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  • Olanda – Spagna, un remake di Inter – Barcellona

    Olanda – Spagna, un remake di Inter – Barcellona

    Il Sudafrica coronerà per la prima volta il sogno di due importanti realtà del calcio del nuovo millennio. Ma leggendo la partita da un punto di vista prettamente tattico è evidente come Van Marwijk ha “copiato” Josè Mourinho per creare la sua Olanda e Vincente Del Bosque ha preso ampio spunto dal Barcellona di Guardiola.

    L’evoluzione dei tulipani da un calcio totale e senza troppi riferimenti è passato ad un accorto 4-2-3-1 con cinque uomini dediti alla fase difensiva e cinque alla fase offensiva. Il Maicon dell’Olanda è Van der Wiel, per carità il confronto è ancora improbo, ma la dinamicità del giovane olandese e la continua predilezione al gioco offensivo valgono il paragone.

    La cerniera di centrocampo formata in nerazzurro da Cambiasso e Thiago Motta è replicata con risultati entusiasmanti da Van Bommel e De Jong. Coincide il faro del gioco: re Mida Sneijder è il valore aggiunto di questa Olanda al pari dell’Inter del triplete. Manca il Milito a render l’Olanda una macchina perfetta ma in compenso c’è uno scatenato Robben.

    La Spagna ha iniziato il suo progetto con la vittoria dell’Europeo ma rispetto alla briosità dell’undici di Aragones appare più matura e forse ancor più forte a centrocampo. E’ proprio la mediana il punto di forza delle Furie Rosse, Xavi, Xabi Alonso e Iniesta sono, forse, i tre migliori centrocampisti in circolazione e delle loro geometrie ne trova giovamento tutta la squadra.

    La difesa con solo due gol all’attivo dimostra compattezza e sicurezza grazie anche alla straordinaria forma di Casillas e al lavoro oscuro di Busquets. L’attacco dipende molto dagli acuti di Villa (5 gol in sei partite) e soffre tremendamente del precario stato di forma di Torres e della gioventù di Pedro.

    In Champions League la sfida arrise a Mourinho e all’Inter con il Barcellona costretto ad arrendersi al muro eretto dai nerazzurri e alle ripartenze illuminanti orchestrate da Sneijder. Per capire quale sarà la filosofia di calcio vincente non ci resterà che attendere domenica.

  • Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Puyol è letale. Spagna in festa, Germania al tappeto

    Sarà il Sudafrica a tenere a battessimo la prima volta di Spagna e Olanda. Le Furie Rosse raggiungono per la prima volta nella loro storia una finale di Coppa del Mondo e contro i lancieri proveranno ad alzare al cielo il trofeo a compimento di un grande slam iniziato con le vittorie giovanili e il campionato europeo.

    Gli uomini di Del Bosque hanno aspettato la Germania per sciorinare la migliore partita in Sudafrica fornendo una prestazione magistrale annichilendo i terribili giovani di Loew. La Spagna si presenta con il giovane e dinamico Pedro al posto di Torres mentre la Germania schiera Trochowski al posto del squalificato Muller.

    Sin dall’inizio sono le Furie Rosse a comandare il gioco e impegnare sin da subito Neuer. I tedeschi troppo rinunciatari per tutta la partita si fanno vedere dalle parti di Casillas solo con una conclusione dalla distanza di Trochowski.

    Li sterile possesso palla del primo tempo lascia ad azioni ficcanti e pericolose nella ripresa, le geometrie di Xavi, le invenzioni di Iniesta e gli spunti di Pedro costringono la Germania alla difensiva. La svolta arriva al 28′ quando il piccolo Puyol svetta tra gli spilungoni tedeschi per il gol vittoria.

    La Spagna si regala l’Olanda per la Germania irriconoscibile questa sera la consapevolezza di poter crescer e sperare nel futuro.

