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  • Catania – Udinese 0-2 friulani in Champions League

    Catania – Udinese 0-2 friulani in Champions League

    Catania Udinese 0-2. Finisce così il match del Massimino. Ultima gara di questo campionato, il Catania, virtualmente già in vacanza, lascia strada all’ Udinese di Guidolin, a caccia di un punto per la matematica certezza del terzo posto, sinonimo di preliminare di Champions League.

    Vincere per non pensare agli altri. E’ questo il messaggio di Guidolin alla vigilia del match decisivo. Partono forte i friulani. Contropiede del solito Di Natale, ma l’ attaccante, fresco di convocazione in Nazionale, spedisce incredibilmente a lato. Passato pochi minuti e lo stesso numero 10 bianconero da origine ad uno dei goal più belli di questo campionato. Contropiede fulmineo, dribbling sullo stretto ad illudere l’ intervento del diretto marcatore, dribbling in corsa sul portiere e geniale tocco sotto che vanifica l’ intervento in scivolata di Spolli. 1-0 Udinese.

    Udinese Calcio © Maurizio Lagana Getty Images Sport

    Il Catania prova a chiudere gli ombrelloni e le sedie sdraio per una manciata di minuti. A metà primo tempo Catellani viene atterrato in area di rigore da Pereyra. Per l’ arbitro non ci sono dubbi, calcio di rigore. Dagli undici metri si incarica dell ‘esecuzione El Papu Gomez, il quale però spedisce incredibilmente a lato. Il Catania torna in vacanza e l’ Udinese ritorna a macinare gioco e occasioni. Ci provano Di Natale e Asamoah, ma Carrizo è bravo a neutralizzare i tentativi dei giocatori friulani.

    Nella ripresa l’ Udinese amministra il risultato concedendo pochissime occasioni agli uomini di Vincenzo Montella. Al 58′   Fabbrini, rigenerato dall cura Guidolin, si mette in proprio, siglando, con un perfetto tiro rasoterra sul primo palo, il goal del 2-0 in favore dei bianconeri. Esplode la gioia dei friulani, consapevoli del traguardo oramai raggiunto. Finisce così. L’ Udinese accede ai preliminari di Champions League per il secondo anno consecutivo, forse in maniera inaspettata.

    Guidolin a fine gara ha però gelato gli animi dei supporters bianconeri: “Non so se allenerò il prossimo anno, ho bisogno di riposare, questi ritmi sono insostenibili”. 

    Le pagelle di Catania Udinese:

    Catania (4-3-3): Carrizo 6; Bellusci  5(79′ Calapai), Spolli 5,5, Legrottaglie 6, Marchese 5,5; Izco 5,5, Almiron 6, Seymour 5,5; Ricchiuti 5,5 (59′ Suazo5), Catellani 6 (85′ Wellington), Gomez 5  All.: Montella.
    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 7; Benatia 6, Danilo 6, Domizzi 6; Basta 6,5, Pereyra 5,5 (70′ Fernandes 6), Pinzi 6 (69′ Pazienza 6), Asamoah 6,5, Pasquale 6,5; Fabbrini 7(83′ Torje); Di Natale 7. All.: Guidolin.

    Video Catania Udinese 0-2 highlights
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  • I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    I Clippers eliminano Memphis. James guida Miami contro i Pacers

    Nella notte NBA si completa il quadro delle squadre qualificate alle Semifinali di Conference dei playoff 2012.

    I Los Angeles Clippers, pur con qualche giocatore acciaccato, sbancano Memphis per 82-72, eliminano i Grizzlies dalla post season (4-3 il punteggio nella serie dopo questa decisiva gara 7) ed accedono alle Semifinali di Conference dove sfideranno i San Antonio Spurs. Match dal punteggio basso con partenza al rallentatore di entrambe le formazioni. La chiave del successo ospite è la grande difesa e l’apporto della panchina dato che Blake Griffin (solo 8 punti), alle prese con i dolori al ginocchio, non brilla. E allora ci pensano Martin, che lo sostituisce degnamente piazzando la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi, e Nick Young che infila 13 punti fondamentali. Il faro della squadra è Chris Paul che guida magistralmente i suoi compagni con una gara sapiente chiusa con 19 punti, 9 rimbalzi e 4 assist. Ai padroni di casa non resta che la delusione per il passaggio del turno mancato, ci si consola con i 19 punti e 9 rimbalzi di Rudy Gay, con i 19 di Marc Gasol e con la doppia doppia sfiorata da Zach Randolph (9 punti e 12 rimbalzi), poi poco altro. Esultano i californiani, per Memphis ci sarà da registrare qualcosa nel mercato estivo per puntellare il roster.

