Non potevano essere altro che loro tre, Immobile, Cerci ed El Kaddouri a firmare il successo del Torino contro l’Hellas Verona al “Bentegodi” nel posticipo della 24esima giornata di Serie A e così mettere sulla squadra di Giampiero Ventura il bollino certificato quale squadra candidata alla lotta per il posto in Europa League. (altro…)
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Milan, Seedorf la prima è di rigore
L’esordio di Clarence Seedorf sulla panchina del Milan è bagnato dal successo per 1-0 sulla rivelazione Hellas Verona. Tuttavia il vantaggio decisivo della gara arriva solo su calcio di rigore all’81° e dopo che i rossoneri hanno sofferto non poco. (altro…)
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Calciomercato Napoli, su Jorginho e Capoue ma occhio a Inler e Hamsik
Si battono strade inglesi per il Napoli in questi giorni, passando per Verona. Da tempo il club del patron Aurelio De Laurentiis ha in piedi una trattativa con il club gialloblù per Jorginho, centrocampista 22enne di origine brasiliana naturalizzato italiano che si è messo in gran luce durante questa prima parte della Serie A.
Previsto un incontro a Milano tra il D. S. Bigon e il D. G. scaligero Sogliano per ultimare i dettagli e tra gli addetti ai lavori si respira aria di grande ottimismo. Il Napoli questa volta si è mosso per tempo e anche le parole di Benitez sull’argomento fanno pensare ad una breve conclusione dell’affare:
“Jorginho? Lo guardiamo, come ho già detto, così come osserviamo altri giocatori. Con Bigon si sta lavorando al massimo, e lo dimostra il mercato che abbiamo fatto quest’anno. La rosa ora è giovane, ma ha anche più esperienza internazionale. Non facciamo nomi ma qualcosa faremo. E’ importante lavorare anche per il prossimo anno. Stiamo tutti lavorando sul mercato ma, come ho detto, a gennaio non è mai facile. Se troviamo giovani italiani di livello è meglio, perché non hanno bisogno di adattarsi. Ma non è facile. Dobbiamo essere attenti a questo mercato, ma anche a quello internazionale. Perché ci sono giocatori che magari hanno voglia di venire a Napoli per vincere”.
Il fronte sul quale sta lavorando l’entourage azzurro è doppio ovvero una cessione immediata o un prestito con diritto di riscatto basato su 8 milioni di Euro, cifra sulla quale i due club concordano.
In Italia il Napoli è interessato anche ad un altro gioiellino, proveniente da Bergamo. Forte è infatti la volontà di portare a Castel Volturno Daniele Baselli, centrocampista offensivo di soli 21 anni dell’Atalanta che ha ben figurato nelle sue 11 presenze in Serie A.
Bigon successivamente volerà a Londra, sponda Tottenham per cominciare la trattativa relativa ad Etienne Capoue, versatile centrocampista che i londinesi hanno acquistato quest’estate dal Tolosa pagandolo 11 milioni di Euro. Il Napoli parte da una cifra che verrà certamente rifiutata, 8 milioni ma poi proverà a salire, inoltre sul giocatore è piombato anche il Liverpool. Si potrebbe chiudere a 9 milioni con il pagamento di altri due a giugno.
Oltre a tutto questo il D. S. partenopeo dovrà fare i conti con due interessamenti in uscita. Uno forte e l’altro certamente da valutare e tenere sotto controllo.
Gokhan Inler sembra essere un obbiettivo proprio del Liverpool che avrebbe pronta un’offerta per la società azzurra e il viaggio di Bigon nel Regno Unito potrebbe fare da spartiacque sulla vicenda. Il Napoli deve fare i conti attualmente con l’infortunio accorso a Valon Behrami, quindi il reparto è già in emergenza, tuttavia con l’arrivo di Capoue appunto qualcosa si potrebbe muovere altrimenti è difficile pensare che entro fine mese i partenopei possano privarsi di Inler.
Un’altro rumors molto accattivante riguarda Marek Hamsik, il centrocampista slovacco è molto piaciuto a Moyes, tecnico del Manchester United durante il suo tour in Italia per vedere la Serie A e secondo SoccerLens.com è pronta un’offerta pari a 35 milioni di sterline (poco più di 40 milioni di Euro). Non è chiaro però se l’interesse è rivolto a questa finestra di mercato o per quella di giugno.
