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  • Roma – Inter, Tim Cup 2011: Sfida tra Deluse

    Roma – Inter, Tim Cup 2011: Sfida tra Deluse

    Stasera all’Olimpico scenderanno in campo le due squadre che negli ultimi 5 anni hanno dominato la Serie A e monopolizzato le ultime finali di Coppa Italia. Roma e Inter è da considerarsi una classica in Coppa Italia: addirittura 10 volte si sono affrontate le due squadre dal 2005 ad oggi. Stavolta la partita avrà un sapore diverso, dove l’elemento principale che caratterizzerà entrambe le squadre sarà la voglia di rivalsa. La Roma con la sconfitta di Palermo vede allontanarsi il treno della Champions League a discapito dei rivali casalinghi biancocelesti,e l’Inter anch’essa sconfitta nell’ultimo turno di campionato a Parma, ha abdicato definitivamente al ruolo di Anti-Milan, per ridisegnare gli obiettivi stagionali, cercando di difendere il terzo posto insidiato appunto dalla Lazio.  Al tempo stesso una sfida per cercare la riconferma sulla panchina per entrambi i tecnici. A Roma Montella non sta facendo male, ma l’attuale situazione societaria, con i cambi al vertice potrebbero voler puntare un allenatore pronto per portare l’A.S. Roma subito in alto come nei proclami di DiBenedetto. Moratti in casa Inter ha riconfermato la fiducia a Leonardo smentendo trattative o contatti con Mourinho, ma un’eventuale sconfitta stasera e contro la Lazio in campionato potrebbero essere fatali per il tecnico brasiliano.

    Vediamo nel dettaglio le probabili formazioni in campo questa sera all’Olimpico:

    ROMA- Montella vista l’indisponibilità del capitano Francesco Totti che sconta ancora la squalifica per il calcione inflitto a Balotelli nella scorsa edizione della Tim Cup, non ha intenzione di rivoluzionare il modulo come ha ammesso nella conferenza stampa alla vigilia della partita: “Difficile possa succedere, se non per necessità assoluta. Ogni modulo ha i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Non credo che basti un giorno o una settimana per insegnarlo o per capirne gli automatismi”. Quindi, in attacco ci sarà spazio a Borriello come unica punta. Altra assenza pesante, sarà quella di Mexes (per infortunio) per il reparto difensivo giallorosso. Montella quindi dovrebbe schierare un 4-2-3-1 con Doni tra i pali, Juan e Burdisso al centro della difesa, supportati sulle fasce da Cassetti e Riise. Centrocampo folto con Pizzarro e DeRossi più arretrati a schermo della difesa, Perrotta Taddei e Vucinic avanzati. Il montenegrino dovrebbe prendere il posto di Menez, autore di una prestazione opaca contro il Palermo. Unica punta Marco Borriello ancora a secco nella gestione Montella che ha usato queste parole in conferenza stampa: “Marco è un grande giocatore ed un super professionista, ma da centravanti gli preferisco Totti” . Ricordando però come l’attaccante partenopeo nella gestione Ranieri avesse segnato 15 reti.

    INTER- Leonardo perde il suo giocatore più importante in termini di rendimento. Samuel Eto’o ha lasciato ieri la Pinetina per una distorsione alla caviglia e quindi non è stato considerato arruolabile per il big match di stasera. Nonostante il digiuno dal gol, la punta nerazzurra in termini di corsa movimento e impegno per la squadra non si può considerare secondo a nessuno, quindi sarà un’assenza che si farà sentire. Tornano gli epurati di Parma, Maicon e Thiago Motta, con Leonardo che dovrebbe scendere in campo con un 4-4-2 classico con il rombo di centrocampo. Tra i pali Julio Cesar, difesa a quattro con Lucio Ranocchia coppia centrale, e Maicon Nagatomo sugli esterni. A centrocampo Cambiasso Stankovic e Zanetti dovrebbero essere i titolari a meno di eventuali colpi di scena. Ritorno dal primo minuto di Sneijder a supporto del nuovo tandem offensivo Milito- Pazzini, con la possibilità di una staffetta con Pandev.

