Entella-Ternana, recupero dell’ottava giornata, è terminata col punteggio di 2-1 per i padroni di casa, a segno Landini e Iacoponi per la squadra di Prina e Bojinov per la formazione di Tesser. Con questa vittoria l’Entella si porta a quota 15 punti in classifica mentre la Ternana rimane a quota 11 punti.
Prima occasione dei padroni di casa al 12′: Mazzarani pennella il destro a giro, c’è la deviazione di Meccariello sopra la traversa; altra occasione pochi minuti dopo: slalom di Lanini, liberato dal movimento di Sansovini, l’attaccante supera Meccariello ma conclude debolmente. Al 26′ la squadra di Prina è andata in vantaggio: clamorosa indecisione di Brignoli, che permette a Eric Lanini di insaccare comodamente il vantaggio. Al 28′ Lanini a giro di destro ma
Brignoli respinge; al 32′ ancora Lanini galvanizzato dalla rete si esibisce in un sinistro che sfiora l’incrocio. La prima reazione della Ternana si ha al 36′: traversone pericoloso di Fazio sul quale Ceravolo si avvita ma alza la parabola.
In avvio di ripresa, al 3′, ha pareggiato la Ternana: Valeri Bojinov pareggia con un colpo di testa dopo destro di Meccariello dalla distanza. Al 65′ occasione del sorpasso per la formazione di Tesser: Fazio centra in mezzo per Ceravolo che non arriva all’appuntamento per un soffio nel cuore dell’area dell’Entella; al 67′ Iacoponi in tap in insacca il raddoppio dopo respinta di Brignoli. Al 75′ destro a giro di Gavazzi morbido per Pelizzoli che neutralizza; all’ultimo minuto occasione per gli ospiti: Diop a colpo sicuro incoccia la traversa, dopo traversone di Gavazzi.
Una campagna acquisti, quella estiva, piuttosto importante considerando che si parla di Serie B. Ma al Verona tutto ciò non è stato sin qui sufficiente per accaparrarsi uno dei due posti che porta dritti in Serie A. Sassuolo e Livorno si sono dimostrate più forti ma gli scaligeri non mollano e si tuffano sul mercato di gennaio, consci di poter dire ancora la propria. Nessun affare in entrata ancora concluso in maniera ufficiale, ma sono diverse le piste che la dirigenza veneta sta seguendo, alcune delle quali appaiono vicine a concretizzarsi.
Su tutte quelle che concernono due elementi attualmente in forza al Torino ma ormai prossimi a vestire il gialloblu: si tratta dell’esperto difensore Alessandro Agostini, una vita al Cagliari e adesso pronto a lasciare il Piemonte visto il suo impiego con il contagocce, e dell’attaccante Alessandro Sgrigna, 32 anni, anch’esso impiegato poco da Ventura e pronto a ritornare in quella Serie B che l’ha visto protagonista diverse volte nel corso della sua lunga carriera, già in Veneto a più ripresa ma con la casacca del Vicenza. Ma non è finita qui: nonostante un attacco atomico, con Cacia superlativo in questo senso, si sta pensando ad un altro colpo per la zona offensiva del campo.
Interessa infatti il palermitano Franco Brienza, elemento di indiscutibile esperienza per la categoria. Ed è proprio tale caratteristica che i veneti hanno sin qui cercato nel loro mercato, eccezion fatta per il giovane Daniele Ragatzu, arrivato dopo l’addio al Cagliari ma che potrebbe essere girato in prestito ad un’altra squadra di Serie B. A fronte di arrivi però non mancano le partenze. Ufficiale quella del terzino Matteo Abbate alla Pro Vercelli, operazione questa che di fatto ha preannunciato l’arrivo, in quella stessa posizione, di Agostini. Rispetto a quest’ultimo potrebbe fare invece un percorso inverso l’attaccante Emanuele Rivas che piace molto ai granata. Con le valigie in mano anche Cocco, la cui destinazione privilegiata sembra essere Novara.
