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  • La Juve non va oltre lo 0-0 a Bologna

    La Juve non va oltre lo 0-0 a Bologna

    Continua l’andamento tra alti e bassi della Juventus targata Del Neri. Ad ottimi risultati seguono scilabe prestazioni come quella fornita a Salisburgo in Europa League e quella odierma al Dall’Ara di Bologna. I bianconeri infatti impattano contro i rossoblu di Malesani per 0-0 creando sì qualche buona occasione ma offrendo una prestazione sottotono.

    Il Bologna è ben disposto in campo e concede poco agli avversari se non da calci piazzati con Amauri che per due volte di testa non riesce a dare il giusto impatto alla sfera. Il brasiliano si muove tanto ma oggi riesce solo ad allungare la striscia negativa di partite senza segnare. L’attaccante bianconero poi è costretto a lasciare il campo per un infortunio alla caviglia destra dopo appena 22 minuti di gioco dall’inizio del match. Del Neri decide di cambiare Amauri per Iaquinta e non Del Piero, una scelta che poi si rivelerà fatale 12 minuti più tardi quando il direttore di gara De Marco concede un calcio di rigore, inesistente, per atterramento in area di Krasic (che ora rischia la prova tv). Dal dischetto il numero nove bianconero si fa ipnotizzare da Viviano sprecando la chance del vantaggio. Forse sarebbe andata diversamente se sul dischetto si fosse presentato Del Piero. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    Nella ripresa Del Neri decide di togliere Krasic, in completa confusione forse per il rimorso di come si è procurato il rigore, facendo entrare Del Piero. Una mossa però che non porta i suoi frutti perchè la Juve in avanti rimane impacciata e confusionaria con Quagliarella che vaga nel campo senza identità. Il Bologna si chiude bene e cerca di ripartire in contropiede cercando sempre lo scatto in profondità di Di Vaio ma Bonucci oggi contiene bene il suo avversario. La stanchezza delle fatiche di coppa si fa sentire e alla fine la squadra di Del Neri riesce a strappare solo un punto che fa perdere contatto in classifica con la Lazio capolista in attesa di conosceregli esiti dei posticipi di stasera e domani di Inter e Milan.

    Il tabellino
    BOLOGNA – JUVENTUS 0-0
    BOLOGNA (4-1-4-1): Viviano; Garics, Portanova, Britos, Cherubin; Radovanovic (62′ Casarini); Buscé, Mudingayi, Ekdal (84′ Mutarelli), Paponi (75′ Gimenez); Di Vaio.
    Panchina: Lupatelli, Moras, Meggiorini, Ramirez.
    Allenatore: Malesani
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, De Ceglie; Krasic (63′ Del Piero), Felipe Melo, Aquilani, Marchisio; Amauri (22′ Iaquinta), Quagliarella (72′ Martinez).
    Panchina: Manninger, Legrottaglie, Sissoko, Pepe.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: De Marco
    Ammoniti: Garics, Portanova, Mutarelli (B), Motta (J)

  • Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Iaquinta illude, la Juve strappa un pari in casa di Mancini

    Buon pareggio, il secondo consecutivo in Europa, quello ottenuto dalla Juventus in casa del Manchester City di Roberto Mancini nella sfida più affascinante della seconda giornata di Europa League. Sotto gli occhi del ct della nazionale inglese ed ex tecnico della Juventus Fabio Capello, i bianconeri trovano subito il vantaggio con Iaquinta ma vengono raggiunti nei minuti finali del primo tempo da un gol di Johnson che sfrutta l’ennesima disattenzione della retroguardia juventina.

    Praticamente senza attacco per le indisponibilità di Quagliarella, non tesserabile per la competizione europea, e Amauri, Del Neri deve fare affidamento sulla coppia Del Piero – Iaquinta. E’ proprio quest’ultimo che porta in vantaggio la Juventus al minuto 10: l’attaccante calabrese scaglia nel sette una sassata dalla distanza che coglie di sorpresa l’estremo difensore inglese Hart.
    La Juve c’è, è ben messa in campo e con Chiellini e Bonucci tiene a freno il temibile Tevez ed Adebayor mentre Marchisio e Sissoko mettono ordine a centrocampo. Ma la verve agonistica si esaurisce con il passare dei minuti, quando gli uomini di Del Neri concedono l’iniziativa ai padroni di casa. E nel momento migliore inglese il City pareggia con l’esterno Johnson che si inserisce tra Chiellini e De Ceglie, immobili, battendo piuttosto agevolmente Manninger. Si va così al riposo sull’1-1.

