Tag: Video

  • Pagelle Novara Milan. Magico Ibra

    Pagelle Novara Milan. Magico Ibra

    Ujkani 6: Il portiere novarese nel primo tempo chiude la porta ai vari tentativi degli avanti milanisti e specialmente a quelli di Ibra. Ma nella ripresa purtroppo deve arrendersi alla netta superiorità tecnica della squadra rossonera.

    Centurioni 6,5: il capitano novarese nei primi 45′ alza un muro invalicabile e mostra ai propri compagni come si fa a tenere a distanza i pericolosi avversari. Ma nella ripresa la musica cambia e deve arrendersi alla netta superiorità rossonera.

    Porcari 6: prova a battersi in mezzo al campo e a dannarsi l’anima, ma il centrocampo milanista è in forma oggi e si vede. certo non si può dire che abbia grossi demeriti, ma neanche grossi pregi, senza infamia e senza lode.

    Zlatan Ibrahimovic decide Cagliari Milan | ©Getty Images

    Caracciolo 6: ha la palla buona all’inizio del secondo tempo che forse avrebbe potuto cambiare le carte in tavola, purtroppo per lui si ritrova un Amelia in grande spolvero che gli nega la gioia del gol. Ha il merito di salvare due volte sulla linea, le conclusioni di Mexes e Thiago Silva. La sua partita però è tutta qui, poco troppo poco.

    Mascara 5: voluto fortemente da Tesser per alzare il tasso tecnico del suo attacco, l’ex Napoli conclude veramente poco in queste prime due apparizioni in maglia novarese. L’azzurro sabaudo ancora non se lo sente addosso e si vede.

    Novara (5-3-2): Ujkani 6; Morganella 5,5, Centurioni 6,5, Rinaudo 5,5, Garcia 5,5 (17′ st Marianini 6), Gemiti 5,5; Porcari 6, Pesce 6 (17′ st Rubino 5), Rigoni 5,5; Caracciolo 6, Mascara 5 (24′ st Jensen sv).A disp.: Fontana, Coubronne, Lisuzzo, Jeda.

    Amelia 6,5: il voto di fatto è solo per la parata fatta su tiro insidioso di Caracciolo, per il resto non è mai stato chiamato in causa e quindi una domenica in totale tranquillità.

    Ambrosini 6,5: scelto al posto di Merkel, dato alla vigilia come titolare, si rende protagonista di una grande prova e oltre a fornire un assist al bacio ad Ibra, che vale il vantaggio, si fa trovare sempre presente in ogni azione pericolosa dei suoi.

    El Sharaawy 6,5: il giovane faraone rossonero dimostra di star attraversando un eccellente momento di forma, entra e cambia con la sua vivacità le sorti della partita, facendosi trovare sempre in zona calda, mancando un gol e propiziando entrambe le ultime due marcature della gara.

    Robinho 6,5: si muove bene su tutto il fronte d’attacco, soffre molto i pochi spazi a disposizione e prova ad inventare qualcosa di buono con qualche giocata delle sue. Ottimo il suo opportunismo in occasione della seconda rete, quando intuisce la traiettoria del tiro strozzato da El Sharaawy e ci si tuffa in scivolata per insaccare a porta vuota.

    Ibrahimovic 7,5: è l’ago della bilancia, è il mago e il suo secondo gol è un vero coniglio dal cilindro, prima ci mette un tempo per perfezionare la mira, anche  perchè Ujkani gli sbarra la strada, ma quando nel secondo tempo gli capita la palla giusta non si fa certo pregare per metterla nel sacco. Averlo in squadra è di certo una manna dal cielo, quando la partita è bloccata ci si affida a mister Ibra e tutto cambia.

    Milan (4-3-1-2): Amelia 6,5; Abate 6, Mexes 6, Thiago Silva 6,5, Antonini 6 (1′ st  El Shaarawy 6,5); Ambrosini 6,5 (46′ st Seedorf sv), Van Bommel 6, Nocerino 6,5; Emanuelson 6; Robinho 6 (41′ st Merkel sv), Ibrahimovic 7,5. A disp.: Roma, Bonera, Mesbah, Inzaghi.

    HIGHLIGHTS NOVARA MILAN 0-3
    [jwplayer config=”30s” mediaid=”119791″]

  • Atalanta Juventus 0-2, le pagelle. Marrone, che personalità!

