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  • Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Juventus Siena, le pagelle: De Ceglie top, Vucinic flop

    Finisce a reti bianche e con tante polemiche Juventus Siena. L’undici di Conte alla luce dei risultati maturati sugli altri campi perde una ghiotta occasione per tentare l’allungo in classifica in un momento cruciale della stagione. Bravo Sannino ad imbrigliare la manovra della Vecchia Signora apparsa meno brillante del solito e con Vidal, Vucinic e Marchisio non più sui livelli di inizio stagione. La Juventus può anche recriminare per un rigore non concesso per un evidente fallo di mano di Vergassola a cinque minuti dalla fine. Il Siena invece si dimostra una formazione gagliarda, concentrata e messa bene in campo tatticamente.

    Juventus Siena le pagelle

    Buffon: 5,5 Una parata maldestra all’86’ sull’unico tiro in porta non irresistibile.
    Lichtsteiner : 6,5 Solito lavoro di sacrificio su e giù sulla fascia destra sfiora anche il gol.
    Barzagli: 6,5 Sempre attento salva in almeno 3 circostanze su avversari lanciati verso la porta.
    Chiellini: 6 Lascia ben poco agli avversari, partecipa nel secondo tempo all’arrembaggio in attacco da una sua palla nasce l’azione del calcio di rigore non fischiato da Peruzzo.
    De Ceglie: 6,5 E’ sicuramente il migliore in campo molto propositivo sia nella fase di difesa che in quella di spinta, il ragazzo è ritrovato.
    Vidal: 5 Sono molti di più i palloni che perde che quelli che riconquista, si limita a passaggi corti appena cerca un’apertura o uno scambio veloce sono sempre contropiedi degli avversari, in netto calo le sue prestazioni.
    Pirlo: 6,5 Tutte le azioni più pericolose partono dai suoi piedi, è l’unico che cerca di verticalizzare il gioco e ci riesce a differenza di altri compagni.
    Marchisio : 5,5 Non è il Marchisio di inizio stagione, ma cmq la sua presenza in campo è sempre importa tante.
    Pepe: 5 Si nota solamente al momento della sostituzione ma non era in perfette condizioni fisiche.
    Matri 6 Cerca da solo di sfondare il muro avversario ma tira nello specchio della porta una sola volta con Pegolo che gli nega la rete.
    Vucinic: 4,5 Un attaccante dovrebbe fare gol, per fare gol dovrebbe tirare in porta, lui non tira mai gli capitano 2 buone palle una la liscia una la manda alle stelle, a parte qualche recupero e qualche dribling non si registra una giocata che valga i 15 milioni + bonus spesi dalla Juventus.

    Dal 37’ Giaccherini : 6,5 Entra e porta più vivacità salta l’uomo e cerca la conclusione sfiora il gol all’ultimo secondo.
    Dal 61’ Borriello: 5,5 Da poco sostengno all’attacco anche se apre qualche varco nella difesa avversaria.
    Dal 76′ Quagliarella 6 Positivo nel quarto d’ora in cui è stato chiamato in campo.
    All. Conte: 5,5 Sui cambi poteva fare qualcosa di più Vucinic andava sostituito a fine primo tempo, in queste partite un giocatore come Del Piero avrebbe sicuramente fatto comodo.

    Siena (4-4-2): Pegolo 7; Vitiello 6, Rossettini 6,5, Terzi 6,5, Del Grosso 6; Giorgi 6 (24′ st Reginaldo 6), Vergassola 6, Gazzi 6,5, Brienza 5,5; Destro 5,5 (28′ st Parravicini 6), Calaiò 5 (11′ st Gonzalez 5). A disp.: Farelli, Rossi, Contini, D’Agostino. All.: Sannino 6,5

    Juventus Siena video highlights Youtube
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  • Arrestato Mario Cassano consigliò a Doni dove batter il rigore. Video

    Arrestato Mario Cassano consigliò a Doni dove batter il rigore. Video

    L’indagine calcioscommesse continua nel suo corso e, questa mattina, è stata emanata un’ ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Mario Cassano, portiere del Piacenza, oltre che Angelo Iacovello, componente dello staff medico del Bari, utilizzato come “portadenaro” dai clan malavitosi. Le due ordinanze sono il culmine della terza fase dell’indagine denominata “Last Bet”, l’ultima scommessa, naturale prosecuzione delle fasi precedenenti, che fra giugno e dicembre hanno portato in carcere ben 33 persone, fra cui uomini di spicco del calcio fra cui l’ex bomber del Bologna e della Lazio Beppe Signori, Paoloni, Gervasoni, l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni, solo per citare quelli più noti.

