Tag: victor ibarbo

  • Milan e Verona tornano al successo negli anticipi

    Milan e Verona tornano al successo negli anticipi

    Muntari e Honda permettono al Milan di battere il Chievo e di conquistare i tre punti dopo 3 giornata che avevano visto i rossoneri senza successi. Se la parte clivense di Verona piange, quella del Hellas se la ride e grazie ad una conclusione da fuori, ad un minuto dal termine, del greco Tachtsidis, conquistano i tre punti ai danni del Cagliari di Zeman.

    Veniamo al racconto dei due anticipi di questo sabato di Serie A e partiamo in ordine cronologico da quello che si è disputato al Bentegodi alle ore 18.

    Panagiotis Tachtsidis
    Panagiotis Tachtsidis

    VERONA – CAGLIARI

    La sfida tra Verona e Cagliari è la sfida tra due 4-3-3 che però utilizzano metodologie difensive molto diverse ma che garantiscono spettacolo.

    Mandorlini recupera Rafael tra i pali e Marquez al centro della difesa e davanti opta per il tridente Gomez-Toni-Nico Lopez. 

    Zeman risponde con il trio Ibarbo-Sau-Cossu con Crisetig, l’eroe di San Siro Ekdal e Dessena a centrocampo.

    Si parte e le conferme di match divertente sono confermate con il Cagliari che inizia fortissimo ma con Ibarbo che fallisce due facili occasioni. Il Verona dopo una ventina di minuti si accende e troverebbe anche il gol con Toni ma si alza la bandierina per un fuorigioco, che la moviola pare dimostrare non esserci, di Lopez e la rete è annullata. Il Cagliari spreca ancora con Ceppitelli ed il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa le emozioni continuano a fioccare e quando prima il neo entrato Jankovic  con un gran tiro da fuori e poi Toni con un colpo di testa colpiscono la traversa, i tifosi del Verona pensano che sia la classica giornata no. Così non è perchè al 89° Tachtsidis s’inventa il gran tiro da fuori, al volo, che non lascia scampo a Cragno. Il Cagliari abbozza una reazione ma non c’è tempo, il successo va al Verona.

    VERONA – CAGLIARI 1-0 (0-0) (89° Tachtsidis)

    VERONA (4-3-3): Rafael, Moras, Marques, Marquez, Agostini; Campanharo (66° Halfredsson), Tachtsidis, Ionita; Gomez (88° Nenè), Toni, Nico Lopez (66° Jankovic).

    Allenatore: Mandorlini.

    CAGLIARI (4-3-3): Cragno; Balzano, Ceppitelli, Rossettini, Avelar; Dessena (76° Joao Pedro), Crisetig, Ekdal; Ibarbo, Sau (60° Longo), Cossu (76° Farias).

    Allenatore: Zeman.

    Arbitro: Giacomelli.

    Ammoniti: Dessena (C), Ibarbo (C), Rossettini (C), Tachtsidis (V)

     

    MILAN – CHIEVO

    Nell’anticipo delle 20.45 il Milan aveva il compito di ritrovare quel successo che mancava da 3 turni.

    Inzaghi opta per il 4-3-3 con la coppia difensiva composta da Alex e Rami, l’inserimento di Bonaventura nel trio di centrocampo e il trio d’attacco formato da Menez-Torres-Honda. 

    Corini invece schiera il suo Chievo con il 4-3-1-2 con la coppia d’attacco formata da due ex rossoneri, Maxi Lopez e Paloschi, supportata da un altro ex calciatore del Milan, Birsa.

    Keisuke Honda e Pippo Inzaghi
    Keisuke Honda e Pippo Inzaghi

    Il primo tempo scorre via lento e con pochissime emozioni, anche per merito di un Chievo che si chiude bene concedendo pochi spazi al Milan. La gara si sblocca quasi subito nella ripresa quando Muntari è abile a colpire al volo un pallone respinto dalla difesa clivense, non lasciando scampo a Bardi. Il Chievo reagisce e anche sfruttando alcune amnesie del reparto arretrato del Milan avrebbe più volte la chance del pareggio ma il gol non arriva. A chiudere la gara ci pensa Honda che con un calcio di punizione perfetto al minuto 78° batte il portiere del Chievo e chiude virtualmente la gara. Il Milan di Inzaghi torna al successo e per la prima volta in stagione non incassa reti.

    MILAN – CHIEVO 2-0 (0-0) (54° Muntari, 78° Honda)

    MILAN (4-3-3): Abbiati; Abate, Alex, Rami, De Sciglio; Muntari (88° Essien), De Jong, Bonaventura; Honda (80° Poli), Torres (74° El Shaarawy), Menez.

    Allenatore: Inzaghi.

    CHIEVO (4-3-1-2): Bardi; Frey, Dainelli, Zukanovic, Biraghi; Radovanovic, Cofie (81° Bellomo), Hetemaj; Birsa (65° Lazarevic); Paloschi, Maxi Lopez (72° Meggiorini).

    Allenatore: Corini.

    Arbitro: Mazzoleni.

    Ammoniti: Birsa (C), De Jong (M), Cofie (C), Zukanovic (C), Meggiorini (C), El Shaarawy (M)

  • Giudice Sportivo: niente prova tv per Spolli, multa per Domizzi

    Giudice Sportivo: niente prova tv per Spolli, multa per Domizzi

    Il Giudice Sportivo dott. Gianpaolo Tosel, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell’A.I.A. Eugenio Tenneriello, nel corso della riunione del 20 gennaio 2014, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate:

    SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA ED AMMENDA DI € 5.000,00 a IBARBO GUERRERO Segundo Victor (Cagliari): per avere, al 47° del secondo tempo, in azione di giuoco, nel divincolarsi da una trattenuta, colpito intenzionalmente un calciatore avversario con una gomitata al corpo.

    SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA a

    Victor Ibarbo | © Claudio Villa / Stringer / Getty Images
    Victor Ibarbo | © Claudio Villa / Stringer / Getty Images

    KONE Gkergki Panagiotis (Bologna): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
    ONAZI Ogenyi Eddy (Lazio): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
    BARRIENTOS Pablo Cesar (Catania): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Ottava sanzione).
    CHIELLINI Giorgio (Juventus): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
    FERNANDEZ Federico (Napoli): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Quarta sanzione).
    LUCARELLI Alessandro (Parma): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Ottava sanzione).
    LUCCHINI Stefano (Atalanta): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
    LULIC Senad (Lazio): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
    MIGLIACCIO Giulio (Atalanta): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
    REGINI Vasco (Sampdoria): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
    RODRIGUEZ PRADO Gonzalo Javier (Fiorentina): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Ottava sanzione).

    AMMONIZIONE CON DIFFIDA ED AMMENDA DI € 1.500,00
    MAIETTA
    Domenico (Hellas Verona): sanzione aggravata perché capitano della squadra (Terza sanzione).

    AMMONIZIONE ED AMMENDA DI € 2.000,00
    DOMIZZI Maurizio (Udinese): per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria.

    SOCIETA’

    Ammenda di € 25.000,00 : alla Soc. ROMA per avere suoi sostenitori, al 15°e 16° del primo tempo, indirizzato verso i calciatori della squadra avversaria alcuni fasci di luce-laser; per avere inoltre i suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, lanciato nel recinto di giuoco un petardo ed un bengala; sanzione attenuata ex art. 14, n. 5 in relazione all’art. 13 lettera a) e b) CGS; per avere la Società concretamente operato con le forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza; per avere infine, nel corso della gara, un componente della panchina con funzione di allenatore in seconda, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente (Regola n. 4 del Regolamento del giuoco del calcio); con recidiva specifica reiterata; infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale.
    Ammenda di € 3.000,00 : alla Soc. CATANIA per avere suoi sostenitori, al 45° del primo tempo, lanciato un fumogeno nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 14 comma 5 in relazione all’art. 13 comma 1 lettere a) e b) CGS, per avere la Società concretamente operato con le Forze dell’ordine a fini preventivi e di vigilanza.

     

  • Da Zuniga a Ibarbo tra Napoli e Juve è scontro totale

    Da Zuniga a Ibarbo tra Napoli e Juve è scontro totale

    Juve-Napoli è già iniziata, ancor prima dell’avvio del campionato. La sfida tra i due club, che si sta giocando lontano dal rettangolo di gioco, riguarda il calciomercato estivo (altro…)

  • Cagliari-Sampdoria 3-1, Ibarbo show a Is Arenas

    Cagliari-Sampdoria 3-1, Ibarbo show a Is Arenas

    Un immenso Victor Ibarbo trascina i sardi nella sfida Cagliari-Sampdoria con la sua prima tripletta in Serie A. Sardi praticamente perfetti che non lasciano giocare i blucerchiati e ottengono un’importantissima vittoria, portandosi a 34 punti in classifica. Passi decisi verso la salvezza in una stagione davvero particolare a causa delle note vicende riguardanti lo stadio Is Arenas che hanno sconvolto il club. I giocatori rossoblu si stanno dimostrando ottimi professionisti nonché attaccati alla maglia come poche volte si è visto nel calcio. Anche quest’oggi hanno dovuto giocare in un impianto vuoto con qualche centinaio di tifosi fuori a far sentire la loro presenza e il loro sostegno in un momento delicato e decisivo per le sorti della formazione allenata dalla coppia Pulga e Lopez.

    Cagliari-Sampdoria 3-1, super Ibarbo…

    Ibarbo show a Is Arenas © Enrico Locci/Getty Images
    Ibarbo show a Is Arenas © Enrico Locci/Getty Images

    Tutto troppo facile per il Cagliari contro la Sampdoria. Uno strepitoso Ibarbo trascina i suoi compagni verso un’importantissima vittoria che permette di restare a più 10 dalla zona retrocessione e poter gestire al meglio le ultime dieci giornate di campionato. La formazione allenata da Pulga e Lopez si dimostra subito in palla e più concentrata contro i liguri parsi troppo sulle gambe e poco aggressivi. Certo, la situazione particolare dovuta all’Is Arenas vuoto non ha aiutato gli ospiti, poco abituati a scene simili, ma ciò non può essere una scusante. Sardi in vantaggio al 17′ con Ibarbo abile e rapido a deviare in rete una respinta corsa di Romero su tiro a botta sicura di Ekdal. Il raddoppio arriva nella ripresa sugli sviluppi di un calcio d’angolo con la palla che arriva nei piedi del colombiano solissimo, per l’attaccante del Cagliari è un gioco da ragazzi fermare la palla e insaccare la sfera in rete.

    Il 3-0 arriva su azione di contropiede portata avanti da Cossu che serve un pallone con il contagiri sulla testa di Ibarbo che da pochi passi chiude la gara e firma la sua personalissima tripletta. Nel finale cala la tensione e Nainggolan regala la palla ad Eder che viene steso in area di rigore da Rossettini. Calcio di rigore ed espulsione per l’ex difensore del Siena. Sul dischetto si presenta Maxi Lopez che spiazza Avramov. Finisce 3-1 per la gioia del tifosi sardi presenti all’esterno dello stadio che a fine gara convincono i giocatori a presentarsi in una spicchio di stadio dalla quale possono raccogliere i loro applausi.

