Tag: Video

  • In Calabria partita rinviata per… api!

    In Calabria partita rinviata per… api!

    Partita rinviata per… api! Sembra quasi uno scherzo, ma così non è. E’ accaduto ieri in Calabria, dove la gara tra Bocale e Marina di Gioiosa, formazioni impegnate nel girone B del campionato di Promozione, è stata rinviata dall’arbitro per via di uno sciame di api che si è sistemato all’interno dello stadio “Campoli”. Un rinvio più unico che raro dunque, con l’arbitro che ha atteso i consueti 45’ prima di dichiarare il rinvio del match per via anche dell’allergia alle punture delle api cui soffrirebbero alcuni giocatori della squadra ospite.

    Quando gli insetti erano stati allontanati era ormai troppo tardi per cominciare e l’arbitro, volendo applicare alla lettera il regolamento, ha optato per il rinvio. Il giorno prima, sempre sullo stesso campo, anche Interpiana e Palazzolo, squadre di Serie D, avevano dovuto fare i conti con le api: a differenza di ieri però la sfida, sebbene con un’ora e mezza di ritardo, ha avuto comunque inizio. Stavolta invece l’arbitro ha optato per non cominciare proprio la sfida, scatenando l’ira delle altre società del campionato di Promozione che già parlano di campionato falsato essendo la sfida tra Bocale e Marina di Gioiosa valida per il penultimo turno e tra tre giorni è in programma l’ultima gara del torneo, con le due squadre ancora in lotta rispettivamente per il primo posto e per i play off.

    Le api nella rete, foto tratta da reggionelpallone.it

    Ma le foto parlano chiaro: le api c’erano e giocare in quelle condizioni era veramente proibitivo, anche perchè erano davvero tante e il rischio per chi scendeva in campo era davvero enorme, specie in caso di allergie alle punture di questi insetti.  Dopo il curioso rinvio resta da trovare una soluzione: come fare per allontanare definitivamente gli insetti visto che era stato già fatto il giorno prima ma con pochi risultati? Una questione, ci verrebbe da dire, pungente…

    Il video delle api in campo:

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”135213″]

  • NBA, Gallinari batte Oklahoma City. Bene Knicks, Bulls e Spurs

    NBA, Gallinari batte Oklahoma City. Bene Knicks, Bulls e Spurs

    I Magic battono a fatica i derelitti Bobcats e conquistano il sesto posto della Eastern Conference che li metterà contro, nei playoff, agli Indiana Pacers. La situazione in casa Orlando è pessima e probabilmente il team di Indianapolis vincerà facilmente la serie. Nell’incontro della notte i padroni di casa devono ringraziare la super prova di Redick autore di ben 31 punti e Ryan Anderson che chiude in doppia doppia (24 punti e 13 rimbalzi). A contribuire al successo ci pensano anche Jason Richardson (17 punti) e Nelson (tripla doppia sfiorata con 11 punti, 9 rimbalzi e 9 assist). Per Charlotte, arrivata pericolosamente a -1 sul finire di terzo quarto (prima di mollare nel finale) ci sono i 23 punti di Augustin, i 17 di Henderson ed i 16 di Brown. Bobcats ad un passo dall’essere la peggiore squadra NBA della storia.

    Periodo positivo per Washington che piazza la quinta vittoria di fila (la settima nelle ultime 10 uscite) superando i Cavaliers. A guidare gli ospiti ci pensa un superbo John Wall, con 21 punti, 13 assist, 7 rimbalzi e 7 recuperi. Per Cleveland solo 2 giocatori in doppia cifra, Kennedy chiude con 12 punti e Jamison con 10.

    Ultima gara della regular season per i Pacers che sul parquet amico vengono battuti dai Bulls. Con il terzo posto ad Est già in tasca, Indiana tiene e riposo molti giocatori, il top scorer è così Stephenson con 22 punti. Per Chicago 10 punti e 7 assist di Rose, doppia doppia di Noah (14 punti e 14 rimbalzi) ma il migliore è Korver che piazza 20 punti.

    Danilo Gallinari & Kevin Durant | © Doug Pensinger/Getty Images

    KO pesante per i Los Angeles Clippers che cadono a New York e vengono superati dai Grizzlies al quarto posto della Western Conference perdendo la possibilità di avere il vantaggio del fattore campo contro Memphis nel primo turno playoff. Con Paul a riposo i migliori realizzatori sono Griffin (29 punti e 10 rimbalzi) e Foye (28 punti). I Knicks trionfano grazie ai 21 punti di J.R. Smith ed ai 17 di Anthony.

    Philadelphia espugna Milwaukee grazie alla super prestazione di Evan Turner, capace di infilare 29 punti, 13 rimbalzi e 6 assist. Bene anche Meeks con 27 punti mentre ai padroni di casa non servono a nulla i 19 punti, 5 rimbalzi e 6 assist di Jennings, la doppia doppia di Harris (15 punti e 13 rimbalzi) ed i 12 punti a testa di Sanders e Dunleavy.

