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  • Juventus a Bordeaux per l’impresa. Le probabili formazioni

    Nonostante alcune assenze importanti (Trezeguet e Iaquinta) e alcuni giocatori recuperati da poco, come Marchisio che dovrebbe al massimo essere in panchina, Tiago, Zebina e Del Piero, Ferrara non ammette scuse e chiede una vittoria ai propri giocatori nella sfida di domani contro il Bourdeaux, per chiudere così il discorso qualificazione in Champions League.

    Mentre rimane da chiarire se Del Piero sarà impiegato dall’inizio, sembra probabile il ballottaggio tra Felipe Melo e Sissoko, con quest’ultimo in vantaggio sul brasiliano. Sembra aver conquistato un posto da titolare Poulsen, autore di un’ottima prova anche contro l’Udinese.

    Probabili formazioni:

    Bordeaux (4-4-2): Carrasso; Chalmé Ciani Lans Tremoulinas; Plasil Fernando Diarra Wendel; Cavenaghi Chamakh. Panchina: Rame, Sané, Jurietti, Jussie, Gouffran, Bellion. All. Laurent Blanc
    Juventus (4-2-3-1): Buffon; Caceres Chillini F.Cannavaro, Grosso; Sissoko, Poulsen; Camoranesi, Diego, Giovinco; Amauri. Panchina: Manninger, Legrottaglie, Grygera, De Ceglie, Tiago, Melo, Del Piero. All. Ciro Ferrara.
    Arbitro: Eduardo Gonzales (SPA).

  • Infortunio a Trezeguet. Fuori dalla Juventus per un mese

    Brutta tegola per la Juventus che dovrà fare a meno di David Trezeguet per almeno un mese: l’attaccante franco-argentino durante l’allenamento ha riportato un trauma distorsivo al polpaccio sinistro.

    Questo il comunicato della società bianconera:

    Questa mattina l’attaccante francese ha effettuato un’ecografia e una risonanza magnetica per il trauma distrattivo al polpaccio sinistro procuratosi durante l’allenamento di ieri. La diagnosi è di lesione di primo grado del muscolo soleo di sinistra per il quale è previsto uno stop di circa 30 giorni. David non potrà quindi essere in campo domenica contro l’Udinese. Una gara speciale per lui che verrà premiato per il primato di gol raggiunto contro l’Atalanta“.

    Emergenza in attacco per Ciro Ferrara per la sfida di domenica contro l’Udinese: infatti Trezeguet va a fare compagnia a Iaquinta in infermeria mentre Del Piero non è ancora al massimo della condizione e a questo punto proverà a forzare per essere al fianco di Amauri.

  • Troppi infortuni in serie A: il menisco è quello più comune, la Juventus è la perseguitata

    Troppi infortuni in serie A: il menisco è quello più comune, la Juventus è la perseguitata

    Francesco TottiIl menisco colpisce ancora. Ieri la “vittoria” 2-1 ai danni dello stiramento al bicipite femorale. Totti e Iaquinta i “marcatori”, ha accorciato Sneijder per i malanni muscolari. La metafora nasconde una verità: nell’Italia pallonara i riflettori si sono ormai spostati dal terreno di gioco alle infermerie e alle sale operatorie. Un calendario esasperato che toglie spazio all’allenamento, la sindrome da vittoria che spesso produce rientri post infortunio frettolosi con l’incombente rischio ricaduta – oltre a campi di gara non all’altezza – spiegano la striscia dilagante di infortuni nel nostro campionato. Uno stress psicofisico che i seppur rodati motori dei calciatori ormai riescono poco a sopportare. E il ricorso al bisturi è sempre più frequente. Ecco la settimana tipo di una big. Domenica: campionato, lunedì seduta di scarico, martedì rifinitura, il giorno a seguire Coppe europee. Il giovedì nuovamente lavoro di alleggerimento, venerdì allenamento, sabato con una manciata di minuti dedicata alle ultime indicazioni sull’avversario di turno, domenica è di nuovo A. Poi ci sono le Nazionali in giro per il mondo con voli intercontinentali e jet leg. Terreni di gioco con il trucco mettono le olive nel Martini su una situazione che seriamente a repentaglio la salute degli atleti.