    LeBron James | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, valida però per la Semifinale di Conference dell’Eastern Conference, i Miami Heat, guidati da un super LeBron James, battono Indiana e si portano avanti per 1-0 nella serie. Dopo un ottimo primo tempo dei Pacers, nella ripresa la differenza la fa tutta il fenomeno di Miami (che ad inzio match riceve il meritato premio di M.V.P. stagionale) che a fine gara ottiene un bottino di 32 punti, 15 rimbalzi e 5 assist. 29 punti li aggiunge Dwyane Wade mentre Bosh gioca appena 15 minuti (problemi fisici per lui) ma porta alla causa 13 punti. Per i Big Three ben 74 punti sui 95 totali di squadra. Indiana alza bandiera bianca nonostante il dominio nella zona pitturata con West ed Hibbert (rispettivamente 17 punti e 12 rimbalzi e 17 punti ed 11 rimbalzi per i lunghi dei Pacers) e non bastano neanche i 10 punti a testa di George Hill e Darren Collison. Delude Granger (7 punti con 1/10 al tiro), per gara 2 si resta a Miami e gli ospiti saranno chiamati all’impresa per non vedere sfumare già ogni speranza di passaggio del turno.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 13 maggio

    Memphis Grizzlies-Los Angeles Clippers 72-82
    Mem: Gay 19, Gasol 19, Randolph 9
    Cli: Paul 19, Young 13, Martin 11

    RISULTATI SEMIFINALI NBA EASTERN CONFERENCE 13 maggio 2012

    Miami Heat-Indiana Pacers 95-86
    Mia: James 32, Wade 29, Bosh 13
    Ind: West 17, Hibbert 17, Hill 10, Collison 10

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 4-3 Lakers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-4 Clippers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Lazio Inter 3-1, sarà Europa League per entrambe

    Bye Bye Champions per Inter e Lazio, che sognavano una tonfo inaspettato dell’Udinese, che invece stende 2 a 0 il Catania e conquista il terzo posto per il secondo anno di fila. Festeggia comunque la Lazio, davanti al pubblico di casa chiudendo la stagione con tre schiaffoni rifilati all’Inter, in una partita che dopo il gol di Milito sembrava essere in salita. La classifica parla chiaro, la Lazio chiude al quarto posto guadagnandosi l’accesso diretto all’Europa League, mentre l’Inter ferma a quota  58 punti, dovrà affrontare i preliminari della coppa europea minore, con la sfida ad inizio agosto.

    KLOSE NON CE LA FA– All’ultimo minuto la Lazio rinuncia a Klose per un problema alla caviglia destra, con Reja che inserisce Kozak al suo posto, mentre in mediana Cana vince il ballottaggio con Matuzalem. Stramaccioni conferma le previsioni, schierando un centrocampo a quattro con Alvarez a supporto dell’unica punta Milito.

    Antonio Candreva © Paolo Bruno Getty Images Sport

    SEMPRE MILITO- Il match non regala grandissime emozioni nei primi minuti, con entrambe le squadre che si preoccupano più di coprirsi e non prendere gol che di proporre buon gioco e una manovra offensiva insidiosa. Il clima diventa gelido all’Olimpico quando sul tabellone dei risultati compare la notizia del vantaggio dell’Udinese  contro il Catania, risultato che taglierebbe entrambe le squadre  fuori dal discorso Champions. L’episodio chiave del match è nel finale di primo tempo, quando Ledesma entra in tackle su Maicon nei pressi dell’area di rigore e Damato concede ai nerazzurri il penalty. Proteste calorose dei biancocelesti che volevano il calcio di punizione, considerando il fallo appena fuori dall’area di rigore. Milito dagli undici metri è implacabile e porta i suoi in vantaggio.

    CUORE LAZIO- Nella ripresa la Lazio inizia a crederci, provando inizialmente un paio di buone conclusioni da fuori ad impegnare Castellazzi, fino a trovare il guizzo vincente di Kozak, che dagli sviluppi di un corner al 13’ libero da marcature stacca di testa e anticipa il portiere nerazzurro per il gol del pari. La partita si infiamma, e i padroni di casa ribaltano il risultato in quattro minuti, trovando una percussione devastante di Lulic che fa fuori Poli e Maicon e serve l’assist per Candreva che ha il tempo di stoppare e beffare Castellazzi trovando la rete del vantaggio. Rischia l’autogol Biava al 37’ quando si immola in scivolata su cross di Zanetti, anticipando Pazzini e colpendo il palo. L’Inter reagisce riversandosi nella metà campo laziale, ma sono proprio i biancocelesti a sferrare il colpo del ko con Mauri che sfrutta una respinta di Castellazzi  e mette in rete il gol del 3 a 1 finale.