L’innesto di Sgrigna inoltre potrebbe voler significare l’addio del bulgaro Bojinov: sull’ex attaccante della Juventus ci sarebbe l’interesse di diverse squadre estere. Insomma un gennaio movimentato per la truppa di Mandorlini il quale ha chiuso il 2012 con un invidiabili primato, ovvero l’essere la sua l’unica squadra dalla Serie A alla Lega Pro imbattuta tra le mura amiche. L’obiettivo di inizio stagione, ovvero il salto nel massimo campionato nazionale, appare possibile, ma gli investimenti societari in questo mercato di riparazione fanno capire come gli scaligeri vogliano centrare uno dei primi due posti senza passare dall’imprevedibile lotteria dai play off che spesso sorprende le squadre meglio piazzate in campionato.
La differenza, almeno con il Livorno, non sembra essere tanta, e con questi aggiustamenti di esperienza per la categoria tutto potrebbe rivelarsi più semplice. Serve presumibilmente una maggiore continuità rispetto a quella sin qui dimostrata: spesso infatti sono arrivati dei tonfi impensabili alla vigilia, e ciò anche dal punto di vista del morale ha rallentato un po’ la corsa e gli obiettivi di una squadra spinta da una tifoseria numericamente sempre massiccia sia in casa che in trasferta.
Per la Lazio di Edi Reja era una partita decisiva, o almeno così era stata definita alla vigilia dal tecnico friulano: decisiva per la qualificazione in Champions, naturalmente, e per dare un segnale alle dirette concorrenti, il Napoli in particolar modo, che Reja considera la squadra più temibile e più attrezzata. La Lazio, per una decina di minuti, ossia dal minuto 82 al minuto 91, era riuscita nell’ardua impresa, compiendo un importante balzo in avanti, assaporando il dolce gusto del terzo posto in tranquillità: il gol di Matuzalem, al suo primo centro stagionale, di testa, poteva essere l’episodio decisivo del match dell’Olimpico, ma così non è stato perchè, nei minuti di recupero, il Lecce di Cosmi, mai domo, è riuscito nella zampata del pareggio finale, con Bojinov, giunta al termine di un’azione realmente rocambolesca, fra batti e ribatti in area biancoceleste.
Un pareggio che ha fatto esplodere di gioia Serse Cosmi,imitando il celeberrimo aeroplanino dell’ex giallorosso Vincenzo Montella, traendo spunto dalla sua mai nascosta fede romanista, proprio nello stadio colorato di bianconeleste: un punto importantissimo per il suo Lecce in chiave salvezza, soprattutto considerando il pesante stop del Genoa, fermato dal Siena in casa. Grande amarazza e rammarico, invece, in casa Laziale, recriminando per la sfortunata traversa colpita da Candreva con un tiro cross al 23′, e soprattutto per l’occasione gol, fallita dallo stesso centrocampista, al 37′, quando Candreva ha mandato a lato la ghiotta occasione sugli sviluppi di una respinta di Benassi su Rocchi.
Anche il Lecce, però, prima del pari in extremis aveva avuto l’occasione di passare in vantaggio con la traversa colpita da Cuadrado al 50′, oltre che alcune ripartenze pericolose. Il ribaltone di Bojinov, entrato da pochi minuti, è stata, però, una vera e propria doccia gelata per gli uomini di Reja, sia perchè giunta al miunuto 91, sia per la modalità in cui è maturata, nella totale confusione: tiro di Corvia, respinta di Marchetti, tocco di Cuadrado e poi il decisivo tiro di Bojinov che fissa il risultato sul definitivo 1 a 1. Il cammino per la qualificazione in Champion, dunque, è ancora lungo per i biancocelesti, mentre per i salentini il quart’ultimo posto occupato dal Genoa dista, ora, solo un punto.