    TRE IN UN GIORNO — Il destino del ginocchio destro di Totti si è consumato in meno di 24 ore: ieri mattina allenamento a Trigoria, noie al menisco interno del ginocchio destro lesionatosi tre settimane fa, ecografia e consulto medico con il professor Mariani, intervento chirurgico in artroscopia e poi di corsa, si fa per dire, a casa a riposare in vista della seduta di potenziamento del giorno successivo al centro sportivo giallorosso. E’stato invece operato oggi al menisco esterno Iaquinta. L’attaccante bianconero si era infortunato nell’allenamento precedente alla trasferta della Juve a Siena nel corso di un contrasto di gioco. Quaranta giorni di prognosi. L’olandese dell’Inter Sneijder si è dovuto fermare invece per uno stiramento al bicipite femorale della gamba destra. Salterà Palermo e Livorno e con ogni probabilità la trasferta decisiva per il futuro in Champions League dei nerazzurri tra 10 giorni a Kiev.

    LA SIGNORA DEGLI INFORTUNI
    — La Juve pare essere il club che ha patito il numero maggiore di infortuni dall’inizio del precampionato a oggi. Questo nonostante i preparatori atletici bianconeri abbiano reso noto alla Gazzetta sabato 24 ottobre che il club è sotto la soglia europea di infortunati ogni mille ore di attività. Il primo è stato il neo acquisto Diego. Appena arrivato a Torino, a fine luglio, il brasiliano è stato vittima di un affaticamento muscolare alla coscia destra. Guarisce ma si ferma di nuovo in campionato a Roma contro la Lazio per un affaticamento al muscolo semimembranoso. Ad agosto si fanno male anche Camoranesi (distorsione alla caviglia destra in maglia azzurra), Giovinco (stiramento al flessore della coscia sinistra), Zebina (tendinite), Salihamidzic (doppia distorsione caviglia-ginocchio sinistro) e Tiago (problemi ai flessori della coscia destra nei minuti finali di Bayern-Juve). Poi Del Piero. Il capitano si ferma per una botta con infiammazione alla schiena durante l’amichevole agostana in famiglia di Villar Perosa. Gioca 10 minuti nel finale di Juve-Bologna ma il 1 ottobre è di nuovo out per una distrazione dell’adduttore. Poi a settembre tocca a Grygera, Cannavaro e Felipe Melo. Per non parlare dei menischi: il 4 ottobre a Marchisio viene riscontrata una meniscopatia del ginocchio destro dal medico della Nazionale Castellacci: intervento chirurgico. Due giorni dopo Buffon annuncia che ha il menisco esterno del ginocchio sinistro rotto e spera di potersi operare durante la pausa natalizia nell’agitazione del tifo juventino. Poi si fa male anche Iaquinta.

    CASA INTER
    — Leader in classifica, la squadra nerazzurra si segnala tra le prime anche in termini di infortuni: prima Cambiasso, infortunatosi nel corso del trofeo Tim contro la Juventus e subito operato al solito sospetto menisco, stavolta la parte esterna. Il 20 settembre è stata la volta dell’ex genoano Thiago Motta che a Cagliari i cui esami hanno rivelato la lesione al muscolo semitendinoso della coscia destra. Prognosi: un mese di stop. Poi Milito, due volte: nei primi giorni di ottobre, stiramento di primo grado al bicipite femorale della gamba destra nel match vinto contro l’Udinese a San Siro nell’anticipo della settima giornata di A. L’argentino aveva già avvertito un risentimento all’altra gamba al termine di Sampdoria-Inter e che gli aveva impedito di essere a disposizione per la gara di Champions League a Kazan.