     

    Probabili Formazioni :

    Roma (4-2-3-1): Doni; Cassetti, Juan, Burdisso, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Perrotta, Vucinic; Borriello.

    A disposizione:(Lobont, Loria, Castellini, Brighi, Simplicio, Rosi, Menez).

    Allenatore: Montella

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; J. Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Milito, Pazzini.

    A disposizione:(Castellazzi, Materazzi, Chivu, Mariga, Motta Coutinho, Pandev).

    Allenatore: Leonardo

  • Roma – Palermo, probabili formazioni

    Roma – Palermo, probabili formazioni

    Arrivata ieri la conferma della firma di Thomas Di Benedetto, in casa Roma si respira aria nuova e le intenzioni di tutti, giocatori e allenatore, sono quelle di accogliere con una vittoria il nuovo presidente. Vittoria importante anche e soprattutto per continuare ad inseguire l’obiettivo quarto posto. Montella che si è detto tranquillo sul suo futuro, dovrà correre ai ripari per ovviare all’emergenza difesa, in settimana ha provato l’inedita coppia centrale Loria-Burdisso, con il primo chiamato a sostituire lo squalificato Juan, probabilmente dovrebbero essere loro a partire dal primo minuto, affiancati sugli esterni da Cassetti e Riise. Sulla linea mediana del campo agiranno il solito duo Pizarro-De Rossi, con Taddei, Rosi, Menez, favoriti su Vucinic e Perrotta per una maglia da titolare, per agire dietro Totti, che dopo aver trascinato la squadra nella trasferta di Udine, proverà ad accorciare ulteriormente le distanze dai cugini laziali e a livello personale da Roby Baggio distante solo due gol nella classifica dei bomber di serie A.

    Roma (4-2-3-1) Doni; Cassetti, Loria, N. Burdisso, Riise; Pizarro, De Rossi; Taddei, Menez, Rosi; Totti
    A disposizione: Lobont, Castellini, Simplicio, Brighi, Perrotta, Vucinic, Borriello.

    In casa Palermo c’è, ovviamente, voglia di riscatto dopo il pessimo pareggio ottenuto con il Cesena, nello scorso turno di campionato. Rosi dovrà cercare di ridare morale ad una squadra che sembra ormai allo sbando, il tecnico rosanero è alle prese con i problemi fisici di Bovo che però dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo, in caso contrario sarebbe Goian a sostituirlo, a fianco all’ex romanista dovrebbero comunque giocare Cassani a destra, Munoz in mezzo e Balzaretti a sinistra. A centrocampo l’unico dubbio riguarda il ballottaggio tra Liverani e Bacinovic, con il primo favorito sul secondo, a completare il reparto i soliti Nocerino e Migliaccio. Il trio d’attacco dovrebbe essere formato da Miccoli e Pinilla, con Pastore ad agire alle loro spalle.

    Palermo (4-3-1-2): Sirigu; Cassani, Munoz, Bovo, Balzaretti; Migliaccio, Bacinovic, Nocerino; Pastore; Miccoli, Pinilla.
    A disposizione: Benussi, Goian, Darmian, Liverani, Acquah, Kurtic, Hernandez.

  • Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Roma – Palermo, l’addio ai Sensi e il benvenuto a DiBenedetto

    Dopo la firma e l’annuncio ufficiale di questa notte oggi pomeriggio, nel primo anticipo della 32° giornata scende in campo la Roma all’Olimpico per sfidare il Palermo e continuare quindi la rincorsa alla Champions League. Sarà un sabato particolare per il mondo giallorosso, di addio alla famiglia Sensi dopo 18 anni di passione è davvero un compito arduo e nonostante l’entusiasmo intorno alla cordata a stelle e strisce rimpierne il vuoto sarà un compito difficilissimo per DiBenedetto e soci.

    Montella si affida ancora una volta alla bandiera della Roma dei Sensi: capitan Francesco Totti. Il pupone ha vissuto tutta la sua carriera sotto l’era Sensi e oggi farà di tutto per regalare una vittoria a Rosella e a DiBenedetto. E’ infatti un obiettivo importante per i giallorossi centrare un posto in Champions League sin dalla prossima stagione accrescendo gli introiti utili da investire nel mercato che stando alle indiscrezioni sarà corposo e di qualità.