    Ancora una vittoria per i San Antonio Spurs (nona affermazione consecutiva) che domano i Phoenix Suns. In quella che probabilmente è stata l’ultima gara del grande Steve Nash in maglia Suns i texani hanno la meglio con i 27 punti di Mills ed i 26 di Splitter in una squadra che ha visto giocare solo ed esclusivamente le seconde e terze linee. Phoenix chiude la sua stagione con un record in parità (33 vittorie e 33 sconfitte), Nash chiude la sua avventura in Arizona con 8 punti e 7 assist.

    Sorride Danilo Gallinari che con i suoi Nuggets va a vincere ad Oklahoma City. Per l’ala Azzurra poca precisione dal campo (3/13) ma 14 punti a fine gara. Il diretto avversario Kevin Durant però fa quello che vuole nonostante la marcatura dell’italiano ed alla fine per lui ci sono 32 punti. Per il fenomeno dei Thunder terzo titolo marcatori di fila in tasca dato che il più diretto avversario in questa classifica, Kobe Bryant, dovrebbe segnare nell’ultima gara dei Lakers contro Sacramento circa una quarantina di punti per scavalcarlo! L’affermazione di Denver arriva per opera del solito Lawson (25 punti) e della doppia doppia di Faried (13 punti e 10 rimbalzi). Vincendo a Minneapolis domani, i Nuggets resteranno al sesto posto ad Ovest evitando proprio i temibili Thunder (favoritissimi nella corsa al titolo NBA) nel primo turno playoff incrociando così la strada dei Los Angeles Lakers.

    Risultati NBA 25 aprile 2012

    Orlando Magic-Charlotte Bobcats 102-95
    Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 85-96
    Indiana Pacers-Chicago Bulls 87-92
    New York Knicks-Los Angeles Clippers 99-93
    Milwaukee Bucks-Philadelphia 76ers 85-90
    Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 101-106
    Phoenix Suns-San Antonio Spurs 106-110

    LE CLASSIFICHE

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”135198″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”135199″]

  • Udinese – Inter 1-3, nerazzurri tornano nella corsa Champions

    Udinese – Inter 1-3, nerazzurri tornano nella corsa Champions

    Mai dare per finiti campioni come Stankovic, Sneijder, Cambiasso e Milito. Questa la sintesi di Andrea Stramaccioni tecnico dell’Inter che subito dopo la vittoria per 3 a 1 contro l’Udinese, è come un fiume in piena, tessendo le lodi dei suoi undici eroi nerazzurri. L’Inter vincendo e soprattutto convincendo per l’ottima prestazione sul campo, riesce a tornare prepotentemente in corsa per il terzo posto, anche alla luce della sconfitta della Lazio sconfitta in casa per 2 a 1 dal Novara, e dei 3 punti recuperati proprio nello scontro ai danni dell’Udinese.

    IL MATCH- La partita nonostante il risultato parli di una vittoria netta, parte subito in salita per i nerazzurri, con l’Udinese che si porta in vantaggio nei primissimi minuti di gioco con un grandissimo gol di Danilo. Stramaccioni non si arrende e grazie a una conclusione da fuori area di Sneijder, con la complicità di una papera di Handanovic, l’Inter trova il pari. La squadra nerazzurra sembra ritrovare la convinzione e le giuste motivazioni, tanto che poco dopo arriva in un azione fotocopia del pari di Inter-Barcellona del 2010, la rete del 2 a 1 firmata ancora da Wesley Sneijder. Non bastasse l’Inter chiude i conti con una splendida azione di Alvarez che finta di sinistro e inaspettatamente calcia di destro sorprendendo tutti e realizzando la rete del 3 a 1. La sfida si chiude con un buon controllo da parte degli uomini nerazzurri che riescono in questo modo a guadagnare terreno nella rincorsa al terzo posto, ma dovranno fare i conti con i nuovi possibili infortuni di Lucio e Milito, alle prese con guai muscolari.

    Inter vittoriosa a Udine © SIMONE FERRARO/AFP/Getty Images

    CLASSIFICA- Occhio dunque alla classifica, con la Lazio sulla terza piazza ferma a quota 55 punti, il Napoli che sale al quarto posto battendo per 2 a 0 il Lecce arrivando a 54 punti a solo una lunghezza dai biancocelesti. L’Inter  battendo l’Udinese riesce ad agganciare i friuliani a 52 punti ( e proprio in virtù del risultato di ieri sarebbe avanti considerando gli scontri diretti), mentre la caduta della Roma contro la Fiorentina fa rumore, lasciando i capitolini a quota 50 punti ultimi nella rincorsa al terzo posto. Finale di campionato scoppiettante che lascerà i tifosi delle sopracitate squadre con il cuore in gola fino all’ultimo match. Già nel prossimo turno di campionato la sfida tra Udinese e Lazio, e Roma e Napoli dirà molto su chi potrà rimanere agganciato a quel treno chiamato Champions.

