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  • Milan Cagliari 3-0, pagelle. Ibra supremacy, stupisce Nocerino

    Milan Cagliari 3-0, pagelle. Ibra supremacy, stupisce Nocerino

    Ibrahimovic segna il suo 15° gol quest’anno in 17 partite giocate in campionato. Serve l’ennesimo assist della stagione ad uno straripante Nocerino, arrivato alla settima rete personale quest’anno (superato il record di gol totali con la maglia del Palermo ottenuto dopo 4 anni giocati in Sicilia). Cresce Emanuelson, che serve l’assist al capitano Ambrosini per il terzo gol. Nel Cagliari buon debutto per il nuovo arrivato Pinilla, da rivedere Ibarbo.

    Pagelle Milan Cagliari 3-0 (il commento del match)

    IBRAHIMOVIC 8: il calcio di punizione che sblocca la partita è di rara bellezza, sopratutto se a segnarlo in quel modo è un gigante di 195 cm. Applausi a scena aperta per uno dei più forti attaccanti al mondo. Il nuovo corso Ibra contempla anche il gioco di squadra, e la sponda di petto che permette a Nocerino di colpire al volo per il 2-0 al 39° minuto mostra al pubblico ciò che lo svedese può fare con il pallone. MISTER ALL

    NOCERINO 7,5: Se per Ibra è un gioco da ragazzi trovare la via del gol, non si può dire lo stesso per Nocerino, sebbene le prime 20 partite in Serie A con la maglia del Milan abbiano dimostrato che le statistiche possono essere stravolte in ogni momento. L’ex rosanero aveva segnato in totale 6 reti in 4 anni al Barbera. Il tiro al volo di ieri ha permesso al centrocampista di portarsi a quota 7 gol, il secondo miglior marcatore della squadra. VITA SPERICOLATA

    EMANUELSON 6,5: Sarà la presenza di Mino Raiola sugli spalti, sarà il nuovo ruolo confezionato per lui da Allegri, sarà che Berlusconi l’ha soprannominato il nuovo Massaro, Urby, che ti è successo? I tifosi rossoneri si devono ricredere, l’assist per Ibra in Coppa Italia giovedì, quest’oggi il passaggio decisivo per la rete di Ambrosini, un dribbling nello stretto che ha fatto fuori tre giocatori sardi e la successiva involata al limite dell’area prima di scoccare il tiro parato da Agazzi. SPIRITO SANTO

    VAN BOMMEL 6,5: E’ ufficiale, il generale olandese è tornato. Dopo un girone d’andata così e così, l’orange ritorna protagonista nel centrocampo rossonero. Difende aggressivo, imposta, va al tiro. Si dispera per il tuffo di Agazzi nel finale che gli ha negato la gioia del primo gol in rossonero da quando è arrivato a San Siro, ripensando anche alla traversa presa in pieno contro l’Inter nel derby di due settimane fa. Da qui a giugno i tifosi sono pronti a scommettere che si sbloccherà. MASTER AND COMMANDER

    SEEDORF 5,5: Lontano parente del Clarence ammirato giovedì in Coppa Italia. Paga l’incontro ravvicinato, la gamba non è quella dei tempi migliori. Mister Allegri si augura di poter contare sul miglior Seedorf in vista di febbraio, mese fondamentale per il Milan, chiamato da impegni importantissimi sia in campionato che a livello internazionale. NAFTALINA

    antonio nocerino | ©FABIO MUZZI/AFP/Getty Images

    PINILLA 6,5: Arrivato tre giorni fa in Sardegna dimostra di essersi da subito ambientato con i nuovi compagni di squadra. Lotta con Mexes e Nesta, gioca di sponda, prova la conclusione personale, si incarica delle punizioni. In Sicilia si domandano su come Zamparini prenda certe scelte di mercato, quantomeno discutibili dai tifosi profani. Ballardini potrà contare su Pinilla, Ibarbo e Cossu nel girone di ritorno. Il cileno ha i numeri per diventare il leader rossoblu, al fantacalcio sarebbe un errore non prenderlo. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI

    AGAZZI 6,5: I compagni di squadra devono ringraziare il proprio portiere se il passivo dopo i 90′ minuti gli vede sotto soltanto di tre reti. Non può nulla sui gol rossoneri, si supera su Van Bommel nel finale. Cellino ci ha visto giusto lasciando fuori rosa il nazionale Marchetti per tutto il campionato scorso, considerate le qualità importanti dell’estremo difensore isolano. SCOPERTA

    COSSU 5,5: Idee un po’ confuse per il folletto rossoblu. Non riesce a ripete l’ottima prestazione di due domeniche fa contro la Juventus a Torino. Nel primo tempo alcuni buoni scambi con Pinilla e Ibarbo, nella ripresa cala e viene sostituito da El Kabir dopo 10 minuti. STECCA

    IBARBO 5,5: E’ un’autentica Lamborghini. Velocità di punta impressionante, non bada neanche un secondo alla carrozzeria, che si fa aspra e spigolosa quando comincia a pigiare il piede sull’acceleratore. Continuano a definirlo il nuovo Asprilia, ma forse soltanto per l’estetica, perché il colombiano in una  gara sui 100 metri mangerebbe la polvere, così come Ibarbo in un’ipotetica sfida di gol andrebbe subito fuoristrada. Ieri meno pericoloso del solito, ma difronte non aveva una difesa qualsiasi. IN FOLLE

    NAINGGOLAN 5: Nelle ultime domeniche il belga non ha offerto prestazioni particolarmente positive, ieri sera il trand negativo è continuato. Forse è con la testa già a Torino. Viene sostituito al 66′ dal capitano Conti. Potrebbe essere stata l’ultima apparizione con la maglia del Cagliari per il giovane centrocampista, non certo una prova da ricordare per i tifosi sardi. PERSO

    Milan (4-3-1-2): Abbiati 6, Abate 6, Nesta 6, Mexes 6,5, Mesbah 6,5, Emanuelson 6,5, Van Bommel 6,5, Nocerino 7,5, Seedorf 5,5 (67′ Ambrosini 6,5), Ibrahimovic 8 (83′ Inzaghi s.v.), Robinho 6 (62′ El Shaarawy 6)
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Bonera, Maxi Lopez. Allenatore: Allegri 7

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6,5, Pisano 5 (54′ Thiago Ribeiro 5), Canini 5,5, Astori 5,5, Agostini 5,  Ekdal 5,5, Nainggolan 5 (66′ Conti 5,5), Dessena 5,5, Cossu 5,5 (58′ El Kabir 5), Pinilla 6,5, Ibarbo 5,5.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Perico, Larrivey. Allenatore: Ballardini 6

    MILAN CAGLIARI 3-0 HIGHLIGHTS E VIDEO
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  • Juventus Cagliari 1-1, le pagelle. Bene De Ceglie, Krasic sempre peggio

    Juventus Cagliari 1-1, le pagelle. Bene De Ceglie, Krasic sempre peggio

    PAGELLE JUVENTUS CAGLIARI

    JUVENTUS

    Lichtsteiner 6,5: l’esterno svizzero è tutto cuore e polmoni, fornisce sempre un’alternativa sia in attacco che in difesa, splendido l’inserimento e l’assist per il gol facile facile di Vucinic, sicuramente tra i migliori dei suoi in una domenica non proprio esaltante per i bianconeri.

    Milos Krasic | © Valerio Pennicino/Getty Images

    De Ceglie 6,5: il sostituto di Chiellini non fa rimpiangere il titolare, in fase difensiva è eccelso specie quando copre in diagonale su molte sortite del giovane e pericolosissimo attaccante colombiano del Cagliari, Ibarbo.

    Marchisio 5: le lodi di inizio stagione sembrano un ricordo lontano viste le ultime prove incolore dell’erede designato di Tardelli, il valore non si discute ma il suo 2012 non è cominciato al meglio e da lui ci si aspetta molto ma molto di più.

