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  • Napoli Chievo, Britos e Cavani infiammano il San Paolo

    Napoli Chievo, Britos e Cavani infiammano il San Paolo

    Mazzarri questa volta aveva posto come obiettivo i tre punti ad ogni costo, Napoli Chievo oltre ad esser importante per la classifica serviva ai partenopei a ritrovare vittoria ed entusiasmo in vista dell’ormai imminente match di Champions League contro il Chelsea. L’undici azzurro in un colpo solo e alla fine di una prestazione gagliarda sfata il tabù vittoria e vittoria interna, prima che manca da ben cinque partite mentre la seconda addirittura dalla goleada rifilata al Genoa nel dicembre scorso. Il Chievo si è sempre dimostrato un avversario ostico per il Napoli vantando una striscia di vittorie consecutive interessante al fine delle statistiche e per disegnare nei clivensi una sorta di bestia nera.

    Napoli Chievo, la partita.

    Britos primo gol Napoli Chievo | ©ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images
    Mazzarri complice l’assenza per squalifica di capitan Cannavaro rivoluziona la difesa schierando insieme ad Aronica i rientranti Grava e Britos, in avanti spazio al trio delle meraviglie mentre a centrocampo si rivede Inler. Di Carlo non abbandona il consueto 4-3-1-2 confermando ancora una volta Thereau alle spalle del tandem Pellissier Paloschi. L’avvio di partita è favorevole ai padroni di casa con il Chievo costretto alla difesa e incapace di pungere con le solite ripartenze. Proprio Britos voluto in estate da Mazzarri e mai utilizzato per il notorio problema fisico sblocca la partita con un bel colpo di testa su assist da calcio d’angolo di Lavezzi. Cavani invece chiude il match trasformando un calcio di rigore che gli permette di festeggiare al meglio il 25° compleanno. Il Chievo ci mette molto a reagire ma impensierisce la difesa partenopea nell’ultima parte di gara grazie al positivo impatto di Moscardelli sulla partita. Il Napoli vince con merito ritrovando entusiasmo in vista di una lunga sequela di impegni probanti e decisivi.

    Napoli Chievo tabellino e pagelle
    15′ Britos (N), 38′ rig. Cavani (N)
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6; Grava 6,5, Britos 6,5, Aronica 4; Zuniga 5,5, Gargano 6,5, Inler 7, Dossena 5; Lavezzi 6,5 (32′ st Pandev s.v.), Hamsik 6,5 (23′ st Maggio s.v.); Cavani 6,5 (44′ st Vargas s.v.). A disp.: Rosati, Fernandez, Dzemaili, Fideleff. All.: Mazzarri
    Chievo (4-3-1-2): Sorrentino 4,5; Sardo 6, Andreolli 5, Acerbi 5,5, Dramé 5,5; Hetemaj 6, Bradley 6 (30′ st Vacek s.v.), Luciano 5 (30′ st Rigoni s.v.); Thereau 5; Pellissier 5,5, Paloschi 6 (16′ st Moscardelli 6). A disp.: Puggioni, Frey, Cesar, Cruzado. All.: Di Carlo
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Grava, Zuniga, Britos (N), Sardo, Hetemaj, Andreolli (C)
    Espulsi: –

    Video Napoli Chievo 2-0 highlights Youtube
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  • Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Liga, il Real Madrid vola a +10 sul Barcellona grazie a super Ronaldo

    Il Real Madrid di Mourinho sembra intenzionato a voler fare sul serio, senza concedersi nessuna distrazione e per poter mettere “fieno in cascina”, approfittando delle difficoltà delle dirette concorrenti, in particolar modo degli acerrimi rivali blaugrana. Pertanto, i blancos madrileni, ieri hanno archiviato la pratica Levante, e con i tre punti conquistati hanno portato a più dieci il loro vantaggio in classifica sul Barcellona.

