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  • NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    NBA, follia Metta World Peace: gomitata killer su James Harden

    Ne avevamo già parlato piuttosto ampiamente nell’articolo dedicato ai risultati quotidiani della notte NBA ma l’argomento certamente merita anche una trattazione a parte. Nell’incontro svoltosi nella serata italiana tra Los Angeles Lakers ed Oklahoma City Thunder è andata in scena la follia pura di Ron Artest, ora Metta World Peace (nome cambiato in Estate all’anagrafe): a circa 90 secondi dalla fine del primo tempo l’ala gialloviola è autore di un gesto sconsiderato, scriteriato e deprecabile, dopo aver segnato 2 punti in contropiede e portato i suoi compagni sul -1 con la schiacciata del 48-47. In un impeto di foga rifila una sonora gomitata all’incolpevole James Harden dei Thunder che purtroppo si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

    Immagini eloquenti, World Peace tenta di giustificarsi con gli arbitri ma l’instant replay lo inchioda alle sue colpe. La conseguenza è la logica espulsione, decisione sacrosanta ma il pubblico di fede gialloviola con cattivo gusto applaude l’uscita di scena del giocatore che lentamente si avvia negli spogliatoi. Certamente non è un gesto da appaludire quello del numero 15 californiano che capisce di averla fatta grossa.

    Le conseguenze peggiori le riporta però Harden che stordito rientra anticipatamente per curarsi. Proverà anche a rientrare in partita ma l’intontimento evidente fa propendere coach Scott Brooks a non impiegarlo più per il resto del match.

    James Harden steso da World Peace | © Stephen Dunn/Getty Images)

    Non è la prima volta che il fu Ron Artest cade in questi gesti da censura: famoso è il suo gesto di esplosione al Palace di Auburn Hills, casa dei Detroit Pistons, quando diede vita ad una rissa con i giocatori avversari e con un tifoso reo di avergli tirato un contenitore di una bibita addosso. Allora Artest militava negli Indiana Pacers. Fu lungamente sospeso dalla NBA e la squadra di Indianapolis poco dopo si sbarazzò di lui spedendolo a Sacramento.

    In Estate aveva cambiato il suo nome all’anagrafe in Metta World Peace, letteralmente “incontra (oppure metti) pace nel Mondo”, per far capire alle persone di essere cambiato, ma evidentemenet alcune cose non possono cambiare perchè sono scritte nel DNA e questo gesto bruttissimo ne è la prova.

    Ora si attende la decisione della NBA in merito all’accaduto. Tra pochi giorni cominceranno i playoff ed in molti sono pronti a scommettere che World Peace non giocherà neanche una gara.

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    IL VIDEO GOMITATA KILLER DI METTA WOLRD PEACE A JAMES HARDEN:
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  • “Calma calma” il gol di Cristiano Ronaldo gela il Camp Nou

    “Calma calma” il gol di Cristiano Ronaldo gela il Camp Nou

    Vedere il Camp Nou ammutolito era una sensazione a cui non eravamo più abituati, vederlo poi nella di Barcellona Real Madrid, notte che vale la Liga è ancora più surreale. Mourinho dimostra ancora una volta che il suo secondo anno di gestione in un club è quello dove riesce ad ottenere i frutti maggiori e il Real dopo un’annata strepitosa può adesso cercare l’accoppiata campionato Champions League che solo qualche mese fa era impossibile da preventivare.

    Il Real Madrid ha superato il Barcellona giocando come gli extraterrestri, attaccando in massa e allargando il gioco mettendo in crisi la solita fitta rete di passaggi studiata da Guardiola. Il rischio dei “zeru tituli” per gli attuali campioni del mondo adesso diventa concreto anche se lo 0-1 dell’andata subito in casa del Chelsea è ampiamente recuperabile nella partita di domani sera ma il doppio ko è un campanello d’allarme importante.

    Cristiano Rolando gela il Camp Nou | ©Denis Doyle/Getty Images

    Se il silenzio di Mourinho anche questa volta fa tanto rumore aumentando l’ego dello Special One, il “calma calma” di Cristiano Ronaldo ai tifosi al Camp Nou ha fatto il giro del mondo evidenziando come questa volta sia stato lui a vincere il testa a testa con Messi. Per CR7 una notte da protagonista nel tempio di re Messi e la chance concreta di strappargli la Scarpa d’Oro e se dovesse riuscire a ripetersi anche in Champions League potrebbe arrivare a strappargli anche il Pallone d’Oro nelle ultime tre stagione conquistato dall’argentino a mani basse. Barcellona Real Madrid commento, highlights e pagelle

    Video il gol di Cristiano Ronaldo al Camp Nou
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  • NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    NBA, Bryant affonda Thunder. Gallinari schianta Magic. OK Spurs Knicks

