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  • Lakers eliminati dai Thunder, i Celtics travolgono Philadelphia

    Lakers eliminati dai Thunder, i Celtics travolgono Philadelphia

    Non basta un grande Kobe Bryant da 42 punti ai Los Angeles Lakers per evitare l’eliminazione nelle Semifinali di Conference dei playoff NBA 2012. I californiani si inchinano per la quarta volta in 5 partite agli Oklahoma City Thunder (106-90 il risultato finale) che così conquistano il pass per la Finale della Western Conference dove affronteranno i San Antonio Spurs che ieri hanno ottenuto il punto qualificazione in gara 4 contro i Los Angeles Clippers. I Lakers restano in corsa per 3 quarti, giocando con grinta e tenacia ed un Bryant immenso lascia ben sperare. Ma nell’ultimo periodo i Thunder mettono il turbo e per i gialloviola svaniscono le speranze di allungare la serie. Grande partita per Bryant che chiude a quota 42 punti e 5 assist (13esima gara in carriera nei playoff con oltre 40 punti), Gasol aggiunge 14 punti e 16 rimbalzi ma i californiani vengono traditi dall’esiguo contributo in primis di Bynum (solo 10 punti) e poi della panchina che riesce a segnare solo 5 miseri punti al cospetto di quella di Oklahoma City che ne porta invece ben 35. A guidare i padroni di casa ci pensa il solito duo Russell Westbrook-Kevin Durant che infilano rispettivamente 28 e 25 punti (per Durant anche 10 rimbalzi che gli valgono la doppia doppia) ed Harden porta alla causa 17 punti. Thunder in Finale di Western Conference, per i Lakers invece altro mesto addio alla post season così come lo scorso anno quando in Semifinale di Conference vennero sbattuti fuori dai Dallas Mavericks poi campioni NBA con un secco 4-0.

    Los Angeles Lakers v Oklahoma City Thunder &copy Ronald Martinez/Getty Images

    Nell’altra gara della notte successo fondamentale dei Boston Celtics che battono i Philadelphia 76ers e si prendono nuovamente il vantaggio nella serie guidata ora per 3-2 dopo gara 5. Dopo un primo tempo equilibrato in cui i Sixers chiudono avanti di una manciata di punti, nel secondo tempo la partita svolta decisamente in favore dei biancoverdi che ringraziano la super prestazione di Brandon Bass che piazza 27 punti (di cui ben 18 nel solo terzo quarto) per il suo massimo in carriera nei playoff. A dare man forte al lungo dei Celtics ci pensano il capitano Paul Pierce con 16 punti, Kevin Garnett con 20 punti e Rajon Rondo con la doppia doppia da 13 punti e 14 assist mentre un infallibile Stiemsma (5/5 dal campo) aggiunge 10 punti. Agli ospiti non servono quindi i 19 punti di Brand, la doppia doppia di Evan Turner (11 punti e 10 rimbalzi), i 12 punti del sempre positivo Lavoy Allen ed i 10 a testa della coppia Hawes-Holiday. Per gara 6 si ritorna a Philadelphia con Boston che ha in mano il punto potenziale per chiudere il discorso mentre i giovani Sixers dovranno provare a vincere per tenere aperta la sfida.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 21 maggio:

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 101-85
    Bos: Bass 27, Garnett 20, Pierce 16
    Phi: Brand 19, Lavoy Allen 12, Turner 11

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Clippers 106-90
    Okl: Westbrook 28, Durant 25, Harden 17
    Lak: Bryant 42, Gasol 14, World Peace 11

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 2-2 
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 3-2 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Torino e Pescara in Serie A, scoppia la festa. Il trionfo di Zeman e Ventura

    Due piazze, stessa festa e stesso entusiasmo: Torino e Pescara, hanno conquistato la promozione diretta in Serie A per la prossima stagione, ritagliandosi un posto nel calcio che conta con una giornata di anticipo rispetto alla conclusione del campionato cadetto, confermando la superiorità mostrata durante tutta la stagione, in cui hanno svolto un ruolo da protagoniste assolute.

    Ventura e Zeman i due tecnici “guida”, protagonisti di entrambi i capolavori, completati ieri con le rispettive vittorie contro il Modena e la Sampdoria: per il Torino, una vittoria casalinga nello stadio Olimpico tutto esaurito griffata da Oduamadi e De Feudis, mentre per gli uomini di Zeman il trionfo è giunto sul campo di Marassi blucerchiato, alla presenza di Roberto Mancini neo campione d’Inghilterra, con le reti di Caprari (autore di una doppietta) e di Ciro Immobile, al suo 27esimo centro in campionato, che hanno fissato il punteggio sul perentorio 1-3.

