Tag: vancouver

  • Olimpiadi invernali 2010: Hell beffato nel Super G, la Follis delude nel fondo

    Olimpiadi invernali 2010: Hell beffato nel Super G, la Follis delude nel fondo

    Quarto posto che sa di beffa per Werner Heel nella gara si super G alle Olimpiadi invernali di Vancouver. Su una posta difficilissima che mette a dura prova tutti gli atleti gli azzurri si comportano benissimo ottenendo ottimi risultati ma nessuna medaglia. Anche gli altri italiani in gara hanno ottenuto ottimi risultati con sia Christof Innerhofer 6°, sia Patrick Staudacher 7° vicinissimi al podio e autori di una bella discesa. Peter Fill, invece, ècaduto in prossimità dell’arrivo al termine di una lunga serie di errori.

    L’oro va all’immenso norvegese Aksel Lund Svindal in 1’30″34, davanti agli americani Bode Miller, secondo (1’30″62), e Andrew Weibrecht, terzo (1’30″65). La gara ha vissuto attimi di paura per l’incidente accorso a Patrik Jaerbyn. Lo svedese, ha perso il controllo degli sci dopo un dosso ed ha sbattuto rovinosamente con il casco e la schiena, restando poi immobile ai margini della pista, ma comunque cosciente. E’ quindi stato trasportato in ospedale con una commozione cerebrale.

    Non arriva invece il riscatto dalle donne azzurre nella 15 km di fondo, il ritmo imposto dalle scandinave Marit Bjoergen e Anna Haag è stato mostruoso e le nostre pian pian si sono dovute arrendersi. Dietro la norvegese e la svedese si è piazzata al fotofinish la polacca Kowalczyk. Lontane le azzurre, che solo nella prima parte hanno lottato con le migliori: settima Marianna Longa, nona Arianna Follis, sedicesima Silvia Rupil.

  • Vancouver 2010: Pittin regala la prima medaglia all’Italia. Bronzo nella combinata nordica

    Prima medaglia per l’Italia che ha il sapore dell’impresa perchè arriva in una disciplina dove non eravamo mai riusciti a centrare il podio. E’ Alessandro Pittin a centrare l’impresa nella gara di combinata nordica, il giovane di Tolmezzo delle Fiamme Gialle ha recuperato tre posizioni dopo la prima manche, l’oro è andato al francese Lamy Chappuis

  • Vancouver 2010: Fabris stecca nei 5000, solo settimo l’azzurro

    Vancouver 2010: Fabris stecca nei 5000, solo settimo l’azzurro

    Inizia con una delusione l’avventura azzurra alle Olimpiadi invernali di Vancouver 2010. Il nostro Enrico Fabris stecca nei 5000 mt arrivando solo settimo al traguardo nella gara di pattinaggio in velocità. L’oro è andato all’olandese Sven Kramer, che si è imposto con il nuovo record olimpico di 6’14″60. Argento al coreano Lee, bronzo al russo Skobrev.

    Fabris, tre medaglie a Torino 2006, era dato come favorito nella gara di oggi ma l’azzurro dopo un buon avvio è calato misteriosamente alla distanza. Il velocista avrà l’occasione per rifarsi nella gara dei 1500 di sabato prossimo.

    “Sono molto amareggiato. – confessa Fabris nel dopo gara – Non ha funzionato proprio niente. Peccato, perché nell’ultima settimana tutto era andato a meraviglia. Ero determinato, tonico. Il ghiaccio era cambiato rispetto all’ultima settimana, ma non posso dare la colpa al ghiaccio. Non ho saputo essere decisivo come bisogna essere all’Olimpiade. Sono molto amareggiato, non so spiegarmi cosa è successo. Visto lo stato di forma ero abbastanza sicuro di quello che avrei potuto fare”,

  • Sci:lesione muscolare per Giorgio Rocca. Salta l’ultima Olimpiade, carriera finita

    Sci:lesione muscolare per Giorgio Rocca. Salta l’ultima Olimpiade, carriera finita

    giorgio rocca
    Lo sci azzurro perde una delle sue punte di diamante in vista delle Olimpiadi di Vancouver in programma tra poco piu di un mese. Durante una seduta di allenamento Giorgio Rocca si è procurato una lesione dell’adduttore breve della coscia sinistra, con grosso versamento ed ematoma. La sua carriera si chiude qui: il carabiniere di Livigno aveva già deciso che la gara olimpica sarebbe stata l’ultima.

    “Avrei voluto finire in altro modo – ha detto Rocca – Sapevo che per me era arrivato il momento di chiudere, per questo avevo deciso da tempo che sarebbe stata la mia ultima stagione. Sono contenti solo i miei tre figli…”. L’infortunio infatti ha tempi di recupero di almeno due mesi e quindi fuori tempo massimo per l’ultima gara di una importante carriera.