    Oggi perl scende in campo la “vecchia” Roma con Montella conscio di dover compiere l’impresa per acciuffare la riconferma. Le assenze di Juan e Mexes costringono l’aereoplanino a rivoluzionare la difesa con l’inserimento di Loria al fianco di Burdisso, in avanti Menez e Rosi appaiono favoriti su Perrotta e Vucinic.

    Nel Palermo si rivede Miccoli al fianco di Pinilla ma gli occhi saranno tutti per Pastore, indicato come primo colpo di mercato della nuova Roma, sotto osservazione anche Bovo.

  • Totti sbanca Udine, la Roma si rilancia per la Champions

    Totti sbanca Udine, la Roma si rilancia per la Champions

    All’ultimo secondo, all’ultimo respiro. E’ ancora una volta Francesco Totti a rilanciare le ambizioni Champions League della sua Roma. La doppietta, pesante, del capitano permette ai giallorossi di espugnare il Friuli per 2-1 nell’anticipo serale della 32esima giornata di Serie A e vincere uno scontro diretto con l’Udinese fondamentale per la volata Champions che ora vede la Roma a soli 3 punti dai bianconeri quarti in classifica e che subiscono la seconda sconfitta consecutiva nell’arco di sette giorni dopo aver entusiasmato per gran parte della seconda metà del campionato. Per la squadra guidata da Montella era importante vincere stasera per riscattare e riprendersi dalla sconfitta interna subìta ad opera della Juventus.

    Con Guidolin costretto a fare a meno di Sanchez, infortunato, e Inler, squalificato, a sobbarcarsi tutte le responsabilità è Totò Di Natale, anche lui in non perfette condizioni fisiche per un problema al piede; Montella invece affida le chiavi della squadra a Totti affiancandolo a Vucinic (out il francese Menez insieme al connazionale Mexes) e relegando per l’ennesima volta in panchina Borriello.
    Il primo tempo non è un granchè di partita, gli spazi sono chiusi, le ripartenze lente e la paura di sbagliare tanta. L’Udinese è la prima ad uscire dal proprio guscio ma le occasioni si contano con il contagocce. La Roma prova una timida reazione sul finale di tempo ma non va oltre una punizione di Totti.

    La gara si sblocca nella ripresa quando il direttore di gara concede la massima punizione alla Roma per un fallo di Pinzi sull’ex Pizarro: dal dischetto Totti fa il cucchiaio e non sbaglia portando in vantaggio i suoi. Poco prima della rete giallorossa però era stata l’Udinese a farsi pericolosa con Isla che aveva fallito da buona posizione. Udinese che rischia di capitolare più tardi se a Domizzi non si fosse reso protagonista di un salvataggio sulla linea di porta su un colpo di testa di Juan.
    La partita scivola senza sussulti fino al minuto 87′ quando il match si accende improvvisamente per il pareggio friulano firmato Di Natale, al suo 26esimo centro stagionale, che trova il pertugio giusto per infilare di prima intenzione Doni su una spizzata di testa del neo entrato Corradi. E gli ultimi minuti sono al cardiopalma, i padroni di casa, rivitalizzati, ci credono e si gettano in avanti alla ricerca del gol della vittoria, polemiche per un gol annullato ad Asamoah (tocco di braccio) ma sul capovolgimento di fronte e a 5 secondi dal fischio finale, su una dormita della difesa friulana, Riise serve l’assist giusto perla zampata vincente di Totti che batte per la seconda volta Handanovic per il 2-1 finale, inaspettato, che fa scoppiare di gioia il tifo giallorosso e avvilisce quello bianconero.

  • Udinese – Roma, probabili formazioni. Sanchez in dubbio, Borriello ancora escluso

    Udinese – Roma, probabili formazioni. Sanchez in dubbio, Borriello ancora escluso

    Udinese – Roma di questa sera sarà un vero e proprio spareggio per il quarto posto, ultimo biglietto disponibile per l’ingresso ai preliminari della prossima Champions League. La lotta per la qualificazione è ancora apertissima, con Udinese, Lazio e Roma rispettivamente a quota 56, 54 e 50 punti.

