia.

    Contador conserva la maglia rosa e domani arrivo in salita a Mucugnana in una tappa ancora adatta ad una fuga da lontano.

    Ordine d’ arrivo

    1 Eros Capecchi Ita
    2 Marco Pinotti Ita  
    3 Kevin Seeldrayers Bel  
    4 Gianluca Brambilla Ita  
    5 Paolo Tiralongo Ita  
    6 Dario Cataldo Ita  
    7 Alberto Losada Spa  
    8 Russell Dowing Gbr  
    9 Oscar gatto Ita  
    10 Jan Bakelandts Bel  

    Classifica Generale

    1 Alberto Contador  
    2 Michele Scarponi 4’58”  
    3 Vincenzo Nibali 5’45”  
    4 John Gadret 7’35”  
    5 Kanstantsin Sivtsov 9’12”  
    6 Josè Rujano Gillen 9’18”  
    7 Mikel Nieve Ituralde 9’22”  
    8 Denis Menchov 9’38”  
    9 Roman Kreuziger 9’47”  
    10 Joaquin Rodriguez 10’25”  
  • Giro d’Italia, ancora una fuga, vendetta Visconti o Garzelli?

    Giro d’Italia, ancora una fuga, vendetta Visconti o Garzelli?

    Inizia il conto alla rovescia per la celebrazione di Alberto Contador a Milano, oggi la 18esima tappa della corsa presenta un tracciato ricco d’insidie ma che si adatta, come la tappa di ieri, ad una fuga da lontano visto il poco interesse di Alberto Contador al controllo della corsa dato il suo immenso vantaggio sui suoi diretti avversari.

    151 km di gara da Morbegno a San Pellegrino Terme, con il Gpm di Passo Ganda che presenta punte massime al 10% – a 30 km dall’arrivo. Si salirà per 9,2 km su strade strette e numerosi tornanti, seguiti da una discesa molto tecnica. Forse Nibali ci proverà ma di sicuro ci proverà Giovanni Visconti il campione italiano declassato ieri nella volata contro Diego Ulissi e Stefano Garzelli che tenterà di anticipare Contador sul Garda per guadagnare punti preziosi per la conquista della maglia verde.

    Classifica Generale

    1 Alberto Contador  
    2 Michele Scarponi 4’58”  
    3 Vincenzo Nibali 5’45”  
    4 John Gadret 7’35”  
    5 Kanstantsin Sivtsov 9’12”  
    6 Josè Rujano Gillen 9’18”  
    7 Mikel Nieve Ituralde 9’22”  
    8 Denis Menchov 9’38”  
    9 Roman Kreuziger 9’47”  
    10 Joaquin Rodriguez 10’25”  

    Foto: Ansa