    PAGELLE CAGLIARI-SAMPDORIA
    Ibarbo 8.5 – Fermatelo! Devastante palla al piede, presente in ogni zona (offensiva) del campo. Firma la sua prima tripletta con la maglia del Cagliari e si porta a casa il pallone. Peccato per la standing ovation mancata a causa dell’assenza del pubblico…
    Murru 7 – Cresce bene il giovane terzino sardo. Sostituisce l’infortunato Avelar e si fa notare sia in fase di spinta che in fase di contenimento. Personalità e buona tecnica gli permettono di tentare un numero (vincente) su De Silvestri in fascia servendo successivamente Ibarbo che spreca una delle tante occasioni della partita.
    Eder 7 – Il più vivo della Sampdoria. Non si arrende mai ed è l’unico che prova a creare qualche pericolo alla difesa sarda. Conquista un rigore nei minuti finali.
    Palombo 5.5 – Stordito e poco lucido. Si rende protagonista di una gara ben al di sotto delle sue possibilità.

    TABELLINO CAGLIARI-SAMPDORIA 3-1
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi (46′ Avramov), Perico, Astori, Rossettini, Murru, Dessena, Nainggolan, Ekdal, Cossu (73′ Cabrera), Thiago Ribeiro, Ibarbo (75′ Pinilla).
    Sampdoria (3-5-2): Romero, Rossini, Palombo, Costa, De Silvestri, Poli, Obiang, Maresca (54′ Munari), Estigarribia (55′ Soriano), Eder, Icardi (64′ Lopez).
    Marcatori: 17′ Ibarbo (C), 52′ Ibarbo (C), 67′ Ibarbo (C), 90′ Lopez (S)

  • Cagliari – Catania 3-0: apre Thiago Ribeiro, chiude Ibarbo

    Cagliari – Catania 3-0: apre Thiago Ribeiro, chiude Ibarbo

    Nell’ anticipo del recupero della 33^ giornata, Cagliari Catania termina con sonoro 3-0 in favore dei rossoblù. Cagliari ad un passo dalla salvezza dunque, anche se ancora manca la certezza matematica.

    Si gioca al Nereo Rocco di Trieste, come da consuetudine per le gare in casa dei sardi. Ficcadenti lancia Thiago Ribeiro dal 1′, rinunciando così ad Ibarbo; Montella recupera Lodi, anche se l’ex Ascoli non è al meglio. Partono forte i sardi subito pericolosi con Pinilla, ma la conclusione dell’ attaccante rossoblù termina la sua corsa sul fondo. Rispondono i siciliani, ci prova Gomez dai 20 metri, ma Avramov è bravo a disinnescare il pericolo bloccando in due tempi. Ancora Catania in avanti, Gomez serve al centro dell’ area Bergessio che in girata spedisce abbondantemente a lato. All’ 11 prima svolta del match in favore dei sardi. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo dalla sinistra, Cossu di destro batte a rete, ma il suo tiro è rimpallato al limite dell’area dove Thiago Ribeiro si coordina e di destro batte l’incolpevole Terraciano, 1-0 Cagliari. Cresce il ritmo, il Catania prova a riversarsi nella metà campo rossoblù, ma Astori e Canini non concedono spazi a Gomez e Bergessio. Termina così il primo tempo sul punteggio di 1-0 in favore del Cagliari.

    Cagliari – Catania © Claudio Villa Getty Images Sport

    La ripresa vede subito i siciliani impostare un ritmo più sostenuto, con i sardi pronti alle ripartenze. Cagliari Catania è sempre stata una partita dalle forti emozioni, non a caso è definito il derby isolano e la ripresa ne è l’ ennesima  conferma.  Premono gli uomini di Montella, vicinissimi al goal, prima con Bergessio, poi con Llama, in entrambe le occasioni e attento Avramov. Per i sardi ci prova Conti dal limite, ma la sua conclusione deviata, termina di pochissimo a lato. Ma al 73′ cala il sipario sul match. Ibarbo, subentrato nella ripresa, sfugge sulla sinistra, pennella al centro dell’ area dove Pinilla in tutta semplicità fa centro, 2-0 Cagliari! Ma non è ancora finita, c’ è ancora spazio per l’ “Ibarbo-show“. Il colombiano si mette ancora in proprio, “scartavetra” Seymour sulla destra, serve al centro per Larrivey, che calcia addosso ai difensori etnei, ma sulla respinta Ibarbo è il più lesto di tutti e timbra il 3-0! Finisce così. Cagliari ad un passo dalla salvezza, Catania punito troppo eccessivamente.

    Le Pagelle:

    CATANIA

    Bellusci 5: Pesa come un macigno la responsabilità di rimpiazzare Legrottaglie. Perde di gran lunga il duello con gli attaccanti rossoblù. BOCCIATO

    Lodi 5.5: Non di certo la sua miglior partita. Lo si nota più in fase difensiva che offensiva. SOTTOTONO

    Bergessio 6: Fa a sportellate con l’intera difesa sarda. Spreca qualche buona occasione, ma è solo contro tutti. ISOLATO

    CAGLIARI

    Avramov 7: Chiamato in causa per sostituire lo squalificato Agazzi si fa trovare pronto, sventando ogni tipo di minaccia etnea. DI QUI NON SI PASSA

    Pinilla 6,5 : Gioca costantemente sulla linea del fuorigico. E’ perfetto il suo inserimento in occasione del goal del 2-0. BOMBER

    Ibarbo 7,5: Entra negli ultimi 15 minuti finali e asfalta la difesa rossoazzurra con le sue ripartenze. DEVASTANTE

    CAGLIARI : Avramov 7; Pisano 6, Astori 7, Canini 7, Agostini 6,5; Ekdal 6,5, Conti 6,5, Nainggolan 6,5; Cossu 6,5 (dal 48′ s.t. Ariaudo SV); Thiago Ribeiro 6,5 (28′ s.t. Ibarbo 7,5), Pinilla 6,5 (43′ s.t. Larrivey SV). (Ruzzitto, Gozzi, Bovi, Nenè). All: Ficcadenti.