    Entrambe le squadre che scenderanno in campo questa sera alle 20.45 allo stadio Friuli di Udine, hanno valide motivazioni per continuare la rincorsa all’ambito traguardo, entrambe volenterose di riscattare le due sconfitte subite nell’ultimo turno di campionato, contro Juventus e Lecce.

    La Roma di Montella punta alla qualificazione perchè la vetrina della Champions sarebbe un’ottima occasione per dare visibilità al progetto di DiBenedetto, dando respiro internazionale ad un progetto ambizioso. L’Udinese di Guidolin, invece, partita a fari spenti (con 4 sconfitte nelle prime 4 gare di campionato) è la rivelazione della stagione, sulla quale pochissimi avrebbero scommesso. Una sopresa che non vuole sciogliersi con i caldi Primaverili, confermando fino alla fine quanto di buono si è saputo costruire finora.

    In casa Roma, Montella in settimana ha provato a lungo il più classico dei moduli, il 4-4-2 con Francesco Totti e Marco Borriello in attacco. Tuttavia, l’ex aeroplanino non sembra esser convinto di volerlo schierare dal primo minuto, essendo maggiormente propenso ad adottare il più collaudato 4-2-3-1 con Totti unica punta e Mirko Vucinic più largo a sinistra, escludendo ancora Marco Borriello dall’undici titolare. A tal proposito, Montella ha dichiarato: “Anche con interpreti diversi, resta il 4-2-3-1. Voglio giocatori forti e motivati e una squadra equilibrata”, non accennando alla posizione di Borriello con il quale ha avuto un faccia a faccia dopo l’allenamento di rifinitura di Venerdì, spiegandogli i motivi delle continue esclusioni. Il centravanti, però, non sembra affatto contento dell’attuale situazione e pare deciso a lasciare la Roma in estate, con il club giallorosso che pare ormai deciso ad assecondare la sua partenza, divincolandosi dall’obbligo di riscatto verso il Milan. Così come appare sempre più probabile anche la partenza del francese Menez, oltre che quella di Mexes (operato a Villa Stuart in settimana, stagione finita).

    Tornando alla probabile formazione giallorossa, Montella deve sciogliere un dubbio legato al giocatore da schierare sulla parte destra del centrocampo e quello che agirà da incursore: nel primo caso, il ballottaggio è tra Aleandro Rosi (favorito) e Rodrigo Taddei, mentre per il secondo ruolo il ballottaggio è tra Matteo Brighi e Simone Perrotta, con il primo in vantaggio.

    La difesa, invece, sarà composta da Doni in porta, Marco Cassetti, Nicolas Burdisso, Juan e John Arne Riise.

    In casa Udinese, la volontà è quella di continuare la corsa interrotta a Lecce, anche se Guidolin è in apprensione per le condizioni di Sanchez, fermo da martedì per un risentimento muscolare alla coscia sinistra subito in allenamento. Nella giornata di ieri, il cileno si è allenato solo per 20 minuti con una leggera corsa, e pertanto sembra realmente improbabile vederlo in campo questa sera, anche per evitare di rischiare un peggioramento delle sue condizioni in vista delle ultime sei partite della stagione.

    Nell’eventualità dell’assenza del nino meraviglia, sarà pronto Denis ad affiancare Di Natale in attacco, anche se i precedenti senza Sanchez non permettono di rassicurare Guidolin: infatti, nelle tre gare senza Sanchez, nel dicembre scorso a Parma, l’Udinese aveva perso e nel girone di ritorno contro Bologna e Brescia non è andata oltre il pareggio.

    Inoltre, a centrocampo sarà assente Inler per squalifica, e Guidolin dovrebbe schierare i seguenti 5: Isla, Abdi, Pinzi, Asamoah, Armero. In difesa, invece, spazio ad Handanovic in porta e Benatia, Zapata, Domizzi.