    Atalanta Juventus 0-2, le pagelle. Marrone, che personalità!

    Al giro di boa la Juventus si presenta con due titoli, quello di Campione d’inverno e quello di squadra imbattuta. Antonio Conte riesce nel suo intento di portare la società bianconera a sperare nel titolo che da troppi anni manca in corso Galileo Ferraris.

    Luca Marrone

    Battendo l’Atalanta per 2 reti a 0 grazie a Lichtsteiner e Giaccherini, la Juventus mantiene il punto di vantaggio sulla diretta avversaria in attesa di sapere i risultati dai campi. Buona la prestazione dell’undici di Mister Conte che aveva sete di vittoria dopo le ultime due partite contro Lecce e Cagliari. A cambiare volto alla partita, dopo due legni colpiti (il primo da Barzagli e il secondo da Vidal) e dopo gli sciupi di Matri e Vucinic, sono stati gli ingressi in campo di Giaccherini e Marrone. Il primo ha preso il posto in campo di Marchisio, rimasto negli spogliatoi per acciacchi, e il secondo al posto di Pepe che ha rimediato una distorsione alla caviglia durante uno scontro con Peluso.

    Ordinata la gara dei bergamaschi che provano a contenere l’azione dei bianconeri provando a far male con le ripartenze talune volte arrivando alla conclusione con Denis.

    PAGELLE JUVENTUS

    Buffon 6,5: Sempre attento. Viene chiamato in causa poche volte anche grazie al grande lavoro di Chiellini e Barzagli.
    Lichtsteiner 7: Ci mette anima e cuore in ogni partita, segna il gol dell’ 1 a 0.
    Barzagli 7: Sempre preciso ed elegante, colpisce il palo di Consigli nel primo tempo.
    Chiellini 7: Un monumento non sbaglia nulla, vero leader della retroguardia bianconera.
    De Ceglie 6,5 Cresce partita dopo partita, dopo l buona prestazione contro il Cagliari, il terzino si prenota un posto da titolare per la fascia sinistra.
    Pirlo 6,5: Gli basta una carezza al pallone per sbloccare la partita. Il suo avvio di gara non è entusiasmante, ma quando si accende lui si illumina tutta la gara.
    Marchisio 6: Corre tanto e pressa tutto e tutti ma è costretto ad uscire per infortunio.
    -dal 1’ s.t. Giaccherini 7,5: Cambia il passo alla juve con molte accelerazioni, la sua rete, che chiude la partita con il gol del 2 a 0, è il premio di una prestazione fino a quel momento perfetta.
    Vidal 6: Prezioso per questa squadra, la sua è una partita non brillante ma di grande sacrificio. Colpisce la traversa con un gran tiro dalla distanza.
    Pepe 6: Un po’ in calo ma attacca, difende e aiuta i compagni, si arrende per una distorsione alla caviglia.
    -dal 24 s.t. Marrone 7: Un assist delizioso per il 2-0 finale, giocatore fortemente voluto da Conte ha un’intera carriera davanti.
    Vucinic 5,5: corre tanto ma a volte bisogna che un’attaccante segni anche per due partite consecutive.
    -dal 41’ s.t. Bonucci 5 Viene chiamato in causa per gli ultimi 4 minuti di partita, lui perde un pallone facile nel mezzo dell’aria di rigore rischiando di riaprire una partita già chiusa, riesce a farsi notare solo per i ripetuti errori che commette in ogni partita.
    Matri 5,5 Mezzo voto in più perché avvia l’azione del 2 a 0 ma è deludente sotto porta, non gli mancano i palloni.
    ALL: Conte 7 non si accontentava di un risultato minimo, infatti ha raccolto il massimo.