    Una vittoria, quella delle merengues, sotto il segno di Cristiano Ronaldo, che pare rinato, e che ieri ha trascinato i suoi alla vittoria per 4-2, conquistata in rimonta, dopo esser andato sotto di una rete siglata da Cabral. E’ stato del portoghese il rigore che ha riportato la gara in parità sul finire del primo tempo, consentendo alle merengues di affrontare il ritorno dagli spogliatoi con un diverso spirito: ma è nella ripresa che Crisitiano Ronaldo si scatena, realizzando prima il gol del vantaggio, poi la rete del 3-1 che vale la sua personale tripletta. Il 3-2 per il Levante è stato firmato da Konè, ma a nulla è valso, soprattutto alla luce delle notevoli difficoltà della sua squadra, in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo a causa dell’espulsione di Vicente Iborra; a completare il tabellino, poi, è giunto il 4-2 del francese Benzema, che ha fissato il risultato finale.

    Con la vittoria conquistata, al termine della 23 esima giornata della Liga, il Real Madrid si porta a quota 58 punti, a più dieci dal Barcellona di Pep Guardiola, a quota 48, che è stato fermato nell’anticipo del sabato, dall’Osasuna, subendo in trasferta all’Estadio Reyno de Navarra una sconfitta per 3-2, la seconda stagionale per i blaugrana. Una sconfitta meritata, considerando il doppio vantaggio con il quale l’Osasuna è giunto al riposo, con doppietta di Dejan Lekic; nel secondo tempo, è l’ex Udinese Alexis Sanchez ad accorciare le distanze, ma Raul Garcia porta il risultato sul 3-1, rendendo vano il gol finale di Cristian Tello.

    Al terzo posto, stabile, il Valencia, che vince agevolemente contro lo Sporting Gijon con reti di Sofiane Feghouli, Alberto Botia su autorete, e la doppietta di Jonas Oliveira.

    HIGHLIGHTS REAL MADRID LEVANTE 4-2

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  • Catania Genoa 4-0, le pagelle. Lodi e Barrientos scatenati

    Catania Genoa 4-0, le pagelle. Lodi e Barrientos scatenati

    Una partita che termina con risultato di 4-0 è una partita sicuramente a senso unico che mostra il lato positivo soltanto da parte di una delle due formazioni in campo, nella fattispecie il Catania, che produce gol, ritmo, intensità, gioco e gol. L’altra squadra in campo, invece, mostra solo di esser “presente” fisicamente in campo, ma mai entrato in partita, ferma su se stessa, distratta, confusa, molle, ferma allo sterile possesso palla, inadatta a frenare le ripartenze, incartata e priva di identità.

    Questo il quadro sintetico di questo Catania Genoa dal quale gli uomini di Vincenzino Montella escono con spirito rinvigorito e grande convinzione, mentre gli uomini di Pasquale Marino, ex tecnico dei rossoazzurri etnei, escono con le ossa rotte, come si usa dire in gergo, con la necessità di riassestare i propri equilibri di squadra.

    Le pagelle di Catania Genoa

    CATANIA

    Kosicky 6.5 Gara tranquilla, quasi da spettatore, date le scarse velleità offensive del Genoa. Il portiere si diletta in lanci lunghi ad innescare gli scatti dei veloci attaccanti del suo Catania e, uno di questi, vale l’assist per il 4-0 di Bergessio.

    Motta 6.5 Limita Sculli, per il resto gara precisa: un buon inserimento

    Legrottaglie 6 Gli attaccanti del Genoa non sono ispirati oggi, pertanto non fatica più di tanto al centro della difesa. Prova sufficiente

    Spolli 6 Anche per lui gara sufficiente, di ordinaria amministrazione

    Marchese 6 Gara con pochi inserimenti, ma nel complesso positiva

    Izco 6.5 Prova a proporsi in avanti, con qualche iniziativa positiva e qualche buon cross.