    Krasic 5: a Torino ormai lo danno per sicuro partente, ma i più appassionati non riescono a capacitarsi dell’involuzione che ha colpito l’esterno serbo. Passato da idolo della curva e unico degno di lode nella disastrosa scorsa stagione, a vero e proprio oggetto del mistero in quella in corso. Sbaglia un gol che avrebbe potuto regalare i fondamentali tre punti alla propria squadra.

    Vucinic 7: l’attaccante montenegrino ha dato dimostrazione di essere in un buon stato di forma, sigla il gol del momentaneo vantaggio e regala sprazzi di bel gioco, certo un elemento fondamentale per la squadra di mister Conte.

    Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6,5, Barzagli 6, Bonucci 5,5, De Ceglie 6,5; Vidal 5,5, Pirlo 6, Marchisio 5; Pepe 5 (18′ st Del Piero 5,5), Matri 6 (26′ st Krasic 5), Vucinic 7 (37′ st Borriello sv). A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Estigarribia. All.: Conte 6

    CAGLIARI

    Nainggolan 6: accostato più volte alla casacca bianconera, il centrocampista, indonesiano naturalizzato belga, dimostra di avere delle ottime qualità, creando non pochi problemi ai colleghi in maglia bianconera.

    Ekdal 6,5: il giovane svedesino, non sente il peso dell’ex e offre un’ottima prova, non si capisce perchè la Juve si sia privata di lui troppo presto, sarebbe stato un buon rincalzo per far tirare il fiato agli stanchi mediani bianconeri.

    Cossu 7: fino al gol del pareggio non è che avesse dimostrato chissà cosa, ma la rete siglata è un mix di classe e precisione, che serve a confermare l’ottimo momento della propria squadra, oltre ad ottenere un pareggio molto imprevedibile alla vigilia. Sicuramente è l’eroe di giornata.

    Larrivey  5: l’attacco rossoblu non è il massimo quest’anno, ma di certo l’argentino, non migliora la situazione. non si capisce come mai Ballardini lo confermi a fianco al giovane Ibarbo che di gran lunga, nonostante, l’inesperienza regala molte più garanzie.

    Ibarbo 6: il colombiano è una vera e propria spina nel fianco per la difesa bianconera, tiene in costante apprensione il reparto arretrato della Vecchia Signora. Non si rende pericoloso in zona gol, ma i suoi movimenti tengono impegnato specialmente De Ceglie, più preoccupato di contenerlo che di pensare alla spinta. Inoltre per evitare che la palla arrivi a lui, Bonucci regala un assist al bacio al sinistro di Cossu.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6, Canini 6, Astori 6, Agostini 6; Dessena 5,5, Nainggolan 6, Ekdal 6,5; Cossu 7 (29′ st  El Kabir sv); Larrivey 5 (26′ st Ariaudo 6), Ibarbo 6. A disp.: Avramov, Gozzi, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro.

  • Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Juventus-Cagliari, probabili formazioni. De Ceglie per Chiellini

    Partita fondamentale per la Juventus, chiamata ad un impegno tutt’altro che facile. Nella conferenza stampa pre-gara, Antonio Conte, come sempre del resto, ha predicato prudenza, ribadendo con forza la totale estraneità d’interesse nei confronti del match clou (derby di Milano) di questa giornata che potrebbe valere, qualora i bianconeri battessero il Cagliari, il vertice solitario della classifica.

    Antonio Conte | © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Il tecnico salentino dovrà fare a meno per questa gara dello squalificato Chiellini, al cui posto dovrebbe giocare il solito De Ceglie, oltre al difensore toscano neanche convocati, Giaccherini, dolore alla zona lombare per lui, e lo sfortunato Quagliarella, reduce dall’operazione per la frattura allo zigomo rimediata nella scorsa gara a Lecce. Proprio l’assenza del bomber napoletano, ha consentito al neo acquisto Borriello di rientrare nella lista dei convocati di mister Conte.
    Per il resto confermata la solita formazione con cui i bianconeri scendono regolarmente in campo, Buffon fra i pali, difesa a quattro con Lichtsteiner  sulla fascia destra e la coppia Barzagli-Bonucci, a completare il reparto. A centrocampo solito pacchetto con Pirlo, affiancato da Marchisio e Vidal, mentre in attacco Vucinic e Pepe agiranno sugli esterni con Matri unica punta centrale.

