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  • Udinese Juventus 0-0, le pagelle. Matri e Di Natale in serata no

    Udinese Juventus 0-0, le pagelle. Matri e Di Natale in serata no

    Un pari che non fa male a nessuno fra Udinese e Juventus con i due mister che hanno giocato a scacchi per tutti i 90’ finendo per annullarsi a vicenda. Poche occasioni da gol con gli attacchi di entrambe le squadre assolutamente dominati dalle rispettive difese, molto convincente sia la prova di Danilo per l’Udinese che per Barzagli della Juventus. Prestazione da dimenticare per Alessandro Matri con Totò Di Natale che lo segue a ruota.

    Uno spento Matri | © Dino Panato/Getty Images

    UDINESE

    Hadanovic 6,5 risponde presente l’estremo difensore dell’Udinese alle poche occasioni create dalla Juventus, sicuro sia su Pepe che su Quagliarella e prontissimo di riflessi su colpo di testa ravvicinato di Giorgio Chiellini

    Danilo 6,5 ottima la partita del difensore bianconero che non fa sentire minimamente l’assenza di Benatia, annulla Matri per tutta la gara denotando una grandissima personalità

    Di Natale 5 per una volta il capitano friulano sembra tirare il fiato, non riesce mai a pungere imbrigliato molto bene dai tre centrali juventini, la sosta arriva proprio nel momento giusto

    JUVENTUS

    Barzagli 6,5 continuano le buonissime prestazioni del difensore ex Wolsburg con chiusure puntuali ed ottime ripartenze per tutti i 90’ facendo fare bella figura anche ai suoi compagni di reparto

    Quagliarella 6 son bastati pochi minuti per l’attaccante di Castellammare di Stabia per rendersi più pericoloso di quanto ha fatto Matri per quasi tutto il match

    Estigarribia 5 il paraguaiano non sfrutta al meglio l’occasione da titolare non riuscendo mai a fare la differenza sulla fascia sinistra dove viene ben contenuto da Basta

    Matri 4,5 partita anonima dell’attaccante juventino condita anche da molti errori in fase di disimpegno, viene sostituito all’ennesimo errore da Fabio Quagliarella nella metà del secondo tempo

    Le pagelle

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Ferronetti 6, Danilo 6,5, Domizzi 6; Basta 6, Isla 5,5, Pinzi 5,5, Asamoah 6, Armero 5,5; Abdi 5,5; Di  (86′ Floro Flores s.v.)Natale 5
    A disp.: Padelli, Piccoli, Pasquale, Doubai, Fabbrini, Pereyra, Floro Flores. All.: Guidolin

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 6, Vidal 6, Pirlo 5,5, Marchisio 5,5, Estigarribia 5 (90′ De Ceglie s.v.); Pepe 5,5 (80′ Del Piero s.v.), Matri 4,5 (71′ Quagliarella 6).
    A disp.: Storari, De Ceglie, Pazienza, Giaccherini, Elia, Del Piero, Quagliarella. All.: Conte

    IL VIDEO DI UDINESE JUVENTUS 0-0

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  • La Roma vince e Totti canta. Video

    La Roma vince e Totti canta. Video

    La Roma bissa il successo di Napoli conquistando un’altra importante vittoria al Dall’Ara di Bologna. Il Clima in casa giallorossa è completamente diverso rispetto ad un mese fa con Luis Enrique che sembra aver trovato finalmente la quadratura del cerchio e i giocatori la giusta amalgama per dar soddisfazione ai propri tifosi. Che alla Roma si respira un’aria nuova lo si intuisce dagli abbracci e i sorrisi nel post match di Bologna impreziositi ulteriormente dall’immagine di Francesco Totti, immortalato con il sorriso e il volto soddisfatto nonostante il gol perduri a non arrivare.

    Francesco Totti entusiasmo a Bologna | ©Mario Carlini/Getty Images
    Il capitano benedice la vittoria con entusiasmo e la gioia viene manifestata da un insolito canto “Tutti al mare, tutti al mare a mostrar le chiappe chiare” che la dice tutta sulla felicità dei giocatori di poter andare finalmente in vacanza dopo il tour de force della prima parte di stagione. Il rapporto tra il Francesco Totti, l’allenatore e i tifosi sembra ristabilito grazie ai risultati ma anche alle prestazioni in campo che seppur senza reti sono sempre impreziosite da giocate di qualità sopraffina.