    Il Toro ha sancito, così, il suo ritorno fra i grandi dopo tre anni di purgatorio, sintetizzato dallo striscione apparso sugli spalti “Scusate il ritArdo”, mettendosi in pari – almeno dal punto di vista dei festeggiamenti – con gli eterni rivali-cugini bianconeri, celebrando dopo la partita vinta allo Stadio Olimpico, la promozione con un bagno di folla nelle vie del centro città, nonostante la pioggia battente, a bordo dell’ormai classico pullman scoperto, con i calciatori ebbri di gioia che indossavano una maglietta dalla scritta più che eloquente: “GodiAmo“, che riflette la gioia incontenibile degli interpreti di un campionato praticamente perfetto, condotto quasi sempre in testa alla classifica.

    Festa Granata | ©Valerio Pennicino/Getty Images

    Protagonista dei festeggiamenti, in particolare, il presidente Urbano Cairo che ha avuto il grande merito di riorganizzare la società, puntando su un tecnico esperto come Giampiero Ventura, alla sua quarta promozione dopo quella ottenuta a Lecce e le due di Cagliari, e su un collettivo di buone individualità, nonostante i problemi fisici che hanno colpito alcuni uomini simbolo come Guberti e Rolando Bianchi che, comunque, hanno sentito “propria” la promozione ottenuta, così come dimostrava la grande esultanza del bomber granata, che si è regalato un vero e proprio “tuffo nella folla”, in perfetto stile rockstar.

    Per il futuro prossimo è quasi certa la permanenza di mister Ventura, come il presidente granata ha annunciato nel postpartita, così come nell’altra piazza festante, Pescara, è molto probabile la permanenza di Zdenek Zeman, vero e proprio artefice della promozione degli abruzzesi dopo ben vent’anni. Un risultato “storico”, che ha il sapore del calcio spettacolo, dei dogmi tattici e della filosofia spregiudicata impartita dal tecnico boemo, riassunto da numeri assolutamente notevoli: dagli 89 gol segnati, miglior attacco del campionato, alle 25 vittorie, alla giovane età media dei protagonisti biancoazzurri, che sembra abbiano già captato l’attenzione dei grandi club, da Verratti (convocato da Prandelli a Coverciano per la preselezione prima degli Europei, ndr) a Caprari, da Immobile (scuola Juventus, ndr) a Insigne, Anania e Balzano, che costituiscono la spina dorsale dell’Under 21 di Ciro Ferrara.

    Un collettivo di grande prospettive, che – se verrà preservato – potrà recitare un ruolo importante anche nella massima serie, mettendo ancora più in vetrina i suoi gioiellini, sapientemente valorizzati da Zeman. La prossima Serie A si preannuncia già molto interessante.

    VIDEO PROMOZIONE PESCARA IN SERIE A

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    VIDEO PROMOZIONE TORINO IN SERIE A

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  • James show ad Indianapolis. Spurs in finale di Conference

    James show ad Indianapolis. Spurs in finale di Conference

    Nella notte NBA risultato importantissimo dei Miami Heat che sbancano il parquet degli Indiana Pacers e pareggiano sul 2-2 la serie di Semifinale della Eastern Conference. Un primo tempo opaco per la squadra della Florida, ma una ripresa giocata in modo eccezionale, con tanto cuore e determinazione, armi che hanno avuto come logica conseguenza un successo di capitale importanza che permette a Miami di riprendersi il vantaggio del fattore campo e di guardare al futuro con un pò più di ottimismo. Il grande protagonista in campo è stato senza ombra di dubbio LeBron James autore di una gara mostruosa da 40 punti, 18 rimbalzi e 9 assist, ben coadiuvato dall’altro fenomeno degli Heat Dwyane Wade che ha chiuso la sua partita con 30 punti, 9 rimbalzi e 6 assist: il duo rossonero segna tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo ben 38 punti (di fila) in combinata che ribaltano il provvisorio -10 a favore dei padroni di casa. Fondamentale nella vittoria anche Udonis Haslem, quasi perfetto dal campo (5/6 al tiro, 4/4 ai liberi) con 4 canestri pesantissimi nel finale di gara quando Indiana ha provato a riacciuffare, invano, gli avversari. La super prestazione di James rende inutili i 20 punti di Granger, i 16 di Collison ed i 13 di George mentre West ed Hibbert, gravati di falli, rendono meno del previsto (18 punti in 2). La serie, di nuovo in parità, si sposta a Miami per gara 5 che sarà cruciale per il proseguio dei playoff delle 2 formazioni.

    LeBron James, Miami Heat | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Passano invece al turno successivo, ovvero alla Finale di Western Conference, i San Antonio Spurs che così come contro gli Utah Jazz liquidano con un secco 4-0 anche i Los Angeles Clippers. Match in equilibrio fino ai minuti finali, poi la maggiore esperienza dei neroaggento fa la differenza e per i californiani non c’è scampo: Tim Duncan gioca un’altra partita splendida chiudendo il suo score con 21 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate, Tony Parker aggiunge 17 punti mentre sono 14 quelli infilati da Gary Neal e Danny Green. A completare l’opera poi ci pensano Ginobili e Splitter autori di 11 punti ciascuno. Per i Clippers, Chris Paul gioca la migliore gara della serie chiudendo con 23 punti, 6 rimbalzi ed 11 assist ma sbaglia qualche pallone fondamentale nel concitato finale, a dargli sostegno solo Blake Griffin (21 punti) ed Eric Bledsoe (17), poi poco altro. San Antonio ora avrà qualche giorno di meritato riposo, poi probabilmente ritornerà sul parquet per affrontare gli Oklahoma City Thunder che stanno per eliminare i Los Angeles Lakers (serie 3-1 per OKC con gara 5 da giocare in casa per chiudere i conti): in molti sono pronti a scommettere che quella tra texani e Thunder sarà la vera finale NBA, un appuntamento da non perdere assolutamente.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 20 maggio:

