E’ solo calcio estivo e, dunque, va preso con le pinze – come si suol dire – l’esito del campo, ma di certo i tifosi biancocelesti non possono essere soddisfatti della prestazione della Lazio contro gli spagnoli del Villareal, rinvigoriti dalla permanenza, ormai quasi certa dato l’acquisto di Vucinic da parte della Juve, della loro punta di diamante, Giuseppe Rossi.
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Brutta Lazio, il Villareal vince 3 a 1. Video
Il risultato di 3 a 1 porta, appunto, la firma dello stesso attaccante italo americano che timbra il cartellino già al 14′ del primo tempo, al 20′, invece, la rete è di Cani. La gara sembra in salita per gli uomini di Edi Reja, soltanto illusi dalla rete del nuovo acquisto Cissè che, sul finire del primo tempo, aveva accorciato le distanze fissando il 2 a 1. Nel secondo tempo, però, la gara viene chiusa definitivamente dal terzo gol dei “sottomarini gialli”, firmato da Wakaso al 74′, che regala al Villareal la vittoria nel trofeo Ceramica. Oltre al risultato negativo, però, possono essere consioderate un campanello d’allarme le notevoli difficoltà difensive, con una goleada evitata da alcuni prodigiosi interventi del neo acquisto Marchetti. Una condizione fisica ancora approssimativa potrebbe essere un’ attenuante valida alle difficoltà mostrate dai biancocelesti, ma oltre al gap atletico i Laziali hanno mostrato un’eccessiva macchinosità nella manovra di gioco, in particolare nella posizione di Hernanes e Mauri, collocati sugli esterni ma apparsi in grande confusione. Non bene neppure l’attaccante tedesco Klose, poco nel vivo del gioco, mentre il francese Cissè – oltre al gol segnato – è sembrato meglio inserito nello schema biancoceleste e più in gara. Ci sarà tempo per altri esperimenti, gli allarmismi a questo punto della preparazione non sono assolutamente fondati, ma gli uomini di Reja, dopo la brutta sconfitta di Madrigal, hanno almeno una certezza: c’è ancora molto da lavorare. [jwplayer config=”30s” mediaid=”91044″]© Dino Panato/Getty Images -
Neymar e Ronaldinho magie al Brasilerao. Video
Da noi è soltanto calcio d’agosto, in Brasile invece il Brasilerao vive il suo momento più caldo con il campionato che entra nel vivo ed inizia ad emettere i suoi primi verdetti. Il Flamengo ha recuperato Ronaldinho che dopo l’esaltante vittoria contro il Santos di Neymar ha trascinato i rossoneri al successo contro Gremio con un assist ed un gol di puro opportunismo approfittando di un errore del portiere.
L’ex milanista sembra aver risolto definitivamente i rapporti tesi con società e tifosi regalando spettacolo ad ogni partita ma stupendo tutti per la grandissima condizione fisica e la predisposizione alla corsa e al sacrificio. Chi, nonostante il suo Santos continua a perdere, è Neymar che regala giocate d’alta scuola facendo capire il perchè il Real Madrid è disposto a spendere fino a 45 milioni di euro. Il funambolo santista dopo le perle contro il Flamnego si inventa un altro “Golazo” contro l’Atletico Panaraense ma anche questa volta il Santos esce con una sconfitta. [jwplayer config=”240s” mediaid=”91018″] [jwplayer config=”240s” mediaid=”91020″]© nelson almeida/Getty Images -
Il calcio piange Andrea Pazzagli
Si è spento all’improvviso all’età di 51 anni Andrea Pazzagli, portiere del Milan degli invincibili di Sacchi e attuale preparatore dei portieri delle giovanili azzurre. Pazzagli, fiorentino di nascita, è morto per un attacco cardiaco mentre era in vacanza con la famiglia a Punt’ala, in provincia di Grosseto, intorno alle 7.30 di questa mattina.
In carriera ha vinto 6 trofei, tutti con la maglia del Milan, due Supercoppe europee, una Supercoppa italiana, una Coppa dei Campioni e due Intercontinentali una delle quali giocata da titolare contro l’Olimpia di Assuncion vinta dai rossoneri con un netto tre a zero. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina in carriera Pazzagli ha vestito le maglie di Ascoli e Parugia prima dell’apice con la maglia rossonera e poi Roma, senza successo, e Bologna. Conclusa la carriera fu preparatore dei portieri del Milan e della Fiorentina per entrare poiin pianta stabile nello staff azzurro dal 2001. Lascia la moglie e tre figli, il più grande dei quali gioca come portiere nella Fiorentina. Le migliori parate di Andrea Pazzagli [jwplayer config=”180s” mediaid=”90939″] La Coppa Intercontinetale giocata da titolare con il Milan [jwplayer config=”240s” mediaid=”90941″]wikipedia -
Consigli per gli acquisti: Matias Defederico
Manca un mese esatto alla chiusura del calciomercato e negli ultimi giorni sia dall’estero che nel nostro campionato i grandi colpi cominciano ad occupare le prime pagine dei giornali, ma oltre ai soliti noti, ci sono tanti piccoli movimenti di mercato che stuzzicano la curiosità di appassionati e addetti ai lavori. Noi de Ilpallonaro, volevamo la scheda di uno dei tanti talenti del calcio sudamericano, per la precisione argentino, che già due anni fa era stato accostato ai grossi club europei come il Barcellona. Il nome nuovo di questa estate 2011, potrebbe essere quello di Matias Defederico, trequartista e all’occorrenza seconda punta di proprietà del Corinthias ma dal dicembre scorso in forza all’Independiente. Classe ’89, cresciuto calcisticamente nel vivaio dell’Huracan ha formato con il più “famoso” Javier Pastore una coppia devastante ai tempi della militanza nel club meno blasonato di Buenos Aires. Calciatore rapido di un 1,71 per 69kg, dotato di una tecnica sopraffina, Mati (così viene soprannominato) è un mancino naturale e per le sue giocate, finalizzate più all’assist che alla realizzazione personale, è stato spesso paragonato al proprio connazionale, più famoso, Leo Messi.