    Il portiere del Piacenza Mario Cassano, arrestato quest’oggi, è accusato di aver avuto un ruolo attivo nell’indirizzare gli esiti di alcuni match nella stagione di serie B 2008-2009 e 2010-2011. Secondo le indagini, le partite in questione sarebbero le seguenti: Piacenza-Albinoleffe, Siena-Piacenza, Piacenza-Mantova ed Atalanta-Piacenza, la gara in cui il portiere degli emiliani “consigliò” al capitano nerazzurro Cristiano Doni dove calciare il rigore, almeno stando alle dichiarazioni del capitano bergamasco.

    Mario Cassano arrestato scandalo calcioscommesse | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    In tal senso, la procura di Cremona ha ormai concluso che il portiere del Piacenza sia stato coinvolto dall’organizzazione criminale che scommetteva e falsava gli incontri, ricevendo in cambio ingenti somme. Un reato, quello di frode sportiva, che coinvolge un portiere che nella sua carriera giovanile aveva ricevuto anche alcune convocazioni dall’Under 20, con 12 chiamate, ed anche dall’Under 21, senza però mai debuttare in campo. Nel 2002, inoltre, debutta in serie A in Parma-Fiorentina, disputando poi due partite in maglia Viola a causa delle assenze del portiere titolare Manninger.

    Mario Cassano, classe 1983, cresciuto nelle formazioni giovanili del Monza, padre di una bambina – Bianca – nata nel 2009 e sposato con Martina, finisce, così, in carcere soprattutto a seguito del filone di dicembre dell’inchiesta, quando l’ex compagno di squadra ed amico di Mario Cassano, Carlo Gervasoni, lo chiamò direttamente in causa per il suo coinvolgimento nelle combine delle quattro partite del Piacenza sopracitate.

    Mario Cassano vs Cristiano Doni il rigore di Atalanta Piacenza
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  • Crisi Napoli, Mazzarri e De Laurentiis “colpa degli arbitri”

    Crisi Napoli, Mazzarri e De Laurentiis “colpa degli arbitri”

    Il Napoli non sta attraversando quello che si definisce uno splendido periodo di forma. Il pareggio casalingo a reti inviolate contro il Cesena,  è stata soltanto l’ultima prestazione deludente all’interno di un ciclo negativo di partite dove gli uomini di Mazzarri hanno raccolto la miseria di 3 punti su 4 match disputati. Mazzarri e De Laurentiis protestano contro la classe arbitrale, rea secondo il loro giudizio di aver pesantemente condizionato le ultime gare di campionato.

    Le colpe però non sono attribuibili esclusivamente agli arbitri, scelte discutibili da parte dell’allenatore toscano e una rosa a livello numerico incapace di affrontare le tre competizioni rientrano tra le cause principali della crisi in campionato in cui è incappata la squadra partenopea, attualmente al settimo posto in classifica con 30 punti conquistati dopo 21 giornate, fuori dall’Europa League. Undici punti dividono gli azzurri dal terzo posto occupato dall’Udinese, l’ultima piazza utile per raggiungere i preliminari di Champions League, competizione che vede il Napoli protagonista assoluto dopo aver raggiunto gli ottavi di finale e superato un girone di ferro composto da City, Bayern e Villareal.

    walter mazzarri | © Valerio Pennicino/Getty Images

    ARBITRI – Nella conferenza post partita il tecnico Walter Mazzarri è sbottato, dopo l’ennesimo torto arbitrale subito dalla propria squadra. Nell’occhio del ciclone il direttore di gara Banti, il quale ha annullato un gol di Pandev nel finale, rete che la moviola ha mostrato essere regolare. Mazzarri ha sottolineato come anche a Genova la conduzione arbitrale fosse stata sfavorevole ai suoi uomini, dopo l’annullamento della terza rete che avrebbe significato pareggio e quindi un punto in più per la classifica. Il tecnico ha poi ricordato che ugualmente contro il Siena gli errori arbitrali siano stati decisivi ai fini del risultato, gara che si era conclusa sull’1-1.
    Lo stesso presidente De Laurentiis ha dato ragione al proprio allenatore, chiedendo all’associazione italiana arbitri (A.I.A.) di presentarsi a fine partita davanti ai microfoni dei giornalisti e spiegare le ragioni delle loro scelte, avendo così un confronto ragionevole con le società direttamente interessante.