    Con Totti in campo è più facile esprimersi per i compagni che trovano in lui un punto di riferimento a cui dar la palla nei momenti di difficoltà o per cercare un preciso scambio in profondità. Luis enrique ha forse trovato la sua Roma e l’entusiasmo derivante dai risultati positivi non può che amalgamare ulteriormente il gruppo.

    Totti canta “tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare”. Video
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  • Video Ibrahimovic bestemmia. Derby a rischio?

    Video Ibrahimovic bestemmia. Derby a rischio?

    Cagliari Milan abbiamo già avuto modo di definirla come la partita di Zlatan Ibrahimovic, lo svedese infatti ha praticamente deciso l’incontro inventando un assist per Robinho in occasione del primo gol e poi, non pago, andando a segno nel secondo tempo. I rossoneri in questo momento non possono prescindere dallo svedese il cui apporto non è fondamentale solo in zona gol ma anche nell’economia del gioco. Allegri però potrebbe esser costretto a rivedere i suoi piani tattici per i due match post sosta natalizia, contro l’Atalanta e nel derby contro i nerazzurri.

    Zlatan Ibrahimovic a rischio derby | © Enrico Locci/Getty Images

    Sul web impazza infatti un video in cui Ibrahimovic stranamente nervoso impreca dopo un assist errato di Aquilani quando il risultato era ancora sull’1-0. Il labiale è inequivocabile tanto che in molti son convinti che presto la procurare federale chiederà l’acquisizione delle immagini facendo scattare di conseguenza la squalifica che a norma di regolamento sarà di due giornate. Ovviamente sia in un caso che nell’altro la decisione del giudice sportivo farà discutere su una norma opinabile e non sempre verificabile. Curiosità, se Ibrahimovic dovesse incorrere nella squalifica inizierebbe il nuovo anno non con il piede giusto spaventando i tifosi rossoneri che nella scorsa stagione durante il girone di ritorno hanno spesso dovuto fare a meno dello svedese. La prima espulsione fu per un colpo proibito a Rossi poi proprio per una imprecazione, quella volta però verso il guardalinee nel corso del match tra Milan e Fiorentina, Ibra come ricorderete cercò di sminuire l’episodio parlando di imprecazioni contro se stesso, in realtà come ha confessato lui stesso nella sua autobiografia la strategia fu consigliata dalla società mentre erano proprio dirette al guardalinee le sua imprecazioni.

    In attesa di capire se arriverà Tevez o addirittura Torres, Allegri si troverebbe costretto a schierare la coppia brasiliana Pato Robinho che quando chiamata in causa ha sempre risposto bene dimostrando sintonia e calcio bailado.

    Video Ibrahimovic bestemmia in Cagliari Milan
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    CAGLIARI MILAN VIDEO E PAGELLE

  • Cagliari Milan, le pagelle. Ibracadabra, sette polmoni Nainggolan

    Cagliari Milan, le pagelle. Ibracadabra, sette polmoni Nainggolan

    La differenza ieri in Cagliari Milan l’ha fatta ancora una volta Zlatan Ibrahimovic, lo svedese ha nascosto ancora una volta i difetti rossoneri caricandosi sulle spalle la squadra e portandola al nuovo sorpasso sulla Juventus capolista. Il Milan arriva alla sosta stremato con un bel bottino in campionato frutto di 9 vittorie e 2 pareggi nelle ultime undici partite e numeri da record sia in attacco che in difesa e qualche lacuna da risolvere a centrocampo e sopratutto in difesa. Ballardini invece dimostra coraggio ma viene tradito ancora una volta dai suoi attaccanti il cui rapporto con il gol è notoriamente pessimo, Cellino farebbe bene ad intervenire. Analizziamo Cagliari Milan attraverso le pagelle:

    Pagelle Cagliari
    Agazzi: 5 Poco lucido in avvio ha molte responsabilità sul gol del vantaggio rossonero. Poi si riscatta ma la frittata oramai è fatta.
    Pisano: 6 E’ costretto all’autogol poi presidia bene la sua zona
    Canini: 5 Di solito è un punto di riferimento per i compagni, ieri ha sbandato
    Astori: 5,5 Il duello con Ibra è difficile per chiunque, lui ci mette impegno ma si concede qualche svarione.
    Agostini: 6 Tanto cuore il capitano, la presenza di Bonera sulla sua fascia di competenza gli agevola il compito.
    Ekdal: 6 Primo tempo interessante, cala nella ripresa.
    Cossu: 6,5 Per decidere di arretrare di 30 metri il proprio raggio d’azione devi aver coraggio e grinta, sopratutto se di fronte c’è il Milan. Ci mette tanto cuore, fa circolare bene la palla ma quello che stupisce in positivo è l’agonismo.
    Nainggolan: 7 Che giocatore. E’ un motorino instancabile con buone qualità tecniche chi riuscirà a portarlo via da Cagliari farà un affare.
    Thiago Ribeiro: 5,5 Si presenta con un palo, poi tanto fumo e poco arrosto.
    Ibarbo: 6 Il ragazzo ha qualità notevoli appena completerà l’ambientamento in terra sarda diverrà un punto di forza.
    Larrivey: 4,5 El Bati, El Tanque in Argentina sono troppo generosi con i soprannomi importanti.

    Pagelle Milan

    Zlatan Ibrahimovic decide Cagliari Milan | ©Getty Images
    Abbiati: 6,5 si riprende il suo posto tra i pali e mantiene la porta immacolata. Sicuro nei tiri da lontano sbaglia ancora qualche rinvio con i piedi.
    Bonera: 4,5 Allegri non pretende nulla dai lui in fase di spinta ma sicuramente chiede maggiore sicurezza alla difesa, bene distratto e svagato perde palloni ingenui e crea pericoli per il Milan anche dalle rimesse.
    Mexes: 6 Il biondo francese sta crescendo e riacquistando sicurezza.
    Thiago Silva: 7 E’ impressionante la sua capacità di guidare i reparti. Non sbaglia un solo intervento
    Taiwo: 5,5 L’avvio faceva presagire ad una svolta poi però l’ex Marsiglia cade ancora una volta nella solita timidezza che lo porta ad esser impreciso.
    Ambrosini: 4,5 Forse più di tutti gli altri ha bisogno della sosta. Il capitano non è riuscito ancora a trovare la giusta condizione, corre male e spesso a vuoto
    Aquilani: 6 Il duello con Nainggolan prima e con Cossu poi lo fanno apprezzare anche sotto il punto di vista della corsa e dell’agonismo.
    Nocerino: 6,5 Pisano gli nega la gioia del record ma lui conferma ancora una volta di esser in gran forma.
    Boateng: 5 Serata no per il Boa insolitamente lento e svogliato
    Ibrahimovic: 7,5 Si inventa un assist da prestigiatore poi concede il bis tirando fuori dal cilindro un gol dal nulla. Letale
    Robinho: 6 Alla fine son suoi i due assist nella mente di tutti resta però l’ennesimo gol mangiato.
    Pato: 6 Berlusconi lo coccola, Allegri lo pungola. Deve metterci tanto del suo per riconquistare un posto in pianta stabile.

    Tabellino Cagliari Milan 0-2
    4′ Pisano (C) autogol; 15′ st Ibrahimovic (M)
    Cagliari (4-3-3): Agazzi 5; F.Pisano 6 (34′ st Gozzi sv), Canini 5,5, Ariaudo 6 (17′ st Perico 6), Agostini 6; Ekdal 6 (34′ st Rui Sampaio sv), Cossu 6,5, Nainggolan 6,5; Thiago Ribeiro 5,5, Larrivey 4,5, Ibarbo 6. A disp.: Avramov, Dametto, Ceppelini, Murru. All.: Ballardini.
    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5; Bonera 4,5, Méxes 6, Thiago Silva 7, Taiwo 5,5; Aquilani 6,5, Ambrosini 4,5 (39′ st Van Bommel sv), Nocerino 6,5; Boateng 5; Ibrahimovic 7,5, Robinho 6 (29′ st Pato 6). A disp.: Amelia, Antonini, Emanuelson, Seedorf, El Shaarawy. All.: Allegri.