    Lodi 7.5 Il migliore in campo, senza dubbio: prima realizza su rigore il suo sesto gol stagionale, dimostrando ancora di avere un piede “fatato”, poi rimane sempre al centro del gioco, dettandone i tempi, confezionando passaggi precisi, ed anche l’assist per il raddoppio di Barrientos

    Almiron 6.5 Gara di buona intensità e grande sostanza, il suo contributo in coppia con Lodi è fondamentale

    Gomez 7 Devastante nelle sue incursioni sulla corsia sinistra, dove  a tratti appare incontenibile: è lui che si procura il calcio di rigore che apre la gara, per l’ 1-0 del Catania

    Bergessio 7 Un gol, quello del 4-0, in contropiede, ma poi sempre pericoloso in zona offensiva, Frey gli nega la doppietta personale che sarebbe valsa il 5-0

    Barrientos 7.5 Insieme a Lodi, il migliore in campo: l’amico di Lavezzi segna una doppietta preziosa, con la quale dimostra la sua grande qualità: elemento in crescita, ma già prezioso

    GENOA

    Frey 5.5 Subire quattro gol è sintomo di una giornata da dimenticare completamente: dal rigore, dopo sette minuti, alle altre tre reti subite; riesce ad evitare solo il 5-0, che sarebbe una beffa ancora più pesante

    Mesto 5 Soffre molto, come l’intero reparto arretrato: gara mediocre

    Kaladze 5 Si fa ammonire, ed ammattisce contro Barrientos, che al suo cospetto appare imprendibile

    Granqvist 4.5 Lento, macchinoso, impreciso, svagato. Probabilmente, il peggiore in campo

    Rossi 5.5 Fatica a reggere i ritmi ed a tenere uniti i reparti, appare in affanno, come tutto il Genoa

    Jankovic 5.5 Parte bene, prova a mettere in campo il suo ritmo, tentando qualche conclusione. Viene sostituito al 20′ del secondo tempo da Veloso che apporta maggiore contributo, meritando la sufficienza

    Biondini 5 Anche lui, solitamente sempre sul pezzo, oggi pare appannato e svagato

    Belluschi 6 Da rivedere in altre circostanze, oggi riesce a far intravedere qualche lampo positivo, almeno tecnicamente.

    Birsa 5 Troppo confusionario, troppo goffo in alcuni interventi: uno dei peggiori in assoluto

    Sculli 5 Più di quantità che d’altro il suo apporto, corre molto ma conclude ben poco: anche per lui giornata da dimenticare

    Palacio 5.5 Un paio di tentativi, che non impensieriscono il portiere del Catania, poi si spegne in una difficoltà di proposizione che, da lui, non ci si aspetterebbe. Viene sostituito al 28′ del secondo tempo da Ze Eduardo, che non fornisce nessun apporto decisivo alla causa.

    HIGHLIGHTS CATANIA GENOA 4-0

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  • Udinese Milan 1-2, le pagelle. El Shaarawy versione Maxi

    Udinese Milan 1-2, le pagelle. El Shaarawy versione Maxi

    PAGELLE UDINESE MILAN 1-2

    Handanovic 5: Certo non si può criticare il valore del portiere in sè per una sola partita storta, ma le responsabilità sulle due reti milaniste appaiono lampanti, nel primo caso respinge male proprio sui piedi di Lopez e sul secondo prende gol con troppa leggerezza sul palo di sua competenza.

    Benatia 5,5: come tutta la sua squadra disputa una prima frazione ad altissimo livello non concedendo mai niente all’avversario, nella ripresa si perde e lascia troppi spazi agli avanti rossoneri, rischiando anche di subire il colpo del 2-1 subito dopo aver preso il pareggio, cincischiando in area.

    Isla 7: solita partita tutta cuore, grinta e qualità, ha una buona occasione che non sfrutta qualche minuto dopo il vantaggio di Di Natale. E’ costretto ad uscire per un brutto infortunio e il filtro di centrocampo ne risente lasciando spazi di cui, nella prima frazione i mediani rossoneri, non avevano goduto.

    Armero 6,5: motorino inesauribile si fa trovare sia in zona d’attacco sia in difesa.   ha qualche buona occasione per mettere i risultati in ghiaccio, non sfruttata per la troppa frenesia. Complice la stanchezza cala nel finale e s’innervosisce rischiando un po’ troppo.