    TURNOVER – E’ impensabile però che le recenti deludenti prestazioni della squadra napoletana siano da attribuire unicamente agli errori arbitrali. Quando Mazzarri ha utilizzato il turnover non è mai stato premiato. Nelle ultime 8 partite il Napoli ha affrontato in sequenza Novara, Bologna, Siena, Cesena, raccogliendo 4 punti, senza mai vincere. Queste gare sono state caratterizzate dal turnover del tecnico toscano, con i tre “tenori” Cavani, Lavezzi, Hamsik mai partiti insieme nell’undici titolare. Ieri contro il Cesena c’era solamente il bomber uruguaiano. Lo stesso Cavani non era stato schierato inizialmente da Mazzarri nella trasferta di Genova persa per 3-2 (con i due gol azzurri realizzati dal Matador nei minuti finali).
    Chi difende il tecnico, automaticamente mette in discussione le scelte societarie e la figura del direttore sportivo Bigon. Mancanza di ricambi all’altezza dei titolari, l’acclamatissimo Edu Vargas acquistato per 11 milioni di euro che non si è quasi mai visto in campo in questo mese di gennaio (se si escludono i 45′ minuti di Coppa Italia disastrosi contro il Cesena), e i dubbi che serpeggiano sul reale potenziale del Napoli se alla rosa viene tolto uno fra Cavani, Lavezzi e Hamsik.

    VIDEO MAZZARRI

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    VIDEO DE LAURENTIIS 

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  • Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Cagliari Roma 4-2, le pagelle. Thiago Ribeiro esaltante

    Il Cagliari porta casa tre punti meritati contro una Roma disorganizzata e confusionaria. Grande vittoria della tattica pragmatica di mister Ballardini contro il virtuosismo incompiuto di Luis Enrique. Un Cagliari inizialmente timido diventa gigante davanti ad una Roma davvero troppo piccola. Il tasso tecnico non conta quando organizzazione perfetta e motivazioni fanno la differenza. Questo è Cagliari Roma: la voglia di concretezza contro l’esigenza di una rivoluzione forzata e forse fuori luogo.

    PAGELLE CAGLIARI

    Agazzi 6,5 Un rinvio sbagliato che regala a Borini il gol del 2-1 per la Roma seguito da un intervento a dir poco miracoloso sullo stesso attaccante giallorosso nella fase cruciale del match.

    Pisano 6 Copre con grande attenzione e non disdegna qualche insidiosa discesa.

    Canini 6 Soffre quanto giusto le sortite offensive giallorosse ma nei tempi degli interventi è sempre puntuale.

    Astori 6 Qualche sbavatura, ma nel complesso dà sempre grande sicurezza alla retroguardia isolana.

    Agostini 6,5 Non concede nulla sulla fascia di competenza ed è capace di dare un grande apporto alle ripartenze della sua squadra.

    Conti 6,5 Come al solito è il metronomo del centrocampo, in più mette in campo la voglia di fare contro l’ex del cuore.

    Dessena 6 Una partita di grande sacrificio sempre alla caccia del recupero palla e del passaggio smarcante.

    Nainggolan 7 Le sirene della Juventus gli hanno fatto bene: grande quantità unita all’intelligenza del passaggio semplice e del disimpegno di qualità.

    Cossu 7 Sempre in costante movimento per accalappiare palle da smistare o per fare il passaggio vincente come succede quando fa il lancio perfetto per Pinilla nel gol del 2-2.

    Thiago Ribeiro | © Enrico Locci/Getty Images

    Thiago Ribeiro 8 Contro la Roma si esalta. Il primo gol è fantastico: staffilata da fuori aerea sulla quale il vice campione del mondo Stekelenburg non può nulla. Il secondo in contropiede è ugualmente di pregevole fattura con un tiro dalla traiettoria imprendibile.

    Pinilla 7 Lotta e sgomita. Fa un lavora oscuro che riesce a valorizzare col gran bel gol del momentaneo pareggio.

    Ibarbo 7,5 Entra e fa la differenza come quei giocatori delle migliori squadre. E’ straripante su un certo  Juan che non lo riesce a contenere e fa praticamente da solo il gol che per Ekdal, solo davanti al portiere, diventa fin troppo facile.

    Ekdal 6,5 Entra ma non si nota nella bella gara colletiva del Cagliari. Ha il merito di siglare il gol del definitivo 4-2.