    TOP TEN MENISCO
    — Totti e i tre juventini, Cambiasso, Santacroce del Napoli, Liverani del Palermo, Castillo della Fiorentina, Asamoah e Sforzini del Bari. Tutti operati al menisco, cartilagine molto sollecitata dall’articolazione. I tempi di recupero in genere non superano vanno oltre il mese. Baresi addirittura, in occasione della finale mondiale di Usa ’94 tra gli azzurri e il Brasile di Romario, riuscì a rientrare dopo una settimana dopo un’operazione lampo in una clinica di Manhattan. Nello sci lo svizzero Pirmin Zurbriggen nel 1985 vinse due mondiali a Bormio con uno rifatto a distanza di 21 giorni.

    SPERANZA MILANISTA
    — Si chiama Alessandro Nesta. Fino a pochi mesi fa, c’erano molti dubbi che potesse tornare a giocare a pieno ritmo. Oggi li ha spazzati via tutti: dall’intervento alla schiena che lo ha tenuto fuori l’intera scorsa stagione è tornato in piena forma, in grado anche di essere decisivo per questo Milan in piena fase di ripresa: non solo con i suoi tackle ma, come domenica sera a Verona, perfino con i suoi gol.
    [via: calciomercato.com]

  • Seria A 8 Giornata: highlights Juventus – Fiorentina 1-1 [video]

    Ennesimo pareggio per la Juventus di Ferrara, bloccata da una buona Fiorentina sul pari all’Olimpico. Viola in vantaggio grazie all’asse di sinistra Jovetic inventa e Vargas finalizza. Pari della Juve di Amauri lesto a sfruttare un tiro assist di Iaquinta

  • Champions League: la Juventus strappa un pari in casa del Bayern Monaco

    Champions League: la Juventus strappa un pari in casa del Bayern Monaco

    DiegoLa Juventus ottiene il secondo pareggio in altrettante gare in questa edizione della Champions League. All’Allianz Arena di Monaco di Baviera finisce 0-0 con il Bayern Monaco che, soprattutto nel primo tempo, va vicino al gol in più occasioni.
    I tedeschi entrano in campo con più determinazione e sono Robben e Ribery a mettere in difficoltà la retroguardia bianconera; Grosso e Grygera vanno in affanno più di una volta e Legrottaglie sembra essere rimasto negli spogliatoi.
    Prima palla gol bavarese con Muller che però angola troppo il suo diagonale; al 19′ è Ribery a mettere i brividi ai bianconeri: il fuoriclasse francese penetra in area dopo aver saltato Chiellini e Grygera ma davanti a Buffon alza troppo il pallonetto. Dieci minuti più tardi è Diego a salvare in calcio d’angolo dopo una rincorsa su Muller di 40 metri. La Juventus si fa vedere dalle parti di Butt sul finire del secondo tempo prima con Camoranesi che piazza la sfera nell’angolino basso ma il portiere tedesco smanaccia in corner poi con Trezeguet che in girata manda la sfera alta.
    Nel secondo tempo il Bayern Monaco allenta la pressione ma comunque crea occasioni da gol; Ferrara richiama Diego in panchina e manda in campo Poulsen dando più copertura alla squadra, segno che al tecnico bianconero il pareggio non dispiace. Al 65′ palla gol per la Juventus: Iaquinta approfitta dell’errore difensivo di Van Buyten ma la mira non è precisa. Ed è ancora lo stesso a sfiorare il vantaggio con una girata che termina a lato di un soffio.
    Finisce 0-0. Bayern che viene raggiunto al comando a 4 punti dal Bordeaux vittorioso nell’altra partita del girone e la Juventus che raggiunge quota 2. Fondamentali le prossime due partite contro il Maccabi Haifa

    Il tabellino
    BAYERN MONACO (4-3-3): Butt; Lahm, Van Buyten, Badstuber, Braafheid; Ottl, Mueller, Schweinsteiger; Ribery, Robben (44′ Olic), Klose (74′ Gomez).
    A disposizione: Rensing, Breno, Pranjic, Tymoshchuk, Altintop.
    Allenatore: Van Gaal.
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Camoranesi (90′ Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (60′ Poulsen); Iaquinta, Trezeguet (74′ Amauri).
    A disposizione: Manninger, Zebina, Molinaro, Del Piero.
    Allenatore: Ferrara.
    Arbitro: Webb (ING)
    Ammoniti: Trezeguet, Camoranesi, Marchisio (J)