Le pagelle di Lazio Lecce:
Lazio:
Marchetti 6 Attento quando viene chiamato in causa, ma viene trafitto dalla rete di Bojinov in un’autentica carambola nella sua area
Scaloni 6.5 Prestazione positiva, con buona diligenza e determinazione: gioca d’esperienza contro Muriel e Di Michele
Diakite 6.5 E’ prezioso nell’arginare la velocità di Muriel che, anche grazie al difensore Laziale, oggi rende meno del solito
Biava 6 Attento e concentrato, non sbaglia nulla
Garrido 6 Anche il suo compito appariva molto arduo, contro la velocità di Cuadrado: riesce a cavarsela
Ledesma 6.5 Grintoso e determinato, buona sostanza
Matuzalem 7 Prezioso in fase di corsa, prezioso in zona gol, con la rete del provvisorio vantaggio che aveva regalato alla Lazio l’illusione della vittoria
Gonzles 6 Partita di grande dinamismo e duttilità
Hernanes 5 Non è in perfette condizioni, e non incide mai sulla gara, costringendo Reja a sostituirlo, forse anche per un acciacco
Candreva 6.5 Sta bene e si vede, anche se è sfortunato nel colpire la traversa e troppo “sciupone” nel mandare a lato una ghiottissima palla gol. Poi cala nella ripresa
Rocchi 6 Gara di sacrificio, spende troppe energie lontano dall’area
Lecce:
Benassi 6 Il gol di Matuzalem non è responsabilità sua, per il resto è attento ed anche fortunato in occasione dell’errore di Candreva
Oddo 6 Sulla sua fascia da sicurezza al reparto
Esposito 6.5 Attento soprattutto nel gioco aereo
Tomovic 6 Fisico imponente, interventi rudi ma importanti
Cuadrado 6.5 Anche se non è la sua giornata migliore, risulta fra i protagonisti: dribbling, corsa, e mette lo zampino nel pari di Bojinov
Delvecchio 6 Grinta e determinazione a 360 gradi
Giacomazzi 6 Non è in gran giornata, a volte la squadra ne risente
Bertolacci 6 Partita di buona sostanza, ma viene sostituito da Bojinov (7) che, come si suol dire “toglie le castagne dal fuoco” realizzando il pari in extremis
Brivio 5.5 Non incide particolarmente
Di Michele 6 Conferma il buon momento di forma, corre molto e prova a costruire
Muriel 5.5 La sua giornata è “no”, ma nonostante questo la difesa della Lazio lo teme molto
Il Milan batte il Lecce 2-0. Una partita di ordinaria amministrazione, prendendo spunto dalle parole di Arrigo Sacchi, confermate dallo stesso Allegri nell’intervista del dopo gara. Con un Ibrahimovic così diventa tutto più semplice in campionato. Per Nocerino è il nono gol in campionato. Oddo rimane abbagliato dai suoi vecchi compagni di squadra, impietrito difronte alla sapienza tattica di Van Bommel. Tra i giallorossi il migliore in campo è il portiere Benassi. Il colombiano Muriel dimostra di avere numeri importanti, mentre Bojinov è lontano parente di quel ragazzo arrivato in Salento non ancora ventenne.
Milan Lecce 2-0, le pagelle.
MILAN Abbiati 6,5: un pomeriggio tutto sommato tranquillo per l’eroe di Londra. Soltanto Muriel lo desta dal sonno intorno alla metà del primo tempo, mentre in avvio di ripresa è da applausi il tuffo con il quale neutralizza l’unico tiro in porta del Lecce, firmato Bojinov. Thiago Silva 6,5: ha visto avversari peggiori durante la sua carriera. Muriel viene preso in consegna da Bonera (6,5), al brasiliano tocca un impacciato Bojinov. Risultato? Un solo tiro in porta nell’arco dei 90′ minuti. Van Bommel 7: uno dei migliori calciatori che Milanello abbia visto negli ultimi 10 anni. Raiola l’ha portato in braccio da Monaco in un freddo gennaio dell’anno passato. In meno di 6 mesi è riuscito a scavalcare Pirlo nelle preferenze di Allegri. Anche ieri l’olandese perfetto direttore d’orchestra. Che c’abbia visto giusto il tecnico rossonero? Nocerino 7: nono gol in campionato per il centrocampista arrivato da Palermo l’estate scorsa praticamente gratis. A fine partita ha ammesso che se non giocasse con Ibra forse non farebbe tutti questi gol. Noi però crediamo che pochi centrocampisti in Italia abbiano i tempi di inserimento dell’ex rosanero.