    Partita stupenda a Los Angeles dove i Lakers hanno la meglio sui Thunder dopo 2 overtime: gara equilibrata nel primo tempo dove ad una manciata di secondi dal termine esplode la follia di Ron Artest: l’ala dei gialloviola, grande protagonista fino a quel momento, dopo un canestro rifila una sonora gomitata al povero ed incolpevole Harden trovatosi nel posto sbagliato nel momento sbagliato (a fine pagina il video della gomitata-killer). Il deprecabile gesto viene giustamente punito dagli arbitri con l’espulsione, i tifosi losangelini si dimostrano poco sportivi applaudendo il giocatore al rientro negli spogliatoi. Gesto ancor più da condannare se si pensa che Artest in Estate ha cambiato il proprio nome in Metta World Peace ovvero tradotto letteralmente “metti pace nel Mondo”. Di benevolo e pacifico il suo gesto ha davvero ben poco, ed il povero Harden non rientrerà più sul parquet per continuare il match. Tornando alla partita gli ospiti mettono il turbo ed arrivano vicini ai 20 punti di vantaggio prima dello show costruito da Kobe Bryant che nell’ultimo quarto a furia di canestri d’autore e di assist porta il punteggio in parità cosa che vale il primo overtime. Qui i Lakers sembrano allungare ma vengono ripresi negli ultimi istanti da Oklahoma City. Si va al secondo supplementare dove non c’è storia, Bryant gioca un basket sublime nei momenti topici e con 26 punti, 6 rimbalzi ed 8 assit guida i suoi compagni al successo. Contributo importante da parte di Pau Gasol che sfiora la tripla doppia con 20 punti, 14 rimbalzi e 9 assist, prezioso Jordan Hill che firma una sontuosa doppia doppia da 14 punti e 15 rimbalzi. Per Oklahoma City brilla il solito Durant (35 punti), Westbrook deleterio (dalle sue scelte scriteriate parte la rimonta Lakers) con 14 punti, 10 assist ma un orrendo 3/22 al tiro. I Lakers a meno di clamorosi epiloghi blindano il terzo posto ad Ovest.

    Sorride anche New York che sbanca Atlanta guidata da un super Carmelo Anthony da 39 punti e 10 rimbalzi (suo il canestro della vittoria). Ottimo l’apporto di Stoudemire che chiude in doppia doppia (22 punti e 12 rimbalzi) con un Fields quasi perfetto dal campo (18 punti). Agli Hawks non basta la miglior gara stagionale di Marvin Williams (29 punti ed 11 rimbalzi) con Teague e Joe Johnson autori rispettivamente di 23 e 22 punti.

    Facile affermazione di Sacramento a Charlotte: i protagonisti sono Cousins (29 punti e 10 rimbalzi) ed Evans (22 punti) con Jason Thompson che sforna una prova a tutto tondo (14 punti, 11 rimbalzi, 7 assist e 5 recuperi). I Bobcats, sempre più proiettati ad essere la peggiore squadra della storia della NBA, hanno 13 punti a testa da Walker, Brown e Mullens.

    Dopo lo scivolone contro i Wizards tornano alla vittoria gli Heat che si sbarazzano nel finale dei Rockets ora matematicamente fuori dalla post season. Senza Wade e Bosh a guidare Miami ci pensa LeBron James con 32 punti, 8 rimbalzi e 5 assist. Ai texani non basta la buona prova di Parsons da 23 punti.

    Detroit supera di misura Toronto grazie ai 19 punti a testa di Gordon e Knight. Monroe arpiona 17 rimbalzi (con 8 punti) e per i Raptors è notte fonda nonostante i 16 punti di DeRozan.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    San Antonio, grazie al KO dei Thunder a Los Angeles, blinda il primo posto della Western Conference (basterà un solo successo nelle prossime 3 gare per la matematica certezza). Gli Spurs fanno fuori i Cavaliers vincendo ogni singolo quarto di gioco. Come al solito ampie rotazioni per coach Popovich ed il migliore è Ginobili con 20 punti. Gli ospiti hanno i migliori realizzatori in Irving (19 punti) e Jamison (21).

    In una gara dal significato nullo i Warriors hanno la meglio sui Timberwolves: la chiave del successo è il play Charles Jenkins con 24 punti, 9 assist e 6 rimbalzi. Minnesota, sempre priva dei suoi uomini migliori (in primis Kevin Love), trova 19 punti e 16 rimbalzi da Pekovic e 14 punti e 12 assist da Barea.

    Sorride Danilo Gallinari che firma 17 punti e 7 rimbalzi nella vittoria dei suoi Nuggets sugli Orlando Magic: l’unica nota positiva per gli ospiti è Ryan Anderson che chiude con 24 punti e 9 rimbalzi, mentre per Denver oltre al “Gallo” ci sono i 17 punti di McGee e le doppie doppie di Lawson (13 punti e 10 assist) e di Faried (11 punti e 10 rimbalzi).

    Non va bene invece a Marco Belinelli: i suoi Hornets incappano in un pessimo ultimo periodo contro i Clippers (33-14 il parziale) dilapidando l’ampio margine fin lì costruito. Per la guardia Azzurra solo 3 punti a referto, il miglior realizzatore di New Orleans è l’ex Eric Gordon con 17 punti. Per Los Angeles sono solamente 3 i giocatori in doppia cifra ma tanto basta per accaparrarsi la vittoria: Foye piazza 24 punti, Paul 33 con 13 assist e Griffin 21 con 15 rimbalzi.

