Lazio-Catania sarà un match che vedrà di fronte, questa sera all’Olimpico, una delle squadre più in forma del campionato, i biancocelesti di Edy Reja, reduci dalla vittoria nel derby con la Roma di due settimane fa e dalla vittoria contro il Bologna nel posticipo della scorsa settimana, ed i catanesi di Montella, reduci dal pari in casa della Fiorentna di Mihajlovic nell’anticipo di sabato scorso. La Lazio affronterà l’impegno in grande emergenza date le assenze di Matuzalem, Mauri, Gonzalez, Hernanes e Diaz. Niente alibi, però, per Reja, determinatissimo alla vigilia a trasmettere ai suoi l’importanza della continuità dei risultati, frenando i facili entusiasmi della piazza. L’imperativo è la vittoria, perchè – secondo il pragmatico tecnico friulano – soltanto con un ciclo di risultati positivi sarà possibile valutare correttamente le potenzialità dei suoi. Questa sera, il tecnico laziale disporrà i suoi in campo con un 4-3-3, con una novità nello schema offensivo poichè, pur confermando Klose, Cissè e Sculli, al tedesco toccherà un compito diverso dal solito, agendo anche da trequartista, arretrando per favorire gli inserimenti di Sculli e Cissè. Una partita che, in casa etnea, Vincenzo Montella sente molto, perchè significa ritorno all’Olimpico dopo i suoi felici trascorsi giallorossi, e perchè i suoi stimoli si trasmettono a tutto l’ambiente rossoazzurro. Mancherà però ancora il talento di Alejandro Gomez, anche se in avanti vi sarà spazio per la coppia Maxi Lopez – Bergessio. Montella riproporrà, così il suo modulo 3-5-2, che nelle ultime uscite ha ben figurato, portando ben 5 punti e fornendo gli equilibri necessari. LAZIO (4-3-3): Marchetti; Radu, Stankevicius, Biava, Konko; Ledesma, Lulic, Brocchi; Sculli, Klose, Cissè. CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Almiron, Lodi, Delvecchio, Marchese; Maxi Lopez, Bergessio.
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Lazio-Catania, un derby per Montella. Reja cerca il tris
Una partita delicata, con una Lazio in grande spolvero, dopo la vittoria nel derby che ha rinvigorito gli animi dei biancocelesti, permettendo loro di conquistare i tre punti nello scorso turno di campionato. Il Catania di Vincenzo Montella, invece, è reduce dal pareggio contro la Fiorentina di Sinisa Mihajilovic nell’anticipo della scorsa giornata di campionato, ma appare evidente una discontinuità di risultati degli etnei fra partite in trasferta e partite al Massimino di Catania. Il tecnico dei biancocelesti Edi Reja, nonostante il grande entusiasmo dell’ambiente, alla vigilia del match riveste i panni del pompiere, spegnendo gli entusiasmi dell’ambiente, affermando che la lotta scudetto “E’ una faccenda che non ci riguarda”. Nonostante ciò, il tecnico friulano precisa che la sua squadra ha un grande potenziale non ancora completamente sfruttato, poichè alcuni giocatori non sono ancora al top della forma, e per testare le reali condizioni della squadra è necessario un ciclo di 10-15 partite. Il Catania, secondo Edi Reja è un avversario ostico, “che merita rispetto”, e che è importante superare al meglio per continuare positivamente nel cammino intrapreso. Vincenzo Montella, invece, torna nello stadio che lo ha visto protagonista da calciatore, in maglia giallorossa, da avversario degli ex cugini biancocelesti, riproponendo il modulo 3-5-2, che ha dato garanzie tecniche ed equilibri nelle ultime uscite, ma applicando un leggero turnover per far rifiatare alcuni interpreti maggiormente spremuti. In ogni caso, affrontare la Lazio, soprattutto in un momento di grande forma come questo, è un grande stimolo per l’Aeroplanino e, di riflesso, lo sarà per i suoi uomini.