    Proprio il difensore Maurizio Domizzi, in conferenza stampa, ha analizzato la partita alla luce della probabile assenza di Sanchez, e sottolineando l’importanza delle motivazioni per andare oltre l’ostacolo: “Chiaramente l’assenza di Sanchez sarebbe grave, è come se l’Inter dovesse fare a meno di Eto’o, il Milan di Pato o il Napoli di Cavani. Non so quali siano le intenzioni del tecnico, in questi giorni prova anche altri piani di battaglia, ma lo fa ormai dall’inizio di stagione perchè vuole che l’Udinese sia pronta a modificare in qualsiasi momento la sua disposizione tattica. Al di là del modulo, per sconfiggere la Roma servirà la voglia di farcela, quella voglia che hanno i principianti, coloro che si avvicinano a un traguardo eclatante, la Champions. Noi questo traguardo intendiamo conquistarlo ad ogni costo”.

    I presupposti per un match infuocato sembrano esserci tutti.

  • Udinese – Roma, la Champions in una notte

    Udinese – Roma, la Champions in una notte

    Nell’anticipo del sabato Udinese e Roma si giocano una grossa fetta della qualificazione in Champions per la prossima stagione. I friulani sono probabilmente la più bella sorpresa del campionato e dopo una partenza ad handicap hanno stupito tutti inanellando una serie di vittorie accompagnate da prestazioni di altissimo livello, grazie anche al talento di due terminali offensivi come Sanchez e Di Natale. La Roma invece sta vivendo una stagione in chiaroscuro che ha visto il cambio in panchina e l’epilogo dell’era Sensi, tutti fattori che hanno pesato sull’andamento della squadra e su uno spogliatoio che sembra molto meno coeso degli anni passati.

    SPAREGGIOMontella cerca di caricare i suoi e sa che quello con l’Udinese è un appuntamento da non sbagliare: “Mancano sempre meno partite e il distacco con quelli davanti è sempre lo stesso. Noi vogliamo il quarto posto e a Udine sarà decisiva, uno spareggio“.  L’”Aereoplanino” in queste ultime giornate si gioca gran parte del suo futuro come allenatore della Roma e vuole a tutti i costi arrivare in Champions: “Ora è prematuro parlare. Pensiamo a fare bene in queste ultime partite di campionato. È giusto che in una piazza così importante ci siano tante voci, però ci sono tante contraddizioni che a volte fanno ridere. Dovrei portare la squadra in Champions e poi lasciarla a un altro? Comunque è una scelta difficile che deve essere ponderata bene”.

    FORMAZIONI – A turbare la vigilia di Guidolin c’è l’infortunio alla coscia sinistra di Sanchez che potrebbe tenerlo fuori nel big match contro i giallorossi. “El Nino Maravilla” è fondamentale per la formazione friulana, che nelle 3 partite disputate sin qui senza il cileno non ha mai vinto. In casa Roma invece dovrebbe essere rispolverato Marco Borriello che dopo l’arrivo di Montella ha visto il campo col contagocce. L’attaccante azzurro si gioca una maglia da titolare con Vucinic.

  • La Roma distratta dal mercato, ma il quarto posto resta possibile

    La Roma distratta dal mercato, ma il quarto posto resta possibile

    I commenti, le pagelle, le opinioni in Italia son sempre condizionate dal risultato, Vincenzo Montella ne è l’ultimo esempio concreto. L’aereoplanino fino a due giorni fa era “il Guardiola giallorosso” l’uomo su cui gli americani dovevano scommettere per l’inizio di un nuovo ciclo ambizioso per la Roma.

    La sconfitta contro la Juventus ha però cambiato le carte in tavola, la sofferenza della Sensi in tribuna e le dichiarazioni dal Continente Nuovo da parte di DiBenedetto lasciano trapelare qualche promessa eccessiva.

    L’impatto di Montella sulla Roma è stato comunque decisivo e la prima sconfitta della sua era, è grave si ma può servire a svegliare un ambiente che da sempre si entusiasma facilmente ma alla stessa maniera si deprime.

    Far parte della Roma americana è un sogno di tutti ma per realizzarlo bisogna dare il massimo nelle 7 restanti partite, e l’obiettivo quarto posto in fondo non è così distante.

  • Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Juventus che sorpresa! Krasic e Matri ridimensionano la Roma

    Una vittoria tanto importante quanto inattesa, in un Olimpico quasi interamente giallorosso, di una Juve che sembra aver ritrovato il gioco e la grinta perduta. Un 2 a 0 frutto di determinazione e lucidità ritrovata.

