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  • Finalmente parla DiBenedetto: “scudetto, stadio e Totti”

    Finalmente parla DiBenedetto: “scudetto, stadio e Totti”

    Dopo il comunicato ufficiale, aveva dichiarato di non voler rilasciare più dichiarazioni fin quando il passaggio di consegne non fosse stato sancito dalle firme. Oggi invece, un pò a sorpresa, si è prestato ai microfoni delle tv sbottonandosi un pochino e spifferando qualche passo del progetto prefissatosi alla guida della Roma.

    Probabilmente, DiBenedetto è stato costretto a parlare dalle continue illazioni che circolano sui quotidiani italiani avallati dalla diffidenza del mondo a stelle e strisce e forse, per rimediare alla decisione di rilasciare una intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport pubblicata la mattina del suo arrivo in Italia.

    Thomas DiBenedetto dimostra di aver le idee chiare, fuga dubbio sulla competenza e serietà della cordata da lui capitanata e promette di voler trasformare “Roma da Principessa a Regina”. DiBenedetto fissa gli obiettivi “vincere lo scudetto il prima possibile. E per noi lo stadio è una priorità assoluta” .

    Incorona Totti l’italo-americano ed ha parole importanti anche per Montella “Ci sono molti giocatori che mi impressionano, che mi piacciono e ci stiamo lavorando, ma il nostro modello è qui: Francesco Totti e la sua carriera straordinaria. Un mago”. E ancora, a proposito dell’allenatore: Montella sta facendo un grande lavoro. La situazione era molto difficile. E’ evidente che abbia un feeling straordinario con i giocatori. E’ riuscito a rimuovere quella nuvola nera che impediva di far bene”.

    Il prossimo presidente giallorosso spera infine che i “suoi” giocatori gli facciano un regalo “In realtà speriamo di vincere già quest’anno, perché la qualificazione alla prossima Champions League sarebbe già una grande vittoria. Per quanto riguarda il futuro posso solo dire che dovremo lavorare duro”.

  • La Roma che verrà: ci pensa lo “Zio Tom”

    La Roma che verrà: ci pensa lo “Zio Tom”

    Niente di più facile che trovare qualche citazione celebre che possa rappresentare il passaggio societario in casa Roma: da “un americano a Roma” a “vacanze romane” il cinema ha anticipato di qualche decina d’anni l’arrivo di Tom DiBenedetto sulle rive del Tevere, sponda giallorossa. Ancora rimandata la firma per il passaggio della società, che dovrebbe finalmente arrivare intorno al 20 aprile a Boston, quartier generale del magnate americano e degli altri soci facenti parte della cordata che prenderà il controllo della società capitolina. Ma quali sono le prospettive per la nuova Roma made in USA?

    MERCATO – Negli ultimi anni il mercato della Roma è stato sempre all’insegna del “low cost” con tanti giocatori arrivati in prestito, svincolati o a prezzi quasi di saldo. Ma con la nuova proprietà pare probabile che questa linea verrà presto abbandonata e sostituita da una campagna acquisti grandi firme, con il classico “Zio d’America” pronto a far sognare i tifosi. Iniziano a circolare i primi nomi e sono sicuramente suggestivi: per il ruolo di portiere si è vociferato di un possibile arrivo di Buffon, magari con una contropartita tecnica (Menez), che garantirebbe alla retroguardia giallorossa oltre a un grande giocatore, un uomo carismatico capace di infondere sicurezza a tutto il reparto. Per la difesa si dovrà pensare a sostituire Mexes, che non sembra intenzionato ad aspettare l’evoluzione della situazione societaria e il cui futuro appare sempre più in rossonero. Ed a sostituirlo potrebbe essere Diego Lugano, in passato vicino alla maglia laziale ed adesso offertosi a più riprese alla Roma, anche se il nome buono potrebbe essere quello di Gabi Milito del Barcellona, pronto a seguire le orme del fratello Diego e a cercare una seconda giovinezza in Italia. Sulla mediana gli americani hanno messo gli occhi su un altro giocatore blaugrana, il fortissimo centrocampista argentino Mascherano, sempre più ai margini nella squadra di Guardiola e pronto a fare le valige. In attacco c’è da chiarire la situazione di Borriello, ad inizio anno trascinatore dei giallorossi ed adesso sempre più in conflitto con una parte dello spogliatoio. La Roma deve pagare ancora 10 milioni per il suo riscatto e non è detto che il centravanti azzurro non possa cambiare maglia a fine anno. E se da un lato la cessione di Borriello è un problema dall’altro libera un posto in un attacco affollato, e se partisse anche Menez non è detto che la Roma non possa entrare in corsa per Alexis Sanchez.