  • Serie A posticipo 5 Giornata: Genoa – Juventus 2-2. Ai bianconeri annullate 2 reti

    Serie A posticipo 5 Giornata: Genoa – Juventus 2-2. Ai bianconeri annullate 2 reti

    Vincenzo IaquintaNel posticipo della quinta giornata di Serie A il Genoa blocca sul pareggio la Juventus con il risultato finale di 2-2 in una gara che ha riservato non poche emozioni. Le reti, 2 per tempo, di Iaquinta e Trezeguet per i bianconeri e di Mesto e del redivivo Crespo per i liguri.
    Juventus all’esame di pretendente allo scudetto mentre il Grifone devono rilanciarsi dopo la brutta sconfitta di Verona contro il Chievo.
    Ferrara deve rinunciare ancora una volta a Diego ma ritrova Felipe Melo in mezzo al campo; Gasperini da fiducia a Floccari e manda Crespo in panchina.
    La partita è piacevole sin dalle prime battute tant’è che arriva subito il vantaggio dei bianconeri: Marchisio scende sulla sinistra e crossa in mezzo rasoterra, velo di Camoranesi e Iaquinta con un diagonale ad incrociare sul palo opposto batte Amelia.
    Il Genoa accusa il colpo e non reagisce: è Amauri ad avere sulla testa l’occasione per chiudere la partita ma il centravanti italo-brasiliano pare abbia litigato con il gol non riuscendo a centrare la porta.
    I padroni di casa da qui in poi crescono e alla mezz’ora, puntuale come un orologio svizzero arriva il pari: cross dalla sinistra di Sculli e stacco di testa imperioso di Mesto che fulmina Buffon.

    Nel secondo tempo i rossoblu accusano la stanchezza e calano vistosamente: la Juve lo intuisce e cerca di spingere sull’acceleratore cercando di schiacciare gli avversari. Marchisio è incontenibile e regala una palla d’oro a Iaquinta che, pensando di essere in fuorigioco, non va convinto sulla palla sprecando così una buona occasione per ripassare in vantaggio. Sculli prova a trascinare i suoi e si rende pericoloso con una bomba da fuori di prontamente deviata in angolo da Buffon; Amauri è in serata negativa e non riesce ad essere incisivo, cosa che invece riesce a fare Crespo entrato al posto di Floccari che, su cross di Mesto, in torsione di testa anticipa sul primo palo Legrottaglie riuscendo a mettere alle spalle del numero uno bianconero. Un minuto prima però era stato annullato ingiustamente un gol a Iaquinta che non sembra essere in fuorigioco. Saccani, non contento, ne annulla un altro a Chiellini per posizione dubbia di Trezeguet che poco più tardi segna il gol del definitivo 2-2.
    La Juventus raggiunge l’Inter, vittoriosa ieri contro il Napoli, in vetta alla classifica di Serie A a quota 13 mentre il Genoa strappa un punto importante per il proseguio del campionato attestandosi in quarta posizione con 10 punti.

    Il tabellino
    GENOA – JUVENTUS 2-2
    6′ Iaquinta (J), 31′ Mesto (G), 30′ st Crespo (G), 41′ st Trezeguet (J)
    GENOA (3-4-3): Amelia; Bocchetti, Moretti, Biava; Modesto (62′ Papastathopoulos), Milanetto (67′ Kharja), Zapater, Rossi; Mesto, Floccari (46′ Crespo), Sculli.
    In panchina: Scarpi, Esposito, Palacio, Palladino.
    Allenatore: Gasperini
    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Poulsen, Felipe Melo, Marchisio (76′ Giovinco); Camoranesi, Amauri (82′ Trezeguet), Iaquinta.
    In panchina: Chimenti, Caceres, Zebina, De Ceglie, Salihamidzic.
    Allenatore: Ferrara
    Arbitro: Saccani
    Ammoniti: 12′ st Bocchetti (G), 36′ st Melo (J), 40′ st Iaquinta (J), 49′ st Rossi (J)