A soli 22 anni Defederico pare avere davanti un futuro più che florido e siamo certi che presto potremo ammirare le sue giocate anche in qualche campionato del vecchio continente, sperando che si tratti della nostra serie A, che purtroppo continua a perdere pezzi pregiati in fuga verso i soldi degli emiri, ma che in Argentina gode ancora di un certo credito, non a caso, il nostro campionato, nel paese del tango è chiamato “Calcio”. Ecco qualche giocata del nuovo talento argentino: [jwplayer config=”240s” mediaid=”90931″]© Mauricio Lima/Getty Images -
Mostro Lochte, un record che segna la nuova era
Dicevano che il nuoto rischiava una fase d’implosione per l’impossibilità di migliorarsi se non attraverso i performanti body, Ryan Lochte in una sfida infinita con il connazionale Phelps stabilisce il nuovo record del mondo nei 200 misti fermando il cronometro a 1’54” netti dando cosi avvio ad una nuova era.
Il record di Lochte è ancora più speciale perchè migliora se stesso superandosi e dando dalla vasca una risposta a tutti i detrattori e a sosteneva di dover utilizzare la tecnologia. Da ieri è partito una nuova concezione del nuoto e con un Phelps tornato in condizione fisica e psicofisica l’appuntamento di Londra 2012 sarà una vetrina interessantissima e c’è da giurare che i record saranno ancora una volta stracciati. [jwplayer config=”120s” mediaid=”90609″]© Lintao Zhang/Getty Images -
Juve, gol Quagliarella Chivas ko. Video Highlights
La Juventus saluta l’America con la seconda vittoria su tre partite grazie ad un gol di Quagliarella dopo appena 13′ gioco nella partita contro il Chivas di Guadalajara. Conte decide di dar spazio a chi in questa prima parte di stagione è stato utilizzato meno partendo con Storari in porta, difesa a 4 composta da Motta, Barzagli, Bonucci e Ziegler. Centrocampo a due con Pazienza e Marchisio, esterni Pasquato e Pepe in avanti la coppia Toni Quagliarella.
La partita non vive ad alti ritmi ma si accende a fase alterne, la prima occasione è per i messicani con una bella conclusione dal limite dell’area. Al 13′ però da un lancio delle retrovie l’ostinazione di Quagliarella porta il difensore del Chivas all’errore e per l’attaccante napoletano è un gioco da ragazzi trovare il vantaggio. La Juve pur se sotto ritmo fa intravedere la mano del nuovo tecnico sopratutto nelle fase di ripartenze nel trasformare l’azione di difesa in potenziale occasione a proprio favore (guarda il video al minuto 2:00). Qualche fiammata del Chivas ma la partita scivola via senza grosse emozioni e con le squadre allungate e stanche per i carichi di lavoro. Tra i più attivi è sicuramente Simone Pepe schierato a destra non si è risparmiato arrivando spesso sul fondo e provando la conclusione. La ripresa si ravviva nella seconda parte grazie agli innesti di Krasic, Matri e sopratutto Del Piero che va vicino al gol su calcio di punizione e regala spettacolo fornendo un bel assist di tacco a Matri. I bianconeri, adesso, in attesa di novità di mercato si trasferiranno a Chiusa Pesio per continuare la preparazione estiva. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90601″]© Massimo Cebrelli/Getty Images -
Marsiglia storica rimonta. Da 3-1 a 4-5 sul Lille. Video
Il Marsiglia di Deschamps vince il primo titolo stagionale alla fine di una partita al carciopalma con ben 5 gol negli ultimi minuti di partita. I campioni in carica del Lille sfidavano il Marsiglia per la Supercoppa di Francia, la partita è bella e nonostante il predominio iniziali dell’undici dell’ex bianconero a sfondare è il Lille con Belmont bravissimo a piazzare all’angolino basso un assist di Hazard. Nel secondo tempo lo stesso talento belga raddoppia, e Sow vanifica dopo appena un minuto il gol di Ayew.