    INTER- Certamente dopo la vittoria contro l’Udinese l’Inter ne esce con il morale alle stelle, e con un calendario che a parte il Milan nella penultima, non ha grossi ostacoli. Anzi nell’ultimo match, lo scontro diretto contro la Lazio potrebbe decidere ancora chi vivrà la prossima stagione nell’Europa che conta. Stramaccioni può tornare a sorridere per un ritrovato Sneijder, che nonostante la difficile collocazione tattica potrebbe (aiutato da un buon Alvarez) risultare essere l’arma in più dei nerazzurri per questo finale di stagione assolutamente scoppiettante.

    Pagelle Udinese

    Handanovic 5 il portiere che nemmeno pochi giorni fa regalava il pari contro il Chievo ai suoi uomini, parando un rigore decisivo a Thereau, è un lontano ricordo. La papera sul tiro di certo non imparabile di Sneijder è l’immagine simbolo della sua prestazione. Incolpevole sugli altri due gol.

    Danilo 6 Mezzo voto in più per un gol spaventosamente bello, con una conclusione violentissima che lascia a bocca aperta a anche Julio Cesar. In fase difensiva soffre molto come tutto il suo reparto i due trequartisti nerazzurri.

    Di Natale 6 Non riesce a trovare il gol, ma si batte come un leone, provando con le sue giocate migliori a spaventare la  porta difesa da Julio Cesar.

    Pagelle Inter

    Guarin 7 Il giocatore colombiano viene chiamato in causa e non fa mancare la sua presenza. Se questo è il vero Guarin, non devono esserci dubbi sul suo riscatto. Corsa, grinta, fisico e buonissime giocate. Ottima prestazione.

    Sneijder 7,5 L’olandese è tornato. La lunga assenza causa infortuni continui l’aveva costretto a vivere la stagione come un problema. Stramaccioni ha trovato in lui la soluzione! Doppietta e partita di gran qualità per ricordare a tutti chi sia il numero dieci nerazzurro.

    Alvarez 7 Buonissima la prova del giovane argentino, che schierato largo a destra tira fuori una prestazione da grande giocatore. Se poi segna anche di destro non c’è nient’altro da aggiungere.

     

    Video Gol e Highlights Udinese Inter

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”135153″]

     

     

  • Giallo a San Siro, tifosi Milan esultano per gol del Cesena

    Giallo a San Siro, tifosi Milan esultano per gol del Cesena

    La scelta di far giocare allo stesso orario Milan e Juventus seppur nell’inconsueto orario delle 18 ha permesso ai tifosi delle due squadre e agli sportivi in genere di riassaporare la suspance di un calcio non più contemporaneo ma sempre dal grande fascino. La partita dei rossoneri contro il Genoa e quella della Juventus a Cesena stentavano a sbloccarsi tanto da ipotizzare la rete dell’una o dell’altra squadra quasi risolutiva per la stagione. I bianconeri davanti in classifica ovviamente dovevano giocare solo su loro stessi ma dopo il rigore sbagliato da Pirlo e con un Antonioli in veste uomoragno il successo non è stato così scontato. Il Milan invece nonostante le scelte di Allegri di puntare su Emanuelson ed El Shaarawy per dar maggiore vivacità non riescono a sfondare il muro genoano denotando ancora una precaria condizione fisica.

    tifosi Milan | ©Dino Panato/Getty Images

    A sbloccare per prima la propria partita è la Juventus con il gol di Marco Borriello, a San Siro per scelta della società il tabellone non annuncia il gol ma la notizia fa comunque il giro degli spalti e arriva fino in panchina dove però decidono di non rivelarla a giocatori. Il Milan segna con Boateng riportandosi a meno tre dalla Vecchia Signora, dopo qualche minuto un boato scuote San Siro. I tifosi Milan pensano al pari del Cesena tanto che Mario Suma in telecronaca si lascia andare diventando così il video più visto su Youtube.

    Il boato dei tifosi Milan San Siro al falso pareggio di Cesena Juve
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”135127″]

    Mario Suma si fa contagiare dai tifosi Milan per il pareggio del Cesena
    [jwplayer config=”120s” mediaid=”135128″]

    Articoli che ti possono interessare:
    Borriello firma scudetto e rinnovo, Cesena Juve 0-1
    Un lampo di Boateng rimanda la festa bianconera

  • Super Belinelli, Boston stritola Miami

    Super Belinelli, Boston stritola Miami

    Netta vittoria dei Boston Celtics contro i Miami Heat: le 2 formazioni decidono di tenere a riposo tutte le loro stelle, l’unico a mettere piede in campo è Paul Pierce che gioca però solo il minimo indispensabile, ovvero 18 minuti. Il top scorer dei padroni di casa è così Sasha Pavlovic autore di 16 punti. Gli ospiti giocano una brutta gara in cui riescono a racimolare a malapena 66 punti (12 di Pittman ed 11 di James Jones) regalando così il primo posto nella Eastern Conference ai Chicago Bulls, diventati irraggiungibili.