    Nella ripresa il risultato non cambia. La Juve sembra accontentarsi del pareggio e si limita a controllare le folate offensive dei Citizens che non si rendono mai pericolosi. Anzi, è Del Piero a 5 minuti dal termine del match a sfiorare la rete che poteva espugnare Manchester ma la sua splendida punizione dai 35 metri sbatte prima sulla base inferiore della traversa e poi sulla linea di porta lasciando strozzato in gola del capitano bianconero dei tanti tifosi della Juventus presenti sugli spalti del City of Manchester l’urlo del gol.

    Il tabellino
    MANCHESTER CITY – JUVENTUS 1-1
    10′ Iaquinta (J), 36′ Johnson (M)
    MANCHESTER CITY (4-3-3): Hart; Boateng (83′ Milner), Kompany, K. Tourè, Zabaleta (46′ Boyata); Y. Tourè, Vieira, Barry; Adebayor (72′ Silva), Tevez, Johnson.
    A disposizione: Given, Lescott, De Jong, Jo.
    Allenatore:Mancini
    JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Chiellini, Bonucci, De Ceglie (72′ Motta); Krasic (75′ Melo), Sissoko, Marchisio, Martinez (53′ Pepe); Iaquinta, Del Piero.
    A disposizione: Storari, Legrottaglie, Lanzafame, Giannetti.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Gonzalez (Spa)
    Ammoniti: Krasic (J), Grygera (J), Barry (M)

  • La Juve ritrova la vittoria e il sorriso. Poker all’Udinese

    La Juve ritrova la vittoria e il sorriso. Poker all’Udinese

    C’è voluta la terza giornata e l’aria di casa per bagnare la prima vittoria di Luigi Del Neri in Serie A sulla panchina della Juventus. Il tecnico bianconero infatti è di Aquileia, cittadina friulana che dista una quarantina di chilometri da Udine dove oggi la sua Juventus ha vinto e convinto rifilando un poker di reti ad un’Udinese in netta difficoltà ancora ultima in classifica e unica squadra ad non aver conquistato nessun punto. I gol della “rinascita” juventina sono stati messi a segno da Quagliarella, Marchisio e Iaquinta mentre aveva aperto le danze un autogol di Coda.

    In una sfida che contava tanti ex (Belardi, Motta, Pepe, Iaquinta, Quagliarella e Manninger) con Del Neri che, come scrivevamo, è nato a due passi da Udine, ci si attendeva una Juve stanca reduce dalle “fatiche” di coppa e un’Udinese più tonica e più preparata sotto il piano dell’aspetto atletico anche considerando l’ottima prestazione che la squadra di Guidolin ha fornito sette giorni fa a San Siro contro l’Inter. E invece è la Vecchia Signora a condurre il gioco e, spinta da un ottimo Krasic, indemoniato sulla fascia destra, chiude la pratica già nel primo tempo: al 18′ Coda manda la sfera nella propria porta cercando di evitare la conclusione facile a Bonucci e Chiellini ancora una volta appostati, come da veri bomber, in area di rigore e pronti a lasciare il segno.
    Pochi minuti di lancette più tardi e Krasic manda in gol Quagliarella che sorprende Handonovic con un pregevole tacco per il gol del 2-0. Il tris invece è opera di Marchisio che si esibisce in una splendida conclusione al volo di sinistro su un cross al bacio ancora del “biondo” serbo che ricorda tanto Nedved. Partita finita.

    Nella ripresa la truppa di Del Neri bada solo a controllare il risultato: arriva però il poker targato Iaquinta che fa esplodere tutta la sua rabbia nell’esultanza verso il pubblico di Udine che lo aveva fischiato dal momento del suo ingresso in campo al posto di Del Piero. Fischi un pò ingenerosi verso l’attaccante calabrese che tanto ha dato all’Udinese durante la sua militanza in Friuli, la cui reazione dopo il gol appare un pò esagerata. Partita in ghiacciaia e primi 3 punti della gestione Del Neri messi in tasca. La risalita della Juve può davvero partire da Udine ma bisogna dare, prima di tutto, una continuità di gioco che permetta una costanza di risultati.