    Di Natale 7: Diciassettesimo gol stagionale, numeri impressionanti per il mini-bomber napoletano, una rete che purtroppo vale poco visto come si è conclusa la partita. Esce per un problema muscolare e la squadra ne risente.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 5; Benatia 5,5, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6, Isla 7 (16′ st Pasquale 5,5), Pazienza 6 (43′ st Torje sv), Fernandes 6, Armero 6,5; Abdi 6; Di Natale 7 (30′ st Floro Flores sv). A disposizione: Padelli, Coda, Ferronetti, Pereyra.

    Amelia 7: incolpevole sul vantaggio dei friulani, compie interventi importanti che frustrano in più occasioni le velleità degli attaccanti di casa, è merito suo se la barca di Allegri non affonda nel gelo di Udine.

    Thiago Silva 5,5: non è il solito muro invalicabile e per una volta si concede una serata normale, ha la colpa di mettere il piede sulla conclusione di Di Natale, ingannando di fatto Amelia.

    Ambrosini 6,5: capitano indomito, si carica sulle spalle il peso del centrocampo, lotta su ogni pallone mostrando i denti in più di un’occasione, suona la carica nella ripresa e i suoi lo seguono senza fiatare.

    Maxi Lopez 7,5: entra e di fatto cambia la gara, porta maggior peso in attacco, sigla la rete del pari facendosi trovare pronto sulla respinta di Handanovic e offre un ghiotto assist al suo compagno di reparto El Sharaawy, forse questa prestazione gli regalerà più minuti a disposizione nel prossimo impegno di campionato. Sostituire Ibra non è facile ma l’argentino si districa alla grande.

    El Sharaawy 7: il ragazzo ha qualità da vendere e nel primo tempo è l’unico a dannarsi l’anima per cercare di combinare qualcosa di rilevante in area friulana. Nella ripresa propizia il gol del pari con un tiro velenoso mal respinto e sigla la rete della vittoria, secondo gol di fila e seconda rete ai friulani, evidentemente ha un feeling particolare con gli uomini di Guidolin. Pare già pronto per palcoscenici importanti come quelli che offre la Champions.

    Milan (4-3-1-2): Amelia 7; Abate 6, Mexes 5,5, Thiago Silva 5,5, Mesbah 5,5; Emanuelson 5, Ambrosini 6,5, Nocerino 5,5 (21′ st Maxi Lopez 7,5); Seedorf 4,5; El Shaarawy 7, Robinho 5 (43′ st Bonera sv). A disposizione: Roma, Zambrotta, Antonini, Cristante, Inzaghi.

    HIGHLIGHTS UDINESE MILAN 1-2

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  • Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Per il Cagliari strepitosa prestazione offensiva di Ibarbo, che sull’erba del Sant’Elia incanta il pubblico rossoblu sverniciando tutti i calciatori che provano a competere con lui in velocità. Ancora in gol Pinilla, ex illustre della partita. Ottima prova anche per Agazzi. I rosanero recriminano per l’opaca prestazione dei due trequartisti, Ilicic-Zahavi, con Budan completamente fuori partita.

    Pagelle Cagliari Palermo 2-1

    Ibarbo 7,5: fa impazzire la retroguardia del Palermo e i supporter rossoblu. Da applausi la sua sgroppata che sventa un pericoloso contropiede dello sloveno Ilicic nel primo tempo, Viviano gli nega il gol infortunandosi. Impressionante in occasione del gol di Pinilla, quando un’accelerazione stile Usain Bolt brucia l’erba del Sant’Elia e permette a Pinilla di insaccare a porta vuota.

    Pinilla 7: prima del suo arrivo il reparto offensivo del Cagliari era quello più in difficoltà. Da quando il cileno è atterrato in Sardegna 5 gol in tre partite per la squadra rossoblu, due portano la sua firma. Forza e istinto da autentico uomo d’area, Ballardini gongola.

    Agostini 7: fra i migliori in campo tra le fila del Cagliari, sempre disponibile alla sovrapposizione, diventando la locomotiva del treno sardo composto da Nainggolan e Ibarbo. Merita il suo primo gol in Serie A.