    In previsione dell’impegnativa trasferta allo Juventus Stadium, il tecnico isolano, Ballardini ha confermato in toto l’undici vittorioso contro il Genoa, con Agazzi tra i pali e a protezione del giovane portiere sardo una linea difensiva composta da Pisano e Agostini esterni bassi e la coppia Canini-Astori coppia centrale. A centrocampo insieme al solito Nainggolan, accostato anche alla Vecchia Signora in questa sessione invernale di mercato, ci saranno Dessena, sostituto di Biondini passato al Genoa, e l’ex di turno Ekdal a sostituire il degente ma recuperato capitan Conti. In attacco la coppia dovrebbe essere composta da Larrivey e Ibarbo, con il giovane colombiano unico sicuro del posto, mentre per quanto riguarda l’argentino, dovrebbe giocarsi il ruolo di punta con El Kabir, in grande spolvero nell’allenamento pre-trasferta. Dietro il duo d’attacco il solito Cossu, ad agire da trequartista, con compiti di copertura in caso di ripartenza bianconera.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-CAGLIARI

    Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, De Ceglie; Vidal, Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic.
    A disp.: Storari, Sorensen, Marrone, Pazienza, Estigarribia, Del Piero, Borriello.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Nainggolan, Ekdal; Cossu; Larrivey, Ibarbo.
    A disp.: Avramov, Gozzi, Ariaudo, Conti, Ceppelini, Thiago Ribeiro, El Kabir.

  • Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Cagliari Genoa 3-0, le pagelle. Fulmine Ibarbo

    Esordio amaro per Pasquale Marino nonostante le ambizioni con cui si era presentato alla vigilia: il suo Genoa contro il Cagliari di Ballardini ha mostrato una fragilità estrema ed una grave confusione di idee, proprio ciò che si rimproverava al Genoa di Malesani. Impalbabile Alberto Gilardino ma le responsabilità del suo esordio non brillante sono da dividere con tutti i compagni di squadra, che mai lo hanno supportato effettivamente in campo.

    Cagliari | © Enrico Locci/Getty Images

    Il Cagliari, invece, ha mostrato abilità di squadra, equilibrio del collettivo, oltre che evidenziare le individualità migliori, dall’inventiva di Cossu al gol di Larrivey che ha sbloccato la gara su calcio di rigore, al colombiano Victor Ibarbo, autore del secondo gol su azione spettacolare, innescato dallo stesso Cossu per una galoppata devastante per la difesa Genoana. Nel Genoa, i peggiori in campo sono i difensori, con Moretti che si fa anche espellere, ma anche Kucka, in totale confusione.

    LE PAGELLE DI CAGLIARI GENOA

    CAGLIARI

    Agazzi 6 Spettatore non pagante dell’ incontro: mai chiamato in causa a segnalare la totale sterilità del Genoa

    Pisano 6 Gara sufficiente, senza infamia e senza lode

    Canini 6.5 Rilassato in difesa, grazie ai pericoli inesistenti creati dal Genoa, si avventura in avanti e sfiora anche il gol: è sfortunato e colpisce la traversa

    Astori 6.5 E’ al rientro dopo l’infortunio al perone che lo ha costretto a quasi tre mesi di assenza. Ottima gara

    Agostini 6.5 Grazie a lui Granqvist realizza l’autorete del definitivo tre a zero; è suo, infatti, il traversone deviato nella porta di Sebastian Frey

    Nainggolan 7 Ottima prestazione, è lui ad illuminare le manovre cagliaritane in assenza di Daniele Conti. Uno dei migliori in campo

    Ekdal 7 Buona gara a centrocampo, buon ritmo e buona intensità; sostituito al 35′ da Biondini