    Altro risultato importante della notte è quello degli Atlanta Hawks che battendo i Los Angeles Clippers regalano matematicamente il titolo della Pacific Division ai Los Angeles Lakers e con ogni probabilità il terzo posto nella griglia playoff della Western Conference. Gli Hawks sfruttano al meglio la buona vena realizzativa di Joe Johnson (28 punti) di Jeff Teague (21 punti) e di Josh Smith (18 punti ai quali si devono aggiungere anche 10 rimbalzi). Ai californiani non serve la migliore prova della stagione di Blake Griffin (36 punti ed 8 rimbalzi a fine gara) ed un ottimo Chris Paul (34 punti ed 8 assist), il rischio per i Clippers ora è di perdere anche il vantaggio del fattore campo in vista del primo turno dei playoff.

    Paul Millsap, Utah Jazz | © Harry How/Getty Images

    Pochi problemi per Oklahoma City contro Sacramento: i Kings giocano un ottimo primo quarto sotto il profilo offensivo (40 punti) ma il livello dei Thunder è nettamente superiore e nel prosieguo del match viene a galla. Indisponibile James Harden (per i postumi della gomitata killer di Ron Artest) si mette in evidenza Cook che infila tutti i suoi 19 punti nell’ultima frazione di gioco. Durant segna 32 punti con 9 rimbalzi e tanto basta ai padroni di casa per superare gli avversari che mettono in mostra un grande Cousins (32 punti e 7 rimbalzi), un solido Evans (18 punti) ed un sostanzioso Thompson (22 punti con soli 11 tiri presi).

    Un super Marco Belinelli trascina i suoi New Orleans Hornets alla vittoria contro i Golden State Warriors. Per la guardia Azzurra match da 23 punti dei quali 2 importantissimi quando a 7 decimi di secondo dalla fine brucia il canestro avversario e regala la vittoria ai suoi compagni. Per i Warriors invece 16 punti del solito Klay Thompson e doppia doppia di Jenkins da 10 punti e 10 assist.

    Infine lo spareggio per eccedere ai playoff tra Utah e Phoenix va ai Jazz che mandano KO Nash e compagni ed ottengono la matematica qualificazione per la post season dove incontreranno però la testa di serie numero 1 ovvero i San Antoniuo Spurs. Successo con pieno merito per gli uomini di coach Corbin che dominano grazie alla coppia di lunghi JeffersonMillsap (per il primo 18 punti e 16 rimbalzi, per il secondo 26 punti e 15 rimbalzi). Utah mantiene la leadership del match dall’inizio ma riesce a scrollarsi i Suns di dosso solo nel finale, non basta agli ospiti la prova di Nash da 14 punti ed 11 assist, Redd prova ad aiutare il compagno con 15 punti vista la brutta serata di Gortat (solo 2 punti con 1/8 dal campo) e l’assenza di Channing Frye, ma ovviamente non può bastare. Jazz ai playoff, Suns fuori dalla post season.

    Risultati NBA 24 aprile 2012

    Atlanta Hawks-Los Angeles Clippers 109-102
    Boston Celtics-Miami Heat 78-66
    Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings 118-110
    Utah Jazz-Phoenix Suns 100-88
    Golden State Warriors-New Orleans Hornets 81-83

    LE CLASSIFICHE 

    GLI HIGHLIGHTS:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”135046″]

    TOP 10:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”135047″]

  • Cagliari – Catania 3-0: apre Thiago Ribeiro, chiude Ibarbo

    Cagliari – Catania 3-0: apre Thiago Ribeiro, chiude Ibarbo

    Nell’ anticipo del recupero della 33^ giornata, Cagliari Catania termina con sonoro 3-0 in favore dei rossoblù. Cagliari ad un passo dalla salvezza dunque, anche se ancora manca la certezza matematica.

    Si gioca al Nereo Rocco di Trieste, come da consuetudine per le gare in casa dei sardi. Ficcadenti lancia Thiago Ribeiro dal 1′, rinunciando così ad Ibarbo; Montella recupera Lodi, anche se l’ex Ascoli non è al meglio. Partono forte i sardi subito pericolosi con Pinilla, ma la conclusione dell’ attaccante rossoblù termina la sua corsa sul fondo. Rispondono i siciliani, ci prova Gomez dai 20 metri, ma Avramov è bravo a disinnescare il pericolo bloccando in due tempi. Ancora Catania in avanti, Gomez serve al centro dell’ area Bergessio che in girata spedisce abbondantemente a lato. All’ 11 prima svolta del match in favore dei sardi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra, Cossu di destro batte a rete, ma il suo tiro è rimpallato al limite dell’area dove Thiago Ribeiro si coordina e di destro batte l’incolpevole Terraciano, 1-0 Cagliari. Cresce il ritmo, il Catania prova a riversarsi nella metà campo rossoblù, ma Astori e Canini non concedono spazi a Gomez e Bergessio. Termina così il primo tempo sul punteggio di 1-0 in favore del Cagliari.