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Fiorentina-Catania 2-2, le pagelle. Furia Jovetic
Pareggio al Franchi di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez. Fiorentina Jovetic 7,5 il montenegrino è imprendibile per tutta la partita, due gol ed altri due sfiorati. Un fuoriclasse forse non sfruttato a pieno da Sinisa Mihajlovic. Mihajlovic 4 l’allenatore serbo non riesce mai a far cambire il ritmo alla squadra, troppo dipendente dalle giocate di Cerci e Jovetic. Forse ultima panchina a Firenze? Catania Delvecchio 7 grande partita dell’ex giocatore della Sampdoria che segna a fine primo tempo e sfiora anche la doppietta nella ripresa. Montella 7 ottimo punto conquistato dall’aereoplanino dopo la vittoria sull’Inter ed una mentalità offensiva dimostrata anche in trasferta. Le pagelle Fiorentina: Boruc 5,5 ; De Silvestri 5, Gamberini 6, Natali 6, Pasqual 6,5; Behrami 5,5, Montolivo 5, G. Munari 6 ( 61’Vargas 6); Cerci 6 (73’ Romulo 6), Santiago Silva 5,5 (84’ Gilardino s.v.), Jovetic 7,5. A disp.: Neto, Nastasic, Romulo, Kharja, Lazzari, Vargas, Gilardino. All.: Mihajlovic Catania: Andujar 5,5; Bellusci 5, Legrottaglie 5,5, Bellusci 5, Spolli 5,5; Marchese 6 (73’ Lanzafame 6), Almiron 5,5 (80’ Barrientos 6,5), Lodi 6; Delvecchio 7, Maxi Lopez 6, Catellani 5 (65’ Bergessio 6,5). A disp.: Campagnolo, Paglialunga, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Barrientos, Bergessio. All.: Giampaolo
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Fischi per Mihajlovic, Fiorentina – Catania 2-2. Doppietta Jovetic
Finisce 2-2 il primo anticipo della settima giornata di serie A con la Fiorentina che non va oltre un pareggio contro un ottimo Catania. Al Franchi di Firenze subito una sorpresa nelle formazioni, Montella è costretto a rinunciare al Papu Gomez con Maxi Lopez titolare al posto di Bergessio. Mihajlovic non rischia Gilardino dal primo minuto riproponendo lo stesso tridente visto a Cesena la scorsa settimana. Non c’e’ un clima sicuramente felice per il buon Sinisa al Franchi, con il pubblico che invoca a gran voce il nome di Delio Rossi ma l’undici viola parte molto bene con Cerci e Jovetic su tutti che iniziano sin da subito a mettere pressione sulla difesa catanese.Ed è proprio il montenegrino che sblocca il risultato al 20’, con un potente destro condito da numerose proteste dei giocatori del Catania per un presunto fallo a centrocampo non sanzionato da Giannoccaro. Il Catania si deve esporre e subisce le ripartenze viola, prima con Jovetic che innesca Pasqual, triangolo chiuso con il tiro a botta sicura del montenegrino, stoppato da Marchese. Ancora Fiorentina con Cerci che serve sempre Jovetic che spara sulle braccia di Andujar. Al 41’ primo sussulto del Catania con Catellani che spreca un perfetto cross di Izco spedendo fuori incredibilmente a due passi da Boruc, ma è il preludio al gol che arriva due minuti dopo con Delvecchio, che insacca, su azione da calcio d’angolo al secondo tentativo dopo un primo colpo di testa respinto. Finisce 1-1 il primo tempo dominato dalla Fiorentina fino 5’ minuti dalla fine, risultati fatali ma con la protesta su un fallo di mano di Lodi in area, proteste del tutto legittime. Il secondo tempo si apre sulla falsa riga del primo con la Fiorentina, decisa a comandare di nuovo il gioco. È sempre Jovetic il più pericoloso e non può essere che il montenegrino a riportare la Fiorentina in vantaggio al 17’ con uno splendido tiro dal limite. Al 24’ Delvecchio tenta il bis ancora su calcio d’angolo ma questa volta Vargas respinge sulla linea, Montella fa entrare Bergessio ed è proprio l’argentino che al 31’ con un gran controllo ed un tiro velenosissimo con Gamberini a salvare la porta viola. Al 36’ Jovetic sfiora la tripletta personale con un colpo di testa su punizione di Vargas, ma invece è il Catania che raggiunge il pareggio con Maxi Lopez dopo il salvataggio di Pasqual su tiro di Barrientos che valeva il gol. Mihajlovic è un a furia per il pareggio catanese e viene espulso, Gilardino non riesce a riportare la Fiorentina in vantaggio che chiude la partita con un pareggio facendo esplodere il Franchi con una bordata di fischi a fine partita, fischi indirizzati tutti per l’allenatore serbo, reo di far subire sempre la rimonta alla squadra viola. Pareggio al Franche di Firenze tra Fiorentina e Catania, non basta un sontuoso Jovetic (doppietta) alla Fiorentina che si faraggiungere due volte, prima da del vecchio e poi dal redivivo Maxi Lopez.