    Ballardini 7,5 La sua squadra non comincia col consueto piglio casalingo, ma dopo aver trovato la giocata del vantaggio con Thaigo Ribeiro e dopo aver scoperto un piccolo avversario se lo divara come fanno le grandi squadre. Il Cagliari di Ballardini è concreto, organizzato e coraggioso.

    PAGELLE ROMA

    Stekelenburg 5,5  Nel colabrodo della difesa romanista l’unica pecca è il primo gol sul quale,nonostante la potenza del tiro, poteva fare qualcosina in più.

    Rosi 4,5 Spinge in modo molto disordinato, difende male e poco e fallisce il potenziale 3-3: bocciato.

    Juan 5,5 Oltre al gol segnato è il leader della difesa e dove può mette una pezza, ma la difesa giallorossa si posiziona sempre male. Nel finale crolla e Ibarbo lo irride.

    Kjaer 4,5 Soffre la stessa impreparatezza di reparto  del compagno brasiliano, ma dalla sua non ha da offrire classe e serenità. Non è in grado di impostare l’azione ed è insicuro negli interventi.

    Jose Angel 4,5 Come si suol dire nè carne nè pesce. Mediocre in difesa come in attacco.

    Gago 5 Una partita all’insegna del passaggio scontato. Quando prova la giocata perde palla e il Cagliari va in gol in contropiede.

    Simplicio 5,5 Per il brasiliano una prestazione incolore con qualche sprazzo di lucidità, ma è troppo poco.

    Pjanic 5 Una punizione insidiosa da registrare. Il resto è noia: non sa incidere quando sarebbe l’uomo deputato a dare fantasia e cambio di ritmo.

    Lamela 4,5 E’ praticamente inesistente, il suo ricordo è legato ad azioni potenziali e mai compiute.

    Totti 5 E’ lo spettro del grande campione che tutti conoscono. Passaggi clamorosamente sbagliati e incredibile lentezza. L’unica palla illuminante che regala non viene sfruttata a dovere da Rosi e poteva valere il pareggio.

    Borini 6,5 Sembra l’unico superstite del cosidetto “progetto”. E non solo per il gol siglato, ma anche e soprattutto per il grande impegno profuso. Corre tanto e forse troppo dato che poi sotto rete non è sempre lucido.

    Greco 4,5 Entra e peggiora la situazione di una Roma allo sbando.

    Bojan Krkic 4 E’ incapace di far svoltare la sua squadra. Il suo ingresso, nonostante le potenzialità del calciatore, provoca solo ulteriore smarrimento.

    Luis Enrique 4 La sconfitta della Roma è prima di tutto la sua sconfitta. Una squadra incredibilmente involuta che nel giro di dieci giorni è tornata alle impasse di inizio stagione. Ritmi lenti, possesso sterile, timidezza sotto porta e imprecisione uniti ad una preoccupante fragilità difensiva. La sensazione è che la squadra non segua più il mister.

    HIGHLIGHTS CAGLIARI ROMA 4-2

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  • Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Inter Palermo 4-4, le pagelle. Milito e Miccoli eroi nel ghiaccio

    Partita che dal punto di vista dello spettacolo regala la massima intensità mostrando a pieno a chi non fosse mai stato innamorato di questo sport la bellezza e l’imprevedibilità del calcio. Volendo fare un’analisi dal punto di vista tattico, rimane più di qualche dubbio sulla solidità difensiva della retroguardia nerazzurra, prima con Ranocchia, poi con Lucio entrambi superati dalla velocità e dalla bravura di uno stratosferico Miccoli in serata di grandi numeri. Dopotutto se una partita regala così tante reti ed emozioni non è solo merito degli attaccanti, ma soprattutto demerito delle difese che lasciano troppo spazio di movimento a due giocatori micidiali in area come Milito e Miccoli.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 5 Inevitabilmente se ne prendi 4 in una sola partita un minimo di responsabilità ricadono sul portiere e anche in questo caso non c’è eccezione che regga. Incolpevole sul primo gol, sul secondo rimane immobile sul diagonale di Miccoli, convinto che la palla finisca fuori. Sul terzo nuovamente poche colpe, ma nel finale si fa nuovamente beffare dalla stessa conclusione di Miccoli non riuscendo a tuffarsi in tempo. Ricorda la partita contro il Tottenham con Bale al posto di Miccoli.

    Nagatomo 6 Parte frenato nel primo tempo, si riscatta nella ripresa spingendo moltissimo sulla sua fascia, riuscendo a guadagnarsi con astuzia il rigore del 2 a 2. Nota negativa quando si fa bruciare da Miccoli sul colpo di testa che porta il Palermo sul 3 a 3.