    IL TABELLINO
    GERMANIA-SPAGNA 0-1
    Germania (4-2-3-1):
    Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Boateng (7′ st Jansen); Schweinsteiger, Khedira (35′ st Gomez); Trochowski (17′ st Kroos), Özil, Podolski; Klose. A disp.: Wiese, Butt, Aogo, Tasci, Kiessling, Badstuber, Cacau, Marin. All.: Loew
    Spagna (4-3-2-1): Casillas; S. Ramos, Puyol, Piqué, Capdevila; Busquets, Xavi, Xabi Alonso (48′ st Marchena); Pedro (40′ st Silva), Iniesta; Villa (35′ st Torres).
    A disp.: Reina, Valdes, Albiol, Fabregas, Mata, Arbeloa, Llorente, Javi Martinez, Silva, Navas. All.: Del Bosque
    Arbitro: Kassai (UNG)
    Marcatori: 28′ st Puyol
    Ammoniti: –
    Espulsi: –

  • Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Germania e Spagna si giocano la finale. E i tedeschi sperano nella vendetta…

    Tra poco più di un’ora a Durban Germania e Spagna si giocheranno la qualificazione per la finalissima di Johannesburg dove ad attendere c’è già l’Olanda di Sneijder e Robben che ieri ha battuto l’Uruguay per 3-2.
    E’ una semifinale che sa di finale: questa è l’occasione per i tedeschi di vendicare la sconfitta subita 2 anni orsono nella finale di Vienna che ha consegnato l’Europeo nelle mani delle Furie Rosse. Allora a castigare la squadra guidata da Loew fu Fernando Torres, lo stesso che stasera partirà dalla panchina per far spazio a Pedro considerato il deludente campionato del mondo che ha disputato finora la punta del Liverpool.

    Si affrontano due delle squadre che hanno il maggior potenziale, la Germania ha una solidità senza eguali e ha straconvinto nelle precedenti uscite rifilando ben tre poker durante il Mondiale: il primo alla più docile Australia, poi alle insidiose Inghilterra (agli ottavi) e Argentina (ai quarti), la Spagna vanta forse il miglior undici titolare dell’intero Mondiale ma non è riuscita ad esprimersi al meglio quando ha incontrato squadre con difese attente e ordinate.

    Gli iberici vogliono completare il ciclo vincendo il proprio primo Mondiale della storia dopo essersi affermati ai campionati europei, la Germania di Coppe del Mondo ne ha già 3 ed ha dalla sua parte l’esperienza di un ambiente che è abituato a vincere e ad arrivare fino in fondo a queste competizioni: però, a differenza degli altri anni, i teutonici si presenteranno con una delle nazionali con un’età media bassissima, di circa 25 anni.
    I precedenti ai Mondiali sorridono ai tedeschi: 2 vittorie e 1 pareggio contro la Spagna.

    Per quanto riguarda le formazioni mancheranno Torres da una parte, sostituito dal veloce Pedro che nell’intenzioni di Del Bosque dovrebbe creare maggiori grattacapi alla difesa tedesca, e Muller, squalificato, dall’altra con Trochowski che partirà titolare dal primo minuto. Per il resto tutto confermato per entrambe: Villa guiderà l’attacco spagnolo con Xavi a regalare geometrie per i compagni di squadra; Fabregas, non al meglio della condizione per una botta alla gamba rimediata in allenamento, siederà in panchina. Sull’altro fronte Klose cercherà il gol della definitiva consacrazione che gli consentirebbe di agguantare Ronaldo in cima alla classifica cannonieri dei Mondiali di tutti i tempi a quota 15 reti.Alle sue spalle occhio a Podolski, Ozil e Schweinsteiger.

    Probabili formazioni GERMANIA – SPAGNA (ore 20:30)

    GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 3 Fiedrich, 17 Mertesacker, 20 Boateng, 16 Lahm; 6 Khedira, 7 Schweinsteiger; 8 Ozil, 15 Trochowski, 10 Podolski; 11 Klose.
    A disposizione: 12 Wiese, 22 Butt, 14 Badstuber, 5 Tasci, 2 Jansen, 4 Aogo, 18 Kroos, 21 Marin, 15 Trochowski, 23 Gomez, 9 Kiessling, 19 Cacau.
    Ct: Loew.
    SPAGNA (4-3-3): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique’, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquets, 8 Xavi, 14 Xabi Alonso; 6 Iniesta 18 Pedro, 7 Villa.
    A disposizione: 4 Marchena, 10 Fabregas, 12 Valdes, 13 Mata, 17 Arbeloa, 9 Torres, 19 Llorente, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas, 23 Reina.
    Ct: Del Bosque.