    Risultati NBA 22 aprile 2012

    Atlanta Hawks-New York Knicks 112-113
    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 114-106 (2 overtime)
    Charlotte Bobcats-Sacramento Kings 88-114
    Miami Heat-Houston Rockets 97-88
    Detroit Pistons-Toronto Raptors 76-73
    San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-98
    Minnesota Timberwolves-Golden State Warriors 88-93
    Denver Nuggets-Orlando Magic 101-74
    Los Angeles Clippers-New Orleans Hornets 107-98

    LE CLASSIFICHE 

    IL FOLLE GESTO DI METTA WORLD PEACE:

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    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Video ultras fermano Genoa Siena “toglietevi la maglia”

    Video ultras fermano Genoa Siena “toglietevi la maglia”

    Domenica triste per il Genoa che oltre alla sonora e preoccupante sconfitta a Marassi contro un sempre più sorprendente Siena deve far i conti con la rabbia di un centinaio di “tifosi” che hanno pensato bene di sfogare la propria rabbia e delusione facendo ingresso in campo e costringendo quasi i giocatori a consegnare le maglie. Il calcio italiano vive ancora una volta una pagina brutta dimostrando di dover crescere ancora in tema di sportività e lealtà sportiva e nel giorno del ricordo di Piermario Morosini dà all’estero un immagine di se decisamente brutta. Il Genoa è stato per 40′ ostaggio dei suoi ultras con le forze dell’ordine costrette alla difensiva per salvaguardare gli altri tifosi sugli spalti e i giocatori costretti del Siena insieme all’arbitro Tagliavento costretti all’attesa negli spogliatoi.

    Follia ultras in Genoa Siena | © Valerio Pennicino/Getty Images
    L’estenuante trattativa condotta da capitan Rossi non ha prodotto risultati positivi tanto che molti giocatori avevano deciso di sfilare la maglia per “accontentare” gli ultrà e rassegnati volevano abbandonare il campo. Si è giunti ad una soluzione quando Sculli si è rifiutato di consegnare la sua casacca convincendo della sua ferrea voglia di continuare a giocare per salvare il Grifone. La partita così è ripresa dopo ben 50′ di attesa e per pura cronaca è terminata per 4-1 in favore del Siena di Sannino.

    Nel post partita si è ovviamente acceso il dibattito con il presidente Preziosi critico nei confronti delle forze dell’ordine per il modo di gestire una partita “calda” “Come mai c’erano solo dieci poliziotti di fronte a questa massa di 70-100 facinorosi se si sapeva bene e da giorni che la partita di oggi era ‘a rischio’?”. Scosso dall’accaduto il patron del Genoa ha voluto prender tempo prima di annunciare cosa intenderà fare per il futuro “Voglio riflettere a lungo e con calma: stasera o domani comunichero’ le mie decisioni – annuncia -. Non si puo’ essere ostaggi di questi personaggi. A loro dobbiamo dare una risposta, tutti insieme, con l’aiuto delle autorita’; ma devo delle risposte anche e soprattutto ai tanti e numerosi tifosi buoni del Genoa”. Preziosi chiede l’intervento di tutto l’ambiente. “Per me possiamo addirittura giocare le prossime gare in campo neutro, evitando la violenza e la contestazione di queste poche persone che rovinano il calcio, il Genoa e che danneggiano anche tutti gli altri buoni tifosi. Io ho l’obbligo di crederci e di non arrendermi ancora. Sono certo che possiamo salvarci. Dobbiamo pero’ saper accettare i risultati che verranno: siano essi positivi o anche negativi. Al termine del campionato, poi, tireremo le somme”.

    Video Genoa Siena Sculli sfida gli ultras
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    Per quanto riguarda l’incontro l’1-4 finale di Genoa Siena peggiora ulteriormente la situazione del Grifone mantenendo ancora aperta la volata salvezza e in molti adesso iniziano a temere in una clamorosa retrocessione emulando, ovviamente in negativo, i cugini della Sampdoria nella scorsa stagione.

    Curiosità. Mentre i tifosi del Genoa facevano vergognare l’Italia in Premier League quelli del Wolwerhampton applaudivano i propri giocatori nonostante il ko contro il City sia costato la retrocessione.

  • Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Fiorentina – Inter 0-0, i nerazzurri salutano la Champions

    Termina 0-0 il lunch match della 34^ giornata tra Fiorentina Inter. Brutta gara degli uomini di Stramaccioni che non riescono a costruire nessuna occasione pericolosa nei 90′ minuti di gara. Delude il quartetto offensivo schierato dall’ex tecnico della Primavera nerazzurra ad inizio partita, con Forlan che prosegue inesorabile la propria parabola discendente. Impalpabile la prova di Zarate. A recriminare maggiormente però sono proprio i padroni di casa. L’episodio chiave dell’incontro è infatti il rigore fallito dal serbo Adem Ljajic, che a metà ripresa si vede parare il penalty da Julio Cesar. Prestazione comunque positiva per i viola, che nonostante le pesanti assenze riescono a strappare un punto che potrebbe valere oro a fine campionato.