    DIRIGENZA E ALLENATORE – Ma oltre ai giocatori cambierà parecchio anche in società a partire dal direttore sportivo: iniziano a circolare i nomi di Franco Baldini e Walter Sabatini per sostituire Pradè, che comunque ha fatto un buon lavoro in un momento difficile per la società e potrebbe riuscire a strappare una riconferma almeno per l’anno prossimo. Da chiarire il ruolo di Montali che potrebbe ricoprire il ruolo di direttore generale e che comunque dovrebbe rimanere vicino alla dirigenza romanista. Capitolo allenatore sempre più incerto con Montella che si sta dimostrando all’altezza della situazione ma che potrebbe essere sostituito per lasciar spazio a un tecnico più esperto. Anche qui le supposizioni si sprecano: si guarda ai tecnici italiani in Premier anche se Ancelotti appare sempre più lontano dal ritorno in patria, mentre la panchina di Mancini sembra quantomeno traballante. Rientrano nella lista dei papabili Gasperini e il tecnico emergente Villas Boa con DiBenedetto che potrebbe ripercorrere la strada che fece Abramovič quando ingaggiò il giovane Mourinho.

    Insomma una Roma in divenire, con un futuro che appare roseo grazie ai capitali americani che potrebbero farle fare quel salto di qualità per competere alla pari con le superpotenze milanesi. Ma visto che manca ancora la firma un’altra citazione sembra d’obbligo: “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Trapattoni docet.

  • Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    Mercato Roma, Baldini-Sabatini o Montali-Pradè?

    La Roma sta per diventare americana e il calciomercato è in fermento aspettando le scelte strategiche della nuova proprietà capitanata dall’italo americano Thomas DiBenedetto. I giallorossi da anni abituati a far di necessità virtù vengono insieriti come favoriti in ogni trattativa, ma ancor prima dei giocatori la nuova dirigenza dovrà scegliere i ruoli manageriali.

    Indiscrezioni vogliono Unicredit (controllerà il 40% del pacchetto azionario) orientatata a confermare il trio Montali, Pradè, Montella allargando i compiti operativi del primo a tutta la gestione, mentre Pradè sarà l’uomo mercato.

    Gli americani sembrano invece orientati a portare a Roma Franco Baldini adesso con Capello in Inghilterra. Baldini dovrebbe fare da direttore generale mentre l’ex Palermo Walter Sabatini dovrebbe esser l’uomo mercato, e il ruolo di allenatore dovrebbe andare a Carlo Ancelotti.

    Nelle ultime ore si è paventata anche l’ipotesi Pierpaolo Marino ma al momento è un ipotesi remota. Dalla decisione di DiBeneddetto dipenderanno le strategie di molte squadre di serie A, pare infatti che anche la Samp voglia Sabatini per costruire un nuovo ciclo, mentre il Bari vorrebbe affidarsi a Marino.

  • Menez, le prima spina per Montella

    Menez, le prima spina per Montella

    Il suo arrivo in giallorosso ha riportato coesione nel gruppo e risultati ma nell’organico giallorosso c’è chi non è contento della “cura” Montella. Proprio ieri, mentre Francesco Totti segnava le reti 200 e 201 al Franchi salvando la Roma da una sconfitta certa sulla pagine dell’Equipe comparivano delle dichiarazioni (di guerra) dai Geremy Menez.

    Il francese avrebbe confessato di voler andare via a fine stagione deluso dal comportamento dell’aereoplanino accusato di raccontar bugie “Quando ci confrontiamo, mi dice altre cose e quindi io non so niente del suo stato d’animo. Abbiamo avuto l’occasione di parlare solo vagamente. Le sue parole non erano sincere e non corrispondevano alla realtà. Mi ha detto che ci sono cose che non posso fare perché non possiamo giocare con tre punte. All’inizio della stagione ho giocato come trequartista, poi a destra e ho sempre partecipato alla fase difensiva. Avrei preferito maggiore franchezza”, lo sfogo continua Non escludo di poter chiudere con questa società a fine stagione. Non sono bloccato da nessuna parte, sono tre anni che sto alla Roma, la gente mi conosce e sa come gioco. Per dirla tutta ho bisogno di sentire fiducia e di sentirmi importante. Se questo dovesse venire meno, non me la sento di escludere nulla. Da quando sono in giallorosso i tifosi sono sempre stati formidabili con me. Ma sono stato deluso da alcune cose e da alcune persone. Eccetto qualcuno, non sono stato aiutato da tutti all’interno del club”