    PAGELLE LAZIO INTER 

    Candreva 7 Corre moltissimo  salta l’uomo e si rende utile sia in fase di costruzione, sia per dare una mano in copertura. Prova un paio di volte nella ripresa il tiro da fuori impegnando Castellazzi, per poi impallinare il portiere nerazzurro al minuto 18.

    Kozak 6,5 Evanescente nel primo tempo, risulta decisivo nel secondo, trovando la zuccata vincente per la rete del pari su calcio d’angolo.

    Mauri 6 Non incide come dovrebbe nella partita, ma nel finale trova il sigillo che chiude la partita sul 3 a 1.

    Maicon 6 Luci e ombre in una partita in cui dimostra di essere tornato ai suoi livelli, solcando la fascia come un treno e servendo assist ai compagni. Poi nella ripresa si addormenta nell’occasione del 2 a 1 facendosi saltare da Lulic con troppa superficialità.

    Alvarez 5 Impalpabile. Sbaglia quasi tutto, riuscendo a perdere palloni che sarebbero potuti diventare oro sui piedi di qualsiasi altro compagno di squadra.

    Milito 6 Il principe non delude e quando c’è da calciare il rigore non si tira indietro, realizzando il gol numero 24. Nella ripresa non vede mezzo pallone buono.

    LAZIO: Bizzarri 6,5; Scaloni 5,5, Diakité 6,5, Biava 6, Konko 5,5; Cana 6, Ledesma 5,5; Candreva 7 (92’ Zampa sv), Mauri 6 (93’ Garrido sv), Lulic 7 (83’ Gonzalez sv); Kozak 6,5.

    INTER: Castelazzi 5,5;  Maicon 6, Lucio 5,5, Samuel 5, Nagatomo 5,5; Zanetti 5,5, Cambiasso 5,5, Poli 5 (76′ Longo sv); Alvarez 5 (61′ Pazzini 5,5), Guarin 6, Milito 6 (92′ Juan sv).

    Video Gol e Highlights Lazio Inter
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  • Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Che sarebbe stata una partita diversa dalle altre era facilmente prevedibile ma solo nella migliore delle ipotesi si poteva ipotizzare una vittoria del Milan suggellata da un gran gol di Pippo Inzaghi su assist di Clarence Seedorf. La coppia che in questi anni ha spesso illuminato le notti magiche rossonere segnando vittorie importanti della gloriosa storia del Milan. Milan Novara aveva poco da chiedere in termini di risultato e classifica, i rossoneri con il ko nel derby avevano consegnato con una giornata d’anticipo lo scudetto alla Juventus, l’undici di Tesser invece aveva ormai finito di sperare in un clamorosa rimonta salvezza iniziando già a programmare il prossimo campionato di serie B.

    Pippo Inzaghi in gol Milan Novara | © Getty Images

    Milan Novara, la partitaI rossoneri in campo con una formazione altamente sperimentale iniziano al piccolo trotto perdendo i duelli al centrocampo e concedendo qualche ripartenza di troppo al Novara di Tesser. I piemontesi approfittano infatti del clima di festa e rassegnazione in casa rossonera per cercare il secondo colpaccio a San Siro e trovando la rete del vantaggio con Garcia a metà primo tempo. Nella ripresa invece i rossoneri hanno di fatto cambiato atteggiamento trovando il pari con Flamini e sfiorando il raddoppio in tante occasioni prima del gol vittoria firmato dal redivivo Pippo Inzaghi.

    Milan Novara lacrime e addii La partita contro i piemontesi verrà comunque ricordata per un passaggio epocale di casa rossonera. Il Milan perde in un colpo solo quasi tutta la Vecchia Guardia dovendo gioco forza tuffarsi sul calciomercato alla ricerca dei giocatori ma sopratutto degli uomini in grado di far ripartire il motore rossonero per un nuovo ciclo. Lacrime per Gennaro Gattuso sin dalla fase di riscaldamento e lacrime per Super Pippo Inzaghi che chiude con un gol alla sua maniera ma già nel dopo partita ammette di voler provare a rimanere al Milan.

    Più contenuti gli addii di Nesta e Zambrotta comunque acclamati dagli ultrà e riempiti di abbracci dall’intero staff rossonero. In lacrime anche Massimo Ambrosini, il capitano che dovrebbe rimanere in rossonero e adesso sempre più solo a tramandare lo stile e lo spirito Milan alla Vecchia Guardia.