    Indiana Pacers-Miami Heat 93-101
    Ind: Granger 20, Collison 16, George 13
    Mia: James 40, Wade 30, Haslem 14

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 99-102
    Cli: Paul 23, Griffin 21, Bledsoe 17
    S.A.: Duncan 21, Parker 17, Green 14, Neal 14

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 2-2 
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-2

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 3-1 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Coppa Italia al Napoli, Juve perde finale e imbattibilità nell’ultima di Del Piero

    Nel calcio c’è veramente poco di scontato. Lo ha scoperto il Milan perdendo da assoluta favorita lo scudetto, lo ha scoperto il Bayern Monaco vedendosi sfilare la Champions League da un mai domo Chelsea tra le mura amiche e lo ha scoperto questa sera la Juventus che da fresca Campione d’Italia e imbattuta trova la sconfitta contro un gagliardo Napoli rovinando in parte la festa di addio Alessandro Del Piero.

    Questa sera a scrivere una pagina importante nella storia è il Napoli che esattamente 22 anni dopo riporta la Coppa Italia nella città campana, battendo esattamente la stessa finalista di allora. Si tratta del primo trofeo per l’era De Laurentiis e della prima sconfitta per Antonio Conte che, a fine gara, non nasconderà di essere arrabbiato per la sconfitta.
    Lo stadio scelto per la finalissima è l’Olimpico di Roma che ha radunato oltre 64 mila tifosi equamente suddivisi per squadra. In tribuna d’onore anche il presidente del Senato Schifani sul prato, prima del fischio d’inizio, Arisa ad intonare a cappella l’inno di Mameli, Inno che verrà accompagnato dai fischi degli spalti, fischi duri e ignobili all’indomani di due tragedie come quelle che hanno colpito il nostro Paese nell’arco di tempo di meno di 24h l’una dall’altra.

    Parte subito forte il Napoli di Mazzarri che nei primi 10′ di gara aggredisce gli uomini di Conte. Ci prova per primo Zuniga a sorprendere Storari che, con un gran rifesso, mette fuori l’insidioso colpo di testa del difensore azzurro. Qualche minuto dopo è ancora il Napoli a rendersi pericoloso con Lavezzi il cui tiro in diagonale esce di poco a lato. I partenopei pressano i campioni d’Italia che, forse presi dai troppi festeggiamenti settimanali, non hanno dimostrato la stessa cattiveria e grinta delle ultime giornate di campionato. All’11’ minuto Cavani viene fermato per un fuorigioco le cui immagini alla moviola non ne chiariranno il dubbio.

    La prima reazione bianconera all’ottima organizzazione del Napoli si avrà il 18′ quando Marchisio sfiora la rete con un destro violento che De Sanctis manderà in calcio d’angolo. E’ l’ora per la Juve di giocare da Juve e guidati dai tocchi di un Del Piero meno incisivo rispetto alle ultime uscite e di un Pirlo che prova a mettere ordine a centrocampo, inizia l’assalto bianconero. Marchisio ancora prova a sfondare la difesa azzurra ma questa volta viene fermato in maniera poco lecita e goffa da Aronica. Per Brighi è tutto regolare ma l’arbitro, alla sua ultima direzione di gara, valuta erroneamente l’intervento e la Juve ha tutto da reclamare. Finisce sullo 0-0 il primo tempo e tutto sommato il risultato, nonostante il rigore netto negato, sembra il risultato più giusto.

    Il Napoli vince la Coppa Italia © Claudio Villa/Getty Images

    Al rientro dagli spogliatoi è ancora il Napoli più in partita rispetto gli avversari. La partita si fa più nervosa e Brighi, dal suo canto, non ne azzecca una di decisione scontentando entrambe le compagini. Su un’innocua rimessa laterale Bonucci si addormenta, Lavezzi punta la porta e Storari prova a fermarlo ma lo tocca in area. Per l’arbitro questa volta non ci sono dubbi, si tratta di rigore che el Matador Cavani non fallisce. E’ il tripudio per i 30 mila napoletani sugli spalti.
    Lo svantaggio porta Conte alla scelta di due cambi, fuori Del Piero, che così dice definitivamente addio alla Juventus, dentro Vucinic e fuori Lichtsteiner per Pepe. E’ proprio quest’ultimo a rendersi pericoloso al 32′ penetrando nell’area avversaria e concludendo con un sinistro e solo un miracolo di De Sanctis nega la gioia del gol. La Juventus si riversa tutta nella metà campo del Napoli che a questo punto altro non fa che cercare di arginare la rabbia degli avversari. Ci prova ancora la Juve questa volta con Bonucci che si traveste da attaccante ma il suo tiro finisce di poco a lato. Al 38’ però i Campioni d’Italia vedono definitivamente svanire il sogno di fare il double, il Napoli infatti trova l’occasione per il raddoppio. Pandev entrato al posto di Lavezzi si invola in contropiede e con un passaggio filtrante invita Hamsik a chiudere definitivamente il match. E’ 2-0 per il Napoli e la città vesuviana ormai è in festa. Il finale è segnato dall’espulsione di Quagliarella, da poco subentrato a Borriello, che, stuzzicato dalla solita irriverenza di Aronica, rifila una gomitata all’avversario. Lo Juventino accetta il cartellino senza protestare e, ancora una volta Aronica, tra i più fallosi del match, se la cava senza alcun cartellino.