    Piccata la reazione di Montali “Se questa intervista corrisponde al vero prenderemo provvedimenti, a partire dalla multa – ha detto il dirigente alla ‘Gazzetta dello Sport’ – In ogni caso il suo futuro lo decidiamo noi perchè è sotto contratto. E poi dico a Menez di prendere esempio da Borriello che, pur essendo attualmente in panchina, si sente parte integrante della squadra”

    Su Menez pare ci sia il forte interesse delle nobili della Premier League con Manchester United in leggero vantaggio su Arsenal, Chelsea e City.

  • Totti sfata il tabu Franchi, Fiorentina – Roma 2-2

    Totti sfata il tabu Franchi, Fiorentina – Roma 2-2

    La Roma grazie ad una doppietta di capitan Totti continua la serie positiva con Montella in panchina alimentando le possibilità di Europa anche se le rivali continuano a correre.

    Il capitano infrange il muro delle 200 reti (201 oggi) segnando per la prima volta al Franchi. La partita è stata bella con i viola che ai punti meriterebbero forse qualcosa in più. Mihajlovic con i rientri in pianta stabile di Mutu e Vargas e con la solidità di Berhami a centrocampo ha ridato una identità alla Fiorentina in vantaggio con il rumeno al 22′. Pochi minuti dopo Gila sbaglia il raddoppio e Riise conquista un rigore che Totti segna con freddezza.

    Questo è il migliore momento della Roma ma i giallorossi pagano ancora una volta le amnesie difensive permettendo a Gamberini il tap-in vincente. Nella ripresa viola sfortunati con le traverse di Mutu e Vargas ma disattenti in difesa lasciando troppo spazio per il diagonale di Totti che vale il pari.

    Montella snobba ancora una volta Borriello costretto in panchina per tutti i novanta minuti.

  • Fiorentina – Roma, probabili formazioni. Montella sceglie ancora Totti

    Fiorentina – Roma, probabili formazioni. Montella sceglie ancora Totti

    Fiorentina – Roma è l’antipasto della 30esima giornata di Serie A e che vedrà due squadre in buona forma affrontarsi per due obiettivi comuni, la qualificazione nelle coppe, anche se diversi: i giallorossi infatti puntano forte alla Champions League dopo aver recuperato un pò di terreno perso nelle settimane addietro prima del cambio di panchina Ranieri – Montella da giocarsi con Udinese e con i cugini della Lazio; i viola stanno trovando una buona continuità di risultati, mancante fino ad un certo punto della stagione, e hanno messo nel proprio mirino Juventus e Palermo per ottenere un posto alla prossima edizione dell’Europa League.

    Per quanto riguarda le formazioni Mihajlovic, ex della gara (fu proprio la Roma a portarlo in Italia), non cambia l’undici che ha sbancato Verona una settimana fa: Gilardino sarà supportato da Santana e Mutu mentre il ritrovato Vargas sarà la vera variabile impazzita. Donadel si siede in panchina lasciando spazio in mediana a Behrami.
    Sul fronte giallorosso Burdisso sarà dirottato sulla corsia destra di difesa vista l’indisponibilità di Cassetti con Mexes e Juan che faranno coppia centrale; Totti sarà il centravanti, ruolo ricoperto durante la gestione Spalletti, con Menez, Taddei e Perrotta pronti ad assisterlo e Borriello che partirà per l’ennesima volta dalla panchina. Non ci sarà Vucinic per squalifica.

    Probabili formazioni FIORENTINA – ROMA (ore 12:30)

    FIORENTINA (4-3-2-1): Boruc; Comotto, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas; Santana, Mutu; Gilardino.
    Panchina: Neto, Camporese, De Silvestri, Donadel, D’Agostino, Ljajic, Babacar.
    Allenatore: Mihajlovic.
    ROMA (4-2-3-1): Doni; N. Burdisso, Méxes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Menez; Totti.
    Panchina: Lobont, Rosi, G. Burdisso, Castellini, Rosi, Brighi, Simplicio, Borriello.
    Allenatore: Montella

  • Roma – Lazio, il “day after”

    Roma – Lazio, il “day after”