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Catania-Inter 2-1, le pagelle. Bergessio e Almiron sugli scudi
Inter-mittenza, questa è la parola più adatta alla squadra guidata da Ranieri, proprio perché i nerazzurri accendono la luce con Cambiasso nel primo tempo mostrando poca qualità di gioco, ma molto sostanza e soprattutto una solidità difensiva ancora mai vista in questa stagione. Poi nella ripresa la luce si spegne per 6 minuti ed è black out totale. Almiron e Lodi stendono l’Inter con una combinazione dritto e montante usando uno slang pugilistico. La reazione che solo un paio di anni fa avremmo visto nei nerazzurri specialisti nelle rimonte si fa attendere ma non arriva. Anzi al contrario è proprio il Catania a legittimare il punteggio dimostrando con un paio di occasioni nitide da gol di poter chiudere i conti e aumentare lo scarto del vantaggio. Ranieri dovrà capire cosa c’è che non va e sicuramente i rientri di Sniejder e Thiago Motta daranno un po’ di respiro ad un centrocampo apparso più che in affanno. Interpretazione perfetta della partita per Montella e per i suoi, con un Almiron assolutamente in splendida forma e un Bergessio che con le sue qualità può mettere in difficoltà qualsiasi difesa. INTER Castellazzi 6 Voto pieno nonostante l’ingenuità sul calcio da rigore concesso sull’atterramento di Bergessio, il portiere nerazzurro tiene a galla il risultato fino alla fine riuscendo a compiere un paio di miracoli prima su Delvecchio e poi su Catellani limitando il passivo dei suoi. Lucio 5 sicuro e deciso nella prima frazione di gioco, assolutamente fuori tempo e spaesato nella ripresa quando non riesce a tenere testa a Bergessio sull’azione del primo gol e quando ancora una volta si fa superare dall’attacante argentino in occasione dell’azione che porterà al rigore per il Catania. La coppia di centrali del triplete Lucio-Samuel è acqua passata. Pazzini 4,5 Affonda sotto il diluvio che si imbatte al Massimino. Mai in partita, mai decisivo, non riesce a entrare nel vivo del gioco. Pochi palloni giocabili senza dubbio per un rapace d’area come lui, ma in questi casi l’assenza per 90 minuti dal campo di gioco non è un alibi. Cambiasso 6,5 Unico superstite dei suoi, in una serata davvero più nera che azzurra. Parte benissimo segnando al 6’ un bel gol contro una delle sue vittime preferite (doppietta lo scorso anno proprio contro il Catania). Detta i tempi e prende in mano le chiavi del centrocampo nerazzurro. Nella ripresa segue la parabola discendente come i suoi compagni e cala vistosamente. CATANIA Legrottaglie 6,5 No fly zone sulla zona difesa da lui. Praticamente svetta su tutti i palloni alti eliminando sul nascere ogni velleità offensiva di Pazzini e Milito su eventuali cross nerazzurri. Buone anche le chiusure su Zarate e soci nel finale. Almiron 7,5 partita da vero leader. Inserimenti perfetti, assist per i compagni e molta sostanza in mezzo al campo. La firma sulla partita è il suo gol capolavoro all’inizio della ripresa quando calcia a giro con Castellazzi che può solo guardare il pallone finire sotto l’angolino. Forse galvanizzato dal suo passato da ex bianconero ha decisamente tirato fuori una prestazione da campione. Lodi 7 L’ex idolo di Empoli e Frosinone riesce a ritagliarsi uno spazio importante nel centrocampo del Catania, entrando spesso nel vivo del gioco. Una certezza nel nuovo ruolo davanti alla difesa con compiti da regista alla Pirlo, serve moltissimi palloni e quando c’è da trasformare il rigore si assume la responsabilità trafiggendo senza paura Castellazzi. Bergessio 7,5 Dire che sia in forma sarebbe davvero riduttivo. Corsa, accelerazione e dribbling sono le sue armi vincenti. Chiedere a Lucio e Castellazzi per avere una conferma. Entra direttamente in entrambi i gol, servendo una bellissima palla ad Almiron per la prima rete e guadagnandosi il rigore che Lodi realizzerà in seguito.