    Dessena 6.5 Gara determinata, di grande intensità

    Cossu 7.5 Uno dei migliori in campo, partecipa attivamente a due gol su tre realizzati dal Cagliari: procura il rigore poi realizzato da Larrivey, suggerisce per l’azione di Ibarbo che porta al gol del raddoppio. Assolutamente fondamentale

    Ibarbo 7.5 Dinamismo, fantasia, inventiva, concretezza nel realizzare il 2-0: nei movimenti ricorda Bolt, il più veloce al mondo, anche per le lunghe leve: una felicissima scoperta per il Cagliari di Ballardini, che sta diventando una vera e propria certezza

    Larrivey 6.5 Freddo e preciso nel relizzare il gol che sblocca la gara su calcio di rigore, “rubando il posto” a Nainggolan. E’ però impreciso in altre occasioni che avrebbero potuto rendere più ampio il passivo del match già nel primo tempo

    GENOA

    Frey 7 Grande gara nonostante i tre gol subiti, è decisivo per salvarne almeno altri due

    Mesto 4.5 Gara imbarazzante, in totale difficoltà.

    Granqvist 4 Peggiore rispetto a Mesto per l’aggravante dell’autogol realizzato su cross di Agostini, una gara perennemente in affanno

    Dainelli 4 Anche lui impreciso, confusionario, disattento

    Moretti 3 Alle difficoltà difensive da condividere con l’intero reparto, ha l’aggravante di farsi espellere lasciando i suoi in dieci in un momento di assoluta difficoltà

    Constant 5 Impalpabile in campo; per questo viene  sostituito da Antonelli al 25′ del secondo tempo

    Seymour 5 Negativa anche la sua gara, in assoluta difficoltà nel contenere Ibarbo: infatti, non ci riesce quasi mai

    Kucka 3 E’ suo il fallo che causa il rigore su Cossu che rende in salita la gara del Genoa dopo soli 11 minuti, era l’oggetto misterioso che rimane tale: Marino non può fare altro che sostituirlo con Jorquera

    Rossi 5.5 Nel mare di negatività della prestazione imbarazzante del Genoa, il capitano rossoblu è uno dei meno deludenti, provando anche a farsi avanti in zona gol in una circostanza. Perlomeno, da parte sua c’è la buona volontà

    Gilardino 5 Esordio amaro, lui necessita di palloni giocabili che non arrivano mai: gara insufficiente ma le responsabilità sono in gran parte della squadra e non individuali

    Jankovic 4.5 In grande difficoltà, totalmente impalpabile in avanti. Viene sostituito da Merkel al 38′ del secondo tempo

  • Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Esordio amaro per Marino, Cagliari Genoa 3-0

    Cagliari Genoa era la partita dell’esordio di Pasquale Marino sulla panchina del Grifone, in veste di successore di Alberto Malesani, reo di non aver fornito alla sua squadra una precisa identità di gioco: alla vigilia, Marino aveva ritenuto opportuno scomodare paragoni importanti, con il Genoa di Gasperini e del compianto Professor Scoglio, intenzionato a lasciare il segno. Era, inoltre, la partita di esordio di Alberto Gilardino al centro dell’attacco del Genoa, atteso perchè considerato il rinforzo fondamentale per l’attacco dei rossoblu.

    Cagliari-Genoa | © Enrico Locci/Getty Images

    L’esordio, però, al Sant’Elia di Cagliari, contro la squadra ben messa in campo da Davide Ballardini, non è dei migliori per il Genoa, con un avvio di gara assolutamente in salita per il Grifone, costretto a rincorrere appena dopo 13 minuti di gioco, quando il Cagliari passa in vantaggio su calcio di rigore concesso dal direttore di gara Celi per fallo di Mesto su Cossu, e realizzato prontamente da Larrivey, al terzo gol in campionato, che batte Sebastian Frey.