    ZERO GOLFiorentina Inter alla vigilia era stata data come una partita da “over”, ricca di gol. Niente di tutto questo invece, anzi. Più sbadigli che altro, cinque tiri in porta in tutto l’arco di gara. Di certo non il miglior spettacolo di questo week-end calcistico, che fra le altre cose ha proposto un Clasico niente male.

    adem ljajic | © Gabriele Maltinti/Getty Images

    ANSIA RIGORI – Evidentemente non è giornata per i rigoristi. Ieri era stato Handanovic ad ipnotizzare Thereau, oggi è toccato al brasiliano dell’Inter superarsi. Per Julio Cesar è il terzo rigore parato in questa stagione, una prodezza però che potrebbe non bastare per mantenere accese le speranze Champions dei nerazzurri.

    PASSIONE SNEIJDER – Lo stravolgimento tattico operato da Stramaccioni ad inizio match (addio al 4-3-3, spazio al 4-2-3-1), deve leggersi anche in chiave Sneijder. L’allenatore nerazzurro vuole recuperare l’olandese. Dall’altra parte però la risposta non è stata delle più confortanti. Entrato in campo nel secondo tempo al posto di Forlan, il trequartista non è riuscito ad incidere sul match.

    Fiorentina Inter 0-0, pagelle
    Boruc 6: contro non ha l’Inter del “triplete”. Che cosa significa? Quattro tiri facili facili. Come dire, ci saranno giornate più dure da qui al termine della stagione.
    Natali 6,5: al suo fianco ha due ragazzini, Camporese e Nastasic. Svolge ottimamente il compito di maestro. Lezione conclusa con successo.
    Kharja 6,5: ex con il dente avvelenato, pressa a tutto campo e prova a giocare un brutto tiro ai suoi ex compagni di squadra. Serve l’assist a Ljajic in occasione del rigore, poi fallito dal serbo.
    Cerci 6,5: Delio Rossi pesca il jolly di giornata. Le sue ripartenze creano più di un pericolo alla retroguardia dell’Inter, con un Lucio in grande difficoltà. Piccolo ma fondamentale dettaglio: è sempre solo.

    Julio Cesar 7: salva la baracca nerazzurra parando il rigore al giovane serbo, sebbene in precedenza era stato lo stesso brasiliano ad inguaiare i suoi compagni. Tutto è bene quel che finisce bene.
    Lucio 5: ci capisce poco o niente durante tutto il match, spesso infilato in velocità da un indiavolato Cerci. Non è più lo stesso difensore di due anni fa, in estate sarà addio?
    Zarate 4: l’argentino ci prova, ma un conto è provarci, un altro è ottenere risultati concreti. La cura Stramaccioni, che sembrava avesse avuto effetti miracolosi sull’ex biancoceleste, pare essere già svanita.
    Forlan 3: ormai ha giocato in tutti i ruoli. A sinistra, a destra, centrale, oggi si è reinventato trequartista. I tifosi nerazzurri alcune domande cominciano a farsele. Quanto guadagna l’uruguaiano? Quanti anni ha? Perché l’hanno preso se manco poteva giocare in Europa? Chi aveva detto che Forlan sarebbe comunque stato utile in campionato e avrebbe poi dato il suo contributo a febbraio quando riprendeva la Champions League?

  • Paura Marco Pomante ha fatto ancora tremare la B

    Paura Marco Pomante ha fatto ancora tremare la B

    Solo una settimana fa la tragica morte di Piermario Morosini aveva gettato nello sconforto il sistema calcio italiano chiamato a metabolizzare in poco tempo una morte assurda che ancora non ha avuto un suo perché ma che ha lasciato un vuoto incolmabile in chi aveva conosciuto questo splendido e sfortunato ragazzo ma anche chi ha purtroppo imparato a conoscerlo.

    Dopo i funerali di giovedi scorso la serie B è scesa in campo sabato con la maglia di Piermario Morosini per decretargli l’ultimo saluto ma da Nocera dove era di scena la partita tra i molossi e la Reggina per qualche attimo si è temuto ancora una volta il peggio. Marco Pomante difensore dei rossoneri al 47′ del primo tempo si è accasciato al suolo apparentemente senza subire alcun colpo. I compagni, in particolar modo il portiere Concetti che ha subito notato il ribaltamento della lingua del collega, hanno richiamato l’attenzione dell’arbitro per consentire i soccorsi al giocatore.

    Marco Pomante | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Lo staff medico del club di casa ha applicato immediatamente un tutore al collo del giocatore rossonero, poi trasportato in barella sull’ambulanza che l’ha condotto all’ospedale di Nocera per gli accertamenti del caso. Fortunatamente Pomante sta bene e già nella tarda serata di ieri ha potuto lasciare l’ospedale. I medici parlano di un probabile colpo fortuito al collo escludendo così qualsiasi altra natura al malore accorso in campo. Queste le parole del calciatore raggiunto ai microfoni subito dopo il rientro a casa dall’ospedale:

    “Dicono che forse ho preso una botta al collo. Ma non mi ricordo di un fatto del genere. Il collo non mi fa neppure male. E come se avessi avuto una specie di calo di zuccheri. Farò altri esami per sicurezza mia nei prossimi giorni, anche se quelli fatti escludono problemi di qualsiasi natura. So di aver fatto prendere paura a tutti, quelli che erano allo stadio ed anche familiari e parenti davanti alla tv. Mi dispiace, so che per loro sono stati minuti terribili. Sto bene”.