    Una Juve priva di Buffon, ma con uno Storari in grande spolvero, protagonista di almeno tre straordinarie parate su Totti, Vucinic e De Rossi, che non fa rimpiangere Buffon e che si esalta nello stadio che lo scorso anno lo portò ad accompagnare la Sampdoria di Del Neri in Champions League.

    Una prestazione sorprendente date le difficoltà del momento, in una Juventus che si riscopre squadra dopo tanto tempo, che nei big match non delude mai. Una Juventus coperta ma che sa ripartire, con un ritrovato Krasic di nuovo padrone della sua fascia, con Pepe che – in un ruolo sperimentale – non delude, tranne in qualche fase di gioco in cui si è ritrovato eccessivamente vicino al serbo nelle discese sulla fascia.

    Buona prestazione anche di Grosso, assente per molto tempo, che offre buoni spunti di spinta e di copertura, con personalità, crossando ed offrendo assist importanti (come quello per Pepe, poi parato da Doni); così come di Motta, uscito per infortunio dopo aver disputato la migliore partita in maglia bianconera. E’ tornata la Juve, è tornato il carattere e l’orgoglio, soprattutto nella ripresa, quando la squadra di Montella è stata messa alle corde, subendo l’iniziativa dei bianconeri.

    Del Neri elogia la sua Juve: “Era una partita fondamentale e difficile, era complesso far risultato, siamo molto contenti. Siamo capaci di tutto, di battere le grandi e di perdere con le piccole, ma in una fase di ristrutturazione ci può stare”. Un elogio particolare per Matri, “terminale fantastico”: “Lui è decisivo nel segnare il secondo gol, importante nel dare profondità, freddo nel concretizzare, forse più di Pazzini”. Ringraziamenti di Del Neri anche per Motta:  “Motta ha dato una grande mano, dev’essere più costante ma se gioca come oggi può far bene, ha bloccato Vucinic”.

    In casa Roma ci si aspettava di più da Menez, al quale Montella aveva dato fiducia dal primo minuto, anche se sfortunato nel colpire la traversa al 27′ del secondo tempo con Storari battuto, due minuti prima del raddoppio di Matri in contropiede. E si è notata una certa leggerezza difensiva, con la squadra che si è allungata troppo soprattutto nel secondo tempo, in un dejavù degli ultimi match della gestione Ranieri.

    Così come ha deluso la prestazione di capitan Totti, poco brillante in alcuni scatti, autore di un bel destro al volo ravvicinato bloccato, però da un Super Storari.

    Montella, alla prima sconfitta della sua gestione, cerca di non essere troppo pessimista: “Abbiamo fatto un buon primo tempo, bisogna guardare avanti, il campionato è ancora aperto, la partita con l’Udinese sarà decisiva. Oggi siamo stati anche sfortunati, ma è stato anche merito di Storari per i grandi interventi”.

    Il risultato permette alla Juventus di avvicinare la zona Europa e di portarsi a sole due lunghezze dalla Roma.

    Le pagelle:  

    Roma: Doni 5.5 ; N.Burdisso 5.5, Mexes 6, Juan 4.5, Riise 5.5 ; Pizarro 5, De Rossi 5.5 ; Menez 6, Perrotta 5.5 , Vucinic 6; Totti 6.5.

    Juventus: Storari 8; Motta 7, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Grosso 6.5; Aquilani 7, Felipe Melo 6.5, Marchisio 6.5; Krasic 7, Matri 7 , Pepe 6.5.

  • Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Roma – Juventus: ansia per Bonucci e Marchisio, Borriello ancora out

    Il tanto atteso giorno è arrivato: Roma – Juventus, posticipo di questa sera, rivelerà chi delle due squadre può credibilmente rincorrere l’obiettivo che ricerca, ossia l’Europa.Il quarto posto per la qualificazione in Champions League per la Roma, l’Europa League per la Juventus, anche se Del Neri ha dichiarato di voler credere ancora nel quarto posto.

    E’ stata una vigilia insolita per questo match, solitamente accompagnato solitamente da provocazioni e dichiarazioni pepate, testimonianza della storica rivalità fra i due club che risale alle sfide degli anni ’80: la situazione di classifica attuale, però, sembra aver sopito le antiche diatribe, focalizzando l’attenzione sulle problematiche imminenti da affrontare.