    Ranocchia 5 Non una serata perfetta, soprattutto quando uno con le sue leve lunghe deve vedersela contro uno scatenato piccoletto come Miccoli.  Si fa sorprendere dalla velocità del numero dieci rosanero sul gol del 2 a 1, quando Miccoli lo porta a spasso in area e poi lo beffa calciando sul palo opposto. Stesso scherzetto con Lucio, anche lui autore di una prova da dimenticare.

    Sneijder 6+ Parte bene e prova con qualche conclusione a sbloccare il risultato. Ranieri cambia modulo e lui finisce esterno a sinistra, senza sfigurare mai, anzi, servendo palloni e cambi di gioco col goniometro. Nel finale di primo tempo gli manca il cinismo sottoporta quando avrebbe potuto calciare invece di provare l’assist anticipato dall’intervento miracoloso di Balzaretti. Difficile da spiegare e soprattutto da digerire il cambio fatto da Ranieri sul 3-3.

    Milito 8,5 Il Principe è ufficialmente tornato ai suoi livelli, trasformando come Re Mida faceva con l’oro ogni pallone toccato in gol. Pokerissimo stasera per lui, anzi cinque addirittura i gol segnati volendo contare quello annullato dall’arbitro sul cross di Maicon finito fuori dalla linea di fondo campo. Anche in questo caso inspiegabile la sua sostituzione da parte di Ranieri sul 4-4, togliendo dal campo l’uomo con più voglia di vincere tra i suoi.

    Fabrizio Miccoli | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    PAGELLE PALERMO

    Munoz 4,5 Sbaglia ingenuamente l’intervento su Nagatomo nella ripresa, trattenendolo per la maglia in area dopo essersi fatto superare in velocità, regalando di fatto il rigore del 2-2 all’Inter.

    Mantovani 5,5 Buona la sua prova all’inizio, quando si inserisce con il tempo perfetto in area, approfitta del liscio di Pazzini, si libera dalla marcatura e realizza il gol dell’1-0 per il Palermo. Soffre come tutto il suo reparto sui gol realizzati da Milito.

    Balzaretti 6,5 Partita da incorniciare, dove riesce nel primo tempo a salvare il risultato sulla linea di porta anticipando l’assist di Sneijder per Cambiasso, e poi nella ripresa quando mette dentro un pallone forte e teso per il colpo di testa di Miccoli.

    Miccoli 9 In una parola devastante. Quando vede Julio Cesar si trasforma e mette i panni del cecchino implacabile, realizzando una tripletta con 3 tiri in porta. Si toglie la soddisfazione di segnare anche di testa e vista la sua altezza non è poco. Chapeaux per gli altri due gol realizzati con coefficiente di difficoltà molto elevati. Legittima il titolo di Romario del Salento!

    HIGHLIGHTS INTER PALERMO 4-4

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  • NBA, Griffin dà spettacolo, Diop tutto da ridere

    NBA, Griffin dà spettacolo, Diop tutto da ridere

    La NBA da sempre regala emozioni, il basket a stelle e strisce infatti è uno degli sport più spettacolari al Mondo ed il livello tecnico ed atletico dei giocatori che disputano il campionato americano è il migliore tra tutti gli altri che non si avvicinano minimamente. Sono innumerevoli le azioni che restano impresse nella mente dei tifosi che poi stilano le loro personali classifiche di gradimento. Tuttavia anche in una competizione così bella ogni tanto esce fuori qualcosa di straordinario, ma in negativo: è quello che è capitato negli ultimi giorni dove tutti i fans hanno potuto assistere a 2 giocate contrapposte.

