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  • Sud Africa 2010: l’orgoglio italico riaccende l’entusiasmo

    Sud Africa 2010: l’orgoglio italico riaccende l’entusiasmo

    fabio grosso italiaDopo l’opaca prova in Georgia l’Italia di Marcello Lippi sfodera una prestazione maiuscola contro la Bulgaria. Gli azzurri pungolati nell’orgoglio rispondono da campioni del mondo risultando da subito determinati a chiudere il discorso qualificazione. Per alcuni istanti si è respirata la magica aria di Germania 2006, Grosso piu veloce di una gazzella sulla sinistra Pirlo preciso e puntuale come un cecchino.

    La sicurezza del ct Marcello Lippi forse era dovuta alla conoscenza dei ragazzi in organico, pronti a tirar fuori l’orgoglio e la determinazione quando il gioco diventa decisivo. Bene la difesa, Buffon è tornato ad esser se stesso sempre attento e decisivo nelle poche occasioni concesse ai bulgari, i tre quarti di difesa bianconera con l’esperto Zambrotta a completare il reparto offrono ampie garanzie di tenuta e il popolo juventino può sognare con un Grosso in questo stato di forma.

    Positiva anche la nuova disposizione del centrocampo Pirlo protetto dall’onnipresente De Rossi e dal furetto Marchisio è libero di illuminare il gioco insieme a Camoranesi prezioso anche in fase di ripiegamento. Ottima l’intesa in avanti tra Iaquinta e Gilardino, i due fanno un grandissimo lavoro per la squadra ma sono poco lucidi sotto porta. Lo juventino riesce a metter in rete solo alla quinta ghiotta occasione, Gila praticamente gioca solo di sponda non presentandosi mai alla conclusione, forse è nel reparto avanzato che il ct dovrà trovare delle soluzioni in vista del Sud Africa dove è fondamentale segnare in una delle poche occasioni.

    IL TABELLINO
    ITALIA-BULGARIA 2-0 11′ pt Grosso, 40′ pt Iaquinta

    Italia (4-3-1-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Camoranesi, De Rossi, Marchisio (28′ st Pepe); Pirlo; Gilardino (13′ st Rossi), Iaquinta (39′ st D’Agostino). A disp. Marchetti, Legrottaglie, Santon, Di Natale. All. Lippi
    Bulgaria (4-4-2): Ivankov; Manolev, I. Stoyanov, Angelov, Kishishev; Sarmov, Yankov (28′ st Domochiyski), S. Petrov, M. Petrov (18′ st Bojinov); Berbatov, Rangelov (18′ st Georgiev). A disp. Petkov, Minev, Nikolov, Iv. Stoyanov. All. Stoilov
    Arbitro: Meyer (Ger)
    Ammoniti: Yankov (B), Cannavaro (I)

  • Qualificazioni Sud Africa 2010: Georgia-Italia. Iaquinta, Marchionni e Criscito le novità di Lippi

    Qualificazioni Sud Africa 2010: Georgia-Italia. Iaquinta, Marchionni e Criscito le novità di Lippi

    Marcello LippiLippi abbandona gli esperimenti e schiera un Italia piu prudente per cercare di non riaprire il discorso qualificazione che ci vede in vantaggio sull’Irlanda del Trap di un punto e di una partita. La trasferta in Georgia sarà ricche di insidie per gli azzurri, che giocaranno in un clima incandescente e contro una vecchia conoscenza Hector Cuper. L’ex interista le proverà tutte per far uno sgarbo agli azzurri e per l’occasione recupererà il milanista Kaladze.

    Lippi schiera un 4-4-2 abbottonato con Criscito favorito a Grosso come esterno sinistro, centrocampo con Pirlo e Palombo sugli esterni Camoranesi dirottato a sinistra e la novità Marchionni a destra, attacco con Giuseppe Rossi e Iaquinta preferito a Gilardino per lo straordinario momento di forma

    Probabili formazioni di Georgia-Italia:
    GEORGIA (4-4-2): Lomaia; Kashia, Kaladze, Lobianidze, Khizanishvili; Kenia, Khmaladze, Seturidze, Kobiashvili; Dvalishvili, Merebashvili. Allenatore: Cuper
    ITALIA (4-4-2): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Criscito (Grosso); Camoranesi, Pirlo, Palombo, Marchionni; Rossi, Iaquinta. Allenatore: Lippi
    ARBITRO: Borski (Polonia).