    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Ambrosini (M), Cossu (C), Bonera (M), Larrivey (C)

    Video highlights Cagliari Milan
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  • Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Verratti illumina Sansovini, Pescara Sampdoria 1-0. Video

    Si è conclusa con la prima sconfitta di Iachini e sopratutto il ritorno alla vittoria dell’undici Zeman il 2011 del campionato cadetto. L’1 a 0 finale di Pescara Sampdoria non deve illudere, gli abruzzesi hanno meritato in lungo e in largo la vittoria e il risultato striminzito è solo dovuto all’appannamento dell’attacco, una rarità per un undici targato Zeman. Il Pescara così dopo due sconfitte consecutive torna alla vittoria riportandosi in scia delle squadre che mirano alla vittoria diretta, di contro per la Samp ma sosta fu più salutare, il cambio da Atzori e Iachini non ha prodotto gli effetti sperati con la squadra smarrita e in preda a pericolose crisi d’identità che non fanno ben sperare per il futuro.

    Pescara Sampdoria, la partita. Zeman conferma le aspettative della vigilia affidando in assenza di Gessa e Cascione la mediana al giovane Verratti, Kone e Togni mentre in attacco il trio delle meraviglie Sansovini, Insigne Immobile è confermatissimo. Iachini schiera la sua Samp con un insolito 4-3-3 (cambiato poi dopo appena 20′ di partita) confermando capitan Palombo in mediana e preferendo Soriano ad Obiang come sostituto di Bentivoglio. Gli ospiti nonostante un organico di tutto rispetto e un trio d’attacco stellare con Foggia, Bertani e Piovaccari non riesce quasi mai ad impensierire Anania mentre il Pescara spreca tanto nel primo tempo con Sansovini ed Immobile. I blucerchiati provano qualche sussulto solo sul finire del primo tempo ma il pari va veramente stretto agli abbruzzesi.

    Sansovini decide Pescara Sampdoria | ©Getty Images
    La ripresa inizia con una bella conclusione di Palombo che fa sperare in una reazione doriana, invece è il Pescara a riprender il controllo dell’incontro e a trovare il pertugio vincente grazie ad una sontuosa giocata del baby Verratti, bravo a sradicare un pallone dei piedi ad un avversario a centrocampo e servire in profondità la corsa di Sansovini che supera Da Costa in dribbling prima di depositare a porta vuota. la reazione della Sampdoria è praticamente inesistente e Iachini congeda Palombo dando spazio ad Obiang decretando forse l’addio del capitano ai blucerchiati. Nel finale è il Pescara a non sfruttare tre nitide palle gol ma arrivano comunque tre punti salutari.

    Pescara Sampdoria 1-0 video highlights
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  • Santos Barcellona, Messi intervista o candid? Video

    Santos Barcellona, Messi intervista o candid? Video

    Non si è ancora sopito l’entusiasmo per l’impresa compiuta dal Barcellona di Guardiola fresco vincitore del Mondiale per Club e capace di alzare al cielo il tredicesimo trofeo degli ultimi tre anni. La partita Santos Barcellona è stata forse la più semplice per Messi e compagni vista l’abissale differenza tra l’undici spagnolo e quello brasiliano. I confronti in campo sono stati tutti a netto appannaggio dei catalani con la palma del migliore in campo vinta a mani basse dalla Pulce argentina grazie a due reti di ottima fattura ma sopratutto a tante giocate d’alta scuola.

    Lionel Messi MPV Santos Barcellona | ©KAZUHIRO NOGI/AFP/Getty Images
    Se il confronto di Yokohama doveva servire a metter a confronto Lionel Messi con Neymar allora possiamo tranquillamente dire che Santos Barcellona ha fallito anche in questo. E’ imbarazzante il confronto tra i due allo stato attuale con l’argentino già calciatore affermato, mentre il secondo ancora troppo individualista e da valutare in un campionato più probante di quello brasiliano.

    Santos Barcellona oltre che per le giocate in campo sarà ricordata anche per la simpatica intervista a Lionel Messi qualche istante dopo la fine del match. La pulce trascinata in una saletta mentre i compagni festeggiavano in campo per qualche impressione a caldo davanti allo sponsor della partita, è stato prima accolto con entusiasmo dai giornalisti nipponici che hanno cercato di coprirlo con un giubbotto e poi messo in mezzo mentre organizzavano l’intervista in un incomprensibile giapponese. La faccia di Messi è più che eloquente così come la sua fuga dopo aver risposto in maniera sintetica all’assurda domanda postagli. Il giornalista giapponese dopo un lungo e incomprensibile conciliabolo con gli altri ospiti in studio chiede a Messi “come vede la sua vita dopo aver dato l’avvio al calcio” domanda alquanto singolare e inappropriata visto il contesto e la giovane età del giocatore già pluridecorato ma pur sempre appena ventitreenne. Vi consiglio di guardare il video intervista a Messi e sopratutto la sua faccia stupita come se fosse stato protagonista di una candid camera.