    Una è da inserire di diritto nella storia della NBA ed è la schiacciata di Blake Griffin che nel terzo periodo della sfida giocata in casa dai suoi Clippers contro la migliore formazione del momento (stando al record ottenuto), gli Oklahoma City Thunder del fenomeno Kevin Duant, si è esibito in un gesto atletico fuori dal comune, riuscendo ad affondare la palla nel canestro (mandando su di giri il numeroso pubblico presente di fede rossoblu) nonostante la ferma opposizione del centro avversario Kendrick Perkins, non proprio l’ultimo arrivato dato che risulta essere uno dei migliori difensori della Lega, che però nulla ha potuto contro la strabordante esuberanza fisica di Griffin (già mostrata nell’ultimo All Star Week End 2011 di Los Angeles quando si aggiudicò il titolo di migliore schiacciatore volando letteralmente sopra un’automobile piazzata come ostacolo in mezzo all’area). Griffin, nativo proprio di Oklahoma City e che ha frequentato l’Università della sua città prima di venire chiamato come prima scelta assoluta al Draft del 2009 dai losangelini, rappresenta un’eccezione in NBA essendo un atleta di carnagione bianca e poche volte si è visto un atletismo così dirompente nei giocatori di questo tipo, dato che questa caratteristica si ritrova prevalentemente nel DNA dei giocatori di colore. C’è chi, tra gli analisti della pallacanestro d’oltreoceano, ha azzardato per la schiacciata di Blake Griffin anche i paragoni con quelle del cestista più grande di sempre, quel Michael Jordan che ha fatto dei voli sopra il ferro un pò il suo marchio di fabbrica. I media americani si sono scatenati ed hanno sentenziato senza ombra di dubbio che quella del numero 32 dei Clippers è la slam dunk migliore della storia, con buona pace di sua maestà “Air Mike”.

    Ecco il Video della schiacciata di Griffin:

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    Blake Griffin, Los Angeles Clippers | © Jeff Gross/Getty Images

    L’altra giocata sulla quale ci siamo concentrati invece è da guinness dei primati in negativo dato che il povero DeSagana Diop, nella sfida che lo ha visto scendere in campo con i suoi Charlotte Bobcats contro i Washington Wizards, ha dimostrato tutti i suoi limiti tecnici: il centro delle “Linci” batte un tiro libero nel terzo quarto ma tra lo stupore generale la palla manca completamente il canestro, non avvicinandosi neanche al ferro. Sconsolato ed abbattuto il numero 7 dei Bobcats riceve l’incoraggiamento dei compagni Carroll e Diaw che gli danno una pacca sulla spalla, mentre Thomas lo rincuora premurosamente. Tuttavia il suo gesto ha già fatto il giro del Mondo ed è stato definito da molti il peggior tiro libero di sempre!

    Questo il video del tiro libero di Diop:

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  • Video Totti a colloquio con i lavoratori della Sigma-Tau

    Video Totti a colloquio con i lavoratori della Sigma-Tau

    Giornata particolare per Roma e sopratutto per Francesco Totti e Daniele De Rossi apparsi in video in un modo decisamente insolito. Il centrocampista ieri è stato protagonista di uno simpatico sketch insieme a Zoro, l’inviato della trasmissione The Show must go off condotta dalla Dandini su La 7, il capitano ha raccolto invece il malcontento e la protesta degli operai della Sigma-Tau che protestano da più di un mese contro la crisi e contro i tagli al personale.

    Il gruppo di manifestanti ha bloccato il pullman della Roma poco prima della partenza da Trigoria con destinazione Olimpico riuscendo ad aver un colloquio con Francesco Totti ottenendo cosi una insolita ma importante classe di risonanza. I cassintegrati, alcuni di fede laziale, hanno apprezzato la disponibilità del capitano della Roma chiedendogli di aiutarli nella lotta contro i tagli potendo cosi conservare il posto di lavoro.

    Il video dell’incontro tra Totti e i lavoratori della Sigma-Tau
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  • Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Calciomercato Roma De Rossi firma in diretta tv. Video

    Il rinnovo di Daniele De Rossi sta tenendo in ansia ormai da troppi mesi la parte giallorossa di Roma. Il cartellino di capitan futuro in scadenza il prossimo giugno fa gola a tantissime società disposte di riempire con ingaggi faraonici il suo conto in banca pur di convincerlo a lasciare la sua Roma. E’ proprio tra cuore e interessi, non soltanto di natura economica, che De Rossi sta combattendo la sua “battaglia” interiore in attesa di una scelta definitiva e di lunga durata. Le sensazioni che si hanno sono quelle di una ormai imminente firma con la società capitolina disposta ad accettare quasi tutte le richieste del procuratore del giocatore inserendo oltretutto una clausola per la sua cessione già nella prossima finestra di mercato.

    Che tra De Rossi e la Roma, rappresentata nella trattativa direttamente da Franco Baldini, ci sia stato un riavvicinamento lo si evince dall’ultimo sketch che ha visto il centrocampista azzurro protagonista. De Rossi intervistato da Diego Bianchi, in arte Zoro, inviato del programma della Dandini The Show must go off su La7.