    CATANIA : Terracciano 5,5; Motta 5, Bellusci 5, Spolli 6, Marchese 6; Biagianti 6 (25′ s.t. Suazo 5,5), Lodi 5,5, Seymour 5; Gomez 5,5 (9′ s.t. Lanzafame 6), Bergessio 6, Llama 5,5 (31′ s.t. Catellani SV). (Kosicky, Capuano, Calapai, Ricchiuti). All.: Montella.

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  • Lazio – Cagliari 1-0. Diakitè allo scadere lancia i biancocelesti

    Lazio – Cagliari 1-0. Diakitè allo scadere lancia i biancocelesti

    Vittoria preziosissima per la Lazio che batte di misura il Cagliari grazie ad un gol di Diakitè e allunga al terzo posto in classifica approfittando dei passi falsi di Napoli e Udinese. Successo sofferto però per i biancocelesti del presidente Lotito, arrivata ad appena 2’ dal termine, ma a parziale scusante c’erano le diverse assenze cui ha dovuto far fronte Reja, su tutte quella di Klose.

    Nel suo 4-3-2-1 Reja, squalificato e con Lopez in panchina al suo posto, schiera la formazione prevista alla vigilia con Marchetti in porta, Konko, Diakitè, Biava e Radu in difesa. Gonzalez, Ledesma e Brocchi agiscono davanti al pacchetto arretrato con Hernanes e Mauri alle spalle di Rocchi. Dall’altra parte Ficcadenti non rinuncia al suo 4-3-1-2 e davanti ad Agazzi schiera una difesa formata da Pisano e Agostini esterni, Ariaudo e Astori centrali. Ekdal, Conti e Nainggolan agiscono a protezione del reparto arretrato con Cossu dietro a Ibarbo e Pinilla.

    Match non brillantissimo, e la dimostrazione arriva dal primo tempo che praticamente regala emozioni con il contagocce. Al 22’ Ibarbo viene fermato da Marchetti, per i rossoblù irregolarmente, per l’arbitro Peruzzo no. Al 42’ invece è Rocchi a reclamare per un presunto fallo nei suoi confronti commesso da Ariaudo. Di occasioni da rete, però, nemmeno l’ombra. Ad inizio ripresa Reja capisce che per vincere la partita bisogna osare di più e per questo inserisce Kozak al posto di Mauri. Un compagno di reparto per Rocchi, apparso sin troppo isolato nei primi 45’. La Lazio comincia a dominare la scena, ma le azioni da gol latitano.

    Miobido Diakite © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Ci provano Rocchi e Alfaro, ma senza fortuna. A 2’ dal termine però ecco la svolta: traversone di Ledesma all’indirizzo di Diakitè che anticipa i difensori avversari e insacca. Il Cagliari reagisce ma serve un super Marchetti, ex di turno, per evitare che Ekdal metta la palla in rete. In pieno recupero Candreva centra il palo, ma la Lazio porta comunque a casa il successo.

    Le pagelle di Lazio Cagliari:
    Marchetti 6,5: Nelle poche volte in cui è chiamato in causa, risponde presente.
    Diakité 7: E’ lui l’uomo della partita. Al rientro non lascia spazi agli attaccanti del Cagliari e trova anche il gol decisivo.
    Hernanes 5,5: Forse un po’ stanco, non riesce ad incidere particolarmente sulla partita.
    Rocchi 6: Gioca troppo solo in avanti, ma non per questo lesina l’impegno.
    Ariaudo 5: La disattenzione in occasione del gol laziale costa carissima. Il tutto nonostante per il resto non abbia demeritato.
    Ekdal 6: Gioca bene in mezzo al campo, e se quel tiro, finito sul passo, fosse stato scagliato a qualche centimetro di distanza…
    Cossu 5: Dovrebbe dare un po’ di qualità in più alla squadra, ma non lo fa.
    Ibarbo 5,5: Corre tanto ma sotto porta spesso è impreciso.

    Il tabellino di Lazio Cagliari:
    Lazio (4-3-2-1): Marchetti 6,5; Konko 5,5, Diakité 7, Biava 6, Radu 5,5; Gonzalez 6, Ledesma 5,5, Brocchi 6; Hernanes 5,5 (35′ st Candreva 6), Mauri 5,5 (1′ st Kozak 5,5); Rocchi 6 (18′ st Alfaro 6). In panchina: Bizzarri, Zauri, Scaloni, Cana. Allenatore: Lopez 6
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6, Ariaudo 5, Astori 6, Agostini 6; Ekdal 6, Conti 6, Nainggolan 5,5; Cossu 5 (33′ st Nené 5,5); Ibarbo 5,5 (17′ st Thiago Ribeiro 5,5), Pinilla 5. In panchina: Avramov, Perico, Gozzi, Bovi, Larrivey. Allenatore: Ficcadenti 6
    Arbitro: Peruzzo di Schio
    Marcatori: 43′ st Diakité

    Il video della partita:
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  • Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cagliari – Lecce 1-2, pagelle. Muriel da urlo

    Cosmi gongola. Vincere a Cagliari non è semplice per nessuno e il successo di ieri è da considerarsi un’autentica impresa. La salvezza non è più un miraggio, e i suoi contorni iniziano a diventare realtà difronte agli occhi dei tifosi del Lecce. Muriel e Cuadrado hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più che rende alcuni calciatori speciali rispetto ad altri. Tra le fila dei sardi si salvano in pochi. Thiago Ribeiro e Canini riescono a giocare peggio di Larrivey, e questo la dice lunga sulla prestazione complessiva dei rossoblu contro la squadra salentina.