    PAGELLE ATALANTA

    Consigli 7: Attento e pronto quando viene chiamato in causa, nel primo tempo viene graziato per due volte dal legno.
    Raimondi 6: Vucinic e De Ceglie non gli danno tregua ma comunque assolve il suo compito senza grosse sbavature ne lodi.
    Manfredini 6: Il capitano con l’esperienza nonostante il risultano non demerita.
    Ferri 5,5: La sua non è una partita felice, ha rischiato molto ed è stato graziato solo dagli errori sotto porta dell’attacco bianconero.
    Peluso 6: Grinta e fiato non mancano nei 90′ del terzino che ha dalla sua però la colpa di essersi addormentato sul gol di Lichtsteiner
    Schelotto 5: Deludente la prestazione dell’oriundo che perde il duello fisico con De Ceglie.
    dal 31 s.t. Ferreira Pinto: s.v
    Cigarini 6: Anche per il centrocampista partita non facile. Tuttavia raddoppia spesso ed è tra i più generosi della formazione bergamasca.
    Padoin 5: Deludente, confuso e quasi sempre fuori posizione.
    Bonaventura 5: Perde nettamente il confronto con Lichtsteiner che per tutti i 90′ costituisce per lui una spina sul fianco.
    dal 18’ s.t. Marilungo 5 Volenteroso ma non riesce a cambiar volto alla partita.
    Maxi Moralez 5,5: Qualche spunto degno di nota per l’argentino che però deve fare i conti con le due colonne centrali della retroguardia bianconera.
    dal 38’ s.t. Gabbiadini s.v.
    Denis 6,5: E l’unico vero lottatore degli uomini di Colantuono. Ha qualche occasione che però non sfrutta per come dovrebbe. Grande prova di volontà e generosità la sua.,
    All. Colantuono 5.5: Ha dovuto fare i conti con le numerose assenze in difesa e a centrocampo. La sua squadra regge bene il primo tempo ma dopo la rete dell’1-0 avverte il colpo etando la spugna.

    HIGHLIGHTS ATALANTA JUVENTUS 0-2

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”119728″]

  • Totti record, 211 gol in Serie A con la Roma. Superato Nordahl

    Totti record, 211 gol in Serie A con la Roma. Superato Nordahl

    Quattro settembre 1994, stadio Olimpico di Roma. Si gioca Roma – Foggia, prima giornata del campionato di Serie A stagione ’93/’94. Sulla panchina giallorossa siede un tecnico passionale e di grande temperamento come Carlo Mazzone. E’ la mezz’ora del primo tempo, i capitolini attaccano alla ricerca del gol del vantaggio: Thern dal lato sinistro della trequarti fa partire un cross in area trovando Fonseca, l’attaccante uruguagio fa sponda di testa trovando al limite dell’area un giovane Francesco Totti, appena 18enne, al quale Sor Carletto aveva affidato, coraggiosamente, la maglia di Balbo. L’attaccante prende la mira e con un sinistro di prima intenzione trafigge Mancini sul primo palo facendo impazzire di gioia l’Olimpico e ripagando la fiducia del tecnico. E’ il primo gol in assoluto di colui che, da lì a poco, verrà soprannominato Il Pupone, il primo in campionato di una lunga serie.

    Francesco Totti | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ventuno gennaio 2012, il “teatro” è lo stesso di quello di diciassette anni e tre mesi prima, l’attore protagonista anche: si gioca Roma – Cesena, gara valevole per il 19esimo turno di campionato stagione 2011-2012. I giallorossi, appena andati in gol con il suo capitano, attaccano alla ricerca del raddoppio: corre il minuto 8 del primo tempo, Lamela dal limite dell’area con un cross morbido e calibrato serve un esperto Francesco Totti che si coordina splendidamente e con un destro potente al volo fulmina Antonioli. E’ il gol numero 211 in campionato con la maglia della Roma, è il gol che permette al Pupone, che intanto nel corso degli anni si era guadagnato sul campo l’appellativo di L’ottavo re di Roma, di riscrivere la storia del campionato italiano: nessuno come lui in Serie A, 211 le reti segnate con la stessa squadra, una in più di Gunnar Nordahl che con la maglia del Milan in sette stagioni, dal 1949 al 1956, si era fermato a 210. Diciassette anni di reti e di successi con la sua squadra del cuore, la Roma.