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Catania-Inter 2-1, Almiron e Lodi stendono i nerazzurri
Ancora uno stop al nuovo corso nerazzurro di Ranieri con l’Inter che perde 2-1 sul campo di un ottimo Catania nell’anticipo della settima giornata di campionato in uno stadio colpito dalla pioggia incessante. Partita dai due volti con un primo tempo noioso nel quale i nerazzurri vanno subito in vantaggio e riescono senza troppi problemi a difendersi e gestire il risultato. L’avvio della ripresa è una doccia fredda per l’Inter che prende due schiaffi in rapida successione prima con il gol di Almiron e poi con il rigore trasformato da Lodi. Il campanello d’allarme che deve far riflettere l’intera società nerazzurra è la pessima condizione fisica di tutto i giocatori apparsi visibilmente stanchi e con un ciclo di partite importanti ancora da disputare. Lille è vicina e Ranieri avrà un bel po’ di problemi da risolvere. Nessuna novità per quanto riguarda le formazioni per i nerazzurri con Ranieri che sceglie il tandem offensivo Pazzini-Milito, mentre per il Catania targato Montella l’unica novità è l’utilizzo di Adrian Ricchiuti al posto di Delvecchio. Problema dell’ultim’ora nel riscaldamento per Capuano che non ce la fa e viene sostituito da Marchese. PRIMO TEMPO – Dopo una bella partenza del Catania è l’Inter a sferrare il colpo vincente al 6’ sugli sviluppi di una bella azione prolungata di Milito e Stankovic, con l’attaccante argentino che scarica su Maicon e il brasiliano che crossa tagliando fuori tutta la difesa, trovando Cambiasso in area libero di calciare e battere Andujar per la gioia dei tifosi nerazzurri. È un’Inter molto chiusa e molta stretta tra le linee con i centrocampisti che aiutano il reparto difensivo limitando le azioni del Catania. Alla mezz’ora ancora molto pericolosa la manovra dell’Inter sull’asse Maicon-Milito: il Principe va sul fondo e mette dentro un pallone deviato dall’intervento in extremis da Spolli. Catania che avrebbe la palla del pareggio con Gomez al 33’ su una bella azione di contropiede, ma l’argentino colpisce malissimo il pallone calciando alto sugli spalti. Qualche altro guizzo per i nerazzurri in un primo tempo che si chiude senza grandi occasioni da entrambi le parti dove il copione della gara vede un’Inter molto attenta in fase difensiva, cercando di non far giocare il Catania e provando a far male con le ripartenze. SECONDO TEMPO – Squadre che tornano in campo con le stesse formazioni. Nemmeno il tempo di iniziare e il Catania prova una percussione devastante con Bergessio che resiste in corsa alla pressione di Lucio, serve il pallone a Almiron che calcia a giro un pallone imprendibile per Castellazzi portando il risultato sull’1-1. Partita che cambia nel giro di 5 minuti con Bergessio che prende in velocità la difesa nerazzurra, si presenta solo davanti a Castellazzi che in uscita butta giù l’attaccante del Catania. Orsato non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri Lodi è inflessibile e segna con la freddezza