    Agazzi 7: sempre attento l’estremo difensore rossoblu, mezzo miracolo nel primo tempo sulla conclusione di Ilicic indirizzata sull’angolino di destra della propria porta. Autentica prodezza anche nel secondo tempo sul colpo di testa ravvicinato del neo entrato Hernandez. Ha la maturità e i numeri per essere considerato ormai l’erede di Marchetti.

    Nainggolan 6,5: dopo le ultime vicende che hanno accostato il suo nome a quello della Juventus e le prestazioni deludenti che lo avevano accompagnato durante tutto il mese di gennaio e questo inizio di febbraio, il belga torna ad essere il guerriero del centrocampo rossoblu. Corre, pressa, dialoga con Ibarbo, tira dalla distanza. Tutte qualità che hanno spinto Conte e Marotta a considerarlo come prima scelta per il prossimo mercato estivo.

     

    Viviano 6,5: tiene in partita i suoi compagni di squadra nel primo tempo grazie al miracolo su Pinilla all’11° minuto e il salvataggio sul colpo di testa ravvicinato dello scatenato Ibarbo. Poi si infortuna ma rimane in campo. In occasione dell’1-0 del Cagliari non risulta particolarmente efficace in uscita. Non può nulla sul secondo gol di Dessena.

    Bertolo 6: Mutti lo sostituisce dopo la rete di Pinilla con Migliaccio e l’argentino non la prende bene. Comprensibile, anche perché fino a quando rimane in campo il centrocampista rosanero è uno dei pochi a creare pericoli alla retroguardia rossoblu. Probabilmente si sarà richiesto perché sia toccato a lui e non a Ilicic.

    Hernandez 6: da vivacità all’attacco rosanero, sostituendo l’israeliano Zahavi (4,5), impalpabile per tutto il match. Trasforma il calcio di rigore che riapre la partita. La sua velocità e freschezza sono una panacea per i tifosi del Palermo, che tornano in Sicilia con l’ennesima sconfitta in trasferta ma con la consapevolezza di poter contare nel girone di ritorno sul talento dell’attaccante uruguaiano.

    Balzaretti 5: una serata da incubo per il terzino sinistro della Nazionale di Prandelli. Fa la conoscenza di Ibarbo che lo ridicolizza in occasione della rete del vantaggio sardo, quando il colombiano gli prende un metro nel giro di pochi cm, potendo così servire quasi indisturbato il cileno Pinilla al centro.

    Ilicic 5: non è il peggiore, ma poco ci manca. Agazzi gli nega il gol che avrebbe cambiato la partita durante il primo tempo, ma è l’unico lampo in tutta la serata di Cagliari per il trequartista sloveno. Subisce l’onta del cambio negli ultimi 15 minuti di partita, quando Mutti lo richiama in panchina tentando la carta Vazquez.

    Tabellino Cagliari Palermo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7, Perico 6, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 7, Dessena 6, Conti 6 (65′ Ekdal 6), Nainggolan 6,5, Cossu s.v. (6′ Ibarbo 7,5), Thiago Ribeiro 6,5 (84′ Ariaudo s.v.), Pinilla 7.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Ceppelini, Larrivey. Allenatore: Ballardini 7

    Palermo (4-3-2-1): Viviano 6,5, Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Mantovani 5, Balzaretti 5, Bertolo 6 (60′ Migliaccio 5,5), Donati 5,5, Barreto 5, Zahavi 4,5 (60′ Hernandez 6), Ilicic 5, Budan 4,5 (69′ Vazquez 5).
    Panchina: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca. Allenatore: Mutti 5

    HIGHLIGHTS CAGLIARI PALERMO 2-1

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  • Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    E ora la Liga si fa complicata per non dire quasi impossibile. Il Barcellona, dopo tre anni di assoluto dominio, sta per abdicare al trono di campione di Spagna. Il ko rimediato a Pamplona nell’anticipo della 22esima giornata potrebbe costare caro agli uomini di Guardiola: se infatti il Real Madrid stasera dovesse battere il Levante al Santiago Bernabeu si porterebbe a +10 in classifica sugli acerrimi rivali, un gap quasi incolmabile anche per la squadra più forte del mondo nonostante manchino ancora 16 giornate al termine del campionato.