    Francesco Totti con la doppietta realizzata al Cesena scavalca l’attaccante svedese divenendo così il bomber più fedele della storia della Serie A e staccando mostri sacri del calcio nostrano come Peppino Meazza (197 gol con l’Inter) e Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti rispettivamente con 185 gol e 178 gol con la Juventus. Un traguardo questo appena tagliato che di certo non toglie l’appetito al numero 10 giallorosso che ora punta a battere altri record: Totti, già miglior marcatore della Serie A tra i calciatori ancora in attività e miglior realizzatore di sempre della Roma, è quinto in quella generale preceduto solo dall’inarrivabile Silvio Piola (274), lo stesso Gunnar Nordahl (225) e Peppino Meazza e Josè Altafini (fermi a quota 216). Ancora lontano, ma non impossibile da raggiungere, anche il primato di giocatore italiano ad aver segnato di più con lo stesso club che appartiene attualmente ad Alessandro Del Piero con 285 reti contro le 265 di Francesco Totti che al termine della gara si è concesso ai microfoni per celebrare il prestigioso obiettivo raggiunto:

    Battere record su record con la maglia della Roma è sempre quello che ho voluto fare. Aver superato un grandissimo Nordahl come cannoniere che ha segnato più gol con la stessa maglia è qualcosa che mi inorgoglisce ora il prossimo obiettivo è Altafini e poi superare Nordahl anche nella classifica dei cannonieri in serie A di tutti i tempi. Sono convinto che ce la farò. Mi godo questo momento. Sono un professionista e penso che quando non avrò più la possibilità di fare quello che faccio adesso sarò il primo io a gettare la spugna“.

    Una serata magica e da incorniciare per il capitano giallorosso pronto a frantumare altri record e a trascinare la sua Roma verso ambiziosi traguardi. Del resto si sa, l’appetito vien mangiando….

    IL PRIMO GOL DI TOTTI CON LA MAGLIA DELLA ROMA

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”119643″]

    IL GOL RECORD NUMERO 211 DI TOTTI IN GIALLOROSSO

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”119642″]

  • Napoli Lecce 4-2, spunta video sospetto su De Sanctis

    Napoli Lecce 4-2, spunta video sospetto su De Sanctis

    De Sanctis, portiere del Napoli, è finito sotto l’occhio del ciclone mediatico per colpa di un video che sta facendo il giro del mondo. Tutta una montatura oppure c’è qualcosa di vero?

    morgan de sanctis | © getty images

    Il video riguarda la partita disputata al San Paolo il 3 dicembre del 2011, quando la squadra di Mazzarri affrontò il Lecce surclassandolo per 4-2. A sette minuti dal termine, sul punteggio di 3-1 in favore dei padroni di casa, Cavani servito da Lavezzi segna il gol del 4-1. Al momento della segnatura realizzata dal “Matador” la telecamera inquadra De Sanctis mentre scuote ripetutamente la testa dirigendosi dietro la propria porta per raccogliere una borraccia d’acqua. Spettatore interessato della partita anche Cristiano Lucarelli, il quale si trovava insieme ad un’altra persona, seduto sopra i cartelloni pubblicitari. L’attaccante ex Livorno lascia intravedere un cenno di sorriso verso il portiere napoletano e vice di Buffon nella Nazionale azzurra.

    Nel web il video caricato su Youtube spopola, e nel social network più famoso del pianeta si rincorrono le voci più disparate da parte di tifosi e semplici appassionati di calcio. La domanda che si pongono tutti è il motivo dell’insolito comportamento di De Sanctis al momento del quarto gol partenopeo e in che modo possa pesare nell’intera vicenda il gol subito a tempo quasi scaduto dal portiere durante la stessa partita.

    De Sanctis sostiene come il suo sia stato un gesto istintivo, a sottolineare il disappunto per le numerose occasioni sprecate in precedenza dai suoi compagni di squadra. Le dichiarazioni del giocatore però non hanno spento le polemiche scoppiate in internet e il clamore mediatico che la vicenda sta suscitando in queste ultime ore. Gli scettici denunciano l’inaffidabilità del video e propendono più per una montatura, creata ad arte per mettere in subbuglio l’ambiente Napoli. Chi avrà ragione?

    Ecco il video incriminato che fa discutere gli internauti.

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”118189″]

  • Napoli, Vargas gol da fenomeno. Video

    Napoli, Vargas gol da fenomeno. Video

    Eduardo Vargas al Napoli è al momento il più grande colpo di mercato del calcio italiano. La società cara al presidente De Laurentiis come avviene oramai da diverso tempo è brava ad anticipare le mosse delle concorrenti portando alle pendici del Vesuvio giocatori consoni al progetto tattico ideato da Mazzarri ma sopratutto prospetti interessanti che permettono di sognare in un futuro ancora più roseo. In questi giorni di festa e senza calcio giocato in rete e sulla carta stampata si sono accesi i dibattiti sul valore di Eduardo Vargas e se il suo arrivo implicherà la cessione di un big in rosa. Il nome più gettonato per la cessione è quello di Lavezzi accostato all’Inter per la prossima stagione ma con estimatori oramai in ogni parte d’Europa con le sirene della Premier League sempre più frequenti.