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    Infortunio David Villa, il video

  • Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Bergamo è scossa e non riesce ancora a credere alle nuove indiscrezioni che saltano fuori dallo scandalo calcioscommesse e coinvolgono ancora una volta Cristiano Doni. Il capitano della Dea arrestato per aver cercato di manomettere le prove a suo carico, ieri, ha cercato di sottrarsi all’arresto cercando di eludere l’arrivo delle forza dell’ordine fuggendo attraverso il garage. Il gruppo degli arrestati di cui fanno parte altre 17 persone tra cui gli ex calciatori: Gervasoni (Piacenza), Carobbio (Spezia), Zamperini e Sartor facevano parte di una rete con il vertice a Singapore e con affiliati in tutta Europa che nonostante lo scandalo di questa estate cercava di manipolare l’esito delle partite.

    Cristiano Doni arrestato nell'inchiesta Last Bet | ©Claudio Villa/Getty Images
    Ad incastrare Cristiano Doni, accusato di aver manipolato tre partite dell’Atalanta della scorsa stagione, ci sono una intercettazioni con il socio ed ex preparatore del Ravenna Nicola Santoni. Il centrocampista si rivolge al telefono camuffando la voce da un telefono non riconducibile a lui presentandosi con un apparente codice “Fantozzi è lei” e invitando Santoni a camuffare la voce “fai il falsetto” parlano della possibilità di entrare da remoto nel telefono sequestrato dalla polizia manomettendone il contenuto. Per gli inquirenti questo è un chiaro tentativo di manomettere le prove così come i soldi “passati” da Cristiano Doni al Santoni per pagarsi le spese legali nel processo civile in modo da convincerlo a non spifferare i tentativi di illecito. L’atalantino oltretutto era in possesso di una scheda estera intestata ad un rumeno che entrava in funzione solo nelle ore antecedenti e successive a quelle delle partite incriminate.

    La posizione dell’Atalanta al momento non risulta aggravata rispetto alla sentenza estiva ma il gip di Cremona Salvini si dice sicuro del coinvolgimento diretto del club “anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspirava alla promozione in serie A”. Intervenuto dopo il nuovo terremoto Pierpaolo Marino ha raccontato di una Atalanta scossa dall’arresto di Cristiano Doni ma allo stesso tempo capace di reagire sul campo “Sono stato nello spogliatoio con il presidente e la squadra era scossa, ma questi giocatori hanno dimostrato di avere gli attributi per difendere la città di Bergamo e l’Atalanta. Non e’ stata una bella giornata per l’Atalanta. Ma il campionato continua e noi dobbiamo combattere, sicuri dell’onorabilità della scorsa stagione, in cui abbiamo vinto il campionato con ampio margine. Siamo fiduciosi nella magistratura ordinaria”. – il dg poi spiega i possibili nuovi coinvolgimenti del club “è già stata penalizzata per le partite in questione, e ha preferito non commentare i particolari dell’arresto di Doni, assicurando di non avere notizie al di là di quello che ha letto sui mezzi di informazione”.

    Il video dell’arresto di Cristiano Doni
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  • Napoli Samp e due match del Brescia sotto inchiesta. Video

    Napoli Samp e due match del Brescia sotto inchiesta. Video

    Si allarga lo scandalo calcioscommesse e coinvolge anche la serie A fino al momento apparentemente immune da implicazioni. Gli arresti di questa mattina come ha spiegato il procuratore Di Martino sono soltanto il punto di inizio di un vortice che rischia di sconvolgere non solo l’Italia ma l’intero sistema calcio europeo. Doni, Sartor e gli giocatori arrestati sono soltanto infatti l’ultimo anello di un sistema integrato che fa capo a gente di Singapore e che ha ramificazioni in tutta Europa.