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Comi risponde a Cacia: è pari tra Reggina e Verona
Termina in parità l’anticipo di Serie B. Reggina-Verona regala un 1-1 che permette alle due compagini di dividersi la posta in palio trovando un gol per tempo, risultato giusto considerando quanto visto in campo con i veneti meglio nella prima frazione di casa ed i calabresi che invece hanno mostrato qualcosina in più nella ripresa. Decisivi i due centravanti: Cacia, ex di turno, ha portato avanti gli ospiti mentre nel finale Comi ha ristabilito la parità. Un mezzo passo falso che rischia di allontanare nuovamente gli uomini di Mandorlini da Sassuolo e Livorno mentre dall’altro lato per la Reggina è un pareggio da accogliere positivamente non tanto per la classifica quanto per il morale considerando che finalmente è arrivato un risultato positivo anche contro una grande, cosa che potrebbe essere da stimolo in vista della seconda parte della stagione. Nessuna sorpresa in campo con le due squadre che si presentano con gli undici annunciati alla vigilia. Che Cacia sia in serata positiva lo si capisce già dopo 8’ quando di testa va vicino al gol del vantaggio.
La Reggina dall’altro lato fa leva sull’esperienza e sull’agilità di Di Michele che però non riesce mai a pungere davanti alla porta avversaria. Ma al 24’ la storia della partita cambia: cross di Hallfredsson e colpo di testa di Cacia che insacca alle spalle di Baiocco. Un gol firmato da due ex amaranto che cosi permettono agli ospiti di andare avanti nel punteggio. Il Verona controlla e i calabresi ci provano, prima della fine del tempo, con Di Michele, ma Rafael è bravo a sventare il pericolo. Nella ripresa, dopo un intervento risolutore di Baiocco su Sgrigna, comincia a macinare gioco la Reggina. Sugli sviluppi di una punizione concessa per fallo su Barillà è Di Michele a colpire la traversa a seguito di una grande mischia scatenatasi in area.
Il match comincia a salire di intensità vivendo di rapidi coinvolgimenti di fronte, con Hallfredsson ispiratore della manovra ma anche finalizzatore da una parte, mentre dall’altra gli amaranto ci mettono tanta buona volontà ma poca precisione. Martinho e Laner sono le mosse di Mandorlini che fa cosi uscire Gomez e Bacinovic. Dall’altro lato Dionigi risponde con Bombagi. Sgrigna ha una buona opportunità per mettere a segno il 2-0 e non la sfrutta. E cosi Comi, al 28’, la mette dentro con un preciso colpo di testa sotto l’incrocio. Fischnaller e Armellino rilevano Comi e Colucci tra i padroni di casa. Di Michele è scatenato ma come al solito pecca nella conclusione a rete. Mandorlini intanto opta per Cocco ma negli istanti conclusivi è la Reggina a collezionare una palla gol con Armellino che arriva di un soffio in ritardo sull’assist di Rizzato.
Finisce cosi con un pareggio che forse accontenta di più i padroni di casa mentre gli ospiti rischiano di vedersi un’altra volta distanziati dal duo di testa. Il cuore della Reggina dunque alla fine ha riequilibrato quella differenza, vista anche al Granillo, sul piano tecnico rispetto ai veneti che ancora una volta falliscono nel momento del possibile aggancio alle primissime posizioni.
Le immagini video di Reggina-Verona
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Serie B, il Verona cerca il colpaccio a Reggio
Dopo un esordio 2013 scoppiettante con terreno guadagnato su Sassuolo e Livorno, il Verona scende nuovamente in campo ospite della Reggina. Un match tra squadra che navigano in acque diverse e che hanno ambizioni diametralmente opposte. I veneti sembrano essere in ascesa e cercano il colpaccio per rimanere attaccata alle altre due battistrada, mentre gli amaranto sono coscienti che per trovare la salvezza bisogna fare punti anche in match proibitivi come quello di stasera. Per quanto riguarda gli amaranto Dionigi deve rinunciare a Lucioni, fermo per un brutto infortunio alla spalla. Al suo posto Di Bari. Per il resto formazione fatta con Hetemaj che ha vinto il duello con Armellino e Comi quello con Fischnaller. Alla prima presenza con la maglia dei calabresi l’ultimo arrivato Antonazzo.
