Ventura aveva messo in guardia i suoi conscio di una eccessiva euforia nell’ambiente ma il resto lo ha fatto Gigi Simoni a dimostrazione che il calcio non ha età. Il neo tecnico del Gubbio mata il Toro rivoluzionando l’atteggiamento dei suoi giocatori evidenziando che con determinazione e raziocinio nessuna impresa è preclusa. I tifosi del Gubbio in estasi per Simoni I granata belli e rivoluzionari in questo inizio stagione hanno beccato ieri la giornata no, sbagliando tantissimo in difesa e in avanti con il solito Bianchi a scalpitare alla ricerca del gol. L’avvio di partita è però di marca Toro pericolosissimo sulle palle inattive con Bianchi e Glik che sbagliano due facili occasioni, poi il Gubbio prende campo, conquista la mediana e cerca di farsi minaccioso dalle parti di un incerto Coppola. le avvisaglie di una giornata no si intuite nel primo tempo si materializzano nella ripresa con l’ingresso di Mario Rui per Buchel Simoni muove il tassello decisivo mandando in frantumi il quadro tattico granata. Al 12′ arriva poi il gol di Ciofani bravo a sfruttare un errore di Vives e le indecisioni di Ogbonna e Coppola. Bianchi scuote i suoi cogliendo la traversa ma è solo un fulmine a ciel sereno è ancora il Gubbio infatti ad andare vicinissimo al raddoppio con Mario Rui che becca il palo. Il Toro dei record torna sulla terra. [jwplayer config=”180s” mediaid=”101899″]
Il Barcellona ieri sera è stato quasi normale nel risultato rifilando solo due reti al malcapitato Viktoria Plzen. La partita è però stata un monologo dei catalani con ovviamente Messi autore di una partita super non condita però dal quarantesimo gol in Champions League.
Già da qualche tempo in molti si chiedono se questo Barcellona sia la squadra migliore di sempre, in attesa del verdetto si può dire però che è sicuramente la più forte dell’ultimo ventennio inglobando in se un incredibile mix di talento.
La rete che ieri sera ha sbloccato la partita con un doppio triangolo tra Iniesta e Messi con la conclusione dello spagnolo dopo eluso con un pallonetto il difensore è di una bellezza assoluta al momento vista solo nelle partite alla Play Station.
Le immagini di Christopher Brewer stanno facendo il giro del mondo e il commento è univoco: si tratta di un miracolo. Il base jumper statunitense impegnato in uno dei suoi consueti lanci da un ponte ha concluso la sua vertiginosa discesa in un fiume alla velocità di 110 km/h per un problema al paracadute che si è aperto solo qualche secondo prima dell’impatto.
La notizia è però che il ventisettenne soccorso e portato in ospedale è fuori pericolo di vita avendo riportato solo la frattura al bacino e lesioni ai polmoni e alla spina dorsale. Il miracolo pare sia dovuto alla tuta che indossava il ragazzo che è riuscita in qualche modo ad opporre resistenza all’aria riducendo la velocità d’impatto.