    Mancherà, com’è noto un protagonista fondamentale, il capitano Alex Del Piero – infortunatosi in allenamento, rientrerà fra 15 giorni – così come Giorgio Chiellini, fermato da un infortunio in Nazionale.

    Del Neri, chiamato in causa per commentare gli ennesimi stop stagionali, ha assolto il campo di Vinovo (e l’umidità) dalle responsabilità degli infortuni, rilevando che si tratta spesso “di infortuni traumatici”. Lievi acciacchi per Bonucci e Marchisio, che sono comunque partiti per Roma ma che dovrebbero stringere i denti per essere in campo dal primo minuto. “Bonucci e Marchisio hanno riportato lievi acciacchi. Il centrocampista ha subito un trauma al collo in uno scontro di gioco, mentre il difensore ha lamentato dolore all’alluce del piede sinistro. Ha già fatto una radiografia che é risultata negativa”.

    Del Neri ha preparato la partita in modo diverso dal solito, accantonando il suo classico 4-4-2 per provare un 4-3-3 utile a sopperire le defezioni in attacco, con Krasic, Pepe e Matri in attacco, con le ali chiamate a ruoli offensivi per supportare l’ex attaccante del Cagliari, che staattraversando un buon momento di forma ed è galvanizzato anche dal primo gol in maglia Azzurra segnato la scorsa settimana.

    In alternativa, nell’eventualità negativa che Marchisio non dovesse farcela proprio all’ultimo minuto, Pepe verrebbe arretrato a centrocampo, con l’inserimento di Toni in attacco al fianco di Alessandro Matri.

    La formazione bianconera sarà la seguente: Buffon; Motta, Bonucci, Barzagli, Grosso; Aquilani, Felipe Melo, Marchisio; Krasic, Matri, Pepe. In panchina siederanno Storari, Sorensen, Grygera, Salihamidzic, Giandonato, Toni, Libertazzi.

    Più che la tattica, però, in casa Juve è l’aspetto psicologico ad apparire la chiave decisiva del match, il fattore su cui far leva per risollevarsi dall’attuale momento delicato, anche – e soprattutto – alla luce delle dichiarazioni di alcuni protagonisti (da Buffon a Chiellini a Marchisio), che hanno segnalato come in maglia bianconera la loro autostima si riduca notevolmente (rispetto a quando giocano con la maglia della Nazionale) a causa delle numerose difficoltà affrontate nelle ultime stagioni.

    La Roma di Montella, invece, scenderà in campo con un 4-2-3-1 con Perrotta e Vucinic alle spalle di capitan Totti, l’uomo più in forma del momento. Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi; Menez, Perrotta, Vucinic; Totti. In panchina andranno Lobont, Cassetti, Rosi, Simplicio, Brighi, Taddei, Borriello. L’unica possibile variazione potrebbe riguardare l’inserimento di Taddei al posto del francese Menez, ma appare probabile che il brasiliano siederà in panchina.

    L’allenatore romanista, che ancora non conosce quali saranno le sue sorti per il prossimo campionato, alla vigilia si è dichiarato ottimista e fiducioso, dichiarando di ritenere la sua squadra superiore all’avversaria, rispettando la Juventus ma con la consapevolezza di poter far leva su alcuni evidenti limiti dei bianconeri.

  • Roma – Juventus, Montella – Del Neri: la sfida

    Roma – Juventus, Montella – Del Neri: la sfida

    Ci sono partite che valgono una stagione, non perchè decisive per la vittoria di un trofeo, ma perchè possono rappresentare ua svolta, un bagliore che rischiara un periodo oscuro. Roma – Juventus, soprattutto in casa bianconera, può essere tutto questo: un trampolino verso la volata finale, per ritrovare quella voglia e quella grinta smarrita, evitando un progressivo declino verso l’anonimato, e cercando di lottare per raggiungere un obiettivo, seppur minimo: l’ ingresso in Europa.