    Napoli Samp nel mirino del calcioscommesse | ©Getty Images

    “Le 17 ordinanze di custodia cautelare non sono un punto d’arrivo, ma una base di partenza” – dice il procuratore di Cremona di Martino – “L’associazione rivestiva caratteristiche transnazionali e in Occidente non è coinvolta solo l’Italia. Ci sono stati dei rapporti di Polizia che ci consentono di appurare che il problema c’è anche in Germania, in Svizzera, in Croazia e in altri paesi. In Finlandia è stata eseguita un rogatoria su un signore di Singapore, già condannato a 5 anni in Germania, che ci ha permesso di capire com’era strutturata l’organizzazione. Ai vertici ci sono uomini di Singapore che manovrano denaro contante. Poi vi sono gli azionisti sparsi per il mondo”.

    A finire sotto la lente di ingrandimento sono adesso tre match della serie A della scorsa stagione: Brescia-Bari (2-0), Brescia-Lecce (2-2) e Napoli-Sampdoria (4-0) finite nell’inchiesta per “strani” giri del calcioscommesse. Al momento però non è chiaro che tipo di coinvolgimento possano avere le società e i giocatori tesserati e sopratutto gli inquirenti stanno lavorando per capire se il tentativo di combine è andato a buon fine.

    Video Napoli Sampdoria 4-0 (tris di Cavani e Hamsik)
    Il campionato della Sampdoria nella scorsa stagione è stato imbarazzante mentre il Napoli è stato travolgente contro qualsiasi avversario e sopratutto al San Paolo. Il 4-0 infatti non ha fatto una grinza, riguardando le immagini dopo che la partita è finita sotto inchiesta la sufficienza di Accardi e Curci sembra davvero imbarazzante.
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    Video Brescia-Lecce (2-2) Caracciolo, Zoboli, Corvia, Munari Il Brescia in vantaggio di due reti si fa raggiungere dal Lecce, la partita vede le rondinelle scatenate nella prima parte di gara e a segno con Caracciolo, Zoboli e vicinissima al tris ancora con l’Airone e Kone. Poi da un rimpallo nasce il gol di Corvia che nella ripresa carica il Lecce e lo porta al pareggio con Munari. Nel finale però il Brescia protesta per l’annullamento di un gol regolare di Caracciolo.

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    Video Brescia-Bari 2-0 Diamanti Caracciolo
    Partita tra due squadre retrocesse decisa da un calcio di rigore di Diamanti e da un contropiede di Caracciolo. Il Brascia vince un match delicatissimo ma il Bari gioca meglio per lunghi tratti ma non va in gol per un incredibile liscio di Castillo davanti al portiere e una paratona di Arcari su Kutuzov.

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    Un tentativo di combine per il calcioscommesse è stato rilevato anche in questa stagione per una partita giocata il 30 novembre scorso tra Cesena e Gubbio e valevole per la Coppa Italia. La combine però non è andata in porto per il categorico rifiuto di un giocatore del Gubbio che oppostosi all’illecito aveva denunciato il tentativo alle autorità competenti.

  • Santos Barcellona, scusaci Neymar ma con Messi non c’è confronto

    Santos Barcellona, scusaci Neymar ma con Messi non c’è confronto

    Adesso lo possiamo dire il duello a distanza tra Messi e Neymar era solo una invenzione pubblicitaria per attirare l’interesse sul Mondiale per Club, manifestazione dal fascino decadente e obiettivamente dai contenuti tecnici degni al massimo da amichevoli estive. Quest’anno poi, il divario tra la vincitrice della Champions League e quella della Libertadores era così ampio da poter esser assegnato senza il bisogno di giocare la partita. Santos Barcellona ha consacrato la superiorità planetaria dell’undici di Pep Guardiola a questo punto il team migliore di sempre per gioco e longevità ma sopratutto di Leo Messi che magari con l’Argentina spesso faglia ma le cui qualità e incisività con la maglia del Barcellona sono evidenti e riconosciute a tutti.

    Santos Barcellona, la partita. Senza Villa e Sanchez Guardiola si inventa un nuovo undici spedendo in attacco Dani Alves e Thiago Alcantara lasciandoli larghissimi sulle fasce aprendo le maglie della difesa del Santos alle incursioni di Messi, Xavi e Fabregas. Di contro i brasiliani sembra abbiano studiato le tante avversarie che hanno provato a contrastate il Barcellona arroccandosi in difesa e affidandosi all’arma del contropiede per far male dalle parti di Valdes. Il primo tempo è però uno spettacolo imbarazzante per Neymar e Ganso letteralmente travolti dallo straordinario possesso palla del Barcellona impreziosito poi, dalle grandissime qualità di Leo Messi di gran lunga il migliore in campo. La pulce sblocca la partita con un delizioso pallonetto su illuminante assist di Xavi. Il centrocampista raddoppia segnando il sesto gol stagionale e a fine primo è Fabregas a trovare il sigillo mondiale finalizzando una strepitosa azione di Messi e Dani Alves.