    Video Marco Pomante si accascia durante Nocerina Reggina
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  • Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli – Novara 2-0, Cavani rilancia la corsa Champions

    Napoli Novara 2-0. E’ questo il finale dal San Paolo. Tutto facile dunque per gli uomini di Mazzarri, che grazie a questo successo tengono vive le speranze “Champions League”.

    Napoli Novara inizia con circa 13 minuti di ritardo per via di un infortunio alla spalla dell’arbitro Doveri. Pronti via, è subito il Napoli a rendersi pericoloso, prima con Hamsik, poi con Dzemail, ma entrambe le conclusioni sono facili preda di Fontana, lucidato a nuovo per l’occasione. All’ 8′ ci prova Cavani, ma il suo tapin ravvicinato è deviato in angolo da Centurioni. Il Novara arretra il proprio baricentro lasciando le redini del gioco in mano ai partenopei, che dal canto loro, provano ad impensierire la retroguardia piemontese con rapidi capovolgimenti di fronte. Al 20′ arriva il vantaggio dei padroni di casa. Goffo rinvio di Fontana, sul quale si avventa Dzemaili che al posto di calciare di prima intenzione verso la rete, serve un assist d’oro a Cavani, che a porta vuota sigla l’ 1-0 Napoli. Esplode il San Paolo, la rincorsa al terzo posto è ancora possibile.

    Napoli – Novara © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    La partita prosegue su ritmi medio alti. Il Novara bada a difendersi e a ripartire in contropiede, nonostante Caracciolo sia troppo isolato la davanti. Al 37′  il Napoli chiude i conti. Cavani riceve palla sul versante sinistro dell’area di rigore, tiro a girare respinto prontamente da Fontana, ma sulla stessa ribattuta si avventa Cannavaro che da zero metri sigla il 2-0 partenopeo. Il primo tempo va così in archivio.

    La ripresa vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, con il Napoli sempre padrone del possesso palla. Ci provano ancora Dzemaili e Cavani, ma è ancora bravo Fontana ad evitare la goleada. Il Novara prova a farsi vivo dalle parti di De Sanctis, ci prova Caracciolo con un morbido pallonetto, ma è attento il portiere partenopeo a sventare la minaccia. Il finale di gara serve a Mazzarri per far rifiatare alcuni giocatori. Finisce così, Napoli Novara 2-0, tutto fin troppo facile per i partenopei, i quali possono ancora sperare nella rincorsa al terzo posto.

    Le Pagelle

    NAPOLI

    Cannavaro 7: Baluardo difensivo, vera sicurezza del pacchetto arretrato, oggi decisivo anche in zona goal. CAPITANO

    Dzemaili 7,5: Prestazione da incorniciare per il centrocampista ex Parma. Detta i ritmi del gioco, sempre lucido in cabina di regia. Geniale l’invenzione che consente a Cavani di  realizzare il 2-0. GEOMETRA

    Cavani 7,5: Sembra ritornato su altissimi livelli. Implacabile in zona goal, sempre pronto al sacrificio. De Laurentis dovrebbe pensarci bene prima di lasciarlo andare via. EL MATADORRRR

    NOVARA

    Fontana 5: Sulla valutazione pesa come un macigno l’erroraccio che ha consentito al Napoli di portarsi sul 2-0. Comunque per il resto buona prestazione. DISTRATTO

    Radovanovic 4,5: Si pensava dovesse partire dalla panchina, invece Tesser lo ha preferito tra gli 11 titolari. Ma siamo sicuri che lo stesso allenatore rifarebbe la stessa scelta? FANTASMA

    Caracciolo 5: Troppo isolato in avanti, fa quel che può. ABBANDONATO

    NAPOLI: De Sanctis 7; Campagnaro 7, Cannavaro 7, Aronica 6; Maggio 6, Gargano 6,5, Inler  6 (32′ s.t. Vargas 6,5), Zuniga 6 (45′ s.t. Dossena); Hamsik 6,5 (48′ s.t. Ammendola), Dzemaili 7,5, Cavani 7,5. (Colombo, Fernandez, Britos, Fideleff). All.: Mazzarri.