  • Peace Cup: Siviglia-Juventus 1-2. Diego e Felipe Melo possono attendere la Juventus è già bella e vincente

    Peace Cup: Siviglia-Juventus 1-2. Diego e Felipe Melo possono attendere la Juventus è già bella e vincente

    Vincenzo IaquintaLa Juventus c’è, il debutto contro il Siviglia nella Peace Cup, che per la prima volta sbarca in Europa, è la dimostrazione che Ferrara sta lavorando bene sopratutto sulla mentalità dei giocatori e in attesa dell’ingresso in squadra degli ultimi arrivati Felipe Melo e Diego e del convalescente Sissoko può contare su un coriaceo centrocampo composto da Zanetti e da Marchisio ormai una certezza per i bianconeri. Il Siviglia, è un avversario tosto e può esser considerato a tutti gli effetti un anticipo di Champions League. Primo tempo con i bianconeri protagonisti con il tridente, questa volta con Del Piero largo a sinistra, a creare occasioni e far spettacolo. Amauri segna quasi subito staccando piu in alto di tutti su un cross di del capitano, la reazione degli spagnoli è vemente e costa il giallo a Cannavaro e Zebina ma è Palop a salvare i suoi uscendo alla disperata su Amauri.Il primo tempo si conclude con la Juventus in vantaggio ma Ferrara è costretto intorno al trentesimo a sostituire Camoranesi con Iaquinta per l’ennesimo infortunio. La ripresa con l’ingresso di Luis Fabiano nel Siviglia e per la difesa juventina il lavoro si fa piu duro, in almeno un paio di occasione è Manniger a togliere le castagne dal fuoco ai bianconeri sulle conclusioni di Fabiano e Konè. La Juventus è costretta in difesa ma alla prima ripartenza dimostra di poter esser pericolosa ma è il palo a fermare la bordata dalla distanza di Marchisio a Palop battuto, è il preludio al gol con una bella azione Zebina e Iaquinta duettano fino al limite dell’area ospite, quando l’attaccante calabrese supera in dribling il difensore e supera Palop in diagonale. Squillaci approfittando di un amnesia difensiva riporta il Siviglia in partita ma la Juventus seppur in affanno riesce a mantere il vantaggio. Martedì la sfida contro i coreani del Seongnam a Jerez de la Frontera, potrebbe esser il debutto di Diego.
    Guarda l’intero programma

    Tabellino
    SIVIGLIA-JUVENTUS 1-2 (27′ Amauri, 67′ Iaquinta, 80′ Squillaci)
    SIVIGLIA (4-4-2): Palop; Konko, Escudè, Schillaci, F. Navarro (25′ st Adriano); Jesus Navas (34′ , Duscher (1′ st LuisFabiano), Zokora (25′ st Romaric), Perotti (7′ st Capel); Konè, Renato. All. Jimenez.
    JUVENTUS (4-3-1-2): Manninger: Zebina, Cannavaro, Chiellini, Grygera; Marchisio (23′ Salihamidzic), Zanetti, Tiago; Camoranesi (30′ pt Iaquinta), Amauri (48′ st Marrone), Del Piero (40′ st Molinro). All. Ferrara.
    ARBITRO: Johannesson (Svezia)