    Il tabellino
    UDINESE – JUVENTUS 0-4
    18′ aut Coda (U), 24′ Quagliarella (J), 43′ Marchisio (J), 77′ Iaquinta (J)
    UDINESE (3-4-2-1): Handanovic; Zapata, Coda, Domizzi; Isla (46′ Pinzi), Asamoah, Inler, Pasquale (46′ Armero); Sanchez (70′ Abdi), Floro Flores, Di Natale.
    A disposizione: Belardi, Cuadrado, Benatia, Corradi.
    Allenatore: Guidolin.
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta (76′ Legrottaglie), Bonucci, Chiellini, Grygera; Krasic, Felipe Melo (71′ Sissoko), Marchisio, Pepe; Del Piero (52′ Iaquinta), Quagliarella.
    A disposizione: Manninger, Ferrero, Aquilani, Amauri.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Bergonzi
    Ammoniti: Pepe, Marchisio, Melo, Iaquinta (J)

  • Juve: addio Dzeko, arriva Krasic. Proposto lo scambio con Iaquinta

    Juve: addio Dzeko, arriva Krasic. Proposto lo scambio con Iaquinta

    Le mille difficoltà per arrivare a Dzeko costringono la Juventus a cambiare strategie di mercato. Il posto da extracomunitario riservato al bomber bosniaco del Wolfsburg, che sta letteralmente tenendo prigioniero il giocatore nonostante Agnelli abbia messo sul piatto della bilancia 30 milioni in contanti, sarà utilizzato per il tesseramento dell’esterno Milos Krasic, tenuto in stand by fino ad ora dal dg bianconero Marotta considerata l’impossibilità di acquistare più di un extracomunitario a stagione come le nuove norme federali prevedono.
    L’accordo con il serbo è stato trovato da tempo, ora il Cska Mosca ha deciso di accettare l’offerta di 15 milioni di euro della Juve per non rischiare di perderlo a parametro zero nella prossima sessione di mercato quando andrà in scadenza di contratto.

    Ma i bianconeri hanno fatto un’interessante proposta al club russo, l’inserimento nella trattativa di Vincenza Iaquinta, alle prese con continui infortuni e che nello scacchiere tattico di Del Neri andrebbe a trovare poco spazio. In questo modo la Juventus risparmierebbe un bel pò di soldi, circa 10 milioni.
    Tempo fa l’attaccante calabrese è stato vicinissimo al trasferimento in Russia, quando lo Zenit San Pietroburgo aveva fatto un’offerta importante ai bianconeri ma non se ne fece nulla per il veto posto dall’allora tecnico Ranieri che lo aveva considerato fondamentale per il suo gioco.

  • Stagione nuova, infortuni vecchi. La Juve perde Iaquinta per un mese

    La maledizione infortuni non da tregua alla Juventus. Il secondo infortunato della nuova stagione dopo il ko di Manninger a neanche 3 settimane dal raduno del gruppo bianconero è Vincenzo Iaquinta che, tornato da poco dalle vacanze, si è sottoposto ad una risonanza magnetica che ha evidenziato una lesione muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno un mese. L’attaccante calabrese salterà così il preliminare di Europa League contro la vincente della sfida tra Shamrock Rovers e Bnei Yehuda Tel-Aviv.

    Colpa di Vinovo? Questa volta il terreno d’allenamento del centro sportivo bianconero non centra nulla perchè Iaquinta aveva accusato già il suscritto infortunio durante gli sfortunati mondiali sudafricani con l’Italia.

  • Mondiali 2010, Italia: Lippi prova l’undici anti Paraguay

    Mondiali 2010, Italia: Lippi prova l’undici anti Paraguay

    Nell’ultimo test prima della gara d’esordio al Mondiale contro una selezione sudafricana, la Gauteng All Stars, Marcello Lippi ha provato la formazione che dovrebbe scendere in campo lunedì prossimo contro il Paraguay. La “partitella” è terminata 6-0 in favore degli azzurri: in grande spolvero Pazzini e Pepe autori di una doppietta ciascuno, di Iaquinta e di Di Natale le altre due reti.