  • Serie A: Juventus – Livorno 2-0. I bianconeri non perdono colpi

    Serie A: Juventus – Livorno 2-0. I bianconeri non perdono colpi

    Vincenzo IaquintaE ora sono 4 su 4: la Juve ritorna in testa alla classifica di Serie A in attesa di Sampdoria e Genoa che domani sono chiamate all’esame di maturità.
    I bianconeri si rivelano ancora una volta cinici e spietati sotto porta, sfruttando le poche palle gol capitate a Trezeguet e Iaquinta. Ferrara deve fare i conti con gli infortuni: Del Piero, Diego, Felipe Melo, Cannavaro, Tiago, Salihamidzic e il quasi recuperato Sissoko, lontano dai campi di gioco da mesi, sono out; in mezzo al campo il tecnico bianconero rispolvera Poulsen mentre affida il ruolo di vertice alto del rombo di centrocampo a Giovinco.
    Il Livorno si presenta all’Olimpico con la formazione tipo, con Lucarelli e Tavano coppia d’attacco ma sono i padroni di casa a passare in vantaggio nei primi minuti del primo tempo con un colpo di testa di Iaquinta servito da un perfetto assist di Camoranesi: l’attaccante della Nazionale si dimostra ancora una volta l’uomo più in forma della squadra di Ferrara.
    I labronici non si perdono d’animo e tentano di agguantare il pareggio con Tavano ma trova un Buffon in serata di grazia che alla fine risultarà anche il migliore in campo.
    Alla mezz’ora è doppietta Juve: è ancora Camoranesi a sfornare assist per i compagni, questa volta per Marchisio che entra in area e beffa il portiere ospite De Lucia con un pallonetto. Prima del riposo Iaquinta ha l’occasione di arrotondare a 3 le reti dei bianconeri con un tiro al volo da distanza ravvicinata ma De Lucia compie un miracolo respingendo la sfera. E’ l’ultima occasione del primo tempo: si va a riposo sul risultato di 2-0.

    La seconda frazione di gara vede i toscani spingere sull’acceleratore ma Buffon è monumentale prima cacciando la sfera dalla testa a Lucarelli pronto ad insaccare a colpo sicuro, poi respinge un’insidiosa e angolata conclusione di Candreva.
    In seguito c’è solo spazio per le sostituzioni: Russo e Ruotolo provano a vivacizzare l’attacco con l’ingresso di Danilevicius e Cellerino che subentrano a Tavano e Lucarelli mentre Ferrara inserisce il baby Marrone e De Ceglie per l’affaticato Camoranesi e l’impalpabile Giovinco e a 10 dal termine spazio ad Amauri, tenuto a riposo, che prende il posto di Trezeguet.
    La Juve si porta a 12 punti in classifica a punteggio pieno e mette pressione all’Inter e al suo tecnico Mourinho che domani farà visita al Cagliari in terra sarda. In casa Livorno Russo e Ruotolo non dormiranno sonni tranquilli: 2 punti in 4 gare sono da zona retrocessione.

    Il tabellino
    Juventus-Livorno 2-0
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Camoranesi (73′ Marrone), Poulsen, Marchisio; Giovinco (61′ De Ceglie); Trezeguet (80′ Amauri), Iaquinta.
    A disposizione: Manninger, Molinaro, Zebina, Ariaudo.
    Allenatore: Ferrara
    LIVORNO (4-3-1-2): De Lucia; Raimondi, Miglionico, Diniz, Pieri; Pulzetti, Mozart, (46′ Filippini), Moro; Candreva; Tavano (70′ Cellerino), Lucarelli (63′ Danilevicius).
    A disposizione: Benussi, Knezevic, Marchini, Vitale.
    Allenatore: Russo-Ruotolo
    Arbitro: Pierpaoli
    Marcatori: 8′ Iaquinta (J), 30′ Marchisio (J)
    Ammoniti: 46′ Moro (L), 47′ Lucarelli (L)