  • La Juve ha scelto: Vendere Trezeguet e prendere Rossi, D’Agostino e Grosso

    La Juve ha scelto: Vendere Trezeguet e prendere Rossi, D’Agostino e Grosso

    Il mercato della Juve non si è certo fermato agli acquisti di Diego e Cannavaro; servono infatti ancora un centrocampista, un difensore di fascia e un attaccante se i bianconeri dovessero decidere di cedere David Trezeguet.
    Gaetano D'AgostinoI nomi “caldi” che circolano ormai da un paio di settimane per costruire una Juventus all’altezza della situazione sono il centrocampista dell’Udinese Gaetano D’Agostino, l’attaccante del Villareal e della Nazionale maggiore Giuseppe Rossi, i terzini Fabio Grosso del Lione, Andrea Dossena del Liverpool e Aleksandar Kolarov in forza alla Lazio e il mediano del Real Madrid connazionale di Sissoko, Mahamadou Diarra.
    Il giocatore che sembra più vicino alla Juve di qualsiasi altro comunque è D’Agostino come conferma il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli: “Crediamo che sia possibile raggiungere un accordo“. E l’accordo si farà perchè la volontà del giocatore è quella di vestire la maglia bianconera della Vecchia Signora; l’accordo era rimasto in sospeso a causa dell’eccessiva richiesta dei friulani che in cambio del giocatore avevano chiesto 15 milioni di euro più le comproprietà di De Ceglie e Giovinco per una valutazione complessiva di 30 milioni di euro (troppo) per portarsi a casa il giocatore palermitano. La Juve invece è disposta a pagare il calciatore la metà di quanto chiede Pozzo quindi è possibile che le due società si incontrino a metà strada.
    Abbandonata al momento la pista Ledesma, la Juve, se dovesse sfumare D’Agostino, correrebbe ai ripari con il maliano Diarra chiesto al Real considerato che non rientra nei piani del presidente Florentino Perez. I due centrocampisti sono completamente diversi: D’Agostino è un calciatore più tecnico, Diarra è un centrocampista di quantità alla Sissoko e per questo non si esclude che entrambi possano arrivare a Torino.
    Capitolo attacco: confermatissimi Del Piero, Amauri e Iaquinta l’unico ad avere le valigie pronte è Trezeguet. La Juve sta pensando di cedere l’attaccante francese per arrivare a Giuseppe Rossi ma la trattativa pare un pò difficile perchè il gioiellino azzurro costa tanto (non meno di 30 milioni). Il direttore sportivo Secco alcuni giorni fa è partito per la Spagna per cominciare una vera e propria trattativa con il Villareal cercando di inserire il cartellino di Trezeguet (valutato 10 milioni) nell’operazione abbassando così sensibilmente il prezzo ma il club spagnolo non può permettersi lo stipendio che attualmente prende il francese. Questa sicuramente sarà una trattativa lunga.
    Trattativa breve invece quella che porterà all’acquisto di un terzino sinistro: Molinaro non convince, De Ceglie verrà mandato a Napoli per farsi le ossa così la Juve punta con decisione su Grosso che è l’obiettivo numero uno. I bianconeri gli fanno la corte dalla scorsa stagione ma il Lione non lo molla per questo la dirigenza juventina sta temporeggiando prima di decidere di andare definitivamente su Dossena; l’allenatore del Liverpool Rafa Benitez ha comunicato che aspetterà ancora una settimana dopodichè il nazionale azzurro non si muoverà più dal club inglese come confermato anche dal suo agente Roberto La Florio. Come a dire: se lo vuoi prendilo ora altrimenti dopo non se ne fa più nulla.
    L’altra alternativa per la fascia è il laziale Kolarov, messosi in mostra nell’ultima parte di campionato, ma che pare un’ipotesi alquanto remota.

  • Confederations Cup: problemi in difesa per Lippi alla gara d’esordio

    Confederations Cup: problemi in difesa per Lippi alla gara d’esordio

    iaquinta_gol_italia1Si avvicina il debutto azzurro nella Confederations Cup, la gara d’esordio contro gli USA fondamentale per il passaggio del turno è prevista per lunedi sera. Il commissario tecnico Marcello Lippi recupera per il centrocampo De Rossi ma perde in difesa il capitano Fabio Cannavaro, il difensore napoletano, infatti, soffre per un risentimento alla caviglia che gli ha impedito di allenarsi con regolarità con il resto della squadra e che ha costretto il capitano azzurro a disertare gli ultimi test amichevoli ed è in forte dubbio la partecipazione alla competizione. In difesa potrebbe mancare anche il possibile sostituto Nicola Legrottaglie alle prese con problemi all’inguine. Coppia centrale che dovrebbe esser composta da Gamberini e Chiellini con Santon e Zambrotta sugli esterni, centrocampo guidato da Pirlo e De Rossi in attacco si punterà su Iaquinta per sfruttare il suo momento d’oro in fase realizzativa, per l’attaccante di origine calabrese è per la prima volta punto di riferimento dopo le apparizioni da gregario nel mondiale tedesco.

  • Iaquinta rinnova con la Juve fino al 2013

    Iaquinta rinnova con la Juve fino al 2013

    Dopo essere stato vicinissimo al trasferimento al Tottenham qualche mese fa, oggi Vincenzo Iaquinta ha prolungato il suo contratto con la Juventus fino al 2013. Decisivo per lui il finale di stagione che lo ha visto come il Vincenzo Iaquintagiocatore più in forma, togliendo il posto da titolare anche ad Amauri: nelle ultime 12 partite giocate tutte da titolare ha messo a segno 8 reti, raggiungendo proprio il brasiliano a quota 12 realizzazioni e segnandone uno in meno rispetto al miglior marcatore bianconero Del Piero.
    Entusiasta del rinnovo Iaquinta: “Per me è motivo di grande orgoglio aver prolungato il mio contratto con la Juve perché questo vuol dire che ho fatto bene nella stagione appena conclusa. Grazie mille alla società che ha creduto in me e ai tifosi che mi hanno sempre sostenuto, considerandomi e facendomi sentire un giocatore importante“.