    Il ct ha schierato inizialmente Buffon tra i pali, difesa con Zambrotta e Criscito sugli esterni e coppia centrale formata da Cannavaro – Chiellini, in mediana Gattuso e Montolivo con Marchisio, recuperato dall’infortunio, in campo per oltre un’ora e affiancato da Pepe e Iaquinta alle spalle dell’unico centravanti Gilardino. Un 4-2-3-1 che con ogni probabilità sarà lo schema utilizzato per fronteggiare i sudamericani. Ricordiamo che Lippi ha dichiarato di volere un’Italia camaleontica e che gli schemi e i tatticismi verranno applicati a seconda dell’avversario che si troverà di fronte.

    Non hanno partecipato al test Daniele De Rossi, fermo ai box per precauzione e che lunedì dovrebbe partire dal primo minuto al posto di Gattuso e al fianco di Montolivo e Andrea Pirlo, che sta recuperando dalla lesione al polpaccio che rischiava di fargli saltare i Mondiali. Per il fantasista del Milan riposo forzato e probabile rientro a partire dalle fasi finali o, in caso di recupero lampo, potrebbe già fare parte dell’undici iniziale nell’ultima gara del Gruppo contro la Slovacchia.

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  • Juventus: Zac tentato dalla difesa a 3, out Sissoko

    Zaccheroni è fortemente tentato di schierare la difesa a tre. Vista l’assenza di Jonathan Zebina e il rientro di Martin Caceres, il tecnico bianconero potrebbe schierare Fabio Cannavaro, Nicola Legrottaglie e Giorgio Chiellini davanti a Gigi Buffon. A centrocampo proprio Caceres prenderà posto sulla fascia destra, Felipe Melo e Claudio Marchisio al centro e Grosso (o De Ceglie) sulla fascia sinistra. Davanti Diego a sostegno di Vincenzino Iaquinta e del capitano Alessandro Del Piero. David Trezeguet dovrebbe recuperare per la panchina. Ancora out Sissoko, Giovinco e Grygera.

    A proposito del maliano bisognerà valutare attentamente le sue condizioni, il rischio di aver terminato la stagione in anticipo è forte ma si vuole evitare in casa bianconera, il riproporsi degli stessi eventi dello scorso anno, quando per un guaio al piede Sissoko saltò tutta la preparazione estiva e tutta la prima parte del campionato, non riuscendo mai ad entrare in condizione una volta ritornato a calcare i campi. Molta prudenza e tanta scrupolosità sono la parola d’ordine in casa Juve, visto che il giocatore africano sarà uno dei punti fermi della nuova squadra del prossimo anno.

  • Liscio & Sbalascio: Pazzini fa volare la Samp, Milan e Fiorentina allo sbando

    Anche la 35esima giornata del massimo campionato di calcio è passata in archivio. Come ogni settimana esaminiamo i migliori e i peggiori del turno appena concluso.

    Migliore in assoluto è, senza ombra di dubbio alcuno, la Sampdoria e il suo cannoniere Giampaolo Pazzini (arrivato alla 17esima segnatura in questo campionato).
    I blucerchiati sono la squadra più in forma del momento e mantenendo questa condizione non dovrebbero avere difficoltà a portare a casa un quarto posto un pò imprevisto ad inizio torneo che li proietterebbe nel giro dell’Europa che conta, regalando i preliminari di Champions League. Certo ancora ci sarà da sudare in vista anche dello scontro diretto della penultima giornata contro il super Palermo di Delio Rossi che sabato sera ha annichilito il Milan, ma le basi per fare bene ci sono tutte: la Roma non perdeva da 24 giornate e batterla sul terreno amico dell’Olimpico non è roba da tutti, un campo che ha visto anche il tracollo della super Inter di Mourinho qualche giornata fa e questo evidenzia in modo ancor più netto l’impresa dei liguri. Delneri con i 2 cambi del primo tempo ha dato scacco matto ai più quotati avversari, segno che l’impronta data a questa squadra dal tecnico ex Atalanta, Roma e Chievo è evidente. Peccato che una tra Samp e Palermo resterà fuori dal giro Champions, indubbiamente lo avrebbero meritato entrambe dopo questo stratosferico campionato giocato sempre ai vertici.