    Il gol di Pippo Inzaghi in Milan Novara
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    Le lacrime di Gennaro Gattuso
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  • Gallinari delude e i Lakers eliminano Denver. Rondo trascina Boston

    Gallinari delude e i Lakers eliminano Denver. Rondo trascina Boston

    Termina in gara 7 di primo turno contro i Los Angeles Lakers l’avventura nei playoff NBA 2012 di Danilo Gallinari e dei suoi Denver Nuggets. La squadra del Colorado è stata battuta per 96-87 dai gialloviola che chiudono la serie con il punteggio di 4 a 3 ed accedono così alle Semifinali di Conference dove troveranno i fortissimi Oklahoma City Thunder.

    I californiani sono guidati da un super Pau Gasol che dopo essere stato molto criticato dai giornalisti americani sfodera una prova da 23 punti, 17 rimbalzi, 6 asssist e 4 stoppate risultando di gran lunga il migliore giocatore della squadra. A dare una mano al lungo losangelino ci pensa il compagno di reparto Andrew Bynum che arriva a quota 16 punti con 18 rimbalzi e 6 stoppate. Ma decisivi sono anche i 19 punti di Steve Blake (5 bombe per lui) i 17 punti ed 8 assist di Kobe Bryant (che chiude la gara con la tripla della sicurezza nel finale) ed i 15 punti del rientrante World Peace (dopo la squalifica per la gomitata ad Harden). L’inesperienza alle pressioni di questi match gioca un brutto scherzo ai giovani Nuggets: Danilo Gallinari, pessimo, segna solo 3 punti (1/9 dal campo), lo stesso discorso vale per gli altri 2 giovani Faried e McGee che giocano molto al di sotto delle loro possibilità. Inutili quindi i 25 punti di Lawson ed Harrington ed i 15 del sempre produttivo Afflalo. Ma il futuro sorride a Denver che se lavorerà bene sul mercato, con le basi ed i giocatori che ci sono già a roster, potrà essere la squadra rivelazione della prossima stagione.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Harry How/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, che ha aperto le Semifinali di Conference ad Est, i Boston Celtics superano in un match soffertissimo i Philadelphia 76ers trionfando per 92-91, portandosi così sul punteggio di 1-0 nella serie. A trascinare i padroni di casa sono Kevin Garnett (periodo di forma strepitoso, per lui 29 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate) ma soprattutto il playmaker Rajon Rondo che infila l’ennesima tripla doppia della sua stagione (l’ottva in carriera nei playoff) chiudendo con 13 punti, 12 rimbalzi e 17 assist (in aggiunta anche 4 recuperi). Bene anche capitan Paul Pierce con 14 punti e Ray Allen che dalla panchina contribuisce alla vittoria con 12 punti.  Agli ospiti non bastano i 19 punti, 6 rimbalzi e 6 assist di Iguodala , i 16 punti e 10 rimbalzi di Evan Turner ed i 15 punti di Hawes. Gara 2 sarà giocata ancora Boston e per i Celtics l’opportunità di portarsi sul 2-0 nella serie è reale ma attenzione ai Sixers che con il loro atletismo possono dare tanti grattacapi agli esperti avversari.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 12 maggio

    Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 96-87
    Lak: Gasol 23, Blake 19, Bryant 17
    Den: Lawson 24, Harrington 24, Afflalo 15

    RISULTATI SEMIFINALI NBA EASTERN CONFERENCE 12 maggio 2012

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 92-91
    Bos: Garnett 29, Pierce 14, Rondo 13
    Phi: Iguodala 19, Turner 16, Hawes 15

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 4-3 Lakers (Los Angeles accede alle Semifinali di Conference)
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-3 

    HIGHLIGHTS LAKERS-NUGGETS:

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  • NBA, LeBron James è ancora il “Re”. Terzo titolo di MVP in carriera

    NBA, LeBron James è ancora il “Re”. Terzo titolo di MVP in carriera

    Come già ampiamente anticipato in mattinata, LeBron James, ala piccola dei Miami Heat, è stato nominato M.V.P. della stagione 2011/2012. Lo ha annunciato poco fa la NBA che ha consegnato al numero 6 degli Heat il trofeo Maurice Podoloff (trofeo così chiamato in onore del compianto Maurice Podoloff, il primo commissario della NBA che è stato in carica dal 1946 fino al 1963, anno del suo pensionamento). James ottiene il prestigioso riconoscimento per la terza volta nelle ultime quattro stagioni e diventa il primo giocatore dopo Michael Jordan a vincere almeno tre titoli di M.V.P.

    James ha totalizzato nelle votazioni ben 1.074 punti (di cui 85 voti da primo posto), voti assegnati da un pannello di121 giornalisti sportivi delle maggiori emittenti televisive di tutti gli Stati Uniti e del Canada più un voto unico dato dai fan su NBA.com. Per la terza stagione consecutiva, infatti, la NBA ha dato ai tifosi la possibilità di presentare le loro cinque preferenze classificando i loro voti attraverso una pagina Web sul sito ufficiale. Il voto dei fan è stato contato come un voto unico che è andato al giocatore ovviamente più votato tra tutti quelli disponibili. Ai giocatori sono stati assegnati 10 punti per ogni voto da primo posto, sette punti per ogni voto da secondo posto, cinque punti per ogni voto da terzo posto, tre punti per ogni voto da quarto posto e un punto per ogni voto da quinto posto ricevuto.