Il finale però è thrilling all’85’ Morel accorcia le distante, Remy trova il pari all’87’ con un bel colpo di testa e allo scadere Ayew trasforma il rigore del sorpasso. Tutto finito? Neanche per idea. Il Lille trova il pari con Basa prima che Ayew trasformi il rigore del 5-4 finale che consegna la coppia al Marsiglia. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90466″]© AFP PHOTO/ ABDELHAK SENNA -
Ronaldinho vs Neymar che spettaccolo! Video
In Brasile non hanno perso tempo a definirla una delle più belle partite di sempre del calcio brasiliano. Santos e Flamengo hanno dato vita un match, bello, vibrante e spettacolare per le giocatate ad alto coefficente di difficoltà di Neymar e Ronaldinho. Alla fine a sorridere è l’ex milanista autentico protagonista della storica rimonta con cui il suo Flamengo si è imposto sul Santos per 5 a 4.
E’ la squadra di Neymar a partire fortissimo andando sopra addirittura di tre reti grazie alle illuminati giocate del funambolo promessosi al Real Madrid e di Ganso. Sono loro a propiziare la doppietta Borges prima che Neymar non si inventi un gol sensazionale con partenza da centrocampo e finta su un difensore dopo un triangolo con Borges. Quando la partita sembrava chiusa Ronaldinho e Thiago Neves riportano sotto il Flamengo anche grazie alla complicità della difesa del Santos. Neymar si procura il rigore ma Elano prova un assurdo e lento lob bissando l’errore della Coppa America e cosi prima del riposo Deivid trova il pari su assist da calcio d’angolo di Ronaldinho. Un primo tempo da urlo ma la ripresa non è da meno Neymar riporta in vantaggio i suoi ma l’ultimo quartod’ora di partita è Ronaldinho show prima trova il pari direttamente su punizione che lui stesso si era conquistato con una magia e poi segna la tripletta che vale la vittoria. Un Ronaldinho cosi non si vedeva davvero da anni ma Neymar ancora una volta ha dimostrato di esser un genio. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90459″]© VANDERLEI ALMEIDA/AFP/Getty Images -
Il delirio di De Laurentiis. Strategia o follia?
Il campionato non è ancora iniziato ma il presidente Aurelio De Laurentiis ha deciso ancora una volta di prendersi la scena con una prima parte di calciomercato da assoluto protagonista. Se i colpi Inler, Dzemaili, Britos rendono il Napoli e De Laurentiis come squadra più attiva sul mercato il patron partenopeo si deve prender anche la palma di presidente più esagitato.
Dalle minacce a Hamsik e al suo procuratore, al cretino a Messi fino alle nuove minacce all’agente di Lavezzi i toni delle dichiarazioni di De Laurentiis sono salite cosi tanto che adesso per superarsi ad ogni apparizione la spara sempre più grossa. L’ultima, quella di ieri, è superlativa, l’oggetto del contendere questa volta è il calendario troppo difficile secondo il patron del Napoli per i suoi ragazzi con impegni probanti in concomitanza con le apparizione in Champions League. DeLa proprio prima che il computer iniziasse a generare il calendario aveva auspicato un trattamento di rispetto per le squadre impegnate nelle competizioni europee e tirandosi la zappa suoi piedi proprio al suo Napoli è capito di incontrare prima il Milan e poi l’Inter. Il pesante show e di cattivo gusto ha ancora una volta portato il patron De Laurentiis ad ipotizzare la regia di una mano occulta pronta a cambiare le carte in tavola per favorire qualcuno. Fu proprio DeLa qualche tempo fa a dire che il calcio adesso è pulito se qualcosa è cambiato denunci tutto piuttosto che dar sfogo ad impulsi isterici. Gli insulti di De Laurentiis [jwplayer config=”15s” mediaid=”90453″] De Laurentiis lascia la sala del sorteggio [jwplayer config=”180s” mediaid=”90455″]© Andreas Rentz/Getty Images -
Milan, incubo rigori e difesa
Il Milan chiude l’Audi Cup al quarto posto frutto di due pareggi e di altrettante sconfitte ai calci di rigore. E’ ovviamente calcio d’agosto e la vittoria non è la cosa più importante anche se come molti dicono vincere aiuta vincere ma per Allegri sarà opportuno studiare un allenamento dagli undici metri per migliorare la qualità dei rigoristi e mettersi al riparo per occasioni più importanti.
La finalina per il terzo e quarto posto contro l’Indipendiente ha consentito ad Allegri di provare i sudamericani di ritorno dalla Coppa America e di dare spazio a chi come Antonini deve lottare per riconquistarsi una maglia. I brasiliani sono tutt’altro tipo di avversario rispetto al Bayern Monaco e la qualità del Milan, con i 4 d’attacco (Ibra, Pato, Robinho e Seedorf) per lunghi tratti ha avuto la meglio. Subito un gran gol di Ibrahimovic, poi tante giocate d’alta scuola ma anche una eccessiva vulnerabilità in difesa che denota una condizione ancora non ottimale in alcuni uomini cardine. International ha l’occasione del pari in contropiede, il Milan però nella ripresa ritrova smalto e occasioni e con un altra bella azione porta Pato al gol. I rossoneri potrebbero dilagare ma sciupano tutto e i brasiliani trovano il nuovo pari che li porta ai calci di rigori. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90445″]© CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images