    Il “day after” del derby romano porta la consueta ondata di polemiche e riflessioni sia sulla partita sia sulla nuova situazione di classifica che si va delineando. Pietra dello “scandalo” secondo Lotito è il laser puntato dai supporter romanisti verso Muslera sin dal riscaldamento e poi nell’episodio decisivo del match, ovvero il gol su calcio di punizione di capitan Totti sul quale l’estremo difensore compie una papera delle sue. Il presidente laziale dovrebbe però preoccuparsi della scarsa intensità mostrata dalla squadra in quella che doveva essere la partita della vita e rivelatasi invece una vera e propria “Waterloo” biancoceleste. Una ricerca di alibi che sicuramente non giova a una squadra apparsa in difficoltà e che nei minuti finali ha perso completamente la testa, come dimostrano Radu e Matuzalem autori di interventi platealmente violenti. Insomma niente a che vedere col calcio “moralizzato e didascalico”. La Lazio perde il 4° posto scavalcata dall’inarrestabile Udinese e adesso deve cercare di recuperare soprattutto mentalmente per non vanificare nel finale una stagione sin qui al di sopra delle aspettative.

    Umore completamente opposto sulla sponda romanista, con una squadra “riabilitata” agli occhi dei tifosi dopo le recenti delusioni e con il suo uomo simbolo, Totti, che ridiventa il “re di Roma”. In quello che sarà quasi certamente l’ultimo derby dell’era Sensi i giallorossi trovano la classica vittoria scaccia crisi e adesso tornano a puntare dritti a un posto per i preliminari di Champions che distano solo 4 punti con 9 gare ancora da giocare. Anche in caso di qualificazione, sembra improbabile la conferma di Vincenzo Montella sulla panchina capitolina, anche perchè il magnate americano Di Benedetto vorrà sicuramente iniziare la sua storia giallorossa portando in panchina un nome pesante; magari Ancelotti anche se si è iniziato a parlare di Roberto Mancini. La firma per il passaggio della società da Italpetroli al nuovo proprietario è slittata ancora a causa di problemi tecnici ma la trattativa dovrebbe essere perfezionata nel giro di un paio di settimane.

    Insomma una partita che è riuscita ad invertire quello che era lo scenario capitolino con la Roma che adesso sembra capace di qualsiasi impresa e la Lazio che esce sconfitta e si trascina dietro malumori e nervosismi. Potere del derby…

  • Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Totti spegne la Lazio. La Roma vince il derby del nervosismo

    Game Over all’Olimpico dove Francesco Totti affonda la Lazio con una sua doppietta, portando a 5 la serie di vittorie consecutive nei derby capitolini. Lazio che perde anche il quarto posto ai danni di un’Udinese devastante a Cagliari e allo stesso tempo rilancia i giallorossi alla conquista di un posto nell’Europa che conta, visti i soli due punti di distanza dai biancocelesti.

    Vediamo nel dettaglio come si è svolta la sfida tra le due squadre della capitale:

    Primo Tempo – Leggera variazione di formazione per Vincenzo Montella che schiera un 4-2-3-1 con il tridente formato da Menez, Perrotta e Vucinic a supporto del capitano Francesco Totti. Tutto secondo le previsione per quanto riguarda la squadra biancoceleste guidata da Reja.

    Primo squillo della Lazio al 3’ minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo con un tiro da fuori di Matuzalem facilmente neutralizzato da Doni. La Roma non ci sta e solamente due minuti dopo, Pizarro prende palla a centrocampo e fa partire un gran tiro da fuori area che va a  stamparsi sulla traversa, con Muslera battuto.

    Parte bene la Roma che sfrutta molto le corsie laterali soprattutto con Riise e Vucinic, mentre la Lazio approfittando della poca copertura di Menez a destra, permette a Lichtsteiner di spingere molto sulla sua zona di campo. Una partita che nella prima metà del primo tempo non regala grandi emozioni e stenta a decollare a causa dei numerosi falli a centrocampo commessi da entrambi i lati.

    Brivido al 33’ quando Hernanes dal limite dell’area in posizione defilata fa partire un gran tiro che taglia tutta l’area e va di poco fuori. Al 40’ palla gol colossale per i giallorossi, con Juan servito in area da Menez che si fa murare il tiro a colpo sicuro da Ledesma. Sulla successiva ripartenza della Lazio, splendida la chiusura di Burdisso su Zarate che si stava lanciando nell’uno contro uno con Doni. Più Roma che Lazio nel primo tempo, ma nonostante tutto si va negli spogliatoi con il risultato ancora sullo 0 a 0.