    VIDEO JUVENTUS – NAPOLI 0-2

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  • Lakers sull’orlo dell’eliminazione, Thunder e Spurs espugnano Los Angeles

    Lakers sull’orlo dell’eliminazione, Thunder e Spurs espugnano Los Angeles

    Due le partite disputate nella notte NBA, entrambe allo Staples Center di Los Angeles, dove sono andate in scena le 2 Semifinali della Western Conference dei playoff NBA 2012.

    Nella prima gara i Los Angeles Clippers, pur avendo il vantaggio di giocare davanti al pubblico amico, devono inchinarsi per la terza volta in 3 partite ai San Antonio Spurs che così ottengono il punto del 3-0 nella serie conquistando virtualmente l’accesso alla Finale dell’Ovest (mai nessuna squadra nella storia della Lega è riuscita infatti a rimontare sul 4-3 una sfida dove ha perso i primi 3 incontri). Partono fortissimo i californiani che chiudono il primo quarto triplicando nel punteggio i rivali mostrando voglia e determinazione (33-11), la forbice si dilata ancora nel secondo periodo (40-16) ma, toccato il fondo, i texani riemergono prepotentemente dal baratro: prima accorciano il divario sul -10 alla fine del secondo periodo (53-43), poi nel corso del terzo quarto mettono in scena un clamoroso parziale da 24-0 che porta il punteggio sul provvisorio 69-57 in loro favore. I Clippers vengono atterriti dalla furia neroargento ed i ragazzi di coach Popovich, una volta presa la leadership dell’incontro non si voltano più indietro conquistando la 17esima vittoria di fila tra regular season e playoff. Positive per gli Spurs le prove di Leonard (14 punti), di Ginobili (13), di Duncan (doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi) e di Parker (23 punti e 10 assist). Per i padroni di casa invece ci sono i 19 punti di Williams, la doppia doppia di Paul (12 punti ed 11 assist) e la super prestazione di Blake Griffin da 28 punti e 16 rimbalzi che però non evitano il KO ai losangelini che ora guardano in faccia lo spettro dell’eliminazione.

    Oklahoma City Thunder vs Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    A poche ore di distanza, sempre sul parquet dello Staples Center, i Los Angeles Lakers perdono una cruciale gara 4 contro Oklahoma City e lasciano via libera agli avversari per la Finale di Western Conference visto che ora la situazione tra le 2 squadre è di 3-1 in favore dei Thunder che hanno la possibilità di chiudere i conti in gara 5 da giocare in casa. I gialloviola devono mordersi ancora una volta le mani dato che ad 8 minuti circa dal termine il vantaggio era di 13 punti: poi i canestri di Westbrook (che piazza in questo frangente 10 dei suoi 37 punti totali) e le magie di Durant (autore di tutti i canestri nel finale di partita compresa la bomba che chiude in pratica la contesa a 18 secondi dalla sirena) affondano gli ex campioni che tornano negli spogliatoi sconsolati e probabilmente affronteranno l’ultimo viaggio di questa post season nella trasferta ad Oklahoma City. Sul 3-1 per i Thunder infatti non si vede come i gialloviola possano ribaltare la serie, ormai segnata. Oltre ai 37 punti di Westbrook ci sono i 31 punti e 13 rimbalzi di Durant mentre Ibaka ed Harden contribuiscono rispettivamente con 14 punti (e 5 stoppate) e 12 punti. Ai Lakers non bastano i 38 punti, 8 rimbalzi e 5 assist di Kobe Bryant (calato però nei minuti conclusivi quando i Thunder hanno operato il praziale decisivo), i 18 punti di Bynum, i 14 di World Peace ed i 10 a testa di Sessions e Gasol.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 19 maggio:

    Los Angeles Clippers-San Antonio Spurs 86-96
    Cli: Griffin 28, Williams 19, Paul 12
    S.A.: Parker 23, Duncan 19, Leonard 14

    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 100-103
    Lak: Bryant 38, Bynum 18, World Peace 14
    Okl: Westbrook 37, Durant 31, Ibaka 14

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-2 Pacers
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-2

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 3-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 3-1 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA playoff: Bryant stende i Thunder, Boston KO a Philadelphia

