Tag: vincenzo nibali

  • Tirreno – Adriatico, cronosquadre alla GreenEdge, Goss leader

    Tirreno – Adriatico, cronosquadre alla GreenEdge, Goss leader

    La 47° edizione della Tirreno  Adriatico si è aperta con la vittoria nella cronosquadre del team australiano GreenEdge, squadra capitanato da Matthew Goss, nuovo leader della generale.

    Bella prestazione del team australiano che ha la sua sede operativa principale in Italia, a Varese. Maglia azzurra quindi, sulle spalle del velocista Matthew Goss, già vincitore di una Milano – San Remo ed argento iridato all’ultimo mondiale vinto da Mark Cavendish.

    Il tracciato di una gara non presentava particolari asperità, ma è il vento che ne ha condizionato un po’ il risultato con il team australiano sicuramente avvantaggiato nella partenza rispetto alle ultime squadre che hanno preso il via. La seconda piazza, a 17″, è andata a pari merito alla RadioShack di  Fabian Cancellara e  Daniele Bennati, ed  alla Garmin di Millar, a 23″ il team Sky del campione del Mondo Mark Cavendish. Prima squadra italiana è l’Acqua&Sapone di Garzelli e Di Luca, a 39″; poi la Lampre-Isd di Scarponi a 46″ e più indietro la Liquigas di Nibali, decisamente la nota negativa di giornata, che ha ceduto 55″.

    Il team GreenEdge ©Morne de Klerk/Getty Images

    Oggi seconda tappa, San Vincenzo – Indicatore (Arezzo),  di 230km con un anello di 33,5 km da ripetere due volte nel finale. L’asperità più importante è rappresentata dallo strappo di Ponticino, 2500 metri con punte del 12%: si scollina a 7 km dalla conclusione e quindi non proprio una tappa adatta alle ruote veloci anche se, la compattezza e la forza del team Sky, potrebbe tenere cucito il gruppo per favorire Cavendish nella volata finale.

    Ordine d’ Arrivo.

    1 GREENEDGE GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    18:41

    2 RADIOSHAK RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17

    3 GARMIN GARMIN – BARRACUDA (GRM)

    +17

    4 SKY SKY PROFESSIONAL CYCLING TEAM (SKY)

    +22

    5 ASTANA ASTANA PRO TEAM (AST)

    +30

    6 SAXO BANK TEAM SAXO BANK (SAX)

    +38

    7 ACQUA&SAPONE ACQUA & SAPONE (ASA)

    +39

    8 KATUSHA KATUSHA TEAM (KAT)

    +40

    9 AG2R AG2R LA MONDIALE (ALM)

    +43

    10 LOTTO LOTTO BELISOL  TEAM (LTM)

    +4

    Classifica Generale

    1 GOSS Matthew AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    18:41

    2 TUFT Svein  CAN GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    3 LANGEVELD Sebastian  NED GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    4 O’GRADY Stuart  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +0

    5 MEYER Cameron  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +5”

    6 COOK Baden  AUS GREENEDGE CYCLING TEAM (GEC)

    +17”

    7 BENNATI Daniele  ITA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    8 CANCELLARA Fabian  SUI RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    9 ROULSTON Hayden  NZL RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

    10 GALLOPIN Tony  FRA RADIOSHAK NISSAN TREK (RNT)

    +17”

  • Ciclismo. Italia, un 2011 amaro, grandi Evans, Cavendish e Gilbert

    Ciclismo. Italia, un 2011 amaro, grandi Evans, Cavendish e Gilbert

    Si archivia la stagione 2011 per uno degli sport più amati dagli italiani con le soddisfazioni in casa Italia ridotte al lumicino con nessuna classica conquistata e qualche sorriso solamente al Giro D’Italia.

    Il 2010 si era chiuso con le vittorie di Basso al Giro e Nibali alla Vuelta, ma nei grandi giri quest’anno si è raccolto poco con il podio raggiunto solo nella corsa rosa con Scarponi (2°) davanti a Nibali e dietro all’inavvicinabile Alberto Contador.