    Daniele De Rossi | ©Maurizio Lagana/Getty Images
    Il simpatico siparietto si è svolto in un taxi con Zoro a far da autista e De Rossi nelle vesti di confuso e smarrito passeggero “Ma che sei Danielino? E ndo te porto?” dice l’autista Zoro, “E portame…” fa il centrocampista “A Manchester. Parigi. Tokyo!”.. Lo sketch, forse come segnale premonitore, si conclude però con la firma di un fantomatico contratto e per la gioia del popolo giallorosso “vabbè, alla fine, dai, resto qua. Scendo qua, va. Quant’è?”.

    E’ inevitabile che la dirigenza a stelle e strisce ma anche Baldini e Sabatini si giochino molta della loro credibilità nella trattativa De Rossi e il suo mancato rinnovo con una presenza sul calciomercato Roma non adeguato alle ambizioni del club potrebbe far perder la pazienza ai tifosi il cui apporto fin’ora è stato encomiabile.

    De Rossi firma in tv con Zoro. Video Youtube
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  • Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Lecce Inter 1-0, le pagelle. Benassi Spiderman

    Date a Cesare ciò che è di Cesare, si è spesso detto quando come spesso è accaduto si è lodato l’operato di Ranieri in grado di vincere 7 partite di campionato consecutivamente e riportare l’Inter in alto. Oggi però come gli sono piovute addosso molte lodi, è lecito fargli numerose critiche per le scelte tattiche e per i cambi effettuati nella ripresa del match perso contro il Lecce. Inspiegabile la rivoluzione fatta nella ripresa dopo che nel primo tempo l’Inter aveva mostrato un buon gioco ed era stata punita solo da un gran gol di Giacomazzi, in complicità con un errore di posizionamento di Lucio. Togliere Sneijder per Alvarez ha certamente allargato le maglie del gioco nerazzurro, ma ha di fato tolto l’unico uomo in grado di avvicinare centrocampo e attacco, garantendo quella qualità necessaria per sbloccare una partita del genere (senza dimenticare che togliendo l’olandese si è di fatto rinunciato a calciare le punizioni). Mantenere Obi in campo per poi far entrare Zarate ha di fatto sconfessato ogni scelta fatta dal tecnico romano. Sconfitta pesante e dura da digerire soprattutto in una giornata che registra il sorpasso della Lazio e l’allungo della Juve che accumulando 9 punti di distacco dai nerazzurri di fatto, ribadisce come la lotta scudetto sia più un affare a due, con il Milan come maggiore insidia.

    PAGELLE LECCE

    Benassi 8
    Super Star assoluta ruba le luci dello spettacolo anche all’autore dello splendido gol del vantaggio Giacomazzi. Compie almeno 3 parate decisive, catalogabili come miracoli veri e propri. La prima e la seconda a distanza di pochi minuti l’una dall’altra: su Samuel di puro istinto su colpo di testa ravvicinato, e poi su Pazzini togliendo dall’angolo basso in tuffo un diagonale rasoterra. Nel finale mette ulteriormente la sua firma sulla vittoria togliendo dalla rete un pallone imprendibile sull’incornata di Pazzini con un gesto che sovverte le leggi della fisica.

    Giacomazzi 7 Bella la partita del capitano dei giallorossi, che trova il gol con un movimento da attaccante d’area di razza: controllo solitario, spalle alla porta, conclusione rasoterra in diagonale di prima per battere Julio Cesar e portare i suoi in vantaggio. Lascia il campo per i crampi anzitempo, dopo aver corso come un forsennato per tutto il match.

    Cuadrado 7 Continua a sorprendere l’esterno ex Udinese, con prestazioni convincenti e di qualità. Propositivo in avanti e sempre attento in difesa è uno dei migliori in campo per i suoi.

    Massimiliano Benassi

    Muriel 6,5 Paragonato a Ronaldo dai suoi tifosi, il piccolo talento del Lecce fa vedere i suoi numeri migliori mettendo in difficoltà un difensore granitico come Samuel in più occasioni. Non trova il gol solo grazie ad un paio di buoni interventi del portiere nerazzurro.

    Di Michele 6 Gioca una partita di sacrificio. Nel finale ha la palla buona per chiudere l’incontro si fa negare la rete da una perfetta parata di Julio Cesar.

    PAGELLE INTER

    Julio Cesar 6,5 Incolpevole sul gol, compie una bella parata in uscita sull’accelerazione di Muriel nel primo tempo. Nel finale è bravo a negare il gol del raddoppio a Di Michele, deviando la conclusione in angolo.