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  • Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Germania – Spagna: in campo la migliore gioventù

    Il Gotha del calcio giovanile negli ultimi dieci anni porta il nome di Spagna e Germania. Le due nazionali più innovative d’Europa detengono insieme all’Olanda (sarà un caso) il maggior numero di vittorie in competizioni giovanili nazionali dell’ultimo decennio e il successo delle selezioni maggiori non può che esser il frutto di una programmazione sensata e coraggiosa.

    Le quattro finaliste più che la valorizzazione delle stelle hanno puntato ad un progetto tecnico tattico in grado di esaltare il collettivo a far muovere la nazionale con i meccanismi di un club.

    Germania e Spagna sono nazionali giovanissime che puntano all’egemonia per i prossimi dieci anni. Pensate, i teutonici dell’attuale organico 17 saranno ancora sotto i trentanni in Brasile nel 2014 mentre tra le Furie Rosse “solo” 13.

    Poggiate sul coraggio di Barcellona e Bayern Monaco, Spagna e Germania a differenza di Inghilterra, Francia e Italia hanno avuto il coraggio di sperimentare una nuova idea di calcio aumentando la sinergia tra le selezioni giovanili e la nazionale maggiore cercando di emulare lo schema di gioco rendendo ogni giocatore esperto in quel determinato ruolo.

    Da Pedro a Ozil, da Busquets a Kedhira sono tanti i giovani talenti che si sono messi in mostra in Sudafrica ma l’esempio della filosofia di Loew potrebbe esserci stasera. Il “veterano” Muller (classe ’89) sarà assente per squalifica e al suo posto ha molte chance di giocare il giovanissimo Kroos, ultimo fenomeno nato dal vivaio del Bayern Monaco.

  • La Spagna perde Fabregas per infortunio. Niente Germania

    Brutte notizie giungono dall’infermeria spagnola: il centrocampista delle Furie Rosse Cesc Fabregas salterà la semifinale di domani sera a Durban contro al Germania per aver subito una brutta botta al perone della gamba destra, la stesso, per intenderci, che si fratturò qualche mese fa durante i quarti di finale di Champions League nella gara tra Arsenal e Barcellona proprio mentre calciava un penalty poi ugualmente trasformato.

    Gli esami a cui si è sottoposto Fabregas non hanno evidenziato lesioni ma il ct della Spagna Del Bosque comunque non è intenzionato a rischiarlo. Il numero 10 della nazionale spagnola avrebbe dovuto giocare da titolare domani per la probabile esclusione di Torres, ancora un oggetto misterioso in questo Mondiale, dall’undici iniziale.

  • Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    Ancora Villa, Paraguay ko. La Spagna raggiunge la Germania in semifinale

    La Spagna è in semifinale, un risultato storico perchè i campioni d’Europa in carica non erano andati mai oltre i quarti di finale in un Mondiale. Le Furie Rosse hanno la meglio su un Paraguay mai domo al termine di una gara giocata a ritmi altissimi, sia da una parte che dall’altra. Non sono mancate di certo le emozioni in una partita che vede il direttore di gara Batres assegnare due rigori, uno per parte, nel giro di pochi secondi ed entrambi sbagliati, il primo in favore dei sudamericani e sbagliato da Cardozo, poi per la Spagna e fallito al secondo tentativo da Xabi Alonso (il primo era stato messo a segno dal centrocampista ma annullato e fatto ripetere dall’arbitro). E chi poteva sbrogliare una partita così rocambolesca e con le Furie Rosse (oggi in tenuta blu notte) messe in difficoltà dagli avversari per gran parte del match? Proprio lui, David Villa che a 7 minuti dal termine trova il gol che scrive la storia spagnola, il quinto di questo Mondiale e che lo porta in vetta alla classifica marcatori.