  • La Juventus prepara l’assalto a Tevez

    La Juventus prepara l’assalto a Tevez

    Ecco la bomba di mercato: la Juventus, dopo aver puntellato il centrocampo con l’acquisto ormai imminente del brasiliano Diego, vuole a tutti i costi rinforzare il reparto avanzato con il gioiello del Manchester United Carlos Tevez.
    Il venticinquenne argentino molto probabilmente non rinnoverà il contratto con la società inglese e quindi verrà Carlos Tevezceduto per la somma di 30 milioni di euro (il cartellino è di proprietà del suo agente), un bel gruzzoletto se si pensa alla crisi economica che sta attraversando il calcio e non solo.
    Ad ogni modo Blanc e Secco cercheranno di imbastire una trattativa con Sir Alex Ferguson che è in rotta con il giocatore, ma il costo elevato del cartellino mina i pensieri dei dirigenti bianconeri, soprattutto dopo aver sborsato 25 milioni di euro al Werder Brema.
    Se Tevez dovesse arrivare a Torino, allora si darebbe il via libera per la cessione di Trezeguet al Lione (ormai il francese è stufo della “Vecchia Signora” già da parecchio tempo) e forse anche per quella di Iaquinta (per lui le soluzioni sono tante).
    Staremo a vedere l’evoluzione della trattativa nei prossimi giorni, a campionato finito.

  • Trapattoni beffa l’Italia:gli azzurri pareggiano 1-1 con l’Irlanda

    Trapattoni beffa l’Italia:gli azzurri pareggiano 1-1 con l’Irlanda

    A Bari gli azzurri pareggiano 1-1 contro l’Irlanda di Trapattoni che torna in Italia da ex della sfida. Prima della partita cori e striscioni pro Cassano che è stato lasciato a casa dal ct della Nazionale Marcello Lippi. Dopo il 2-0 di sabato scorso al Montenegro,  Lippi si affida a Pazzini come punta centrale affiancato da Iaquinta e Pepe sugli esterni con Pirlo a ridosso del tridente offensivo. Unica novità  è rappresentata dall’inserimento di Brighi in mezzo al campo a dar man forte al suo compagno di club De Rossi.
    Esultanza azzurraTrapattoni manda in campo un’Irlanda schierata con un 4-4-2 classico e Robbie Keane in avanti pronto a sfondare la difesa italiana.
    Prima del fischio d’inizio minuto di raccoglimento in memoria dell’ex presidente della federazione irlandese scomparso pochi giorni fa, e per le vittime della tragedia accaduta in Costa d’Avorio.
    Non c’è nemmeno il tempo di iniziare che l’arbitro Stark espelle Pazzini al 3′ reo di aver colpito con una gomitata, mentre cercava di staccare di testa, il difensore  del Manchester United O’Shea.
    L’Italia, sebbene con un uomo in meno, reagisce e al 10′ passa in vantaggio con Iaquinta che, servito da Grosso, gira in rete di sinistro beffando il portiere irlandese Given. Per l’attaccante della Juventus questo è il secondo gol in maglia azzurra.
    Il “Trap” non vuole sfigurare contro la sua Italia e al 22′ effettua la prima sostituzione della gara togliendo un centrocampista, Keogh, per un attaccante, Folan.
    Al 31′ Irlanda pericolosa con Andrews che, su un cross dalla destra, calcia di sinistro ma la sua conclusione viene deviata in angolo.
    Due minuti più tardi è Pepe ad avere la palla del raddoppio: Grosso crossa sul secondo palo, l’attaccante dell’Udinese arriva in spaccata ma la sfera colpisce solo l’esterno della rete.
    L’ultima occasione del primo tempo è dell’Irlanda al 41′ con un tiro dal limite dell’area di Hunt ma Buffon con un grande intervento si rifugia in corner.
    Nell’intervallo Lippi manda in campo Palombo che prende il posto di Pirlo dando più quantità al centrocampo azzurro e al 55′ fuori Pepe per Dossena.
    Gli uomini di Trapattoni reclamano un rigore al 56′: Hunt anticipa Buffon che poi gli impedisce di arrivare sulla sfera con una scivolata al limite della regolarità ma l’arbitro fa proseguire.
    La stanchezza della nazionale italiana, per l’inferiorità numerica, comincia a farsi sentire e gli ospiti provano ad alzare i ritmi della gara.
    Al 75′ rigore sospetto a favore dell’Italia per una trattenuta ai danni di Chiellini ma il direttore di gara è in serata no e non concede il tiro dal dischetto.
    Dieci minuti dopo Iaquinta fugge via ai difensori irlandesi e crossa in mezzo per Dossena che viene anticipato al momento del tiro dall’intervento di Dunne.
    Gli azzurri, negli ultimi minuti, vengono letteralmente schiacciati nella propria area di rigore. Prima ci mette una pezza il portierone della Nazionale Buffon su staffilata di Kilbane, poi non può nulla su Keane che firma il pareggio da distanza ravvicinata, ad un minuto dal termine del tempo regolamentare, su una disattenzione della difesa italiana: Given rilancia lungo, colpo di testa di Folan tra 3 difensori azzurri e sinistro vincente dell’attaccante del Tottenham.
    L’Italia è allo sbando e l’Irlanda ci crede e va vicinissima al colpaccio in due occasioni: Hunt fa la sponda per Whelan che calcia con il mancino ma Zambrotta mette in angolo, poi destro al volo di Keane che manda la palla alta di pochissimo.
    Dopo 5′ di recupero fischio finale: Trapattoni beffa L’Italia e strappa un pareggio fondamentale per la corsa alla qualificazione ai Mondiali del 2010. Gli uomini di Lippi mantengono la leadership nel gruppo 8 con 14 punti seguiti proprio dall’Irlanda a due lunghezze di distanza. Prossimo impegno per la Nazionale il 5 settembre in Georgia.