    A completare la top five della classifica ci sono Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder (secondo a quota 889 punti, con 24 voti da primo posto, che però si consola con il terzo titolo di fila nella classifica marcatori), Chris Paul dei Los Angeles Clippers (terzo a quota 385 punti, con sei voti da primo posto), Kobe Bryant dei Los Angeles Lakers (quarto a quota 352 punti, con due voti da primo posto) ed infine Tony Parker dei San Antonio Spurs (quinto a quota 331 punti, con quattro voti da primo posto).

    LeBron James | © Marc Serota/Getty Images

    James ha portato gli Heat ad un record di 46 vittorie a fronte di 20 sconfitte ottenendo così la testa di serie numero 2 nei playoff della Eastern Conference (dietro ai soli Chicago Bulls che hanno avuto il miglior record della Lega). Nonostante il minimo in carriera per minuti giocati in stagione (“solo” 37.5 a partita), l’otto volte All Star ha guidato la NBA nel differenziale di plus-minus (+7,6) è giunto al terzo posto nella classifica marcatori della Lega nei punti segnati per gara (27.1, migliore realizzatore degli Heat), ed è stato il leader di Miami negli assist (6.2 a partita) e nei rimbalzi (7.9 ad incontro). Inoltre James ha stabilito il suo record personale in carriera nella percentuale dal campo (tirando con il 53%) e nel tiro da 3 punti(36%). Numeri da brividi, solo il grande Michael Jordan in carriera (precisamente nel 1988/1989) riuscì a fare meglio, segno di quanto sia meritato il premio per “King” James.

    In questa stagione, James è stato eletto giocatore del mese nella Eastern Conference per due volte (gennaio e febbraio), e ha ottenuto il riconoscimento di migliore giocatore della settimana per ben 6 volte in regular season, estendendo il suo record NBA in questa categoria portando il totale a 37. James è arrivato a quota 419 partite consecutive in cui ha raggiunto la doppia cifra in punti segnati la settima striscia più lunga nella storia della NBA, dietro ai soli Michael Jordan (866 gare di fila), Kareem Abdul-Jabbar (autore di 2 striscie da 787 e poi 508 partite), Karl Malone (575 incontri), Moses Malone ( 526), ​​e Oscar Robertson (428).

    LeBron James succede a Derrick Rose (Chicago Bulls) che lo scorso anno vinse il premio interrompendo la striscia di 2 successi di fila proprio dell’asso dei Miami Heat che però a quei tempi vinse i riconoscimenti di M.V.P. con la maglia dei Cleveland Cavaliers. James entra di diritto nella storia di questo sport: finora infatti erano solo sette i giocatori ad aver toccato o superato quota tre titoli di M.V.P., primo fra tutti Kareem Abdul-Jabbar con sei, poi Bill Russell e Michael Jordan con cinque e Wilt Chamberlain con quattro, gli unici ancora davanti, mentre ora James raggiunge Moses Malone, Magic Johnson e Larry Bird.

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  • Memphis batte i Clippers. LeBron James sarà l’MVP della stagione

    Memphis batte i Clippers. LeBron James sarà l’MVP della stagione

    Nell’unica gara disputata nella notte NBA i Memphis Grizzlies sbancano il parquet dei Los Angeles Clippers, pareggiano la serie di questo primo turno playoff di Western Conference sul 3-3 e potranno giocare la decisiva gara 7 (che avrà luogo domenica) sul campo di casa, riprendendosi così in extremis il vantaggio del fattore campo perso nel primo incontro della serie quando i californiani espugnarono l’arena di Memphis operando un clamoroso recupero nell’ultimo quarto della partita.

    Gli ospiti partono decisamente meglio e cercano di allungare per gestire il risultato nel corso del match ma già nella seconda frazione i Clippers si rifanno sotto chiudendo con soli 4 punti di svantaggio all’intervallo lungo.

    Nella ripresa i californiani riescono anche a mettere la testa avanti ma i Grizzlies non demordono e si tengono agganciati ai padroni di casa, sferrando il colpo decisivo nell’ultimo periodo, quando nei minuti finali le giocate di Gasol e Randolph mandano all’aria i sogni di gloria dei tifosi losangelini che speravano di poter assistere alla vittoria della loro squadra del cuore e di conseguenza festeggiare il passaggio alle Semifinali di Conference.