    I padroni di casa, però, non si accontentano del vantaggio, imbastendo trame di gioco e costruendo pericoli per la porta di Frey, con occasioni anche clamorose che avrebbero potuto rendere il passivo del primo tempo ben più pesante per il Genoa: su tutte, le occasioni di Nainggolan al 15′, di poco alta, la traversa di Canini al 17′, il colpo di testa di Victor Ibarbo al 37′ su cross di Agostini e l’insidiosissimo colpo di testa di Larrivey al 44′ parato da Frey, in un primo tempo dominato totalmente dai sardi, che avrebbero meritato perlomeno il raddoppio nella prima frazione di gioco con un Larrivey in grande spolvero così come il giovane Ibarbo, non più una sorpresa, ed un grande Cossu. Tra i rossoblu ospiti, il peggiore è Kucka, sostituito già al 35′ da Jorquera, ma è l’intera squadra ad aver avuto un approccio negativo alla gara.

    Il secondo tempo si apre con una buona occasione per il Genoa che prova a scuotersi con un’occasione per il capitano Marco Rossi al 50′, sulla quale si stava avventando anche il neo acquisto Gilardino. Le speranze del Genoa durano ben poco, spezzate dall’azione spettacolare, da centometrista, di Ibarbo innescato da Cossu che batte Frey in uscita al minuto 56 per il 2-0, realizzando il suo secondo gol in campionato.
    Al minuto 66 si complicano ulteriormente le cose per il Genoa di Marino, con l’espulsione ai danni di Emiliano Moretti, per fallo sull’attaccante colombiano che si stava involando nuovamente verso la porta: il Genoa in inferiorità numerica è sempre più in difficoltà, ed al 72′, Granqvist infila nella sua porta un traversone di Agostini realizzando in autogol il 3-0 per il Cagliari. Un risultato che sarà quello definitivo, anche se per il Cagliari ci sarebbe la possibilità di rendere il passivo ancora più pesante, con le occasioni capitate all’ 82′ per Larrivey servito da Ibarbo, che però manda fuori da ottima posizione.

    La gara si conclude così dopo due minuti di recupero, netta superiorità del Cagliari in grande forma e, dall’altra parte, un Genoa in totale confusione: ci sarà molto da lavorare per Pasquale Marino, che probabilmente non si aspettava un esordio tanto negativo nella successione ad Alberto Malesani, che comunque aveva lasciato la squadra con 21 punti in classifica. Per il Cagliari, invece, ottime notizie soprattutto da parte di Ibarbo, a tratti incontenibile: sarà contento di questo il presidente Cellino che ha seguito la gara non dalla sua consueta posizione in tribuna, bensì dagli spogliatoi, da un televisore appositamente installato, seguendo la sua proverbiale scaramanzia, essendo questa la giornata numero 17. Una scaramanzia che, guardando il risultato finale, ha portato gli esiti sperati.

  • Cagliari Milan, Ibra fa il mago. Natale da capolista?

    Cagliari Milan, Ibra fa il mago. Natale da capolista?

    Il Milan espugna ancora una volta il Sant’Elia di Cagliari effettuando un nuovo sorpasso sulla Juventus in vetta alla classifica e adesso attente il match di Udine con l’ambizione di poter passare il Natale da capolista. Cagliari Milan è una partita interessante sotto il profilo del dinamismo e dell’impegno lo è però di meno dal punto di vista tecnico con i 22 contendenti costretti a far i conti con un terreno inzuppato dal diluvio abbattutosi sul Sant’Elia nel corso del match. I rossoneri portano a casa tre punti senza entusiasmare oltremodo sfruttando al massimo un errore difensivo dopo appena 4′ minuti di partita e chiudendo la contesa con la solita giocata di fuoriclasse di Ibrahimovic. Il Cagliari gioca, è coraggioso ma non riesce mai a buttar la palla alle spalle di Abbiati confermando ancora una volta una pericolosa sterilità offensiva.