    NBA playoff: Bryant stende i Thunder, Boston KO a Philadelphia

    I Philadelphia 76ers battono in gara 4 i Boston Celtics e pareggiano nuovamente la serie di Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012, questa volta sul 2-2. Partono forte gli ospiti che in poco tempo arrivano sulla doppia cifra di vantaggio e sembrano poter mettere una seria ipoteca sulla partita. Ma i Sixers nella seconda parte di gara rimontano i 15 punti di vantaggio degli avversari, complice un ritorno in campo dei Celtics molto difficoltoso al tiro ed a rimbalzo. Non basta la buona prova del capitano Paul Pierce che infila 24 punti (4/6 da 3 punti) i 15 punti di Bass e la doppia doppia di Rajon Rondo da 15 punti e 15 assist, delude invece il trascinatore di Boston finora in questi playoff, ovvero Kevin Garnett, tenuto a soli 9 punti dal campo (con 11 rimbalzi e ben 7 palle perse). Poco produttiva la panchina ospite con soli 12 punti segnati, distrutta da quella dei Sixers che ne porta invece ben 44 (quasi la metà rispetto ai punti segnati dai titolari). Sono Iguodala e Turner (con 16 punti ciascuno) a guidare la rimonta di Philadelphia, 15 punti sono di Louis Williams, 12 di Young ed 11 di Holiday, importanti anche gli 8 punti e 10 rimbalzi di Lavoy Allen. Ora per gara 5 si torna a Boston, partita cruciale per lo sviluppo della serie: in NBA infatti molto spesso quando si arriva al quinto incontro della serie in situazione di pareggio chi vince questo match alla fine passa la serie.

    Kobe Bryant, Los Angeles Lakers | © Stephen Dunn/Getty Images

    Nell’altra gara della notte fondamentale successo dei Los Angeles Lakers sugli Oklahoma City Thunder, ora la serie è sul 2-1 per i giovani dell’Oklahoma. Come al solito nervi tesi tra le 2 squadre, i Thunder arrivano all’ultima frazione di gioco con un punto di vantaggio ma i gialloviola rispondono con un quarto periodo da 30 punti in cui Kobe Bryant ammalia gli spettatori piazzando 14 dei suoi 36 punti totali (il “Black Mamba” è chirurgico e glaciale dalla lunetta con un perfetto 18/18). Per avere la meglio i californiani si affidano alla coppia di lunghi Andrew Bynum (15 punti, 11 rimbalzi e 3 stoppate) e Pau Gasol (12 punti, 11 rimbalzi e 2 stoppate) e la mossa questa volta (a differenze della seconda partita della sfida) regala i suoi frutti. Fondamentale anche l’apporto di Steve Blake dalla panchina (12 punti ed 8 rimbalzi), Metta World Peace non ripete la grande prestazione in marcatura su Durant che piazza 31 punti ma sbaglia il tiro del possibile pareggio nel finale. 21 punti ciascuno per Harden e Westbrook, poi nessun’altro giocatore dei Thunder raggiunge la doppia cifra. Si torna immediatamente in campo per gara 4 già nella notte, partita cruciale per i Lakers, mentre Oklahoma City può giocare con la consapevolezza di poter chiudere al 90% questa serie di Semifinale di Western Conference.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 18 maggio:

    Philadelphia 76ers-Boston Celtics 92-83
    Phi
    : Iguodala 16, Turner 16, Williams 15
    Bos: Pierce 24, Rondo 15, Bass 15

    Los Angeles Lakers-Oklahoma City Thunder 99-96
    Lak: Bryant 36, Bynum 15, Blake 12, Gasol 12, Sessions 12
    Okl: Durant 31, Westbrook 21, Harden 21

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-2 Pacers
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-2

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 2-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 2-1 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • Suicidio Lakers in Oklahoma, Boston sbanca Philadelphia

    Suicidio Lakers in Oklahoma, Boston sbanca Philadelphia

    Nella notte NBA 2 le gare disputate valevoli per le Semifinali di Conference dei playoff 2012.

    I Boston Celtics espugnano Philadelphia nella terza partita della serie e si riprendono immediatamente il vantaggio del fattore campo contro i Sixers perso malamente in gara 2. Dopo un ottimo primo quarto dei padroni di casa, chiuso segnando ben 33 punti (con il 60% dal campo) ad una delle migliori difese della Lega, i Celtics fanno la differenza nei 2 periodi centrali (super parziale di 61-33 in favore dei Verdi del Massachusetts). Il protagonista del match è Kevin Garnett, autore finora di una post season incredibile: per lui 13 punti solo nel secondo quarto ed alla fine ben 27 punti segnati ai quali si aggiungono anche 13 rimbalzi. Ma non va dimenticata anche la prova del capitano Paul Pierce che infila 24 punti con 12 rimbalzi ed infine il grande contributo del playmaker Rajon Rondo che si avvicina ancora una volta alla tripla doppia con 23 punti, 14 assist e 6 rimbalzi. Prezioso Pietrus dalla panchina con 13 punti, mentre ai giovani Sixers non bastano i 22 punti di Thaddeus Young, i 15 di Holiday (con 6 rimbalzi e 9 assist) ed i 26 punti in combinata (equamente divisi) della coppia Meeks-Williams in uscita dalla panchina. Per gara 4 si resta a Philadelphia, Boston cercherà il punto del 3-1 che chiuderebbe in pratica i giochi in attesa di ritornare sul parquet di casa, i Sixers invece dovranno vincere necessariamente per restare aggrappati ai rivali e per tentare un nuovo colpo in trasferta.