    All’Ellis Park di Johannesburg si ammira un buon Paraguay che mette in difficoltà con il suo pressing asfissiante le fonti di gioco spagnole, Xavi e Iniesta su tutti che faticano così ad innescare le giocate di Villa e Torres. Con i sudamericani che non concedono nulla e con il ct iberico Del Bosque che cerca di trovare il bandolo della matassa portando vari accorgimenti tattici alla squadra, l’unica vera occasione del primo tempo è marcata Paraguay: Valdez si smarca in area e mette alle spalle di Casillas ma l’arbitro annulla per un fuorigioco inesistente dell’attaccante che fa venire i brividi a Villa e compagni.

    Passata la paura, nella ripresa si assiste a qualcosa di clamoroso e forse mai visto: è il 57′ e Piquè trattiene Cardozo in area mentre va per staccare di testa; il direttore di gara non ha dubbi e assegna il penalty che lo stesso attaccante si prende la responsabilità di calciare. Cardozo però si fa ipnotizzare da Casillas che blocca la sfera in tuffo e fa ripartire veloce l’azione di contropiede. Villa velocissimo entra in area di rigore e viene atterrato da Alcaraz: calcio di rigore anche per la Spagna. Sul dischetto si presenta Xabi Alonso che con freddezza spiazza il portiere; l’arbitro però fa ripetere per l’entrata in area di alcuni giocatori. Nuovamente Xabi Alonso contro Villar ma questa volta il portiere sceglie il lato giusto e para la conclusione, sulla respinta si avventa come un falco Fabregas, entrato da pochi minuti al posto di uno spento Torres, che viene travolto dall’estremo difensore sudamericano. Questa volta Batres (sbagliando) non se la sente di dare un’altra massima punizione.

    Le due squadre si spaccano in due, saltano tutti gli schemi e a beneficiarne è lo spettacolo. Del Bosque si gioca la carta Pedro che da la svolta alla partita: il giovane attaccante del Barcellona con le sue accelerazioni mette in difficoltà l’ormai stanca difesa paraguaiana e a 8 minuti dal termine ha la palla gol sui piedi ma anche qui succede l’incredibile: Pedro prende il palo da buona posizione, la sfera respinta dal legno va sui piedi di Villa che prende la mira e conclude con il piatto verso l’angolo più lontano. Palla ancora sul palo, danza sulla linea di porta e colpisce il legno opposto terminando la sua corsa in rete. E’ il gol liberazione che decreta la fine dell’avventura del Paraguay al Mondiale e spedisce dritta la Spagna in semifinale dove se la vedrà con una Germania che fa paura in un gara che sa di rematch della finale dell’Europeo di due anni fa. Le emozioni stasera non sono di certo venute meno.

    Il tabellino
    PARAGUAY – SPAGNA 0-1
    82′ Villa
    PARAGUAY (4-4-2): Villar; Veron, Alcaraz, Da Silva, Morel; Barreto (74′ Vera), Santana, Caceres (84′ Barrios), Riveros; Cardozo, Valdez (72′ Santa Cruz).
    A disposizione: Barreto, Bobadilla, Caniza, Bonet, Benitez, Torres, Ortigoza, Gamarra, Barrios.
    Ct: Martino
    SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Pique, Puyol (84′ Marchena), Capdevila; Busquet, Xabi Alonso (75′ Pedro), Xavi, Iniesta; Torres (56′ Fabregas), Villa.
    A disposizione: Valdes, Pepe, Albiol, Marchena, Mata, Arbeloa, Llorentes, Martinez, Silva, Navas.
    Ct: Del Bosque
    Arbitro: Batres (Gautemala)
    Ammoniti: Pique (S), Caceres, Alcaraz, Morel (P)
    Espulsi: nessuno

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  • In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    In campo Spagna e Paraguay. Chi affronterà la Germania in semifinale?

    Tra meno di un’ora a Johannesburg Paraguay e Spagna concluderanno i quarti di finale di questi Mondiali. La vincente andrà ad affrontare la Germania che nel pomeriggio ha umiliato l’Argentina sotto una valanga di 4 reti [vai all’articolo].