    Lucio 4,5 Inspiegabile il suo posizionamento nell’azione del gol del Lecce. Si perde senza validi giustificazioni la marcatura di Giacomazzi, lasciandogli il tempo di stoppare e calciare per battere Julio Cesar in piena area. Nella ripresa prova fin troppe volte le sue galoppate rischia tutto che lasciano sguarnita la difesa facendo imbestialire Ranieri.

    Maicon 5 Sembra come svogliato, e di conseguenza tira sempre indietro la gamba, giocando in maniera quasi approssimativa. Perde spesso l’uomo da marcare (vedi l’azione finale fermata da J.Cesar su Di Michele). Ci prova, ma senza efficacia con cross mal calibrati e pochi spunti utili davanti.

    Sneijder 6 La domanda è lecita. Perché togliere il fulcro del gioco nerazzurro? Tiene bene il campo e serve buoni assist ai compagni, sfiorando di poco il gol nel primo tempo. Poi qualche segnale di nervosismo e poca intesa con Pazzini forse convincono Ranieri a sostituirlo con Alvarez. La scelta dell’argentino non pagherà.

    Pazzini 5,5 Sfortunato e infuriato prima con Sneijder e poi con Alvarez rei di averlo ignorato e peccato di egoismo. Si vede negare due volte il gol da due splendide parate di Benassi. Quella sul finale è davvero clamorosa.

    HIGHLIGHTS LECCE INTER 1-0

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  • Ouasim Bouy la Juve anticipa il Milan

    Ouasim Bouy la Juve anticipa il Milan

    Il duello in campionato tra Milan e Juventus ha riportato nella testa dei tifosi delle due squadre le immagini di un decennio fa quando i colori rossoneri e bianconeri dettavano legge in classica alternandosi nelle vittorie dei tricolori. Lo scontro tra le due potenze del calcio italiano oltre al campo sembra adesso vivere anche nelle sedi di calciomercato. E’ di quest’oggi infatti la notizia di uno scippo compiuto dalla Juventus acquistando in anticipo e battendo quindi sul tempo il Milan per il giovane e interessante Ouasim Bouy centrocampista olandese ma di origini marocchine di proprietà dell’Ajax e nella scuderia dei protetti di Mino Raiola.

    Il nome di Ouasim Bouynegli ultimi giorni era iniziato a far capolino nel calciomercato italiano e in molti ipotizzavano un arrivo in rossoneri per gli ormai noti e consolidati rapporti tra Galliani e Raiola.

    Ouasim Bouy alla Juve | ©foto facebook

    Il centrocampista, in scadenza la prossima estate, è un classe ’93 di grandi prospettive dotato di buone qualità fisiche e tecniche tanto da esser stato aggregato alla prima squadra in questa stagione conquistando anche la nazionale Under 19 nella quale vanta tre gol in cinque partite. La Juventus ha superato il Milan decidendo di investire qualcosa pur di portarlo in bianconero già a gennaio e sfruttando l’amicizia e la stima tra Nedved e Raiola. Il procuratore ieri sera ai microfoni di Mediaset Premium ha confessato l’ormai imminente accordo “Vorrei fare contento Pavel Nedved, una persona che per me ha fatto molto negli anni passati. Si tratta di un centrocampista, un giovane campione. Spero di riuscire a portarlo alla Juventus”. – e continua Raiola – “Bouy è un ragazzo molto giovane e di grande talento. Al momento è molto più vicino alla Juve che al Milan. Stiamo lavorando con la società bianconera per sistemare gli ultimi dettagli e nei prossimi giorni potrebbe vestire il bianconero”.

    Se Ouasim Bouy sarà davvero un colpo di mercato ci vorrà probabilmente qualche anno per scoprirlo la notizia è però che dopo i battibecchi a distanza della scorsa stagione tra Marotta e Raiola la Juventus torna a far affari con il potente procuratore sfruttando il canale di Nedved che in futuro non così tanto prossimo diverrà il direttore generale bianconero. Ricordiamo che dagli affari con la Raiola, Moggi portò in bianconero gente come Ibrahimovic e la stessa Furia Ceca.

    Qualche video immagine Ouasim Bouy da Youtube
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    La scheda
    Nome e Cognome Ouasim Bouy
    Data di Nascita 11.06.1993
    Nazionalità Olandese – Marocchina
    Squadra d’appartenenza Ajax
    Ruolo centrocampista
    Piede sinistro
    Scadenza contratto 30.06.2012