Robinho 6: è tornato a divorarsi i gol davanti alla porta. Fin quando però fa assist (vedi il secondo gol) ed entra in quasi tutte le azioni decisive (primo gol), lo si può anche perdonare. Quest’oggi i demeriti di Binho vanno anche spartiti con i meriti di Benassi. Ibrahimovic 7,5: se riuscisse a mostrare questa strapotenza fisica e tecnica anche in Europa, il Milan potrebbe davvero rappresentare una delle sorprese in Champions League. Purtroppo però lo svedese riserva il formato maxi soltanto in Serie A, esclusivamente con le piccole. Ai rossoneri basta e avanza, anche perché un vecchio proverbio diceva pressapoco così: “lo scudetto si vince con le piccole”.
LECCE Benassi 7: il portiere rosanero si arrende alla deviazione di Miglionico in occasione del gol di Nocerino e alla straordinaria conclusione di Ibra. Nel resto della gara invece compie diverse prodezze che gli consegnano a pieno diritto la palma di migliore fra i suoi compagni di squadra. Carrozzieri 5: impotente difronte ad un Ibrahimovic così straripante. Il voto dell’ex rosanero è quello di tutta la difesa leccese, inerme per buona parte dell’incontro. Oddo 4,5: tornava per la prima volta da avversario a San Siro. Non è stato sicuramente il ritorno che si aspettava. All’andata riuscì a firmare il classico gol dell’ex nella cocente sconfitta per 3-4 dopo essere stati in vantaggio sul 3-0. L’emozione gli gioca un brutto scherzo, e il vice di Cosmi (quest’ultimo squalificato ndr) lo sostituisce all’intervallo. Giacomazzi 4,5: spaesato, quasi timido. Quando ha visto Van Bommel forse avrà sperato un giorno di diventare come lui. Ormai il tempo stringe, 34 primavere sono già passate. Muriel 6: magari il paragone con il Fenomeno brasiliano è un po’ azzardato, ma le movenze sono quelle del Ronaldo d’annata. E’ il protagonista dell’azione più pericolosa del Lecce in tutta la partita. Da ieri forse già sogna un futuro in una grande squadra, gli estimatori di certo non mancano al talentuoso colombiano. Bojinov 5: ha 26 anni, atleticamente però ne dimostra almeno 5 in più. Appesantito, macchinoso, il bulgaro è quasi irriconoscibile da quel calciatore ventenne capace di vestire maglie prestigiose come quelle della Juventus e del City.
Milan Lecce 2-0, tabellino Milan (4-3-1-2): Abbiati 6,5, Abate 6, Thiago Silva 6,5, Bonera 6,5, Antonini 6, Nocerino 7, Muntari 5,5 (17′ s.t. Aquilani 6), Van Bommel 7, Emanuelson 6, Ibrahimovic 7,5, Robinho 6 (33′ s.t. El Shaarawy s.v.).
A disposizione: Amelia, Yepes, Zambrotta , Ambrosini, Inzaghi. Allenatore: Allegri 6,5
Il Milan supera il Lecce2-0 e allunga a più 4 sulla Juventus, bloccata al Ferraris dal Genoa sull’1-1. Per i rossoneri sono andati a segno Nocerino al 7′ del primo tempo, e Zlatan Ibrahimovic, che al 65′ ha messo il sigillo finale sulla partita. La squadra di Cosmi non ha demeritato e può uscire da San Siro a testa alta. Molti riflettori in campo erano puntati sul giovane Muriel, il quale ha dimostrato di essere uno dei talenti più interessanti della Serie A anche su un palcoscenico importante come quello di Milano. I giallorossi restano al terzultimo posto in classifica, a 6 punti di distacco dalla coppia Cagliari-Parma che occupano l’ultima posizione utile per rimanere nella massima serie a quota 31 punti.
NOCERINO SBLOCCA SUBITO – Il Milan parte con il piede sull’acceleratore e trova dopo pochi minuti la via della rete. Ibrahimovic serve da sinistra Nocerino che segna il gol dell’1-0, complice un evidente deviazione del difensore Miglionico. L’incontro si mette da subito in discesa per gli uomini di Allegri che continuano a dominare l’avversario. I padroni di casa operano un forcing incredibile nei primi 20′ minuti, sfiorando la rete in più di un’occasione con Robinho e il bomber svedese, autore di un pallonetto che per poco non beffava l’estremo difensore giallorosso.