    Marc Gasol, Memphis Grizzlies | © Ronald Martinez/Getty Images

    Memphis trionfa grazie appunto all’apporto dei suoi 2 lunghi, Marc Gasol segna 23 punti con 9 rimbalzi, Zach Randolph piazza una sontuosa doppia doppia da 18 punti e 16 rimbalzi (alla quale si aggiungono anche 3 decisive stoppate). Buono anche il contributo di Rudy Gay (13 punti) e del playmaker Mike Conley autore di 13 punti e 9 assist. Ai Clippers non bastano 5 giocatori in doppia cifra, il leader è Blake Griffin che infila 17 punti, 5 rimbalzi e 6 assist, seguìto da Eric Bledsoe che dalla panchina porta alla causa 14 punti, 4 rimbalzi e 6 assist, da Chris Paul che chiude la sua prova con 11 punti, 5 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi ed infine da Martin e Butler che infilano 10 punti ciascuno.

    Per gara 7, come già accennato, si torna a Memphis e la strada si fa dura per Los Angeles che aveva un vantaggio di 3 partite ad una sui Grizzlies. Intanto nella serata americana partiranno le Semifinali di Conference ad Est con la sfida tra Boston e Philadelphia e sapremo anche chi tra Lakers e Nuggets passerà il primo turno ad Ovest. Sarà una giornata ricca di avvenimenti dato che secondo alcune fonti (rimaste anonime), LeBron James avrebbe vinto il suo terzo titolo di M.V.P. stagionale, precedendo il rivale Kevin Durant. Ovviamente si attende la conferma ma la notizia sembra avere buone fonti e possono escludersi sorprese. James diventerebbe il primo giocatore nella storia dei Miami Heat a ricevere il prestigioso riconoscimento.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 11 maggio

    Los Angeles Clippers-Memphis Grizzlies 88-90
    Cli
    : Griffin 17, Bledsoe 14, Paul 11
    Mem: Gasol 23, Randolph 18, Gay 13, Conley 13

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-3
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-3 

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Gallinari costringe i Lakers a gara 7. Bulls eliminati, Celtics ok

    Gallinari costringe i Lakers a gara 7. Bulls eliminati, Celtics ok

    Emozioni a non finire nella notte NBA dove si sono disputate 3 partite valide per il primo turno dei playoff 2012.

    L’impresa di questo primo turno la firmano i Philadelphia 76ers che vincono gara 6 ed eliminano (con il risultato di 4-2 nella serie) la migliore formazione della Lega, i Chicago Bulls. Match molto equlibrato e giocato con tanto agonismo a discapito dello spettacolo. L’incontro si decide nei secondi finali: i Bulls, avanti di un punto (78-77) sbagliano 2 tiri liberi fondamentali con il pur ottimo Omer Asik. I Sixers approfittano dei 7 secondi restanti per guadagnarsi anche loro 2 tiri liberi che Iguodala trasforma in punti per il sorpasso definitivo. Con 2 secondi alla sirena il tentativo da centrocampo di Chicago non trova fortuna e quindi esplode la festa sugli spalti. I protagonisti dei padroni di casa sono Iguodala (20 punti), Holiday (14) e Williams (14) mentre a Chicago non servono i 19 punti a testa di Deng (con ben 17 rimbalzi) ed Hamilton ed i 14 punti di Gibson. A condannare gli ospiti la prova orrenda di Boozer (3 punti con 1/11 dal campo) che in assenza di Noah e Rose avrebbe dovuto essere il condottiero della squadra. Per Philadelphia si aprono le porte delle Semifinali di Conference.

    Partita tiratissima anche a Boston dove i Celtics superano Atlanta e staccano il pass per le Semifinali di Conference dove affronteranno, con il vantaggio del fattore campo, proprio i Sixers di cui abbiamo parlato poco fa. Finale di partita molto simile a quello di Philadelphia con gli Hawks in gran rimonta. Horford però a 2 secondi dalla fine sbaglia uno dei 2 tiri liberi e lascia i Celtics in vantaggio (81-80). Pierce invece è glaciale dalla lunetta e fissa il punteggio sull’80-83, resta un solo secondo sul cronometro e Teague non ha neanche il tempo di tirare sulla rimessa dal fondo. Avanzano i Celtics con la sontuosa doppia doppia di Garnett (28 punti e 14 rimbalzi), Pierce aggiunge 18 punti e Rondo 14. Per gli ospiti 18 sono i punti di Smith, 17 quelli di Johnson, 16 li porta Williams e 15 Horford ma alla fine tutti gli sforzi risultano vani.