    Il numero uno al mondo, Philippe Gilbert ©LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images

    Stupisce l’assenza di vittorie nelle grandi classiche dove il padrone assoluto è stato il belga Philippe Gilbert che ha realizzato il c.d. “Triplete” sulle Ardenne con le gioie all’Amstel Gold Race, alla Freccia Vallone e alla Liegi – Bastogne – Liegi e vincendo il prestigioso “Velo d’Or”, il pallone d’oro del ciclismo. Il belga, che è passato alla BMC di Cadel Evans, sarà ovviamente l’uomo da battere nelle corse di un giorno con l’unico avversario in grado di impensierirlo rappresentato dallo slovacco Peter Sagan definitivamente sbocciato in questa stagione.

    Nei grandi giri si sono imposti Alberto Contador nella corsa rosa, Cadel Evans al Tour e Cobo alla Vuelta con la vittoria sicuramente più bella ed emozionante rappresentata da Evans che dopo tantissimi piazzamenti è riuscito a coronare il suo sogno alla Grande Boucle mettendosi alle spalle i fratelli Schleck ed Alberto Contador che per la prima volta non vince una corsa a tappe a cui partecipa. Il titolo mondiale è andato a Mark Cavendish che per l’ennesima stagione è stato incoronato come velocista più forte del globo mentre è di Giorgia Bronzini, con la sua fantastica doppietta, l’unica gioia iridata in casa azzurra.

    Come dal resto sottolineato anche dal C.T. Paolo Bettini, il 2011 è stato un anno di transizione per il ciclismo italiano dove comunque sono state fatte delle belle scoperte come Elia Viviani, alfiere della pista azzurra alle prossime olimpiadi di Londra e Sasha Modolo.

    Un ultimo ricordo, doveroso, è indirizzato al belga Wouter Weylandt che ha perso la vita nella terza tappa del Giro a causa di una rovinosa caduta in discesa, un dramma che ha profondamente segnato tutto il mondo del ciclismo lasciandosi alle spalle un vuoto definitivamente incolmabile.

  • Vuelta, trionfo Cobo, Nibali bocciato. Bennati, speranza mondiale

    Vuelta, trionfo Cobo, Nibali bocciato. Bennati, speranza mondiale

    Con l’arrivo di ieri a Madrid, si è conclusa una delle edizioni della corsa a tappe spagnola più avvincenti ed equilibrate della storia. Vittoria finale, ed a sorpresa alla vigilia, per lo spagnolo della Geox Juan Josè Cobo che ha messo in riga tutti i suoi più quotati avversari. Uno di questi era il nostro Vincenzo Nibali che si presentava in Spagna da detentore del titolo ma che ha corso in maniera molto deludente, crollando nell’ultima settimana.

    ©JAIME REINA/AFP/Getty Images
    L’ultima gioia di tappa è per lo slovacco Peter Sagan che ha preceduto sul traguardo i nostri Bennati e Petacchi che, a meno 100 m, pregustavano una lotta a due per la vittoria finale senza fare però i conti con il fuoriclasse slovacco della Liquigas rinvenuto come un fulmine da dietro e sorpassando i due italiani a non più di 10 metri dal traguardo. Proprio Bennati ha dato segnali molto incoraggianti in vista del mondiale di Copenaghen con il velocista della Leopard che ha conquistato una tappa e che potrà usufruire della guida esperta del C.T. Paolo Bettini in una corsa iridata dove comunque, non partiamo da favoriti vista la presenza sicura sia di sagan che di Gilbert, ma soprattutto di Mark Cavendish vero favorito per la maglia iridata. Festa immensa per Cobo a Madrid dove rimane tutto invariato nella classifica per la maglia rossa così come in quella per la maglia bianca della combinata, vinta anche questa da Cobo, e in quella per la maglia degli scalatori vinta per il quarto anno di fila da David Moncoutie; ci sono state emozioni invece per la classifica a punti con Joaquím Rodríguez vestito di verde alla partenza ma a pari punti, 115, con Mollema: l’olandese della Rabobank è riuscito a trovare forza e coraggio per buttarsi in volata ottenendo un buon nono posto che gli ha fatto conquistare quindi i 7 punti decisivi. Classifica Generale Finale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 13”  
    3 Bradley Wiggins 1’41”  
    4 Bauke Mollema 2’03”  
    5 Denis Menchov 3’48”  
    6 Maxime Monfort 4’13”  
    7 Vincenzo Nibali 4’31”  
    8 Jurgen Van Den Broeck 4’45”  
    9 Daniel Moreno 5’20”  
    10 Mikel Nieve 5’33”  
  • Vuelta, riscatto Anton, Cobo sempre più leader

    Vuelta, riscatto Anton, Cobo sempre più leader

    È proprio il caso di dire profeta in patria per lo spagnolo Igor Anton che vince la tappa della Vuelta con arrivo a Bilbao, terra basca ricca di significato per lo spagnolo e la sua squadra, l’Euskaltel composta, appunto, da tutti corridori baschi. Si poteva prevedere un attacco della squadra arancione e questo è avvenuto addirittura con due corridori nella fuga a quattro che ha caratterizzato l’intera tappa.