    Secondo posto per Vincenzo Iaquinta che tornato dal lungo infortunio da un paio di partite si è rimesso in condizione e i risultati non sono tardati ad arrivare: doppietta al Bari e Juve trascinata al successo. Peccato che l’attaccante calabrese abbia avuto poca fortuna quest’anno per quanto riguarda l’integrità fisica, con lui siamo certi che la Juventus avrebbe qualche punticino in più in classifica, non per lottare per lo scudetto, ma sicuramente sullo stesso livello di Palermo e Sampdoria. Ora invece dopo i risultati di ieri i bianconeri saranno sicuramente costretti alla zona Europa League, l’obiettivo Champions resterà solo un sogno, visto che oltre a 3 vittorie nelle ultime 3 partite serve una combinazione di risultati delle dirette avversarie che sarebbe molto più facile giocare 6 numeri al Superenalotto e vincerlo. Ma non tutto il male viene per nuocere, sbagliando si impara e speriamo vivamente, per tutti i milioni di tifosi della “Vecchia Signora”, che i dirigenti faranno tesoro di questa annata disgraziata, per far risorgere dalle proprie ceneri la società più gloriosa in Italia.

    Terzo posto che è condiviso da 2 giocatori: uno è Christian Chivu, che nel turno dove l’Inter si riappropria di ciò che le era stato tolto qualche settimana fa dalla Roma, segna un grandissimo gol, dai molteplici significati, soprattutto dopo aver rischiato la carriera calcistica (e non solo) per il terribile infortunio alla testa patito contro il Chievo nel girone di andata e di cui porta, evidenti, i segni. L’altro è Maxi Lopez che segna un gol capolavoro a Livorno (brutta sconfitta però per il Catania contro i retrocessi labronici!). Un mix di istinto, cordinazione, fiuto del gol, eleganza e bravura che ne faranno sicuramente la rete dell’anno: veramente da restare senza parole!

    Passiamo ai peggiori dove trova posto come quasi accennato poco fa il Catania: la squadra quando vuole giocare a calcio è una formazione che non avrebbe nulla da invidiare a team più blasonati (non parliamo certamente di Inter e Roma, ma giocherebbe alla pari con tante altre squadre di vertice di questo campionato). La batosta di ieri a Livorno giunge un pò inaspettata, quindi come ne sono stati evidenziati i meriti quando ha battuto l’Inter, così dobbiamo evidenziarne i demeriti nella giornata di ieri. E anche Mihajlovic, crediamo, abbia le sue colpe!

    Secondo gradino del podio per il Milan che oramai è allo sbando. Il Palermo gioca una partita sostanziosa, niente di fenomenale, ma a questo Milan basta poco per andare letteralmente in bambola, anche le semplici giocate dei diretti avversari. Oddo disastroso (non è il suo ruolo quello di centrale ma a questi livelli non possono compiersi errori così grossolani e lo aveva fatto già domenica contro la Sampdoria). C’è apprensione anche per il terzo posto, fortuna vuole che cmq Palermo e Samp hanno un difficile scontro diretto da giocarsi!

    Peggiore in assoluto (ed è un bel pò di settimane che lo diciamo) la Fiorentina che sembra una squadra senza capo nè coda. Vargas ha i suoi “meriti” nel risultato di ieri avendo sbagliato il rigore del possibile vantaggio, ma la situazione appare veramente tragica visto che il Chievo è salvo e senza motivazioni mentre i Viola si giocano (o si giocavano!) un posto in Europa. Certamente gli infortuni del primo tempo hanno inciso, ma resta il fatto che questa squadra dopo la batosta dell’eliminazione in Champions da parte del Bayern Monaco, ha perso gran parte degli stimoli. In forte calo, ed è un peccato vedere una stagione sicuramente buona, buttata via in questo modo con sconfitte sopra sconfitte. Speriamo vada bene la prossima.