     

    Secondo Tempo – Le squadre scendono in campo con le stesse formazioni iniziali. Più aggressiva la Lazio nella ripresa, forse anche per le notizie che arrivano da Cagliari, dove l’Udinese vincendo 2 a 0 fa scendere i biancocelesti al quinto posto in classifica.

    Al 18’ si fa avanti la Lazio: traiettoria insidiosa sul calcio di punizione battuto da Ledesma, con la palla che va alta di poco sopra la traversa. Ancora Lazio al 21’ con una gran palla servita da Hernanes verso Floccari. La punta biancoceleste schiaccia di testa e vede il pallone finire fuori di pochissimo.

    Al 24’ arriva il gol della Roma che sblocca il risultato: invenzione di Totti che non segnava da 8 anni nel derby. Calcio di punizione dal limite dell’area che il capitano giallorosso calcia forte al centro della porta. Muslera non la vede partire e non riesce a neutralizzare il tiro, vedendo il pallone finire alle sue spalle. Parata sicuramente non impossibile, quindi il portiere uruguaiano non è esente da colpe.

    Reja corre ai ripari e fa un doppio cambio con Mauri al posto di Hernanes e Kozak a sostituire uno spento Zarate. Ci prova la Lazio a rimettere la partita sul binario giusto, ma troppo spesso le azioni sono caotiche e frettolose, quindi senza la giusta pericolosità.

    Assurda nel finale di partita la reazione di Radu al 42’ quando va a dare una testata a Simplicio perché ritardava la battuta del calcio di punizione. Lazio in 10 e gesto davvero inqualificabile.

    Bruttissimo il finale con le continue liti tra Totti e i giocatori della Lazio dove Tagliavento deve faticare per far ripartire il gioco. La partita non finisce di regalare emozioni quando al 46’ l’arbitro fischia un rigore per il contatto subito in area da Simplicio, spostato da Biava. Finale incandescente dove viene espulso anche Ledesma per le continue proteste. Totti dagli undici metri è micidiale e con un gran tiro di potenza batte ancora Muslera.

    Doppietta e Game Over all’Olimpico con Roma che batte la Lazio 2 a 0.

  • Derby Roma – Lazio, le probabili formazioni

    Derby Roma – Lazio, le probabili formazioni

    Solito derby incandescente nella capitale, che vedrà affrontarsi oggi allo stadio Olimpico alle ore 15 Roma e Lazio. I giallorossi sono reduci da una settimana non proprio rosea, dopo la bruciante eliminazione dalla Champions League ai danni dello Shakhtar, con l’aggravante di aver mostrato più nervosismo che qualità in campo. La Lazio non può perdere l’ennesimo sfida stracittadina, per non perdere punti preziosi utili a rimanere nelle zone alte della classifica. Inoltre in curva giallorossa in caso di vittoria si parla già di “manita”, poiché sarebbero 5 i derby vinti consecutivamente dalla Roma.

    Montella nella conferenza stampa carica i suoi: “È forse l’ultimo treno per il 4° posto, ma l’idea del mio futuro qui sulla panchina giallorossa non è primario, è una gara che conta solo per la classifica, per noi e per riconquistare i tifosi. Mi aspetto un’accoglienza particolare da loro”.

    L’aeroplanino giallorosso dovrebbe scendere in campo con Doni in porta, coppia di centrali formata da Juan e il francese Mexes, a scalare sulla fascia è Burdisso. Sull’altra fascia immancabile Riise. In mezzo al campo dovrebbero esserci pochi dubbi con la presenza di Pizzarro, affiancato da De Rossi per la fase di interdizione, mentre ai lati dovrebbero agire Taddei e Perrotta.  Dovrebbe partire titolare anche il francese Menez spesso utilizzato a partita in corsa, comunque in ballottaggio con il montenegrino Vucinic sempre letale nei derby capitolini. In attacco esclusione per Marco Borriello e posto da titolare inamovibile per il capitano Francesco Totti.

    L’allenatore biancoceleste Reja è ottimista in vista della sfida odierna: “Sento che è la volta buona” ha detto nella conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma. “Ho la sensazione che questa volta tocchi alla Lazio vincere il derby. – ha voluto aggiungere parlando del derby capitolino- Se giustizia deve essere fatta, dovrebbe toccare a noi domani. Nelle sfide precedenti avremmo meritato di più, anche da un punto di vista arbitrale, e non c’è bisogno di sottolinearlo ancora. Credo che qualcosa ci spetti”.