    ©JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Oltre ad Anton c’era anche Verdugo, l’italiano Marzio Bruseghin ed il kazako Dyachenko a completare il quartetto. La corsa si è decisa sul circuito finale di Bilbao lungo 30 km, con una salita di seconda categoria abbastanza dura come l’Alto El Vivero da affrontare due volte. Sul secondo passaggio sull’Alto El Vivero, una salita capace di offrire uno spettacolo di pubblico incredibile, forse superiore a quello delle più grandi salite alpine; Anton è rimasto da solo, con Dyachenko e Verdugo ormai senza più energie; e Bruseghin che non è riuscito a tenere il cambio di ritmo dello spagnolo pagando un’eccesiva generosità che lo ha portato a tirare in testa al gruppetto troppo a lungo, specie sul primo passaggio sul gpm, e alla fine è arrivato secondo con 41? di ritardo. In classifica generale comanda sempre lo spagnolo Juan Josè Cobo della Geox che conserva un distacco minimo, ma comunque importante di 13”, sul britannico Cris Froome che ha comunque provato a mettere in difficoltà lo spagnolo provando una violenta accelerazione a due km dal gpm, ma Cobo è rimasto incollato a ruota con grande facilità e nel finale l’allungo di Nerz, Zubeldia e Chris Sorensen li ha impedito anche di lottare per il terzo posto che valeva 8? di abbuono. Domani tappa di 185 km, dal percorso molto mosso (quattro gpm, di cui due di prima categoria) ma pesantemente depotenziata da un’ultima salita dura (Puerto de Urkiola, prima categoria), ma seguita da 46 lunghi km di pianura che ovviamente renderà un’impresa quasi impossibile creare e soprattutto mantenere differenze tra gli uomini di classifica. Ordine d’ arrivo

    1 Igor Anton Spa
    2 Marzio Bruseghin Ita  
    3 Dominik Nerz Ger  
    4 Haimar Zubeldia Spa  
    5 Chris Sorensen Den  
    6 David De La Fuente Spa  
    7 Jakob Fuglsang Den  
    8 Vincenzo Nibali Ita  
    9 Eros Capecchi Ita  
    10 Bauxe Mollema Ned  

    Classifica Generale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 13”  
    3 Bradley Wiggins 1’41”  
    4 Bauke Mollema 2’03”  
    5 Denis Menchov 3’48”  
    6 Maxime Monfort 4’13”  
    7 Vincenzo Nibali 4’31”  
    8 Jurgen Van Den Broeck 4’45”  
    9 Daniel Moreno 5’20”  
    10 Mikel Nieve 5’33”  

     

  • Vuelta, vince Froome ma Cobo tiene la “rossa”

    Vuelta, vince Froome ma Cobo tiene la “rossa”

    Oramai è una lotta a due per questa Vuelta, Christopher Froome e Juan Josè Cobo si contenderanno la corsa a tappe spagnola con il capitano del team sky, Bradley Wiggins, che ha alzato definitivamente bandiera bianca per la vittoria finale. Ultimo arrivo in salita con le terribili pendenze di Peña Cabarga che però non ha sancito definitivamente il vincitore della maglia rossa in quanto sia Froome che Cobo si sono resi protagonisti di un ultimo km veramente al cardiopalma.