    Kobe Bryant | © Brett Deering/Getty Images

    Nell’altro match, invece, suicidio Lakers ad Oklahoma City, i Thunder ringraziano e volano sul 2-0 nella serie che pare sempre più pendere dalla parte della squadra di coach Scott Brooks. Avanti di 7 punti a 2 minuti dal termine i gialloviola accusano la pressione, non riescono più a segnare e perdono palla in modo sanguinoso regalando punti facili agli avversari che sorpassano a 18 secondi dalla sirena con il tiro di Kevin Durant. Gara tutto sommato equilibrata, gli ospiti provano lo sprint nell’ultimo quarto affidandosi a Bynum e Gasol mentre World Peace mette la museruola a Durant. Il piano sembra riuscire ma negli ultimi 2 minuti ecco il già citato epilogo: gli ultimi 5 possessi dei Lakers hanno come esito 3 palle perse e 2 conclusioni sbagliate, l’ultima è di Blake che completamente solo con 5 secondi rimanenti sul cronometro sbaglia un tiro non difficile. A fine gara unanime il coro dei giocatori losangelini: “siamo stati più generosi di Babbo Natale“, i progressi dei gialloviola rispetto alla disastrosa gara 1 sono stati notevoli ma non sono bastati e questa partita persa potrebbe essere devastante, per come è maturata, nell’animo dei giocatori californiani che ormai erano ad un passo dal pareggiare la serie. Invece ora avranno 2 sfide casalinghe da vincere assolutamente e la pressione si fa sempre più forte, una situazione difficile e che in considerazione della forza dell’avversario mette gli ex campioni NBA con le spalle al muro, destinati (a meno di un miracolo vero e proprio) all’eliminazione. Per quanto riguarda il match Durant è il top scorer con 22 punti, più di Westbrook (15 punti) ed Harden (13) la spalla del numero 35 dei Thunder è Ibaka che chiude con 8 punti e 7 stoppate. Dall’altra parte 20 punti ciascuno di Bryant e Bynum e doppia doppia di Gasol (14 punti ed 11 rimbalzi), importante anche il contributo di World Peace (almeno fino ai 2 minuti finali) che limita al meglio Durant prima del suicidio collettivo.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 16 maggio:

    Philadelphia 76ers-Boston Celtics 91-107
    Phi: Young 22, Holiday 15, Meeks 13, Williams 13
    Bos: Garnett 27, Pierce 24, Rondo 23

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles lakers 77-75
    Okl
    : Durant 22, Westbrook 15, Harden 13
    Lak: Bryant 20, Bynum 20, Gasol 14

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-1
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 2-1 Celtics

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 2-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    NBA playoff, Indiana stoppa Miami. San Antonio batte i Clippers

    Nella notte passo falso che potrebbe costare molto caro ai Miami Heat, che in gara 2 delle Semifinali di Conference dei playoff NBA 2012 si fanno beffare in casa dagli Indiana Pacers che così pareggiano la serie sul punteggio di 1-1 prendendosi inoltre il vantaggio del fattore campo. Il team della Florida, privo dell’infortunato Chris Bosh che si è procurato in gara 1 uno stiramento ai muscoli addominali e potrebbe aver concluso anche la stagione, gioca un match orribile per quanto riguarda la produzione offensiva e mette in evidenza l’importanza del lungo ex Toronto Raptors, forse troppo facilmente criticato dalla stampa americana nel corso di queste 2 stagioni. Agli Heat infatti mancano i suoi punti ed i suoi rimbalzi ed è per questo motivo che West ed Hibbert prendono il dominio dell’area pitturata in favore degli ospiti, distruggono a rimbalzo gli avversari e guidano la franchigia di Indianapolis al successo. Miami ci mette anche del suo, tira con percentuali rivedibili dal campo (35%) e dimostra di non avere una panchina all’altezza della situazione (solo 11 i punti delle seconde linee). Il momento chiave della partita è il terzo quarto che i Pacers chiudono con un parziale di 28-14 che fa la differenza. Gli errori nel finale di James (ai tiri liberi) e di Wade (che prima sbaglia la conclusione del pareggio sul 77-75 per gli ospiti e poi cede la palla del tiro da 3 punti per l’overtime a Chalmers non prendendosi la responsabilità pur essendo libero) costano cari. Per loro 2 però ci sono anche tante attenuanti visto che segnano 52 dei 75 punti totali (28 per James e 24 per Wade), contributo nullo dagli altri compagni: il terzo miglior marcatore è Chalmers con 5 punti (come Battier) troppo poco per una squadra che ambisce a vincere il titolo. I Pacers invece trovano le doppie doppie di Paul George (10 punti, 11 rimbalzi) e West (16 punti e 10 rimbalzi) con Hill che contribuisce con 15 punti. La serie si sposta ad Indianapolis per le prossime 2 partite e coach Spoelstra dovrà inventarsi qualcosa per tamponare la perdita di Bosh e recuperare il vantaggio del fattore campo perduto.