  • La Juventus non molla la Champions, 3-0 al Bari. Doppietta di Iaquinta

    La Juventus non molla la Champions, 3-0 al Bari. Doppietta di Iaquinta

    Una buona Juve porta a casa un prezioso successo che al momento non la esclude dalla corsa al quarto posto che vale la qualificazione in Champions League. All’Olimpico di Torino i bianconeri battono 3-0 il Bari con reti arrivate tutte nella ripresa e con l’ingresso di Iaquinta, autore di una doppietta, nella ripresa che ha dato lo scossone definitivo al match. L’altra marcatura bianconera è firmata
    Alessandro Del Piero direttamente su calcio di rigore.

    Primo tempo piuttosto confusionario con la Juve che cerca di spingere e di tenere schiacciati i pugliesi nella propria metà campo, ma con quest’ultimi che ripartono velocemente creando nei primi 45′ due occasioni pericolose e sempre con l’ungherese Koman che di testa e di piede impegna Buffon. I bianconeri sono troppo impacciati negli ultimi 20 metri e non crea particolari pericoli alla porta difesa da Gillet. Il nervosismo rischia di prendere il sopravvento tra gli uomini di Zaccheroni con Camoranesi che rischia il cartellino rosso per aver dato una spallata al guardalinee e che avrebbe complicato e non poco l’andamento della gara.

    Nella ripresa, con l’ingresso in campo di Iaquinta per lo spento Amauri, si vede un’altra Juve: l’attaccante calabrese porta subito in vantaggio i bianconeri dribblando Gillet e depositando in rete di sinistro, poco prima del gol Del Piero aveva preso da due passi la traversa di testa, poi Diego si vede annullare, giustamente, un gol per fuorigioco. Si arriva al minuto 69′ quando su azione di contropiede Iaquinta, che poteva servire Del Piero da solo in mezzo all’area, sceglie l’opzione Diego che viene atterrato in area: calcio di rigore e il capitano bianconero che fa 2-0 e ottavo gol in stagione. La partita è chiusa anche per l’atteggiamento rinunciatario del Bari che subisce la terza rete ancora per mano di Iaquinta su assist di Candreva. Prima del fischio finale c’è il tempo per Zebina di esaltare le doti di Buffon con un tentativo, involontario, di autorete.

    La Juventus così rimane in corsa per il quarto posto a -4 dal Palermo e -3 dalla Sampdoria che stasera, nel posticipo contro la Roma, può però allungare. Ai bianconeri non resta che tifare Ranieri per avere qualche speranza in più di agguantare la qualificazione, comunque difficile, in Champions.

    Il tabellino
    JUVENTUS – BARI 3-0
    53′ Iaquinta, 69′ rig Del Piero, 86′ Iaquinta
    JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon; Zebina, Cannavaro, Chiellini, De Ceglie; Camoranesi (46′ Candreva), Poulsen, Marchisio (78′ Salihamidzic); Diego; Del Piero, Amauri (46′ Iaquinta).
    A disposizione: Manninger, Legrottaglie, Grosso, Marrone.
    Allenatore: Zaccheroni
    BARI (4-4-2): Gillet; Belmonte, Stellini, Bonucci, Masiello; Alvarez (71′ Gosztonyi), Almiron, Donati, Koman (63′ Rivas); Barreto, Castillo (55′ Meggiorini).
    A disposizione: Padelli, Diamoutene, Parisi, De Vezze.
    Allenatore: Ventura
    Arbitro: Gervasoni
    Ammoniti: Almiron, Meggiorini, Gillet (B), Camoranesi (J)
    Espulsi: –

  • Dolce & Gabbana spogliano gli azzurri

    Dolce & Gabbana spogliano gli azzurri

    Dolce & Gabbana è riuscito a metter a nudo cinque azzurri tra i sicuri protagonisti del prossimo mondiale in Sud Africa. La nota casa di moda per lanciare la sua nuova linea di intimo ha convocato Antonio Di Natale (attaccante dell’Udinese), Vincenzo Iaquinta (attaccante della Juventus), Federico Marchetti (portiere del Cagliari), Domenico Criscito (difensore del Genoa) e Claudio Marchisio (centrocampista della Juve).

    Il set non poteva che esser uno spogliatoio dove questa volta i protagonisti hanno confessato di non esserso trovati a proprio agio. L’unico avvezzo ai riflettori è stato il calabrese Iaquinta il quale ha dichiarato: “Mi ha convinto mia moglie a posare nudo e ne vado fiero: lei è contenta di stare con un belloccio come me”.