    %copy;JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Un duello in cui in palio c’era tutto, dalla prestigiosa vittoria di tappa alla classifica generale. Dopo lo sforzo di Menchov, messosi completamente a disposizione di Cobo per riprendere Daniel Martin e Marzio Bruseghin, ecco l’allungo di Van Den Broeck con Cobo in prima persona a rintuzzare l’attacco. Si staccano tutti, da Joaquim Rodriguez a Vincenzo Nibali con Froome l’unico a resistere. Alla fine è proprio il britannico a tagliare il traguardo a braccia alzate conquistando la prima vittoria prestigiosa della sua carriera, due anni dopo l’ultima ottenuta in una corsa sudafricana, lui che è keniano di nascita e britannico per passaporto. Ma ha molti motivi per essere soddisfatto anche Cobo. Lo spagnolo compreso l’abbuono cede nei confronti di Froome soli 9? e ne mantiene altri 13? di margine. Quando mancano quattro tappe al termine (compresa la passerella finale di Madrid) e senza più arrivi in salita, il favorito rimane Cobo, ma Froome non si arrenderà facilmente e, come ha già fatto in questa tappa, darà battaglia anche negli sprint intermedi con abbuoni che probabilmente risulteranno decisivi per la vittoria finale. Ordine d’ arrivo

    1 Christopher Froome Gbr
    2 Juan Josè Cobo Spa  
    3 Bauke Mollema Ned  
    4 Daniel Martin Irl  
    5 Igor Anton Ita  
    6 Mikel Nieve Spa  
    7 Marzio Bruseghin Ita  
    8 Jurgen Van Den Broeck Bel  
    9 Denis Menchov Rus  
    10 Benat Intxausti Spa  

    Classifica Generale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 13”  
    3 Bradley Wiggins 1’41”  
    4 Bauke Mollema 2’05”  
    5 Denis Menchov 3’48”  
    6 Maxime Monfort 4’13”  
    7 Vincenzo Nibali 4’31”  
    8 Jurgen Van Den Broeck 4’45”  
    9 Daniel Moreno 5’20”  
    10 Mikel Nieve 5’33”  
  • Vuelta, sull’Angliru colpaccio Cobo, tappa e maglia rossa

    Vuelta, sull’Angliru colpaccio Cobo, tappa e maglia rossa

    Lo spagnolo della Geox, Juan Josè Cobo realizza una grande impresa sul terribile Angliru conquistando il prestigioso arrivo in salita e la maglia rossa di leader della classifica generale. Si sapeva che il banco sarebbe saltato sulle pendenze proibitive della salita spagnola (23%) paragonata alle salite tricolori dello Zoncolan e del Mortirolo ma non tutti avrebbero pronosticato la vittoria di questo 30enne spagnolo che fino a questa Vuelta, non aveva mai gareggiato su questi livelli.

    ©JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Ai piedi dell’Angliru i tanti tifosi italiani speravano in una giornata positiva di Vincenzo Nibali con lo squalo dello stretto che aveva messo i suoi uomini davanti al gruppo per dettare il ritmo ma quando, ai meno 8 km il gioco si è fatto duro con l’attacco di Cobo ed il forcing di Froome e Wiggins, Nibali è letteralmente crollato non riuscendo a rispondere agli attacchi dei britannici del team sky denotando una inadeguatezza sulle aspre pendenze dell’Angliru. Davanti è sempre Froome a dettare il ritmo, ma questa volta, a risentire della forte andatura del britannico del team sky è proprio il suo capitano, Bradley Wiggins che va in difficoltà per la prima volta in questa Vuelta perdendo la maglia rossa all’arrivo. La maglia rossa è ora sulle spalle di Cobo con Nibali che esce definitivamente dalla classifica generale tagliando il traguardo con 2’37” di ritardo da Cobo, sprofondando in classifica generale. L’italiano non è stato il solo a cedere sulle pendenze dell’Angliru, Joaquim Rodriguez, Monfort, Mollema e Lagutin sono arrivati con 1’35? di ritardo, Daniel Martin a 1’41?, Van den Broeck a 2’17?, Fuglsang a 2’43?; mentre Kessiakoff sesto alla partenza è uscito di classifica arrivando con più di 20? di ritardo. Oggi secondo giorno di riposo, si riprende martedì con l’arrivo ad Haro che dovrebbe essere terreno per velocisti. Ordine d’ arrivo

    1 Juan Josè Cobo Spa
    2 Wouter Pouls Ned
    3 Denis Menchov Rus
    4 Christopher Froome Gbr
    5 Bradley Wiggins Gbr
    6 Igor Anton Spa
    7 Joaquim Rodriguez Spa
    8 Maxime Monfort Bel
    9 Bauke Mollema Ned
    10 Sergey Lagutin Uzb