    David West, Indiana Pacers | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Nell’altra gara della notte i San Antonio Spurs si sbarazzano facilmente dei Los Angeles Clippers e si portano sull’1-0 nella serie di Semifinale di Western Conference. I californiani disputano un buon primo tempo restando a contatto con i padroni di casa, ma crollano nella ripresa dove i texani alzano i ritmi e non vengono più ripresi. I protagonisti della vittoria sono Tim Duncan con 26 punti e 10 rimbalzi e Manu Ginobili con 22 punti. In ombra Tony Parker (solo 7 punti con 1/9 dal campo ma 11 assist a referto), il rivale Chris Paul non fa meglio dato che segna 6 miseri punti (3/13 al tiro) senza riuscire ad aumentare il suo score nella ripresa. Non bastano così i 23 punti di Bledsoe (il suo sostituto) ed i 15 punti a testa di Caron Butler e Blake Griffin. Gara 2 è sempre in programma a San Antonio ed i Clippers dovranno reagire se non vorranno già andare incontro ad una situazione insormontabile.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 15 maggio:

    Miami Heat-Indiana Pacers 75-78
    Mia: James 28, Wade 24, Chalmers 5, Battier 5
    Ind: West 16, Hill 15, Granger 11

    San Antonio Spurs-Los Angeles Clippers 108-92
    S.A.
    : Duncan 26, Ginobili 22, Leonard 16
    Cli: Bledsoe 23, Butler 15, Griffin 15

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-1
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 1-0 Spurs
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 1-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 10:

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  • NBA, Kyrie Irving vince il premio di rookie dell’anno

    NBA, Kyrie Irving vince il premio di rookie dell’anno

    Kyrie Irving è il vincitore del trofeo “Eddie Gottlieb” per la stagione NBA 2011/2012 (riconoscimento così chiamato in onore di uno dei fondatori della NBA che ha anche allenato i Philadelphia Warriors portati al titolo nel 1946/1947), premio riservato al “Rookie of the Year” ovvero il giocatore eletto matricola dell’anno. Lo ha annunciato poco fa la Lega. Irving ha totalizzato ben 592 punti e ha ricevuto 117 voti da primo posto da una giuria composta da 120 giornalisti sportivi degli Stati Uniti e del Canada.

    Ricky Rubio dei Minnesota Timberwolves è arrivato secondo con 170 punti e Kenneth Faried dei Denver Nuggets (autentica rivelazione del torneo e compagno di squadra del nostro Danilo Gallinari) ha concluso al terzo posto con 129 punti totali (con un voto da primo posto). Ai giocatori in lizza per il premio sono stati assegnati cinque punti per ogni voto da primo posto, tre punti per ogni voto da secondo posto e un punto per ogni voto da terzo posto.

    Tra i giocatori al primo anno nella NBA, Irving è il leader nei punti segnati (18,5 a partita), nella percentuale dal campo (0,469%) e nella percentuale di tiri liberi (0,872%), mentre si trova al secondo posto negli assist (5.4 per gara) e nella percentuale del tiro da tre punti (0.399%). Tra tutti i giocatori nella Lega invece Irving si è piazzato quarto per punti segnati nell’ultimo periodo di gioco (6.4 i punti siglati in media nel quarto quarto), segno che il ragazzo è stato già molto decisivo pur essendo un esordiente e lascia ben sperare la franchigia di Cleveland, in cerca dell’erede di LeBron James (fuggito a Miami), in vista dell’imminente futuro.

    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images

    Irving, prima scelta assoluta al Draft NBA del 2011, raggiunge Oscar Robertson, Magic Johnson, Allen Iverson e proprio LeBron James (illustre predecessore di Irving con la maglia dei Cavaliers) che sono stati gli unici in passato (selezionati con il pick numero 1 al Draft) ad avere una media di almeno 18 punti e 5 assist a partita. Inoltre, il giovane playmaker di Cleveland è uno dei soli sei rookie nella storia della Lega ad aver avuto una media di almeno 18 punti, 5 assist ed un recupero (tirando almeno con 45% dal campo), raggiungendo 2 mostri sacri come Magic Johnson e Michael Jordan, oltre ad eguagliare Alvan Adams, Grant Hill, e Tyreke Evans. Una grande soddisfazione per il numero 2 dei Cavs, atteso ad ulteriori progressi nella prossima stagione.