    Il ct spagnolo Del Bosque è alle prese con il dubbio Torres in attacco: la stella del Liverpool non ha brillato al contrario del suo compagno di reparto Villa e potrebbe essere sostituito nello scacchiere delle Furie Rosse da Llorente. Il pronostico dice Spagna ma il Paraguay si è fatto notare per la sua praticità e compattezza. Il ct sudamericano Martino si presenterà con il trio d’attacco Santa Cruz, Valdes e Barrios per provare a scardinare la rocciosa difesa iberica.
    Il pallino del gioco sarà a favore della Spagna che hanno un palleggio di palla senza eguali di cui Xavi ne sarà il direttore d’orchestra. Ancora panchina invece per Fabregas; Del Bosque continua a preferirgli Xabi Alonso.

    Probabili formazioni PARAGUAY – SPAGNA (ore 20:30)

    PARAGUAY (4-3-3): 1 Villar; 4 Caniza, 21 Alcaraz, 14 Da Silva, 3 Morel; 13 Vera, 6 Bonet, 16 Riveros; 9 Santa Cruz, 18 Valdes, 19 Barrios.
    A disposizione: 12 Barreto, 22 Bobadilla, 2 Veron, 5 J. C. Caceres, 7 Cardozo, 8 Barreto, 10 Benitez, 11 Santana, 15 V. Caceres, 17 Torres, 20 Ortigoza, 23 Gamarra
    Ct: Martino.
    SPAGNA (4-4-2): 1 Casillas; 15 Sergio Ramos, 3 Pique, 5 Puyol, 11 Capdevila; 16 Busquet, 14 Xabi Alonso, 8 Xavi, 6 Iniesta; 9 Torres, 7 Villa.
    A disposizione: 12 Valdes, 23 Pepe, 2 Albiol, 4 Marchena, 10 Fabregas, 13 Mata, 17 Arbeloa, 18 Pedro, 19 Llorentes, 20 Martinez, 21 Silva, 22 Navas
    Ct: Del Bosque.

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  • Villa sfonda il bunker portoghese. Spagna ai quarti

    E’ ancora David Villa il grimaldello della Spagna di Del Bosque. Il neo giocatore del Barcellona, al suo quarto centro mondiale, al 17′ del secondo tempo sfonda il bunker creato da Queiroz e regala i quarti alle Furie Rosse.

    La partita è stata per il primo quarto d’ora un monologo spagnolo con Eduardo miracoloso in almeno tre occasioni. Il tragico avvio blocca i portoghesi limitandone l’azione e costringendo sia Simao che Cristiano Ronaldo alla fase difensiva.

    Gli accorgimenti di Queiroz però chiudono il gioco spagnolo e la partita perde d’intensità anche per la scarsa forma di Fernando Torres da un lato e la solitudine di CR9 per i lusitani. Quando la partita sembra destinata a prender un piega soporifera Del Bosque pesca dal cilindro Lloriente. Il giovane attaccante impegna subito Eduardo e qualche minuto dopo entra nell’azione spettacolare che porta Villa in gol.

    Spagna in vantaggio e padrona del campo, il Portogallo non cambia passo ed è ancora Eduardo a tener in partita i suoi. Nel finale espulso Ricardo Costa. Adesso il Paraguay e le possibilità di arrivare tra le prime quattro è finalmente concreta.

    IL TABELLINO
    Spagna-Portogallo 1-0
    Spagna (4-2-3-1): Casillas; Sergio Ramos, Piquè, Puyol, Capdevila; Busquets, Xabi Alonso (48’st Marchena); Iniesta, Xavi, Villa (42’st Pedro); Torres (13’st Llorente). A disposizione: Valdes, Reina, Albiol, Arbeloa, Fabregas, Martinez, Silva, Mata, Navas. All.: Del Bosque.
    Portogallo (4-4-2): Eduardo; Bruno Alves, Ricardo Costa, Carvalho, Coentrão; Meireles, Pepe (27’st Mendes), Tiago, Simao (27’st Liedson); Ronaldo, Hugo Almeida (13’st Danny). A disposizione: Beto, Fernandes, Rolando, Miguel, Paulo Ferreira, Veloso, Amorim, Deco. All.: Queiroz.
    Arbitro: Baldassi (Arg)
    Marcatori: 17’st Villa (S)
    Ammoniti: Xabi Alonso (S), Tiago (P)
    Espulsi: 44’st Ricardo Costa (P) per gioco scorretto