    Eduardo Vargas saluta i suoi tifosi con un gran gol | ©RODRIGO BUENDIA/AFP/Getty Images
    Come dimostra il caso Hamsik nella scorsa stagione, costretto a rimanere e adesso fresco di rinnovo, strappare giocatori al Napoli e a De Laurentiis è una missione assai difficile ma pur ammettendo che un pezzo pregiato possa esser affascinato da proposte allettanti e più redditizie il modo migliore per sostituirlo è sicuramente investendo su giocatori di valore ed Eduardo Vargas ne è sicuramente uno. L’attaccante dopo una stagione strepitosa che gli è valso il ruolo di principale antagonista di Neymar al Pallone d’Oro del Sud America per convincere anche i più scettici ha deciso di salutare i suoi vecchi tifosi trascinando la sua squadra alla vittoria nel torneo di Clausura segnando un gol fantastico nella partita tra Universidad del Cile e il Cobreloa: discesa di 40 metri e fantastico pallonetto che lascia senza scampo il portiere. Che dire, un biglietto d’addio d’autore, ma anche una presentazione in grande stile che fa sognare Napoli avendo adesso a disposizione un attacco veramente atomico con Cavani terminale offensivo e Lavezzi, Pandev e Eduardo Vargas appunto a suonar la carica.

    Video Eduardo Vargas il gol d’addio all’Universidad del Cile
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”116913″]

  • Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Lo scandalo si allarga

    Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Lo scandalo si allarga

    Le confessioni di Carlo Gervasoni destabilizzano ulteriormente la già malata serie A. L’ex difensore di Piacenza e Bari divenuto famoso più per il calcio scommesse che per le sue qualità nel campo da gioco interrogato ieri dal pm Di Martino presso la Procura di Cremona ha deciso di vuotare il sacco confermando il suo coinvolgimento e inserendo altre dieci partite della massima serie tra quelle prese di mira dalla “cupola” del calcio scommesse. Le prime tre ad esser messe sotto esame erano state la scorsa settimana Napoli Sampdoria, Brescia Lecce e Brescia Lazio, poi lo scandalo ha tenuto contorni più ampi coinvolgendo praticamente tutte le squadre ad eccezione di Milan, Inter, Juve e Palermo le confessioni di Gervasoni coinvolgono altri 10 match e tra questi ci sono le partite Palermo Bari, Lazio Genoa e Lecce Lazio. Due di queste partite secondo l’accusato sono state sicuramente combinate e inattesa di riscontri oggettivi da parte degli inquirenti proviamo ad analizzare i match scrutandone l’andamento e i fatti salienti.

    Carlo Gervasoni | © Dino Panato/Getty Images

    Palermo Bari si gioca il 7 maggio con i galletti oramai retrocessi in serie B e i rosanero alla ricerca di un posto in Europa League. La vittoria dei siciliani era praticamente scontata anche se un rigore goffo di Miccoli e il gol di Bovo lasciano adito a qualche sospetto.

    Palermo Bari. Il video del rigore sbagliato da Miccoli
    [jwplayer config=”15s” mediaid=”116628″]

    Lazio Genoa
    Il match del maggio 2011 è apparentemente privo di motivi di dubbio. Le aquile in corsa con l’Udinese per un posto in Champions League rispettano le attese superando il Genoa con un perentorio 4-2. Dopo l’1-1 di metà gara nella ripresa i padroni di casa prendono il largo portandosi in vantaggio con capitan Rocchi e mettendo al sicuro i tre punti con Hernanes. A destare sospetti è però la rilevazione del cellulare di un componente della banda a Formello nelle ore precedenti alla partita.
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”116630″]

    Lecce Lazio 2-4
    Partita spettacolare e ricca di gol decisa dopo il 2-2 della prima parte di gara nella ripresa da un rigore di Zarate e da una autorete di Vives. Ad alimentare il sospetto oltre alle dichiarazioni di Gervasoni ci sono le indagini degli inquirenti che hanno rivelato la presenza nell’albergo dei salentini sia del macedone Hristyan Ilievsky, un altro esponente di spicco del gruppo degli “zingari” e di Zamperini uomo incaricato di corrompere i giocatori per le combine.