    Cagliari Lecce 1-2, le pagelle

     

    CAGLIARI

    Agazzi 5,5: incolpevole sui gol, ma per tutto l’arco dei 90′ minuti mostra la solita insicurezza sulle uscite. Sembra quasi che una calamita lo attragga a restare fermo sulla linea di porta ogni qual volta che giunge un cross. E se non compie alcuna prodezza il voto in pagella non può essere sufficiente.

    Canini 4,5: giornata no per il difensore centrale. In occasione del primo gol degli avversari fornisce il tele-pass a Muriel per imboccare l’autostrada cagliaritana con un intervento goffo. Nella ripresa non trova niente di meglio che farsi espellere per doppia ammonizione lasciando i suoi compagni in 10, sotto di un gol e con tutti i cambi già effettuati.

    Nainggolan 6,5: il belga è il migliore dei sardi. Ci crede fino alla fine, a centrocampo è l’unico che riesce a competere in forza con i diretti avversari, corre anche per il capitano Conti (5). Difficile immaginare una linea mediana del Cagliari senza di lui, onora al meglio la chiamata in Nazionale.

    Thiago Ribeiro 4,5: il brasiliano ha l’attenuante di giocare in un ruolo non suo, per via dell’assenza del fantasista Cossu. Attenuante che però scompare quando lo si vede tentare gesti tecnici impossibili e del tutto fini a se stessi. La Sardegna non è il Brasile, ma sopratutto Thiago Ribeiro molte volte è lontano parente dei suoi concittadini.

    Ibarbo 6: rispetto alle ultime uscite il colombiano è apparso sottotono. Gioca un buon primo tempo, con accelerazioni impetuose e dribbling “fortunosi” ai danni dei giocatori del Lecce. Da solo però non può fare molto, anche perché dentro l’area c’è Larrivey e non Pinilla. Nella ripresa si spegne. Anche lui come Ballardini aspetta il tempo delle “vacche grasse”.

    Larrivey 5: la tentazione di scrivere un numero di gran lunga inferiore è tanta, anche perché è emblematico come il pubblico del Sant’Elia faccia gli scongiuri appena lo vedono sistemare il pallone per calciare il rigore o quando incitano l’arbitro ad ammonirlo per una simulazione (non si è mai visto che i tifosi chiedano l’ammonizione per un proprio giocatore). In ogni caso Larrivey riscatta la prestazione del primo tempo assumendosi la responsabilità della trasformazione del calcio di rigore e sfiora addirittura la rete del sorpasso ma Benassi è miracoloso. Quando viene sostituito per l’ingresso di Ceppelini lo stadio si divide tra fischi e applausi. L’argentino rimane un caso ancora da studiare dopo 4 anni dal suo arrivo nell’isola.

    andrea bertolacci | © Enrico Locci/Getty Images

    LECCE

    Benassi 6,5: la parata sul colpo di testa di Larrivey potrebbe rappresentare uno dei passaggi fondamentali della cavalcata salentina verso la salvezza. Prima del miracolo devia sul palo una insidiosa punizione calciata da Thiago Ribeiro. Per il resto non viene impegnato quasi mai dai padroni di casa.

    Carrozzieri 6,5: l’ex giocatore del Palermo guida bene la retroguardia leccese, che spesso può contare su 5 uomini con Cuadrado e Brivio bravi a ripiegare quando il Cagliari attacca. Stravince il duello fisico con Larrivey.

    Bertolacci 6,5: segna la rete della vittoria piazzando un tiro chirurgico alla sinistra del portiere rossoblu, regalando tre punti fondamentali per i propri compagni di squadra. Si disimpegna alla grande sia nella fase di difesa che nei movimenti offensivi, sganciandosi regolarmente dalla linea di centrocampo durante i contropiedi.

    Cuadrado 7: una velocità fuori dal comune per il colombiano, che non sfigura difronte all’idolo di casa Ibarbo. In casa Udinese gongolano, l’ennesimo campione scovato dalla rete di scout friulana che saprà fare le “fortune” della squadra bianconera il prossimo anno.

    Muriel 7,5: è l’uomo partita. Cambia le sorti dell’incontro allo scadere del primo tempo con la rete del momentaneo 1-0. Le sue discese mettono in continuo allarme la difesa cagliaritana. Offre a Di Michele un pallone da depositare solamente in rete ma il suo compagno di reparto fallisce clamorosamente. Anche Muriel fa parte dell’officina Udinese, ed il Barcellona avrebbe già sondato il terreno con la famiglia Pozzo per averlo la prossima stagione.

    Di Michele 4,5: l’attaccante giallorosso smentisce se stesso sbagliando due facili occasioni da gol nell’arco dei 90′ minuti di gara, che avrebbero potuto rendere il passivo dell’incontro ancora più importante per i giocatori del Cagliari. I tifosi del Lecce auspicano una pronta inversione di marcia fin dal prossimo incontro.