  • Villa trascina le Furie Rosse. Agli ottavi è Spagna – Portogallo

    Villa trascina le Furie Rosse. Agli ottavi è Spagna – Portogallo

    La Spagna vince e si qualifica agli ottavi di finale; il Cile perde e ci va pure. Lo scontro tra le due Rojas del Mondiale va agli spagnoli campioni d’Europa in carica che vincono contro i sudamericani per 2-1 approdando alla fase finale del torneo da prima del Gruppo H così come la nazionale dell’America latina che festeggia gli ottavi di finale raggiunti anche per il flop della Svizzera nell’altra gara della serata. A decidere il match le reti di Villa e di Iniesta nel primo tempo per le Furie Rosse, per il Cile accorcia le distanze nella ripresa, con un uomo in meno, Millar.

    Doveva essere vittoria e così è stata: la Spagna ancora non entusiasma ma gioca al calcio, capace con la propria trama di passaggi a costringere l’avversario sulla difensiva. Senza Fabregas ma con il geometra Xavi in mezzo al campo, gli iberici prendono sin da subito le misure e impiegano soltanto 24 minuti per piegare le resistenze cilene con Villa che con un pallonetto da 40 metri, approfittando del rinvio maldestro del portiere Bravo uscito dai pali per contrastare Torres, porta in vantaggio i suoi. Ma è bravissimo il regista del Barcellona Xavi a lanciare splendidamente Torres in profondità.
    Il raddoppio è presto detto: Villa è scatenato e dalla sinistra serve un pallone perfetto per il rimorchio di Iniesta. Gol, 2-0 e palla al centro. Nell’azione però l’arbitro vede un fallo, un contatto minimo tra Torres ed Estrada che porta all’espulsione per doppio giallo di quest’ultimo. E in inferiorità numerica la strada per il Cile si fa più in salita.

    Nella ripresa arriva però incredibilmente il gol che accorcia le distanze; ne porta la firma Millar, appena entrato in campo al posto di Gonzalez, ma a spiazzare Casillas è la deviazione di Piquè che devia sensibilmente la traiettoria della sfera. E il gol che mette un pò più al sicuro i sudamericani perchè la Svizzera, a questo punto, dovrebbe vincere almeno con 2 gol di scarto contro l’Honduras per passare il turno. Alla fine però gli elvetici non vanno oltre lo 0-0 e vengono eliminati dal Mondiale dopo l’ottimo esordio vincente contro le Furie Rosse.

    La Spagna così incrocierà il Portogallo di Cristiano Ronaldo nella sfida, al pari di Germania – Inghilterra, più affascinante degli ottavi. Al Cile invece toccherà il derby sudamericano contro il Brasile.

    Il tabellino
    CILE – SPAGNA 1-2
    24′ Villa (S), 37′ Iniesta (S), 47′ Millar (C)
    CILE (4-3-3): Bravo; Isla, Medel, Ponce, Jara; Vidal, Estrada, Gonzalez (46′ Millar); Sanchez (65′ Orellana), Valdivia (46′ Paredes), Beausejour.
    A disposizione: Pinto, Marin, Contreras, Fuentes, Carmona, Tello, Fierro, Fernandez, Suazo.
    Ct: Bielsa.
    SPAGNA (4-3-3): Casillas; Ramos, Pique, Puyol, Capdevila; Busquets, Xabi Alonso (73′ Martinez), Xavi; Iniesta, Torres (55′ Fabregas), Villa.
    A disposizione: Albiol, Marchena, Valdes, Mata, Arbeloa, Pedro, Llorente, Silva, Navas, Reina.
    Ct: Del Bosque.
    Arbitro: Rodriguez (Messico)
    Ammoniti: Medel, Ponce (C)
    Espulsi: Estrada (C)