    [jwplayer config=”180s” mediaid=”116635″]

    Leggi anche:
    Gervasoni confessa, serie A sempre più coinvolta
    Bettarini intercettazione con dipendente Lega

  • Teamwork Samsung, la tecnologia al servizio dello sport di squadra

    Organizzazione di squadra o affidarsi ciecamente alle qualità dei propri talenti? In molti dicono che solo Maradona riusciva a vincere le partite da solo anche se quel Napoli oltre all’immenso Pibe de Oro aveva una grande ossatura di squadra, adesso forse si può dirlo di Messi ma la frontiere verso cui il calcio o comunque gli altri sport di squadra si stanno evolvendo dimostrano che la cura dei particolari, l’affinare i dettagli, metter a punto una buona organizzazione di gioco permette di ottenere migliori risultati. Un tempo, quando la tecnologia non era così avanzata, gli allenatori preparavano la partita sul campo da gioco, con ore e ore di schemi di posizionamenti e di intuizioni. Lo sport adesso è più organizzato e i passi avanti fatto dalle applicazioni tecnologiche permette di veder agli esperti ma anche ai normali appassionati i movimenti in campo in una visione ancor più ampia e dettagliata.

    Le sensazioni però non sempre trovano accordo con la realtà delle cose, un interessante studio nato della collaborazione fra il gruppo internazionale di sviluppo di contenuti di ESPN e Samsung Mobile è però riuscito a dimostrare come l’utilizzo della tecnologia e in particolare quella del Samsung Mobile riesce a migliorare ogni esperienza di sport che sia essa da osservatore, tifoso e ancor di più se il ruolo è quello di team manager o responsabile della tattica di squadra.

    Il Project Teamwork di Samsung Mobile e Espn è arrivato adesso alla quinta Mission e come potrete vedere nel video riportato di seguito, ambientato in Brasile il teamwork dimostrerà l’importanza della tecnologia nel studiare i dettagli e migliore l’organizzazione di squadra in un incontro di Street Soccer. La tecnologia Samsung Mobile è stata infatti utilizzata dal team del Florianopolis e i dettagli sono gli occhi di tutti. Le altre Mission, che potrete visionare su espn.co.uk , attuano la tecnologia Samsung Mobile alla Pallavolo nella prima Mission in Olanda, poi al Parkour in Marocco, alla Pallamano in Spagna e ai giamaicani della corsa ad ostacoli.

    Post Sponsorizzato da Samsung

  • Portiere prende a calci un tifoso. Sospesa Ajax Az Alkmaar, video

    Portiere prende a calci un tifoso. Sospesa Ajax Az Alkmaar, video

    Esteban si fa giustizia da solo in Ajax Az Alkmaar ©OLAF KRAAK/AFP/Getty Images
    Ha un epilogo clamoroso il match di Coppa di Olanda tra Ajax Az Alkmaar: al 39′ un invasore di campo cerca di aggredire il portiere ospite, il costaricano Esteban Alvarado Brown che però accortosi dell’arrivo del “tifoso” reagisce evitando prima il contatto e poi aggredendolo a sua volta a calci. L’ira di Estaban non si accennava a placarsi ma la rissa prima che degenerasse è stata sedata dai giocatori in campo e dall’intervento del personale addetto alla sorveglianza.

    L’arbitro però a quel punto decide di espellere il portiere dell’Az scatenando le proteste dell’intera panchina con l’allenatore Verbeek che invita tutti i suoi giocatori a lasciare il campo in segno di protesta. L’arbitro a quel punto non può che decretare la sospensione del match che a termini di regolamento sarà vinto a tavolino dall’Ajax e presumibilmente costerà all’Az Alkmaar una pesante ammenda.

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”116069″]

  • Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Napoli, che notte! Travolto il Genoa 6-1. Babbo Natale Cavani

    Immediato riscatto per il Napoli dopo il ko di domenica sera contro la Roma, al San Paolo i partenopei distribuiscono sei regalini al Genoa di Malesani nuovamente messo in discussione a a rischio esonero. Meritatissimo il 6-1 tennistico con il quale gli uomini di Mazzarri hanno messo al tappeto il Grifone, anzi, il risultato poteva essere ancor più largo.