    Match praticamente chiuso tanto che la ripresa è più aperta con il Barcellona che cala di attenzione creando però tantissime palle gol. E’ proprio questo il momento in cui Neymar potrebbe far comparire il suo nome sul tabellino marcatori ma il brasiliano conclude una serata no sbagliando due facili occasioni. Borges sbaglia la terza mentre il Barcellona dopo aver cercato di far segnare tutti chiude il match con il sigillo di Lionel Messi per il 4-0 finale. Una partita non può esser la bocciatura ma onestamente forse intorno a Neymar si è speculato troppo alzando la quota di un buon giocatore al di sopra del suo reale valore. Il baby brasiliano arriverà forse ad esser un top player ma allo stato attuale sembra ancora inferiore non solo a Lionel Messi ma a tanti giocatori che oramai son certezze da diversi anni.

    Santos Barcellona video highlights
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    Mondiale per Club: Santos Barcellona le immagini dal Giappone

  • Milan Siena, Nocerino Ibra il tandem che funziona

    Milan Siena, Nocerino Ibra il tandem che funziona

    Vittoria doveva esser e vittoria è stata, Milan Siena finisce 2-0 per i rossoneri grazie alle reti nella ripresa di un sempre più decisivo Nocerino e di Ibrahimovic freddo dal dischetto per la sua decima rete stagionale. La partita come era preventivabile non è stata entusiasmante con il Siena rintanato nella propria area di rigore e i rossoneri troppo leziosi per poterli impensierire. Allegri conferma le previsioni della vigilia preferendo Bonera a De Sciglio sull’out di destra, il debutto di Mexes in difesa e Taiwo sulla sinistra. A centrocampo è invece Aquilani a restar fuori inizialmente con Seedorf schierato da mezzala destra con Nocerino su quella sinistra. Sannino schiera il Siena invece ancora più coperto lasciando in panchina il giovane Mattia Destro e avanzando Brienza a supporto di Calaiò unica punta.

    Nocerino festeggia con Boateng Milan Siena | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images
    Ne viene fuori una partita monotona condizionata dal grande possesso palla dei rossoneri ma senza grosse occasioni. Il Siena invece cerca di non scoprirsi mai ma va vicinissimo al gol con Bolzoni in avvio di partita. Il ragazzo, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, sfrutta al meglio le difficoltà della retroguardia rossonera per un grande inserimento senza palla, la conclusione però ad Amelia battuto scheggia il palo esterno e va a finire sul fondo. Il Milan nel primo tempo è solo in un tiro di Boateng che impegna Brkic e in una conclusione di Ibrahimovic nata però da un rimpallo in piena area di rigore. La ripresa parte con un Milan più voglioso che spinge maggiormente sugli esterni ma che difetta nell’ultimo passaggio. Il gol del vantaggio infatti arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo con Robinho che scarica verso Nocerino e il centrocampista trova grazie anche ad una deviazione di Rossettini il sesto centro in campionato. Il gol sblocca un pò la partita con il Siena che è costretto ad ampliare il suo raggio d’azione mostrando il fianco ai contropiedi del Milan. Il raddoppio arriva infatti da dischetto dopo che Boateng frana addosso a Brkic per un rigore apparentemente solare ma che alla moviola non convince. Nel finale il Siena prova a rientrare in partita ma va a sbattere su Amelia.

    Milan Siena la chiave tattica Rossoneri senza la spinta dei terzini bassi e sopratutto di Abate diventano troppo prevedibili accentrando il gioco e andando a sbattere con la difesa senese. Taiwo continua a non convincere mentre il centrocampo attuale non può prescindere da Nocerino ed Aquilani. Sannino cerca di imitare la tattica usata da Pioli in Milan Bologna, l’eccezione è però che Calaiò è meno dinamico di Di Vaio e Brienza non il primo tocco di Diamanti. Considerati i problemi difensivi rossoneri avrebbe potuto osare maggiormente.

    Milan Siena video highlights
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