    Classifica Generale

    1 Juan Josè Cobo
    2 Christopher Froome 20”
    3 Bradley Wiggins 46”
    4 Bauke Mollema 1’36”
    5 Maxime Monfort 2’37”
    6 Denis Menchov 3’01”
    7 Jakob Fuglsang 3’06”
    8 Vincenzo Nibali 3’27”
    9 Jurgen Van Den Broeck 3’58”
    10 Wouter Poels 4’13”
  • Vuelta, impresa Taaramae. Nibali in crisi, tiene Wiggins

    Vuelta, impresa Taaramae. Nibali in crisi, tiene Wiggins

    L’estone della Codifis Rein Taarame corona una fuga da lontano conquistando la 14esima tappa della Vuelta che ha visto, purtroppo per i colori azzurri, il ritiro di Michele Scarponi e la crisi di Vincenzo Nibali. Pronti via e parte la fuga di giornata con Bellotti, Bonnafond, Mondory, Benitez Roman, Kroon, Bagot, Taaramae, Isasi Flores, Azanza Soto, De la Fuente, Howard, Kuschynski, Vorganov, Righi, Sanchez Gil, Jorgensen e Vanmarcke. Tanti corridori che diminuiscono via via che passano le montagne. A 36 km dal traguardo rimangono Taaramae e De la Fuente con lo spagnolo che rinuncia alla vittoria di tappa aspettando da dietro l’arrivo di Cobo per aiutarlo in ottica classifica generale.

    ©PASCAL PAVANI/AFP/Getty Images
    Nel gruppo maglia rossa maiuscola di nuovo la prova do Froome che scorta alla grande Wiggins conducendo un forcing imperioso non appena si accorge della crisi di Nibali ai meno 3 km dell’arrivo, i più duri della salita finale. Concedono secondi, oltre allo squalo anche il danese Fugsland e lo svedese Kessiakoff in una Vuelta sempre più incerta. Taaramae vince in solitario con Cobo secondo ed il fido De La Fuente a completare il podio di una giornata amarissima per gli italiani con Michele Scarponi ritirato e Vincenzo Nibali letteralmente crollato negli ultimi chilometri dell’ascesa finale, concludendo 27° a 2’06” dal vincitore. Ora il siciliano è precipitato al 7° posto della classifica generale a 1’25” dal leader Bradley Wiggins (Sky). Domani nuovo tappone con arrivo il salita sullo spauracchio Angliru. La Vuelta non è affatto chiusa, Wiggings è arrivato stremato all’arrivo e non si esclude uno sua crisi domani sulle terribili pendenze dell’Angliru, definito il Mortirolo di Spagna. Ordine d’ arrivo

    1 Rein Taaramae Est
    2 Juan Josè Cobo Spa  
    3 David De La Fuente Spa  
    4 Wouter Pouls Ned  
    5 Bradley Wiggins Gbr  
    6 Christopher Froome Gbr  
    7 Bouke Mollema Ned  
    8 Denis Menchov Rus  
    9 Miguel Nieve Spa  
    10 Jurgen Van Den Broeck Bel  

    Classifica Generale

    1 Bradley Wiggins
    2 Christopher Froome 7”  
    3 Bauke Mollema 36”  
    4 Juan Josè Cobo 55”  
    5 Jakob Fuglsang 58”  
    6 Fredrik Kessiakoff 1’23”  
    7 Vincenzo Nibali 1’25”  
    8 Maxime Monfort 1’37”  
    9 Jurgen Van Den Broeck 2’16”  
    10 Daniel Moreno 2’24”  
  • Vuelta, sorpresa Albasini. Nibali recupera su Wiggins

    Vuelta, sorpresa Albasini. Nibali recupera su Wiggins

    Michael Albasini, svizzero della Htc – Columbia, vince la 13esima tappa con uno spunto veloce sull’arrivo di Ponferrada precedendo nell’ordine, l’italiano Eros Capecchi e lo spagnolo Daniel Moreno. Tappa con 5 gran premi della montagna, ma con il più duro ad 83 km dall’arrivo che scoraggia qualsiasi attacco dei big della classifica generale. Ecco quindi che parte una fuga da lontano con tanti buoni corridori ed alcune vecchie glorie come lo spagnolo Carlos Sastre, sempre nelle retrovie in questa Vuelta.