    Tabellino

    ITALIA (4-2-1-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; De Rossi, Brighi; Pirlo (dal 1′ s.t. Palombo); Pepe (dal 9′ s.t. Dossena), Pazzini, Iaquinta (dal 45′ s.t. Rossi). (Amelia, Gamberini, Motta, Quagliarella). All. Lippi.
    IRLANDA (4-4-2): Given; McShane, O’Shea, Dunne, Kilbane; Keogh (dal 22′ p.t. Folan), Whelan, Andrews (dall’8′ s.t. Gibson), Hunt; Doyle (dal 18′ s.t. N. Hunt), Keane. (Kiely, Foley, Kelly, Miller). All. Trapattoni.
    Arbitro: Stark (Ger)
    Marcatori: 10′ Iaquinta, 89′ Keane (I)
    Note: spettatori 41.000 circa, incasso 803.000 euro.
    Ammoniti: Grosso, McShane, Iaquinta, De Rossi. Espulsi: Pazzini.
    Recupero: 1′ p.t. 3′ s.t.

  • Sud Africa 2010: Lippi sceglie il tridente bianconero

    Sud Africa 2010: Lippi sceglie il tridente bianconero

    Iaquinta, Quagiarella e Di Natale sarà l’inedito trio d’attacco

    vincenzo-iaquintaSenza sorprese la formazione che il ct mandarà in campo nell’ostico incontro contro il Montenegro. Gli azzurri gia all’andata soffrirono la vivacità della neonata squadra dell’est. I colpi di Vucinic(stasera assente) e Jovetic mandarano inconfusione la difesa italiana, chiedendo ad Amelia che in quella occasione sostituiva Buffon agli straordinari, nell’andata fu decisiva una doppietta di Aquilani oggi assente che insieme a Gattuso e l’onnipresente De Rossi cotituiva il nostro centrocampo. Stasera insieme al giallorosso giocheranno Pirlo e Palombo, buona possibilità per il doriano per conquistare un posto in vista del Mondiale. Ottima l’accoglienza riservata ai campioni del Mondo all’arrivo a Podgorica ma sicuramente stasera sarà un altra storia. Il genio del Milan Savicevic, adesso presidente della federcalcio montenegrina ha dovuto far i salti mortali per evitare le continue richieste dei biglietti. Al clima di fair-play fuori dallo stadio, non si accompagna quello del ct montenegrino, forse per caricare i suoi Filipovic in conferenza stampa ha confessato di aver paura solo della furbizia dell’Italia, accusando gli azzurri di esser ottimi simulatori.

    Montenegro (4-3-2-1): Poleksic; Pavicevic, Basa, Batak, Bozovic; Novakovic, Drincici, Pekovic; Boskovic, Vukcevic; Jovetic. Allenatore: Filipovic.
    Italia (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Palombo, Pirlo, De Rossi; Quagliarella, Iaquinta, Di Natale. Allenatore: Lippi.
    Abitro: Atkinson (ING)
    Guardalinee: Kirkup-Sharp (ING)
    Quarto uomo: Tanner (ING).