    Cagliari – Catania © Claudio Villa Getty Images Sport

    La ripresa vede subito i siciliani impostare un ritmo più sostenuto, con i sardi pronti alle ripartenze. Cagliari Catania è sempre stata una partita dalle forti emozioni, non a caso è definito il derby isolano e la ripresa ne è l’ ennesima  conferma.  Premono gli uomini di Montella, vicinissimi al goal, prima con Bergessio, poi con Llama, in entrambe le occasioni e attento Avramov. Per i sardi ci prova Conti dal limite, ma la sua conclusione deviata, termina di pochissimo a lato. Ma al 73′ cala il sipario sul match. Ibarbo, subentrato nella ripresa, sfugge sulla sinistra, pennella al centro dell’ area dove Pinilla in tutta semplicità fa centro, 2-0 Cagliari! Ma non è ancora finita, c’ è ancora spazio per l’ “Ibarbo-show“. Il colombiano si mette ancora in proprio, “scartavetra” Seymour sulla destra, serve al centro per Larrivey, che calcia addosso ai difensori etnei, ma sulla respinta Ibarbo è il più lesto di tutti e timbra il 3-0! Finisce così. Cagliari ad un passo dalla salvezza, Catania punito troppo eccessivamente.

    Le Pagelle:

    CATANIA

    Bellusci 5: Pesa come un macigno la responsabilità di rimpiazzare Legrottaglie. Perde di gran lunga il duello con gli attaccanti rossoblù. BOCCIATO

    Lodi 5.5: Non di certo la sua miglior partita. Lo si nota più in fase difensiva che offensiva. SOTTOTONO

    Bergessio 6: Fa a sportellate con l’intera difesa sarda. Spreca qualche buona occasione, ma è solo contro tutti. ISOLATO

    CAGLIARI

    Avramov 7: Chiamato in causa per sostituire lo squalificato Agazzi si fa trovare pronto, sventando ogni tipo di minaccia etnea. DI QUI NON SI PASSA

    Pinilla 6,5 : Gioca costantemente sulla linea del fuorigico. E’ perfetto il suo inserimento in occasione del goal del 2-0. BOMBER

    Ibarbo 7,5: Entra negli ultimi 15 minuti finali e asfalta la difesa rossoazzurra con le sue ripartenze. DEVASTANTE

    CAGLIARI : Avramov 7; Pisano 6, Astori 7, Canini 7, Agostini 6,5; Ekdal 6,5, Conti 6,5, Nainggolan 6,5; Cossu 6,5 (dal 48′ s.t. Ariaudo SV); Thiago Ribeiro 6,5 (28′ s.t. Ibarbo 7,5), Pinilla 6,5 (43′ s.t. Larrivey SV). (Ruzzitto, Gozzi, Bovi, Nenè). All: Ficcadenti.

    CATANIA : Terracciano 5,5; Motta 5, Bellusci 5, Spolli 6, Marchese 6; Biagianti 6 (25′ s.t. Suazo 5,5), Lodi 5,5, Seymour 5; Gomez 5,5 (9′ s.t. Lanzafame 6), Bergessio 6, Llama 5,5 (31′ s.t. Catellani SV). (Kosicky, Capuano, Calapai, Ricchiuti). All.: Montella.

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”134994″]

     

  • Chelsea, fantastica rimonta al Camp Nou. Il Barcellona torna sulla Terra

    Chelsea, fantastica rimonta al Camp Nou. Il Barcellona torna sulla Terra

    L’impresa è compiuta. Il Chelsea impatta al Camp Nou di Barcellona ed approda alla finalissima di Champions League edizione 2011/2012. Saranno gli inglesi di Roberto Di Matteo dunque a sfidare la vincente della sfida Real Madrid – Bayern Monaco nella finale che si disputerà proprio all’Allianz Arena, stadio della società tedesca. Il 2 a 2 maturato in Catalogna è arrivato al termine di una gara ricca di emozioni, gol, cartellini e quant’altro. Non è mancata nemmeno la paura, causa un bruttissimo scontro tra Valdes e Piquè ma quest’ultimo, dopo qualche attimo di incertezza sulle sue condizioni, si è ripreso.

    Recrimina con se stesso il Barcellona che di fatto aveva la qualificazione in tasca dopo il 2 a 0 maturato grazie alle segnature di Busquets e Iniesta ed essere rimasto in superiorità numerica per quasi un’ora a causa del rosso rifilato dall’arbitro a Terry. Strada in discesa aveva pensato Guardiola ed invece un fantastico gol di Ramires aveva fatto pendere l’ago della bilancia in favore degli inglesi, forti dell’1-0 dell’andata. Nella ripresa gli assedi del Barca sembravano pronti a dare i loro frutti quando Messi ha potuto usufruire di un calcio di rigore, ma la traversa ha infranto i suoi sogni di gloria, cosi come ha fatto il palo nuovamente di li a poco.

    Torres poi ha di fatto chiuso i conti e per il Chelsea arriva una finale che tuttavia non promette di buono visto che ci saranno ben quattro squalificati, ovvero Terry, Meireles, Ivanovic e Ramires, con Cahill e David Luiz infortunati. Ma tant’è, gli inglesi avranno la possibilità di giocarsela la Champions, gli spagnoli invece incassano la seconda delusione in tre giorni, sempre nel proprio stadio, dopo quella con il Real Madrid che è valsa la Liga.