REAZIONE LECCE – L’inerzia del match cambia alla prima occasione del Lecce. Al 23′ minuto Bojinov lancia lungo per il colombiano Muriel, che in spaccata cerca di infilare Abbiati ma la conclusione si spegne alta di poco. Da qui in avanti il Milan si siede e la banda di Cosmi prende coraggio, affacciandosi più spesso sulla trequarti avversaria. Nel finale però è ancora il Diavolo ad avere la chance per raddoppiare con Robinho da fuori area, ma il tiro del brasiliano finisce di poco a lato dalla porta di Benassi.
INIZIO RIPRESA – I primi 15′ minuti del secondo tempo sono tutti di marca salentina. E’ Bojinov a impensierire seriamente Abbiati con una gran botta dal limite, che il portiere rossonero salva in due tempi. Al 55′ Thiago Silva ferma forse con un braccio un’azione di contropiede del Lecce, l’arbitro De Marco fa però segno di continuare. Ci prova anche Muriel, ma il tiro smorzato dalla difesa milanista diventa facile preda per l’eroe di Londra. Al 60′ il Lecce non riesce a ribadire in rete dopo una furibonda mischia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Allegri capisce il momento di difficoltà dei suoi e corre ai ripari, sostituendo il ghanese Muntari per Aquilani.
SENTENZA IBRA – Nel momento di massima pressione, il Milan trova il gol della tranquillità. A segnarlo è ancora lui, Zlatan Ibrahimovic, che con un grande destro fulmina Benassi per il 2-0 al 19′ della ripresa. La rete dello svedese annienta le speranze dei giallorossi che iniziavano a credere nel pareggio. I rossoneri vanno più volte vicini al terzo gol, ma il portiere del Lecce è bravo ad opporsi alle conclusioni di Emanuelson, Robinho e lo stesso Ibra nel finale. Nel finale c’è spazio anche per El Shaarawy, che entra al posto del brasiliano Robinho.
ALLUNGO IN VETTA – La capolista allunga il suo vantaggio rispetto alle inseguitrici. Con i tre punti di quest’oggi il Milan raggiunge quota 57 punti, mentre la Juve rimane seconda con 53 punti. La Lazio insegue a 9 punti con una partita da recuperare (stasera il posticipo contro il Bologna all’Olimpico). Domenica prossima i rossoneri saranno impegnati nella trasferta di Parma, invece la squadra di Conte farà visita alla Fiorentina di Delio Rossi.
Il Parma attraverso il suo ds Pietro Leonardi annuncia l’acquisto dell’ex giocatore del Lecce, Graziano Pellè, dall’Az di Alkmaar: “abbiamo già inserito nel nostro organico Pellè”. Nella fase conclusiva, poi, sarebbe la trattativa per acquisire il cartellino di Fabio Borini, attaccante dello Swansea City in prestito dal Chelsea: “siamo vicini alla chiusura per Borini – ha detto Leonardi – per il quale mancano solo alcuni dettagli”. Il giocatore, classe ’91, ha già esordito in Premier League ed è nel giro dell’Under 21 italiana di Pierluigi Casiraghi in cui ha giocato 7 partite mettendo a segno un gol.
Leonardi ha parlato anche del futuro della ‘formica atomica’, Sebastian Giovinco: “Su Giovinco eserciteremo il diritto di riscatto al 50% e ciò significa che resterà un nostro giocatore anche per la prossima stagione. Concluderemo il discorso con la Juve l’anno prossimo”. Il ds parmense ha voluto chiarire anche la situazione di Amauri: “su Amauri siamo stati chiari: tornerà alla Juve con cui ha ancora un anno di contratto. A quel punto se deciderà di non restare a Torino, saremo ben contenti di riprenderlo”. La sensazione è che il mercato juventino sia orientato ad altri obiettivi e che Amauri sarà tagliato fuori dai progetti della Vecchia Signora.
Alla domanda sul futuro di Valeri Bojinov Leonardi ha risposta che l’attaccante “è un patirmonio del Parma e come tale va tutelato”, ma la dichiarazione non esclude che il giocatore bulgaro, che nell’ultima stagione ha avuto un rendimento al di sotto delle sue qualità e del prezzo per cui è stato comprato, possa prendere altre strade come quella che porta al Wolfsburg. Sulle voci dell’interessamento del Parma per Sergio Floccari, il dirigente gialloblu ha dichiarato che “bisogna riconoscere che ha grandi qualità ma al momento è prematuro parlare di un discorso con la Lazio”.