    NOVARA: Fontana 5; Morganella 6, Lisuzzo 5,5, Centurioni 5, Paci 5 (33′ s.t. Dellafiore), Gemiti 6; Porcari 5,5, Radovanovic  4,5 (11′ s.t. Pesce), Jensen 5; Caracciolo 5, Mascara 5 (32′ s.t. Rubino 5,5). (Coser, Rinaudo, Mazzarani, Morimoto). All.: Tesser

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  • NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    NBA, Gallinari sbanca Phoenix e va ai playoff. Washington batte Miami

    Danilo Gallinari ed i suoi Denver Nuggets sbancano Phoenix ed ottengono la matematica qualificazione per gli imminenti playoff. Nella notte in cui Steve Nash sale al quinto posto assoluto nella storia della NBA per quanto riguarda gli assist in carriera (9897 al momento) l’ala Azzurra piazza una performance da 13 punti con un plus-minus di +21. Il giocatore chiave degli ospiti è Ty Lawson che infila 29 punti (con un perfetto 5/5 da 3 punti) con 10 assist. Il rookie rivelazione Faried piazza la solita doppia doppia (18 punti e 14 rimbalzi) ed ai Suns non bastano i 28 punti di Brown, i 13 assist di Nash e la doppia doppia di Gortat (18 punti ed 11 rimbalzi).

    Miami sottovaluta l’impegno con i Wizards e perdendo la partita abbandona quasi definitivamente le possibilità di agganciare il primo posto nella Eastern Conference. Gli Heat lasciano Bosh e James a riposo puntando tutto su Wade ma dopo 3 minuti la guardia di Miami si lussa un dito e deve abbandonare il parquet non rientrando più a giocare. Washington ne approfitta grazie ai 22 punti di Martin, ai 17 di Seraphin ed alla doppia doppia di Wall (13 punti e 13 assist). Senza le 3 Stelle i padroni di casa si affidano a Chalmers (16 punti) e Miller (16 punti e 10 rimbalzi) ma non serve per portare a casa la vittoria.

    I Sixers compiono un passo importante in chiave playoff vincendo ad Indianapolis in overtime: sono 5 i giocatori in doppia cifra per Philadelphia, Brand segna 20 punti, Williams 19, Holiday 17, Iguodala 16 e Young 15. Ai Pacers non basta uno stellare West (32 punti e 12 rimbalzi), fuori partita Granger (4 punti in 40 minuti di impiego).

    Chicago blinda il primo posto della Eastern Confernce battendo i campioni in carica dei Mavericks. Rose torna in campo dopo l’enensimo stop per infortunio e segna 11 punti con 8 assist, il top scorer dei Bulls è Deng con 22 punti, Hamilton ne piazza 19 e Boozer infila la doppia doppia da 12 punti e 10 rimbalzi. Per i texani invece 17 punti sono di Nowitzki, 16 di Beaubois e 15 di Carter.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Doug Pensinger Getty Images

    Memphis tenta di insidiare Lakers e Clippers nella corsa al terzo posto superando i Blazers: Rudy Gay sigla 21 punti (compresa la decisiva stoppata nel finale su Matthews che avrebbe potuto dare la vittoria a Portland) e Speights aggiunge un’importante doppia doppia da 13 punti ed 11 rimbalzi. Per gli ospiti si mette in luce il solito Hickson (ottimo il suo score da quando è arrivato in Oregon dopo il taglio subìto dai Kings) con 23 punti e 13 rimbalzi mentre Crawford arriva a quota 21 punti.

    Houston prova a sperare nella post season con l’affermazione contro i Warriors ormai in caduta libera (ottava sconfitta di fila): decidono la sfida i 20 punti di Lee, i 18 di Dragic ed i 13 di Scola. Per i californiani sono 24 i punti del rookie Klay Thompson e 19 quelli di Rush.

    Anche Milwaukee prova a restare viva nella corsa playoff ad Est mandando KO i Nets: sontuosa la prova di Jennings da 30 punti, 6 assist e 6 rimbalzi con Ilyasova che piazza la solita doppia doppia (17 punti e 17 rimbalzi). New Jersey, priva di molti giocatori, trova la buona prestazione di Wallace (18 punti ed 11 rimbalzi) con Brooks e Green che aggiungono rispettivamente 17 e 16 punti.

    Ancora overtime fortunato per gli Utah Jazz (e siamo a quota 3 di fila) che hanno la meglio sui Magic. 21 punti a testa per Jefferson ed Harris (che smista anche 10 assist), 18 punti sono di Millsap con Favors che va in doppia doppia (16 punti ed 11 rimbalzi). Orlando porta tutto lo starting five in doppia cifra (Anderson e Jason Richardson 21 punti, Redick 15 punti, Davis 17 punti e 13 rimbalzi e Nelson 23 punti ed 11 assist) ma viene condannata dalla panchina (solo 10 punti sui 107 di squadra). I Jazz sono ora ottavi ad Ovest e dovranno vincere le prossime ultime 2 gare per tenere l’ultimo seed disponibile ed entrare matematicamente nei playoff.