    Ibra decide Cagliari Milan | ©Enrico Locci/Getty Images
    Cagliari Milan, la partita. Allegri conferma per 8/11 l’undici vittorioso sabato scorso contro il Siena confermando in blocco i quattro di difesa e avvicendando Abbiati con Amelia tra i pali, Ambrosini con Van Bommel e Aquilani con Seedorf in mediana. Ballardini invece spiazza tutti schierando un Cagliari super offensivo con un generoso Cossu nel ruolo di playmaker basso e il tridente d’attacco con Thiago Ribeiro alle spalle di Ibarbo e Larrivey. L’intento dei sardi è quello di tener alti i ritmi e sorprendere il Milan con un pressing alto e Thiago Ribeiro dopo appena un minuto dà il primo squillo ad Abbiati beccando il palo esterno da posizione defilata. In difesa però i padroni di casa compiono subito un patatrack, Ibra si inventa un assist stupendo in profondità per Robinho e il brasiliano sfrutta l’indecisione di Canini e Agazzi per servire a Nocerino il pallone del vantaggio. La gioia per il centrocampista questa volta però viene in parte placata dall’anticipo di Pisano che spedisce il pallone nella propria porta. Il vantaggio non placa la voglia di gioco del Cagliari che vince praticamente tutti i duelli a centrocampo, dove è giusto ricordare mancavano due titolarissimi come Conti e Biondini, ma la gran mole di gioco non si concretizza mai in un tiro pericoloso. Larrivey è chiuso nella morsa tra Mexes e Thiago Silva, Ibarbo costruisce tantissimo ma è troppo molle nelle conclusioni e l’interessantissimo Nainggolan ha la mira sbilenca. Il Milan si limita a controllare facendo sgolare Allegri e tenendo ancora in partita il Cagliari. Nella ripresa però i rossoneri entrano con un altro piglio e costruiscono subito due grandi occasioni, sulla prima Agazzi si riscatta su Aquilani mentre sulla seconda Robinho spreca ancora una volta un gol apparentemente semplice su assist di Ibrahimovic. Prima che le cose si possano complicare è lo stesso svedese a raccogliere un assist “sporco” di Robinho e inventarsi il gol che chiude il match. La partita perde di intensità ed ravvivata dalle belle triangolazioni tra Ibra e Pato entrato per Robinho e per un piccolo malore dello svedese che ha tenuto tutti in apprensione.

    Cagliari Milan, il commento. L’errore dei sardi in avvio ha spianato la strada ad un Milan non in grande forma. se Ibrahimovic continua a far al differenza sembra soffrano ancora a centrocampo dove Ambrosini fatica a trovar il passo di un tempo e sugli esterni di difesa dove Bonera e Taiwo non offrono ampie garanzie. Il Cagliari è coraggioso e gioca bene ma necessita di una prima punta capace di farsi rispettare in area di rigore.

  • Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Chievo Cagliari, Paloschi dalla panchina. Ibarbo vice Cossu

    Partita sulla carta incerta e spigolosa quella tra Chievo Cagliari che oggi alle ore 18 inaugurerà la 16 giornata del campionato di Serie A. I padroni di casa vogliono subito riscattare la sconfitta di Udine mentre gli ospiti nonostante le tantissime assenze devono cercare risultati positivi per muovere la classifica e dar continuità ai risultati necessari per aumentare le proprie convinzioni.

    Ibarbo vice Cossu Chievo Cagliari | ©Getty Images
    Di Carlo ha praticamente la formazione tipo a disposizione con Dramè preferito come esterno di sinistra e centrocampo con Luciano ancora schierato come mezzala e Bradley nella nuova posizione di play basso. Sammarco cercherà di far da collante tra la mediana e l’attacco composta quest’oggi da Pellissier e Thereau preferito quest’oggi a Moscardelli.

    Costretto a far ampio uso delle “seconde linee” è Ballardini che dovrà fare a meno di capitan Conti infortunato e dello squalificato Cossu. Toccherà ad Ibarbo giostrare sulla trequarti mentre Nainggolan sarà costretto ad accentrare ulteriormente la sua posizione lasciando spazio sul mezzo esterno alla scommessa Ceppellini. In avanti con Thiago Riberio ci sarà ancora una volta El Bati Larrivey dato in partenza nel mercato di gennaio ma pupillo di Ballardini.