Per Leonardi una battuta anche sul centrocampista dell’Udinese Pablo Armero, protagonista di un’annata strepitosa, che la scorsa stagione era stato quasi acquistato dal Parma, ma che poi a causa della regola del secondo extracomunitario abrogata all’ultimo momento era passato ai friulani: “Lo avevamo comprato, ma mentre stavamo depositando le carte si è arrivati alla decisione di passare da due a un extracomunitario. Abbiamo addirittura rischiato di pagare una multa”.
Sul fronte acquisti il ds del Parma lascia intendere che andrà a prelevare giocatori dal serbatoio sudamericano e soprattutto in Argentina dove “siamo sempre molto attenti e verificheremo quel tipo di mercato col passare dei giorni”. E infatti gli emiliani stanno contattando il procuratore di Franco Vázquez, 22 enne fantasista argentino del Belgrano che già nella finestra di mercato della scorsa estate era stato accostato al Parma.
Per quanto riguarda le altre possibili cessioni, secondo Sky sport, Blerim Dzemaili sarebbe vicinissimo al Napoli anche se il Presidente dei ducali, Tommaso Ghirardi, aveva dichiarato solo qualche giorno fa che la cessione del giocatore svizzero poteva verificarsi solo davanti a “offerte importantissime”. Se così fosse il Parma rileverebbe la metà del cartellino del centrocampista dal Torino per avere maggior potere di contrattazione. Altro obbiettivo del Parma è il calciatore algerino del Lecce, Djamel Mesbah. L’esterno sinistro, dopo una stagione ad ottimi livelli, è cercato anche dalla Fiorentina e dal Malaga degli sceicchi.
Torna alla vittoria il Parma grazie ad un acuto di Bojinov che salva la panchina di Marino e dimostra l’unità del gruppo nonostante le dieci giornate di sofferenza. La Samp oramai vive nel limbo, con il morale sotto i piedi e senza la fantasia di Cassano diventa scarica e prevedibile trasformandosi in vittima sacrificale per qualsiasi avversario.
I crociati comandano il gioco per gli interi novanta minuti grazie alla verve di Candreva, positiva finalmente la sua partita, e Marques ma stentano in zona gol permettendo agli uomini di Di Carlo di restare in partita e provare la beffa con Pazzini la cui maligna conclusione però finisce sulla traversa.
Nel finale arriva il gol di Bojinov che permette al Parma di lasciare l’ultima posizione della classifica e di raggiungere il corposo gruppetto a quota undici con il quale si giocherà la salvezza. IL TABELLINO
PARMA-SAMPDORIA 1-0
39′ st Bojinov Parma (4-3-3): Mirante 6; Zaccardo 7, Paletta 6,6, A. Lucarelli 6, Antonelli 5; Morrone 6,5 (26′ Gobbi sv), Dzemaili 6, Valiani 5,5 (12′ st Crespo 6); Marques 7, Bojinov 6,5 (40′ st Angelo sv), Candreva 6,5. A disp.: Pavarini, Paci, Dellafiore, Pisano. All.: Marino
Sampdoria (4-3-1-2): Curci 6,5; Zauri 5,5 (44′ Volta 5,5), Gastaldello 6,5, Lucchini 6, Accardi 5,5; Mannini 5,5, Palombo 6, Poli 6 (36′ st Dessena sv); Koman 5 (26′ st Guberti sv); Marilungo 5,5, Pazzini 6. A disp.: Da Costa, Ziegler, Tissone, Pozzi. All.: Di Carlo
Arbitro: Peruzzo
Ammoniti: Lucchini, Poli, Volta, Mannini (S), A. Lucarelli (P)
Espulsi: –
Non c’è domenica che tenga per il calciomercato. Anche oggi gli addetti ai lavori hanno portato avanti le trattative per rinforzare le proprie squadre in vista dell’avvio delle prossime stagioni.