    Danilo Gallinari, Denver Nuggets | © Justin Edmonds/Getty Images

    Match senza storia a Denver dove i Nuggets del nostro Danilo Gallinari asfaltano i Lakers pareggiando sul 3-3 la serie. Fin dalla palla a 2 Denver ha il pieno controllo dell’incontro  e non va una sola volta in svantaggio. Ad un minuto dal termine del terzo quarto il vantaggio dei padroni di casa è di ben 25 punti (90-65) e la partita è virtualmente chiusa. Brilla Ty Lawson che fissa il suo massimo in carriera nei playoff con 32 punti, 18 per Brewer, doppia doppia di Faried (15 punti ed 11rimbalzi) mentre Gallinari gioca meravigliosamente chiudendo con 12 punti, 4 rimbalzi, 7 assist ma soprattutto un plus-minus di ben +27! Ai Lakers non servono i 31 punti di Kobe Bryant e la doppia doppia di Bynum (11 punti e 16 rimbalzi ai quali si aggiungono 4 stoppate). Si torna a Los Angeles per la decisiva gara 7, chi vince pesca i favoritissimi Thunder nella Semifinale di Conference.

    RISULTATI PRIMO TURNO NBA PLAYOFF 2012, 10 maggio

    Philadelphia 76ers-Chicago Bulls 79-78
    Phi: Iguodala 20, Holiday 14, Williams 14
    Chi: Hamilton 19, Deng 19, Gibson 14

    Boston Celtics-Atlanta Hawks 83-80
    Bos: Garnett 28, Pierce 18, Rondo 14
    Atl: Smith 18, Johnson 17, Williams 16

    Denver Nuggets-Los Angeles Lakers 113-96
    Den: Lawson 32, Brewer 18, Faried 15
    Lak: Bryant 31, Sessions 14, Bynum 11

    LE SFIDE DEL PRIMO TURNO PLAYOFF:

    Eastern Conference:

    1) Chicago Bulls vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-4 Sixers (Philadelphia accede alle Semifinali di Conference)
    2) Miami Heat vs 7) New York Knicks serie 4-1 Heat (Miami accede alle Semifinali di Conference)
    3) Indiana Pacers vs 6) Orlando Magic serie 4-1 Pacers (Indiana accede alle Semifinali di Conference)
    4) Boston Celtics vs 5) Atlanta Hawks serie 4-2 Celtics (Boston accede alle Semifinali di Conference)

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 8) Utah Jazz serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alle Semifinali di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 7) Dallas M avericks serie 4-0 Thunder (Oklahoma City accede alle Semifinali di Conference)
    3) Los Angeles Lakers vs 6) Denver Nuggets serie 3-3
    4) Memphis Grizzlies vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-3 Clippers

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • Scudetto Napoli, 25 anni dopo il trionfo

    Scudetto Napoli, 25 anni dopo il trionfo

    Sono passati 25 anni dal quel 10 Maggio 1987. Data storica per il popolo napoletano che decretò per la prima volta l’ accoppiata scudetto Napoli sul gradino più alto del calcio italiano. Il primo scudetto è un po’ come il primo amore, non si scorda mai. Di fatto ecco a distanza di 25 anni ricordare ancora  le gesta dell’ opera d’arte partenopea.

    25 anni fa il Napoli viveva sotto il dominio totale delle squadre del Nord, Juventus, Inter e Milan. Il 1987 , sotto questo punto di vista, fu l’anno della svolta, della rivincita, del riscatto. Con la vittoria del tricolore, il Napoli si scrollò di dosso questo pesante senso di inferiorità che da quel giorno sparì totalmente.

    Diego Armando Maradona © Simon Bruty Getty Images Sport

    Il 10 Maggio 1987 , il Napoli ospitava la Fiorentina al San Paolo. Ai partenopei bastava un pareggio per la matematica assegnazione del titolo. Gli azzurri si portarono in vantaggio con Carnevale, ma nella ripresa vennero raggiunti da una strepitosa rete dell’ allora sconosciuto Roberto Baggio. Al triplice fischio finale si scatenò una vera e propria festa sia sul terreno di gioco, sia nelle strade della città. Si portò in trionfo l’ immagine di Diego Armando Maradona, vero e proprio artefice del successo Napoletano.

    Ma cos’ è cambiato 25 anni dopo? Cos’ è cambiato da quel 10 Maggio 1987? Il Napoli di oggi vive un momento di leggero sbandamento dovuto alla strepitosa stagione coronata dalla partecipazione in Champions League. E’ chiaro che partecipare su tre competizioni destabilizza le energie dell’ intero organico. Ma nulla ancora è perduto. I Partenopei si giocheranno la qualificazione alla Champions League all’ ultima giornata di campionato. Nella peggiore delle ipotesi rimarrà comunque una strepitosa stagione coronata dal secondo anno europeo in caso di qualificazione all’ Europa League, senza dimenticare che il Napoli giocherà contro la Juventus la finale di Coppa Italia il prossimo 20 Maggio. Che lo scudetto del 1987  sia di buon auspicio per questa parte finale di stagione?