del grande campione portando il Catania in vantaggio per 2 -1. I nerazzurri sono visibilmente colpiti da questo uno due del Catania, Ranieri cambia le carte in tavola inserendo Alvarez al posto di Stankovic e Zarate a sostituire Milito. La sfortuna sembra non finire mai per l’Inter e subito dopo il doppio cambio è Samuel a chiedere la sostituzione per un problema muscolare, con l’ingresso di Cordoba al suo posto. La reazione dell’Inter non c’è, l’occasione per chiudere i conti è del Catania sui piedi Delvecchio che libero di calciare dal limite dell’area trova una bella parata di Castellazzi a negargli la rete del possibile 3-1. Ancora Catania al 37’ con Catellani lanciato da solo a tu per tu con l’estremo difensore nerazzurro che rimane in piedi fino all’ultimo istante e riesce a parare la conclusione dell’attaccante numero 30. Forcing finale nerazzurro sterile che non crea più occasioni, dopo 4 minuti di recupero Orsato fischia e da inizio ai festeggiamenti dei giocatori del Catania.
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Catania-Inter, probabili formazioni. Out Julio Cesar e Sneijder
La partita della prudenza, così sarà soprannominata la sfida che i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri andranno ad affrontare oggi in terra siciliana. Catania-Inter apre la settima di campionato, con l’allenatore interista che sceglie di lasciare a casa molti giocatori importanti, evitando di correre rischi ed allungare nuovamente i tempi di recupero degli infortunati. La partita di martedì contro il Lille in Champions è alle porte e Ranieri ha deciso di convocare una lista di uomini ristretti, lasciando ad Appiano Julio Cesar, Chivu e Sneijder. Le ultime brutte notizie sul fronte infortuni (Forlan stiramento di 3° grado, e Coutinho stiramento di secondo grado) hanno imposto la linea della prudenza, perché in questo mese c’è un lungo tour de force che attende i nerazzurri e arrivare cotti è l’ultimo pensiero di Mr. Ranieri. Montella dal canto suo si presenta in classifica con due punti in più rispetto all’Inter, con la voglia di dimostrare come la sua squadra al Massimino avrà il dodicesimo uomo in campo grazie al supporto del suo pubblico, in uno stadio dove il Catania non firma per il pari. CATANIA – Montella alla prima contro Claudio Ranieri in panchina, proverà a insidiare i nerazzurri con un modulo un po’ diverso dal solito. Molto probabile l’utilizzo di un 3-5-2 più che del solito 4-3-3. Bellusci e Spolli sono alle prese con degli acciacchi, e quindi il rebus difesa è ancora da sciogliere. Se entrambi dovessero stringere i denti saranno regolarmente in campo, mentre se Bellusci non ce la dovesse fare è pronto Marchese affiancato dall’ex juventino Legrottaglie. Centrocampo numeroso a cinque per arginare le offensive nerazzurre composto da Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio e Capuano. Dubbio in mediana per l’utilizzo di Lanzafame, in ballottaggio con Izco o Capuano. In attacco Bergessio è in splendida forma e quindi inamovibile, affiancato con molta probabilità da Gomez, mentre in panchina siede uno scontento Maxi Lopez che in quest’inizio di stagione non ha trovato lo spazio che voleva. INTER – Come detto già in precedenza per i nerazzurri la formazione è d’obbligo, senza molte possibilità di scelta. La lista degli infortunati e degli indisponibili sembra non finire mai: Poli, Sneijder, Thiago Motta, Chivu, Cordoba, Ranocchia, Julio Cesar, Forlan, Coutinho. Con