    Reja dalla sponda opposta deve alzare bandiera bianca sull’eventuale recupero lampo di  Andre Dias, poiché sarebbe stato un rischio farlo rientrare in questa partita. Esclusione dell’argentino a parte, non ci sono grossi dubbi di formazione per l’allenatore biancoceleste, che schiererà la stessa Lazio che ha battuto il Palermo, ad eccezione di Scaloni: Muslera torna tra i pali dopo l’infortunio alla caviglia; difesa a 4 con Biava e Stendardo al centro e Lichtsteiner e Radu sugli esterni. A centrocampo c’è stato il recupero di Brocchi e Mauri, ma molto probabilmente partiranno dalla panchina lasciando spazio a Matuzalem e Ledesma. Una Lazio a trazione anteriore con la presenza in campo di quattro giocatori con spiccati doti offensive: il profeta Hernanes, Sculli recuperato dopo il problema allergico dovuto alla vernice del campo, Zarate e Floccari che avrà tanta voglia di vendicarsi dopo l’errore dagli undici metri nel derby della scorsa stagione.

    PROBABILI FORMAZIONI Roma Lazio in campo oggi alle 15 allo Stadio Olimpico di Roma

    ROMA (4-2-3-1): 32 Doni; 29 N. Burdisso, 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise; 7 Pizarro, 16 De Rossi; 11 Taddei, 20 Perrotta, 94 Menez; 10 Totti. A disp.: (27 Julio Sergio, 15 Loria, 3 Castellini, 30 Simplicio, 23 Greco, 22 Borriello, 9 Vucinic) All. Montella

    Indisponibili: Cassetti
    Squalificati: Brighi, Rosi
    Diffidati: Vucinic, Juan

    LAZIO (4-2-3-1): 86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 13 Stendardo, 20 Biava, 26 Radu; 24 Ledesma, 11 Matuzalem; 77 Sculli, 8 Hernanes, 10 Zarate; 22 Floccari. A disp.: (12 Berni, 5 Scaloni, 14 Garrido, 32 Brocchi, 6 Mauri, 15 Gonzalez, 18 Kozak) All. Reja

    Indisponibili: Rocchi, Diakitè, Dias
    Squalificati: nessuno
    Diffidati: Mauri, Kozak, Matuzalem, Lichtsteiner

    Arbitro: Tagliavento di Terni (Niccolai-Papi; IV°: Damato)

  • Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Roma – Lazio: Il derby che vale una stagione

    Il derby è da sempre un evento che vale ben più dei tre punti in palio, ma quest’anno più che mai è importantissimo anche in chiave classifica. Quella che per i tifosi della capitale é “la partita” è segnata in questa fase della stagione da una sfida nella sfida, quella per il quarto posto, che vede gli aquilotti di Lotito in vantaggio di 5 punti sugli eterni rivali giallorossi. I ragazzi di Montella sono reduci dalla pesante sconfitta in Ucraina che ha prodotto sicuramente più danni nelle teste che nelle loro gambe e affrontano il derby con uno stato d’animo tutto da decifrare. Il “caso” De Rossi e l’espulsione di Mexes contro lo Shakhtar sono solo gli ultimi segnali di un nervosismo che ormai attanaglia lo spogliatoi romanista; segnato dalla crisi societaria, cambio d’allenatore e tante voci di possibili partenze eccellenti a fine stagione. Dall’altra parte c’è una Lazio in un buon momento di forma (10 punti in 5 partite) che sta inseguendo il sogno Champions dall’inizio della stagione e che se saprà sfruttare gli isterismi degli avversari potrebbe dare il definitivo colpo di grazia alla stagione giallorossa.

    FORMAZIONI – Il 134° derby capitolino potrebbe perdere uno degli storici protagonisti visto che la presenza di Francesco Totti è in dubbio a causa di un’elongazione che potrebbe tenerlo fuori dai titolari. In campo ci sarà “capitan futuro” De Rossi che deve dimostrare di poter prendere per mano la squadra nonostante il difficile momento personale e di squadra. Per i biancocelesti ancora assente Rocchi; a cui si aggiunge Dias che non riesce a recuperare. Ce la dovrebbe fare invece Mauri almeno per la panchina.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; N.Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Totti.

    A disposizione: Julio Sergio, Loria, Simplicio, Castellini, Greco, Menez, Borriello.

    Allenatore: Montella

    LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Stendardo, Biava, Radu; Ledesma, Matuzalem; Sculli, Hernanes, Zarate; Floccari.

    A disposizione: Berni, Scaloni, Gonzalez, Garrido, Bresciano, Mauri, Kozak.

    Allenatore: Reja.