    I blaugrana, ieri sera in tenuta verde mare, vanno subito sotto dopo appena 5 minuti di gioco, Puyol e Piquè si fanno sorprendere subito dal duo Garcia – Lekic con il serbo che siglerà il primo dei due gol con il quale trascinerà i suoi al successo. L’Osasuna ha una marcia in più e lo dimostra quando raddoppia ancora con Lekic, cross rasoterra di Cejudo per la zampata dell’attaccante serbo che sbuca in mezzo ai due centrali blaugrana che dormono in mezzo all’area. E’ notte fonda per i campioni di tutto che vanno negli spogliatoi sotto di due reti e pagano forse la giornata sottotono della sua stella più brillante, Leo Messi.

    Guardiola decide di cambiare all’intervallo togliendo Puyol e Pedro per i canterani Cuenca e Tello, saranno proprio questi due a mettersi in mostra nella ripresa che inizia subito con il Barça che accorcia le distanze con un’azione quasi in fotocopia del due a zero dell’Osasuna, Thiago Alcantara allarga sulla destra per il neo entrato Cuenca il quale mette in mezzo per Sanchez che non deve far altro che depositare la sfera in rete. Non c’è neanche il tempo però per festeggiare e tentare l’assalto al pareggio che i padroni di casa danno al Barcellona il colpo di grazia conil 3-1 firmato Garcia con un preciso rasoterra che sbatte sul palo interno e finisce la sua corsa in rete. Al 73′ le speranze dei catalani tornano ad accendersi quando Tello fa fuori con una finta un difensore dell’Osasuna e con il sinistro batte Fernandez sul primo palo.

    Il forcing finale non porta i frutti sperati, il Barcellona perde 3-2 e concede ai rivali del Real un’occasione irripetibile per chiudere la Liga, troppo ghiotta per non essere sfruttata. La palla ora passa a Mourinho e company. I blaugrana dovranno riorganizzare subito le idee perchè martedì saranno impegnati nella difficile trasferta di Leverkusen in casa del Bayer per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, forse l’unica competizione rimasta realmente alla portata di Messi e soci. E sarà assolutamente vietato sbagliare un’altra volta.

    HIGHLIGHTS OSASUNA BARCELLONA 3-2

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  • Premier, Luis Suarez ignora Evra, è bufera

    Premier, Luis Suarez ignora Evra, è bufera

    Luis Suarez si rende ancora protagonista in negativo di questa Premier League. In occasione del lunch match contro il Manchester United all’Old Trafford, durante il saluto di rito fra le due squadre, l’attaccante dei Reds non ha stretto la mano al francese Evra. Non uno qualsiasi, ma il calciatore contro il quale Suarez aveva rivolto insulti razzisti, tanto che l’ex punta dell’Ajax aveva subito una squalifica record di 8 giornate in campionato. L’uruguaiano soltanto la settimana scorsa era tornato a calcare i campi di gioco, dopo aver scontato la maxi condanna della Fa (Football Association) inglese.

    Evra ha inutilmente cercato di trovare il contatto con il braccio di Suarez, dimostrando così la propria signorilità rispetto al comportamento da censura tenuto dal calciatore del Liverpool. Quest’ultimo ha continuato a stringere le mani degli altri compagni di squadra del terzino sinistro transalpino, i quali hanno tutti salutato l’attaccante della Nazionale di Tabarez, eccetto il capitano del Manchester, il difensore Rio Ferdinand, che ha platealmente rifiutato la stretta di mano di Suarez, vendicando in questo modo l’affronto subito dal proprio compagno di reparto.