gli uomini contati e con il morale ai minimi storici dopo la sonora sconfitta contro il Napoli e la brutta situazione di classifica, la cura Ranieri si chiama vincere e portare a casa 3 punti. Formazione molto semplice da ipotizzare con un 4-4-2 senza rombo di centrocampo e l’utilizzo di una linea a 4 nella mediana. Tra i pali a sostituire Julio Cesar c’è Castellazzi, con davanti la coppia di centrali del triplete Lucio, Samuel. Corsie esterne occupate da Maicon e Nagatomo per garantire molta spinta ma anche la giusta copertura. In mediana nessun rombo, con Cambiasso e Stankovic al centro e l’utilizzo delle corsie laterali adibita alle incursioni di Zanetti e Muntari. Davanti vista l’indisponibilità di Forlan è molto probabile l’utilizzo di due prime punte come Milito e Pazzini, con la possibile alternativa nella scelta di Zarate che potrebbe rappresentare l’arma in più di Ranieri. CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio, Capuano; Gomez, Bergessio. A disp.: Kosicky, Marchese, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Maxi Lopez, Catellani. All: Montella INTER (4-4-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Muntari; Milito, Pazzini. A disp.: Orlandoni, Jonathan, Cordoba, Thiago Motta, Alvarez, Zarate, Castaignos. All: Ranieri.
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Anticipo pirotecnico al Piola, Novara-Catania 3-3
Spettacolare 3-3 fra Novara e Catania, con la squadra di Vincenzo Montella che agguanta il pareggio in extremis con il “Papu” Gomez, migliore in campo. Sul sintetico del Piola Tesser presenta un Novara con quattro novità, con Granoche titolare e Ludi in difesa su tutti. Montella preferisce Bergessio su Maxi Lopez con Gomez a supporto. I primi minuti sono molto tattici con il Catania che si fa subito preferire nelle ripartenze con Gomez e Bergessio in grande spolvero. La prima emozione arriva da calcio d’angolo con Legrottaglie che sfrutta una imbarazzante marcatura della difesa di casa insaccando il gol dell’1-0. Il Novara fatica molto a centrocampo con Almiron padrone assoluto del gioco e con tesser che corre subito ai ripari inserendo Pinardi per Marianini. Anche nel primo tempo molte proteste da ambedue le squadre con il Novara che recrimina un rigore netto su Meggiorini ed il Catania che si vede annullare un gol di Delvecchio regolare per fuorigioco di Almiron assolutamente inesistente. Si chiude il primo tempo con il Catania in vantaggio meritatamente. La ripresa si apre subito con il botto, angolo Novara parata di del vecchio in area che sancisce il rigore trasformato da Rigoni per il pareggio. Il buon momento del Novara viene spezzato da Lodi che segna, ovviamente, su calcio piazzato pennellando un sinistro micidiale alle spalle di Ujkani, impotente. Iniziano i cambi e saranno propri gli avvicendamenti che condizioneranno la partite sia per il Novara che per il Catania: entra Suazo che si fa male dopo 10’, esce l’infortunato Legrottaglie con Almiron costretto a mettersi in difesa; nel Novara entrano i due ex Morimoto e Jeda e saranno proprio loro che prima, con il giapponese acciuffano il pareggio e poi con il brasiliano realizzano il sorpasso per una vittoria che sembra ormai cosa certa. Sembra perché il Catania non si arrende e su azione un po’ confusa Ledesma mette una palla stupenda di testa per Gomez che di esterno destro insacca per il 3-3 definitivo che sicuramente risulta essere il risulato più giusto per quanto visto in campo.