    Risultati NBA 21 aprile 2012

    Phoenix Suns-Denver Nuggets 107-118
    Indiana Pacers-Philadelphia 76ers 106-109 (overtime)
    Miami Heat-Washington Wizards 84-86
    Chicago Bulls-Dallas Mavericks 93-83
    Memphis Grizzlies-Portland Trail Blazers 93-89
    Houston Rockets-Golden State Warriors 99-96
    Milwaukee Bucks-New Jersey Nets 106-95
    Utah Jazz-Orlando Magic 117-107

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Parma – Cagliari 3-0, ducali quasi salvi

    Nel primo anticipo della 34^ giornata, l’incontro tra Parma Cagliari termina con il risultato finale di 3-0 a favore dei padroni di casa gialloblu. E’ Giovinco direttamente da calcio di punizione a sbloccare il match a metà del primo tempo, complice anche una deviazione di Pisano. Nella ripresa ci pensano prima Floccari e poi il neo entrato Okaka (entrambi su penalty) a regalare il 2-0 ai propri compagni di squadra, che con questa vittoria salgono a quota 41 punti in classifica, issandosi momentaneamente al decimo posto. Si fa preoccupante invece la situazione in casa rossoblu, che hanno mostrato un calcio a tratti imbarazzante. Se domani il Lecce dovesse ottenere i 3 punti in casa della Lazio, il vantaggio sulla zona retrocessione sarebbe di un solo punto.

    NEL RICORDO DEL MORO – Confermate le previsioni della vigilia, con Thiago Ribeiro che vince il ballottaggio con il colombiano Ibarbo, mentre nel Parma c’è Valiani titolari, preferito a Morrone dal tecnico Donadoni. Solo panchina per Biabiany. Prima del fischio d’inizio i giocatori osservano un minuto di silenzio per la scomparsa dello sfortunato Morosini.

    INCONTRO NOIOSO – Primo quarto d’ora di partita abbastanza noioso, con nessuna delle due squadre capace di creare pericoli alla difesa avversaria. Il match inizia ufficialmente poco dopo, quando un errore di Astori in piena area di rigore permette regala a Giovinco il pallone del possibile vantaggio ducale, ma la Formica Atomica spreca in malo modo calciando alto di sinistro. Risponde il Cagliari al 19′ con Pinilla, pescato ottimamente da Cossu, la risposta di Mirante è da campione.

    VANTAGGIO PARMA – Al 23′ l’episodio che sblocca l’incontro. L’arbitro Rizzoli fischia un calcio di punizione dal limite a favore dei padroni di casa, sulla battuta si presenza lo stesso Giovinco che di destro infila il portiere Agazzi per il momentaneo 1-0 (da segnalare la netta deviazione del difensore rossoblu Pisano). I rossoblu stentano a trovare una reazione e il risultato al termine del prima frazione di gara rimane invariato.

    sergio floccari | © Claudio Villa/Getty Images

    BRUTTO CAGLIARI – Al rientro dagli spogliatoi il match prosegue sulla falsa riga del primo tempo, con gli uomini di Ficcadenti che appaiono molto meno brillanti rispetto alle ultime uscite. I padroni di casa non fanno molto di più per farsi preferire ma almeno trovano la porta con maggiore frequenza, come nell’occasione di Floccari al 54′ minuto, il cui tiro viene sventato da Agazzi.

    FLOCCARI SU RIGORE – La partita si trascina stanca fino a metà ripresa, quando il Parma trova il raddoppio sfruttando un altro episodio chiave. Rizzoli comanda un calcio di rigore in favore dei ducali per l’atterramento del brasiliano Jonathan ad opera del centrocampista rossoblu Nainggolan. Dal dischetto si presenta Floccari che non fallisce, 2-0 per la squadra di Donadoni e gara sempre più in discesa.

    COMPLETA OKAKA – La festa del Tardini è completata da Okaka, entrato da 7′ minuti al posto di Floccari, che si procura e realizza un calcio di rigore al 90′ dopo esser stato atterrato in area dall’uscita di Agazzi. Può sorridere il Parma, che può dirsi praticamente salvo. In Sardegna invece non si sorride affatto, e adesso la classifica fa paura.

    Parma Cagliari 3-0, le pagelle

    Mirante 6,5: salva il risultato nel corso del primo tempo sulla conclusione ravvicinata del cileno Pinilla, con il risultato fermo ancora sullo 0-0. Per il resto dell’incontro non vede volare nemmeno una mosca.
    Valiani 6,5: uno dei migliori in campo questo pomeriggio al Tardini. Se il pressing del Parma costringe i rossoblu a sbagliare una quantità infinita di pallone è sopratutto merito suo. Propositivo anche in fase offensiva. E’ il jolly di Donadoni.
    Giovinco 6,5: la Formica Atomica ha il merito di sbloccare l’incontro nella prima frazione di gioco, in una partita dove era chiaro fin da subito che sarebbe vissuta su episodi. Si fa perdonare del grave errore fatto in precedenza, quando a tu per tu con Agazzi aveva sparato sopra la traversa.
    Floccari 7: un altro gol pesantissimo per la salvezza del Parma. Arrivato in estate dopo una sfortunata esperienza con la maglia della Lazio, l’ex bergamasco sta finalmente dimostrando tutto il proprio valore.