    Edinson Cavani | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    La partita si incanala subito sui binari giusti per il Napoli che già dopo 24 minuti di gioco mette la partita in cassaforte penetrando, come un coltello caldo nel burro, la difesa ballerina genoana: al 12′ è Cavani, imbeccato da Maggio, a sbloccare il risultato, cinque minuti più tardi arriva il raddoppio di Hamsik e al 24′ è ancora Cavani con uno splendido pallonetto mettendo a sedere Frey, a gonfiare la rete e a siglare la sua doppietta personale, il nono centro in questo campionato.
    Il gol del 3-1 momentaneo di Jorquera serve a ben poco e non da la sveglia necessaria ai suoi compagni perchè sul finire del primo tempo la difesa del Genoa continua a dormire e lascia a Pandev, con una rapida ripartenza, tutto lo spazio necessario per freddare il portiere francese dal limite dell’area.

    Nella ripresa la storia della gara non cambia, Mazzarri tiene alta la concentrazione dei suoi uomini mentre quelli di Malesani vengono mandati allo sbaraglio, tutto questo mentre Gargano trova la rete personale, che gli mancava da 4 anni, che vale il 5-1 e Cavani che cerca in tutti i modi e con tutte le sue forze la sesta tripletta in maglia azzurra divorandosi però due gol facili davanti a Frey.
    La ciliegina sulla torta arriva al minuto 78 quando Zuniga punisce per la sesta e ultima volta il Genoa con un gran destro a giro sul secondo palo.

    Il Napoli, che sale a quota 24, chiude il 2011 con una vittoria dopo le recenti prestazioni in campionato al di sotto delle aspettative e manda in archivio un’annata comunque super che ha visto gli uomini di Mazzarri qualificarsi per la Champions League, superare la difficilissima fase a gironi e approdare agli ottavi di finale della massima competizione continentale.
    Per i rossoblu invece il 2011 si chiude nel peggiore dei modi con un umiliante 6-1. Una squadra senza nerbo che va rivista in sede di calciomercato così come va rivista anche la posizione di Malesani, per la sua sostituzione si fanno i nomi di Del Neri e De Canio, che forse non riesce a trasmettere la giusta grinta ai suoi calciatori.

    LE PAGELLE DI NAPOLI GENOA 6-1

    NAPOLI

    Gargano 7: torna a segnare in campionato a distanza di 4 anni dall’ultima volta, oltre al gol una gara ad altissima intensità.

    Zuniga 7: indemoniato sulla fascia sinistra, chiude la gara segnando il 6-1 con un tiro a giro di pregevole fattura.

    Hamsik 7.5: è l’uomo più importante per Mazzarri. Se gira lui, gira tutta la squadra che altrimenti ne risente.

    Pandev 7: non fa rimpiangere assolutamente Lavezzi, segna il suo terzo gol in campionato dopo la doppietta segnata alla Juventus.

    Cavani 8: stasera in versione Babbo Natale, realizza un’altra doppietta. Attaccanti più completi del Matador non si contano neanche sulle dita di una mano. E’ straripante.

    GENOA

    Frey 5: ne prende 6, ma quando la tua difesa è impresentabile il portiere ha poche colpe.

    difesa Genoa 4: tutti bocciati con una netta insufficienza. Inguardabili.

    Jorquera e Jankovic 5.5: gli unici a salvarsi, il primo accorcia le distanze, il secondo cerca disperatamente di combinare qualcosa quando prende il posto di Caracciolo al 39′ del primo tempo.