  • Champions League: la Juventus non va oltre il pari con il Bordeaux

    Champions League: la Juventus non va oltre il pari con il Bordeaux

    Vincenzo IaquintaComincia con un pareggio casalingo l’avventura in Champions League di Ciro Ferrara sulla panchina della Juventus: all’Olimpico di Torino i bianconeri si portano in vantaggio con Iaquinta ma vengono ripresi sull’1-1 dai campioni di Francia del Bordeaux con la rete, in fuorigioco, di Plasil.
    Sotto una pioggia torrenziale, le due squadre si studiano molto nella prima parte del primo tempo e la Juve non riesce a trovare gli spazi necessari per rendersi pericolosa.
    Si nota invece un ottimo Bordeaux ben messo in campo dal tecnico Laurent Blanc, ordinato e pronto a ripartire in velocità sfruttando gli esterni Plasil e Wendel che mettono in difficoltà, e non poco, Grosso e Caceres.
    Buffon capisce che non sarà una serata facile e scalda subito i guanti su una conclusione ravvicinata di Menegazzo mentre i bianconeri non riescono ad imbastire nulla di concreto nel primo tempo per la troppa prevedibilità della manovra.

    Il secondo tempo inizia in fotocopia al primo, con i francesi che si rendono ancora pericolosi con l’ex milanista Gourcuff me è sempre il Buffon a sventare la minaccia.
    A questo punto la Juve cresce e si fa vedere dalle parti di Carrasso con una punizione velenosa calciata da Grosso, ma il portiere ospite devia in angolo. Poco più tardi arriva il vantaggio della Juventus: Cannavaro recupera un pallone a centrocampo e lancia Iaquinta in posizione regolare, l’attaccante punta il portiere, non esente da colpe, e lo trafigge con una rasoiata sul primo palo. Portiere che si rifà successivamente: calcio d’angolo battuto da Giovinco, Amauri stacca più in alto di tutti ma Ramè, con il guanto aperto, gli nega la gioia del gol.
    La partita sembra mettersi nei binari giusti per la squadra di Ferrara ma a 15 minuti dal termine arriva la doccia fredda per la Juve: calcio di punizione dalla sinistra, prolunga di testa e Plasil, in netta posizione di fuorigioco, infila Buffon sul secondo palo.
    Non è finita perchè i francesi hanno ancora energie in corpo e cercano il colpaccio mettendo spesso e volentieri in affanno la retroguardia bianconera. Ma alla fine la vera occasione di portare i tre punti a casa capita sui piedi di Marchisio che, servito da Caceres, solo a pochi passi dalla porta colpisce la traversa con un piattone di destro.
    Finisce 1-1, risultato tutto sommato più giusto. La Juve non può assolutamente steccare la prossima partita contro il Maccabi Haifa.

    Il tabellino
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Caceres, Legrottaglie, Cannavaro (66′ Zebina), Grosso; Marchisio, Felipe Melo, Tiago (81′ Poulsen); Giovinco (73′ Camoranesi); Iaquinta, Amauri.
    A disposizione: Manninger, De Ceglie, Molinaro, Trezeguet.
    Allenatore: Ferrara
    BORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso (55′ Ramé); Chalmè, Planus, Ciani, Tremoulinas; Fernando, Alou Diarra; Plasil (77′ Gouffran), Gourcuff, Wendel; Chamack.
    A disposizione: Henrique, Jurietti, Jussié, Cavenaghi, Bellion.
    Allenatore: Blanc
    Arbitro: Ovrebo (Nor)
    Marcatori: 63′ Iaquinta (J), 75′ Plasil (B)
    Ammoniti: Ciani (B), Giovinco (J)