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  • Super Falcao, l’Atletico Madrid trionfa in Europa League

    Super Falcao, l’Atletico Madrid trionfa in Europa League

    La finale dell’Europa League 2011/2012 vede il trionfo dell’Atletico Madrid che travolge 3-0 i baschi dell’Athletic Bilbao, visibilmente frenati dall’importanza del match. Mattatore della serata, così come tutti noi pensavamo, è stato Radamel Falcao, a segno con una doppietta nella prima frazione di gioco e ancora una volta dimostratosi implacabile nei pressi della porta avversaria. Per il colombiano seconda Europa League vinta in 2 anni, dopo il trionfo dell’anno scorso con il Porto mentre per l’Atletico Madrid si tratta del secondo successo negli ultimi 3 anni.

    Primo trionfo da allenatore in campo europeo per Diego Simeone, tecnico dei colchoneros dal Dicembre 2011, che entra anche nella storia per aver vinto questo trofeo sia da giocatore (con l’Inter nel 1998) che da allenatore, prima di lui c’erano riusciti solo in due: Dino Zoff con la Juventus (1977 e 1990) e Huub Stevens con il PSV (1978) e con lo Schalke (1997). Niente da fare per l’Athletic Bilbao costretto ancora una volta ad abdicare in una finale europea. I baschi erano alla caccia del loro primo titolo in campo internazionale sfuggito nel 1977 nella doppia finale della Coppa Uefa contro la Juventus. Il 25 Maggio i baschi proveranno a consolarsi nella finale della Coppa del Re contro il Barcellona.

    PAGELLE ATLETICO MADRID – ATHLETIC BILBAO

    Radamel Falcao alza la coppa © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/GettyImages

    Falcao 9,5: 30 goal in 30 presenze di Europa League, numeri spaventosi per un giocatore che farebbe comodo alle migliori squadre d’europa. Ieri sera è stato maledettamente decisivo segnando con estrema tecnica i due gol che hanno spezzato il sogno basco. Arrivato quest’ anno all’Atletico per 40 milioni di euro, non dovrebbe restarci a lungo se continua a infiammare le platee con queste gemme. Top player.

    Diego 7,5: lo ricordavamo ai tempi della Juventus dove aveva espresso solo a sprazzi le sue qualità. Nell’Atletico ha ritrovato la giusta linfa e ieri dopo che nel primo tempo Falcao lo aveva messo un pò in ombra, trova coraggio nella ripresa con un goal di pregevole fattura che chiude il risultato sul 3-0. Bentornato

    Llorente 4,5: doveva essere l’antagonista di Falcao ma il campo ha detto il contrario. L’attaccante spagnolo non ha avuto vita facile con i centrali dell’Atletico Godin e Miranda, ma quando ha avuto la sua occasione goal ad inizio partita non l’ha messa dentro. Poco incisivo.

    Aurtenexte 4: colpevole su entrambe le azioni che vedono Falcao andare a segno. Non era la sua serata e Marcelo Bielsa lo rimpiazza ad inizio ripresa con Ibai Gomez. Da rivedere.

    Amorebieta 4: va a braccetto con il suo compagno di reparto Aurtenexte, perdendo malamente un pallone davanti alla difesa da cui scaturisce il secondo gol. Nel finale si fa saltare come un birillo dal brasiliano Diego che la mette dentro. Stralunato.

    Atletico Madrid (4-2-3-1): Courtois 7; Juanfran 7, Godín 7,5, Miranda 7, Luis Felipe 7; Mario Suarez 7, Gabi 7; Turan 7 (92’ Alvaro Domínguez sv), Diego 7 ,5 (89’ Koke sv), Adrian Lopez 6,5 (87’ Salvio sv); Falcao 9,5. A disp.: Asenjo, Antonio Lopez, Paulo Assunçao, Martín. All.: Simeone 9

    Athletic Bilbao (4-3-3): Iraizoz 6; Iraola 6, Javi Martinez 5,5, Amorebieta 4, Aurtenexte 4 (46’ Iñigo Perez 6); Herrera 5,5 (62’ Toquero 6), Iturraspe 5,5 (46’ Ibai Gomez 6,5), De Marcos 6; Susaeta 6, Llorente 4,5, Muniaín 6. A disp.: Raúl, San José, Equiza, Gabilondo. All.: Bielsa 5,5

    VIDEO ATLETICO MADRID – ATHLETIC BILBAO 3-0

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