    L’equilibrio potrebbe però esser rotto dagli ingressi dalla panchina sono infatti dati in ottima condizione psicofisica sia Alberto Paloschi tra i clivensi e Rui Sampaio tra gli isolani. I bookmakers danno i padroni di casa favoriti anche se la quota più giocata è l’under sintomo delle aspettativa di partita tattica e poco spettacolare.

    Chievo Cagliari
    Chievo (4-3-1-2):
    Sorrentino; Frey, Cesar, Andreolli, Dramè; Luciano, Hetemaj, Bradley; Sammarco; Thereau, Pellissier
    A disp.: Puggioni, Jokic, Mandelli, Vacek, Moscardelli, Uribe, Paloschi. All.: Di Carlo
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: L. Rigoni, Cruzado

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; F.Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Ceppelini, Nainggolan, Biondini; Thiago Ribeiro; Ibarbo, Larrivey
    A disp.: Vigorito, Perico, Gozzi, Dametto, Mannoni, Murru, Rui Sampaio. All.: Ballardini
    Squalificati: Cossu (1)
    Indisponibili: Astori, Eriksson, Nené, El Kabir, Conti, Ekdal, Avramov

  • Ibarbo, fra Suazo e Asprilla, ma il suo esempio è Robinho

    Ibarbo, fra Suazo e Asprilla, ma il suo esempio è Robinho

    Un’azione spettacolare, degna dei più grandi del mondo del calcio, che ha stupito tutti coloro che lo hanno visto all’opera per la prima volta, nella gara fra Catania e Cagliari di domenica scorsa, Victor Ibarbo, l’ultima scommessa di Cellino.

    Victor Ibarbo | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Un’azione da manuale, al 64′, quando il colombiano Ibarbo porta a spasso un difensore esperto come Nicola Legrottaglie, fino alla linea di fondo, facendolo cadere con una finta,  vitando Spolli ed Andujar con una irridente quanto solo apparente facilità, di tocco e di passo, mettendo in rete il gol decisivo per la vittoria del suo Cagliari al Massimino. (di seguito il video Ibarbo)

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    Victor Ibarbo, “il Prupu” come lo hanno ribattezzato in Sardegna (il Polipo, per le sue movenze, ndr) così, conquista gli onori della cronaca, all’età di 21 anni, con il primo gol in maglia rossoblu, dove è approdato nel Luglio 2011, dopo un’esperienza in Colombia nell’Atletico Nacionàl, con cui ha vinto il Torneo Apertura 2011, e dove è stato “scovato” dal figlio del presidente Cellino, che non ha esitato ad acquistarlo immediatamente.

    Un giocatore nato nel ruolo di attaccante, ma ben adattabile anche al ruolo di centrocampista, sfruttando le sue notevoli doti fisiche, fatte di velocità di corsa e grande capacità di inserirsi negli spazi.

    Ecco, così, che i paragoni già si sprecano, come sempre accade in occasione dell’esplosione di qualche giovane interessante: Asprilla e Suazo i paragoni più ricorrenti, il primo per la Nazionalità comune in parallelo alle sue grandi stagioni al Parma degli anni ’90, il secondo per la maglia comune, quella del Cagliari, con la quale l’hondureno ha raggiunto il picco massimo del suo rendimento italiano.

    Ibarbo, però, mantiene i piedi per terra, cercando di volare basso, e ritenendo eccessivi per lui questi paragoni così importanti, almeno per ora: “per adesso il mio unico pensiero è imparare a conoscere bene il calcio italiano”.

    Se David Suazo e Fausto Asprilla sono ancora lontani, il giovane colombiano ammette, però, di ispirarsi al brasiliano Robinho, per la sua allegria nello scendere in campo, che traspare dal suo modo di giocare: se continuerà sulla strada intrapresa domenica, l’allievo potrebbe superare il maestro.

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