    Tutto come previsto per quanto riguarda formazioni e schieramenti tattici. Guardiola in avanti inserisce il giovane Cuenca mentre dietro torna Pique. Dall’altra parte atteggiamento difensivo con Drogba unico terminale. Ma nel giro di pochi minuti i piani dei due tecnici si scombussolano causa gli infortuni di Cahill e Piquè. Dentro Bosingwa e Dani Alves. Barcellona comunque subito pericoloso con un tiro di Messi su assist di Fabregas, ma Cech è bravo ad opporsi. Al 35’ però l’equilibrio si rompe: Dani Alves imbecca Cuenca il quale crossa in mezzo per Busquets che riesce a battere a rete portando i suoi in vantaggio.

    A complicare le cose per il Chelsea ci pensa Terry che in un attimo di follia colpisce con una ginocchiata a gioco fermo Sanchez: rosso diretto per lui. Il Barcellona approfitta immediatamente della superiorità numerica e assesta il secondo colpo con Iniesta abile a sfruttare un assist di Messi e a battere Cech. Il Barcellona, avanti di due gol e di un uomo, si sente praticamente in finale. Ma gli inglesi come si sa sono restii a morire e prima del 45’ tornano in gara: Lampard innesca Ramires che con uno splendido pallonetto batte Valdes. Il 2 a 1 qualificherebbe il Chelsea.

    Esultanza Chelsea © JOSEP LAGO/AFP/Getty Images

    Nella ripresa subito Barcellona all’attacco e Fabregas, smarcato in area, viene steso da Drogba. Per l’arbitro è rigore e dal dischetto va Messi il quale però incoccia la traversa. Non si disunisce la formazione catalana che ci prova ancora con Sanchez ma il muro del Chelsea regge. Kalou intanto subentra a Mata mentre Tello sostituisce Cuenca. Mossa disperata, nel finale, quella di Guardiola che schiera Keita come centravanti mentre Di Matteo risponde con Torres al posto di Drogba. Ed è solo il palo a dire di no a Messi su un bel sinistro. Nel recupero la beffa per i blaugrana con Torres che lanciato in contropiede fa secco Valdes e insacca. La festa è solo del Chelsea.

    Le pagelle di Barcellona Chelsea:
    Iniesta 6,5: Sigla il gol che sembra suggellare il passaggio del turno. Ed invece alla fine si rivelerà inutile.
    Busquets 6,5. Bravo a sbloccare l’incontro ma come Iniesta alla fine gli rimarrà solo il rammarico.
    Messi 5: Nel giro di due settimane, quelle decisive, si scioglie come neve al sole. Sarà il giocatore più forte del mondo, ma la differenza doveva farla proprio ora..
    Cech 7: Attentissimo tra i pali compie alcuni grandi interventi
    Drogba 7: Si danna l’anima per 90’ arretrando anche a fare il difensore se è il caso. Dopo anni dunque riscatta quella maledetta semifinale in cui a fine gara si mostrò imbufalito davanti alle telecamere.
    Ramires 7,5: Un gol fantastico in un momento difficilissimo. E poi tanto sacrificio in mezzo al campo.
    Terry 4: Uno gesto scellerato, non da un giocatore della sua esperienza. Fortuna sua che la squadra va lo stesso in finale. Ma lui la osserverà dalla tribuna.

    Il tabellino:
    BARCELLONA (3-3-3-1): Valdes 5,5; Mascherano 6, Piqué sv (26′ pt Dani Alves 5,5), Puyol 6; Busquets 6,5, Xavi 6, Iniesta 6,5; Fabregas 6 (29′ st Keita sv), Messi 5, Cuenca 6 (23′ st Tello 5,5); Sanchez 6. In panchina: Pinto, Adriano, Thiago, Pedro. Allenatore: Guardiola 6
    CHELSEA (4-2-3-1): Cech 7; Ivanovic 6,5, Cahill sv (12′ Bosingwa 6), Terry 4, Cole 6; Mikel 6,5, Meireles 7; Lampard 6,5, Mata 5,5 (13′ st Kalou 6), Ramires 7,5; Drogba 7 (34′ st Torres 7). In panchina: Turnbull, Sturridge, Essien, Malouda. Allenatore: Di Matteo 7

    VIDEO BARCELLONA – CHELSEA 2-2
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”134984″]

  • Cittadella cinico a Livorno. Adesso la salvezza è vicinissima

    Cittadella cinico a Livorno. Adesso la salvezza è vicinissima

    Nella prima del Livorno senza Piermario Morosini il Cittadella centra un successo pesantissimo che gli garantirà un finale di stagione tranquillissimo. Un match iniziato con il commosso ricordo del centrocampista di Bergamo, con le due squadre che entrano in campo con una maglia con la foto di Morosini e i giocatori di Livorno che gli rendono omaggio sotto una curva ricca di maglie numero 25 e con una gigantografia dello sfortunato atleta. Prima dell’inizio del match palloncini bianchi e amaranto che volano in cielo con la maglia numero 25 e minuto di raccoglimento con le squadre abbracciate tra di loro al centro del campo.