Davanti a Baiocco dunque difesa composta da Adejo, Freddi e Di Bari. In mezzo al campo Hetemaj, Colucci e Barillà con Antonazzo e Rizzato esterni. In avanti Di Michele e Comi. Dall’altra parte Mandorlini deve rinunciare solamente ad Albertazzi, avendo cosi a disposizione il resto della rosa. Nel solito 4-3-3 dell’allenatore veneto, stasera squalificato e sostituito in panchina da Bordin, davanti a Rafael ci sarà una difesa formata da Moras e Maietta centrali con Cacciatori e Martinho laterali. In mezzo al campo Jorginho, Bacinovic e Halfredsson mentre in avanti Gomez e Sgrigna saranno di supporto a Cacia, ex (sono in due considerando anche l’islandese Hallfredsson) con il dente avvelenato non essendosi lasciato nel migliore dei modi con la compagine calabrese ai tempi di Novellino.Le probabili formazioni di Reggina-Verona:
REGGINA (3-5-2): Baiocco; Adejo, Freddi, Di Bari; Antonazzo, Hetemaj, Colucci, Barillà, Rizzato; Di Michele, Comi. Allenatore: Dionigi.
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Gomez, Cacia, Sgrigna. Allenatore : Mandorlini (squalificato). -
Verona sul mercato a caccia di esperienza per la Serie A
Una campagna acquisti, quella estiva, piuttosto importante considerando che si parla di Serie B. Ma al Verona tutto ciò non è stato sin qui sufficiente per accaparrarsi uno dei due posti che porta dritti in Serie A. Sassuolo e Livorno si sono dimostrate più forti ma gli scaligeri non mollano e si tuffano sul mercato di gennaio, consci di poter dire ancora la propria. Nessun affare in entrata ancora concluso in maniera ufficiale, ma sono diverse le piste che la dirigenza veneta sta seguendo, alcune delle quali appaiono vicine a concretizzarsi.
Su tutte quelle che concernono due elementi attualmente in forza al Torino ma ormai prossimi a vestire il gialloblu: si tratta dell’esperto difensore Alessandro Agostini, una vita al Cagliari e adesso pronto a lasciare il Piemonte visto il suo impiego con il contagocce, e dell’attaccante Alessandro Sgrigna, 32 anni, anch’esso impiegato poco da Ventura e pronto a ritornare in quella Serie B che l’ha visto protagonista diverse volte nel corso della sua lunga carriera, già in Veneto a più ripresa ma con la casacca del Vicenza. Ma non è finita qui: nonostante un attacco atomico, con Cacia superlativo in questo senso, si sta pensando ad un altro colpo per la zona offensiva del campo.
Interessa infatti il palermitano Franco Brienza, elemento di indiscutibile esperienza per la categoria. Ed è proprio tale caratteristica che i veneti hanno sin qui cercato nel loro mercato, eccezion fatta per il giovane Daniele Ragatzu, arrivato dopo l’addio al Cagliari ma che potrebbe essere girato in prestito ad un’altra squadra di Serie B. A fronte di arrivi però non mancano le partenze. Ufficiale quella del terzino Matteo Abbate alla Pro Vercelli, operazione questa che di fatto ha preannunciato l’arrivo, in quella stessa posizione, di Agostini. Rispetto a quest’ultimo potrebbe fare invece un percorso inverso l’attaccante Emanuele Rivas che piace molto ai granata. Con le valigie in mano anche Cocco, la cui destinazione privilegiata sembra essere Novara.
L’innesto di Sgrigna inoltre potrebbe voler significare l’addio del bulgaro Bojinov: sull’ex attaccante della Juventus ci sarebbe l’interesse di diverse squadre estere. Insomma un gennaio movimentato per la truppa di Mandorlini il quale ha chiuso il 2012 con un invidiabili primato, ovvero l’essere la sua l’unica squadra dalla Serie A alla Lega Pro imbattuta tra le mura amiche. L’obiettivo di inizio stagione, ovvero il salto nel massimo campionato nazionale, appare possibile, ma gli investimenti societari in questo mercato di riparazione fanno capire come gli scaligeri vogliano centrare uno dei primi due posti senza passare dall’imprevedibile lotteria dai play off che spesso sorprende le squadre meglio piazzate in campionato.
La differenza, almeno con il Livorno, non sembra essere tanta, e con questi aggiustamenti di esperienza per la categoria tutto potrebbe rivelarsi più semplice. Serve presumibilmente una maggiore continuità rispetto a quella sin qui dimostrata: spesso infatti sono arrivati dei tonfi impensabili alla vigilia, e ciò anche dal punto di vista del morale ha rallentato un po’ la corsa e gli obiettivi di una squadra spinta da una tifoseria numericamente sempre massiccia sia in casa che in trasferta.