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  • Mondiali 2010: Villa affonda l’Honduras. La Spagna si riscatta

    Mondiali 2010: Villa affonda l’Honduras. La Spagna si riscatta

    Tutto come previsto nonostante le paure eliminazione che aleggiavano intorno all’ambiente dei campioni d’Europa in carica: a Johannesburg, nella partita che fa calare il sipario sulla seconda giornata del Mondiale 2010, la Spagna non stecca e, trascinata da un superbo Villa, risolve la pratica Honduras con un gol per tempo. Il nuovo acquisto del Barcellona, autore della doppietta che decide il match, segna, inventa e si prende anche il lusso di sbagliare il rigore del 3-0.
    L’Honduras, mai incisiva per tutti i 90′ e che non è stata capace di tirare verso lo specchio della porta difesa da Casillas nemmeno per una volta, torna a casa mestamente eliminata con un turno d’anticipo dalla rassegna Mondiale.

    In campo si ammira una sola squadra, la Spagna, aiutata anche dalla caratura modesta dell’avversario che permette agli uomini di Del Bosque di deliziare la platea con le loro giocate d’alta scuola. A brillare particolarmente è David Villa: l’attaccante ex Valencia e fresco di trasferimento al Barcellona stellare di Guardiola colpisce una traversa al 7′ e fa capire subito che la Spagna vuole risorgere dopo l’inaspettato ko subito pochi giorni prima dalla Svizzera. Passano 10 minuti e l’attaccante continua nel suo show dribblando un paio di uomini al limite dell’area e scagliando un tiro all’incrocio dei pali dove Valladares non può arrivare. E’ il vantaggio iberico che da maggiore tranquillità alla squadra di Del Bosque. I centramericani rimangono chiusi nella propria metà campo, schiacciati dalla maggiore pressione spagnola, Torres spreca due ghiotte occasioni per il raddoppio da ottima posizione e il primo tempo si chiude sull’1-0.

    E con un Nino non ancora al top della condizione ci pensa ancora Villa a colpire con una conclusione da fuori area deviata da un difensore honduregno che mette fuori causa l’estremo difensore della Bicolor. Partita in ghiacciaia e Furie Rosse che potrebbero portarsi sul 3-0 con un calcio di rigore che lo stesso Villa, però, fallisce clamorosamente sfiorando il palo alla sinistra di Valladares. Neanche i tentativi in contropiede di Sergio Ramos, Fabregas e Mata (entrati rispettivamente al posto di Xavi e Torres) riescono ad arrotondare il punteggio. E sarebbe stato importante chiudere il match con un maggiore scarto di gol: infatti se Spagna e Svizzera dovessero battere, come prevedibile, Cile e Honduras nella prossima giornata, spagnoli, elvetici e sudamericani andrebbero a pari punti e in quel caso si qualificherebbero le due squadre con la migliore differenza reti.

    Il tabellino
    SPAGNA – HONDURAS 2-0
    17′ Villa, 51′ Villa
    SPAGNA (4-3-1-2): Casillas; Ramos (77′ Arbeloa), Piquè, Puyol, Capdevila; Alonso, Busquets, Navas; Xavi (66′ Fabregas); Torres (70′ Mata), Villa.
    A disposizione: Valdes, Reina, Albiol, Marchena, Martinez, Iniesta, Silva, Pedro, Llorente.
    Ct: Del Bosque.
    HONDURAS (4-4-2): Valladares, Mendoza, Chavez Guity, Maynor Figueroa, Izaguirre; Turcios (63′ Nunez), W.R.S. Palacios, Espinoza (46′ Welcome), Guevara; Martinez Ramos, Suazo.
    A disposizione: Canales, Escober, J.E.C. Palacios, Bernardez, Garcia, Sabillon, Thomas, Alvarez, J.N.S. Palacios, Pavon.
    Ct: Rueda.
    Arbitro: Nishimura (Giappone).
    Ammoniti: Turcios (H), Izaguirre (H).

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