    Tabellino Cagliari Lecce 1-2

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5,5, Pisano 6 (80′ Ekdal s.v.), Astori 5,5, Canini 4,5, Agostini 6 (46′ Ariaudo 5,5), Nainggolan 6,5, Conti 5, Dessena 5,5, Thiago Ribeiro 4,5, Ibarbo 6, Larrivey 5 (68′ Ceppelini 5)
    Panchina:  Avramov, Gozzi, Perico, Nenè. Allenatore: Ballardini 5

    Lecce (3-5-2): Benassi 6,5, Carrozzieri 6,5, Tomovic 6, Miglionico 5,5, Cuadrado 7, Giacomazzi 6,5, Bertolacci 6,5 (77′ Giandonato 6), Brivio 6, Di Michele 4,5, Muriel 7,5 (90′ Esposito s.v.).
    Panchina: Julio Sergio, Di Matteo, Piatti, Corvia, Bojinov. Allenatore: Cosmi 7

     

     

  • Cagliari – Lecce, Pinilla out. Cosmi fiducioso

    Cagliari – Lecce, Pinilla out. Cosmi fiducioso

    Al Sant’Elia il Cagliari affronta il Lecce per una sfida che si preannuncia molto combattuta, considerata la posta in palio sopratutto per gli ospiti. Una sconfitta in Sardegna interromperebbe la striscia di tre risultati utili consecutivi ottenuta dai salentini nelle ultime partite di campionato, che ha permesso ai giallorossi di riaprire i giochi salvezza. La squadra di casa arriva al match di questo pomeriggio relativamente tranquilla, sebbene Ballardini debba registrare le pesanti assenze di Cossu e Pinilla. Qualora i rossoblu riuscissero a guadagnare i tre punti la zona Europa League non sarebbe più tabù.

    PARLA BALLARDINI – Il tecnico ravennate nutre profondo rispetto per il Lecce, considerato anche l’ottimo periodo di forma che i salentini stanno attraversando. Individua in Cuadrado e Muriel i due pericoli maggiori per la propria squadra, senza dimenticare l’estro della punta Di Michele. Ballardini ha poi scherzato sulla situazione infortunati che ha colpito nell’ultimo periodo la formazione sarda, dichiarando ironicamente che i suoi ragazzi lo stanno aiutando nelle scelte. Si è detto comunque ottimista sul fatto che il Cagliari riuscirà a fare una grande prestazione, mettendo in evidenza due concetti fondamentali quali corsa e attenzione per sconfiggere il Lecce.

    Andrea Cossu in azione contro l'Udinese | © Dino Panato/Getty Images

    TRIDENTE ROSSOBLU – Il fantasista Cossu sarà nuovamente sostituito da Thiago Ribeiro. Il brasiliano ha già ricoperto il ruolo di trequartista nella recente sfida casalinga contro il Palermo, vinta 2-1 dai sardi. Toccherà invece a Larrivey prendere il posto dell’infortunato Pinilla al centro dell’attacco. Completa il tridente d’attacco il colombiano Ibarbo, esploso sotto la gestione Ballardini. A centrocampo le chiavi del gioco saranno affidate al capitano Daniele Conti, con Dessena e Nainggolan al suo fianco. In difesa giocheranno la coppia centrale Astori-Canini, con Pisano e Agostini terzini. A difendere i pali della porta cagliaritana ci sarà Agazzi, fin qui una delle sorprese più piacevoli del campionato.

    RIPETERE SIENA – L’obiettivo in casa Lecce è ripetere l’ottima prestazione di Via Del Mare contro il Siena nell’ultima gara di campionato, quando i salentini travolsero 4-1 gli avversari bianconeri. Durante la conferenza stampa di vigilia, Cosmi si è soffermato sull’importanza di saper “interpretare” il risultato conseguito contro la squadra di Sannino, senza avere la presunzione di sentirsi arrivati. L’allenatore giallorosso inoltre ha speso parole di elogio per gli avversari, giudicando il Cagliari una realtà molto piacevole della Serie A grazie alla sua continuità di uomini di giocatori, quest’ultima considerata “l’arma migliore” della squadra isolana.

    DUBBI A CENTROCAMPO – Il Lecce deve far fronte a due assenze importanti, con Obodo e Blasi rimasti a casa perché squalificati. Per la trasferta cagliaritana mancherà anche Oddo, messo ko dall’influenza. Cosmi pare intenzionato a schierare il 3-5-2, confermando dal primo minuto le due pedine fondamentali della squadra, Cuadrado esterno di centrocampo e Muriel al fianco di Di Michele in attacco. Bertolacci è in ballottaggio con Giandonato per un posto in prima squadra, mentre Delvecchio e Giacomazzi saranno gli altri due titolari del centrocampo, con Brivio esterno di sinistra. In difesa probabile la presenza dall’inizio di Miglionico, con Tomovic e Carrozzieri a completare il reparto difensivo. In porta giocherà Benassi.

    I PRECEDENTI – Il Lecce non ha mai vinto al Sant’Elia nelle sette trasferte fin qui affrontate (5 successi rossoblu e due pareggi). Nel girone d’andata di quest’anno il Cagliari ha vinto 2-0 allo stadio di Via del Mare, mentre l’anno scorso i sardi sconfissero in casa i giallorossi con il risultato di 3-2. Ballardini in carriera ha vinto le due partite che l’hanno visto scontrarsi con Cosmi (Lazio-Livorno 4-1 nella stagione 2009-2010 e Genoa-Palermo 1-0 lo scorso anno).