    Irving è stato per tre volte vincitore del premio di Rookie NBA del mese, per le partite giocate tra dicembre e gennaio, e poi per quelle disputate a febbraio e marzo. Irving è stato anche nominato M.V.P. della partita “Rising Stars” (che ha visto protagonisti i rookie e i sophomore in 2 squadre miste scelte da Charles Barkley e Shaquille O’Neal) andata in scena all’All-Star week end 2012 ad Orlando, con una performance incredibile che gli ha fruttato ben 34 punti, dove ha messo in mostra le grandi qualità di tiratore chiudendo con un fantastico e quasi irreale otto su otto dalla linea dei tre punti, e per non farsi mancare niente ha aggiunto persino 9 assist, incantando il pubblico sugli spalti.

    Kyrie Irving succede nell’albo d’oro a Blake Griffin che nello scorso campionato aveva vinto il premio stracciando la concorrenza.

    IL VIDEO DELLE 10 MIGLIORI GIOCATE DELL’ANNO DI KYRIE IRVING:

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  • NBA playoff, i Thunder distruggono i Lakers. Impresa Sixers a Boston

    NBA playoff, i Thunder distruggono i Lakers. Impresa Sixers a Boston

    Risultato a sorpresa nella notte NBA: autori dell’impresa sono i Philadelphia 76ers che sbancano Boston e pareggiano la serie di Semifinale di Eastern Conference sull’1-1. Erano ben 30 anni che i Sixers non vincevano una gara di playoff nel Massachusetts, un successo importante visto che il vantaggio del fattore campo, grazie a questa vittoria esterna, passa dalla parte proprio di Philadelphia. Partita non bellissima ma molto sentita e tirata, in pieno stile playoff, per 3 quarti ritmi lenti e tanti errori da ambo le parti, poi nell’ultimo periodo il match si accende improvvisamente: i Celtics, sotto di 10 all’inizio della quarta frazione, recuperano lo svantaggio ma i giovani Sixers non mollano e rimettono la testa avanti con Turner e poi con 2 tiri liberi a 12 secondi dalla sirena (78-75). Lo schema per il pareggio dei Celtics va in frantumi quando gli arbitri fischiano a Garnett un blocco (palesemente) irregolare. Philadelphia così chiude il discorso dalla lunetta (4 tiri liberi consecutivi) e non bastano le 2 triple finali dei biancoverdi (82-81 il risultato a tempo scaduto). Grande protagonista è Holiday con 18 punti, Iguodala gioca a tutto campo con 13 punti, 6 rimbalzi e 7 assist, fondamentali Turner (soprattutto nel finale, per lui 10 punti e 6 rimbalzi) e lo sconosciuto Lavoy Allen (che nel periodo di maggiore pressione dei Celtics tiene a galla la sua squadra con 10 punti ed 8 rimbalzi di capitale importanza). Ai padroni di casa non bastano quindi i 17 punti di Ray Allen dalla panchina, la doppia doppia di Garnett (che ha sulla coscienza però il blocco irregolare che ha spento le speranze di Boston) con 15 punti e 12 rimbalzi. Delude Pierce (7 punti), Rondo si dedica agli assist (13) ma tira molto male (4/12). Per gara 3 e gara 4 si va a Philadelphia dove i Celtics non potranno sbagliare per non andare incontro ad una clamorosa eliminazione.

    Oklahoma City Thunder vs Los Angeles Lakers | © Brett Deering/Getty Images

    Nell’altra gara della notte, come da pronostico e secondo ogni previsione, i Thunder distruggono letteralmente i Lakers, un vero e proprio massacro quello inflitto dai giovani di Oklahoma City agli ex campioni NBA che mette in chiaro gli equilibri della serie. La partita resta viva per i primi 5 minuti, poi i padroni di casa decidono di spingere sull’acceleratore e per i gialloviola non c’è scampo: l’ingresso in campo di Harden spacca l’incontro in 2 e da quel momento fino al sesto minuto del terzo quarto il parziale è impietoso per gli ospiti che accusano un pesante 69-31, un +38 che porta i Thunder da -7 al +31! Il match finisce con questa incredibile progressione, i padroni di casa amministrano l’ampio margine chiudendo a +29 (119-90), Bryant in panchina sembra spaesato e forse inizia a sentire sinistri presagi. Il top scorer è Westbrook con 27 punti (ai quali si aggiungono 7 rimbalzi e 9 assist), Durant firma 25 punti ed 8 rimbalzi ed Harden infila 17 punti. Per i Lakers doppia doppia di Bynum (20 punti e 14 rimbalzi) e 20 punti di Bryant mentre Gasol viene annullato da Ibaka. Gara 2 sarà sempre ad Oklahoma City e dopo questa disfatta, per Los Angeles, la situazione si fa più ardua del previsto!

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 14 maggio:

    Boston Celtics-Philadelphia 76ers 81-82
    Bos: Ray Allen 17, Garnett 15, Bass 12
    Phi: Holiday 18, Iguodala 13, Turner 10, Lavoy Allen 10

    Oklahoma City Thunder-Los Angeles Lakers 119-90
    Okl: Westbrook 27, Durant 25, Harden 17
    Lak: Bryant 20, Bynum 20, World Peace 12

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 1-0 Heat
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 1-1

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 0-0
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 1-0 Thunder

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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