    ©JAIME REINA/AFP/Getty Images
    Dietro tutti si marcano con lo spagnolo Rodriguez che tenta un timido attacco sulla penultima salita senza però fare grande selezione, ma la differenza la fa, ed eccome, Vincenzo Nibali in discesa che approfitta di una distrazione del team sky, conquistando 6” preziosissimi in questa Vuelta molto equilibrata grazie ad un traguardo intermedio. Per quanto riguarda la vittoria di tappa, Peccato per  il 25enne della Liquigas Eros Capecchi, già vincitore quest’anno della tappa di San Pellegrino al Giro e finora brillante gregario di Nibali alla Vuelta specialmente nella prima settimana, che si era presentato sul rettilineo finale in ottima posizione ma non ha avuto la forza per contrastare lo spunto veloce di Albasini, terzo posto per Daniel Moreno(il vincitore della tappa di Sierra Nevada) che risale fino al nono posto in classifica con Il gruppo, arrivato con 1’33? di ritardo. In classifica generale, grazie ai 6” di abbuono conquistati, Nibali si piazza in seconda posizione a soli 4” dal leader Bradley Wiggings. Molto impegnativa la 14/ tappa: si parte da Astorga e dopo 175, 8 km si arriva a La Farrapona-Lagos de Somiedo, un traguardo in salita inedito. Prima c’è il Puerto di San Lorenzo, prima categoria: 10,1 km di salita al 8,5% medio di pendenza (12,5% max). Poi l’erta finale, che dicono somigli al Mont Ventoux: 16, 8 km al 6% (max 13%). Ordine d’ arrivo

    1 Michael Albasini Sui
    2 Eros Capecchi Ita
    3 Daniel Moreno Spa
    4 David De la Fuente Spa
    5 Nicolas Roche Irl
    6 Olivier Zaugg Sui
    7 Angel Madrazo Spa
    8 David Blanco Spa
    9 Miguel Nieve Spa
    10 Marc De Maarc Isl

    Classifica Generale

    1 Bradley Wiggins
    2 Vincenzo Nibali 4”
    3 Christopher Froome 7”
    4 Fredrik Kessiakoff 14”
    5 Jakob Fuglsang 19”
    6 Bauke Mollema 47”
    7 Maxime Monfort 1’06”
    8 Juan Josè Cobo 1’27”
    9 Haimar Zubeldia 1’53”
    10 Janez Braijkovic 2’00”
  • Vuelta, crono a Tony Martin, colpaccio Froome. Ottimo Nibali

    Vuelta, crono a Tony Martin, colpaccio Froome. Ottimo Nibali

    Un gregario al comando alla Vuelta, il britannico Cris Froome conquista la maglia rossa di leader della classifica generale nella crono vinta dal tedesco dell’Htc, Tony Martin. E dire che alla vigilia tutti gli occhi erano puntati sul compagno di squadra di Froome e capitano del team Sky, Bradley Wiggings che aveva tutti i favori del pronostico per la conquista della maglia rossa dopo le ottime prestazioni fornite in salita.

    ©JOSE JORDAN/AFP/Getty Images
    Ed invece ecco la sorpresa con Froome che è autore di un ottimo finale di cronometro, finale che ha invece pagato a caro prezzo Wiggings, crollato dopo aver avuto il miglior tempo nel primo intermedio, ai 13 km. La vittoria è andata, come da pronostico, al tedesco specialista delle prove contro il tempo Tony Martin che ha vinto nettamente il duello contro l’altro super cronomen, lo svizzero Cancellara piazzatosi alla fine al quarto posto. Ottima prestazione del capitano della Liquigas Vincenzo Nibali autore di una gara lineare, senza sbavature con un piccolo cedimento, come quasi tutti i corridori, negli ultimi km della crono. Lo squalo chiude la crono al 15° posto ma è molto ben piazzato in classifica generale con 31” da recuperare sul britannico Froome. Crolla definitivamente Michele Scarponi come anche Joaquim Rodriguez che, come l’anno scorso, saluta il sogno di vincere la Vuelta disputando una crono decisamente sotto tono e lasciando più di 4’ a Wiggings. Discreta la prova di Mollema (3’09? da Martin); qualcosa in più ci si poteva aspettare da Braijkovic e soprattutto da Menchov che non è riuscito a sfruttare questa prova adatta alle sue caratteristiche per rientrare in corsa dopo le prestazioni altalenanti di questa prima settimana. Oggi, primo giorno di riposo; mercoledì si riprende immediatamente a salire con l’arrivo in quota a Manzaneda, una salita di 19 km con diversi tratti al 16% di pendenza, e ultimi 4000 metri particolarmente duri(pendenza media dell’8%). Ordine d’ arrivo