    Le due formazioni sono quelle annunciate alle vigilia e dunque né Madonna né Foscarini riservano sorprese. Avvio favorevole ai veneti che al 9’ sfiorano il gol grazie ad un bolide di Schiavon che termina la propria corsa contro la traversa. Pronta la risposta toscana: Lambrughi mette in mezzo all’area un ottimo pallone e Paulinho non deve far altro che spingerlo dentro ma sbaglia incredibilmente. Il Cittadella però sembra essere più in palla tanto da farsi molto pericoloso ancora una volta con Busellato e Scardina. Pian piano però il Livorno comincia a riprendersi e a macinare gioco, provando la conclusione in più circostanze con Dionisi.

    Al 41’ però arriva il vantaggio ospite: merito del solito Di Nardo che supera Mazzoni in uscita e insacca. Il primo tempo si chiude così con gli uomini di Foscarini avanti di una rete anche se per quanto visto nell’arco dei 45’ il Livorno, specie per intensità ed occasioni da rete create, avrebbe meritato qualcosina in più rispetto alla squadra avversaria. Nella ripresa i toscani attaccano con maggiore convinzione costringendo i veneti ad arretrare il proprio baricentro. Madonna fa entrare Piccolo per Barone e poco dopo ecco il gol del pareggio: cross di Salviato proprio per il neo entrato Piccolo il quale si vede respingere la conclusione ma arriva Dionisi che insacca. Foscarini a questo punto risponde inserendo il rapido Job per Di Carmine mentre Madonna replica immediatamente facendo uscire Schiattarella per far posto a Bigazzi.

    Esultanza Cittadella © Dino Panato/Getty Images

    Ma è il Livorno a fare la gara con Piccolo che un soffio manca il 2 a 1. Nel momento migliore dei padroni di casa però segnano i ragazzi di Foscarini: palla dentro di Di Nardo e Job, da poco in campo, insacca senza esitazioni. Intanto Madonna viene allontanato dall’arbitro per proteste e poco dopo la sua squadra sostituirà Filkor con Bernacci. Una punta fresca dunque per cercare di riequilibrare una situazione difficile. Pronta la risposta di Foscarini che getta nella mischia Branzani per Busellato.

    Nel finale accade di tutto con le due squadre che nel giro di 1’ restano in dieci per i rossi rifilati dal direttore di gara a Knezevic e Marchesan. In pieno recupero il Livorno sfiora il pari con Bernardini il quale sugli sviluppi di un calcio d’angolo sbaglia clamorosamente proprio sotto porta. Finisce così con la vittoria ospite ed un ko amaro per un Livorno che cosi non riesce a rifiatare un po’ uscendo dalla zona retrocessione.

    VIDEO LIVORNO – CITTADELLA 1-2

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”134976″]

  • NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    NBA, Spurs primi ad Ovest. Sixers ai playoff, Bucks eliminati

    I Philadelphia 76ers festeggiano la matematica qualificazione ai playoff battendo i New Jersey Nets: gara meno scontata del previsto che resta in bilico fino a metà quarto periodo, poi gli ospiti piazzano il parziale decisivo. Per i Sixers ci sono 15 punti a testa del trio YoungHolidayBrand, 13 i punti di Turner, 11 quelli di Louis Williams mentre Iguodala sfiora la tripla doppia con 14 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. I padroni di casa provano a resistere grazie alle buone prove di Brooks (18 punti) ed Humphries (16 punti e 12 rimbalzi) che però si rivelano insufficienti a fine gara. Per i Nets addio ufficile al New Jersey (ultima gara casalinga della stagione), il prossimo anno la franchigia giocherà a Brooklyn nella nuovissima Arena (e per questo si chiameranno Brooklyn Nets). Addio con polemica dato che il governatore dello Stato, Christie, in una conferenza stampa prima della gara ha dichiarato: “Cosa posso dire ai Nets? Semplicemente Addio! Voi non volete restare, ma noi non vi vogliamo più qui!“.

    Vittoria inutile per i Milwaukee Bucks che hanno la meglio sui Toronto Raptors ma complice il successo di Philadelphia devono dire addio ad ogni speranza di post season, rendendo inutile la prossima gara in casa da giocare proprio contro i Sixers che avrebbe potuto portare anche a clamorosi risvolti. Per i canadesi si mette in evidenza James Johnson autore di una doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi mentre i padroni di casa trionfano con un super Ilyasova (19 punti e 15 rimbalzi) ed i contributi di Jennings (25 punti) e Monta Ellis (17 punti).

    Con il terzo posto della Eastern Conference assicurato gli Indiana Pacers possono permettersi un largo turnover nella sfida divisionale contro Detroit ma pur tenendo a riposo molti titolari riescono a battere i Pistons. A guidare i padroni di casa ci pensa Paul George autore di 27 punti e 10 rimbalzi e David West aggiunge 20 punti. Agli ospiti non bastano i 18 punti e 12 rimbalzi di Greg Monroe ed i 16 di Ben Gordon. Per il team del Michigan comunque il futuro fa meno paura dopo gli ultimi disastrosi anni, basterà scegliere con oculatezza nel prossimo Draft per completare una ricostruzione che potrà dare i suoi frutti in tempi relativamente brevi.