    Agazzi 5: meno lucido rispetto al passato, affonda insieme ai propri compagni di squadra. Giustamente punita con un penalty a favore dei ducali un’uscita avventata su Okaka. Pomeriggio da dimenticare.
    Astori 5: fino ad oggi uno dei migliori centrali difensivi in Italia, fino ad oggi appunto. Che sia una giornata no lo dimostra dopo pochi minuti la papera di cui si rende protagonista nei primi minuti di gara, errore che consegna a Giovinco una palla d’oro che però la Formica Atomica non sfrutta a dovere.
    Nainggolan 4,5: sbaglia tanto in fase di costruzione, incapace di reggere il confronto fisico con il centrocampo gialloblu. Autore del fallo in area di rigore che consente a Floccari di chiudere virtualmente la partita. Basta?
    Pinilla 5,5: stavolta non ce la fa a mettere la sua zampata. Il cileno però a poche colpe, anche perché non riceve quasi nessun pallone giocabile dalla sua squadra. Soltanto una prodezza di Mirante gli nega la gioia dell’ottavo gol in campionato.

  • NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    NBA, male i Knicks. Atlanta batte Boston, bene Spurs e Thunder

    I Grizzlies espugnano Charlotte grazie ad un ultimo quarto in cui infliggono un parziale di 28-15 ai Bobcats. A guidare la franchigia del Tennessee è Mike Conley autore di 20 punti e 7 assist, la pessima giornata di Rudy Gay (solo 9 punti e 4/14 al tiro) è mitigata da Zach Randolph che infila 14 punti, 4 assist e 6 rimbalzi dalla panchina. Ai padroni di casa non serve a molto la prova di Gerald Henderson da 32 punti e la doppia doppia di Mullens (11 punti ed altrettanti rimbalzi).

    In un antipasto del primo turno dei prossimi playoff gli Atlanta Hawks battono i Boston Celtics ed avranno il vantaggio del fattore campo nella sfida di post season proprio contro i “Verdi”. Le chiavi del successo dei padroni di casa sono Joe Johnson (30 punti, 5 rimbalzi e 6 assist) e Josh Smith (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi). Boston tiene a riposo tutti i suoi migliori giocatori (Allen, Pierce, Garnett e Rondo) proprio in previsione degli imminenti playoff, il migliore così è Bradley con 28 punti.

    Nel giorno del ritorno di Amar’è Stoudemire dall’infortunio alla schiena i New York Knicks incappano in una evitabilissima sconfitta a Cleveland. Gli ospiti vengono dominati a rimbalzo (52-32 per i Cavs) ed alla fine ci sono 15 punti per Novak e Stoudemire, 12 per Anthony ed 11 per Smith. I Cavaliers usufruiscono delle buone prove di Irving (21 punti), di Samuels (15) e di Harris (doppia doppia da 19 punti e 12 rimbalzi).

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    I Dallas Mavericks superano i Golden State Warriors ed a meno di clamorosi epiloghi blindano il sesto posto della Western Conference (a discapito dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari) che farà loro evitare gli spauracchi Oklahoma City Thunder e San Antonio Spurs nel primo turno della post seson. Per i texani 5 uomini in doppia cifra: Vince Carter piazza 19 punti e 9 rimbalzi, Brendan Wright 17, Delonte West e Dirk Nowitzki 16 ed infine Shawn Marion 14. I californiani, decimati dagli infortuni, trovano 19 punti da Dorell Wright, 20 con 8 rimbalzi da Brandon Rush, 26 dal rookie Klay Thompson e la doppia doppia del playmaker Jenkins (10 punti e 10 assist).

    San Antonio sgretola i Los Angeles Lakers: coach Popovich limita al massimo a 26 minuti l’impiego sul parquet dei suoi giocatori migliori ma nonostante queste ampie rotazioni i neroargento rifilano ben 24 punti di scarto agli avversari. Per Tim Duncan ci sono 21 punti ed 8 rimbalzi mentre Ginobili e Parker arrivano a quota 20 (per quest’ultimo si aggiungon anche 10 assist, per l’argentino anche 6 rimbalzi e 7 assist). Ai gialloviola non basta il rientro in campo di Kobe Bryant (18 punti alla fine) mentre Bynum segna 17 punti. Le ultime giornate saranno determinanti per stabilire chi tra Lakers, Clippers e Grizzlies avrà il vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff.

    Infine facile successo degli Oklahoma City Thunder sul parquet dei Sacramento Kings: a trascinare gli ospiti è il solito Kevin Durant che sfiora la tripla doppia chiudendo con 29 punti (9/15 al tiro), 14 rimbalzi e 7 assist, Harden porta dalla panchina 20 punti e Westbrook ne aggiunge 18. Sacramento, sempre più giù in classifica (al momento è terz’ultima) trova 18 punti e 9 rimbalzi dal centro Cousins, 16 da Evans e 13 da Thompson. 11 invece i punti del rookie Jimmer Fredette.

    Risultati NBA 20 aprile 2012

    Charlotte Bobcats-Memphis Grizzlies 80-85
    Atlanta Hawks-Boston Celtics 97-92
    Cleveland Cavaliers-New York Knicks 98-90
    Dallas Mavericks-Golden State Warriors 104-94
    San Antonio Spurs-Los Angeles Lakers 121-97
    Sacramento Kings-Oklahoma City Thunder 92-103

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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