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Novara – Catania, le probabili formazioni. Maxi Lopez ancora fuori
Nell’anticipo delle 12:30 si sfideranno nel sintetico del Piola, il Novara di Attilio Tesser ed il Catania di Vincenzo Montella. Nel Novara, che dovrà fare a meno di Mazzarani, si rivede davanti “el Diablo” Granoche che farà coppia con Meggiorini. per il resto formazione tipo con Pinardi pronto ad illuminare dietro le punte. Montella è intenzionato a riproporre l’undici che ha fermato la Juventus con ancora Maxi Lopez in panca e Bergessio in campo, ma con la rinuncia di Spolli e l’esordio dal primo minuto di Nicola Legrottaglie. Novara (4-3-2-1): Ujkani; Dellafiore, Ludi, Paci, Gemiti; Giorgi, Porcari, Rigoni; Pinardi; Granoche, Meggiorini. A disp.: Fontana, Morganella, Pesce, Centurioni, Marianini, Jeda, Morimoto. All.: Tesser Catania (4-3-3): Andujar; Marchese, Legrottaglie, Bellusci, Capuano; Almiron, Lodi, Delvecchio; Suazo, Bergessio, Gomez. A disp.: Campagnolo, Spolli, Izco, Sciacca, Ricchiuti, Catellani, Maxi Lopez. All.: Montella.
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Catania-Juventus 1-1, le pagelle. Elia esordio shock, treno Gomez
Un punto ampiamente meritato da Vincenzo Montella che imbriglia, soprattutto nel primo tempo, una Juventus troppo confusionaria che ha pagato, forse, la presunzione di Conte a voler rivoluzionare un modulo che fino ad oggi aveva reso benissimo. Juventus Conte 5 inspiegabile la scelta dell’allenatore bianconero che schiera un inedito 4-2-3-1 non facendo rifiatare uno tra tra Pirlo e Marchisio, lasciando Matri isolato con Quagliarella e Del Piero scalpitanti e condizionando anche, la disastrosa prestazione di Elia. Elia 4,5 svagato, disattento, assolutamente fuori partita per tutto il primo tempo. Lascia sempre Grosso alla merce di Gomez non riuscendo mai a saltare, ma nemmeno a puntare l’uomo, per tutti i deludenti suoi 45’, forse non era proprio il suo ruolo ma dall’olandese i tifosi bianconeri si aspettano decisamente qualcosa di più. Grosso 4.5 passo indietro per l’eroe di Berlino, che viene preso di mira per tutta la partita da una straripante Gomez. Krasic 7 nel primo tempo la sua prestazione è vicina a quella di Elia, ma è bastato il gol a sboccarlo ed a farlo ritornare quello dell’anno scorso con contropiedi fulminei ed una doppietta sfiorata a metà ripresa Catania Montella 7 l’ex allenatore della Roma azzecca la scelta di Bergessio a scapito di Maxi Lopez, imbriglia benissimo Pirlo e legge bene la differenza di Gomez su un Grosso imbarazzante. Gomez 7 non solo l’assist che regala il vantaggio catanese, ma è tutta la prestazione che convince del “Papu” immarcabile ed irrefrenabile per tutti i 90’. Bergessio 6,5 ripaga benissimo la fiducia riposta in lui da Montella rispondendo presente sull’invito di Gomez ed impegnando severamente Chiellini fino alla sua uscita, occolta dal difensore bianconero con profondo sollievo. Le pagelle CATANIA (4-3-2-1): Andujar 5; Alvarez 6 (28’ Marchese 5,5), Spolli 6, Bellusci 5,5, Capuano 6; Almiron 6,5 (64’ Ledesma 6), Lodi 6, Delvecchio 6; Gomez 7, Catellani 6,5; Bergessio 6,5 (77’ Suazo 5). A disposizione: Kosicky, Marchese, Ledesma, Ricchiuti, Sciacca, Maxi Lopez, Lanzafame. Allenatore: Montella JUVENTUS (4-2-4): Buffon 6,5; Lichtsteiner 5,5, Barzagli 6, Chiellini 5, Grosso 4,5; Pirlo 5,5, Marchisio 5,5 (81’Quagliarella s.v.) ; Elia 4,5 ( 46’ Pepe 6,5 ), Vidal 5,5; Krasic 7 Matri 6 (63’ Del Piero 6 ). A disposizione: Storari, De Ceglie, Bonucci, Vidal, Pepe, Krasic, Toni, Del Piero. Allenatore: Conte.