    Roma – Juventus
    è la sfida di due rivali, ex protagoniste dei campionati di qualche anno fa, che si ritrovano – in modi diversi – a dover pensare al futuro più che al presente, a dover progettare più che giocare. La Roma progetta un rilancio in grande stile, con la proprietà americana ed una copiosa campagna acquisti, la Juventus annaspa nella confusione della scelta della strada da seguire, in bilico fra l’ennesima rivoluzione, o la continuazione del deludente presente.

    Ma il richiamo della sfida, che evoca tanti ricordi di un passato glorioso, è più forte di tutto.

    In casa Juve, Del Neri vorrebbe una risposta di carattere dai suoi giocatori, nella consapevolezza che è proprio in sfide di blasone come questa che l’orgoglio ferito dei campioni può risvegliarsi, com’è già accaduto quest’anno con la vittoria di San Siro contro il Milan, e la vittoria a Torino contro l’Inter. La mia squadra ha dimostrato di saper affrontare le partite importanti. “Ci aspettiamo un Olimpico molto carico che saprà dare stimoli anche a noi. Abbiamo ancora obiettivi da inseguire e battere la Roma è uno di questi, anche perché ci porterebbe a due punti da loro… E poi gli obiettivi nel calcio ci sono sempre: vincere le partite, raggiungere l’Europa. Anche se la classifica al momento non è positiva, non abbiamo intenzione di abbandonare le nostre abitudini quotidiane, ovvero dare il massimo, sempre”.

    La Juve, però, sarà priva di due campioni che avrebbero potuto giocare un ruolo essenziale nelle dinamiche dell’incontro: Chiellini in difesa e Del Piero in attacco, privando la squadra di solidità difensiva e di inventività in attacco (due dei principali problemi stagionali). Al posto del centrale difensivo giocherà Barzagli, in coppia con Bonucci, mentre in attaccoè molto probabile che Matri sarà affiancato sugli esterni da Pepe e Krasic, in un insolito schema d’attacco, con Toni in panchina. Del Neri, poi, si è espresso anche sulla questione Buffon, che le voci di mercato vorrebbero molto vicino alla Roma di Di Benedetto, con un conseguente scambio con Menez: “Mi tengo Buffon. E’ in ottime condizioni. Dà sempre il massimo è un grande motivatore. Non è semplice rientrare dopo 6, 7 mesi di inattività e dopo un’operazione delicata, quindi è normale che debba ritrovare ancora le sue caratteristiche. Lo può fare solo giocando e sono convinto che ci darà una grande mano in queste ultime gare”.

    Al pari di Del Neri, in casa Roma, Montella sembra poco interessato alle vicende di mercato ed al totoallenatore che lo riguarda, preferendo focalizzare la sua attenzione solo sul match. “Sono molto sereno e al futuro non ci penso sul serio, si sentono tante cose in contraddizione tra loro. Se arrivo al quarto posto non è detto che sia confermato, così se arrivo quinto magari resto. Per me però è molto più importante la partita domani, la squadra è stata molto distaccata da quanto stava avvenendo anche perché è abituata alle voci da tanto tempo. Ho visto i ragazzi molto concentrati per la partita, che è particolarmente importante”.

    Montella vorrebbe vedere in campo la Roma che vinse il derby contro la Lazio, determinata e concreta, volenterosa di vincere e lucida, e pare intenzionato a schierare Totti e Vucinic in attacco, con Menez e Borriello in panchina.

    Inedito il confronto fra i due allenatori, un esordiente come Montella ed un veterano come Del Neri, che sulla panchina della Roma, allenò proprio l’aeroplanino. Fra i due è rimasto un buon rapporto e Montella ricorda con piacere la gestione, seppur breve, del tecnico friulano: “Ho un ottimo rapporto con lui, mi faceva sempre giocare… E’ un ottimo allenatore lo abbiamo avuto per pochi mesi a Roma: le sue squadre giocano allo stesso modo, la Juve ha delle lacune e cercheremo di evidenziare i loro punti di debolezza”.

    Domani sera, alle 20.45 la parola al campo: le quote Snai sembrano credere poco nel colpaccio Juve, nonostante gli ultimi precedenti siano stati favorevoli alla Signora, quotandolo a 4,00; mentre il pareggio è quotato 3,40 e la vittoria della Roma ad 1,85.