E’ caccia agli attaccanti ma in attesa di sapere chi sarà l’ariete del Milan e della Juventus sono le punte “minori” a smuovere il mercato. E’ Robert Acquafresca il più conteso. Il giovane attaccante del Genoa è richiestissimo da Cagliari e Udinese ma nelle ultime ore sembra aver guadagnato posizioni il Napoli grazie alla proposta di comproprietà a 7 milioni di euro.
L’Udinese si cautela bloccando proprio dal Napoli German Denis anche per lui comproprietà per circa 4 milioni di euro. Il Parma si prende definitivamente Valeri Bojinov superando la concorrenza del Siviglia.
Il Manchster City tenta di soffiare a Tottenham e Wolfsburg Edinson Cavani offrendo al presidente Zamparini 20 milioni cash. L’Atalanta non riesce al momento a trovare l’accordo con Simone Tiribocchi richiesto in A dal Chievo e dal Bologna.
Leonardo: “Abbiamo fatto molta fatica, non riusciamo a tener palla e anche quando ci riuscivamo eravamo molto lenti. Nel secondo tempo sinceramente siamo andati meglio ma abbiamo preso un goal alla fine che forse dovevamo prendere nei primi 45′. Stasera siamo scesi in campo con meno attaccanti perchè è un momento in cui facciamo più fatica. In altri momenti eravamo più pronti per sopportare un modulo molto offensivo. E’ la quinta sconfitta su 30 partite, non possiamo farne un dramma. Andiamo avanti e da domani pensiamo alla Lazio. Il Milan ha i giocatori per ritrovare velocemente la qualità del gioco, siamo comunque a pari punti dalla Roma a quattro distanze dalla prima in classifica”
Francesco Guidolin: “Per il Parma stasera è stata la partita perfetta, abbiamo avuto tante occasioni da goal e siamo stati perfetti perchè nel secondo tempo il Milan non ha avuto nemmeno una palla goal. Abbiamo corso tanto, togliendo ai giocatori rossoneri la possibilità di esprimere la loro qualità. Il merito stasera è tutto dei miei ragazzi che hanno fatto si che questa serata diventasse magica”
Bojinov: “Volevamo battere una grande, Guidolin ce l’aveva chiesto e l’abbiamo fatto per lui. Sono matto di gioia, davvero. Dedico questa rete al mister Guidolin e… a Josè Mourinho”
Finisce 1-1 il recupero della 22esima giornata tra Parma e Inter con i nerazzurri che dopo essere passati in svantaggio riagguantano il pareggio con Balotelli entrato in campo solo un minuto prima perdendo così l’occasione di chiudere definitivamente il discorso scudetto (sono 9 i punti di vantaggio che la squadra di Mourinho ha nei confronti della Roma inseguitrice).
Nel primo tempo l’Inter è più pericolosa del Parma che attende gli avversari nella propria metà campo per poi cercare il contropiede, Mirante salva il risultato in un paio di occasioni, prima su Milito, che si carica tutto il peso dell’attacco nerazzurro sulle sue spalle vista la serata negativa di Eto’o, e poi su un missile ma troppo centrale direttamente su calcio di punizione di Lucio.
Nella ripresa il Parma si scuote grazie all’ottima partita di Biabiany, incontenibile nelle ripartenze ducali, e Bojinov che prima non riesce a capitalizzare le tante occasioni capitategli sui piedi per poi trafiggere con una zampata sugli sviluppi di un corner Julio Cesar al minuto 55′; Mourinho corre ai ripari inserendo Santon per Cordoba e Balotelli per Thiago Motta: è proprio l’attaccante appena entrato a pareggiare i conti su azione di calcio d’angolo con la torre di Lucio che lo pesca in mezzo all’area di rigore per battere Mirante e fissare il punteggio sull’1-1.
A far tremare l’Inter però è ancora Biabiany che su una palla lunga brucia sullo scatto Materazzi involandosi verso la porta avversaria, il francese però si fa ipnotizzare da Julio Cesar che respinge la sua conclusione.
I nerazzurri neanche con l’uomo in più per l’espulsione per doppia ammonizione di Valiani riescono a trovare la via del gol ma Mirante si deve esaltare per l’ultima volta sul tiro al volo dell’ex Mariga da fuori area deviando la sfera in calcio d’angolo.