    1 Tony Martin Ger
    2 Christopher Froome Gbr
    3 Bradley Wiggins Gbr
    4 Fabian Cancellara Sui
    5 Taylor Phinney Usa
    6 Jakob Fuglsang Den
    7 Thiago Machado Por
    8 Janez Braijkovic Slo
    9 Luis Leon Sanchez Spa
    10 Maxime Monfort Bel

    Classifica Generale

    1 Christopher Froome
    2 Jakob Fuglsang 12”
    3 Bradley Wiggins 20”
    4 Vincenzo Nibali 31”
    5 Fredrik Kessiakoff 34”
    6 Maxime Monfort 59”
    7 Bauke Mollema 1’07”
    8 Juan Josè Cobo 1’47”
    9 Janez Braijkovic 2’04”
    10 Haimar Zubeldia 2’13”
  • Vuelta, cede Scarponi, bene Nibali. Gioie per Martin e Mollema

    Vuelta, cede Scarponi, bene Nibali. Gioie per Martin e Mollema

    Secondo arrivo in salita per la corsa a tappe spagnola, a La Covatilla e verdetti abbastanza pesanti per la vittoria finale. Ottimi segnali da parte di Vincenzo Nibali mentre crolla Michele Scarponi.

    La tappa ed un pezzo di classifica generale, si giocano negli ultimi 18 km con l’erta finale con pendenze vicine al 10%. A scandire il passo ad inizio salita è la Lampre di Michele Scarponi, ed è proprio il marchigianio che tenta un allungo ai meno 8.

    Dietro non stanno sicuramente a guardare con il team Sky pronto a ricucire lo strappo per un Bradley Wiggins decisamente in palla ed un fido scudiero, rappresentato da Froome continuamente accanto. Scarponi viene ripreso e, quando l’erta si fa decisamente dura a meno 3 km dall’arrivo, ecco il forcing di Nibali e Martin con Froome che si mette subito davanti al gruppo ad un ritmo altissimo. L’andatura del britannico 26enne del team Sky, produce delle vittime illustri con Scarponi che crolla, pagando lo sforzo di inizio salita e la maglia rossa Rodriguez che piano piano, perde il contatto con il gruppo dei migliori.

    Davanti Martin è inarrestabile conquistando la vittoria di tappa davanti a Mollema che, anche in virtù dei 12″ di abbuono, conquista la maglia rossa in testa con 1″ di vantaggio su Rodriguez. Terzo sulla linea del traguardo Cobo a 3″ da Martin; poi Wiggins a 4″, Froome a 7″, Nibali a 11″ che ha pagato il cambio di ritmo negli ultimissimi metri, Menchov e Kessiakoff a 12″, Van den Broeck a 19″, Nieve a 41″, Fuglsang, Bruseghin e Joaquim Rodriguez a 50″. Abbandonano qualsiasi proposito di vittoria finale, Scarponi ed Igor Anton che tagliano il traguardo con 1’50″ di ritardo, uscendo definitivamente dalla classifica generale.

    Ordine d’ arrivo

    1 Daniel Martin Irl
    2 Bauke Mollema Ned
    3 Juan Josè Cobo Spa
    4 Bradley Wiggins Gbr
    5 Christopher Froome Gbr
    6 Vincenzo Nibali Ita
    7 Rein Taaramae Est
    8 Denis Menchov Rus
    9 Haimar Zubeldia Spa
    10 Fredrik Kessiakoff Swe

    Classifica Generale

    1 Bouke Mollema
    2 Joaquim Rodriguez 1”
    3 Vincenzo Nibali 9”
    4 Fredrik Kessiakoff 18”
    5 Jurgen Van Den Broek 27”
    6 Daniel Moreno 35”
    7 Jakob Fuglsang 37”
    8 Kevin Seeldrayers 42”
    9 Haimar Zubeldia 42”
    10 Juan Josè Cobo 46”