    San Antonio Spurs | © Harry How Getty Images

    Ancora una prova pessima per i Charlotte Bobcats, sempre più squadra barzelletta della Lega ed a forte rischio di diventare a fine stagione la peggiore franchigia di sempre della NBA per quanto riguarda la percentuale di vittorie. I Wizards, nel match più inutile dell’anno visti i risultati dei 2 team, si impongono con una facilità notevole nonostante siano penultimi in classifica proprio davanti a Charlotte, di ben 28 punti il divario a fine match tra le formazioni. Per Washington ci sono i 18 punti di Nenè, i 16 di Vesely e la doppia doppia di John Wall 16 punti e 14 assist. I disastrati ‘Cats portano solo 2 uomini in doppia cifra, Henderson chiude con 19 punti ed Augustin con 15.

    Memphis resta in corsa per la terza piazza ad Ovest battendo i Cavaliers ormai privi di ogni stimolo. Nel primo tempo Irving e Jamison provano a firmare la possibile sorpresa di giornata ma nel secondo tempo non c’è storia ed il team del Tennessee trionfa in scioltezza. Per Cleveland i già citati Irving e Jamison piazzano rispettivamente 25 e 17 punti, i Grizzlies da parte loro portano 6 uomini in doppia cifra, Speights in doppia doppia con 17 punti e 10 rimbalzi, 17 i punti di Marc Gasol, 15 di Gay, 14 di Mayo e 12 di Conley mentre Tony Allen infila 13 punti, 8 rimbalzi e ben 8 recuperi.

    Infine gli Spurs ottengono matematicamente il primo posto della Western Conference asfaltando i Blazers: per San Antonio come al solito ampie rotazioni e tutti i 13 giocatori utilizzati segnano almeno 2 punti. Top scorer Duncan e Green con 18 punti ciascuno, per Portland 24 di Matthews e doppia doppia di Hickson (14 punti e 10 rimbalzi).

    Risultati NBA 23 aprile 2012

    Washington Wizards-Charlotte Bobcats 101-73
    Indiana Pacers-Detroit Pistons 103-97
    New Jersey Nets-Philadelphia 76ers 87-105
    Milwaukee Bucks-Toronto Raptors 92-86
    Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers109-101
    San Antonio Spurs-Portland Trail Blazers 124-89

    LE CLASSIFICHE NBA  

    GLI HIGHLIGHTS NBA 24/04:

    [jwplayer config=”60s” mediaid=”134888″]

    TOP 10 NBA 24/04:

    [jwplayer config=”120s” mediaid=”134889″]

  • Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Lamela sputo a Lichtsteiner, pronte 3 giornate con la prova tv

    Juventus-Roma non verrà ricordata solamente come un’ entusiasmante partita di calcio, terminata con un secco 4-0 per i bianconeri. Juventus Roma entrerà negli annali anche per l’ ennesimo episodio “antisportivo”, che ha come protagonisti Lamela e Lichtsteiner.

    Durante le fasi finali di gara, con la Juve in netto vantaggio per 4-0 e in pieno controllo del match, il terzino svizzero Lichtsteiner, ex Lazio, quindi forse in clima derby,  segnala  il risultato della gara al calciatore argentino, mostrandoglielo con le dita della mano: ” 4-0 fai silenzio”.  Sfottò non apprezzato da Lamela, che avvicinandosi rapidamente al terzino bianconero, lo catechizza con uno sputo, sfuggito agli occhi dell’ arbitro. Se da una parte Lichtsteiner avrebbe fatto più bella figura a tenere le “mani in tasca”, è anche vero che lo sputo del calciatore argentino non ha alcuna attenuante. Lo sputo è considerato  dal regolamento come  “condotta violenta di gara”, quindi Lamela, una volta accertato il fatto con la prova tv, rischia una squalifica di 3 giornate.

    Erik Lamela © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Ma perchè ci si ostina ad avere questi atteggiamenti? I calciatori dovrebbero ricordare che sono un esempio per molti bambini, adolescenti, che crescono alimentando la loro passione per il calcio dinanzi alla tv. Rendersi protagonisti di questi episodi non si aiuta di certo ad educare i ragazzi al senso civico dello sport. Se da una parte lo sfottò, seppur antipatico, può essere scusato, dall’ altra, il gesto dello sputo è un atteggiamento da condannare a prescindere, poichè è uno degli atteggiamenti più “vergognosi” che possano esistere sia a livello umano, sia a livello sportivo.

    Certo, sarebbe opportuno che anche le provocazioni venissero bandite sul terreno di gioco. Bisogna sempre ricordarsi che lo sport è un chiaro insegnamento di vita per molti bambini e adolescenti, ed è per questo che dai professionisti, ci si aspetta massima educazione e collaborazione.

    E’ anche vero però, che il calcio è uno sport “maschio”, il quale vive quotidianamente di sfottò tra le varie tifoserie, quindi alcuni episodi, come quello di ieri di Licthsteiner o come quello del 2004 di Totti, ci possono anche stare, ma sempre e comunque dentro i limiti e rispettando il senso etico dello sport.

    [jwplayer config=”30s” mediaid=”134807″]