    Probabili formazioni Cagliari Lecce 

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi, Pisano, Astori, Canini, Agostini, Conti, Dessena, Nainggolan, Thiago Ribeiro, Ibarbo, Larrivey.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Ariaudo, Perico, Ekdal, Ceppelini, Nenè. Allenatore: Ballardini

    Lecce (3-5-2): Benassi, Tomovic, Carrozzieri, Miglionico, Cuadrado, Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci, Brivio, Muriel, Di Michele.
    Panchina: Julio Sergio, Esposito, Di Matteo, Giandonato, Piatti, Bojinov, Corvia. Allenatore: Cosmi

  • Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Cagliari Palermo 2-1, le pagelle. Ibarbo è Bolt, naufragio Ilicic

    Per il Cagliari strepitosa prestazione offensiva di Ibarbo, che sull’erba del Sant’Elia incanta il pubblico rossoblu sverniciando tutti i calciatori che provano a competere con lui in velocità. Ancora in gol Pinilla, ex illustre della partita. Ottima prova anche per Agazzi. I rosanero recriminano per l’opaca prestazione dei due trequartisti, Ilicic-Zahavi, con Budan completamente fuori partita.

    Pagelle Cagliari Palermo 2-1

    Ibarbo 7,5: fa impazzire la retroguardia del Palermo e i supporter rossoblu. Da applausi la sua sgroppata che sventa un pericoloso contropiede dello sloveno Ilicic nel primo tempo, Viviano gli nega il gol infortunandosi. Impressionante in occasione del gol di Pinilla, quando un’accelerazione stile Usain Bolt brucia l’erba del Sant’Elia e permette a Pinilla di insaccare a porta vuota.

    Pinilla 7: prima del suo arrivo il reparto offensivo del Cagliari era quello più in difficoltà. Da quando il cileno è atterrato in Sardegna 5 gol in tre partite per la squadra rossoblu, due portano la sua firma. Forza e istinto da autentico uomo d’area, Ballardini gongola.

    Agostini 7: fra i migliori in campo tra le fila del Cagliari, sempre disponibile alla sovrapposizione, diventando la locomotiva del treno sardo composto da Nainggolan e Ibarbo. Merita il suo primo gol in Serie A.

    Agazzi 7: sempre attento l’estremo difensore rossoblu, mezzo miracolo nel primo tempo sulla conclusione di Ilicic indirizzata sull’angolino di destra della propria porta. Autentica prodezza anche nel secondo tempo sul colpo di testa ravvicinato del neo entrato Hernandez. Ha la maturità e i numeri per essere considerato ormai l’erede di Marchetti.

    Nainggolan 6,5: dopo le ultime vicende che hanno accostato il suo nome a quello della Juventus e le prestazioni deludenti che lo avevano accompagnato durante tutto il mese di gennaio e questo inizio di febbraio, il belga torna ad essere il guerriero del centrocampo rossoblu. Corre, pressa, dialoga con Ibarbo, tira dalla distanza. Tutte qualità che hanno spinto Conte e Marotta a considerarlo come prima scelta per il prossimo mercato estivo.

     

    Viviano 6,5: tiene in partita i suoi compagni di squadra nel primo tempo grazie al miracolo su Pinilla all’11° minuto e il salvataggio sul colpo di testa ravvicinato dello scatenato Ibarbo. Poi si infortuna ma rimane in campo. In occasione dell’1-0 del Cagliari non risulta particolarmente efficace in uscita. Non può nulla sul secondo gol di Dessena.

    Bertolo 6: Mutti lo sostituisce dopo la rete di Pinilla con Migliaccio e l’argentino non la prende bene. Comprensibile, anche perché fino a quando rimane in campo il centrocampista rosanero è uno dei pochi a creare pericoli alla retroguardia rossoblu. Probabilmente si sarà richiesto perché sia toccato a lui e non a Ilicic.

    Hernandez 6: da vivacità all’attacco rosanero, sostituendo l’israeliano Zahavi (4,5), impalpabile per tutto il match. Trasforma il calcio di rigore che riapre la partita. La sua velocità e freschezza sono una panacea per i tifosi del Palermo, che tornano in Sicilia con l’ennesima sconfitta in trasferta ma con la consapevolezza di poter contare nel girone di ritorno sul talento dell’attaccante uruguaiano.

    Balzaretti 5: una serata da incubo per il terzino sinistro della Nazionale di Prandelli. Fa la conoscenza di Ibarbo che lo ridicolizza in occasione della rete del vantaggio sardo, quando il colombiano gli prende un metro nel giro di pochi cm, potendo così servire quasi indisturbato il cileno Pinilla al centro.

    Ilicic 5: non è il peggiore, ma poco ci manca. Agazzi gli nega il gol che avrebbe cambiato la partita durante il primo tempo, ma è l’unico lampo in tutta la serata di Cagliari per il trequartista sloveno. Subisce l’onta del cambio negli ultimi 15 minuti di partita, quando Mutti lo richiama in panchina tentando la carta Vazquez.