     

    La partita ha visto il successo per 2-1 dei padroni di casa, con lo United che scavalca momentaneamente il City in testa alla classifica (la squadra di Mancini è impegnata domani in trasferta sul campo dell’Aston Villa) portandosi a quota 58 punti, uno in più dei Citizen. Dopo un primo tempo chiuso a reti inviolate, lo United è riuscito a sbloccare la partita grazie al gol del suo uomo simbolo, l’attaccante inglese Wayne Rooney. La punta si conferma mattatore dell’incontro quando, 180″ secondi dopo aver realizzato la prima rete, firma il 2-0 al 50′. A dieci minuti dal termine è proprio il discusso Suarez a siglare la rete del definitivo 2-1, che consegna ai padroni di casa la vetta della Premier.

    Stupisce come in un Paese (ma anche in uno sport) che professa il rispetto e il fair play, possano accadere degli eventi simili, sopratutto da parte di un calciatore tesserato dal Liverpool, una delle squadre più blasonate d’Europa.

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  • Ibrahimovic, buffetto a Storari. Prova tv per lo svedese?

    Ibrahimovic, buffetto a Storari. Prova tv per lo svedese?

    Ibrahimovic e un vizietto che rischia di costare caro al Milan e ai sogni di gloria della squadra rossonera. Dopo l’espulsione durante il match contro il Napoli per lo schiaffo dato ad Aronica nel corso del secondo tempo, ieri sera lo svedese si è ripetuto quando si sarebbe scagliato contro il portiere della Juve Storari, al termine dell’andata di semifinale di Coppa Italia che ha visto i bianconeri vincere per 1-2 sul campo dei rossoneri.
    Stavolta nemmeno le immagini della Rai sembrano chiarire l’accaduto, sebbene non sia da escludere che il giudice sportivo possa ricorrere alla prova tv per appurare se Ibra abbia o meno rivolto un buffetto al volto dell’estremo difensore bianconero.

    Chiellini ha affermato di aver visto l’attaccante del Milan ripetere lo stesso gesto per il quale ha subito una squalifica di tre giornate, augurandosi che l’azione del rossonero non finisca nel dimenticatoio ma che venga punita e stigmatizzata. Il diretto interessato, Storari, non ha voluto gettare benzina sul fuoco, dichiarando un lapidario “sono cose che capitano”, svincolandosi dai giornalisti presenti con un sorriso.

     

    Il vice di Allegri, Mauro Tassotti, protagonista di un acceso diverbio con il difensore della Juve Chiellini, ha voluto minimizzare l’accaduto, assicurando che fra i due giocatori (Storari-Ibra) non sia successo assolutamente nulla.
    Lo stesso allenatore Allegri, nei commenti post-partita, ha preso le difese del proprio calciatore, sostenendo come qualsiasi azione o gesto dello svedese venga ingigantito negli ultimi tempi, affermando inoltre di trovarsi lontano dal fatto incriminato al momento dell’accaduto.

    Ora spetterà al giudice Tosel decidere se utilizzare o meno le immagini televisive per condannare la seconda volta nel giro di tre giorni l’attaccante svedese del Milan. In caso di acquisizione delle immagini, Ibrahimovic rischia una nuova squalifica di 3 giornate, che per la squadra di Allegri vorrebbe dire essere costretta a rinunciare al bomber di Malmoe per il ritorno della semifinale in programma a Torino e ad un’ipotetica finale contro la vincente fra Siena e Napoli.

    IL VIDEO

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  • Torneo di Viareggio 2012, Genoa esagerato. Juve agli ottavi, Inter in rimonta

    Torneo di Viareggio 2012, Genoa esagerato. Juve agli ottavi, Inter in rimonta

    Sorprese e gol a grappoli il terzo giorno del Torneo di Viareggio 2012 non regala clamorose sconfitte come avvenuto ieri per Napoli, Palermo e Varese con le big in campo brave a rispettare le attese alla fine però di partite tirate e per nulla scontate. A far scalpore è sicuramente il 9-0 rifilato dal Genoa al Liac New York con il giovane bomber Riccardo Improta autore di un poker che lo proietta in vetta alla classifica cannonieri. I Grifoncini ipotecano cosi il passaggio del turno con una giornata d’anticipo confermando di aver un organico di alta qualità nonostante il cambio generazionale e in panchina apportato nelle ultime stagioni. Proprio Riccardo Improta è un acquisto del calciomercato invernale acquistato in prestito da Preziosi dal Virtus Lanciano. A pari punti con il Genoa c’è, un po a sorpresa, il Poggibonsi che supera per 2-1 il Montevideo Wanderers grazie alle reti di Grano a Cicali.