    Malesani 4: sembra che la sua avventura al Genoa sia giunta al capolinea.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 6; Campagnaro 6.5, Cannavaro 6 (21′ Fernandez 6), Aronica 6.5; Maggio 7, Inler 6.5, Gargano 7 (59′ Dzemaili 6), Zuniga 7; Hamsik 7.5, Pandev 7 (77′ Lucarelli sv); Cavani 8.
    Allenatore: Mazzarri 7

    GENOA (5-3-2): Frey 5; Mesto 4, Granqvist 4, Dainelli 4, Kaladze 4 (59′ Marchiori 5), Rossi 4.5; Seymour 4.5 (50′ Merkel 5), Veloso 4.5, Jorquera 5.5; Caracciolo 4 (39′ Jankovic 5.5), Pratto 4.5.
    Allenatore: Malesani 4

    IL VIDEO DI NAPOLI GENOA 6-1

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”116057″]

  • Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Bologna Roma, le pagelle. Lamela incanta, Osvaldo che gol

    Ecco i giudizi della sfida del “Dall’Ara” tra Bologna Roma. Per i padroni di casa tante difficoltà nel contenere la rapidità e l’estro degli attaccanti giallorossi stasera molto ispirati, come spesso accaduto nell’ultimo periodo. Come al solito bolognesi che hanno mostrato qualche limite in fase d’attacco. Chissà che dal mercato di gennaio non arrivi qualche novità in tal senso.

    Pagelle Bologna Roma

    Taddei decisivo da terzino Bologna Roma | ©Mario Carlini /Getty Images
    Gillet: 6,5 Si oppone alla grande in diverse circostanze, specie nel secondo tempo quando già sul 2-0 evita l’imbarcata. In particolare bella la parata sulla punizione di Totti.
    Crespo: 5.5 Nel primo tempo qualcosina di buono la combina, ma nella ripresa cala vistosamente andando spesso in difficoltà.
    Raggi: 5 Soffre maledettamente la rapidità degli attaccanti avversari. Serata da dimenticare.
    Portanova: 5,5 La sua prestazione non sarebbe del tutto negativa ma il rosso subito ingenuamente spegne anticipatamente ogni speranza dei suoi.
    Morleo: 6 Dopo una prima frazione di gioco non al top, si riscatta nella ripresa quando si propone più volte in avanti.
    Casarini: 5,5 Gioca una gara di sacrificio e non riesce ad arrivare nella porta avversaria quanto vorrebbe.
    Mudingayi: 6 Inizialmente segue la scia del giocatore sostituito, giocando un gara di contenimento. Poi però si proietta in avanti ma non crea mai pericoli.
    Perez: 5,5 Ciò che gli manca è la continuità. Alterna cose buone a momenti da dimenticare. Non al top.
    Kone: 5,5 Non brillante nel dialogare con i compagni, anche perché è stretto dalla morsa delle maglie giallorosse.
    Ramirez: 5,5 Non appare tranquillissimo e in più frangenti gli manca la consueta lucidità.
    Gimenez: 6: Gioca solo un tempo ma lo fa con molta dinamicità, a volte forse troppa. Non sempre aiutato a dovere.
    Diamanti: 6,5 Predicatore nel deserto. L’unico ad andare vicino al gol, ma non può portare sulle spalle interamente il peso dell’attacco emiliano.
    Di Vaio: 4,5 L’esatto opposto di Diamanti. In campo non s’è proprio visto.

    Pagelle Roma
    Stekelenburg: 6,5 L’intervento su Diamanti nella ripresa nega al Bologna la possibilità di rientrare in partita.
    Rosi: 6 Ottimo primo tempo quando sulla sua corsia di competenza fa su e giù come un motorino. Nella ripresa cala un po’. Ma è assolutamente normale.
    Juan: 6 Chiamato in causa con il contagocce.
    Heinze: 6 Vive una serata tutto sommato tranquilla.
    Taddei: 7 Il gol corona una prestazione davvero eccezionale sulla sua fascia.
    Pjanic: 6,5 Giornata dopo giornata si conferma sempre più un acquisto azzeccato.
    De Rossi: 6,5 Prova di spessore per lui. Sempre presente in fase di interdizione e di costruzione.
    Simplicio: 6 Fa il suo senza demeritare. Prova sufficiente.
    Totti: 6,5 Solo un grande Gillet gli nega la gioia del gol. Altro che finito: gioca una grande gara.
    Lamela: 6,5 Un vero e proprio talento. Le sue giocate esaltano tifosi e compagni.
    Bojan:6 Entra a risultato acquisito e tutto gli riesce più facilmente.
    Osvaldo:7 Come al solito mette a segno un gran gol e poteva farne altri. Ma stavolta può bastare.

    Bologna Roma video highlights

    Leggi anche:
    Bologna Roma 0-2 decidono Taddei e Osvaldo
    Totti canta tutti al mare, video