    Tabellino Cagliari Palermo

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 7, Perico 6, Canini 6, Astori 6,5, Agostini 7, Dessena 6, Conti 6 (65′ Ekdal 6), Nainggolan 6,5, Cossu s.v. (6′ Ibarbo 7,5), Thiago Ribeiro 6,5 (84′ Ariaudo s.v.), Pinilla 7.
    Panchina: Avramov, Gozzi, Ceppelini, Larrivey. Allenatore: Ballardini 7

    Palermo (4-3-2-1): Viviano 6,5, Pisano 5,5, Silvestre 5,5, Mantovani 5, Balzaretti 5, Bertolo 6 (60′ Migliaccio 5,5), Donati 5,5, Barreto 5, Zahavi 4,5 (60′ Hernandez 6), Ilicic 5, Budan 4,5 (69′ Vazquez 5).
    Panchina: Tzorvas, Munoz, Aguirregaray, Della Rocca. Allenatore: Mutti 5

    HIGHLIGHTS CAGLIARI PALERMO 2-1

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  • Cagliari Palermo 2-1, Pinilla in gol. Stratosferico Ibarbo

    Cagliari Palermo 2-1, Pinilla in gol. Stratosferico Ibarbo

    Il Cagliari batte il Palermo per 2-1 al termine di una match vibrante che vede i padroni di casa uscire vittoriosi grazie ai gol nel secondo tempo dell’ex Pinilla al 56′ e di Dessena all’81’. Gli ospiti accorciano le distanze all’82’ grazie a un calcio di rigore trasformato da Hernandez, ma non riescono a riprendere i rossoblu nonostante gli assalti negli ultimi minuti della partita. I sardi raggiungono al nono posto il Genoa a quota 30 punti, mentre il Palermo rimane fermo a 31 punti, un gradino sopra la squadra di Ballardini.

    PRIMO TEMPO – Avvio di match emozionante al Sant’Elia, nonostante uno stadio semivuoto, a causa dell’inagibilità del settore distinti e curva sud con il contemporaneo sciopero del tifo in curva nord. Dopo l’ingresso di Ibarbo dopo i primissimi minuti di gara al posto di Cossu (problemi agli adduttori per il folletto sardo), il Cagliari va vicino al gol con un gran colpo di testa dell’ex Pinilla, che trova la risposta miracolosa di Viviano che stava tuffandosi dalla parte opposta. Ibarbo continua a sgommare su tutto il fronte d’attacco, lasciando a Thiago Ribeiro il compito di sostituire il numero 10 sardo. Proprio dai piedi del colombiano parte l’azione che al 12′ minuto vede ancora una volta protagonista l’ex rosanero che dal limite piazza un tiro che rasenta il palo di destra dell’estremo difensore avversario. La risposta del Palermo è affidata a Ilicic che impegna severamente Agazzi al quarto d’ora.

    Il pallino del gioco continua a rimanere in mano alla squadra sarda, con Ibarbo che di testa da due passi cerca il gol di vantaggio ma Viviano sventa il pericolo (nell’occasione l’ex interista rimane dolorante a terra a causa del riacutizzarsi dei problemi al ginocchio). Alla mezzora bella punizione del trequartista israeliano Zahavi, Agazzi è attento e manda in calcio d’angolo. Crescono gli uomini di Mutti, che non sfruttano però un invitante contropiede 4 contro 4, con Bertolo che fallisce la conclusione. Nel finale del primo tempo ennesima sgroppata sulla corsia di sinistra di Agostini, che crossa al centro per l’inserimento di Dessena che manca di poco la deviazione vincente.

    SECONDO TEMPO – Regna la confusione durante l’inizio della ripresa. E’ sempre la squadra di casa comunque che dimostra di avere più possibilità di andare in rete. La svolta del match al 56′, quando Ibarbo si invola bevendosi Balzaretti e servendo al centro un liberissimo Pinilla, che realizza il classico gol dell’ex. Il Cagliari è in vantaggio meritatamente per 1-0 contro gli uomini di Mutti, sebbene il replay mostri chiaramente un’uscita approssimativa del portiere rosanero. I rossoblu continuano a spingere sull’acceleratore con Agostini, inesauribile quest’oggi, il suo cross viene ribattuto in calcio d’angolo.
    Il tecnico degli ospiti tenta di dare una sferzata al match operando tutte e tre le sostituzioni nel giro di 10′. Dentro Hernandez, Migliaccio e Vazquez che prendono rispettivamente il posto di Zahavi, Bertolo e di uno spento Budan. Esce fuori anche Daniele Conti (dentro Ekdal), per lui uno scontro fortuito con il proprio compagno di squadra Astori e uscita dal campo in barella.

    Continua ad essere pericoloso il Cagliari con Ibarbo, ma il colombiano da posizione favorevole sbaglia a coordinarsi e manda a lato. Il Palermo si sbilancia in cerca del pareggio e i padroni di casa ne approfittano per ripartire in contropiede. Un pregevole tiro di Dessena dal limite dell’area, su suggerimento di Thiago Ribeiro, si spegne alto di poco. E’ lo stesso centrocampista, arrivato in Sardegna durante il mercato di gennaio dalla Samp, a segnare il 2-0 per la squadra di Ballardini al 36′ del secondo tempo, sfruttando una ribattuta corta su calcio di punizione calciato da Pinilla.

    Passano 60″ e il Palermo riapre la partita grazie a un rigore fischiato dall’arbitro Giannoccaro per un netto fallo di mano di Perico. Si incarica della realizzazione il rientrante Hernandez. L’uruguaiano rimane freddo e batte calciando sul palo di sinistra Agazzi che rimane immobile al centro. Il tecnico rossoblu corre ai ripari inserendo Ariaudo per Thiago Ribeiro, passando quindi ad una difesa che conta 5 elementi. Tensione nei minuti finali della partita. Astori rischia di vanificare gli sforzi dei compagni di squadra facendo confusione nella propria area di rigore. Migliaccio di testa fa saltare le coronarie ai pochi tifosi presenti allo stadio e quelle di Agazzi che si lamenta con l’arbitro per un presunto fallo dello stesso centrocampista rosanero. E’ l’ultimo sussulto di una gara emozionante, che vede il Cagliari battere il Palermo per 2-1.