    Vince in rimonta l’Inter di Stramaccioni guadagnando la prima posizione solitaria nel girone 1. I nerazzurri sotto di una rete in avvio di ripresa contro il Siena tirano fuori l’orgoglio ribaltando il risultato con le reti del bomber Samuele Longo e del funambolico Bessa. La Reggina, nello stesso girone, in vantaggio con Louzada si fa imporre il pari dall’Anderlecht a segno ancora una volta con De Wilde.

    Vince e vola ai quarti anche la Juventus di Baroni ma questa volta senza goleada. Per la Primavera bianconera la sfida contro l’Apia Leichhardt si rivela più difficile del previsto e viene decisa soltanto nel finale da una rete di bomber Alberto Libertazzi. Un gol di Cais al fotofinish regala gli ottavi anche all’Atalanta vittoriosi sull’Aspire Qatar. Goleada del Nordsjaelland sul Città di Marino, l’Arzanese grazie al secondo pirotecnico pareggio spera ancora nel passaggio del turno. Il Pumas blocca invece la Sampdoria sull’1-1. (Risultati e marcatori del terzo giorno del Torneo di Viareggio 2012)

    SPECIALE TORNEO DI VIAREGGIO 2012

    Video Juventus Apia Leichhardt 1-0 Torneo di Viareggio 2012
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  • Goleada Juve, beffa Inter. E’ iniziato il Torneo di Viareggio

    Goleada Juve, beffa Inter. E’ iniziato il Torneo di Viareggio

    Ha preso il via quest’oggi la sessantaquattresima edizione del Torneo di Viareggio, la maggiore competizione giovanile al mondo che fino al 20 febbraio allieterà il popolo della Versilia e degli appassionati. La Coppa Carnevale ha acquisito nel corso degli ancora maggiore autorità e prestigio ponendosi come punto d’accesso indispensabile per i giovani che vogliono aspirare al calcio professionista. La necessità dei grandi club di abbassare i costi e le sempre più stringenti norme sul fairplay finanziario impongono alle società la riscoperta dei settori giovanili, lasciati nel dimenticatoio dopo la sentenza Bosman, e per questo rassegne come il Viareggio diventano vetrine importanti per scovare piccoli talenti.

    A dar il via alla 64esima edizione ancor prima del match Inter Anderlecht è stato Simone Farina, il giocatore diventato famoso per aver rifiutato di prestarsi alle combine, segnando sin da subito una via importante per i ragazzi che aspirano a diventare professionisti. In campo e in diretta su Raisport 1 l’Inter mette in evidenza una Primavera di grande qualità, con un attacco potente ma forse troppo distratto dalle imprese delle ultime settimane. In vantaggio con Romanò i nerazzurri si sono fatti raggiungere nel finale dall’Anderlecht grazie ad una rete di De Wilde. La formazione belga ha comunque destato interesse mettendo in luce una buona organizzazione di gioco e qualche individualità di spicco, come l’attaccante Bruno di chiare origini italiane e Lukaku fratello del più famoso Romelu.

    Si è ripresa alla grande dai bagordi di inizio anno la Juventus di Baroni che supera con una goleada le resistenze iniziali dei danesi del Nordsjaelland grazie alla doppietta di Padovan (bellissima la sua prima rete) e alle reti di Ruggiero, Beltrame, De Silvestro e del nuovo arrivato Ouasim Bouy . Inizio scoppiettante anche per l’Empoli trascinato dalla doppietta di Saccà e della Sampdoria dell’ex blaugrana Icardi. Vittorie di misura per Atalanta e Genoa solo un pari tra Reggina e Siena.

    Torneo di Viareggio video Juventus  6-1 highlights Youtube
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